Applicazione della tecnica eddy covariance per la misura dei flussi di evapotraspirazione e di CO 2 : casi di studio in Italia.

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1 FEDERICA ROSSI IBIMET - CNR Bologna Applicazione della tecnica eddy covariance per la misura dei flussi di evapotraspirazione e di CO 2 : casi di studio in Italia.

2 I sistemi agrari input output Le piante assumono, trasferiscono, trasformano energia e materia producendo sostanza secca

3 FOGLIA CHIOMA MODELLI Scaling-up ECOSISTEMA Gli scambi di C, H 2 O, energia con l atmosfera sono regolati dalla struttura della chioma e dall attività fisiologica Comprendere i processi di scambio a livello del sistema è alla base degli studi per la gestione delle risorse a scale territoriali, la risposta e adattamento ai cambiamenti climatici

4 PROCESSI DI SCAMBIO: Le informazioni provengono dalla foglia o dalla pianta o vengono assunte dall atmosfera libera che circonda la vegetazione. Metodi micrometeorologici

5 EDDY COVARIANCE: la tecnica e le basi

6 Il moto turbolento: Reynolds applicò per primo la fluidodinamica all atmosfera, intuendo come il moto turbolento trasportasse, oltre che quantità di moto, anche calore e altre quantità scalari. Immaginò per primo il flusso in regime di moto turbolento, sostenuto da eddies, che sono responsabili del trasporto.

7 Appositi strumenti posti sopra la vegetazione acquisiscono le fluttuazioni di questi valori (H2O, CO2) con una frequenza di almeno 1 Hz. I flussi delle diverse quantità vengono ricavati dai dati attraverso una serie di algoritmi, controlli e correzioni.

8 Il flusso turbolento di una quantità è quindi calcolabile a partire dalla misura delle fluttuazioni delle componenti del vento e della concentrazione della quantità che ci interessa. Il moto tridimensionale è difficile da descrivere, ma se si assume un tempo corretto di misura (stazionarietà), un appezzamento sufficientemente esteso (omogenità permette di trascurare il trasporto orizzontale), e giacitura in piano (velocità verticale media nulla): Allora: l equazione diventa: ' ' δc Fz = ( w c ) z = D( ) + S( z) Dz δz z Il flusso alla quota z è il flusso diffusivo sommato al contributo di source e sink nello strato sottostante alla misura.

9 Essenza del metodo: Il flusso verticale si può rappresentare come covarianza della velocità verticale del vento e della concentrazione dell entità che ci interessa (CO2, H2O, NOx, O3, ecc.) F = ( w c ) C è la concentrazione w è la velocità verticale del vento La barra sopra al prodotto rappresenta la media su un appropriato periodo di tempo (15 min 1 ora) L indice indica la deviazione dalla media delle variabili considerate (varianza) c ' ' z c w

10 Principio generale: Per rappresentare il flusso occorre comprendere la maggior parte possibile dello spettro della turbolenza efficace per il trasporto: frequenze di campionamento elevate. Anemometro sonico: misura quanto tempo impiega un impulso ad ultrasuoni per percorrere la distanza tra due trasduttori e confronta tale tempo con quello impiegato da un successivo impulso lanciato in senso contrario. Dato che la velocità di propagazione del suono è regolata anche dalla temperatura, l anemometro, oltre alle tre componenti del vento, misura anche la temperatura dell aria.

11 Flux tower

12 Attenuazione specifiche bande (IR-UV) Open-path: misura diretta al punto di campionamento. Un raggio IR passa nell aria libera: la quantità di radiazione letta dal detector è proporzionale alla densità di CO2 and H2O. Tre bande assorbimento: CO2, H2O, e reference, che normalizza il segnale. Non c è gas di riferimento, occorrono calibrazioni più frequenti. Meno energia, detector molto veloce, no time-lag. Difficili misure quando finestra è bagnata. Closed-path: L aria passa in un tubo tra punto di misura e cella di analisi. C è una differenza di assorbimento con un gas campione di concentrazione nota. Occorre una pompa, e una bombola di gas.

13 Eddy covariance vantaggi Metodo non intrusivo Livello di scala appropriato per info territoriale Permette misure dirette di evapotraspirazione e di NEE Può campionare aree grandi se omogenee (alcuni km 2 ) Sono possibili misure a lungo termine Può misurare diverse specie chimiche e il flusso di energia

14 Eddy covariance limiti Misure notturne CO 2 sottostimate stratificazione termica (strato di inversione) Difficile in terreni non-ideali ideali pendenze, piccole estensioni. Data gaps inevitabili ricalibrazioni, blocchi, neve, nebbia,, etc. Molti dati!!

15 CORREZIONI agli ERRORI DI MISURA ACCUMULO (STORAGE): ** In condizioni di stabilità sopra la chioma le densità di flusso di CO 2 non sempre uguagliano lo scambio reale dell ecosistema. Questo per l accumulo di CO 2 al di sotto della strumentazione di notte. DISALLINEAMENTO DEI SENSORI: ** La misura della componente verticale della velocità verticale con anemometri sonici non perfettamente verticali o in terreni troppo pendenti porta a valori errati. L errore della misura è compreso tra il 3-4% per ogni grado di scostamento dalla verticale.

16 CORREZIONI agli ERRORI DI MISURA DISTORSIONE DEL FLUSSO: ** Dovuta alla struttura di supporto dell anemometro sonico sulla misura della velocità del vento. Si minimizza durante le fasi progettuali realizzando il supporto dei sensori simmetricamente sulla verticale. CORREZIONI PER CAMBIAMENTI DELLA DENSITA DELL ARIA ** Il trasporto simultaneo di calore sensibile e calore latente porta a fluttuazioni della densità dell aria che possono erroneamente essere attribuiti a cambiamenti di flusso. L uso di analizzatori di tipo chiuso dove l aria viene fatta passare attraverso un tubo in teflon riduce le fluttuazioni.

17 CORREZIONI agli ERRORI DI MISURA ROTAZIONE DI COORDINATE: ** La rotazione di coordinate corregge le misure effettuate su terreni complessi o con accentuate pendenze che possono causare la divergenza o convergenza delle linee di flusso. La pendenza da non superare durante le misure di eddy covariance è al max di 7 dalla verticale. DETRENDING ** Questa procedura si applica per evitare la non stazionarietà del valor medio. Un metodo di de-trending è la sottrazione della media mobile, applicato direttamente in campo, anche se presenta lo svantaggio di sottostimare il contributo dei eddies ad alta frequenza. Un alternativa è il de-trending lineare dove si sottrae ai dati grezzi della serie una relazione lineare tra i valori misurati e il tempo.

18 CORREZIONI agli ERRORI DI MISURA TIME LAG: ** Gli analizzatori di tipo chiuso hanno un ritardo nei dati dovuti al tempo che l aria impiega per percorrere il tubo di campionamento. Il ritardo del vapor acqueo è maggiore rispetto a quello della CO2 a causa della natura delle molecole. Il ritardo viene calcolato massimizzando la correlazione tra concentrazioni e velocità verticale del vento. Una stima viene essere effettuata considerando la lunghezza e il diametro del tubo e la portata della pompa di aspirazione. QUALITY CHECK E GAP FILLING

19 QUALITY CHECK DEI DATI Analisi dei dati istantanei: ** Si può effettuare con diversi software: QC Quality Control, Boundary Layer Group, Corvallis, USA; EdiRe, IERM, Institute of Ecology and Resource Management Edimburgh University. I test principali che vengono applicati sono per l individuazione di: -- dati non validi (spikes); -- momenti statistici più elevati; -- limiti assoluti; -- discontinuità. Test di stazionarietà: ** Ogni serie temporale di 3 minuti viene suddivisa in intervalli di 5 minuti, e per ognuno si calcola la covarianza tra due segnali: se la covarianza calcolata sui singoli intervalli differisce per meno del 3% rispetto a quella calcolata sull intero periodo la misura ha un alta qualità, se differisce tra il 3 e il 6% ha una qualità accettabile, altrimenti è da scartare.

20 QUALITY CHECK DEI DATI Test delle caratteristiche della turbolenza: Si verifica che i parametri micrometeo ottenuti soddisfino la teoria della similarità con un errore entro il 3%. Correzione per u * : Chiusura del Bilancio di Energia:

21 Energia disponibile al suolo (Radiazione Netta) RN = (1-α) Rg + I - I una parte viene trasmessa per conduzione al suolo (Flusso di Calore nel suolo G) una parte viene usata per evaporare l acqua presente nel suolo e nella vegetazione (Flusso Turbolento di Calore Latente H) una parte riguarda lo scambio di calore (Flusso Turbolento di Calore sensibile H) Rn = H + λe + G Rn-G(W m -2 ) Riflession e Assorbi mento OCEANO Assorbim ento y = 1.926x R 2 =.9129 SOLE Assorbim ento e Assorbim scattering molecolar ento e e scattering da aerosol Riflessi one Assorbim ento Riflessi one Trasmissi one SUOL O Trasmis sione Assorbimento e scattering 1:1 line H+LE(W m -2 )

22 GAP FILLING Interpolazione lineare (per gap di 3 ore max); Andamenti medi giornalieri calcolati su un piccolo numero di giorni (1-15); Tavole sinottiche; Reti neurali. Metodi di regressione;

23 GAP FILLING: REGRESSIONI non LINEARI FLUSSI NOTTURNI: Si calcola la relazione tra il flusso di CO2 notturno e la temperatura dell aria o quella del suolo e si applica la relazione ottenuta ai dati mancanti. BT R night = Ae Lloyd e Taylor (1994) FLUSSI DIURNI: Si calcola la relazione tra il flusso di CO2 diurno e la densità di flusso fotonico fotosinteticamente attivo e si applica la relazione ottenuta ai dati mancanti. appfd Dagnielie (1991) = GPP GPP OPT 1 e GPP R OPT :produttività primaria lorda; day R day : respirazione diurna dell ecosistema OPT Fday

24 Applicazioni e Casi di studio

25 Oltre 5 torri stanno operando misure long-term su base continua

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31 ..

32 Il sito di Nonantola Anno d impianto 1992 (83 piante ha -1 Direzione prevalente del vento DISLOCAZIONE Superficie 38.6 ha Lat Long Altitudine 25m pendenza STAZIONE EDDY h torre 16 m h anemometro 15m h vegetazione ~ 11 m Tipologia forestale Ceduo misto Sesto 3x3

33 La vegetazione naturale nel protocollo di Kyoto afforestazione, gestione degli ecosistemi, biomasse vegetali Per il raggiungimento degli impegni sottoscritti nel Protocollo possono essere considerate le variazioni nette nell assorbimento di carbonio che risultino direttamente da attività antropiche di modificazione dell uso del suolo e di gestione forestale, limitatamente a interventi di afforestazione, riforestazione e deforestazione attuati a partire dal 199 (Art. 3.3). (Kyoto forests) I crediti di carbonio derivanti dalla gestione sostenibile delle foreste, previsti dall Art. 3.4 del Protocollo, sono stati assegnati per il primo periodo di implementazione prescindendo dalle attività effettivamente messe in atto. Anche se non esplicitamente menzionata, la produzione di legno e biomasse vegetali rientra inoltre indirettamente nel Protocollo, nella misura in cui permette di ridurre il ricorso al petrolio ed ai suoi derivati per usi energetici o strutturali. Il Protocollo prevede infine che ogni Paese metta in atto un sistema di monitoraggio del bilancio del carbonio della vegetazione.

34 158. Carta di Gottescalco Atto costitutivo della Partecipanza Agraria di Nonantola con concessione perpetua di silvas, pascua e paludes fatta dall Abbazia all intero popolo nonantolano nell anno 158. Re-forestata nel 1992.

35 BOSCO MISTO (KYOTO FOREST NONANTOLA) Copertura del suolo Dimensioni delle piante farnia ( (Quercus robur L.) 31% Specie h (m) DBH (cm) frassino, Fraxinus spp. 24% Quercus robur acero campestre ( (Acer campestre L.) 14% Fraxinus spp. Acer campestre pioppi ( (Populus alba, P nigra) 7% Populus spp Salici ( (Salix alba, Salix contorta) 8% Salix spp Magaleppo (Prunus mahaleb) Ontano (Alnus( glutinosa) 1% 4% Prunus mahaleb Alnus spp Carpinus betulus Carpino bianco ( (Carpinus betulus) 2% Media

36 FOOTPRINT FETCH!!!!!!

37 FOOTPRINT: la distanza dell area avente il massimo contributo del flusso misurato ( (xmax). Calcoli ad intervalli semiorari, con un adattamento per le condizioni di non- neutralità (velocità del vento, direzione, velocità di frizione e stabilità atmosferica). 5 Funzione di footprint 45 4 Contributo massimo del flusso misurato (xmax) (1/Q ) dq/dx (x1 4 ) % del 9% del flusso flusso misurato misurato Schuepp et al. (199) x (m)

38 1. FISSAZIONE DEL CARBONIO NEL BOSCO DI NONANTOLA t C ha Assorbe CO2 Rilascia CO2-2. Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre

39 Ciclo del C di una Kyoto forest variabilità giornaliera e stagionale NEE (μmoli 1m -2 s -1 ) NEE (μmoli m -2 s -1 ) Tempo (mese) Tempo (mese) : 4: 8: 12: 16: 2: 1 : 4: 8: 12: 16: 2: Tempo (ora) Tempo (ora)

40 NONANTOLA: giorni tipici 6 Febbraio 1 6 Marzo W m H LE Rn G Fc Fc (μmoli m -2 s -1 ) W m H LE Rn G Fc Giugno Fc (μmoli m -2 s -1 ) W m : 4: 8: 12: 16: 2: : H LE Rn G Fc Hour Aprile Fc (μmoli m -2 s -1 ) W m -2 W m H 3 LE Rn : G 4: 8: 12: 16: 2: : 2 Fc : 4: 8: 12: 16: 2: : H 3 LE Rn G 2 Fc 1 Hour Giugno 22 Hour Fc (μmoli m -2 s -1 ) Fc (μmoli m -2 s -1 ) : 4: 8: 12: 16: 2: : Hour : 4: 8: 12: 16: 2: : Hour

41 Applicazioni su frutteti

42 Bilancio energetico, evapotraspirazione e scambio di carbonio in un impianto di olivo in Sicilia Dipartimento di Colture Arboree Quantificare la quantità giornaliera (o settimanale) di acqua consumata, al fine H di seguire un modello sostenibile di 2 gestione dell acqua CO 2 Definire la efficienza di fissazione di CO 2 atmosferica di un oliveto commerciale

43 Confronto fra il consumo idrico Giornaliero valutato a livello di albero e frutteto: - Approccio ecofisiologico (sensori sap-flow); H 2 - Approccio micrometeorologico (eddy covariance). Determinazioni indipendenti di Evapotraspirazione attraverso l uso dell Equazione n 69 (dual crop coefficient approach), quaderno 56 FAO (Irrigation and drainage paper): Etc = Eto * (K c ) Oliveto commerciale (cv. Nocellara del Belice) Castelvetrano CO 2 Scambi di CO 2 misurati a livello di arboreto: eddy covariance

44 Necessità di migliorare le conoscenze sulla richiesta irrigua come input per un corretto scheduling di irrigazione. Kc sono usati per rapportare i dati di ETo ai valori alla ET della coltura ETc = ETo x Kc

45 Caratteristiche Vegetative Dell oliveto Appezzamento Plot D (NW) Plot D (NW) Stazione eddy covariance Plot C (NE) Plot C (NE) Appezzamento C (NE) La percentuale media di copertura del suolo da parte degli alberi è del 45% N Appezzamento B (SW) Plot B (SW) Plot B (SW) Sensori sap flow Plot A (SE) Appezzamento A (SE) Plot A (SE) Appezzamento (plot) Età (Anni) Densità d impianto (m) Area sezione del tronco (cm 2 ) Area della proiezione della chioma (m 2 ) Altezza albero (m) A 12 5 x B 16 5 x C 15 7 x D 12 5 x

46 OLIVO

47 Eddy covariance : bilancio energetico 7 6 y = 1.926x R 2 = :1 line 5 (Energia disponibile) Rn-G(W m -2 ) L elevato valore di correlazione (.91) indica un basso grado di dispersione H+LE(W m -2 ) (Flussi turbolenti)

48 Flussi di scambio di CO Flusso di respirazione massima notturna: 5 μmol m -2 s -1 Flusso di CO 2 (µmol m -2 s -1 ) Flusso di assimilazione massim: 23 μmol m -2 s /8 : 16/8 : 17/8 : 18/8 : 19/8 : 2/8 : 21/8 : Giorni

49 ACTINIDIA Actidinieto di 18 ha situato nella Pianura Padana (45 28 N, E) Sesto d impianto 2.5x5 m, h 1.9 m Cv Hayward Forma allevamento T Rapporto femmine/maschi 8:1 WUE (water use efficiency): Maggio=.27 Giugno=.29 Luglio =.22 Agosto=.18

50 Fc cumulated (mmoli/m 2 time period) Footprint dell actidinieto: morning (7:-12:3) afternoon (13:-18:3) night (19:-6:3) Oltre il 9% dei flussi di CO2 e H2O venivano dalla superficie della coltura. mag-3 giu-3 lug-3 ago-3 set-3 ott-3 nov-3 mag-3 giu-3 lug-3 ago-3 set-3 ott-3 nov-3 morning (7:-12:3) afternoon (13:-18:3) night (19:-6:3) Partizione giornaliera

51 Partizione stagionale May June W m H LE Rn G Fc Fc (μmoli m -2 s -1 ) W m H LE Rn G Fc Fc (μmoli m -2 s -1 ) : 4: 8: 12: 16: 2: : Hour : 4: 8: 12: 16: 2: : Hour July August W m H LE Rn G Fc Fc (μmoli m -2 s -1 ) W m H LE Rn G Fc Fc (μmoli m -2 s -1 ) : 4: 8: 12: 16: 2: : Hour : 4: 8: 12: 16: 2: : Hour

52 Programma di Azione Locale di lotta alla siccità e alla desertificazione Caso di studio Lamone Marzeno Inclusa nelle aree vulnerabili alla siccità e desertificazione (Del. CIPE 229/1999) Inclusa nella perimetrazione delle aree soggette o minacciate da siccità, degrado del suolo e processi di desertificazione (allegato F PTA, 25) PAL Emilia-Romagna vuole affrontare il problema del rapporto tra irrigazione e squilibrio del bilancio idrico di bacino dando valore alla sostenibilità delle scelte colturali alla luce degli attuali e prossimi scenari climatici per individuare possibili soluzioni in ambito agricolo applicabili in situazioni ambientali simili

53 frutticoltura intensiva Coltura oltura idroesigente (consumi lordi dell ordine di 68 m3/ha), che le precipitazioni dell area riescono a soddisfare mediamente solo per il 5-6%: forte domanda irrigua. Problema è in aggravamento per la tendenza all espansione della coltura, con ritmi superiori rispetto all aumento delle capacità di stoccaggio nei bacini artificiali,, e per l oggettiva diminuzione della disponibilità idrica di bacino, dovuta alle minori precipitazioni anche nevose.

54 Frumento Pesco Vite Kiwi Medica Seminativi primaverili Superficie agricola tot. di cui: ha 15. % 1. Actinidia Pesco (altri fruttiferi) Vite Olivo Seminativi (a ciclo primaverile-estivo estivo) Frumento (cereali autunno-vernini) Medica (prati avvicendati)

55 actinidia pesco vite

56 Individuazione delle colture Evoluzione della superficie ad actinidia dal 1985 al 26 (dati da telerilevamento) Ha PAL Forlì, 25 settembre 28 56

57 Precipitazioni annuali tra 65 e 75 mm Precipitazione (mm) - cumulata media annuale

58 Etp annuale mm Evapotraspirazione potenziale (Hargreaves) (mm) valore medio annuale

59 Il deficit idro-climatico estivo va da 4 a 5 mm Bilancio idroclimatico (mm) - valore medio 1 maggio- 3 sett

60 Finalità programmazione a livello regionale e locale degli interventi normativi e strutturali che risponda alle istanze immediate dei produttori, ma non pregiudichi gli equilibri dell agro- ambiente nel prossimo futuro. Tra le possibili misure di contenimento della domanda irrigua: approcci regolativo, tariffario, di mercato, approcci tecnici ed agronomici: adozione di strumenti e tecniche colturali per razionalizzazione dell irrigazione attraverso ad es. i bilanci idricii scelte colturali e varietali POSSIBILI AZIONI DI MITIGAZIONE riduzione della domanda irrigua sperimentazioni sul risparmio irriguo dell actinidia Studi su soluzioni agronomiche alternative

61 Miglioramento dei parametri irrigui per il bilancio idrico dell'actinidia nel sistema IRRINET IRRINET è il servizio di assistenza tecnica irrigua su WEB, creato dal Consorzio CER e gestito da tutti i Consorzi di Bonifica della regione. E gratuito e coinvolge più di 9 agricoltori, coprendo più del l 25% del territorio irriguo di pianura. Nel 27 la sua applicazione ha permesso di risparmiare complessivamente circa 5 milioni di m3 Base dati meteo Parametri colturali Base dati dei suoli

62 Obiettivo messa a punto dei Kc dell actinidia AZ.. SPOGLIANTI BRISIGHELLA N E Altitudine 151 s.l.m. Cultivar Hayward impianto del 1995 sesto 3x5 m forma di allevamento T Irrigazione 4 gocciolatori/pianta da 4 l/h Pluviometria 1.6 mm/h

63 anemometro sonico Infra Red Gas Analyzer, IRGA radiometri netti sensori di temperatura piastre di flusso nel terreno Monitoraggio con metodi micrometeorologici dei flussi di evapotraspirazione, derivati dal bilancio energetico e dagli scambi di CO 2 per la messa a punto di coefficienti culturali dell actinidia Kc=ETc/ETo ETo

64 Hayward kiwifruit orchard Po plane, Italy N E

65 Orchard characteristics, growth and phenology LAI 3.5 LAI 18 Record 3ha uniformmean surfacest.error 13 Trunk years girth old, (cm) T bar training 9 2system. 2.5 Spacing: Buds/cane 5 x (n) 2.5 m female/male ratio 8:1 2 Budbreak (%) 69 2 Total plants/ha 8, productive plants 7 Flower/shoot 1.5 (n) Irrigation: Flowers/bud drop (n) + microsprinkler (below canopy): mm/day = 45 m3/ha/day.5 Budbreak April 6 - Flowering May Production t/ha Harvest October 17 29/4/3 6/5/3 13/5/3 2/5/3 27/5/3 3/6/3 1/6/3 17/6/3 24/6/3 1/7/3 8/7/3 15/7/3 date

66 1/7/3 8/7/3 15/7/3 24/6/3 Orchard characteristics, growth and phenology LAI LAI /4/3 6/5/3 13/5/3 2/5/3 27/5/3 3/6/3 1/6/3 17/6/3 date

67 max total flux 8% of total flux N NW young kiwifruit orchard NE arable W peach orchard E kiwifruit and peach orchard peach orchard SW SE S

68 6 1 W m H LE Rn G Fc Fc (μmoli m -2 s -1 ) MAY λe 35% Rn H 35% Rn Fc max 13 μmolm -2 s : 4: 8: 12: 16: 2: : Hour JUNE λe 5% Rn H 2% Rn W m H LE Rn G Fc Fc (μmoli m -2 s -1 ) Fc max 15 μmolm -2 s : 4: 8: 12: 16: 2: : Hour

69 JULY W m H LE Rn G Fc Fc (μmoli m -2 s -1 ) λe 5% Rn H 2% Rn Fc max 13 μmolm -2 s : 4: 8: 12: 16: 2: : Hour AUGUST λe 5% Rn H 2% Rn Fc max 11 μmolm -2 s -1 W m H LE Rn G Fc : 4: 8: 12: 16: 2: : Hour Fc (μmoli m -2 s -1 )

70 SEPTEMBER W m H LE Rn G Fc Fc (μmoli m -2 s -1 ) λe 5% Rn H 2% Rn Fc max 14 μmolm -2 s : 4: 8: 12: 16: 2: : Hour y =.7476x R 2 =.751 H+λE (W m -2 ) Rn-G (W m -2 )

71 25 morning (7:-12:3) afternoon (13:-18:3) night (19:-6:3) Fc cumulated (mmoli/m 2 time period) mag-3 giu-3 lug-3 ago-3 set-3 mag-3 giu-3 lug-3 ago-3 set-3 morning (7:-12:3) afternoon (13:-18:3) night (19:-6:3)

72 2 NEE GPP ER 15 1 kg C/ha month mag-3 giu-3 lug-3 ago-3 set-3 mag-3 giu-3 lug-3 ago-3 set-3 NEE GPP ER

73 22/7/ /7/ /7/ /7/ /7/ /7/ /7/ /7/ /7/ /7/ /7/ /7/ /7/ /7/ /7/ /7/ /7/ /7/ CO2 (μmol m -2 s -1 ) PAR (μmol m -2 s -1 ) Canopy WUE midday (molco2/molh2o) May.27 June.29 July.22 August.18 September.33 Leaf photosynthesis- respiration (bag enclosure) PAR CO2 flux

74 VITE DA MENSA Vigneto da tavola a tendone: sistema tradizionalmente diffuso nel Sud Italia. Regina/14Ruggeri Daily net Carbon budget di un vigneto di uva da tavola in Puglia, : 21: 2.7 g C m 2 giorno 22: 1.68 g C m 2 giorno Canopy WUE midday (molco2/molh2o) 21=.12±.2 22=.18 ±.8

75 FLUSSI GIORNALIERI DI CO2 RILEVATI NEI DUE ANNI 1 5 Fc Media mobile μmoli CO 2 m -2 s : : 12: : 12: : 12: : 12: 1 5 Fc Media mobile μmoli CO 2 m -2 s : 12: : 12: : 12: : 12: : 12:

76 VITE DA VINO Cultivar Località Sesto d impianto Piante ettaro Area fogliare LAI frutteto Sangiovese Montalcino 3 X 1,8 m h=1,9 m 27 (3,7 m 2 pianta) Da 3 a 5 m 2 ( m 2 ha -1 ) 1 (,83 min 1,3 max)

77 Footprint del vigneto: Oltre l 8% dei flussi di CO2 e H2O venivano dal vigneto e non da altre zone

78 Daily net Carbon budget di un vigneto di uva da vino in Toscana : 26: 3.3 g C m 2 giorno che corrispondono a circa 4.9 t di C ha -1 anno. Rappresentazione di un giorno tipico del flusso di C dalla vegetazione, in rosso il rilascio di CO2, in verde l assorbimento

79 End-user Ricerca Sviluppo di applicazioni operative Consiglio irriguo

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