Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Facoltà di Ingegneria Reggio Emilia CORSO DI TECNOLOGIE E APPLICAZIONI WEB.
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1 Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Facoltà di Ingegneria Reggio Emilia CORSO DI TECNOLOGIE E APPLICAZIONI WEB Java Applet Ing. Marco Mamei Anno Accademico M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 1
2 APPLICAZIONI & APPLET Java è un ottimo linguaggio per costruire applicazioni anche non per Internet anche non grafiche ma si è diffuso storicamente, e trae forza, dal concetto di applet come piccola (almeno all inizio dei tempi) applicazione da eseguirsi dentro un browser Internet grafica portabile ed eseguibile ovunque modello di sicurezza sandbox Una applet ("applicazioncina") è una applicazione non autonoma, ma pensata per far parte di una pagina Internet Porta dinamicità alle pagine HTML "statiche" Viene eseguita dal browser, che quindi deve incorporare un interprete Java Attenzione alla versione! Molti browser supportano tuttora solo Java 1.1 Per essere flessibili, il JDK installa il "Java Plug in", che consente al browser di usare un interprete Java esterno (più aggiornato) M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 2
3 APPLET In quanto applicazione non autonoma, un'applet: non deve creare un frame principale, perché usa la finestra del browser che la ospita (in effetti, Applet deriva direttamente da Panel e quindi è essa stessa un pannello) non ha un main, perché la sua vita è dipendente dalla pagina in cui è visualizzata è organizzata intorno a 4 metodi standard: init(), che gioca il ruolo del costruttore start() e stop(), chiamati dal browser ogni volta che occorre avviare /fermare l'applet destroy(), invocato quando il browser viene chiuso. Esistono due versioni di Applet: la classe Applet dell'awt standard (da Java 1.0 in poi) la classe JApplet di Swing (da Java in poi) Attenzione: se si usano componenti Swing, occorre necessariamente usare JApplet una Applet con componenti Swing non viene disegnata correttamente se non su browser recenti! M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 3
4 SWING: GERARCHIA DI CLASSI Object Component In rosso: classi AWT In blu: classi Swing Container Window Panel JComponent Frame Dialog Applet JFrame JDialog JApplet COSTRUIRE UN'APPLET Per costruire un'applet (con Swing), occorre: creare una propria classe che estenda JApplet implementare i metodi opportuni (tipicamente, almeno init()) compilare l'applet nel modo standard preparare una pagina HTML che la carichi eseguire l'applet tramite l'appletviewer - oppure - aprire tale pagina con un browser M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 4
5 import java.applet.*; import java.awt.*; import javax.swing.*; ESEMPIO 1 public class Applet1 extends JApplet { Font f = new Font("Times", Font.BOLD, 36); public void paint(graphics g) { g.setfont(f); g.setcolor(color.red); g.drawstring("ciao mondo!", 100, 50); // non implementa i metodi init, start, stop ESEMPIO 1 - LA PAGINA HTML <HTML><HEAD> <TITLE> Applet Hello World </TITLE> </HEAD> <BODY> Questo e' cio' che produce la mia applet in un rettangolo 500 x 100 (la scritta e' alle coordinate 500,100 e si riferisce all'angolo inferiore sinistro della stringa): <P> <APPLET CODE="Applet1.class" WIDTH=500 HEIGHT=100 > <!--la classe dell applet e le sue dimensioni--> </APPLET> </BODY> </HTML> M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 5
6 ESEMPIO 1 - TEST Compilazione: C:\prova> javac Applet1.java Esecuzione via appletviewer: C:\prova> appletviewer Applet1.html Alternativa: esecuzione via browser, caricando la corrispondente pagina HTML Problema: molti browser non supportano ancora Swing Soluzione: usare un browser recente o il Java Plug-in M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 6
7 ESEMPIO 2 Un'applet con tre pulsanti per cambiare il colore di sfondo Il metodo init() fa le veci del costruttore: crea i componenti, installa i listener, etc. Non occorrono in questo caso gli altri metodi M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 7
8 ESEMPIO 2 - codice public class Applet2 extends JApplet { JButton redbutton, bluebutton, greenbutton; JTextField messaggio; public void init() { Container c = getcontentpane(); // il contenitore che contiene la applet c.setbackground(systemcolor.window); c.setlayout(new FlowLayout()); redbutton = new JButton("Rosso"); bluebutton = new JButton("Azzurro"); greenbutton = new JButton("Verde"); messaggio = new JTextField(26); messaggio.settext("premere un pulsante"); messaggio.seteditable(false); // i componenti non vanno aggiunti alla applet // ma al contenitore che la contiene c.add(messaggio); c.add(redbutton); c.add(bluebutton); c.add(greenbutton); redbutton.addactionlistener(new Applet2Listener(this, Color.red, messaggio)); bluebutton.addactionlistener(new Applet2Listener(this, Color.cyan, messaggio)); greenbutton.addactionlistener(new Applet2Listener(this, Color.green, messaggio)); (segue la classe Applet2Listener) M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 8
9 Il gestore degli eventi: ESEMPIO 2 segue codice class Applet2Listener implements ActionListener { JApplet app; Color colore; JTextField txt; Applet2Listener(JApplet a, Color c, JTextField t){ app = a; colore = c; txt = t; public void actionperformed(actionevent e){ app.getcontentpane().setbackground(colore); txt.settext("premuto il pulsante " + e.getactioncommand()); app.repaint(); La pagina HTML: <HTML><HEAD> <TITLE> Applet 2 </TITLE> </HEAD> <BODY> <APPLET CODE="Applet2.class" WIDTH=300 HEIGHT=100 > </APPLET> </BODY> </HTML> M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 9
10 ESEMPIO 3 Un'applet che gestisce un'area di testo: I pulsanti MODIFICA ed ELIMINA sostituiscono il testo selezionato con quello scritto nel campo di testo sotto. M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 10
11 ESEMPIO 3 - codice public class Applet3 extends JApplet { JButton deletebutton, editbutton; JTextArea ta; JTextField tf; int pos, endpos; public void init() { Container c = getcontentpane(); // ricordiamo che si opera sul container e non // sulla applet c.setbackground(color.blue); c.setlayout(new FlowLayout(FlowLayout.CENTER,10,10)); deletebutton = new JButton("Elimina"); editbutton = new JButton("Modifica"); ta = new JTextArea("",12,40); tf = new JTextField("",40); c.add(ta); c.add(tf); c.add(editbutton); c.add(deletebutton); Applet3Listener editor = new Applet3Listener(ta,tf); editbutton.addactionlistener(editor); deletebutton.addactionlistener(editor); (segue la classe Applet2Listener) M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 11
12 ESEMPIO 3 segue codice class Applet3Listener implements ActionListener { JTextArea area; JTextField riga; Applet3Listener(JTextArea ta, JTextField tf){ area = ta; riga = tf; public void actionperformed(actionevent e){ String azione = e.getactioncommand(); String testodainserire; if (azione.equals("elimina")) testodainserire = ""; else testodainserire = riga.gettext(); int start = area.getselectionstart(); int end = area.getselectionend(); area.replacerange(testodainserire,start,end); area.select(start,start); La pagina HTML: <HTML><HEAD> <TITLE> Applet 2 </TITLE> </HEAD> <BODY> <APPLET CODE="Applet3.class" WIDTH=500 HEIGHT=300 > </APPLET> </BODY> </HTML> M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 12
13 APPLET E PARAMETRI Il file HTML può specificare parametri da passare all'applet, nella forma: <APPLET CODE="Applet3.class" WIDTH=500 HEIGHT=300> <PARAM NAME="ascissa" VALUE="123"> <PARAM NAME="ordinata" VALUE="67">... </APPLET> L'applet può recuperarli con il metodo getparameter(nomeparametro), che restituisce una String ESEMPIO 4 L'applet dell'esempio 1 modificata: import java.applet.*; import java.awt.*; import javax.swing.*; public class Applet4 extends JApplet { Font f = new Font("Times", Font.BOLD, 36); public void paint(graphics g) { g.setfont(f); g.setcolor(color.red); g.drawstring(getparameter("frase"), 100, 50); M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 13
14 ESEMPIO 4 La pagina HTML dell'esempio 1 modificata: <HTML><HEAD> <TITLE> Applet Parametrica </TITLE> </HEAD> <BODY> <APPLET CODE="Applet4.class" WIDTH=500 HEIGHT=100 > <PARAM NAME="Frase" VALUE="Oh, che bello!"> <!-- NOME e VALORE del parametro --> </APPLET> </BODY> </HTML> Risultato: M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 14
15 APPLET: I METODI STANDARD Un'applet è organizzata intorno a 4 metodi: init(), che viene chiamato dal browser quando lancia l'applet per la prima volta fa le veci di un costruttore, legge i parametri, etc. start(), che viene chiamato dal browser ogni volta che l'applet deve essere riavviata (perché torna visibile nella pagina) tipicamente riavvia un'animazione o un thread non occorre implementarlo se non ci sono animazioni o thread da riattivare stop(), che viene chiamato dal browser ogni volta che l'applet deve essere fermata (perché esce dall'area visibile della pagina) tipicamente ferma un'animazione o un thread non occorre implementarlo se non ci sono animazioni o thread da fermare destroy(), che viene chiamato dal browser quando il browser stesso si chiude utile in casi particolari, per liberare i contesti grafici (di norma non occorre implementarlo) M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 15
16 DA APPLICAZIONE A APPLET Come convertire un'applicazione in un'applet? eliminare il main che crea il frame: non serve più, il frame è quello del browser sostituire JFrame con JApplet e assicurarsi che la classe sia pubblica, altrimenti l'applet non potrà essere caricata eliminare la chiamata a setsize(): ora le dimensioni del frame sono decise dalla pagina HTML tramite HEIGHT e WIDTH eliminare la chiamata a addwindowlistener(): un'applet non può essere chiusa, termina quando l'utente esce dal browser eliminare la chiamata a settitle(): un'applet non ha titolo, è la pagina HTML che lo definisce sostituire il costruttore col metodo init(): in realtà, un'applet può avere un costruttore, ma solo init() può recuperare i parametri tramite getparameter(). M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 16
17 APPLET "DOUBLE FACE" Un'applet può essere costruita in modo da poter funzionare anche come applicazione:basta aggiungere un main che svolga le funzioni normalmente svolte dal browser: creare il frame, dimensionarlo con setsize() e fissare il titolo con settitle() impostare un WindowListener per gestire la chiusura della finestra (frame) invocare il metodo init() avviare l'applet chiamando start() Nota: non occorre chiamare il metodo stop(), perché un'applicazione termina quando il suo frame viene chiuso. M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 17
18 ESEMPIO 5 Si vuole rendere "double face" l'esempio 2. Occorre creare un main che: crei un oggetto Applet5 crei un JFrame, lo dimensioni, recuperi il Container, e gli aggiunga l'applet avvii l'applet con init(), e mostri il frame. M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 18
19 ESEMPIO 5 - codice public class Applet5 extends JApplet {... public static void main(string args[]) { Applet5 applet = new Applet5(); JFrame f = new JFrame( Prova Applet ); //TITOLO = NOME CLASSE f.setsize(new Dimension(300,100)); f.addwindowlistener( new Terminator() ); Container c = f.getcontentpane(); c.add(applet); applet.init(); // non c'è start(); f.show(); Come applet: appletviewer Applet5.html Come applicazione: java Applet5 M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 19
20 APPLET "DOUBLE FACE" UN APPROCCIO ALTERNATIVO Non toccare l'applet già fatta Ma sfruttare l'ereditarietà per definire una nuova classe che erediti dall'applet che interessa contenga il main opportuno Vantaggi: è molto semplice non tocca neanche un file dell'applet originale si può usare sempre, per qualunque applet public class Application2 extends Applet2 { public static void main(string args[]) { Application2 applet = new Application2(); JFrame f = new JFrame( applet.getclass().getname() ); f.setsize(new Dimension(300,100)); f.addwindowlistener( new Terminator() ); Container c = f.getcontentpane(); c.add(applet); applet.init(); // non c'è start(); f.show(); // qui c'è anche la classe Terminator M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 20
21 ATTRIBUTI TAG APPLET <APPLET CODE= pippo.class CODEBASE= cartella > Se la applet si trova in una cartella diversa da quella del file HTML <APPLET OBJECT= pippo.dat > Se la applet di trova in una file in forma serializzata NAME: se ci si vuole riferire alla applet con degli script M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 21
22 APPLET e SICUREZZA: SANDBOX Un'applet non può fare tutto quello che fa una applicazione. Poiché può essere scaricata dalla rete, sarebbe troppo pericoloso permettere a un'applet di fare qualunque cosa. Un'applet è costretta a rispettare un ben preciso modello di sicurezza ("sandbox") è eseguita in una "scatola" da cui non può uscire non può contaminare (o spiare) i dati del computer dell'utente Un'applet di norma non può: accedere al file system locale (neppure per leggere un file) eseguire un altro programma ottenere informazioni sull'utente connettersi via rete a un computer diverso da quello da cui è stata scaricata caricare la libreria Java, chiamare System.exit() Questi vincoli non si applicano all'appletviewer Un'applet, inoltre: può aprire un'altra finestra, ma in essa compare automaticamente un avviso ("Warning: Applet window") Problema: in molte situazioni, questi vincoli sono troppo rigidi rischierebbero di rendere impossibile la costruzioni di applet utili. M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 22
23 COSA POSSONO FARE LE APPLET Un'applet può: - collegarsi al sito Web di origine e solo a quello e recuperare file e informazioni - interagire in modo limitato con il browser: caricare documenti in frame (equivalente al cambiare la window.location in JavaScript ) - interagire con la pagina Web in cui è contenuta e con altre applet in essa due applet su una pagina possono quindi interagire tra loro e scambiarsi richieste di servizio PER COMUNICARE CON IL SERVER, si usano strumenti nella famiglia delle classi URL. Ricordiamo, dal corso di reti: URL ind = new URL( ); // oppure in formato base+stringa: URL( file/h.html ); M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 23
24 COLLEGARSI AL SITO WEB DI ORIGINE Ci si può collegare al sito Web di origine trovandone l URL corrispondente: public URL getdocumentbase() trova l URL della pagina HTML contenente l applet public URL getcodebase() trova l URL della applet stessa A questo punto, a partire dalla URL, possiamo connetterci al sito e interagire con esso tramite Socket Esempio: dal CodeBase possiamo connetterci direttamente tramite URLconnection Oppure, estraiamo il nome del sito E a questo punto possiamo usare il nome del sito per collegarci ad esso.possiamo collegarci con le normali Socket. Naturalmente, sul server ci dovrà essere un processo server che accetta la nostre connessioni. Vantaggi: all interno del Web (dentro al browser) riusciamo a superare i limiti del protocollo http, per connetterci con interfaccia Web a qualsiasi tipo di servizio.. M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 24
25 APPLET E MULTIMEDIALITA Esistono classi e metodi specifici che una applet può usare per recuperare dal server in modo molto semplice file a contenuto multimediale (audio, immagini, animazioni) AUDIO: Void play(url url) Void play (URL urlbase, String name) AudioClip getaudioclip(url url) AudioClip getaudioclip(url urlbase, String name) IMMAGINI: Image getimage(url url) Image getimage(url urlbase, String name) M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 25
26 ESEMPIO: LETTORE AUDIO (1) import java.applet.*; import java.awt.*; import java.awt.event.*; import java.net.*; public class AudioPlayer extends JApplet { AudioClip music; Image background; public void init() { Container c = getcontentpane(); URL codebase = getcodebase(); music = getaudioclip(codebase,"rem.wav"); background = getimage(codebase,"space.gif"); JButton playbutton = new JButton("Play"); JButton stopbutton = new JButton("Stop"); JButton loopbutton = new JButton("Loop"); playbutton.addactionlistener( new ButtonHandler()); stopbutton.addactionlistener( new ButtonHandler()); loopbutton.addactionlistener( new ButtonHandler()); c.add(playbutton); c.add(stopbutton); c.add(loopbutton); M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 26
27 ESEMPIO: LETTORE AUDIO (2) public void stop() { music.stop(); public void paint (Graphics g) { g.drawimage(background,0,0,this); class ButtonHandler implements ActionListener { public void actionperformed(actionevent e){ String s = e.getactioncommand(); if("play".equals(s)) music.play(); else if("stop".equals(s)) music.stop(); else if("loop".equals(s)) music.loop(); M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 27
28 INTERAGIRE CON APPLETCONTEXT AppletContext indica il contesto di esecuzione della Applet, cioè il browser e i documenti associati (corrispondono circa al window e al document di Java Script AppletContext ac = getappletcontext() Recupera il contesto della applet stessa (this.getappletcontext()).. CAMBIARE DOCUMENTO SUL BROWSER Agendo sull applet context è possibile interagire (seppure in modo limitato) con il browser ac.showdocument(url); apre un nuovo documento nel browser (e chiaramente elimina la applet che era nella vecchia finestra) ac.showdocument(url, _blank) apre il documento in una nuova finestra oppure: _parent (nel frame contenitore, _top (nel frame alto), nome nel frame con quel nome ac.showstatus( ciao Ciao ); finestra di stato del browser INTERAGIRE CON ALTRE APPLET Se le applet nel documento hanno un nome: Applet a = ac.getapplet( nome della Applet ); Si ottiene un riferimento all oggetto applet e si può interagire con esso M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 28
29 APPLET FIRMATE Problema: in molte situazioni, questi vincoli sono troppo rigidi rischierebbero di rendere impossibile la costruzioni di applet utili. Attraverso tecnologie di cifratura, un'applet può essere firmata, ossia a essa può essere allegato un certificato che ne garantisce l'origine. Alle applet firmate, cui si attribuisce maggiore fiducia, l'utente può consentire di svolgere alcune o tutte le operazioni sottoposte a vincolo. Ogni browser può essere configurato per gestire le applet firmate. POLITICHE DI SICUREZZA A partire da Java 2, l'utente può decidere caso per caso quali politiche di sicurezza applicare, con una granularità molto fine Esiste il concetto di policy file, che elenca le politiche locali si può stabilire che una certa applet, proveniente da un ben preciso sito, ha diritti particolari Tale file può essere fornito da chi sviluppa l'applet, o modificato dall'utente con lo strumento PolicyTool. M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 29
30 APPLET E JAVA URL All interno del codice di un applet, è possibile utilizzare le Java URL per accedere al Web. È possibile, ad esempio, visualizzare il contenuto di una pagina Web, tramite il comando: getappletcontext().showdocument(u); dove u è un oggetto URL. import javax.swing.*; import java.awt.*; import java.awt.event.*; import java.net.*; import java.io.*; import com.bruceeckel.swing.*; public class ShowHTML extends JApplet { JButton send = new JButton("Go"); JLabel l = new JLabel(); public void init() { Container cp = getcontentpane(); cp.setlayout(new FlowLayout()); send.addactionlistener(new Al()); cp.add(send); cp.add(l); class Al implements ActionListener { public void actionperformed(actionevent ae) { try { // This could be a CGI program instead of // an HTML page. URL u = new URL(getDocumentBase(), "FetcherFrame.html"); // Display the output of the URL using // the Web browser, as an ordinary page: getappletcontext().showdocument(u); catch(exception e) { l.settext(e.tostring()); M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 30
31 Una semplice variazione del programma precedente permette di leggere un file sul server: import javax.swing.*; import java.awt.*; import java.awt.event.*; import java.net.*; import java.io.*; import com.bruceeckel.swing.*; public class Fetcher extends JApplet { JButton fetchit= new JButton("Fetch the Data"); JTextField f = new JTextField("Fetcher.java", 20); JTextArea t = new JTextArea(10,40); public void init() { Container cp = getcontentpane(); cp.setlayout(new FlowLayout()); fetchit.addactionlistener(new FetchL()); cp.add(new JScrollPane(t)); cp.add(f); cp.add(fetchit); public class FetchL implements ActionListener { public void actionperformed(actionevent e) { try { URL url = new URL(getDocumentBase(), f.gettext()); t.settext(url + "\n"); InputStream is = url.openstream(); BufferedReader in = new BufferedReader( new InputStreamReader(is)); String line; while ((line = in.readline())!= null) t.append(line + "\n"); catch(exception ex) { t.append(ex.tostring()); M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 31
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