Scatta il premio di cubatura per tutti gli immobili ad alta efficienza energetica

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1 Scatta il premio di cubatura per tutti gli immobili ad alta efficienza energetica È in vigore il Dlgs 115/2008 in materia di efficienza degli usi finali dell'energia. Il bonus cubatura ai nuovi edifici che garantiscano il 10% in meno dell'indice energetico del Dlgs 192. Edilizia e Territorio, Il Sole 24 Ore, 21 luglio 2008, n. 29, p. 6 a cura di Daniele Verdesca Scomputo dei volumi e delle superfici per i nuovi edifici che garantiscano almeno il 10% di riduzione rispetto alla prestazione energetica codificata dal Dlgs 192/2005. Deroga alle distanze minime tra gli edifici in caso di maggiori spessori per le ristrutturazioni energetiche delle costruzioni esistenti (sempre con almeno il 10% di riduzione). Prolungamento delle scadenze per il contributo alle nuove costruzioni con alte prestazioni energetiche. Nuove regole per la certificazione energetica degli edifici e dei soggetti abilitati a farlo. Sono queste, in estrema sintesi, le novità più significative per l'edilizia presenti nel Dlgs 115/2008, relativo all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici. Il decreto, pubblicato nella Gu del 3 luglio 2008, recepisce in Italia le disposizioni presenti nella direttiva 2006/32/Ce, volte a stabilire un quadro organico di misure per il miglioramento dell'efficienza degli usi finali dell'energia sotto il profilo dei costi e dei benefici; in questa ottica, il decreto definisce gli obiettivi indicativi, i meccanismi, gli incentivi e il quadro istituzionale (ma anche finanziario e giuridico) necessari a eliminare le barriere e le imperfezioni esistenti sul mercato che ostacolano, appunto, un uso finale dell'energia efficiente. Nell'ambito del Titolo II del decreto («l'efficienza energetica»), sono di particolare interesse per l'edilizia le disposizioni riguardanti: a) gli incentivi e gli strumenti finanziari; b) la semplificazione e la rimozione degli ostacoli normativi; c) le misure di accompagnamento. Incentivi e strumenti finanziari Relativamente al tema degli incentivi, di particolare importanza per il settore sono le disposizioni presenti nell'articolo 11 del Dlgs 115/2008, denominato «semplificazione e razionalizzazione delle procedure amministrative e regolamentari». In questo articolo, in particolare ai commi 1 e 2, per incentivare la prestazione energetica degli edifici, è prevista tutta una serie di deroghe ai regolamenti urbanistici comunali in materia di computo di volumetrie e superfici, così come di distanze minime dagli edifici. UNITELNews24 n

2 Nello specifico, nel caso di edifici di nuova costruzione, il decreto precisa che non verranno considerate nei computi per la determinazione: 1) dei volumi; 2) delle superfici; 3) dei rapporti di copertura, quelle parti delle nuove edificazioni che presentino lo spessore delle murature esterne, delle tamponature o dei muri portanti, superiore ai 30 cm e fino a un massimo di ulteriori 25 cm; il maggiore spessore dei solai di copertura sino a un massimo di ulteriori 25 cm; il maggiore spessore dei solai intermedi sino a un massimo di ulteriori 15 cm. LA CONCESSIONE È GRATUITA L'articolo 26 della legge 10/1991 stabilisce che ai nuovi impianti relativi alle fonti rinnovabili, alla conservazione, al risparmio e all'uso razionale dell'energia, la concessione viene rilasciata gratuitamente. Inoltre, gli interventi per l'utilizzo delle fonti rinnovabili o il risparmio energetico in edifici e impianti industriali non devono essere soggetti ad autorizzazione specifica e vanno assimilati alla manutenzione straordinaria. Infine, l'installazione di impianti solari e di pompe di calore da parte di installatori qualificati è da considerarsi estensione dell'impianto idrico-sanitario già in opera. Questo bonus volumetrico e delle superfici potrà essere ottenuto se e solo se l'edificio in questione sia in grado di garantire, proprio grazie a questi maggiori spessori murari, una riduzione minima del 10% dell'indice di prestazione energetica previsto dal Dlgs 192/2005 computato con le stesse procedure previste dalla certificazione energetica definite sempre dal predetto decreto base del Nel rispetto dei limiti prima elencati, le nuove edificazioni a risparmio energetico potranno derogare, all'interno delle procedure di rilascio dei titoli abilitativi previsti dal Dpr 380/2001 (Testo unico Edilizia), a quanto previsto dalle normative (nazionali, regionali o dai regolamenti edilizi comunali) in merito: alle distanze minime tra gli edifici; alle distanze minime di protezione da nastro stradale; alle altezze massime degli edifici. Analogo bonus è previsto anche per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti. Qualora sia necessario aumentare gli spessori delle murature o delle coperture (ad esempio, cappotti termici) per garantire una riduzione del 10% dei limiti di trasmittanza delle componenti costruttive in oggetto (ovverosia quelle previste sempre dal Dlgs 192/2005 e relative procedure di certificazione energetica), si potranno avere maggiorazioni in deroga a quanto previsto dalle vigenti normative. UNITELNews24 n

3 Sempre all'interno delle procedure previste dal succitato Testo unico dell'edilizia (Titolo II: rilascio dei titoli abitativi), infatti, sarà possibile derogare alle normative (sempre nazionali, regionali e dei regolamenti comunali) per quel che riguarda: 1.1) Le distanze minime dagli edifici (da parte di entrambi gli edifici confinanti) e dal bordo di protezione del nastro stradale, per una dimensione massima di 20 cm (per il maggiore spessore delle superfici verticali); 1.2) Le altezze massime degli edifici, nella misura massima di 25 cm (per il maggior spessore degli elementi di copertura). È però opportuno segnalare come tutte le deroghe dimensionali prima elencate non potranno essere utilizzate nel caso in cui ci si trovi di fronte a limiti posti dalle prescrizioni normative in materia di sicurezza stradale e antisismica. In ogni caso, le disposizioni sui bonus volumetrici e sulle distanze contenute nel Dlgs 115/2008 avranno carattere di temporaneità, ovverosia rimarranno in vigore sino a quando le Regioni non avranno provveduto a emanare apposita normativa locale che renda operativi i principi di esenzione minima decisi a livello territoriale (clausola costituzionale di cedevolezza tra normativa statale e quella regionale in materia urbanistica). Incentivi per le rinnovabili Ulteriori bonus, in questo caso procedurali, sono previsti dal Dlgs 115/2008 anche per quel che riguarda l'installazione di impianti che producano energia da fonti rinnovabili. In prima battuta il comma 3, sempre dell'articolo 11 del decreto legislativo, conferma le disposizioni dell'articolo 26 comma 1 della legge 10/1991. A quanto già previsto dalla legislazione vigente vanno ad aggiungersi le nuove disposizioni del Dlgs 115/2008 in materia di semplificazioni procedurali per gli impianti a fonti rinnovabili. In caso di interventi per l'incremento dell'efficienza energetica degli edifici, infatti, qualora sia prevista l'installazione di singoli generatori eolici, questi ultimi non sono soggetti a Dia (articoli 22 e 23 del Testo unico dell'edilizia), nel caso abbiano: 1) Altezza complessiva non superiore a 1,5 metri; 2) Diametro non superiore a un metro. Analogamente, anche l'installazione di impianti solari (termici o fotovoltaici) non è da assoggettare a Dia nel caso in cui i moduli: siano aderenti o integrati nei tetti degli edifici; con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda; i cui componenti non modifichino la sagoma degli edifici stessi; la superficie dell'impianto non deve essere superiore a quella del tetto stesso. In questo caso l'installazione è assimilata dal decreto agli interventi di «manutenzione straordinaria», ovverosia non soggetti alla denuncia di inizio attività, ma semplicemente a una comunicazione preventiva al Comune (eccezion fatta per gli interventi effettuati su edifici a valenza storico-paesistica previsti nel Codice dei beni culturali e paesistici). UNITELNews24 n

4 Sebbene questa semplificazione autorizzativa sia sicuramente positiva, va però nel senso limitativo rispetto a quanto già prevede la legislazione nazionale e l'autorità nazionale per l'energia in materia di conto energia, ovverosia gli incentivi economici per l'installazione dei pannelli fotovoltaici. Questa specifica normativa, infatti, premia, in termini di contributi tariffati, la maggiore integrazione dei pannelli di piccola potenza nel corpo stesso degli edifici; indicazione questa subito recepita dall'autorità dell'energia che ha predisposto una specifica linea guida tecnica per illustrare i diversi modi in cui i moduli fotovoltaici siano da considerarsi come integrati nel sistema costruttivo. Il lungo elenco di esempi predisposto dall'autorità non è però limitato al solo tetto, ma comprende anche le pareti verticali (portanti o vetrate), così come le balaustre o le persiane delle finestre. Poiché il Dlgs 115/2008 limita la semplificazione autorizzativa alla sola installazione sui tetti, sarà interessante monitorare l'evoluzione della normativa, per verificare se la sola comunicazione preventiva potrà applicarsi anche nei casi in cui l'impianto non sia collocato solo sul tetto dell'edificio. Completa il plafond degli incentivi il prolungamento delle date per l'ottenimento del contributo per le nuove costruzioni ad alte prestazioni energetiche. Questo elemento era di particolare importanza poiché, per la prima volta, questa tipologia di contributo al risparmio e all'efficienza energetica era espressamente rivolta alle nuove edificazioni e non solo, invece, agli interventi di riqualificazione degli edifici esistenti (l'ormai famosa detrazione del 55%). L'articolo 1, comma 351, della legge 296/2006 (Finanziaria 2007), infatti, prevedeva uno specifico contributo per gli interventi di realizzazione di nuovi edifici (o nuovi complessi di edifici) di volumetria complessiva superiore ai metri cubi. Nel caso in cui i summenzionati interventi avessero presentato (non veniva specificato se in fase progettuale o realizzativa) un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per metro quadrato di superficie utile dell'edificio inferiore di almeno il 50% dei parametri riportati nel Dlgs 192/2005 (Allegato C, numero 1, tabella 1), nonché del fabbisogno di energia per il condizionamento estivo e l'illuminazione, avrebbero avuto diritto a un contributo pari al 55% degli extracosti sostenuti per conseguire quei valori di prestazione energetica, incluse le maggiori spese di progettazione. Sarebbe stato poi un successivo decreto del ministero dell'economia, di concerto con quello dello Sviluppo economico, a specificare e a parametrizzare le procedure di attuazione, ovverosia come calcolare il valore degli extracosti rispetto ai prezziari di mercato. Come dotazione economica, per il triennio , veniva messo a disposizioni un plafond di 15 milioni di euro per anno (una cifra in verità molto modesta rispetto alle attese del mercato). Il nodo critico di quanto disposto dalla Finanziaria era però di natura temporale. Per accedere al contributo, per altro reso di fatto impossibile dalla mancata emanazione del decreto attuativo, i lavori avrebbero dovuto avere come inizio la data massima del 31 dicembre 2007 e concludersi nel termine dei tre anni successivi. A fronte della mancata emanazione del predetto decreto attuativo, il comma 6 dell'articolo 11 del Dlgs 115/2008 sposta la soglia di inizio dei lavori al 31 dicembre 2009, mantenendo quella di conclusione degli stessi sempre entro i tre anni successivi. UNITELNews24 n

5 La certificazione energetica degli edifici Come già accennato in precedenza, una delle ulteriori novità di maggiore interesse per il settore dell'edilizia è rappresentata da un primo, anche se temporaneo, chiarimento sui riferimenti tecnici per la certificazione degli edifici e i soggetti abilitati a farlo (Allegato III). In attesa che vengano pubblicate le linee guida nazionali in merito alle metodologie per il calcolo della prestazione energetica degli edifici (decreto ministeriale con parere della Conferenza Stato-Regioni da adottare ai sensi dell'articolo 6 comma 9 del Dlgs 192/2005), il Dlgs 115/2008 anticipa quelli che probabilmente saranno gli approcci di calcolo termotecnico necessari alla certificazione dei manufatti edilizi. In ogni caso, va sottolineato come le Regioni e le Province autonome che abbiano già provveduto al recepimento della direttiva 2002/91/Ce sul risparmio energetico degli edifici, dovranno adottare misure atte a favorire la coerenza e il graduale ravvicinamento dei propri contenuti rispetto a quelli dell'allegato III del decreto legislativo. Per le metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici, infatti, il Dlgs 115/2008 adotta le norme Uni Ts con specifica indicazione per: a) il fabbisogno di energia termica per la climatizzazione estiva e invernale (Parte 1); b) il fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria nel caso di utilizzo di: a ) combustibili fossili (Parte 2-1); b ) energie rinnovabile (Parte 2-2); c ) sistemi di cogenerazione, teleriscaldamento, pompe di calore elettriche e a gas (Parte 2-2). A fronte di queste indicazioni, le aziende produttrici di software tecnico dovranno attestare che i loro prodotti abbiano uno scostamento massimo di più o meno il 5% rispetto ai corrispondenti parametri delle metodologie Uni; in ogni caso sarà il Comitato termotecnico italiano (Cti) e l'ente nazionale italiano di unificazione (Uni) a effettuare le verifiche della corrispondenza di calcolo. In ogni caso, oltre alle norme Uni, il decreto conferma ancora una volta i principi per la progettazione degli edifici e per la progettazione e installazione degli impianti fissati dalle precedenti leggi in materia (legge 10/1991 modificata dal Dpr 412/1993) e comunque dal Dlgs 192/2005 (vedi Allegato I). Novità di rilievo, invece, per quel che riguarda i soggetti che possono effettuare la certificazione energetica degli edifici. Viene specificato, infatti, che possono definirsi come tecnici abilitati i soggetti operanti: - in veste di dipendenti di enti e organismi pubblici; - di società di servizi pubbliche o private, comprese le società di ingegneria, - come liberi professionisti, singoli o associati, iscritti ai propri ordini, e abilitati alla progettazione di edifici e impianti asserviti agli edifici stessi. UNITELNews24 n

6 Il tecnico però dovrà operare all'interno delle proprie competenze; nel caso non potesse coprirle tutte, dovrà operare in collaborazione con altro tecnico abilitato, in modo che il gruppo costituito copra tutti gli ambiti professionali di cui è richiesta la competenza. È però importante sottolineare come, ai soli fini della certificazione energetica, sono da considerarsi come tecnici abilitati tutti quei soggetti in possesso di titoli di studio tecnico-scientifici, individuati in ambito territoriale da Regioni e Province autonome. Devono però aver frequentato specifici corsi di formazione per la certificazione energetica degli edifici, con superamento di esame finale (i corsi saranno svolti direttamente dalle Regioni o da soggetti autorizzati da quest'ultime). In ogni caso i tecnici abilitati dovranno assicurare indipendenza e imparzialità di giudizio, ovverosia l'assenza di conflitti di interesse: 1) nel caso di certificazione di edifici di nuova costruzione garantendo il non coinvolgimento (diretto o indiretto) nel processo di progettazione o realizzazione dell'edificio, in particolare con i produttori dei materiali e dei componenti che vengono utilizzati, nonché rispetto ai vantaggi che ne possono derivare al richiedente; 2) nel caso di certificazione di edifici esistenti garantendo il non coinvolgimento (diretto o indiretto) con i produttori dei materiali e dei componenti che vengono utilizzati, nonché rispetto ai vantaggi che ne possono derivare al richiedente. Sempre l'allegato III, infine, specifica che nel caso di edifici già dotati di attestato di certificazione energetica ma sottoposti ad adeguamenti impiantistici (compresa la sostituzione del generatore di calore), l'aggiornamento dell'attestato potrà essere predisposto anche da un tecnico abilitato dall'impresa di costruzione/installazione incaricata di realizzare i predetti adeguamenti. UNITELNews24 n

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