Alta Formazione e aggiornamento di Mediatori Interculturali per la prevenzione e il contrasto alle Mutilazioni Genitali Femminili
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- Eugenia Manzoni
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1 Istituto Nazionale per la Salute, i Migranti e la Povertà Roma, Italia National Institute for Health, Migrants and Poverty Rome, Italy INMP Presentazione Progetto Macro-area C Formazione Alta Formazione e aggiornamento di Mediatori Interculturali per la prevenzione e il contrasto alle Mutilazioni Genitali Femminili Aldo Morrone morrone@inmp.it Alessandra Sannella alessandra.sannella@uniroma1.it
2 Obiettivo Formare mediatori interculturali specializzati Migliorare e Sviluppare la formazione e l aggiornamento dei mediatori interculturali al fine di far acquisire le necessarie informazioni sulle MGF, sulla loro incidenza, sulle percezioni e significati culturali, sulle più recenti normative di tutela contro ogni forma di violenza a contrasto delle MGF. Finalità Modello integrato per un approccio funzionale, rivolto alla comunicazione e alla relazione interculturale, alla promozione della salute e all integrazione dei popoli. Creazione di modelli finalizzati alla promozione dei diritti umani. Sviluppo di reti di relazione Metodologia Laboratori della mediazione: Moduli didattici composti da équipe transculturali (medici, operatori sanitari, sociologi, antropologi, group leader delle comunità migranti e leader religiosi.
3 Obiettivi Specifici del Laboratorio 1 Partecipazione attiva dei mediatori e utilizzo del gruppo come risorsa per l'apprendimento. Approfondimento sulle MGF della loro diffusione in Italia, dei rischi sanitari che possono determinarsi nella popolazione femminile proveniente da paesi in cui tali pratiche sono sorte Utilizzazione di tecniche e strumenti: simulazioni, role - play, lavoro di gruppo, esercizi. Cura dell'aspetto emotivo, socio - relazionale (senza per questo entrare in campo psicoterapeutico) e al contempo quello cognitivo. Valorizzare l'esperienza e il punto di vista dei partecipanti, senza dimenticare il confronto con modelli teorici cui fa riferimento la cultura
4 Obiettivi Specifici del Laboratorio 2 Attivare strategie di ricerca, di formazione e di intervento preventivo e clinico in relazione al più recente ordinamento nazionale (Legge n. 7/2006), per rafforzarne le strategie di impatto Utilizzare un intervento per sviluppare un analisi dei bisogni al fine di progettare modelli formativi e di comunicazione ad hoc per promuovere un cambiamento nelle abitudini culturali relative alle MGF all interno delle comunità esplorate Creazione di un sito WEB e di una virtual community per la socializzazione delle esperienze e delle normative vigenti sul piano nazionale e internazionale a contrasto delle MGF. Creazione post-formazione di un Registro dei mediatori specializzati sulle MGF
5 Struttura dei Laboratori COMPETENZE DI BASE Competenze Legali e di divulgazione della legge 7/06 (6h) COMPETENZE TRASVERSALI (attività impattate dal progetto) Strumenti di tutela alle donne e ai minori (5h) Antropologia culturale (5h) COMPETENZE SPECIALISTICHE Strategie di comunicazione ai nuclei familiari (6h) Comunicazione interculturale sulle MGF (10h)
6 Destinatari Circa 200 Mediatori Interculturali (uomini e donne) operanti a livello nazionale nelle 20 Regioni. 5 Regioni: Lazio, Toscana, Sicilia, Puglia, Piemonte 9 Città: Roma, Firenze, Palermo, Agrigento, Messina, Lecce, Bari, Foggia, Torino
7 TimeTable I laboratori di alta formazione per mediatori interculturali prevedono l articolarsi di 6 fasi Durata del Progetto: 12 mesi I Fase (1 mese): Indagine preliminare sui fabbisogni formativi attraverso un incontro preliminare definito: Tavolo di Lavoro e analisi dei fabbisogni formativi formato dai rappresentanti per ogni Regione per orientare il gruppo di lavoro in base alle diverse esperienze. II Fase (2-12 mese): Attivazione degli 8 Laboratori nelle città destinatarie che vedranno il coinvolgimento di figure professionali di altissima qualifica tra operatori del settore specializzati nel contrasto alle MGF e group leader III Fase (1-12 mese): In itinere sarà attivato il monitoraggio delle attività attraverso la creazione di un sito WEB con annessa Virtual community. Ciò avrà il fine di facilitare il dialogo e la comunicazione tra tutti gli attori coinvolti nell esecuzione del servizio formativo. Sarà creato uno spazio Internet appositamente dedicato al progetto e gestito da esperti selezionati
8 TimeTable 2 I laboratori di alta formazione per mediatori interculturali prevedono l articolarsi di 6 fasi Durata del Progetto: 12 mesi IV Fase (10 mese): Follow up formativo di analisi e confronto con tutor e corsisti. Monitoraggio e feedback tra formazione in aula e interventi sul territorio. V Fase (10-12 mese): Creazione del Registro dei mediatori specialisti nella prevenzione e il contrasto alle MGF. VI Fase (12 mese): convegno di chiusura degli eventi formativi con relativa disseminazione dei risultati della formazione e la comunicazione. Apertura del Registro dei mediatori specialisti nella prevenzione e il contrasto alle MGF
9 Partner 1. INMP Istituto proponente e capofila 2. Ospedale Careggi- Clinica Ostetrica e Ginecologica, Firenze 3. Centro Regionale di Riferimento e Prevenzione e Cure Complicanze della MGF, Firenze. 4. IISMAS 5. Associazione di assistenza socio-sanitaria Camminare Insieme. Collaborano inoltre alla realizzazione dell iniziativa le seguenti istituzioni: - International Centre for Migration and Health (ICHM OMS) di Ginevra; - OMS, European Office for Investment for Health and Development, Venezia; - Departamiento de Ciencias Sociales, Universidad de VIC, Catalunya, Spagna; - Facoltà di Medicina, Università di Palermo. - Regione Puglia (mediante la rete dell Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti ed il Contrasto delle Malattie della Povertà) - Regione Lazio (mediante la rete dell Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti ed il Contrasto delle Malattie della Povertà) - Regione Sicilia (mediante la rete dell Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti ed il Contrasto delle Malattie della Povertà) - Dipartimento di Scienze Demo-Etno-Antropologiche, La Sapienza Università di Roma.
10 Risultati attesi Il mediatore interculturale esperto in MGF dovrà essere in grado di: a) Effettuare l analisi del territorio di riferimento b) Conoscere i diritti dei cittadini e gli strumenti per tutelarli ma, soprattutto, dovrà possedere gli strumenti per prevenire e contrastare le MGF attraverso una corretta divulgazione del fenomeno. c) Possedere le best practice per il contrasto alle MGF Aspetto di contesto essenziale è che i servizi pubblici riescano ad individuare l urgenza di curricula di persone coinvolte in progetti specifici e che ricomprendano, al loro interno, almeno i rudimenti di un sapere e di una pratica interculturale, che non può ancora dirsi condivisa della popolazione italiana, soprattutto sul tema delle MGF.
11 Grazie per l attenzione
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