QUADRO COMPLESSIVO dei bisogni, delle esigenze da soddisfare e dei lavori pubblici necessari per il triennio
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1 ALLEGATO 1) alla Deliberazione della Giunta Comunale n. del 15 ottobre 2014 ADOZIONE SCHEMA DI PIANO TRIENNALE LAVORI PUBBLICI 2015/2017 ED ELENCO ANNUALE ART. 128 COMMA 1 ED 11 DEL D.LGS. 163/2006, ARTT. 13 DEL D.P.R. 207/2010, ART. 5, COMMA 12 DELLA L.R. N 5/2007 E D.M PROCEDURA E SCHEMI-TIPO PER LA REDAZIONE E LA PUBBLICAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE, DEI SUOI AGGIORNAMENTI ANNUALI E DELL'ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI...". (G.U. N. 55 DEL ) QUADRO COMPLESSIVO dei bisogni, delle esigenze da soddisfare e dei lavori pubblici necessari per il triennio RELAZIONE SETTEMBRE 2014 Il Responsabile della Programmazione LL.PP. (geom. PISANU Giovanni Giacomo)
2 PREMESSE 1. LA NUOVA NORMATIVA DAL 2013 Il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 11 novembre 2011, che sostituisce il precedente Dm. 9 giugno 2005, consta di 7 articoli, 5 schede e 6 tabelle; è stato predisposto in riferimento alle disposizioni, rispettivamente, contenute nell art. 128, comma 11 del Codice dei Contratti, in cui viene preannunciata la definizione, da parte del Ministero, degli schemi-tipo, e di quelle ricomprese negli artt. 13 e 271 del Regolamento di attuazione (Dpr. n. 207/10). Nel nuovo Dm. viene precisato che le Amministrazioni aggiudicatrici, fatte salve le competenze legislative e regolamentari delle Regioni e delle Province autonome in materia, devono adottare il programma triennale e gli elenchi annuali dei lavori sulla base degli schemi- tipo allegati al Decreto stesso, così come di procedere all aggiornamento definitivo del programma triennale unitamente all elenco annuale dei lavori da realizzare nel primo anno ai sensi dell art. 13, comma 3, del Regolamento di attuazione, unitamente al bilancio preventivo, di cui costituiscono parte integrante ai sensi dell art. 128, comma 9 del Codice dei Contratti e dell art. 13, comma 1, del Regolamento. Nei 7 articoli del Dm. vengono disciplinati, rispettivamente: la redazione ed approvazione del programma triennale, dei suoi aggiornamenti annuali e dell elenco annuale dei lavori; le attività preliminari alla redazione del programma triennale dei lavori; i contenuti del Programma triennale, dei suoi aggiornamenti annuali e dell elenco annuale dei lavori; la redazione dell elenco dei lavori da realizzare nell anno e l adeguamento dell elenco annuale a flussi di spesa; la pubblicità e pubblicazione del programma triennale, dei suoi aggiornamenti annuali e dell elenco annuale dei lavori da realizzare nell anno stesso; la programmazione annuale dell attività contrattuale per l acquisizione di beni e servizi; l applicazione e l aggiornamento. Le disposizioni del Provvedimento si applicano, ai fini della predisposizione del programma triennale 2015/2017, dei suoi aggiornamenti annuali e dell elenco annuale dei lavori pubblici, nonché per la predisposizione del programma annuale per l acquisizione di beni e servizi, a partire dall anno Gli schemi-tipo allegati al Dm. dovranno essere adottati dalle Amministrazioni aggiudicatrici per la redazione del programma triennale e per gli elenchi annuali dei lavori pubblici. Nelle prime 4 schede, relative al programma triennale delle opere pubbliche, le Amministrazioni dovranno elencare le risorse disponibili, l articolazione della copertura finanziaria, gli immobili da trasferire e l elenco annuale delle opere. L ultima scheda riguarda il programma annuale delle forniture e dei servizi. In particolare, per le opere pubbliche, andrà indicata la localizzazione dell intervento, la stima dei costi, la tipologia e la categoria recate nelle allegate Tabelle 1 (nuova costruzione, demolizione, recupero, ecc.) e 2 (strade, aeroporti, ferrovie, ecc.) e gli apporti di capitale privato indicati nella Tabella 3 (finanza di progetto, concessione, sponsorizzazione, ecc.). È poi richiesta la distinta dei lavori, da realizzarsi nell anno cui l elenco si riferisce, il responsabile del procedimento, lo stato della progettazione, le finalità, la conformità urbanistica che deve essere perfezionata entro la data di approvazione del programma triennale e relativo elenco annuale, la verifica dei vincoli ambientali e l ordine di priorità degli interventi. L ente non intende avvalersi della facoltà prevista dall art. 271, comma 1, del DPR n. 207/2010 di procedere all approvazione di un programma annuale per l acquisizione di beni e servizi in quanto acquisti non facilmente programmabili in questo particolare momento storico di assoluta incertezza di risorse finanziarie a livello locale. 2. LE SCHEDE Il decreto modifica alcune norme del precedente decreto del (che a sua volta aveva modificato il decreto del ). Non ci sono novità sostanziali. Si ricorda che le maggiori novità si sono avute con il precedente D.M. del 2004 che si possono riassumere in:
3 - termini procedurali più chiari; - pubblicazione su Internet. I modelli di scheda furono allora ridotti da sette a tre, tenendo conto anche delle modifiche a suo tempo effettuate (art. 7 legge 166/2002, c.d. Merloni-quater). Le schede ministeriali servono per la trasmissione dei dati dell Osservatorio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, tramite internet: esse devono essere integrate, per una corretta lettura da parte degli organi comunali (Giunta, Consiglio, Organo di revisione, ecc.), da una propria modulistica di maggior dettaglio per analisi e rilevazioni, in particolare sui fabbisogni indispensabili al processo di programmazione. Ovviamente ci sarà un raccordo con i documenti contabili. L art. 199 del Tuel elenca le fonti di finanziamento degli investimenti degli enti locali e tali fonti sono generalmente quelle destinate al finanziamento del titolo II della spesa. Le fonti di finanziamento si possono suddividere in: - mezzi propri (autofinanziamento) - mezzi di terzi (ricorso al mercato e trasferimenti). L autofinanziamento dimostra la capacità dell ente di generare flussi finanziari al proprio interno e le principali fonti sono: a) proventi derivanti dal rilascio concessioni edilizie e relative sanzioni; b) proventi derivanti dall alienazione di beni e diritti (compreso la c.d. cartolarizzazione ); c) avanzo di amministrazione; d) avanzo del bilancio corrente; e) entrate di natura corrente destinate per legge ad investimenti. I mezzi di terzi si possono distinguere in: a) ricorso al mercato (indebitamento) - artt. da 202 a 205 del Tuel; b) project financing c) trasferimenti in conto capitale. Il ricorso al mercato generalmente avviene con: a) mutui con la Cassa depositi e prestiti; b) mutui con l Inpdap e l Istituto per il Credito Sportivo; c) mutui con altri Istituti di Credito; d) prestiti obbligazionari. Le condizioni e le regole per il ricorso al mercato sono previste negli artt. 203 e 204 del Tuel. Si sintetizzano le schede: N. 1 QUADRO DELLE RISORSE DISPONIBILI N. 2 ARTICOLAZIONE DELLA COPERTURA FINANZIARIA N. 2 B ELENCO DEGLI IMMOBILI DA TRASFERIRE N. 3 ELENCO ANNUALE 3. COMPETENZE E RUOLI a. Programma triennale dei lavori pubblici - il responsabile del procedimento formula proposte, reperisce i dati e le informazioni necessarie, procede ad accertamenti ed analisi; - il dirigente del settore tecnico, coordina l attività dei responsabili del procedimento e provvede all elaborazione del PROGRAMMA ; - la Giunta esamina ed delibera lo schema di programma entro il 15 ottobre, verificando i successivi adempimenti (pubblicazione per 60 giorni consecutivi); - il Consiglio esamina ed approva il programma triennale ed i suoi aggiornamenti entro il 31 dicembre (entro il termine di approvazione dl bilancio).
4 b. Elenco dei lavori da realizzare nell anno (così detto elenco annuale ) - il responsabile del procedimento redige la documentazione preliminare alla progettazione dopo aver verificata la conformità ambientale, paesaggistica e urbanistica degli interventi, promuovendo, se necessario, le procedure di variante urbanistica ; - la Giunta approva i progetti preliminari (quando i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici), adottando lo schema dell elenco dei lavori da realizzare nell anno per i lavori di manutenzione è sufficiente l indicazione degli interventi, accompagnati dalla stima sommaria dei costi. c. Collegamento con la Relazione Previsionale e Programmatica (programmi ed eventuali progetti) - il Consiglio approva l elenco dei lavori da realizzare entro il 31 dicembre (entro la data di approvazione del bilancio di previsione). Si ricorda che, ai sensi dell art. 3, comma 5 del D.M , il progetto preliminare è l atto necessario e sufficiente perché i progetti siano compresi nel programma triennale. L eventuale variante al PRG adottata dal Consiglio deve procedere all inserimento dell opera nel programma. Nel progetto preliminare si analizza la fattibilità tecnica e amministrativa dell intera opera. d. Importanti semplificazioni introdotte dall Autority Con un Comunicato del , pubblicato sulla G.U. n. 260 del , l Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici ha introdotto importanti semplificazioni in relazione all obbligo, previsto dall art. 14, comma 11, della Legge n. 109/94, per le Amministrazioni pubbliche di provvedere a trasmettere i programmi triennali e l elenco annuale delle opere pubbliche, all Osservatorio dei lavori pubblici, affinché questo ne dia pubblicità. A questo proposito, l Autority ha evidenziato che la ratio della norma può essere perseguita anche utilizzando forme alternative (e magari più efficaci) di pubblicità come, ad esempio, la pubblicazione di tali programmi sul sito internet delle singole Amministrazioni. Conseguentemente, l onere di pubblicità-notizia a carico dell Osservatorio può intendersi assolto mediante la pubblicazione solo di alcuni degli elementi relativi agli atti di programmazione adottati e questo può determinare una semplificazione degli adempimenti di competenza delle Stazioni appaltanti. Quest ultime, infatti a decorrere dal quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione sulla G.U. del Comunicato in oggetto e quindi con efficacia anche rispetto al triennio in corso, possono limitarsi ad inviare all Osservatorio dei lavori pubblici, nella forma stabilita dal D.M , una comunicazione attestante: - l avvenuta adozione ed approvazione del programma triennale e dell elenco annuale; - gli estremi dei relativi provvedimenti; - l avvenuta pubblicazione del programma sul sito internet dell Amministrazione aggiudicatrice. La predetta comunicazione, ricorda infine l Autority, deve avvenire entro trenta giorni dalla data di approvazione dei suddetti atti di programmazione. e. Il parere dell Organo di revisione sul programma triennale L art. 239, comma 1, lett. b) del T.U.E.L. prevede che l organo di revisione formuli pareri sulla proposta di bilancio di previsione e dei documenti allegati. Nei pareri è espresso un motivato giudizio di congruità, coerenza e attendibilità delle previsioni. Come risulta chiaramente dalla normativa il Consiglio dell'ente approva il programma triennale dei lavori pubblici, le sue variazioni e l elenco annuale in sede di approvazione del bilancio di previsione (e delle sue variazioni); è quindi, in questa sede, che l organo di revisione può esprimere il proprio parere tenendo conto dei collegamenti con la Relazione Previsione e Programmatica, con il bilancio annuale e pluriennale (c.d. compatibilità). Come ogni anno l'ente deve avviare la procedura per la predisposizione del Programma triennale e dell'elenco annuale dei lavori pubblici al fine di approvarlo in concomitanza del bilancio di previsione. Si tratta di una attività, disciplinata dall art. 128 comma 1 ed 11 del D.Lgs. 163/2006, artt. 13 del D.P.R. n 207/2010, D.M. 9 giugno 2005 del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che investe sia gli organi tecnici sia quelli politici in uno sforzo comune diretto a programmare l'attività dell'ente con particolare riguardo agli investimenti e, specificatamente, a quei lavori di maggiore interesse per la collettività amministrata, senza comunque trascurare le opere avviate e non ancora completate.
5 IL PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI 1. ATTIVITÀ PROPEDEUTICA ALLA PREDISPOSIZIONE DEL PROGRAMMA: SINTESI Di seguito si indicano, in sintesi, le attività propedeutiche alla predisposizione dei programmi : 1. identificazione e qualificazione dei bisogni e delle esigenze (dal programma politico-amministrativo); 2. individuazione degli interventi necessari; 3. analisi dello stato di fatto delle componenti: - storico-artistiche; - architettoniche; - paesaggistiche; - sostenibilità ambientale; - socio-economiche; - amministrative e tecniche; 4. studi di fattibilità (se necessari); 5. interventi di manutenzione straordinaria per categoria di lavori e piano degli stessi (secondo i progetti realizzati in passato); 6. riepilogo e classificazione degli interventi di manutenzione ordinaria di maggior rilievo; 7. indicazione della finalità degli interventi e dei risultati attesi (domanda potenziale); 8. determinazione del fabbisogno finanziario e relative compatibilità; 9. determinazione della quota di stanziamento assegnata; 10. quantificazione del grado di soddisfacimento della domanda (priorità); 11. determinazione del quadro delle disponibilità finanziarie del triennio (budget) definendo l entità delle somme da iscrivere nel bilancio annuale e triennale distinte in: - trasferimenti vincolati dallo stato, regioni ed enti pubblici, già stanziati nei loro rispettivi bilanci di previsione - assunzione prestiti - apporto di capitali privati - alienazione di immobili - mezzi propri stanziati in bilancio - altre disponibilità (residui di anni precedenti) 12. accantonamenti per la copertura finanziaria degli oneri di cui all art. 240 del D.Lgs. n. 163/2006 (per accordi bonari) e per gli incentivi di accelerazione lavori per un importo almeno pari al 3% del costo dell opera; 13. accantonamenti per interventi di urgenza e per indagini e studi relativi all aggiornamento del programma triennale e dell elenco annuale; 14. conformità agli strumenti urbanistici vigenti o adottati dei progetti dei lavori; 15. crono-programma del tempo stimato per l ultimazione dei lavori suddiviso nelle varie fasi della progettazione preliminare al collaudo. 2. L ANALISI DELLE RISORSE DISPONIBILI Conclusa l'analisi diretta all'individuazione e quantificazione delle richieste della collettività amministrata, di concerto con i servizi finanziari, è stato predeterminato il limite di indebitamento realmente sopportabile dall ente. In relazione alle disponibilità finanziarie previste nei documenti di programmazione economica, è stato costruito il "Quadro delle disponibilità finanziarie", nel quale sono indicati, secondo le diverse provenienze, le somme complessivamente destinate all'attuazione del programma.
6 Attraverso la ricognizione delle "disponibilità finanziarie" nel triennio, l'amministrazione quantifica la capacità di spesa ed il budget da destinare alla realizzazione delle opere pubbliche, ovvero definisce l'entità delle somme da iscrivere nel bilancio annuale e pluriennale. Nella tabella sottostante sono riportate, in forma riepilogativa, le somme previste per ciascuna entrata nei tre anni considerati. RIEPILOGO COSTI DELLO SCHEMA DI PROGRAMMA TRIENNALE LAVORI PUBBLICI TRIENNIO COMPRENSIVO DI OO.PP. DI IMPORTO INFERIORI A 100 MILA EURO TOTALE GENERALE COSTI DEL PROGRAMMA N Fonti di finanziamento Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 TOTALE TRIENNIO 1 Entrate aventi destinazione vincolata per legge (RAS-Statali) , , , ,84 2 Entrate acquisite mediante contrazione di mutuo 0,00 0,00 0,00 0,00 3 Entrate acquisite mediante apporti di capitale privato 0,00 0,00 0,00 0,00 4 Alienazione aree/concess. Cimiteriali/Trasferimento di immobili , , , ,00 5 Stanziamenti di bilancio (Avanzo di Amministrazione) 0,00 0,00 0,00 0,00 6 Stanziamenti di bilancio (Fondo Unico Investimenti) , , , ,00 7 Stanziamenti di bilancio (Proventi permessi costruzione-condono) , , , ,00 8 Compartecipazione progetto altri Comuni/Enti 0,00 0,00 0,00 0,00 9 Finanziamento mediante leasing immobiliare 0,00 0,00 0,00 0,00 10 Altro (finanziamento da definire dopo contributo RAS) , ,00 0, ,00 TOTALI , , , ,84 RIEPILOGO COSTI DELLO SCHEMA DI PROGRAMMA TRIENNALE LAVORI PUBBLICI TRIENNIO COMPRENSIVO DI SOLE OO.PP. DI IMPORTO SUPERIORE A 100 MILA EURO TOTALE GENERALE COSTI DEL PROGRAMMA N Fonti di finanziamento Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 TOTALE TRIENNIO Entrate aventi destinazione vincolata per legge (RAS-Statali) , , , ,84 Entrate acquisite mediante contrazione di mutuo 0,00 0,00 0,00 0,00 Entrate acquisite mediante apporti di capitale privato 0,00 0,00 0,00 0,00 Alienazione aree/concess. Cimiteriali/Trasferimento di immobili , ,00 0, ,00 Stanziamenti di bilancio (Avanzo di Amministrazione) 0,00 0,00 0,00 0,00 Stanziamenti di bilancio (Fondo Unico Investimenti) , , , ,00 Stanziamenti di bilancio (Proventi permessi costruzione-condono) ,00 0,00 0, ,00 Compartecipazione progetto altri Comuni/Enti 0,00 0,00 0,00 0,00 Finanziamento mediante leasing immobiliare 0,00 0,00 0,00 0,00 Altro (finanziamento da definire dopo contributo RAS) , ,00 0, ,00 TOTALI , , , ,84 Volendo approfondire le singole voci di entrata possiamo notare: a) Le entrate aventi destinazione vincolata per legge Si tratta di entrate che si rendono disponibili a seguito di erogazioni di contributi da parte dello Stato, delle regioni a statuto ordinario o di altri enti pubblici e che, pertanto, trovano evidenziazione anche
7 nella parte entrata (Titolo IV categorie 2, 3 e 4) del Bilancio. Riferendoci al nostro ente detta voce interessa la quasi totalità delle opere facenti parte del programma. b) Le entrate acquisite o acquisibili mediante contrazione di mutuo La voce raccoglie le entrate acquisite a seguito di contrazione di prestiti con istituti mutuanti. Questa forma di finanziamento ricomprende il totale delle categorie 3 e 4 del Titolo V dell'entrata del bilancio. Riferendoci al nostro ente, allo stato attuale, per questioni legate al rispetto del patto di stabilità dell ente, non si ricorrerà a tale tipologia di fonte finanziaria per la copertura di un investimento pubblico. c) Le entrate acquisite o acquisibili mediante apporti di capitali privati Si tratta di entrate individuate per il finanziamento delle opere suscettibili di gestione economica. Ai sensi della normativa vigente, infatti, le Amministrazioni verificano la possibilità di fare ricorso all'affidamento in concessione di costruzione e gestione o a procedure della finanza di progetto project financing. Riferendoci al nostro ente, allo stato attuale, non si ricorrerà a tale tipologia di fonte finanziaria per la copertura di un investimento pubblico. d) Le entrate acquisite o acquisibili mediante trasferimento di immobili, alienazioni aree e concessioni aree. Si tratta di entrate ottenute dall'alienazione di beni immobili ai sensi dell'art. 53, comma 6, del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.. Riferendoci al nostro comune, allo stato attuale, detta voce interessa i lavori di rifacimento e riqualificazione muro perimetrale cimitero comunale (proventi alienazioni immobiliari) e intervenire di realizzazione e completamento di opere di urbanizzazione (proventi cessioni aree); e) Stanziamenti di bilancio Si tratta di una soluzione residuale di acquisizione di risorse per il finanziamento delle opere pubbliche. Riferendoci al nostro ente, allo stato attuale detta voce interessa voci di opere ove, in gran parte è previsto il cofinanziamento dell ente. f) Altre disponibilità finanziarie non comprese nei precedenti casi Si tratta di una soluzione residuale introdotta in modo generico da parte del legislatore. Riferendoci al nostro ente, allo stato attuale detta voce interessa entrate da definire a seguito del contributo RAS. 3. L'ANALISI DELLE MODALITÀ DI SODDISFACIMENTO DEI BISOGNI ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI La fase successiva è stata caratterizzata dall'individuazione di quelle opere da inserire nel Programma dei lavori da realizzare per i quali, ai sensi della normativa vigente, sono circoscritte esclusivamente alle opere di importo superiore a euro tralasciando, quindi, tutti quei lavori di manutenzione o di nuova realizzazione che, nonostante rivestano notevole importanza nella programmazione degli investimenti e nell'utilizzo delle risorse disponibili, non vengono presi in considerazione nelle schede ministeriali Si è provveduto ad effettuare opportuni studi sulle caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali ed economico-finanziarie di ciascun intervento e redigere degli studi sintetici, corredati dall'analisi sullo stato di fatto delle eventuali componenti storico-artistiche, architettoniche, paesaggistiche e di sostenibilità ambientale, socioeconomiche, amministrative e tecniche. E stata infine effettuata una ricognizione sull'attività di programmazione in corso, rivolta a verificare se per le opere inserite nell Elenco Annuale è già stata approvata la progettazione preliminare redatta ai sensi dell'art. 93, comma 3, del D.Lgs. 12/04/2006 n. 163 e ss.mm.ii. o, in alternativa, se è stato redatto lo studio di fattibilità. Si precisa a riguardo che, ai sensi delle norme vigenti, condizione necessaria per l inclusione di un lavoro nell elenco annuale è che si sia provveduto all approvazione almeno dello studio di fattibilità, fermo
8 restando che l eventuale presenza di un livello di progettazione costituisce un livello ancora più significativo per la veridicità e completezza informativa del documento. Un discorso a parte deve essere fatto per i lavori di manutenzione. Per essi, l inserimento nell elenco annuale, è subordinato alla redazione ed approvazione, di una sintetica relazione con l'indicazione degli interventi e dei costi. Un ulteriore aspetto di approfondimento nel processo di predisposizione del Programma Triennale dei Lavori Pubblici ha riguardato la definizione delle priorità tra i vari interventi. Nel rispetto di quanto previsto dalle norme vigenti, nella redazione del Programma Triennale è stato definito e, quindi, indicato l'ordine di priorità tra i vari lavori, seguendo i vincoli e gli indirizzi legislativi. In particolare, nel nostro ente si è proceduto alla costruzione delle priorità per opere relative a: 1. manutenzione; 2. recupero del patrimonio esistente; 3. completamento dei lavori già iniziati; 4. interventi per i quali ricorra la possibilità di finanziamento con capitale privato maggioritario; 5. progetti esecutivi approvati. Le ulteriori priorità sono state definite tenendo conto degli indirizzi programmatici, dello stato di programmazione e dei tempi previsti per l'appalto. L'ordine di priorità è stato espresso secondo una scala di priorità su tre livelli. Si precisa che in certi casi è stata attribuita stessa priorità a più opere. Detta soluzione, infatti, non risulta in contrasto con il disposto legislativo e permette una maggior flessibilità di azione e di scelta nella fase di gestione del programma, nel caso in cui dovessero verificarsi degli eventi straordinari che ne rallentino alcuni. 4. I LAVORI PREVISTI NELL'ELENCO ANNUALE L'Elenco Annuale è il documento che riporta le opere da realizzare esclusivamente nell'anno 2015 ed è quello che, vista la tempistica di esecuzione e gli strumenti di programmazione più avanzati, presenta il maggior numero di informazioni e costituisce la base per il cosiddetto "bilancio investimenti" nella parte della spesa del Bilancio dell Esercizio Nell'Elenco Annuale dei lavori, sono indicati per ciascuna opera: 1. il Responsabile del Procedimento; 2. l'importo dell'annualità; 3. l'importo totale dell'intervento; 4. le finalità; 5. la conformità urbanistica ed ambientale; 6. le priorità; 7. lo stato di progettazione; 8. i tempi di esecuzione con specificazione del trimestre inizio lavori e fine lavori. Si precisa che, nella formulazione dell'elenco Annuale, sono stati seguiti gli indirizzi legislativi e pertanto: un lavoro o un tronco di lavoro a rete, nel caso in cui essa sia ripartita in più lotti (stralci funzionali), è stato inserito nell'elenco Annuale, limitatamente ad uno o più lotti, purché, con riferimento all'intero lavoro, sia stata elaborata la progettazione almeno preliminare o questa sia in corso di realizzazione e, al momento, è da prevedere che l'approvazione possa avvenire nel termine ultimo di approvazione del bilancio di previsione che, come si ricorda nel D.Lgs. 267/2000, è fissato al 31 Dicembre di ciascun anno;
9 l inclusione di un lavoro nell Elenco Annuale è, invece subordinata alla approvazione di uno studio di fattibilità per le opere di importo inferiore a ,00 Euro; i progetti dei lavori sono conformi agli strumenti urbanistici vigenti; l'elenco Annuale predisposto contempla l'indicazione dei mezzi finanziari, distinguendo le risorse proprie da quelle disponibili in base a contributi o risorse dello Stato, delle regioni o di altri enti pubblici e quelle acquisibili mediante alienazione di beni immobili. Per ciascuna opera, nel caso in cui esso sia ripartito in più lotti, sono state quantificate le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione dell'intero lavoro al fine di ridurre il rischio di "incompiute ; nell'elenco Annuale sono inseriti tutti i lavori che l'amministrazione intende realizzare nel primo anno di riferimento del Programma Triennale, Si precisa che, in base alla sopra menzionata disposizione, un lavoro eventualmente non inserito nell'elenco annuale potrà essere realizzato solo sulla base di un autonomo piano finanziario che non utilizzi risorse già previste al momento della formazione dell'elenco, ad eccezione delle risorse che si rendessero disponibili a seguito di ribassi d'asta o di economie. 5. ANALISI DEI BISOGNI E DELLE ESIGENZE Il quadro complessivo dei bisogni e delle esigenze può, sinteticamente, essere individuato nei seguenti ambiti: 1) Patrimonio scolastico: sviluppare, conservare e adeguare il patrimonio edilizio scolastico, in risposta alle esigenze quantitative e qualitative della popolazione scolastica locale; manutenzionare capillarmente per mantenere e migliorare la fruibilità degli edifici esistenti, tanto la componente aule, quanto gli impianti tecnologici. In particolare emerge l esigenza di ottimizzare le dimensioni e le caratteristiche tecniche di alcuni impianti; 2) Interventi per la cultura e beni culturali: intervenire sul patrimonio storico-architettonico con particolare riferimento al ripristino ed al restauro architettonico degli edifici di culto (chiese, locali ex convento, etc.); 3) Interventi nel settore sportivo: sviluppare, conservare e adeguare il patrimonio edilizio comunale adibito a strutture sportive. E necessario proseguire nel processo di manutenzione e conservazione del patrimonio anche in funzione della prevenzione e della protezione dai rischi; migliorare i servizi socio ricreativi e sportivi e incrementare le strutture esistenti; 4) Sistema viario comunale: conservare e garantire la manutenzione dell attuale sistema viario comunale interno ed opere connesse con particolare riferimento al ripristino di condizioni di fruizione in assoluta sicurezza (rifacimento manti stradali, marciapiedi, illuminazione pubblica, ecc.); migliorare ed ammodernare la generalità delle strade comunali esterne. L intervento nasce dalla esigenza di migliorare la viabilità e le condizioni generali delle strade di penetrazione agraria, agevolando le molteplici attività presenti ed agevolando la nascita e l avvio di nuove iniziative produttive locali, con particolare riferimento al ripristino di condizioni di fruizione in assoluta sicurezza (rifacimento manti stradali, cunette, ponti etc.); 5) Interventi per la gestione del territorio e dell ambiente: intervenire di realizzazione e completamento opere di urbanizzazione; migliorare i servizi e incrementare le strutture esistenti mediante la riqualificazione urbana;
10 6) Interventi su strutture e reti di servizio: nessun intervento; 7) Interventi nel settore sociale: nessun intervento; 8) Interventi nel campo dello sviluppo economico: realizzazione e adeguamento opere urbanizzazione P.I.P. Paulis (proventi cessione aree); adeguamento alla normativa vigente (normativa nazionale) delle opere di sbarramento del Rio Minore in localita' Zeppere; 8) Interventi nel campo della gestione dei beni demaniali e patrimoniali: intervenire sui beni demaniali e patrimoniali con particolare riferimento alla verifica dello stato di conservazione alla manutenzione e alla fruizione dei medesimi; riqualificare energeticamente il palazzo comunale ai sensi del D.Lgs. n 192/2005 e ss. mm. e ii.; demolire l immobile dell ex cinema Odeon con successiva razionalizzazione dell area; 6. STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA RELATIVO ALL ANNO 2014 Gli interventi che NON saranno realizzati entro il , per mancato finanziamento dell opera medesima o per difficoltà procedurali, sono state fatte slittare all anno E doveroso segnalare che vi è in atto una restrizione del finanziamento per OO.PP., sia finanziate dalla RAS, sia finanziate con fondi propri di bilancio, per questioni connesse al rispetto del proprio patto di stabilità interno. 7. CONFORMITA AL P.R.G. E PROBLEMATICHE AMBIENTALI Tutti gli interventi previsti sono conformi alle previsioni del Piano Urbanistico Comunale. Per quanto riguarda le problematiche di ordine ambientale, paesistico e di tutela sugli edifici, tutti gli interventi inseriti nel programma sono ritenuti ammissibili e comunque compatibili con le tutele specifiche (edifici) e di legge (ambientali e paesistiche); resta l obbligo di ottenere il parere favorevole della Soprintendenza sui progetti che riguardano gli edifici tutelati dall art. 21 del D. Lgs n. 490 e l autorizzazione e l assenso della Soprintendenza, ex art. 152 del Decreto sopra citato, per gli interventi che interessano aree sottoposte a tutela ambientale. 8. INTERVENTI DI IMPORTO INFERIORE A ,00 EURO Oltre le opere previste nel Programma Triennale e dell Elenco Annuale di cui al D.M. 11/11/2011, non possono essere trascurati i lavori di importo inferiore od uguale a ,00 Euro. A tal fine appare interessante riepilogare anche dette opere che, quantunque non previste nelle apposite schede programmatorie, devono essere inserite nel Bilancio di Previsione 2015 e perciò saranno riassunte in apposito documento, distinte dagli interventi di importo superiore a ,00 Euro. SETTEMBRE 2014 Il Responsabile della Programmazione LL.PP. (geom. PISANU Giovanni Giacomo)
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