ricerca sulle iniziative di informazione e pubblicita dedicate alla promozione delle attivita del fondo sociale europeo

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1 fondi strutturali europei fondo sociale europeo FSE ricerca sulle iniziative di informazione e pubblicita dedicate alla promozione delle attivita del fondo sociale europeo,, prima fase. febbraio 2010

2 OSSERVATORIO SULLE CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE SOCIALE RICERCA SULLE INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E PUBBLICITA DEDICATE ALLA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA DEL FONDO SOCIALE EUROPEO Rapporto Finale Febbraio 2010

3 Indice Premessa: l OCCS e la Comunicazione del FSE Pag. 6 Il Fondo Sociale Europeo (FSE) Pag. 7 La disciplina comunitaria delle azioni informative e pubblicitarie Pag. 8 Le innovazioni del periodo di programmazione Pag. 11 La ricerca: gli obiettivi Pag. 12 La metodologia e il piano d indagine e di lavoro Pag. 13 I. La progettazione Pag. 13 II. La fase preliminare: aggiornamento e ampliamento del data base Pag. 14 III. La fase preparatoria: l elaborazione degli strumenti d indagine Pag. 15 IV. La fase operativa: l invio delle richieste di collaborazione, i solleciti e la raccolta dei dati Pag. 16 V. L elaborazione dei dati Pag. 19 V.I. Francia Pag. 19 V.I.I. Limousin Pag. 21 V.II. Germania Pag. 22 V.II.I. Amburgo Pag. 22 V.II.II. Bassa Sassonia Pag. 23 V.II.III. Baviera Pag. 25 V.II.IV. Berlino Pag. 26 V.II.V. Brema Pag. 27

4 V.II.VI. Sassonia Pag. 28 V.III. Italia Pag. 30 V.III.I. Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Pag. 30 V.III.II. Campania Pag. 34 V.III.III. Emilia-Romagna Pag. 37 V.III.IV. Lazio Pag. 41 V.III.V. Lombardia Pag. 46 V.III.VI. Veneto Pag. 48 V.IV. Polonia Pag. 49 V.IV.I. Ministero dello Sviluppo Regionale Pag. 50 V.IV.II. Bassa Slesia Pag. 53 V.IV.III. Slesia Pag. 53 V.IV.IV. Varmia-Masuria Pag. 55 V.V. Regno Unito Pag. 56 V.V.I. Inghilterra Pag. 57 V.V.II. Irlanda del Nord Pag. 61 V.V.III. Gibillterra Pag. 63 V.V.IV. Londra Pag. 66 V.V.V. North West England Pag. 67 V.V.VI. South East England Pag. 69 V.VI. Romania Pag. 69 V.VI.I. Ministero del Lavoro, della Famiglia e delle Pari Opportunità Pag. 70 3

5 V.VI.II. Bucharest-Ilfov Pag. 74 V.VI.III. Nord Ovest Pag. 74 V.VI.IV. Ovest Pag. 76 V.VI.V. Sud Est Pag. 76 V.VII. Spagna Pag. 77 V.VII.I. Ministero del Lavoro e dell Immigrazione Pag. 78 V.VII.II. Andalusia Pag. 79 V.VII.III. Melilla Pag. 80 ALLEGATO 1 Pag. 81 Lettera per la raccolta dei contatti ALLEGATO 2 Pag. 82 Lettera di accompagnamento al Questionario (in inglese e italiano) ALLEGATO 3 Pag. 84 Testo della ALLEGATO 4 Pag. 85 Lettera di sollecito ALLEGATO 5 Pag. 86 Questionari Questionario destinato agli enti nazionali (in italiano) Pag. 86 4

6 Questionario destinato agli enti nazionali (in inglese) Pag. 90 Questionario destinato agli enti regionali (in italiano) Pag. 94 Questionario destinato agli enti regionali (in inglese) Pag. 98 ALLEGATO 6 Pag. 102 Database Database degli Enti Nazionali Pag. 102 Database degli Enti Regionali Pag

7 Premessa: l OCCS e la Comunicazione del FSE Con la Quinta Indagine sulle Iniziative di Informazione e Pubblicità dedicate alla promozione del Fondo Sociale Europeo, l OCCS rafforza un ambito di ricerca già oggetto di interesse da diversi anni e, al tempo stesso, affronta aspetti nuovi di questo importante settore di comunicazione. Nel corso delle precedenti ricerche, infatti, la nostra attenzione si è concentrata prevalentemente sull esito delle iniziative, e cioè sui materiali di comunicazione realizzati dalle Autorità di Gestione. Gli strumenti raccolti sono stati rielaborati e presentati in due diversi prodotti multimediali: il primo è il DVD del Repertorio delle iniziative di comunicazione, contenente il risultato delle indagini condotte nel periodo Il Repertorio presenta un notevole campione di strumenti di comunicazione, suddivisi per paese, ente promotore e anno di realizzazione; il contenuto del Repertorio è interamente disponibile on-line, sul sito dell Osservatorio ( Il secondo prodotto, realizzato per la Regione Piemonte in occasione del 2007 Anno Europeo delle Opportunità per Tutti, raccoglie i migliori materiali di comunicazione sulle pari opportunità realizzati nell ambito del Fondo Sociale Europeo e dell Iniziativa Comunitaria EQUAL. Le ricerche promosse nel periodo hanno coinvolto un numero considerevole di Autorità di Gestione in 22 Stati Membri dell Unione Europea. Inoltre, nel rapporto elaborato a conclusione della Quarta edizione della ricerca, è stata inserita una Appendice che riportava alcune informazioni integrative sulle campagne di comunicazione analizzate, in particolare sugli eventi promossi, i soggetti coinvolti nelle iniziative, le caratteristiche della struttura promotrice, gli eventuali strumenti di valutazione e il processo comunicativo. Per la Quinta Indagine, su indicazione del Committente, ci siamo concentrati prevalentemente su questi ultimi aspetti. Oltre a raccogliere i materiali di comunicazione, pertanto, intendiamo ottenere informazioni esaurienti anche sulle modalità di redazione e implementazione dei Piani di Comunicazione da parte delle Autorità di Gestione. 6

8 Il Fondo Sociale Europeo (FSE) L attività del Fondo Sociale Europeo è disciplinata dal Regolamento CE n. 1081/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio, oltre che dal Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio, recante le disposizioni generali sui fondi strutturali. I fondi contribuiscono alla realizzazione dei tre obiettivi comunitari: a) l'obiettivo «Convergenza», volto ad accelerare la convergenza degli Stati membri e delle regioni economicamente svantaggiate, migliorando le condizioni per lo sviluppo e l'occupazione tramite la crescita e il miglioramento della qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, lo sviluppo dell'innovazione e della conoscenza, l'adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, la tutela e il miglioramento della qualità dell'ambiente e dell'efficienza amministrativa. Questo obiettivo costituisce la priorità dei Fondi; b) l'obiettivo «Competitività regionale e occupazione», che punta, al di fuori delle zone più arretrate, a rafforzare la competitività, le attrattive territoriali e l'occupazione, incrementando e migliorando la qualità degli investimenti nel capitale umano, l'innovazione e la promozione della società della conoscenza, ma anche le capacità imprenditoriali, la tutela dell'ambiente, così come l'accessibilità e l'adattabilità dei lavoratori e delle imprese, e lo sviluppo di mercati del lavoro inclusivi; c) l'obiettivo «Cooperazione territoriale europea», che è inteso a rafforzare la cooperazione transfrontaliera, tramite iniziative congiunte locali e regionali e azioni volte sia allo sviluppo territoriale integrato connesse alle priorità comunitarie, sia a sostenere la cooperazione interregionale e lo scambio di esperienze al livello territoriale adeguato. In particolare, il Fondo Sociale Europeo contribuisce al raggiungimento degli Obiettivi «Convergenza» e «Competitività regionale e occupazione». Secondo la normativa, il FSE si prefigge di contribuire a : 1. raggiungere la piena occupazione, prolungare la vita attiva e migliorare la capacità di adattamento di lavoratori e imprese ai cambiamenti economici; 2. migliorare la qualità e la produttività del lavoro, in particolare attraverso investimenti in capitale umano, formazione, ricerca e sviluppo; 7

9 3. promuovere l'inserimento sociale (in particolare, l'accesso al lavoro delle persone svantaggiate) e lottare contro tutte le forme di discriminazione sul mercato del lavoro; 4. ridurre le disparità nazionali, regionali e locali in materia di occupazione; 5. rafforzare la capacità e l'efficacia delle istituzioni, allo scopo di favorire il buon governo. La disciplina comunitaria delle azioni informative e pubblicitarie La programmazione generale delle attività dei Fondi strutturali, definita in un Regolamento emanato dal Consiglio, prevede specifiche misure finalizzate a renderne pubblici gli interventi. Il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio UE, recante le disposizioni generali sui fondi strutturali per il periodo 2007/2013, dispone che le autorità di gestione, allo scopo di valorizzare il ruolo della Comunità e garantire la trasparenza dell'intervento dei Fondi, informino, in particolare: a) i cittadini dell'unione europea; b) i beneficiari degli interventi, potenziali ed effettivi (art. 69, paragrafo 1, c. 1). Secondo la normativa comunitaria, pertanto, l attività di informazione e pubblicità relativa ai fondi strutturali si deve rivolgere, da un lato, ai diretti beneficiari circa le opportunità offerte dagli interventi e, dall altro, all opinione pubblica riguardo ai risultati conseguiti dalla Comunità Europea. Il Regolamento del Consiglio si rivolge a tutte le Autorità di Gestione dei Programmi Operativi (quindi alle Autorità nazionali e a quelle regionali), ciascuna delle quali è responsabile della pubblicità nella propria area d intervento (art. 69, paragrafo 2). La normativa prevede che la Commissione Europea, attraverso un apposito Regolamento, definisca nel dettaglio l applicazione di alcune norme. Tale applicazione è stata affidata al Regolamento CE n. 1828/2006 della Commissione (Capo II, Sezione 1). Secondo tale Regolamento, la programmazione delle misure di Informazione e Pubblicità deve essere affidata ad un Piano di comunicazione, redatto dall'autorità di Gestione, relativamente al programma operativo di cui è responsabile, oppure 8

10 dallo Stato membro per i programmi operativi co-finanziati dal Fondo Sociale Europeo (art. 2, paragrafo 1). Ogni Autorità, inoltre, designa i responsabili delle informazioni e della pubblicità e ne informa la Commissione (art. 10, paragrafo 1). Nel Piano di Comunicazione devono figurare: gli obiettivi e i gruppi di destinatari; la strategia e il contenuto degli interventi informativi e pubblicitari destinati ai beneficiari, potenziali ed effettivi, e al pubblico; il bilancio indicativo necessario per l attuazione del piano; i dipartimenti o gli organismi amministrativi responsabili dell attuazione degli interventi informativi e pubblicitari; un indicazione del modo in cui gli interventi informativi e pubblicitari saranno valutati in termini di visibilità dei programmi operativi e di consapevolezza del ruolo svolto dalla Comunità (art. 2, paragrafo 2). L adeguatezza del Piano di Comunicazione è valutata preventivamente dalla Commissione Europea (art. 3). Inoltre, l Autorità di Gestione informa il Comitato di Sorveglianza dei contenuti del Piano e della sua attuazione, degli interventi realizzati e dei mezzi di comunicazione impiegati. I rapporti annuali e il rapporto finale sull esecuzione dei Programmi Operativi devono includere informazioni adeguate sull attuazione del Piano di Comunicazione, in particolare sugli interventi promossi e sulle misure di valutazione della visibilità dei programmi operativi e della consapevolezza del ruolo svolto dalla Comunità (art. 4). I destinatari degli interventi pubblicitari sono i beneficiari, potenziali ed effettivi, e il pubblico. I beneficiari potenziali devono ricevere informazioni chiare e dettagliate riguardanti soprattutto: a) le condizioni di ammissibilità da rispettare per poter beneficiare del finanziamento nel quadro del programma operativo; b) la descrizione delle procedure d esame delle domande di finanziamento e delle rispettive scadenze; c) i criteri di selezione delle operazioni da finanziare; d) le persone di riferimento a livello nazionale, regionale o locale che possono fornire informazioni sui programmi operativi. 9

11 Nell ambito di queste iniziative di informazione e pubblicità, l Autorità di Gestione associa agli interventi almeno uno dei seguenti organismi, che possono contribuire alla diffusione delle informazioni: a) autorità nazionali, regionali, locali e agenzie per lo sviluppo; b) associazioni professionali; c) parti economiche e sociali; d) organizzazioni non governative; e) organizzazioni che rappresentano il mondo economico; f) centri d informazione sull Europa e rappresentanze della Commissione negli Stati membri; g) istituti educativi (art. 5). I beneficiari sono informati del fatto che, accettando il finanziamento, accettano anche di essere inclusi nell elenco pubblico dei beneficiari (art. 6). Secondo il Regolamento, inoltre, i beneficiari hanno l obbligo di informare il pubblico circa la sovvenzione ottenuta dal FSE (art. 8). L Autorità di Gestione, infine, ha il compito di informare il pubblico attraverso la massima copertura mediatica. In particolare, l Autorità deve organizzare almeno uno dei seguenti interventi: a) un attività informativa principale che pubblicizzi l avvio di un programma operativo, anche in assenza della versione definitiva del piano di comunicazione; b) un attività informativa principale ogni anno, come stabilito nel piano di comunicazione, che presenti i risultati dei programmi operativi nonché dei grandi progetti, qualora siano previsti; c) l esposizione della bandiera dell'unione Europea per una settimana, a partire dal 9 maggio, davanti alle sedi delle Autorità di Gestione; d) la pubblicazione, elettronica o in altra forma, dell elenco dei beneficiari, delle denominazioni delle operazioni e dell importo del finanziamento pubblico destinato (art. 7). La Commissione specifica inoltre quali debbano essere le caratteristiche tecniche degli interventi informativi e pubblicitari, insistendo in particolare sull esposizione 10

12 dell emblema dell Unione Europea, sull indicazione del Fondo pertinente e sulla presenza di una frase, scelta dall Autorità di Gestione, che evidenzi il valore aggiunto dell intervento comunitario (art. 9). La Commissione, infine, incoraggia e sostiene la creazione di reti e lo scambio di esperienze tra i responsabili delle misure informative e pubblicitarie designati dalle Autorità di Gestione (art. 10). Le innovazioni del periodo di programmazione Negli ultimi anni la Commissione Europea ha intensificato i suoi sforzi per accrescere la trasparenza e la coerenza delle iniziative di comunicazione dedicate alle attività dell Unione negli Stati Membri, con particolare attenzione al coinvolgimento dei cittadini e alla cooperazione interistituzionale. Esempi di questo sforzo sono iniziative quali la Comunicazione Verso una cultura di maggiore comunicazione e dialogo (2002), la Comunicazione Piano D per la democrazia, il dialogo e il dibattito (2005), il Piano di Azione per il Miglioramento della Comunicazione sull Europa (2005), il Libro Verde per la Trasparenza (2006), il Libro Bianco su una Politica Europea di Comunicazione (2006) e la Comunicazione Insieme per comunicare l Europa (2007). Per quanto riguarda il Fondo Sociale Europeo, la Commissione ha cercato anzitutto di migliorare la qualità delle informazioni fornite alla cittadinanza. A questo scopo, è stato facilitato l accesso alle informazioni sul sito internet del Fondo, soprattutto in riferimento alle risorse investite, ai destinatari dei finanziamenti, ai contatti dei responsabili del Fondo e alle priorità individuate. Sul sito, inoltre, sono disponibili Report nazionali e regionali che sintetizzano i dati socio-economici delle aree coinvolte dai progetti, le priorità, i programmi messi in campo e le risorse economiche impegnate. Per sostenere la conoscenza del Fondo, infine, la Commissione ha realizzato propri strumenti di comunicazione, anch essi disponibili on-line, quali brochure, video, poster e pubblicazioni. D altro canto, la Commissione Europea si è posta l obiettivo di raggiungere un miglior livello di coordinamento tra le iniziative informative e pubblicitarie promosse dalle Autorità di Gestione, anche attraverso il ricorso ai fondi dell assistenza tecnica. In primo luogo, la Commissione ha promosso, fin dal 1995, 11

13 la costituzione del Network Informale dei Comunicatori del FSE (INIO - Informal Network of ESF Information Officers), che riunisce rappresentanti della Commissione e delle Autorità Nazionali di Gestione. Recentemente, la rete ha promosso tre iniziative: l individuazione di buone prassi che andranno a confluire nella Guida Pratica alla comunicazione sui fondi strutturali curata dalla Direzione Generale Politica Regionale della Commissione, consultabile on-line; la realizzazione di un video per la serie ESF in Action ; la creazione di una banca dati di buone pratiche legate al FSE. Infine, la società Evaluation Partnership LTD è stata incaricata della valutazione delle iniziative di comunicazione promosse dalle Autorità di Gestione nel periodo ; i risultati sono stati pubblicati nel luglio Il rapporto finale evidenzia i fattori-chiave per il successo e avanza alcune raccomandazioni per le attività future. La ricerca: gli obiettivi L'attuale ricerca, commissionata dalla Regione Piemonte, si focalizza sull attività informativa e pubblicitaria promossa dalle Autorità di Gestione del Fondo Sociale Europeo a livello nazionale e regionale. Oggetto di studio sono le iniziative avviate nell ambito del periodo di programmazione dei fondi La finalità dell indagine è incrementare la conoscenza delle prassi comunicative legate al FSE adottate nelle regioni d Europa e negli Stati Membri, al fine di favorire lo sviluppo di nuove esperienze nel contesto piemontese. In particolare, la ricerca ha l obiettivo di analizzare: 1. i contenuti e il processo di elaborazione dei Piani di Comunicazione, e specialmente la strategia comunicativa adottata; 2. l interazione tra Commissione Europea, Autorità di Gestione e Organismi Intermedi nel settore della comunicazione; 3. il ruolo dei network e le altre modalità adottate per favorire lo scambio di esperienze a livello nazionale e comunitario; 4. il ricorso a strumenti di monitoraggio e valutazione delle azioni comunicative; 12

14 5. il coinvolgimento delle parti sociali e di soggetti della società civile nelle fasi di elaborazione e attuazione delle campagne; 6. il livello di trasparenza e l accessibilità delle informazioni. La metodologia e il piano d indagine e di lavoro La ricerca si articola nelle seguenti fasi: I. progettazione; II. fase preliminare: aggiornamento e ampliamento del data base; III. fase preparatoria: elaborazione degli strumenti d indagine (lettere e questionari); IV. fase operativa: invio delle richieste di collaborazione, solleciti e raccolta dei dati; V. elaborazione dei dati e stesura del report finale. I. La progettazione La fase di progettazione si è svolta nella seconda metà di settembre e si è basata, oltre che sull analisi dei dati raccolti nelle precedenti indagini, su brainstorming e riunioni del gruppo di lavoro. E presto emersa l esigenza di procedere ad una puntuale attività di verifica e aggiornamento del data base utilizzato durante la precedente ricerca. Considerate le novità introdotte nella quinta edizione di questo studio, è apparso chiaro che la maggior parte delle energie doveva essere investita nella profondità delle interviste, piuttosto che nel numero di soggetti coinvolti. In altre parole, l esigenza di ricavare da ogni Autorità una gran quantità di informazioni dettagliate si scontrava con l obiettivo iniziale di coinvolgere i 27 Stati Membri della UE. Conseguentemente, si è scelto di lavorare, in via preliminare, sui 7 paesi con una popolazione superiore ai 20 milioni di abitanti, ipotizzando di estendere l inchiesta agli Stati restanti in un secondo momento. I paesi individuati (Italia, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito, Polonia e Romania) ospitano oltre 315 milioni di persone, vale a dire il 64% della popolazione 13

15 dell Unione (Fonte Eurostat, 2007). Si tratta, considerata anche la loro estensione geografica, dei paesi più articolati nella dimensione regionale. Infine, essi ricevono dal Fondo Sociale Europeo , pari al 66% degli investimenti del Fondo in tutti gli Stati Membri (Fonte FSE). Lo strumento predisposto per svolgere l indagine è un questionario, elaborato in lingua italiana e inglese, da inviare via ai responsabili delle attività informative e pubblicitarie presso le Autorità di Gestione, accompagnato da una lettera di presentazione sia dell OCCS, sia della ricerca. Durante la prima settimana di ottobre sono stati dunque definiti i testi della lettera e del questionario, con l intento di farli pervenire a tutti i destinatari entro la fine del mese. Si è lavorato parallelamente alla costruzione del data base e all invio delle richieste di collaborazione, senza attendere il completamento della mailing list per avviare le spedizioni, fatta salva la scadenza del 31 ottobre per questa fase. E stato previsto il rientro di una significativa quantità di dati entro la fine di novembre. La fase di elaborazione dei dati e la stesura del report finale è stata conseguentemente collocata entro la fine di dicembre. Queste scadenze hanno subito una proroga, descritta più avanti. II. La fase preliminare: aggiornamento e ampliamento del data base L aggiornamento della lista delle Autorità di Gestione nazionali e regionali, con i recapiti degli incaricati delle attività di informazione e pubblicità, è stato condotto sia attraverso la consultazione delle informazioni disponibili on-line, sia tramite contatti telefonici, sia, infine, attraverso l invio di un apposita lettera in lingua inglese via e- mail (Allegato 1). Nella lettera, dopo una breve presentazione dell attività dell OCCS e delle precedenti ricerche condotte, volta a chiarire che l indagine di inserisce in un filone di ricerca già consolidato, si chiede di indicare il nominativo e i recapiti della persona responsabile delle attività informative e pubblicitarie presso l Autorità di Gestione contattata. E stata adottata una forma di comunicazione molto sintetica, a basso impatto, per favorire un maggior numero di risposte e rendere più immediata la restituzione dei feedback. 14

16 Considerati gli obiettivi della ricerca, il team ha deciso di coinvolgere non solo le Autorità di Gestione, ma anche alcuni Organismi Intermedi, operanti a livello regionale, che collaborano con le Autorità di Gestione nell attività di informazione e pubblicità. E', ad esempio, il caso della Spagna, del Regno Unito, della Romania e della Polonia. Come si è detto, la costruzione del nuovo data base è stata affiancata dall invio delle prime richieste di collaborazione. Entro la fine di ottobre era disponibile una versione pressoché definitiva del data base, tuttavia soggetta a continue variazioni. Nell Allegato 6 è riportata la lista degli enti nazionali e regionali contattati, i recapiti di ciascun ente e alcune osservazioni sulla loro organizzazione e attività. III. La fase preparatoria: l elaborazione degli strumenti d indagine Il Questionario è stato articolato in tre parti: la prima presenta brevemente le ragioni del ricorso a questo strumento d indagine e la richiesta di ricevere i materiali di comunicazione realizzati, se non disponibili on-line; la seconda consente di ottenere alcune informazioni di base sull Autorità di Gestione e sulla persona che risponde al Questionario; la terza, infine, rappresenta la parte più importante del Questionario, e si riferisce all elaborazione e all implementazione dei Piani di Comunicazione. Il gruppo di lavoro ha deciso di produrre due versioni del Questionario, una destinata alle Autorità di Gestione Nazionali, e l altra rivolta alle Autorità e agli Organismi Intermedi Regionali. Ciascuna versione, inoltre, è stata tradotta in lingua inglese; in totale, pertanto, sono state realizzate quattro versioni del Questionario (Allegato 5). A differenza della versione destinata agli enti regionali, il Questionario rivolto alle Autorità nazionali contiene una domanda relativa allo scambio di esperienze a livello nazionale (domanda n. 6). E infine importante sottolineare che la domanda n. 1 è stata inserita solo nei casi in cui non era possibile reperire on-line il Piano di Comunicazione o, per ragioni linguistiche, non era possibile comprenderne il contenuto. Il Questionario è stato accompagnato da una lettera scritta su carta intestata, predisposta secondo gli stessi criteri e con una struttura analoga alla lettera descritta al paragrafo II; anche la lettera di accompagnamento è stata preparata in lingua 15

17 italiana e inglese (Allegato 2). Nell Allegato 3 è riportato anche il testo delle inviate, che anticipa in sintesi i contenuti della lettera. IV. La fase operativa: l invio delle richieste di collaborazione, i solleciti e la raccolta dei dati La spedizione delle richieste di collaborazione, effettuata mentre veniva completato il data base, si è conclusa il 31 ottobre. Sono stati coinvolti 7 paesi e 116 regioni d Europa (anche se l espressione regioni non è sempre corretta, come nel caso dei Länder tedeschi o dei Départements/Territoires d Outre-Mer francesi). Gli enti nazionali contattati, tra Autorità di Gestione e Organismi Intermedi, sono 16, mentre quelli regionali sono 142. E verosimile, tuttavia, che risponda una sola Autorità per paese/regione. Quando possibile, è stata contattata direttamente la persona incaricata delle misure informative e pubblicitarie; altrimenti è stato necessario compiere ulteriori passaggi. Nel caso degli enti regionali, la procedura è stata articolata come segue: per l Italia, la dottoressa Elena Viscusi del Ministero del Lavoro si è resa disponibile a svolgere un ruolo di intermediazione con le Autorità regionali di Gestione, ricorrendo alle risorse e ai contatti della Rete nazionale per la comunicazione del FSE , recentemente promossa dal Ministero. Per quanto riguarda la Polonia, una lista completa degli Organismi Intermedi operanti a livello regionale è stata fornita dal relativo Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; prima che ciò avvenisse, alcuni dati erano stati già reperiti on-line o tramite contatti telefonici e . Per quanto riguarda, infine, Francia, Spagna, Regno Unito, Germania e Romania, sono stati contattati direttamente le Autorità di Gestione e gli Organismi Intermedi regionali, grazie alle informazioni raccolte per telefono o via , e disponibili online. Per incentivare il rientro delle risposte, a partire dalla seconda settimana di novembre è stato avviato un ciclo di solleciti via . Il testo della lettera di sollecito (Allegato 4) mira a sottolineare i vantaggi che l indagine offrirà ai soggetti coinvolti: si precisa, infatti, che condurrà alla costruzione di un catalogo unico delle misure informative e pubblicitarie promosse dalle Autorità di Gestione e dagli Organismi 16

18 Intermedi negli Stati Membri. Poiché il report finale sarà tradotto in inglese, tutti i funzionari coinvolti nella ricerca potranno condividerne i risultati. Benché in origine la chiusura della ricerca fosse stata prevista per la fine di dicembre, il ritardo registrato nella restituzione dei questionari compilati, non imputabile al team di ricerca, ha costretto ad una riprogrammazione della parte finale dell indagine. Del resto, un simile ritardo era stato già preventivato nel Rapporto sullo Stato di Avanzamento della Ricerca stilato a Novembre Nel corso del mese di dicembre, pertanto, si è proceduto ad una serie di solleciti mirati, per telefono e via , rivolti soprattutto alle Autorità di Gestione e agli Organismi Intermedi che avevano manifestato la loro disponibilità a collaborare ma che non avevano dato seguito all intento. Il nuovo round di solleciti ha spostato la rielaborazione dei dati e la stesura del report finale al mese di gennaio Occorre sottolineare come le risposte ottenute nella fase di sollecito abbiano contribuito ad evidenziare potenzialità e limiti della ricerca; da un lato, l interesse per l indagine, manifestato da numerosi enti, dimostra il successo delle iniziative di studio e ricerca finalizzate alla messa in rete e allo scambio delle esperienze nel settore della comunicazione, dall'altro numerosi soggetti, benché interessati al tema della ricerca, hanno scelto di non aderirvi. La motivazione più frequente è stata: le strutture incaricate delle attività di informazione e pubblicità, piccole e oberate di lavoro, non avevano la disponibilità materiale di rispondere al questionario; in altri casi, i funzionari incaricati dovevano attendere l autorizzazione dei dirigenti o seguire le direttive impartire dalle Autorità di Gestione nazionali; infine, è stato rilevato che l OCCS, in quanto ente di ricerca italiano che non agiva sulla base di un mandato comunitario, non era un soggetto titolato a condurre questo tipo di ricerca. Questioni specifiche saranno trattate nel prossimo paragrafo. Parallelamente ai solleciti, è stata portata avanti la raccolta dei materiali di comunicazione disponibili on-line, anche sulla base delle indicazioni ricevute dalle Autorità e dagli Organismi contattati. La raccolta, conclusasi a dicembre, è stata assai proficua: il vasto campionario di strumenti di comunicazione reperiti, che andranno a completare l attuale repertorio OCCS, sono quantitativamente superiori rispetto al passato; ciò segnala la crescita dell importanza delle attività di comunicazione nella gestione del Fondo. La maggiore accessibilità delle informazioni e dei documenti, inoltre, rappresenta il frutto degli sforzi compiuti dalle autorità comunitarie, 17

19 nazionali e regionali per favorire la trasparenza delle procedure e il coinvolgimento del pubblico nelle iniziative del FSE. Ad indagine conclusa, gli Enti che hanno aderito alla ricerca, rispondendo al questionario, sono: Enti Nazionali Enti Regionali Francia Limousin Germania Amburgo Bassa Sassonia Baviera Berlino Brema Sassonia Italia Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Campania Emilia-Romagna Lazio Lombardia Veneto Polonia Ministero dello Sviluppo Regionale Bassa Slesia Slesia Varmia-Masuria Regno Unito INGHILTERRA: Governo Inglese, Divisione FSE IRLANDA DEL NORD: Governo dell Ulster, Dipartimento Lavoro e Formazione, Unità Europea Gibilterra Londra North West England South East England Romania Ministero del Lavoro, della Famiglia e delle Pari Opportunità Bucharest-Ilfov Nord Ovest Ovest Sud Est Spagna Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali Andalusia Melilla TOTALE

20 Sulla base del quadro appena riportato, si può osservare che hanno aderito alla ricerca 6 enti nazionali in 5 paesi; questo risultato corrisponde al 71,4% dei paesi coinvolti e al 37,5% degli enti nazionali interpellati. Tra le Autorità e gli Organismi Intermedi Regionali, invece, il tasso di risposta corrisponde al 21,6% delle Regioni prese in esame e al 17,7% degli enti contattati (si vedano anche i dati riportati all inizio del paragrafo). Considerate le difficoltà descritte sopra e l articolazione del questionario, i dati sulla partecipazione sono soddisfacenti. V. L elaborazione dei dati Considerata la disomogeneità dei dati pervenuti e le differenze esistenti tra gli enti rispondenti (Autorità di Gestione nazionali e regionali, Organismi Intermedi, Ministeri, Dipartimenti ministeriali, Agenzie specializzate, ecc.) le informazioni raccolte saranno suddivise per paese di provenienza. All interno di ciascuna sezione nazionale, quindi, sarà offerto un quadro generale di riferimento e, successivamente, saranno presentate le informazioni fornite dagli enti che hanno risposto al questionario. E importante sottolineare che, nonostante siano stati raccolti i materiali e i Piani di Comunicazione di un notevole numero di soggetti, saranno esaminate esclusivamente le realtà che hanno partecipato attivamente all indagine. Inoltre, le presentazioni saranno influenzate dalla variabilità delle risposte date nei diversi questionari, che si differenziano per quantità e qualità. Nel CD allegato al rapporto, comunque, è possibile trovare tutta la documentazione reperita sul web, che riguarda pressoché la totalità degli enti, vale a dire piani di comunicazione e rispettivi allegati, materiali di comunicazione, pubblicazioni, ecc. V.I. Francia In Francia il Ministero dell Economia, delle Finanze e del Lavoro è l Autorità di Gestione dei Programmi Nazionali co-finanziati dal FSE nell ambito dell Obiettivo 19

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