Educare alla Solidarietà, alla Pace e alla Mondialità. Metodologia applicativa per la Scuola Secondaria di I Grado

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1 Educare alla Solidarietà, alla Pace e alla Mondialità Metodologia applicativa per la Scuola Secondaria di I Grado

2 PREMESSA LA CITTADINANZA PER I RAGAZZI CHE FREQUENTANO LE NOSTRE ISTITUZIONE SCOLASTICHE ESSERE CITTADINI ITALIANI ED EUROPEI NON È UN FATTO OPINABILE!

3 PREMESSA SCUOLA E CITTADINANZA LA SCUOLA È CHIAMATA CON URGENZA AD INTERVENIRE NEL PROCESSO DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA UNIVERSALE, ATTIVA E SOLIDALE.

4 PREMESSA CURRICOLARITÀ L INSEGNAMENTO CHE TRASFERISCE I VALORI DI TALE TIPO DI CITTADINAZA, DEVE ESSERE UN INSEGNAMENTO CURRICOLARE!

5 PREMESSA BASILARITÀ DEVE INFORMARE QUALSIASI ALTRA DISCIPLINA PERCHÈ SI TRATTA DI FORMARE PERSONE - QUALUNQUE NE SIA LA PROFESSIONE FUTURA - CHE STANNO DENTRO UNO STATO CHE SI BASA SU UN INSIEME DI VALORI COSTITUTIVI CONDIVISI.

6 PREMESSA UNIVERSALITÀ DEI VALORI GLI STESSI SONO ALLA BASE DELLA COSTITUZIONE EUROPEA E, IN DEFINITIVA, SONO QUELLI RICHIAMATI NELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELLA PERSONA ED INCLUSI NELLA CARTA DELLE NAZIONI UNITE.

7 PREMESSA VALORI PER TUTTI QUESTO INSEGNAMENTO SI RIBADISCE LAICO DEVE DIVENTARE IL SUBSTRATO DELLA CONOSCENZA. NON PUÒ ESSERE LASCIATO SOLO ALLA SENSIBILITÀ E ALLA BUONA VOLONTÀ DI ALCUNI INSEGNANTI, CHE LO TRASFERISCONO SOLO AD ALCUNE CLASSI.

8 QUADRO NORMATIVO Decreto del Presidente della Repubblica n.275 Roma, 8 marzo 1999 Oggetto: Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art.21, della legge 15 marzo 1999, n.59

9 QUADRO NORMATIVO NELL AMB ITO DELLA LEGGE, È POSSIBILE INTRODURRE MODIFICHE CURRICOLARI IN ORARIO STANDARD (artt.4, 8); PROMUOVERE ACCORDI DI RETE FRA ISTITUZIONI SCOLASTICHE PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLA PROPRIE FINALITÀ DIDATTICO-ISTITUZIONALI (art. 7);

10 QUADRO NORMATIVO PROMUOVERE PROGETTI IN AMBITO NAZIONALE, REGIONALE E LOCALE, VOLTI A ESPLORARE POSSIBILI INNOVAZIONI RIGUARDANTI gli ordinamenti degli studi, la loro articolazione e durata, l'integrazione fra sistemi formativi, i processi di continuità e orientamento. ( ) SUI PROGETTI ESPRIME IL PROPRIO PARERE IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE.(art.11)

11 METODOLOGIA DIDATTICA DEVE ESSERE UNO SPAZIO GESTITO SINERGICAMENTE FRA SCUOLA E MONDO DELLE ORGANIZZAZIONI UMANITARIE E DELL UNIVERSITÀ

12 METODOLOGIA DIDATTICA OCCORRE CHE LA SCUOLA, O LA RETE DI SCUOLE, STIPULI CONVENZIONI CON LE ORGANIZZAZIONI CHE SONO IN GRADO DI FORNIRE SUPPORTO EDUCATIVO AL FINE DI ORIENTARE I RAGAZZI VERSO I VALORI DELLA PACIFICA CONVIVENZA NELLA SOCIETA

13 METODOLOGIA DIDATTICA PARTE TECNICA SARÀ SVILUPPATA TRAMITE UN NUMERO DI INCONTRI ESPERIENZIALI PER FAR VEDERE COME DELLE PERSONE CHE CREDONO IN QUESTI VALORI SI MUOVONO PER CAMBIARE LA SOCIETÀ TEMPI: INCONTRI-CONFERENZE IN OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO ENTE CONVENZIONATO: VARIE ORGANIZZAZIONI UMANITARIE

14 Ed. Civica MODALITÀ OPERATIVE DIDATTICA DISCIPLINE INTERESSATE - Dichiarazione universale dei diritti dell uomo - Carta dei diritti del bambino - Organizzazioni internazionali che operano per la pace Scienze ed Ed. Tecnica - Problemi dell ambiente e sviluppo sostenibile

15 Storia Geografia Italiano - Schiavitù e razzismo - Personaggi famosi che hanno operato per la pace - Cause degli squilibri e della povertà nel mondo - Organismi internazionali che combattono la fame nel mondo - Lettura di brani e poesie sul tema della pace e della solidarietà

16 Ed. Musicale - Canzoni sulla pace Religione - Valori di pace nel messaggio cristiano e/o in altre religioni Lingue straniere - Corrispondenza con ragazzi di paesi poveri o in guerra

17 ATTIVITA DIDATTICA a) Esecuzione di lavori pratici e produzione di oggetti, anche collegati a feste ed eventi o finalizzati a mostre e mercatini di solidarietà il cui ricavato sia devoluto in beneficenza b) Risoluzione pacifica dei conflitti tra amici e compagni di scuola c) Attività di laboratorio nell ala di sostegno con i ragazzi diversamente abili, privilegiando l ora di religione/attività alternativa

18 ATTIVITA DIDATTICA d) Eventuali esperienze di animazione e musicoterapica e) Realizzazione di recite, spettacoli teatrali e di danza anche all esterno della scuola (case di riposo, centri diurni per anziani, centri per ragazzi diversamente abili, parrocchie, circoli ricreativi, Ospedale Mayer, bambini di Chernobyl e del Saharawj ospiti del Comune)

19 ATTIVITA DIDATTICA f) Occasioni ricreative con i ragazzi stranieri e i loro genitori per conoscere culture diverse g) Collaborazione fra compagni di classe nello studio a casa con il coinvolgimento delle famiglie h) Studio pomeridiano assistito con la collaborazione di docenti non più in servizio e/o di operatori del Progetto Eugenio

20 ATTIVITA DIDATTICA i) Corrispondenza in inglese, francese e spagnolo tra coetanei di paesi poveri e/o interessati da conflitti etnici e/o bellici l) Fruizione di film e documentari sui temi dell amicizia e della tolleranza m) Incontri in classe con genitori o conoscenti impegnati in associazioni di volontariato

21 ATTIVITA DIDATTICA n) Incontri a classi parallele con esperti di tematiche su pace, diritti umani ecc o membri di organizzazioni umanitarie o) Iniziative merende a scuola per l adozione a distanza

22 VALUTAZIONE AL TEMINIE DELLA PARTE TEORICA, I REFERENTI INTERNI, IN ACCORDO CON GLI INSEGNANTI DEI VARI CONSIGLI DI CLASSE ADERENTI AL PROGETTO, INVITERANNO GLI ALUNNI A RIELABORARE IL MATERIALE LASCIATO DALLE ORGANIZZAZIONI PER PRODURRE UN LAVORO CHE SIA VALUTABILE IN TERMINI DI CONOSCENZA E MODO DI PENSARE

23 AGGIORNAMENTO SAREBBE OPPORTUNO CHE GLI INSEGNANTI PARTECIPASSEREO ALLA FORMAZIONE INSIEME AI GENITORI CHE LO VOGLIANO. (Certamente c è il problema dei genitori che lavorano. Per agevolarne la partecipazione, si potrebbero articolare delle lezioniconferenza il sabato)

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