Opere per il collettamento della rete fognaria al nuovo depuratore a servizio del Comune di Pomarance PROGETTO DEFINITIVO
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1 18, via degli Speziali, Venturina (LI) p.iva Opere per il collettamento della rete fognaria al nuovo depuratore a servizio del Comune di Pomarance PROGETTO DEFINITIVO Ubicazione Committente Comuni di Pomarance ASA S.p.A. Via del Gazometro n Livorno Progettazione Cornia Manutenzione srlu Via degli Speziali 18, Venturina (LI) Progettista e Direttore Tecnico Dott. Ing. Emanuele Taddei Ufficio progettazione Dott. Ing. Carlo Calastri Dott. Ing. Giacomo Gori Collaboratori Servizio progettazione ASA S.p.A. Studio Tecnico d Ingegneria Open Ing. Francesco Paolo Spatola Geol. Francesco Barbagli Documento _CNM_ASA_POM_REL_01 Data Febbraio 2015 Motivo Revisione generale Revisione 01 Elaborato Relazione tecnica
2 INDICE 1 Introduzione al progetto Suddivisione in lotti di intervento Stato di progetto Descrizione della rete Rete A-B-C, C-S... 4 Sollevamento n.1 nel punto A... 4 Sollemanto Mapesi nel punto C Rete O-P Sollevamento n.2 nel punto O Rete U-D Sollevamento n.3 nel punto U Tracciato SR Rete T-R, E-R Sollevamento 4 nel punto T Sollevamento 7 nel punto E Rete V-F Sfioratore n.1 nel punto V Rete Z-N -N, M-N Sollevamento n.5 nel punto M Sollevamento n.6 nel punto Z Rete D-N-F-G-H-I Tracciato SR Sfioratore n.2 nel punto G Materiali impiegati, opere d arte e manufatti di servizio
3 3.2.1 Tubazioni Opere di attraversamento Manufatti di servizio Pozzetti Scaricatori di piena Stazioni di sollevamento Inquadramento urbanistico Destinazione urbanistica Fattibilità Interferenze con la viabilità Strada Regionale 439 Sarzanese Valdera Attraversamento punto U Parallelismo 1 (PEAD DN160) Parallelismo 2 (PEAD DN160) Parallelismo Parallelismo 4 (DN300) Parallelismo 5 (DN300) Cantiere Cantiere stradale
4 1 Introduzione al progetto Le acque reflue urbane del capoluogo di Pomarance sono di tipo misto e sono raccolte da una rete fognaria che attualmente scarica in 8 diversi punti senza alcun tipo di trattamento a monte. Contestualmente al nuovo depuratore sarà ampliata la rete fognaria con la realizzazione di 7 stazioni di sollevamento (6 nuove e modifica di una esistente), 2 sfioratori e nuove tratte di collettori a gravità e in pressione, che permetteranno di recapitare al nuovo depuratore tutti i liquami del capoluogo. Non essendo presenti nella rete fognaria scarichi di tipo industriale, i collettori di progetto così come i sollevamenti e gli sfioratori sono stati dimensionati in modo tale da convogliare al depuratore una portata massima pari a 3 volte la portata media di tempo secco come previsto dall Art. 16 comma 3 della legge Regionale n. 20/06 Norme per tutela delle acque dall inquinamento per gli scaricatori di piena di classe B1. Tale rapporto di diluizione è ampiamente in grado di scaricare nell ambiente acque con caratteristiche qualitative tali da non provocare impatti ambientali. Le acque reflue attraverso il collettamento di progetto perverranno all impianto di depurazione. Il nuovo depuratore sorgerà nell area PIP localizzata lungo la Strada Regionale 439 Sarzanese Valdera e sarà dotato di un primo sfioratore di piena avente la funzione di limitare la portata in ingresso fino ad un valore massimo pari a 3 volte la portata media di tempo secco. Tale sfioro entrerà in funzione solo in caso di malfunzionamento degli sfioratori di progetto a monte. Dopo lo sfioratore, i liquami sono addotti al trattamento di grigliatura per mezzo di un canale in cemento armato avente larghezza di 0,4 metri. 2 Suddivisione in lotti di intervento Il presente progetto riprende e aggiorna il piano di interventi definito da ASA nei primi anni 2000; l attività di revisione consiste nella variazione di alcune soluzioni progettuali, nell approfondimento esecutivo degli interventi e nella redazione della documentazione necessaria per l acquisizione delle autorizzazioni. Nell ambito di tale attività è sorta l esigenza di estendere l analisi ad alcune zone di più recente edificazione, e comunque ad altre aree non considerate nell analisi inizialmente condotta e risalente alla prima stesura del progetto. Sono stati individuati in via preliminare gli interventi di adeguamento da eseguire su tali aree per il collettamento degli scarichi al depuratore, secondo l approccio progettuale già seguito. La volontà del gestore ASA è quella di procedere ad un intervento complessivo, esteso anche alle aree oggetto della più recente attività di analisi progettuale, che al momento tuttavia è ancora in fase preliminare. 3
5 Per questo motivo il progetto è articolato in due lotti distinti di intervento (vedi Tav. A01): - un primo lotto che comprende tutte le opere previste nel piano di interventi iniziale rivedute e corrette, sottoposte all amministrazione comunale ed agli altri enti coinvolti dal punto di vista autorizzativo attraverso la presente documentazione di progetto; - un secondo lotto che comprende opere sulle aree non considerate nella versione iniziale del progetto; tali interventi sono già individuati a livello preliminare e saranno sottoposti all amministrazione comunale ed agli altri enti coinvolti dal punto di vista autorizzativo in una seconda fase, non appena verrà completata la progettazione definitiva. Le opere del secondo lotto sono indipendenti da quelle del primo lotto e convogliano gli scarichi al collettore terminale di progetto, che verrà realizzato nel primo lotto ed è già adeguatamente dimensionato per le portate affluenti da tutta la rete. Dal punto di vista esecutivo la suddivisione in due lotti permette di iniziare il cantiere nel rispetto delle previsioni di spesa e delle tempistiche per la realizzazione del depuratore. 3 Stato di progetto 3.1 Descrizione della rete Il progetto prevede di intercettare gli scarichi di acque reflue miste della rete fognaria esistente che attualmente recapita nei corpi idrici, derivando una portata pari a 3Q n (tre volte la portata di acque nere) per indirizzarla verso il depuratore. In alcuni punti, sui collettori terminali della rete esistente saranno realizzati scaricatori di piena, manufatti attraverso cui l eccesso di acque reflue miste rispetto alla portata di progetto (3Q n ) viene sfiorato e prosegue verso il corpo idrico nel collettore esistente, mentre la portata di progetto viene convogliata con nuove condotte a gravità verso centraline di sollevamento di nuova realizzazione. La portata viene sollevata dalle centraline verso il nuovo collettore di raccolta che sarà posato lungo la SR439 fino alla zona di realizzazione del nuovo depuratore (vedi tavola A01) Rete A-B-C, C-S Sollevamento n.1 nel punto A La stazione intercetta il collettore di raccolta della rete esistente che serve la zona del centro abitato comprendente l intorno di via dei Fossi, via Mascagni, P.za de Larderel; il collettore percorre la strada dell Arbaia sulla quale si immette tramite un salto di quota realizzato con manufatto in muratura di mattoni pieni. Il sollevamento raccoglie le portate di progetto e rilancia le acque verso il punto C dove è presente la 4
6 successiva stazione di sollevamento esistente chiamata Mapesi Sollemanto Mapesi nel punto C La stazione intercetta gli scarichi della rete esistente che serve la zona di via di Mapesi presso la esistente stazione di sollevamento e le acque provenienti dal punto B. La portata di progetto viene convogliata verso la rete esistente nel punto S. 5
7 Foto 33 Centralina Mapesi esistente punto C Foto 34 Tracciato C-B 6
8 Foto 35 Tracciato C-B Foto 60 Tracciato A-B su strada dell Arbaia 7
9 Foto 61 Tracciato A-B su strada dell Arbaia Foto 62 Tracciato A-B su strada dell Arbaia 8
10 Foto 63 Tracciato B-C 9
11 3.1.2 Rete O-P Sollevamento n.2 nel punto O La stazione intercetta il collettore terminale della rete esistente che serve la zona di via Colombo e attualmente scarica le acque miste in un corpo idrico a valle. La portata di progetto viene rilanciata verso la rete esistente nel punto P, in via Colombo (la rete esistente convoglia le acque reflue verso il sollevamento 3 nel punto U). 10
12 Foto 46 Tracciato O-P Foto 47 Tracciato O-P 11
13 Foto 48 Tracciato O-P; punto P Foto 49 Tracciato O-P. 12
14 3.1.3 Rete U-D Sollevamento n.3 nel punto U La centralina viene realizzata nel punto U, lungo la strada che porta ai vecchi lavatoi, via di Doccina; le portate di progetto sono sollevate verso la SR439. La stazione intercetta il collettore terminale che raccoglie le acque reflue di buona parte della rete fognaria cittadina, nel quale confluiscono anche le portate di progetto derivate con le stazioni di sollevamento dei punti O, C ed A. Tracciato SR439 Il tracciato prosegue sulla strada SR439 sempre con condotta in pressione (PEAD DN160 PN10) fino al punto D, dove la pendenza consente di proseguire con flusso a gravità verso il depuratore. La tubazione in pressione sarà posata al di sotto della banchina, al di sotto della cunetta e al di sotto della sede stradale, a seconda della tratta di percorrenza, come più dettagliatamente descritto nel paragrafo inerente le interferenze con la viabilità. 13
15 Foto 1 Tracciato da U alla SR Rete T-R, E-R Sollevamento 4 nel punto T Vi sono due collettori della rete attuale che raccolgono gli scarichi rispettivamente della zona a monte e di quella a valle di via Del Poderino; entrambi convogliano le acque verso una esistente centralina di sollevamento ubicata ai piedi del versante. Il versante è interessato da fenomeni franosi che hanno determinato di recente anche il cedimento della strada, pertanto è stato necessario ripensare la logica di funzionamento di tutta la porzione di rete fognaria, evitando di coinvolgere le aree a rischio. Si prevede la dismissione dei collettori che servono via del Poderino; una delle tubazioni sarà intercettata nel punto T con e la portata di progetto sarà sollevata verso il punto R. La centralina verrà realizzata in prossimità dell area i parcheggio pubblica collocata sul ciglio del versante. Le acque saranno sollevate verso la rete esistente con condotta in pressione posata lungo via del Poderino fino al punto R in via della Pieve di S.Piero; la rete esistente prosegue verso lo sfioratore nel punto V. Sollevamento 7 nel punto E Il verrà realizzato in corrispondenza di un area adibita a parcheggio avendo cura di adottare particolari precauzioni dal punto di vista strutturale per ovviare alle problematiche di instabilità del versante. 14
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17 Foto 54 e 55 Dissesto della strada sul ciglio del versante in area franosa attiva. Foto 56 Tracciato Q-T. Innesto scaricatore punto Q nella rete esistente. 16
18 Foto 57 Tracciato Q-T. Foto 58 Tracciato Q-T-R. Stazione di sollevamento punto T. 17
19 Foto 59 Tracciato T-R. 18
20 3.1.5 Rete V-F Sfioratore n.1 nel punto V Lo sfioratore intercetta il collettore terminale della rete che serve la zona di Pomarance a valle della SR439, via Del Poderino, viale Cercignani, via Modigliani, via dell Ortolano, via dello Stadio e via del Gallerone; il collettore in oggetto raccoglie anche la portata di progetto sollevata dalle centraline nei punti T ed E. Lo sfioratore è collocato nel punto V in prossimità dei Mattatoi; la portata di progetto viene convogliata a gravità verso il punto F del tracciato sulla SR
21 Foto 16 Punto F Rete Z-N -N, M-N Sollevamento n.5 nel punto M La centralina intercetta il collettore che raccoglie la acque della zona compresa tra via dell Aia e la SR439; la portata di progetto viene immessa nella centralina sempre nel punto M. La stazione di sollevamento solleverà le acque verso il punto N sulla SR439. Sollevamento n.6 nel punto Z La stazione intercetta il collettore terminale della rete esistente che serve una vasta area del centro abitato, dalla porzione a valle della SR439 presso via dell Indipendenza e viale Cercignani fino alla porzione a monte della SR439, da via Garibaldi, via Roncalli, via Mascagni. Il collettore corre lungo la zona del campo sportivo e prosegue con un salto di quota a valle del ponte di via 20
22 Garibaldi, fino al recapito nel corpo idrico recettore. La centralina verrà ubicata a monte dell attuale scarico sul corpo idrico ricettore. Le acque, saranno sollevate verso il punto N, collocato sulla SR
23 Foto 40 e 41 Tracciato Z-N Foto 42 e 43 Tracciato Z-N 22
24 . Foto 37 e 38 Tracciato N-Z. 23
25 Foto 39 Tracciato N-Z. Foto 27 e 28 Tracciato M-N 24
26 Foto 29 Tracciato M-N Foto 50 Punto N 25
27 Foto 51 Tracciato M-N. Vista parallela fosso di scolo acque meteoriche. Foto 52 Tracciato M-N. 26
28 Foto 53 Punto N. 27
29 3.1.7 Rete D-N-F-G-H-I. Tracciato SR439 Il tracciato dal punto D è realizzato con collettore a gravità di diametro DN200 in PVC fino al punto F dove si ha l immissione del collettore di nuova realizzazione che raccoglie le acque dello sfioratore in V; dal punto F il diametro è DN300 e il flusso prosegue a gravità; nel punto G si ha l immissione delle acque provenienti dallo sfioratore in G. Il tracciato prosegue sia al di sotto della cunetta a bordo strada che in terreno fino al punto H, dove la condotta devia verso il depuratore (punto I). Sfioratore n.2 nel punto G Questo intervento va ad integrare il progetto iniziale previsto da ASA nei primi anni 2000, e coinvolge alcune aree del centro abitato precedentemente non interessate dalle opere di adeguamento. La zona è quella di via del Gallerone. Lo sfioratore è collocato in prossimità del tracciato principale di progetto sulla SR439 nel quale viene convogliata la portata di progetto, sena bisogno di condotte a gravità e centraline di sollevamento di nuova realizzazione. 28
30 29
31 3.2 Materiali impiegati, opere d arte e manufatti di servizio Tubazioni I materiali impiegati per le nuove tubazioni sono PEAD per le condotte in pressione e PVC per le condotte a gravità; in particolare: - i sollevamenti verranno realizzati con tubi in PEAD DN110 PN10; - i tratti a gravità che convogliano la portata di progetto (3Q n ) derivata da ogni sfioratore verso le centraline di sollevamento o verso l innesto in altre condotte a gravità della rete esistente o di quella nuova verranno realizzati con tubi in PVC DN200; - le tratte a gravità lungo la SR439 verranno realizzate con tubi in PVC DN300 fino al depuratore. Le tubazioni saranno posate su substrati di varia tipologia: - terreno vegetale; - strade non asfaltate; - strade asfaltate; - pavimentazioni di varia natura (marciapiede, pavimentazioni in calcestruzzo, banchina). Il tracciato lungo la SR439 è sottoposto a specifico nulla osta da parte del Settore Viabilità della Provincia di Pisa che impone determinate condizioni per la posa di sottoservizi in corrispondenza delle aree di pertinenza stradale (comprese banchine, cunette e rilevati); le sezioni tipologiche di posa delle condotte sono riportate nelle tavole da E06 a E18. Il tracciato che attraversa strade asfaltate non di pertinenza provinciale sarà eseguito avendo cura di ripristinare la sezione di scavo con materiale di adeguate caratteristiche. In generale la sezione di posa delle condotte prevede la formazione di un letto di sabbia lavata avente altezza di almeno 10 cm al di sotto del fondo tubo fino al ricoprimento del cielo del tubo per almeno 10 cm; il riempimento dello scavo verrà effettuato con materiale diverso a seconda della tipologia di substrato; sarà impiegato fillcrete per le tratte che coinvolgono la sede stradale. La profondità di posa delle tubazioni sarà di almeno 1 metro per le tratte che interferiscono con la viabilità, mentre per le tratte su terreno vegetale, la profondità di posa minima sarà di 70 cm. 30
32 3.2.2 Opere di attraversamento Lungo il tracciato si avranno interferenze sia con manufatti quali: - pozzetti di raccolta delle acque meteoriche e relative condotte di attraversamento stradale; - opere di contenimento o recinzioni di limitata entità a servizio di proprietà private; - manufatti idraulici esistenti che saranno definitivamente dismessi o adeguati (trattamento a letti percolatori, pozzetti); che con i seguenti sottoservizi: - tubazioni di acquedotto; - tubazioni convoglianti gas naturale; - tubazioni convoglianti acqua calda (teleriscaldamento); - canalizzazioni elettriche e telefoniche. Per quanto riguarda i sottoservizi si veda al paragrafo 3.3. Per quanto riguarda i manufatti sono previste le seguenti modalità operative: - gli attraversamenti per le condotte in pressione saranno effettuati con sifone rovescio al di sotto del manufatto; nel caso di condotte a gravità il tracciato sarà collocato a profondità adeguata per non interferire con le tubazioni; - nel caso di condotte a gravità sarà necessario il ripristino dei manufatti esistenti. Non si prevedono attraversamenti aerei o sotterranei di corpi idrici o arginature di qualsivoglia natura. 31
33 3.2.3 Manufatti di servizio I manufatti di servizio sono di tre tipologie: - pozzetti (manufatti di tipo ordinario per reti fognarie); - scaricatori di piena; - stazioni di sollevamento. Pozzetti Saranno realizzati pozzetti di confluenza, di salto, di ispezione; tutti i pozzetti saranno realizzati con elementi in calcestruzzo prefabbricato; i pozzetti di confluenza e quelli di ispezione avranno dimensione interna di cm.70x70; i pozzetti di salto avranno dimensioni di cm.70x70. La distanza tra i pozzetti di ispezione sarà variabile da circa 25 metri e circa 50 metri. Particolare pozzetto di salto tipologico 32
34 Particolare pozzetto di ispezione tipologico 33
35 Scaricatori di piena La funzione degli scaricatori è quella di far defluire a valle del manufatto la portata in eccesso rispetto al valore di progetto convogliato al depuratore durante gli eventi meteorici. La portata da inviare al depuratore viene derivata sul fondo del manufatto attraverso condotta a gravità; la portata in eccesso viene sfiorata dal manufatto e prosegue verso il corpo idrico ricettore. Particolare pozzetto sfioratore tipologico 34
36 Stazioni di sollevamento Le stazioni sono necessarie per conformazione del territorio che presenta altimetrie significative e non consente il deflusso a gravità. Le stazioni saranno costituite da manufatti interrati in c.a. di tipo prefabbricato, contenenti la vasca di raccolta ed il gruppo di sollevamento, da una parte fuori terra comprendente in genere il quadro elettrico di comando ed un area recintata con ingombro di m.6x6. 35
37 3.3 Inquadramento urbanistico Destinazione urbanistica La tavola A05 riporta l inquadramento del progetto nell ambito della cartografia tematica del Regolamento Urbanistico. Le opere coinvolgono prevalentemente la viabilità cittadina con strade comunali, strade vicinali e con il tracciato lungo la regionale; per il resto sono attraversate in larga parte aree agricole ed aree agricole periurbane, aree a verde pubblico ed aree a verde privato. Il progetto prevede opere interrate e solo nel caso delle stazioni di sollevamento sarà prevista una recinzione con balaustra metallica sul perimetro di pertinenza del manufatto Fattibilità La tavola A06 riporta l inquadramento del progetto dal punto di vista della fattibilità geologica e idraulica; è stato posto particolare riguardo alla presenza di zone franose attive. La posa di condotte a gravità in tali aree è possibilmente da evitare per non aggravare le condizioni di rischio. Per questo motivo nel caso della tratta B-C si è scelto un tracciato che si sviluppa al di fuori del fronte franoso o più precisamente dell area PFME. La zona interessata è stata indagata e non presenta situazioni di allarme mentre cedimenti sono stati individuati molto più a valle al piede del versante. Per quanto riguardala tratta E-R e T-R si è scelto di evitare l attuale percorrenza della rete fognaria, e di intercettare gli scarichi al di fuori della zona a rischio. Non sono coinvolte aree a pericolosità idraulica molto elevata o aree a pericolosità idraulica elevata; per maggiori dettagli si rimanda alla perizia di fattibilità geologica. 36
38 Tratta A-B-C 37
39 Tratte E-R e T-R 38
40 3.4 Interferenze con la viabilità Le interferenze riguardano la viabilità del territorio a vari livelli; il collettore principale verrà posato lungo un tracciato che corre parallelamente alla strada regionale 439 Sarzanese Valdera e che interferisce con essa per buona parte del suo sviluppo. Le altre tratte di progetto presentano invece interferenze con strade comunali e strade vicinali. Le interferenze rilevate sulla SR439 sono costituite da: - attraversamento DN160 in pressione punto U - parallelismi DN160 in pressione fino al punto N, alternati con tratte su aree non di pertinenza della SR439; - attraversamento due tubazioni DN110 punto N; - parallelismi DN300 a gravità fino al punto H, alternati con tratte su aree non di petinenza della SR439. Tutte le tratte di interferenza sono riportate nelle tavole allegate E06-E18 con indicazione della percorrenza. Lungo il tracciato saranno intercettati manufatti quali collettori di scarico delle acque meteoriche ricadenti sulla strada, pozzetti di raccolta, cunette rivestite in cls, canalette di raccolta delle acque meteoriche ricadenti sulla strada. Per ognuna di queste fattispecie sarà prevista una modalità esecutiva, riportata nelle tavole allegate sopra richiamate Strada Regionale 439 Sarzanese Valdera Attraversamento punto U Percorrendo la strada con senso di marcia verso Pomarance la prima interferenza si trova all inizio del centro abitato ed è costituita dall attraversamento della tubazione in pressione DN110 che proviene dal punto U; l attraversamento è collocato al km 113+m379. La sezione tipica di posa è rappresentata dalla sezione R01 di cui alla tavola allegata; saranno adottate le modalità di posa previste dal Regolamento Provinciale della Provincia di Pisa relativo all occupazione di spazi ed aree pubbliche e fasce di rispetto attualmente vigente. 39
41 Parallelismo 1 (PEAD DN160) Il primo parallelismo è rappresentato dal tracciato della condotta in pressione che dopo l attraversamento proseguirà parallelamente alla strada lato destro con senso di marcia verso sud, fino al chilometro. Il tracciato al di là dell attraversamento prevede il passaggio al di sotto della cunetta (sezione tipo C01) e della banchina non asfaltata (sezione tipo C02). In corrispondenza dell attraversamento di strada comunale (km m671) termina il primo parallelismo. Foto 2 Tracciato con sezione C01 su cunetta. 40
42 Foto 3 e 4 Tracciato con sezione C01 su cunetta. Parallelismo 2 (PEAD DN160) Il secondo parallelismo inizia dopo l attraversamento al km 113+m683 fino al km 113+m900 con sezione tipo C01 al di sotto della cunetta ed in parte con sezione tipo R02 d sulla sede stradale. Nel punto D verrà realizzato un pozzetto di ispezione con valvola di sfiato. 41
43 Foto 5 e 6 Attraversamento su strada comunale. Parallelismo 3 Il terzo parallelismo inizia al km 113+m 1063 con il collettore principale costituito da una tubazione in PEAD DN110 in pressione che sarà posato al di sotto della cunetta (sezione tipo C01) fino al km 113+m1200, dove termina il parallelismo in corrispondenza dell attraversamento della viabilità comunale; dopo l attraversamento il tracciato prosegue senza interferenza con la SR 439 fino al km 115+m
44 Foto 7 e 8 Tracciato con sezione C01 su cunetta. Foto 9 e 10 Tracciato con sezione C01 su cunetta. 43
45 Foto 11 e 12 Tracciato con sezione C01 su cunetta. 44
46 Foto 13 e 14 Tracciato con sezione C01 su cunetta. Foto 15 Tracciato con sezione su terreno vegetale. 45
47 Parallelismo 4 (DN300) Il quarto parallelismo inizia al km 115+m220 e prevede la condotta in PVC DN300 posata al di sotto della cunetta (sezione tipo C03) fino al km 115+m560, in corrispondenza dell attraversamento della viabilità comunale. Foto 17 Tracciato con sezione C03 su cunetta. Foto 18 Tracciato con sezione C03 su cunetta. 46
48 Foto 19 Attraversamento strada comunale. Punto G con sfioratore. Fine del parallelismo. Foto 20 Tracciato G-H con sezione su terreno. 47
49 Foto 21 Tracciato G-H con sezione su terreno. Foto 22 Tracciato G-H con sezione su terreno vegetale. 48
50 Foto 23 e 24 Tracciato G-H con sezione su terreno vegetale. Foto 25 Tracciato G-H con sezione su terreno vegetale. 49
51 Parallelismo 5 (DN300) Il quinto parallelismo inizia al km 116+m35 in corrispondenza dell area PIP e prevede la posa della condotta in PVC DN300 al di sotto della cunetta stradale rivestita in calcestruzzo con sezione C04 per uno sviluppo di m.116+m110, dopo di che il tracciato prosegue su asfalto urbano e devia verso il sito del depuratore. Foto 26 G-H; attraversamento strada comunale e inizio parallelismo. 50
52 3.5 Cantiere Per l esecuzione dei lavori in oggetto è necessaria un organizzazione del cantiere mirata all'ottenimento di un'area da destinare alle attrezzature di cantiere fisse, che rimarrà per tutto l'arco dei lavori, mentre le altre, verranno di volta in volta predisposte e delimitate, affinché possa essere consentita la realizzazione di più fasi lavorative, da personale diverso, anche contemporaneamente senza che ci siano interferenze tra le stesse. Dovrà essere garantita dall impresa l accesso in sicurezza ai mezzi di soccorso e forze dell ordine, inclusi ed in particolare i vigili del fuoco. Si rimanda agli allegati sulla sicurezza (POS, PSC ecc ) per maggiori dettagli Cantiere stradale In generale tutti i cantieri (fissi o mobili) andranno adeguatamente delimitati e segnalati con interventi di segnaletica, barriere, parapetti, o altri tipi di recinzioni colorate in rosso o arancione fissate stabilmente e segnalate con luci rosse fisse e dispositivi rifrangenti. Un tanto al fine di evitare il verificarsi di incidenti per interferenze tra possibile circolazione veicolare e/o pedonale concomitante al lo svolgersi delle lavorazioni previste. I lavori e gli eventuali depositi su strada e i relativi cantieri devono essere dotati di sistemi di segnalamento temporaneo mediante l impiego di specifici segnali previsti. L area di cantiere mobile prevista per l esecuzione dei lavori sulla S.R.439 avrà un ingombro pari a 2 m x 60 m, per consentire ai mezzi di poter operare in sicurezza e agli addetti di poter effettuare tutte le lavorazioni nel miglior modo possibile. Venturina, febbraio 2015 Il tecnico progettista Dott. Ing. Emanuele Taddei 51
18, via degli Speziali, 57021 Venturina (LI) p.iva 01583660491
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