I contributi economici a sostegno del reddito
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- Cipriano Fedele
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1 Corso di formazione ed aggiornamento sulla gestione dei servizi sociali con riferimento alle prestazioni agevolate I contributi economici a sostegno del reddito Rimini, 24 gennaio 2012
2 Le misure della povertà La povertà relativa Considera poveri gli individui il cui reddito è inferiore a una frazione del reddito medio o mediano della popolazione di riferimento. Più che un indicatore di povertà è un indicatore della disuguaglianza. E la misura della povertà adottata come standard di riferimento dall Unione Europea, che considera come povere tutte le famiglie il cui reddito (per adulto equivalente) è inferiore al 60% del reddito mediano. 2
3 Le misure della povertà La povertà assoluta Considera poveri gli individui il cui reddito è inferiore a una soglia identificata dal valore di un paniere di beni e servizi ritenuti essenziali nel contesto sociale di riferimento. E un indicatore di povertà non direttamente legato alla distribuzione dei redditi familiari. E la misura della povertà adottata come standard di riferimento dagli Stati Uniti, dal Canada e dalla Banca Mondiale. 3
4 Le misure della povertà La vulnerabilità alla povertà Considera vulnerabili le famiglie che hanno una probabilità superiore alla media di sperimentare nel futuro (tipicamente nei dodici successivi alla rilevazione) un episodio di povertà. Si tratta sia di famiglie che sono povere oggi e che hanno una bassa probabilità di uscire domani da questa condizione (povertà relativa), sia di famiglie non ancora povere, ma che non hanno strumenti idonei per fronteggiare eventuali shock negativi di reddito. E un indicatore prospettico che non misura la povertà di oggi, ma quella di domani. 4
5 La povertà in Italia L Italia presenta un elevato livello di povertà in Europa. Nel 2010 gli italiani in situazione di povertà relativa sono 8 milioni e 272 mila, equivalenti al 13,8% dell intera popolazione. Il 10% delle famiglie con i redditi più elevati percepisce il 26,3% dei redditi prodotti. Il 10% delle famiglie con i redditi più bassi percepisce il 2,5% dei redditi prodotti. Nel 2010 gli italiani in situazione di povertà assoluta sono 3 milioni e 129 mila, equivalenti al 5,2% dell intera popolazione. Su 16 milioni di pensioni INPS, il 50% è costituito da assegni mensili inferiori a 500 euro. La retribuzione media mensile percepita dai lavoratori atipici è di circa 336 euro a fronte dei euro percepiti da un lavoratore dipendente standard a tempo pieno. Fonte: IX Rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia, Caritas,
6 2. LA POVERTA IN ITALIA La spesa dei Comuni Tra il 2007 e il 2008 la spesa assistenziale pro-capite dei Comuni è passata da 107,78 a 111,35 (+4,0%), quella destinata alle persone con disagio economico da 22,03 a 25,76 (+18,0%) e quella destinata all area della povertà da 8,47 a 8,53 (+1,5%). Spesa sociale complessiva (a) Spesa persone con disagio economico (a) Spesa area povertà (b) Incidenza (a) + (b) su (a) ,78 111,35 22,03 25,76 8,47 8,53 28,3 30,8 La maggior spesa è riservata ai contributi a integrazione del reddito familiare: nel 2008 per erogarli sono stati spesi 276 milioni di euro (il 4% in più rispetto al 2007), pari a 4,62 euro per abitante. Fonte: IX Rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia, Caritas,
7 Assegno sociale (legge 8 agosto 1995, n. 335) Gli enti coinvolti: lo Stato stabilisce i criteri di erogazione e stanzia le risorse e l INPS raccoglie le domande ed eroga l assegno. I destinatari: i cittadini di età superiore a 65 anni italiani e di altri paesi dell Unione europea, extracomunitari e apolidi con lo status di rifugiato politico o con permesso di soggiorno e regolarmente residenti in Italia da almeno 10 anni. Il progetto sociale: non è prevista l elaborazione da parte del servizio sociale di alcun progetto. 7
8 Assegno sociale (legge 8 agosto 1995, n. 335) La modalità di valutazione della situazione economica: si considerano i redditi, al netto dell imposizione fiscale e contributiva, di qualunque natura (retribuzioni, salari, pensioni, rendite agrarie e da fabbricati, ecc.). Si tiene conto anche dei redditi esenti da imposte o soggetti a ritenute alla fonte a titolo di imposta, nonché degli assegni alimentari. Limite economico annuo di accesso: è pari a 5.424,90 per le persone non coniugate e a ,80 per le persone coniugate. L importo mensile massimo del contributo: è pari a 417,30 per tredici mensilità. 8
9 Carta acquisti (legge 6 agosto 2008, n. 133) Gli enti coinvolti: lo Stato (attraverso il Ministero dell economia e delle finanze e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali) stabilisce i criteri di erogazione e stanzia le risorse, l INPS e Poste Italiane raccolgono le domande, Poste Italiane rilascia la carta e l INPS effettua i controlli. I destinatari: i cittadini italiani di età superiore a 65 anni o inferiore a 3 anni. Il progetto sociale: non è prevista l elaborazione da parte del servizio sociale di alcun progetto. Le regioni e i singoli comuni possono stipulare convenziono con il Ministero dell economia e delle finanze per l incremento dell importo mensile del contributo (la Regione Friuli Venezia Giulia e il Comune di Alessandria hanno incrementato l importo mensile della carta di 20,00). 9
10 Carta acquisti (legge 6 agosto 2008, n. 133) La modalità di valutazione della situazione economica: si considera l ISEE o la situazione reddituale (cumulata ai trattamenti pensionistici o assistenziali). Limite economico annuo di accesso: è pari a 6.322,64, elevato a 8.430,19 per le persone ultrasettantenni. E poi prevista l esclusione dalla prestazione di coloro che sono: a) intestatari di più di un utenza elettrica o del gas; b) proprietari di più di un autoveicolo; c) proprietari, con una quota superiore al 25%, di più di un immobile a uso abitativo; d) titolari di un patrimonio mobiliare superiore a ,00. L importo mensile massimo del contributo: è pari a 40,00 (utilizzabili per la spesa alimentare e per le bollette di luce e gas), incrementato di 25,00, in caso di acquisto di latte artificiale e pannolini, e di 10,00, in caso di utilizzo di gas naturale o GPL. 10
11 Reddito minimo di inserimento (decreto legislativo 18 giugno 1998, n. 237) sperimentazione interrotta nel 2003 Gli enti coinvolti: la regione stabilisce i criteri di erogazione e stanzia le risorse. I comuni raccolgono le domande, definiscono i progetti personalizzati ed erogano il contributo. I destinatari: le persone in difficoltà ed esposte al rischio di marginalità sociale legalmente residenti da almeno dodici mesi o, se cittadini di Stati non appartenenti all Unione europea o apolidi, da almeno tre anni, in uno dei comuni che effettuano la sperimentazione. Il progetto sociale: è prevista l elaborazione da parte del servizio sociale di programmi di integrazione sociale personalizzati finalizzati all inserimento lavorativo, scolastico e sociale, tenendo conto delle caratteristiche personali e familiari delle persone e concordando con le stesse il contenuto e gli impegni derivanti dall attuazione del programma. Alle persone in età lavorativa, non occupate e abili al lavoro sono richieste la disponibilità a frequentare corsi di formazione professionale e quella al lavoro, da documentare attraverso l iscrizione all ufficio di collocamento. 11
12 Reddito minimo di inserimento (decreto legislativo 18 giugno 1998, n. 237) sperimentazione interrotta nel 2003 La modalità di valutazione della situazione economica: si considera qualsiasi emolumento, a qualunque titolo percepito, dai componenti il nucleo familiare, rapportato al corrispondente parametro della scala di equivalenza dell ISEE. Il reddito da lavoro è valutato nella misura del 75%. Limite economico annuo di accesso: è pari a 3.420,00. E prevista l esclusione dalla prestazione per i nuclei familiari che dispongono di un qualunque patrimonio mobiliare o immobiliare, a esclusione della casa di abitazione. L importo mensile massimo del contributo: 285,00. 12
13 Friuli Venezia Giulia - Reddito di base per la cittadinanza (legge 31 marzo 2006, n. 11) - sperimentazione interrotta nel 2008 Gli enti coinvolti: la regione stabilisce i criteri di erogazione e stanzia le risorse. I comuni raccolgono le domande, definiscono i progetti personalizzati ed erogano il contributo. I destinatari: le persone residenti in un comune friulano da almeno 12 mesi e i senza fissa dimora domiciliati in un comune friulano da almeno 12 mesi o, in mancanza di domiciliazione e qualora non abbiano domicilio in altro comune italiano, nati in un comune friulano e per le quali l abitualità della dimora sia attestata dal Sindaco del comune competente. Il progetto sociale: è prevista la predisposizione da parte del servizio sociale di progetti personalizzati che raccordano il reddito di base con altri benefici e interventi relativi alle politiche di protezione sociale, sanitaria, abitativa, dei trasporti, dell educazione, della formazione e del lavoro. Alle persone in età lavorativa, in stato di disoccupazione è richiesto un impegno attivo nella ricerca di un occupazione attraverso al sottoscrizione di un Patto di servizio con il Centro per l impiego. 13
14 Friuli Venezia Giulia - Reddito di base per la cittadinanza (legge 31 marzo 2006, n. 11) - sperimentazione interrotta nel 2008 La modalità di valutazione della situazione economica: si considera l indicatore di capacità economica equivalente (CEE), determinato aggiungendo all ISEE alcune entrate non imponibili ai fini IRPEF ed escludendo dal nucleo familiare i componenti ultrasessantacinquenni con un reddito non superiore al doppio del trattamento pensionistico minimo. Limite economico annuo di accesso: 5.000,00. L importo mensile massimo del contributo: 416,00, con riferimento a nuclei familiari con un solo componente (per nuclei più numerosi è applicato a questo valore il corrispondente parametro della scala di equivalenza). 14
15 Lazio - Reddito minimo garantito (legge 20 marzo 2009, n. 4) Gli enti coinvolti: la regione stabilisce i criteri di erogazione e stanzia le risorse. Il comune capofila del distretto socio-sanitario di riferimento della persona richiedente e gli uffici di Poste Italiane raccolgono le domande e le trasmettono (tutte attravrso Poste Italiane che, tramite lettura ottica, stila una prima graduatoria provvisoria) alla provincia per la definizione, previi idonei controlli sulle domande, della graduatoria definitiva e la presa in carico da parte dei Centri per l impiego. Poste Italiane provvede all erogazione del contributo. I destinatari: le persone residenti nella regione da almeno 24 mesi che si trovano in stato di disoccupazione, inoccupazione o di occupazione precaria (intesa come quella condizione lavorativa che, in ragione del reddito percepito, non determina la perdita dello status di disoccupato) di età compresa tra 30 e 44 anni. 15
16 Lazio - Reddito minimo garantito (legge 20 marzo 2009, n. 4) Il progetto sociale: è prevista la stipula di un patto di servizio tra il Centro per l impiego e la persona richiedente, con il quale quest ultima si impegna, pena la decadenza dal beneficio, ad accettare offerte di lavoro congrue e a partecipare ad attività formative e a tirocini. I comuni possono integrare l intervento monetario con prestazioni indirette volte a garantire la circolazione gratuita sui mezzi pubblici e la gratuità dei libri di testo scolastici, a favorire la fruizione di attività e servizi di carattere culturale, ricreativo o sportivo e a contribuire al pagamento del canone di locazione e delle forniture di pubblici servizi. La modalità di valutazione della situazione economica: si considera il reddito imponibile ai fini IRPEF. I trattamenti previdenziali e assistenziali percepiti dal richiedente la prestazione sono valutati ai fini della determinazione dell importo del contributo. Limite economico annuo di accesso: 8.000,00. L importo mensile massimo del contributo: 583,00. 16
17 sostegno di famiglie in condizioni di indigenza Campania - Reddito di cittadinanza (legge 19 febbraio 2004, n. 2) - sperimentazione interrotta nel 2010 Gli enti coinvolti: la regione stabilisce i criteri di erogazione e stanzia le risorse. I comuni raccolgono le domande, definiscono i progetti personalizzati ed erogano il contributo. I destinatari: le persone maggiorenni, comunitarie o extracomunitarie in possesso del permesso di soggiorno, residenti in un comune campano da almeno 60 mesi e i senza fissa dimora domiciliati in un comune campano da almeno 60 mesi o, in mancanza di domiciliazione e qualora non abbiano domicilio in altro comune italiano, nati in un comune campano. Il progetto sociale: è prevista l attivazione da parte del servizio sociale di interventi mirati all inserimento scolastico, formativo e lavorativo dei singoli componenti il nucleo familiare, quali: a) sostegno alla scolarità nella fascia d obbligo, in particolare per l acquisto dei libri di testo (integrazione da parte della Regione delle risorse previste per la fornitura gratuita dei libri di testo); b) accesso gratuito ai servizi sociali e socio-sanitari (risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali); 17
18 Campania - Reddito di cittadinanza (legge 19 febbraio 2004, n. 2) - sperimentazione interrotta nel 2010 Il progetto sociale: c) misure tese a promuovere l emersione del lavoro irregolare o l avvio all auto-impiego (attraverso percorsi che permettono l utilizzo di risorse regionali); d) misure tese a promuovere l accesso ai dispositivi della politica del lavoro regionale indirizzati alla formazione e di incentivo all occupazione (attivazione di una riserva nell ambito delle attività formative programmate ordinariamente); e) agevolazioni per l uso dei trasporti pubblici regionali (assegnazione di risorse al Consorzio Unico Campania per le politiche tariffarie dei trasporti); f) sostegno alle spese di affitto (incremento del 15% del contributo previsto dalla legge n. 431/98); g) inserimento nelle attività culturali (riduzioni sull acquisto dell artcard e facilitazioni per le manifestazioni culturali promosse dalla Regione). 18
19 Campania - Reddito di cittadinanza (legge 19 febbraio 2004, n. 2) - sperimentazione interrotta nel 2010 La modalità di valutazione della situazione economica: si considera l ISEE o, se superiore, un indicatore di reddito stimato sulla base dei consumi familiari, relativi alle utenze dell anno precedente, di telefonia, elettricità e gas, alla proprietà di autoveicoli e motocicli (valutati in base all anno di immatricolazione e alla cilindrata) e ai consumi presunti relativi all abitazione in cui si vive. Limite economico annuo di accesso: 5.000,00. L importo mensile massimo del contributo: 350,00. 19
20 Firenze - Interventi economici (deliberazione della Giunta della Società della Salute 20 marzo 2009, n. 6) Gli enti coinvolti: il comune. I destinatari: le persone residenti regolarmente iscritte all anagrafe della popolazione del comune. Possono essere erogati interventi di emergenza anche a favore di persone temporaneamente presenti nel territorio comunale che si trovino in situazioni di bisogno tali da esigere interventi non differibili per legge. Tali interventi rivestono comunque carattere temporaneo, straordinario e di emergenza. Il progetto sociale: predisposizione da parte del servizio sociale di un piano individualizzato di assistenza, condiviso con il richiedente in cui sono definiti compiti, impegni e responsabilità. 20
21 Firenze - Intervento economico di sussistenza (deliberazione della Giunta della Società della Salute 20 marzo 2009, n. 6) Il progetto sociale: i piani sono diversificati a seconda che si tratti di un intervento economico di sussistenza (destinato alle persone anziane e a quelle affette da invalidità permanente superiore al 74%), di un intervento economico di inserimento (destinato alle persone potenzialmente in grado di percepire un reddito) o di un intervento economico finalizzato (destinato alle persone che si trovano ad affrontare situazioni che richiedono un eccezionale e straordinario onere economico). La modalità di valutazione della situazione economica: l ISEE e altre entrate non imponibili ai fini IRPEF (al netto del canone di locazione e degli interessi passivi sul mutuo). Limite economico annuo di accesso: 5.956,56. E poi prevista l esclusione dalla prestazione dei nuclei familiari titolari di un patrimonio mobiliare superiore a 5.000,00 e/o proprietari di un patrimonio immobiliare superiore a ,00 (a esclusione della casa di abitazione) e/o di autoveicoli e motocicli (in relazione all anno di immatricolazione e alla cilindrata), di camper e natanti. L importo mensile massimo del contributo: 500,00. 21
22 Una possibile proposta Perche non utilizzare l ISEE? Tre ragioni: a) l ISEE considera solamente i redditi imponibili ai fini IRPEF, escludendo, pertanto, dalla valutazione della situazione economica numerose tipologie di entrate comunque disponibili per coprire i bisogni del nucleo familiare; b) l ISEE considera le entrate reddituali riferite a un periodo antecedente a quello di presentazione della richiesta della prestazione e, quindi, rappresenta una situazione che può essersi modificata (anche sostanzialmente) a causa di eventi intercorsi tra i due momenti; c) l ISEE non è in grado di considerare le entrate reddituali non dichiarate dal nucleo familiare, in quanto derivanti da forme di lavoro irregolare od oggetto di fenomeni di evasione fiscale. 22
23 Una possibile proposta Si può non utilizzare l ISEE? A livello nazionale il reddito minimo di inserimento introdotto con il decreto legislativo 18 giugno 1998, n. 237 non ha utilizzato l ISEE quale strumento per la valutazione della situazione economica delle famiglie richiedenti. La legge 8 novembre 2000, n. 328 fa proprio, quale misura di contrasto alla povertà, l istituto del reddito minimo di inserimento (articolo 23) e il Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali , adottato con il DPR 3 maggio 2001 in applicazione dell articolo 18 della legge n. 328/00, nelle more dell estensione a tutto il territorio nazionale dell istituto del reddito minimo di inserimento, indica la necessità che i governi locali inizino a modificare i propri sistemi di assistenza economica nella prospettiva di intervento prevista dal RMI. 23
24 Una possibile proposta Quali correttivi introdurre rispetto all ISEE? a) considerare tutte le entrate a qualsiasi titolo percepite dai componenti il nucleo familiare; b) rettificare i redditi dichiarati ai fini ISEE in presenza di cambiamenti significativi nella situazione occupazionale dei componenti il nucleo familiare; c) definire un indicatore della situazione reddituale presunta basato su una stima della spesa per consumi del nucleo familiare. 24
25 Una possibile proposta Il ricorso a indicatori di consumo A chi ci si può ispirare? Alla Provincia di Reggio Emilia, che, ai fini dell erogazione delle prestazioni sociali, ha sviluppato il cosiddetto Equometro. Si tratta di un sistema di valutazione di redditi e consumi che prevede di richiedere ai cittadini informazioni relative a: a) i redditi; b) la liquidità (estratto conto, movimenti, ecc.); c) i valori mobiliari (presso banche, posta, società finanziarie, assicurative, ecc.); d) le cassette di sicurezza e le carte di credito; e) le automobili; f) gli abbonamenti Pay TV, telefonici, sportivi, culturali (ad esempio, a riviste) e a centri benessere; g) la cessione del quinto dello stipendio. 25
26 Una possibile proposta Il ricorso a indicatori di consumo A chi ci si può ispirare? Alla Provincia Autonoma di Trento che dal 2009, ai fini dell erogazione del reddito di garanzia, provvede alla determinazione della condizione economica dei nuclei familiari richiedenti la prestazione, confrontando la situazione reddituale dichiarata con quella presunta, stimata sulla base dei consumi effettuati dagli stessi nuclei (in relazione alle loro caratteristiche/ condizioni) e, conseguentemente, sulla base della capacità economica necessaria per fare fronte alle spese sostenute. 26
27 Una possibile procedura A. La definizione del limite economico di accesso (Minimo Vitale) B. La determinazione della situazione reddituale C. La stima della situazione reddituale in base alla spesa per consumi D. Il confronto tra il reddito dichiarato e il reddito stimato E. La determinazione della situazione patrimoniale F. La determinazione della situazione economica G. La quantificazione dell importo del contributo H. Le possibili cause di esclusione dal contributo 27
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