(Deliberazione della Giunta Regionale n del 29/10/2010 Pubblicata sul BURP n.167 del 04/11/2010)

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1 UNIONE EUROPEA FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE REGIONE PUGLIA AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DEL TERROTORIO, DEI SAPERI E DEI TERRITORI SISTEMI AMBIENTALI E CULTURALI (Deliberazione della Giunta Regionale n del 29/10/2010 Pubblicata sul BURP n.167 del 04/11/2010) Procedura ordinaria finalizzata al riconoscimento del S.A.C. LA VIA TRAIANA IL PROGRAMMA GESTIONALE ED OPERATIVO

2 PROGRAMMA GESTIONALE DEL SAC LA VIA TRAIANA Art. 6 c. 1 dell Avviso Pubblico Invito a manifestare interesse per la valorizzazione e gestione dei Sistemi Ambientali e Culturali (SAC) della Regione Puglia e per l attuazione territoriale dell Azione e dell Azione del PO FESR Puglia ( ) Artt. 7 e 8 del Disciplinare per la valorizzazione e la gestione dei sistemi ambientali e culturali della Regione Puglia SOMMARIO 1. IL MODELLO DI GESTIONE 3 GLI INTERVENTI E I SERVIZI DI FRUIZIONE E VALORIZZAZIONE 5 I BENI 9 I NUMERI DEL SAC FORMA GIURIDICA DEL SOGGETTO GESTORE E RELATIVE FORME DI COORDINAMENTO TRA I PARTNER LE FUNZIONI DEL SOGGETTO GESTORE E LE AZIONI DA SVOLGERE DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO DI RISORSE LE FONTI DI FINANZIAMENTO STRUMENTI DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELL ESECUZIONE DEI PROGRAMMI GESTIONALI 30 ALLEGATI: 31 ALLEGATO A) - Il bilancio di medio termine delle attività (in fase di completamento) 31 ALLEGATO B) - Il processo di partecipazione 33 ALLEGATO C) - Convenzione AVB e delibera attivazione Operazione Bandiera 34

3 1. IL MODELLO DI GESTIONE Nel descrivere il modello di gestione del SAC La Via Traiana si ritiene utile, in premessa, operare una distinzione. Vanno considerate separatamente da un lato la gestione delle procedure di progettazione, attuazione e rendicontazione degli investimenti del SAC, dall altro la gestione relativa all erogazione dei servizi di valorizzazione integrata. La prima, rappresentata dalla definizione dei documenti di progetto nell ambito della procedura negoziale istituita ai sensi dell art. 6 dell Avviso Pubblico Invito a manifestare interesse per la valorizzazione e gestione dei Sistemi Ambientali e Culturali (SAC) della Regione Puglia e per l attuazione territoriale dell Azione e dell Azione del PO FESR Puglia ( ) (in seguito Avviso), è caratterizzata, altresì, dalle procedure di attuazione degli investimenti (gestione di bandi e gare) e di rendicontazione amministrativa e contabile. L organizzazione che caratterizza la gestione di queste procedure è descritta all art. 4 del Disciplinare per la valorizzazione e la gestione dei sistemi ambientali e culturali della Regione Puglia (in seguito Disciplinare). Il sistema di gestione relativo all erogazione dei servizi di valorizzazione integrata è descritto nel presente Programma Gestionale, definito a seguito di una procedura negoziale nel rispetto di quanto stabilito al Titolo IV del Disciplinare. Organizzazione SAC descritta all art. 4 del Disciplinare Programma Gestionale Erogazione e coordinamento dei servizi di valorizzazione integrata del SAC Figura 1: Organizzazione del SAC Il primo livello gestionale è caratterizzato dall accentramento di tutte le responsabilità formali e operative in capo al partenariato pubblico del SAC (in particolare al Soggetto capofila). Il secondo, pur mantenendo inalterata la distribuzione delle responsabilità nei confronti dell Ente Regione, è caratterizzato dall istituzione di un organismo operativo che ha un ruolo centrale nella gestione delle attività di valorizzazione e fruizione integrata. Tra i compiti di detto organismo vi è anche quello di promuovere la estensione delle attività del SAC anche ad ulteriori operazioni, da finanziare con nuove e differenti risorse, in grado di conferire stabilità e prospettiva di crescita dell'esperienza SAC. I compiti di tale organismo sono descritti, nei suoi componenti, nelle sue procedure e nelle sue modalità gestionali, ai paragrafi seguenti. Il Programma Gestionale ed Operativo, consente di qualificare l azione gestionale. Esso pone le basi perché la fornitura dei servizi di valorizzazione integrata del SAC raggiunga qualificati livelli prestazionali, individuando una procedura per la definizione e il rispetto degli standard quali-quantitativi e consentendo il monitoraggio dell evoluzione dell offerta territoriale. Requisiti del modello gestionale in funzione delle specificità del SAC La Via Traiana La definizione del sistema gestionale del SAC che comprende i Comuni di Brindisi, Carovigno, Ceglie

4 Messapica, Fasano, Ostuni e San Vito dei Normanni, si basa su un modello organizzativo snello e sostenibile che nel tempo deve puntare: - alla realizzazione di una rete integrata di beni materiali ed immateriali (modello policentrico) - alla razionalizzazione e miglioramento dell offerta esistente - all introduzione di servizi aggiuntivi rispondenti ai bisogni - al coinvolgimento e sensibilizzazione delle comunità - alla valorizzazione delle attività produttive tradizionali - alla stesura di accordi con soggetti pubblici e privati In generale il modello sarà orientato a promuovere la estensione delle attività del SAC anche ad ulteriori operazioni, da finanziare con nuove e differenziate risorse pubblico - private. Obiettivi strategici del programma gestionale Il comprensorio del SAC pur presentando i maggiori flussi turistici della provincia brindisina, seppur caratterizzato dalle più interessati forme ricettive dell intera provincia in termini di qualità e ricettività rurale, seppur connotato da forte appeal legato al paesaggio culturale che esprime il suo territorio e a singoli attrattori quali il Parco Archeologico di Egnazia, il centro storico di Ostuni, la costa, lo Zoo Safari, la Riserva di Torre Guaceto, la gastronomia di Ceglie Messapica, il festival Barocco di San Vito dei Normanni, il sistema di mobilità lenta di Parco delle Dune Costiere, seppur dotato di importanti scali portuale ed aeroportuali, di fatto vanta uno sviluppo turistico avvenuto in modo spontaneo guidato dalla domanda piuttosto che da una offerta strutturata ed integrata. Tale area pur disponendo di tutte le componenti essenziali non si è mai posta in una logica di integrazione e sistematizzazione delle stesse. Un contesto attivo, ma privo di obiettivi di posizionamento rispetto al settore culturale e turistico sia nei confronti delle comunità residenti che dell utenza esterna. Oggi per competere non si può più prescindere da tali valutazioni e se l obiettivo è migliorare ( i dati che seguono evidenziano, per il periodo 2012/2008, una flessione delle presenze che va recuperata) e di convogliare i flussi turistici stranieri o le diverse forme di turismo per allungare la stagione, è indispensabile porsi in una logica di territorio, dove le singolarità vengono inglobate nello stesso quali valori identitari di un area e non più quali attrattori a sé stanti. In questa cornice si sviluppa il quadro logico di progetto in base al quale sarà organizzata ed articolata la fase connessa all attuazione degli interventi intesi quale start up del sistema nel suo complesso. Inoltre, la visione e l approccio strategico generale hanno consentito di definire l obiettivo che nel suo complesso è in grado di sostenere, promuovere e rendere riconoscibile ed incisiva l idea forza: accrescere la riconoscibilità del territorio come area sistema per un offerta culturale e turistica di qualità in un ottica di incremento e destagionalizzazione dei flussi di visita Ruolo di ciascuno dei partner e degli attori coinvolti In generale tutti gli attori coinvolti intendono avviare un percorso che miri a: creare o rinsaldare i rapporti tra gli operatori turistici e i gestori delle risorse ambientali e culturali; connettere il patrimonio storico-artistico con l eredità naturalistica che lo ha protetto nel tempo; palesare il rapporto antico tra il mare, le testimonianza storico-culturali e la cittadinanza del SAC; legare il sapore del sentimento religioso e antico alla dimensione della socialità familiare del vivere e consumare con lentezza; creare un sistema di intermobilità lenta integrata dell area SAC; integrare esperienze di intermobilità lenta con modelli innovativi di fruizione eventi d interpretazione ambientale e culturale dei luoghi del sistema;

5 creare un offerta didattica dell area SAC secondo un modello organizzativo replicabile; favorire il rispetto di condizioni e standard di qualità comuni a tutti i beni e servizi inseriti nel progetto di valorizzazione integrata; definire sistemi di rilevazione e misurazione dei risultati e degli impatti, coordinati con quanto stabilito dalla Regione Puglia nel relativo progetto di monitoraggio. Struttura di gestione del SAC Gli organi del SAC sono: L ORGANISMO DECISIONALE IL SOGGETTO CAPOFILA ILTAVOLO TECNICO IL PARTENARIATO ECONOMICO E SOCIALE L ORGANISMO OPERATIVO GLI INTERVENTI E I SERVIZI DI FRUIZIONE E VALORIZZAZIONE La promozione della costituzione del SAC rappresenta l occasione per la realizzazione di una rete fra territori che favorisca la semplificazione della frammentata realtà dell area sotto il profilo della valorizzazione, gestione e fruizione del patrimonio ambientale e culturale, al fine di concentrare risorse finanziarie e tecniche su un ambito territoriale omogeneo, piuttosto che sui singoli beni e/o istituzioni. A tale proposito i beni che saranno interessati dai servizi di valorizzazione, individuati in relazione ai diversi tematismi che animano l area, possono essere considerati come i cardini di un unico sistema policentrico, all interno del quale si sviluppano tutte le relazioni finalizzate alla costruzione del modello integrato. Trattasi di un modello incentrato su diverse categorie di beni, di cui solo alcuni rivestono la funzione di nodo del sistema, in virtù della capacità attrattiva e/o del flusso di turisti e visitatori e/o del ruolo di porta di accesso al territorio. Tali beni sono già suscettibili di valorizzazione e gestione integrata in quanto fruibili e disponibili. Gli interventi di valorizzazione che si intendono realizzare, consentiranno di dotare i beni ambientali e culturali interessati di servizi accessori e di servizi aggiuntivi, che verranno erogati da soggetti selezionati secondo la normativa vigente. In questo contesto, l articolazione del piano di valorizzazione e gestione integrata permetterà di pianificare, realizzare, gestire e monitorare azioni ed iniziative volte a rafforzare i servizi già esistenti o da attivare in un ottica sistemica a beneficio delle comunità residenti e dei turisti. L interazione con l ambiente, come richiamo emozionale dell identità culturale dei luoghi, la contaminazione di antico e moderno, la narrazione delle immagini del passato che si appropriano dello spazio e del tempo presente laddove la storia si combina con la tecnologia, dovranno costantemente animare i servizi di valorizzazione per determinare un processo di costante fruibilità di luoghi di lontana memoria. In fase di attuazione, le procedure di affidamento dei servizi relativi alla fruizione integrata dei beni del SAC dovranno prevedere la redazione di un piano di gestione economico-finanziaria dei servizi affidati in gestione, calcolato per un minimo di 5 anni, nel rispetto di requisiti qualitativi e prestazionali minimi stabiliti dal soggetto gestore. Rispetto a questi requisiti, saranno valutate positivamente le eventuali proposte migliorative del servizio per effetto dell applicazione del criterio dell offerta più vantaggiosa come previsto dall art. 84 del Codice degli appalti.

6 I capitolati di gara per gli allestimenti conterranno gli standard prestazionali minimi, gli obiettivi cui devono rispondere gli allestimenti, le dotazioni tecnologiche minime definite nel rispetto di quanto indicato dalla progettazione esecutiva e dall organismo di gestione del SAC. Per ogni tipologia di servizio del SAC i soggetti gestori aggiudicatari dei servizi [turistici, culturali, laboratoriali, ecc.] dovranno assicurare l impiego di personale in posso di caratteristiche e titoli coerenti con le attività oggetto del relativo appalto, comprovato, se richiesto, da curricula e attestazioni. Di seguito sono riportati alcuni requisiti che già questo Programma individua come livelli prestazionali minimi: Gli spazi di accoglienza e per l apprendimento e la produzione di contenuti culturali dovranno rispettare standard prestazionali coerenti con le linee guida del MIUR per gli atelier per l apprendimento: spazi generici che si specializzano con gli arredi e le dotazioni tecnologiche, differenti tipologie di sedute (tavoli e sedie classici e sedute morbide e informali) e arredi per la sosta, contenitori di strumenti didattici, differenti supporti per la comunicazione. Arredi e attrezzature dovranno inoltre rispondere ai principi dell Universal Design e quando ciò sia già disponibile sul mercato avere la certificazione Ecolabel per gli arredi e le attrezzature elettroniche. Tutto il materiale informativo cartaceo dovrà essere stampato secondo i criteri dettati dalla disciplina in materia di appalti verdi. I laboratori dovranno garantire il requisito delle pari opportunità e della più ampia accessibilità (fisica e linguistica), con una riserva di posti gratuiti disponibili per bambini/ragazzi in condizioni di disagio. I soggetti gestori aggiudicatari dei servizi che il SAC pone in gara devono assicurare l impiego di personale con: comprovata conoscenza del territorio del SAC nelle sue componenti storiche, artisticoarcheologiche ed ambientali; adeguata conoscenza della lingua inglese ed eventualmente anche di altra lingua straniera tra francese, tedesco e spagnolo; buone attitudini ed esperienza nelle relazioni con il pubblico; adeguato e coerente titolo di studio nonché esperienza triennale specifica nelle attività operative e funzionali oggetto dell appalto. Per l attuazione delle operazioni si rimanda a quanto previsto dalla Convenzione sottoscritta in data 16/11/2010, articolo sub 3). La logica di progetto La Via Traiana è un elemento fortemente identitario dell area SAC, per ciò che ha rappresentato e continua a rappresentare: è un lungo strascico di pietre che fissa la storia nella terra. Un racconto che si svolge per millenni e disegna i suoi tornanti e le sue rette come uno speciale linguaggio della cultura, della natura, del mare. I suoi tratti sono le vicende degli uomini, le territorialità che le sue pietre attraversano, sono la straordinaria capacità di unire vocazioni e bellezze. La Via Traiana è una interminabile narrazione di traffici, viaggi, scambi, paesaggi, parole e promesse d orizzonte che costruisce civiltà e marcia verso il progresso. La Via Traiana è questo, un filo che attraversa terre diverse, sottili orografie e lembi di mare, valli e canali, incroci rurali e impronte della cristianità. La Via Traiana è anche questo, l antica consolare che incide nella terra il sogno di Roma di sporgersi sul mare d Oriente

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8 IDEA FORZA La Via Traiana interminabile narrazione di traffici, viaggi, scambi, paesaggi, parole e promesse d orizzonte che costruisce civiltà e marcia verso il progresso OBIETTIVI Miglioramento della fruibilità ed accessibilità dei beni Potenziamento dell attrattività e recupero dell identità dell area SAC STRATEGIE potenziamento della fruizione dei beni nodo o di altri di forte appeal attraverso l implementazione di servizi ad alta valenza innovativa costruzione delle connessioni materiali tra i beni ambientali e culturali presenti all interno del sistema policentrico attraverso forme di mobilità lenta e sostenibile integrate con il sistema della mobilità dell area creazione delle connessioni immateriali fra i beni, i luoghi, gli eventi al fine di evocarne i caratteri identitari e favorire attraverso attività laboratoriali il racconto del SAC e la riconoscibilità identitaria dell area AZIONI LA DIDATTICA NEL SAC LA VIA TRAIANA LA VIA TRAIANA RACCONTA I TESORI DELLA VIA TRAIANA ANIMAZIONE TERRITORIALE MONITORAGGIO.

9 I BENI I beni facenti parte del SAC possono essere considerati come i cardini di un unico sistema policentrico, all interno del quale si sviluppano tutte le relazioni e le attività finalizzate alla costruzione del modello di fruizione integrato. Dovendosi garantire determinati standard minimi prestazionali (sicurezza, dotazione infrastrutturale, accessibilità, etc.) ad un elenco iniziale di beni interessati dai servizi di valorizzazione e fruizione integrata, se ne aggregheranno altri (pubblici e privati) man mano che verranno dotati dei suddetti requisiti. Denominazione del bene o attività Localizzazione Palazzo Granafei Nervegna Comune di Brindisi Comune di Brindisi Casa del Turista Comune di Brindisi Comune di Brindisi Porta Lecce Comune di Brindisi Comune di Brindisi Porta Mesagne Comune di Brindisi Comune di Brindisi Bastioni San Giacomo Comune di Brindisi Comune di Brindisi Museo Ribezzo Comune di Brindisi Provincia di Brindisi Castello e parco Comune di Carovigno Comune di Carovigno Modalità attuali di funzionamento e gestione Santa Maria Assunta detta Chiesa Nova Comune di Carovigno Comune di Carovigno (in forza di Convenzione con Curia) Castello Ducale Comune di Ceglie Messapica Comune di Ceglie Messapica Centro di documentazione archeologica Comune di Ceglie Messapica Comune di Ceglie Messapica Convento San Domenico Comune di Ceglie Messapica Comune di Ceglie Messapica Faro del Borgo Marinaro Comune di Fasano Comune di Fasano Ex Convento delle Teresiane Comune di Fasano Comune di Fasano Parco Archeologico di Egnatia Comune di Fasano Soprintendenza archeologica Parco Archelogico e Naturale di S. Maria di Agnano Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale Palazzo Tanzarella nel Centro storico di Ostuni Casa del Parco - ex stazione ferroviaria di Fontevecchia Comune di Ostuni Comune di Ostuni Comune di Ostuni Comune di Ostuni Istituzione Museo di civiltà preclassiche e Parco archeologico Istituzione Museo di civiltà preclassiche e Parco archeologico Comune di Ostuni Comune di Ostuni Impianto di acquacoltura Fiume Morelli Comune di Ostuni Consorzio di gestione del Parco Regionale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo Palazzo Azzariti Comune di San Vito dei Comune di San Vito dei Normanni

10 Denominazione del bene o attività Normanni Localizzazione Modalità attuali di funzionamento e gestione Chiesa Santa Maria della Pietà Chiesa di San Giovanni Castello di Alceste Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto Area Marina Protetta di Torre Guaceto Centro Visite Giardino botanico centro visite Comune di San Vito dei Normanni Comune di San Vito dei Normanni Comune di San Vito dei Normanni Comune di San Vito dei Normanni Comune di San Vito dei Normanni Comune di San Vito dei Normanni Comune di Brindisi e Carovigno Consorzio di Gestione di Torre Guaceto Comune di Brindisi e Carovigno Consorzio di Gestione di Torre Guaceto Comune di Brindisi e Carovigno Consorzio di Gestione di Torre Guaceto Comune di Brindisi e Carovigno Consorzio di Gestione di Torre Guaceto Parco Naturale regionale Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo Albergabici- ex casa cantoniera ex ANAS Comune di Ostuni e Fasano Comune di Ostuni Consorzio di Gestione di Torre Canne Torre San Leonardo Consorzio di Gestione di Torre Canne Torre San Leonardo

11 I NUMERI DEL SAC Capacità ricettiva nostra elaborazione su dati IPRES

12 Arrivi e presenze dei clienti italiani e stranieri negli esercizi alberghieri

13 nostra elaborazione su dati IPRES Arrivi e presenze dei clienti italiani e stranieri negli esercizi extralberghieri

14 nostra elaborazione su dati IPRES

15 Arrivi e presenze dei clienti italiani e stranieri negli esercizi alberghieri ed extralberghieri nostra elaborazione su dati IPRES

16 Alcuni indicatori relativi al movimento dei clienti italiani e stranieri presso le strutture ricettive nostra elaborazione su dati IPRES

17 ARTICOLAZIONE COMPLESSIVA DEI SERVIZI FINANZIATI DAL SAC Operazione Azione Finalità dell'azione Progetto bandiera Progetto completamento AZIONE 1 ATTIVITA PROPEDEUTICHE AZIONE 1 SERVIZI DIDATTICI QTE - Progetto Bandiera Produzione di materiale informativo 4.132,23 Animazione territoriale ,93 Allestimento di spazi destinati alla didattica ,20 Prestazione di servizi didattici ,26 Produzione e diffusione di materiali didattici ,08 SPESE PER GARE 4.132,23 AZIONE 2 LA VIA TRAIANA RACCONTA... AZIONE 3 I TESORI DELLA VIA TRAIANA Sub-totali Progetto Bandiera QTE - Progetto Completamento Servizi finalizzati all assistenza didattica ,08 Forniture ,72 Materiale informativo e divulgativo ,95 Servizi di guida turistica e/o artistica, animatore scientifico, educatore ambientale, animatore musicale ,88 Servizi di infotainment ,96 Servizi esperenziali ,00 Forniture ,00 Materiale informativo e divulgativo ,00 SPESE PER GARE 5.000,00 Subtotali - Progetto completamento Totale QTE , , ,59 MONITORAGGIO , ,44 ANIMAZIONE , , ,16 Servizi e forniture finanziati dal FESR al netto di IVA , , ,83 IVA al: 21% su Progetto Bandiera e 22,00% su Progetto Completamento , , ,33 Finanziamento FESR IVA compresa , , ,16 Cofinanziamento (in cash ed in kind) 0,00 0,00 0,00

18 Totale progetto (FESR - Cofinanziamento) ,00 0, , ,16

19 2. FORMA GIURIDICA DEL SOGGETTO GESTORE E RELATIVE FORME DI COORDINAMENTO TRA I PARTNER Il soggetto gestore è costituito dai Comuni di Brindisi, Carovigno, Ceglie Messapica, Fasano, Ostuni, San Vito dei Normanni costituitisi già in partenariato sulla base dell atto convenzionale ai sensi dell art. 30 del T.UE.L. sottoscritto in data 16 /11/2010. Articolo 3 Oggetto La presente Convenzione ha per oggetto lo svolgimento, in modo coordinato tra i Comuni di Brindisi, Carovigno, Cellino San Marco, Ceglie Messapica, Erchie, Fasano, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, Oria, Ostuni, San Donaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni, San Michele Salentino, Torchiarolo, Torre Santa Susanna, Villa Castelli, e la Provincia di Brindisi delle attività, funzioni e compiti, relativi all'attuazione e realizzazione del PS dell'area Vasta Brindisina ed al del PUM, compresi gli interventi contenuti nel Programma Stralcio, di eventuali ulteriori Programmi Stralcio, di quelli che dovessero scaturire da altre procedure negoziali con la Regione nonché delle attività, funzioni e compiti, relativi all'attuazione e realizzazione di Piani Integrati Plurifondo. Il sistema di governance previsto per la gestione associata del PS e del PUM, si caratterizza per la sinergia di tutti gli attori che concorrono allo sviluppo dell'area nel percorso tracciato dal Piano strategico secondo le rispettive funzioni istituzionali, sociali ed economiche. AI fine di assicurare la massima efficienza alla fase di attuazione del Piano si è ritenuto di operare una scelta che distingue, in relazione alla tipologia, gli interventi tra "puntuali" e "sovra-comunali", prevedendo per ciascuna delle due tipologie una forma diversa di accentramento delle funzioni. In particolare: A. INTERVENTI "PUNTUALI" Per gl'interventi "puntuali" - intendendo per essi quelli che attengono ad investimenti delle singole Amministrazioni, e per i quali il soggetto beneficiario viene individuato nella singola Amministrazione destinataria - la presente Convenzione definisce i rapporti tra i sottoscrittori al fine di armonizzare l'attuazione e la gestione di tali interventi con quelli di sistema (denominati "sovra-comunali"). Gli Enti aderenti pertanto individuano il Comune di Brindisi quale soggetto Capofila solo per il coordinamento delle azioni connesse, senza essere responsabile dell'attuazione degli interventi (primo periodo del comma 4 dell'art. 30 D.Lgs. n. 267/2000). B. INTERVENTI "SOVRA -COMUNALI" Per gli interventi "sovra-comunali", - intendendo per essi tutti quelli che attengono ad investimenti che, in relazione alla loro natura e valenza territoriale (di rete elo di sistema), il Comitato Istituzionale dovesse ritenere opportuno attuare unitariamente -la presente Convenzione definisce i rapporti tra i sottoscrittori al fine di definire gli aspetti legati all'attuazione degli stessi. A tal proposito si individuano le seguenti fattispecie: B1) interventi sovra-comunali che riguardano tutti i Comuni dell'area Vasta Brindisina: gli Enti aderenti individuano il Comune di Brindisi quale soggetto Capofila e beneficiario per gli interventi sovra-comunali" B2) interventi sovra-comunali che riguardano solo alcuni dei Comuni dell'area Vasta Brindisina: gli Ente aderenti rimandano al Comitato Istituzionale l'individuazione dell'eventuale Soggetto Attuatore. In forza dello stesso, il Comitato Istituzionale dell Area Vasta Brindisina: con Delibera n. 14 del 29/09/2012, ha individuato il Comune di Ostuni quale comune capofila/soggetto attuatore del SAC La Via Traiana e dell intervento di rete La Didattica nel SAC La Via Traiana ; con Delibera n. 18 del 08/05/2014, ha confermato al Comune di Ostuni la funzione di Comune Capofila/soggetto attuatore del SAC la Via Traiana e delle operazioni ammesse a finanziamento. Ha assegnato al Comune Capofila l avvio alla gestione operativa del SAC la Via Traiana. Il soggetto gestore, al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi, stipulerà apposita convenzione volta a favorire l avvio alla gestione operativa del SAC secondo il modello organizzativo

20 e gestionale che segue. IL MODELLO ORGANIZZATIVO E GESTIONALE La numerosità dei soggetti coinvolti nel percorso di costruzione del Sistema Ambientale La Via Traiana, la differente natura degli stessi nonché i differenti livelli gestionali, hanno comportato la definizione di un modello atto a garantire sia gli aspetti formali e di governace che quelli operativi gestionali. Il modello si articola quindi in due livelli: IL PRIMO LIVELLO è caratterizzato dall accentramento di tutte le responsabilità formali connesse agli aspetti inerenti la progettazione, l attuazione e la rendicontazione degli investimenti del SAC (governance). IL SECONDO LIVELLO invece è caratterizzato dall istituzione di un organismo operativo interessato agli aspetti correlati alla gestione delle operazioni attuative del SAC e quindi all erogazione e coordinamento dei servizi di valorizzazione (organizzazione e gestione). La stretta correlazione fra governance e gestione deriva anche dalla volontà espressa dai soggetti promotori la costituzione del SAC di adottare un modello snello e flessibile, evitando la creazione di sovrastrutture con costi impossibili da sostenere per gli enti coinvolti. Pertanto di seguito sono elencati (ai sensi dell art. 4 del Disciplinare per la Valorizzazione e la Gestione dei Sistemi Ambientali e Culturali (SAC) della Regione Puglia) gli Organi che complessivamente concorrono al modello, e specificate le Funzioni di ciascuno. Dalla lettura emerge chiaramente come in alcuni casi i due livelli si sovrappongono e l organo interessato si ritrova a svolgere il duplice ruolo: di governance, soprattutto in relazione all avvio del programma ed al controllo e monitoraggio dello stesso, e di gestione per quel che riguarda gli aspetti legati all attuazione delle stesso, alla realizzazione delle operazioni di valorizzazione ed alla interazione con i soggetti deputati all attuazione e quindi in alcuni casi gestione, per effetto delle modalità di gara adottate o da adottare ( es. appalto in concessione ). In ogni caso, l articolazione degli organi è stata formulata in modo da individuare per ciascuno funzioni sinteticamente e chiaramente identificabili: di indirizzo e controllo, di rappresentanza giuridica ed istituzionale, tecnico-scientifica, di dialogo partecipativo, di gestione operativa. Si riportano di seguito gli organi, le funzioni e i compiti del soggetto gestore del SAC la Via Traiana. L organismo decisionale è costituito dall ASSEMBLEA ISTITUZIONALE ORGANISMO DECISIONALE composta dai rappresentanti legali dei Comuni di Brindisi, Carovigno, Ceglie Messapica, Fasano,Ostuni e San Vito dei Normanni interessati dalla perimetrazione del SAC, nonché dai rappresentanti legali il Consorzio di gestione di Torre Guaceto ed il Consorzio di gestione del Parco Naturale Regionale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo ricadenti nello stesso ambito. L Assemblea Istituzionale ha sede presso il Comune Capofila. Assume tutte le decisioni relative all indirizzo strategico del Sistema; all individuazione dei progetti e delle azioni da realizzare per la tutela, la conservazione, la valorizzazione e la gestione integrata delle risorse ambientali e culturali individuate; alla sorveglianza degli interventi realizzati e dei risultati ottenuti. In particolare: definisce le emergenze culturali e/o ambientali che necessitano di interventi di recupero, valorizzazione e gestione al fine di migliorare le condizioni di conoscenza, conservazione e fruizione dei beni e del SAC;

21 formula gli indirizzi strategici volti ad attivare iniziative finalizzate al recupero, alla tutela ed alla valorizzazione dei beni ambientali e culturali del SAC; definisce le strategie per la preparazione ed elaborazione della Proposta di valorizzazione e gestione integrata del SAC, del Programma Gestionale del SAC e dei relativi interventi di valorizzazione; adotta la Proposta di valorizzazione e gestione integrata del SAC, il Programma Gestionale del SAC e gli interventi di valorizzazione; definisce i costi inerenti il funzionamento e l attuazione del SAC nonché il relativo piano di riparto; individua il Soggetto Capofila; demanda al Comune Capofila l adozione degli atti formali conseguenti alle decisioni assunte; nomina i propri referenti in seno al Tavolo Tecnico; nomina, su indicazione dei soggetti gestori/proprietari dei beni interessati dal SAC, i referenti degli stessi in seno al Tavolo Tecnico; esercita, con il supporto del Tavolo Tecnico, il monitoraggio ed il controllo delle operazioni ed iniziative messe in campo, al fine di individuare eventuali criticità e blocchi del processo e promuovendo l adozione di opportuni correttivi; esercita il controllo delle attività di competenza del Soggetto Capofila e dell Organismo Operativo. SOGGETTO CAPOFILA il Capofila dell aggregazione è stato individuato nel Comune di Ostuni dall Organismo Decisionale del partenariato istituzionale e dal Comitato Istituzionale dell Area Vasta Brindisina. Quest ultimo, con delibera n. 14/2012 ha riconosciuto al Comune di Ostuni anche la funzione di soggetto attuatore dell operazione bandiera del SAC la Via Traiana. Svolge tutte le attività necessarie a conseguire il buon esito delle iniziative previste per la valorizzazione e gestione integrata delle risorse ambientali e culturali del territorio. Per il tramite dell ufficio SAC, si occupa dell attuazione del SAC la Via Traiana. Il Capofila,esercita la rappresentanza giuridica ed istituzionale del SAC, rappresentando unitariamente gli enti sottoscrittori nei confronti della Regione Puglia e dei terzi. In particolare: istituisce l Ufficio SAC presso i propri uffici, definendo le dotazioni materiali ed umane necessarie; nomina il responsabile dell Ufficio SAC nonché il/i RUP deputato/i all attuazione di ciascuna delle operazioni di valorizzazione; presenta alla Regione la Proposta di valorizzazione e gestione integrata del SAC, in coerenza con le disposizioni e i termini dell Avviso; presenta alla Regione il Programma Gestionale del SAC e delle operazioni di valorizzazione; presenta le proposte e /o i progetti di valorizzazione integrata ai soggetti deputati all erogazione di benefici finanziari; rappresenta il partenariato nella fase negoziale con l Amministrazione Regionale per la definizione della procedura negoziale SAC, delle azioni di valorizzazione ed integrazione e di tutte le operazioni e gli atti di qualsiasi natura, dipendenti dalla realizzazione delle attività proposte dal partenariato, indirizzando e coordinando le attività della struttura tecnica; favorisce l attuazione delle attività di animazione, sensibilizzazione, informazione e comunicazione del Sistema Ambientale e Culturale, in particolare ai fini del coinvolgimento del tessuto produttivo territoriale, dello sviluppo economico e dell attrattività territoriale; approva i documenti adottati dall Organismo Decisionale.

22 In particolare l Ufficio SAC: coordina le iniziative del Tavolo Tecnico volte alla definizione dei bisogni di valorizzazione dei beni del SAC in un ottica di gestione integrata nonché delle metodologie, degli standard e dei requisiti qualitativi e prestazionali delle azioni di valorizzazione; predispone la Proposta di valorizzazione e gestione integrata del SAC, il Programma Gestionale e le operazione di valorizzazione, nel rispetto delle linee guida regionali, dei bisogni espressi dai soggetti gestori/proprietari dei beni e secondo gli indirizzi formulati dall Assemblea Istituzionale; individua linee di finanziamento, pubblico o privato, per l attivazione e realizzazione di nuove operazioni di valorizzazione; predispone nuove proposte e/o progetti volti a favorire la valorizzazione integrata dei beni dell area; si relaziona con i differenti soggetti proprietari/gestori dei beni interessati dal SAC o interessati a entrare nel SAC, interagendo con i dirigenti competenti o loro delegati; si relaziona, con il supporto del Tavolo Tecnico, con i differenti soggetti attuatori/gestori dei servizi di valorizzazione; favorisce l attuazione delle operazioni di valorizzazione interagendo con i diversi RUP e con i diversi direttori dell esecuzione del contratto; partecipa ai negoziato con la Regione, in qualità di coordinatore del Tavolo Tecnico; si relaziona, con il supporto del Tavolo Tecnico, con gli altri soggetti deputati alla programmazione territoriale; definisce le modalità di animazione, sensibilizzazione, informazione e comunicazione del SAC; svolge le attività relative all informazione, al monitoraggio, alla rendicontazione, alla valutazione e al controllo delle azioni intraprese, nel rispetto di quanto richiesto dalla Amministrazione Regionale nel disciplinare sottoscritto dalle parti e dei dispositivi stabiliti dal POR FESR Puglia ( ) -PPA dell Asse IV; effettua le operazioni di calcolo gli indicatori di monitoraggio richiesti dalla Regione Puglia Direzione dell Area Territorio, Saperi e Talenti; individua linee di finanziamento, pubblico o privato, per l attivazione e realizzazione di nuove operazioni di valorizzazione Il responsabile dell ufficio nello svolgimento delle attività si avvale della collaborazione del Tavolo Tecnico e può avvalersi di un soggetto professionale, esterno agli enti promotori, esperto di coordinamento e gestione di programmi e progetti complessi. TAVOLO TECNICO Il Tavolo Tecnico, è costituito da uno o più referenti per ciascun partecipante dell organismo decisionale e/o per ciascun soggetto proprietario e/o gestore dei beni interessati dal SAC. Esercita funzioni tecnico scientifiche del SAC e delle operazioni di valorizzazione. Il Tavolo Tecnico ha sede presso il Comune Capofila, opera all interno dell Ufficio SAC di concerto con responsabile dello stesso. In particolare, il Tavolo Tecnico: definisce i bisogni di valorizzazione dei beni del SAC; individua ulteriori beni ritenuti interessanti ai fini della costruzione e valorizzazione del Sistema integrato; fornisce all Organismo Decisionale gli elementi e le informazioni necessarie alla definizione delle politiche di valorizzazione; supporta il responsabile dell Ufficio SAC in tutte le attività necessarie alla predisposizione della Proposta di valorizzazione e gestione integrata del SAC e degli elaborati progettuali;

23 supporta il responsabile dell Ufficio SAC in tutte le attività necessarie alla predisposizione di proposte e/o progetti volti a favorire la valorizzazione integrata dei beni dell area; supporta il responsabile dell Ufficio SAC nella stesura del Programma Gestionale; partecipa con funzioni tecniche/gestionali al negoziato con la Regione; svolge attività di supporto, assistenza e facilitazione al Comune Capofila e al responsabile dell Ufficio SAC per l attuazione delle operazioni di valorizzazione; supporta il responsabile dell Ufficio SAC nelle attività di coordinamento e interazione con i soggetti gestori dei servizi; contribuisce al calcolo degli indicatori di monitoraggio e supporta il responsabile dell Ufficio SAC nelle relative attività di calcolo; supporta l Organismo Decisionale nella verifica e monitoraggio dell andamento degli interventi di valorizzazione, al fine di individuare eventuali criticità e blocchi del processo e promuovendo l adozione di opportuni correttivi; supporta il responsabile dell Ufficio SAC nelle attività di coordinamento e interazione con altri soggetti deputati alla programmazione territoriale; partecipa agli incontri di partenariato socio economico. In relazione alle funzioni attribuite, si relaziona sia con l Assemblea Istituzionale che con il Comune Capofila. PARTENARIATO SOCIO ECONOMICO e del TERZO SETTORE Il Partenariato socio economico e del terzo settore è costituito: dagli Organismi di diritto pubblico aventi nell atto costitutivo e/o nello statuto la finalità di utilità sociale, culturale, ambientale e di promozione del turismo; dalle organizzazioni sindacali e datoriali rappresentative del territorio in relazione ai settori ed alle tematiche di interesse del SAC; dalle associazioni, dagli enti e dagli organismi che abbiano finalità di utilità sociale, culturale, ambientale e di promozione turistica; da tutti i soggetti rilevanti per valorizzazione e lo sviluppo turistico, operanti nell ambito territoriale di riferimento. Il partenariato favorisce il dialogo partecipativo tra tutti gli attori dell area SAC, al fine di poter contribuire, per effetto della partecipazione territoriale: alle attività di predisposizione ed attuazione della Proposta; alla definizione delle progettazioni definitive/esecutive delle azioni di valorizzazione e gestione integrata nell ambito degli incontri di co-progettazione; alle azioni di verifica e monitoraggio dell attuazione delle iniziative previste per la valorizzazione e gestione integrata delle risorse ambientali e culturali del territorio. Laddove si rendesse necessario, le forme organizzative e le modalità di consultazione e deliberazione sono demandati ad appositi regolamenti specifici, definiti ed approvati a livello territoriale. ORGANISMO OPERATIVO L Organismo Operativo è costituito dai rappresentanti dei soggetti proprietari dei beni facenti parte del SAC nonché dei gestori dei servizi erogati nell'ambito del SAC.

24 Esso è incardinato presso l'ufficio SAC il quale provvede a costituirlo, aggiornarlo e convocarlo in relazione alle esigenze gestionali dei servizi. L'organismo operativo esercita la gestione operativa del SAC, il coordinamento e la mediazione tra i vari soggetti interessati al SAC (tavolo tecnico, soggetti proprietari/gestori dei beni nella persona dei dirigenti competenti o loro delegati, soggetti attuatori dei servizi di valorizzazione nelle persone dei RUP e direttori dell esecuzione del contratto, soggetti gestori dei servizi di valorizzazione) nonché la gestione e attuazione del Programma Gestionale del SAC e delle operazioni di valorizzazione. SOGGETTI GESTORI DEI SERVIZI Sono i soggetti appaltatori dei servizi di fruizione e valorizzazione integrata. Erogano i servizi secondo gli standard definiti nei capitolati di gara, sostengono i costi connessi alla sostenibilità degli stessi nei 5 anni successivi alla fase di realizzazione e favoriscono la determinazione degli indicatori di monitoraggio richiesti dalla Regione Puglia Direzione dell Area Territorio, Saperi e Talenti di competenza dell Ufficio SAC e del Tavolo Tecnico. SOGGETTI PROPRIETARI/ GESTORI DEI BENI SAC - Sono i soggetti, pubblici e/o privati, che hanno la proprietà o la gestione dei beni facenti parte del sistema. Si relazionano con l Ufficio SAC per favorire il corretto svolgimento di tutti le attività connesse alla valorizzazione e fruizione integrata, per il tramite dei dirigenti competenti o loro delegati Il diagramma di seguito riportato, schematizza il Modello che il Sistema Ambientale e Culturale La Via Traiana intende adottare per la realizzazione e gestione del programma di Valorizzazione e la Gestione dei Sistemi Ambientali e Culturali (SAC) ASSEMBLEA ISTITUZIONALE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE PARTENARIATO SOCIO ECONOMICO e del TERZO SUPPORTI SPECIALISTICI SOGGETTO CAPOFILA UFFICIO SAC ORGANISMO OPERATIVO TAVOLO TECNICO GOVERNANCE

25 Soggetti Realizzatori/Gestori dei servizi Soggetti Proprietari/Gestori dei Beni SAC 3. LE FUNZIONI DEL SOGGETTO GESTORE E LE AZIONI DA SVOLGERE Con riferimento all attuazione del Piano, le funzioni del soggetto gestore sono definite con quanto indicato dall art. 8 del Disciplinare: «1. L esecuzione del Programma Gestionale del SAC viene garantita, nell ambito degli indirizzi e dei dispositivi del Piano, dal Soggetto Gestore, nel quadro del coordinamento e della sorveglianza degli organismi competenti del partenariato territoriale. Attraverso il Soggetto Gestore, viene inoltre fornita una adeguata informazione sui risultati, sugli effetti e sulle opportunità generate dall azione di valorizzazione. Tale informazione è rivolta alle istituzioni ed ai cittadini coinvolti, ai partner economici e sociali, al sistema delle imprese e a tutti gli attori potenzialmente interessati all attuazione delle strategie in corso. 2. Il partenariato territoriale del SAC e la Regione Puglia cooperano su base stabile e duratura per la piena ed efficace implementazione del Programma Gestionale, anche attraverso l identificazione e il finanziamento, nel rispetto dei vincoli finanziari e dei dispositivi previsti dagli strumenti pertinenti, degli interventi strutturali e di incentivazione finalizzati al conseguimento degli obiettivi di valorizzazione e gestione integrata del Sistema». Il modello di gestione e gli organi del SAC, e quindi il ruolo e i compiti di ciascuno, sono stati descritti dettagliatamente nel paragrafo 2. Di seguito, si riporta un quadro di sintesi della composizione e delle principali funzioni degli organi del SAC. Organismo Componenti Funzioni Organismo decisionale Comune Capofila - Ufficio SAC Tavolo tecnico Rappresentante legale pro tempore di: Comune di Brindisi Comune di Carovigno Comune di Ceglie Messapica Comune di Fasano Comune di Ostuni Comune di San Vito dei Normanni Consorzio di gestione di Torre Guaceto Consorzio di gestione del Parco Naturale Regionale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo Comune di Ostuni nella persona del sindaco pro tempore Avv. Domenico Tanzarella Responsabile ufficio SAC Il tavolo tecnico, coordinato da Federico Ciraci con il supporto di Candida Bitetto è INDIRIZZO RAPPRESENTANZA ESTERNA e GESTIONE AMMINISTRATIVA DEL SAC TECNICO SCIENTIFICA

26 Organismo Componenti Funzioni composto da: Comune di Brindisi: Maurizio Marinazzo responsabile dei servizi beni monumentali Comune di Carovigno: Pasquale Melpignano assessore ai lavori pubblici Comune di Ceglie Messapica: Angelo Palmisano, assessore al turismo Comune di Fasano: Giuseppe Cantanna, consulente esterno Comune di Ostuni: Federico Ciraci, funzionario tecnico servizio ecologia competenze gestione appalti di opere servizi e forniture Comune di San Vito dei Normanni: Adele Celino, responsabile Ufficio Tecnico Consorzio di gestione di Torre Guaceto :Alessandro Ciccolella, direttore Consorzio di gestione del Parco Naturale Regionale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo Gianfranco Ciola, direttore Organismo operativo E composto da: Rappresentanti dei Soggetti proprietari dei beni del SAC, RUP e Direttori per l'esecuzione degli appalti di servizi di fruizione e valorizzazione integrata. Rappresentanti dei soggetti gestori dei servizi di fruizione e valorizzazione integrata. E coordinato dal responsabile dell Ufficio SAC GESTIONE OPERATIVA DEL SAC Con riferimento alla piena attuazione del Piano (così come indicato negli Allegati 1 e 2 dell Avviso), ciascun partner componente del soggetto gestore si impegna: a definire, ove fosse necessario, proprie dotazioni materiali ed umane da destinare all Ufficio SAC, al fine di garantirne il corretto funzionamento; a garantire almeno per 5 anni a partire dal finanziamento del SAC, direttamente o mediante

27 soggetti esterni, la funzionalità dei beni inseriti nel SAC con la fornitura dei servizi ordinari e dei servizi aggiuntivi per la cui attuazione il SAC ha finanziato l allestimento; a mettere in atto tutte le operazioni necessarie per il coordinamento delle iniziative dei vari soggetti coinvolti nella programmazione del SAC, in particolar modo individuando e designando formalmente le risorse umane e strumentali utili alla realizzazione del Piano di Valorizzazione e del presente Programma Gestionale.

28 4. DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO DI RISORSE La messa in rete di beni e quindi la creazione di un sistema richiede preliminarmente una forte motivazione dei partner promotori all avvio di percorsi a ciò finalizzati. Nella presente fattispecie, in relazione al particolare momento di scarsezza di risorse finanziarie ed al carico di lavoro sempre maggiore degli uffici pubblici, i proponenti hanno inteso intraprendere il percorso di messa in rete per la valorizzazione dei beni ambientali e culturali adottando un modello ispirato ai seguenti canoni: snello da un punto di vista organizzativo e gestionale, finanziariamente sostenibile nel tempo. Per la gestione si possono individuare quattro diverse tipologie di fabbisogni: 1. una relativa alla gestione ordinaria del SAC (coordinamento e segreteria, allestimenti per riunioni degli organismi del SAC, utilizzo di spazi per attività gestionali, cancelleria e utenze per attività di coordinamento e amministrativa, ecc.); 2. una relativa a costi di tipo trasversale che interessano l attività dell intero SAC (comunicazione e pubblicità, progetti speciali, rappresentanza, fund raising, ecc.), caratterizzati dalla natura fortemente variabile in funzione di obiettivi specifici, opportunità, programmazione; 3. un altra relativa alla gestione ordinaria dei beni oggetto di interventi di valorizzazione e fruizione; 4. una relativa alla gestione dei servizi aggiuntivi o accessori introdotti dal SAC. Le ultime due tipologie di costi sono rispettivamente sostenute dai soggetti titolari dei beni e dai soggetti gestori ed erogatori dei servizi, pertanto non incidono nella definizione del fabbisogno di risorse necessarie al funzionamento della gestione del SAC. Si precisa che i soggetti gestori dei servizi si impegneranno a garantirne l erogazione per almeno cinque anni dall avvenuta concessione. A tal fine, i bandi per l affidamento dovranno prevede la redazione di un apposito programma finanziario di dettaglio che risulterà vincolante, per il soggetto gestore, con riferimento alla qualità e alla quantità dei servizi erogati. Le prime due tipologie di fabbisogni finanziari determinano costi di competenza del SAC nel suo insieme e sono meglio definibili come segue: Costi fissi A. Costi generali (sede, utenze, cancelleria,..)e costi del personale interno (RUP, Ufficio SAC, ); B. Costi del personale esterno dedicato (coordinatore); C. Costi di organizzazione delle riunioni collegiali (Assemblee Istituzionali, incontri con il partenariato socio-economico) Costi variabili D. Costi di comunicazione E. Costi del personale tecnico esterno (consulenti, progettisti, esperti, ) Da un punto di vista finanziario, i costi di cui alle lettere A e C non necessitano di significative risorse aggiuntive rispetto a quanto già presente nei bilanci ordinari dei Comuni. Il Comune Capofila si impegna ad individuare uno spazio adeguato per lo svolgimento delle attività del Tavolo Tecnico del SAC e per le riunioni dell Assemblea istituzionale e Partenariato socio economico. Tali riunioni possono anche essere tenute a rotazione nei Comuni partner, che volta per volta ne sosterranno singolarmente i costi organizzativi. I costi di cui alle lettere B non necessitano di significative risorse aggiuntive rispetto a quanto già presente nei bilanci ordinari dei Comuni, e sono già stati sostenuti dagli stessi. I costi di cui alle lettere D riguardano prestazioni che potrebbero essere fornite, quali elementi migliorativi dell offerta, dai soggetti affidatari della realizzazione dei servizi di valorizzazione, anche in relazione all impegno al mantenimento successivo alla fase di star up garantita dall intervento pubblico. I costi di cui alle lettere E riguardano prestazioni la cui previsione è legata al verificarsi di eventi oggi impossibili da definire. A causa dell indeterminatezza temporale e di costo, si può assumere che gli stessi saranno sostenuti dai soggetto promotori a fronte di decisioni in tal senso assunte dall Assemblea Istituzionale.

29 5. LE FONTI DI FINANZIAMENTO La tipologia della fonte di finanziamento, deriva dalla natura del fabbisogno da soddisfare. In particolare, il modello adottato prevede: in caso di investimenti di valorizzazione, il ricorso alle risorse finanziarie di cui alle Linea 4.4, azioni e del PO FESR in caso di investimenti aggiuntivi, il ricorso a risorse private, rese disponibili o dagli stessi soggetti gestori ed erogatori dei servizi o da sponsorizzazioni in caso di gestione ordinaria, il ricorso ai bilanci comunali. Relativamente a quest ultima fonte finanziaria, in coerenza con il modello che si è inteso adottare snello e sostenibile, i proponenti mettendo a disposizione della gestione del sistema risorse umane e materiali proprie, non dovranno caricare ai propri bilanci costi aggiuntivi. In ogni caso, laddove dovesse sorgere la necessità di sostenere costi relativi al verificarsi di situazioni impreviste e imprevedibili, l Assemblea Istituzionale valuterà e definirà le modalità di copertura degli stessi, purché inerenti le responsabilità o le esigenze dei proponenti.

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