Il manuale del sistema di gestione ambientale

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1 Il manuale del sistema di gestione ambientale Norma UNI EN ISO Reg. CE 761/01 EMAS II Dr. Giulio Lazzerini Dipartimento di Scienze Agronomiche e Gestione del Territorio Agroforestale Facoltà di Agraria di Firenze giulio.lazzerini@unifi.it

2 Alcune definizioni Ambiente: contesto nel quale un organizzazione opera, comprendente l aria, l acqua, il terreno, la flora e la fauna, gli esseri viventi, le loro interazioni. Organizzazione: gruppo, società, impresa o istituzione, ovvero loro parti o combinazioni, in forma associata o meno, pubblica o privata, che abbia una propria struttura funzionale e amministrativa. Aspetto ambiente: elemento delle attività o dei prodotti o dei servizi di un organizzazione che può interagire con l ambiente.

3 Alcune definizioni Miglioramento continuo: processo ricorrente di accrescimento del sistema di gestione ambientale per ottenere miglioramenti della prestazione ambientale complessiva coerentemente con la politica ambientale del organizzazione. Obiettivo ambiente: fine ambientale complessivo coerente con la politica ambientale che un organizzazione decide di perseguire. Prestazione ambiente: risultati misurabili della gestione dei propri aspetti ambientali da parte di un organizzazione.

4 Alcune definizioni Traguardo ambientale: requisito di prestazione dettagliato, applicabile all interno dell organizzazione od ad una sua parte, derivante dagli obiettivi ambientali e che bisogna fissare e realizzare al fine fi raggiungere tali obiettivi. Documento: informazioni con il loro mezzo di supporto (carta, mastro magnetico, disco elettronico, ecc.) Procedura: modo specifico di svolgere un attività o un processo. Registrazione: documento che riporta i risultati conseguiti o che fornisce l evidenza delle attività eseguite.

5 Gli strumenti normativi: La Norma internazionale ISO Il Regolamento EMAS 2 (761/2001): European EcoManagement and Audit Scheme Sistema di ecogestione ed audit della Comunità Europea Norma UNI EN ISO Reg. CE 761/01 EMAS II

6 Differenze ISO ed EMAS Aspetti ottenimento standard atto riconoscimento Obiettivo Destinatari principali Partecipazione dei dipendenti Comunicazione Documentazione Procedimento ISO certificazione Gestione Norma tecnica internazionale Internazionale Miglioramento continuo del SGA Mercato Analisi ambientale iniziale Verifica ispettiva da parte di un organismo privato che rilascia la certificazione EMAS 2 registrazione prestazione Regolamento europeo europeo Miglioramento continuo delle prestazioni ambientali Opinione pubblica, pubblica amministrazione Coinvolgimento attivo Verso tutti gli stakeholder Analisi ambientale iniziale e Dichiarazione ambientale Verifica ispettiva e validazione della dichiarazione ambientale da parte di verificatori ambientali accreditati con registrazione da parte di organismo pubblico

7 Come possiamo definite un sistema di gestione ambientale L insieme di un sistema di gestione più ampio della gestione d impresa che comprende una serie di elementi correlati che funzionano insieme (struttura organizzativa, le responsabilità, i processi, le risorse, i mezzi, ecc ): per raggiungere un obiettivo di efficace gestione ambientale per realizzare e mettere in atto la politica ambientale

8 Finalità del Sistema di Gestione Ambientale È il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali inteso come processo di miglioramento, di anno in anno, dei risultati misurabili del SGA, relativi alla gestione da parte di un organizzazione dei suoi aspetti ambientali significativi, e in base alla sua politica e ai suoi obiettivi e ai target ambientali. Questo miglioramento dei risultati non deve necessariamente verificarsi simultaneamente in tutti i settori di attività

9 Requisiti Generali SGA Il Sistema di Gestione Ambientale deve consentire: di stabilire la politica ambientale di identificare gli aspetti ambientali connessi alle sue attività e determinarne gli impatti ambientali significativi di identificare le prescrizioni normative di identificare le priorità e obiettivi appropriati di creare una struttura, un programma di azione per realizzare la politica ambientale facilitare le attività di pianificazione, gestione, controllo, correzione, audit e riesame della gestione essere flessibile per adeguarsi al cambiamento delle circostanze

10 Requisiti SGA (ISO 14001) 4.1 Requisiti Generali 4.2 Politica Ambientale 4.3 Pianificazione 4.4 Attuazione e Funzionamento 4.5 Verifica 4.6 Riesame della Direzione

11 Requisiti del SGA Requisiti Generali Politica Ambientale obiettivi di miglioramento (gestione rifiuti, inquinamento, risparmio risorse naturali) obiettivi di valutazione di impatto ambientale (proprio e dei fornitori) obiettivi di formazione e comunicazione 4.3 Pianificazione o Aspetti ambientali o Prescrizioni Legali e altre prescrizioni o Obiettivi, traguardi e programma/i

12 Requisiti del SGA 4.4 Attuazione e funzionamento o Risorse, ruoli, responsabilità e autorita o Competenza, formazione e consapevolezza o Comunicazine o Documentazione o Controllo dei documenti o Controllo operativo o Preparazione e risposta alle emergenze 4.5 Verifica o Sorveglianza e Misurazione o Valutazione del rispetto delle prescrizioni o Non conformita,azioni correttive e azioni preventive o Controllo delle registrazioni o Audit interno 4.6 Riesame della direzione

13 Struttura essenziale del SGA Miglioramento continuo Politica Ambientale Riesame della Direzione Pianificazione Controlli e azioni Correttive Attuazione e Funzionamento

14 Il sistema di Gestione Ambientale si basa su: PlanDO DOCheckAct CHECK 1Monitorare 2Misurare 3Correggere e Prevenire 4Registrare 5Audit ACT 1Rivedere 2Modificare DO PLAN 1Aspetti Ambientali 2Norme Requisiti 3Obiettivi, Target Ambientali 4Programma 1Struttura Responsabilità 2Formazione 3Comunicazione 4Documentazione 5Controllo 6Operativo 7Risposta e Preparazione Emergenze

15 Documentazione del SGA Il livello di dettaglio della documentazione deve essere: sufficiente a descrivere il SGA e come le sue parti operano in sinergia sufficiente ad indirizzare dove ottenere informazioni più dettagliate in merito al funzionamento di parti specifiche del SGA può essere integrata con la documentazione di altri sistemi attuati dall organizzazione non necessariamente deve essere sotto forma di manuale

16 La quantità della documentazione del SGA può differire: dimensione e tipo di organizzazione ed attività complessità dei processi produttivi competenza del personale

17 Esempi di documenti Dichiarazione di politica, obiettivi e traguardi Informazioni sugli aspetti ambientali significativi Informazioni sui processi produttivi Schemi organizzativi Norme interne ed esterne Procedure gestionali ed istruzioni operative piani di emergenza registrazioni

18 Struttura del manuale del SGA Il Manuale del SGA è strutturato in modo da riprendere tutti i punti della sezione 4 della norma ISO (Requisiti del Sistema di Gestione Ambientale) e i punti contenuti nell Allegato 1 del Regolamento EMAS, descrivendo le metodologie adottate per assicurare il soddisfacimento dei requisiti. Il Manuale, pur non essendo previsto in modo esplicito dalle norme di riferimento, è un documento che fornisce una dettagliata descrizione del Sistema attuato in azienda presentando: la Politica Ambientale, gli Obiettivi, i Programmi, i ruoli chiave e le responsabilità della struttura organizzativa, le interazioni degli elementi del sistema, le procedure e le istruzioni. Inoltre costituisce il punto di riferimento per l attuazione e il mantenimento del SGA.

19 Struttura del manuale del SGA Il Manuale di Gestione Ambientale è il documento che descrive il procedimento strutturato di gestione aziendale ai fini del miglioramento continuo delle prestazioni ambientali e del mantenimento della conformità legislativa. Il manuale descrive le attività svolte dalle diverse funzioni aziendali, illustrandone compiti e responsabilità,, procedure gestionali ed istruzioni operative ai fini della Gestione Ambientale.

20 Struttura del manuale del SGA Il manuale viene applicato a tutte le attività aziendali svolte che possono generare impatti sull ambiente. E approvato dalla Direzione Aziendale ed è strutturato in: 1. sezioni indicate con la sigla MGA. Ogni sezione riporta: Titolo; Paragrafo di riferimento al Regolamento CE 761/2001 ed alla norma a UNI EN ISO 14001; Data di emissione e di aggiornamento. 2. procedure gestionali ed operative indicate rispettivamente con la sigla PGA e POA. La procedura è una descrizione dettagliata delle modalità di svolgimento delle singole attività o dei singoli processi, quelle gestionali sono relative al funzionamento del SGA, mentre quelle operative sono relative alle azioni necessarie per il miglioramento delle prestazioni ambientali

21 Struttura del manuale del SGA 3. istruzioni operative indicate con la sigla IOA, cioè una descrizione dettagliata dei principi d azione d concreti per i collaboratori Ogni procedura e istruzione riporta: 1. Scopo 2. Campo di applicazione 3. Riferimenti 4. Generalità 5. Responsabilità 6. Modalità operative 7. Documentazione

22 Manuale di gestione ambientale: indice MGA 01 Politica Ambientale PGA 01 Modalità di gestione della Politica Ambientale MGA 02 Aspetti Ambientali e Disposizioni Normative PGA 02 Gestione degli Aspetti Ambientali PGA 03 Gestione delle Disposizioni Normative MGA 03 Obiettivi e Traguardi PGA 04 Gestione degli Obiettivi Ambientali MGA 04 Programma di Gestione Ambientale PGA 05 Gestione del Programma Ambientale MGA 05 Struttura Organizzativa E Personale PGA 06 Individuazione della struttura organizzativa per la gestione ambientale PGA 07 Procedura gestionale formazione e addestramento del personale per la gestione ambientale PGA 08 Gestione della Comunicazione Ambientale MGA 06 Controllo della Documentazione Ambientale PGA 09 Gestione dei documenti del Sistema di Gestione Ambientale MGA 07 Controllo Operativo ed emergenze PGA 10 Individuazione e gestione delle procedure di Controllo Operativo PGA 11 Disposizioni per le emergenze POA 12 Gestione dei rifiuti POA 13 Amianto POA 14 La gestione delle sostanze pericolose POA 15 Verifica del consumo di acqua IOA 01 Gestione della distribuzione in campo dei prodotti fitosanitari IOA 02 Gestione della distribuzione in campo dei fertilizzanti azotati IOA 03 Manutenzione ordinaria e straordinaria IOA 04 Qualificazione fornitori MGA 08 Sorveglianza e misurazioni PGA 16 Redazione e gestione del Piano di Sorveglianza MGA 09 Controlli ed azioni correttive PGA 17 Gestione delle non conformità ed individuazione delle azioni correttive MGA 10 Audit del Sistema di Gestione Ambientale PGA 18 Programmazione ed esecuzione degli audit del SGA MGA 11 Riesame della Direzione PGA 19 Esecuzione del riesame della Direzione

23 Descrizione azienda Metodo di Gestione Superficie totale Superficie agricola utilizzata Vasetteria Pieno Campo % di area trattata Tipo di fertilizzazione % di aree seminaturali Convenzionale 11.,0 ha 9,5 ha 1,2 ha 9,5 ha 11, 0 ha Chimica/organica

24 Struttura aziendale Direzione aziendale Serra di riproduzione Pieno campo Fuori suolo 1 e 2 anno dopo la riproduzione con irrigazione a pioggia 3 anno dopo la riproduzione con irrigazione a goccia Rimessa attrezzi Invasettamento Amministrazione

25 Struttura aziendale Direzione aziendale Serra di riproduzione Commercializzazione Fuori suolo Pieno campo Alberture Vaso vaso Zolla vaso Rimessa attrezzi Invasettamento Amministrazione

26 Processi produttivi aziendali: fase di riproduzione INPUT Piante n Torba + fertilizzante Acquisto piante Trapianto OUTPUT Ronstar granulare Diserbo Acqua m Irrigazione a pioggia Humiro 170 Kg Fertirrigazione Plastica Paraffina Tessuto non tessuto Innestatura e copertura piante Propoli Kg 0.4 Ossicloruro rame Kg 2 Trattamento biologico Scopertura piante Acqua m3 372 Irrigazione a goccia Piante per 1 anno di vasetteria Piante n

27 Processi produttivi aziendali: vasetteria Torba + fertilizzante INPUT Piante n Gallery e Treflan Trapianto vaso Diserbo OUTPUT Acqua m Irrigazione a pioggia Fertilizzante organico 600 Propoli Kg 200 Polvere di roccia Kg 1000 Humiro Kg 60 oli vegetai Kg 20 Concimazione copertura vaso Trattamento biologico Soluzione nutritiva kg Fertirrigazione Potatura Incannatura Piante 3 anno di vasetteria Piante n

28 Processi produttivi aziendali: piena terra INPUT Letame 1000 qli/ha Piante n. Fresatura Ripuntatura Letamazione Squadro Trapianto OUTPUT Acqua m Irrigazione a pioggia (2) Stomp Goal Diserbo Fertilizzante 50 Kg/ha Concimazione Fresatura Sarchiatura Pulitura fossi Aracnol Picker trattamento Acari Potatura 2 anno Pulizia Fossi Diserbo Concimazione Diserbo (2) Potatura Zollatura Piante n I, II, III, IV dirado Piante n.

29 Politica ambientale L Azienda Agricola., riconoscendo la possibile relazione degli aspetti ambientali con lo svolgimento delle attività di produzione in pieno campo e in vesetteria, ritiene necessario introdurre ed applicare un Sistema di Gestione Ambientale conforme ai requisiti descritti dalla norma UNI EN ISO e dal Reg. CE n 761 / L azienda ha quindi scelto di adottare un nuovo approccio aziendale verso la condivisione delle responsabilità e la trasparenza della comunicazione. Alla luce delle esperienze fin qui accumulate si definisce prioritario l impegno verso: la gestione efficiente dell uso dell acqua, la razionalizzazione della gestione dei rifiuti, la corretta gestione degli scarti verdi aziendali, la riduzione dell uso degli input: fertilizzanti, la riduzione dell uso degli input:prodotti fitosanitari, il risparmio del consumo di energia 2. il mantenimento della conformità alle normative nazionali, regionali e provinciali (d ora in poi definite generalmente normative) vigenti in materia ambientale; 3. le necessarie modifiche al proprio Sistema di Gestione Ambientale in funzione della evoluzione legislativa e tecnica; 4. la collaborazione con altre aziende insistenti sull area per realizzare un programma di miglioramento comune; 5. il dialogo aperto con le autorità pubbliche (Comune, Provincia, Arpa); 6. la contabilizzazione dei costi e dei benefici ambientali in vista dell introduzione di nuove innovazioni tecnologie che migliorano l efficienza ambientale aziendale; 7. la sensibilizzazione dei dipendenti, clienti, fornitori, comunità locale; 8. l attenzione agli aspetti ambientali in tutte le attività compiute all interno dell azienda; 9. la messa a disposizione della Dichiarazione Ambientale sia al Pubblico che ad altri soggetti interessati alla medesima. Annualmente, sulla base delle Verifiche Ispettive Interne, verranno definiti da parte della Direzione, e comunicati a tutti gli Enti interessati, gli Obiettivi Specifici dell Azienda in materia ambientale. Tali obiettivi, in accordo ai progressi scientifici e tecnici, saranno contestualmente applicati, secondo le logiche di mercato, a tutte le attività dell Azienda. Il Direttore Aziendale

30 Acqua Suolo Biodiversità Energia Input chimici Rifiuti Scarichi Amianto Questioni locali Aspetto ambientale Consumo acqua Acqua recuperata Quantità Rumore Polveri Trasporti Aspetti ambientali Lunghezza Sistema scolante Infiltrazione del suolo Sostanza organica Capacità di Scambio Cationico Metalli pesanti Biodiversità siepi % superficie aree seminaturali Consumo di energia Surplus di azoto Pericolosità pesticidi Rifiuti totali prodotti per ettaro % di raccolta differenziata Stoccaggio combustibili/carburanti Fuori suolo Pieno Campo

31 Aspetto ambientale Acqua Suolo Energia Input chimici Rifiuti Biodiversità Gli indicatori per la valutazione degli aspetti ambientale Indicatore Consumo acqua % di acqua recuperata Acqua recuperata Lunghezza Sistema scolante Sostanza organica Capacità di Scambio Cationico Rame Piombo Cromo Cadmio Consumo di energia Surplus di azoto Pericolosità pesticidi Rifiuti totali prodotti per ettaro % di raccolta differenziata Biodiversità siepi % sup. lasciata ad habitat seminaturali U.M. m3/ha % m3/ha m/ha % meq/100g mg/kg mg/kg mg/kg mg/kg TEP/ha Kg/ha numero/ha Kg/ha % m/ha % V.R (target) < % riduzione (target) % riduzione (target) Media ,1 11, ,6 79 1,1 3,9 74, ,8 Fuori suolo Pieno campo ,7 146

32 Valutazione della Significatività degli aspetti ambientali Un organizzazione deve tenere conto di tutti gli aspetti ambientali delle sue attività Deve definire i criteri con i quali valutare la significatività degli aspetti ambientali Tali criteri devono essere verificabili a un controllo indipendente e riproducibili (all. VI, punto 6.4 Reg. 761/2001) e tenere conto della normativa comunitaria (All. VI, punto 6.1) Possibili Criteri di valutazione: Livello di conformità normativa Quantità e qualità dell impatto ambientale Livello di sensibilità dell area Livello di attenzione dell opinione pubblica

33 Il metodo utilizzato per l individuazione l degli Aspetti Ambientali significativi (Andriola,, 2003) Parametri basilari: Legislativo (B1) politica ambientale (B2) parti interessate e dei dipendenti (B3) Parametri specifici: grado di sensibilità del territorio (S1) gravità dell impatto (S2) Andamento nel tempo dell impatto (S3)

34 L Indice di significatività (Andriola,, 2003) L algoritmo usato per arrivare a definire la significativà degli aspetti ambientali aziendale è il seguente: S ( P) = N dove P = valore criterio basilare (1 se il criterio è rispettato, 2 se non lo è) N = valore criterio specifico (1 = bassa, 2 moderata, 3 elevata) IS Criterio Non significativo Significativo Molto Significativo

35 Significatività degli aspetti ambientali Aspetti ambientali Indicatore U.M. Anno 2006 Soglia /Target Criteri basilari (1,2)* Legi slati vo (B1) politica ambien tale (B2) parti interes sate e dei dipende nti (B3) Criteri specifici (1, 2, 3)** grado di sensibili tà del territori o (S1) gravità dell imp atto (S2) Anda mento nel tempo dell im patto (S3) IS Acqua Consumo acqua m3/ha Rifiuti % di raccolta differenziata %

36 Obiettivi ambientali Fase/attività Aspetto ambientale Indicatore Obiettivo Target Tempi richiesti Budget Vasetteria Acqua Consumo acqua Razionalizzazione dei settori per la vasetteria in funzione dell effettivo consumo delle piante e della dimensione dei vasi 10% 2010 Quantificazione del consumo di acqua recuperata 35% 2007 Sostituzione dell impianto di irrigazione da pioggia a goccia per settore 10% 2007 Vasetteria/ Pieno Campo Rifiuti Raccolta differenziata Registrazione della produzione dei rifiuti per tipologia 100% 2008 Differenziazione degli scarti verdi dai rifiuti speciali 20% 2009 Quantità del terriccio recuperato 10% 2008

37 Programma ambientale Fase/ attività Aspetto ambientale Indicatore Obiettivo Azione Responsabile Tempi Frequenza Controlli Vasetteria Acqua Consumo acqua Razionalizzazione dei settori per la vasetteria in funzione dell effettivo consumo delle piante e della dimensione dei vasi Progetto di suddivisione dei settori RSGA 2010 annuale Quantificazione del consumo di acqua recuperata Registrazione del consumo di acqua su carta RSGA volta al mese Sostituzione dell impianto di irrigazione da pioggia a goccia per settore Modifica dell impianto RSGA 2007 annuale Vasetteria/P ieno campo Rifiuti Raccolta differenzia ta Registrazione della produzione dei rifiuti per tipologia Registrazione della produzione di rifiuti su carta RSGA 2008 annuale Differenziazione degli scarti verdi dai rifiuti speciali Procedura operativa Gestione dei rifiuti RSGA 2009 annuale Quantità del terriccio recuperato Modifica del terriccio utilizzato RSGA 2008 annuale

38 Struttura organizzativa e personale Imprenditore Responsabile SGA Area Produttiva L azienda deve individuare in primo luogo il Responsabile del Sistema di Gestione ambientale. Operai a tempo Indeterminato e coadiuvanti

39 Attribuzione delle responsabilità Funzione Nominativo Attività Relazioni con le altre funzioni aziendali Direzione aziendale Decide la politica ambientale tutte Revisione del SGA tutte RSGA Responsabile del SGA tutte Assicura la conformità normativa tutte Definisce le procedure e le istruzioni del SGA tutte Definisce gli obiettivi e target ambientali nel Programma ambientale tutte Verifiche, controlli e Misurazioni tutte Operai a tempo indeterminato Mette in pratica le procedure tutte

40 Addestramento e formazione del personale Destinatari Docente Argomento date Risorse Direzione aziendale Norma ISO ed EMAS RSGA Norma ISO ed EMAS Aggiornamento Normativa Aggiornamento innovazioni Operai a tempo indeterminato Aggiornamento 626 Utilizzazione delle sostanze pericolose Addestramento sull applicazione delle procedure

41 Comunicazione ambientale Data Tipologia della segnalazione Oggetto Parte interessata Archiviazione Comunicazione interna Bacheca Politica Ambientale Busta paga Politica Ambientale Riunione Politica Ambientale Comunicazione esterna Sito internet Politica Ambientale Giornale AACC Politica Ambientale Dichiarazion e ambientale

42 Controllo della documentazione ambientale Attività Aziendali Vasetteria Aspetto ambientale Tutti Tutti Tutti Consumo di acqua Rifiuti Procedure di Gestione ed operative Gestione della politica ambientale Gestione degli aspetti ambientali Aggiornamento e verifica delle prescrizioni legali Verifica consumo acqua Gestione rifiuti

43 Procedure PROCEDURA GESTIONALE MODALITA DI GESTIONE DELLA POLITICA AMBIENTALE 1. Scopo Scopo della Procedura è quello di stabilire le modalità per redigere e diffondere la Politica Ambientale, affinché essa venga attuata da tutte le funzioni aziendali e conosciuta dalle parti interessate. 2. Campo di applicazione La suddetta procedura si applica alle attività di redazione, riesame e diffusione della Politica Ambientale sia internamente che esternamente all azienda. 3. Riferimenti Regolamento CE 761/2001: Allegato I, punto I A.2. UNI EN ISO 14001, Punto 4.2, Punto A2 MGA Sez. 01 Politica Ambientale PGA 16 Esecuzione del Riesame della Direzione

44 Procedure 4. Generalità La Politica Ambientale è la guida per migliorare il SGA dell azienda in modo da rispettare il mantenimento di tutte le disposizioni normative in campo ambientale e perseguire un ragionevole miglioramento continuo dell efficienza ambientale, per raggiungere prestazioni paragonabili a quelle corrispondenti all applicazione economicamente praticabile delle Migliori Tecniche Disponibili. La Politica Ambientale fornisce il quadro di riferimento per stabilire e riesaminare gli Obiettivi e il Programma Ambientale 5. Responsabilità Funzione Direzione aziendale RSGA Responsabilità indirizza la Politica Ambientale redige la Politica Ambientale approva e verifica il documento di Politica Ambientale custodisce e cura la diffusione del documento di Politica Ambientale

45 Procedure 6. Modalità operative L elaborazione della Politica Ambientale da parte della Direzione Aziendale è strettamente connessa alle seguenti fasi operative: determinazione degli impegni aziendali ai fini del mantenimento della conformità legislativa, per l adesione allo sviluppo sostenibile e per il miglioramento continuo dell efficienza ambientale; determinazione degli obiettivi generali che l azienda vuole raggiungere in base agli aspetti ambientali significativi definiti all interno dell Analisi Ambientale Iniziale e riportati nel Registro degli Aspetti Ambientali (Allegato I, PGA 02 Gestione degli Aspetti Ambientali); La procedura gestionale si prefigge il compito della sua diffusione al personale ed ai soggetti interessati. Per diffondere la politica al personale, la Direzione Aziendale non deve solo garantire la distribuzione (attraverso, affissione in bacheca o in busta paga..) ma deve sostenerla dimostrando con fatti concreti l impegno dell azienda per la sua applicazione. 7. Documentazione La Direzione Aziendale deve approvare e firmare il documento di Politica Ambientale, oltre ad identificare i canali per la distribuzione. Il RSGA deve: archiviare il documento; effettuare la divulgazione del documento in base al piano di comunicazione; archiviare la lista di distribuzione del documento.

46 Procedure Allegato I PIANO DELLA COMUNICAZIONE DEL DOCUMENTO DI POLITICA AMBIENTALE DESTINATARI Personale interno Associazione di categoria Amministrazioni MODALITA DI DIVULGAZIONE Affissione nelle sedi di lavoro Allegato alla busta paga Consegna copia Pubblicità sul giornale informativo RESPONSABILITA RSGA RSGA RSGA RSGA RSGA

47 Procedure ISTRUZIONE OPERATIVA GESTIONE DELLA DISTRIBUZIONE IN CAMPO DEI FERTILIZZANTI AZOTATI 1. Scopo La presente istruzione operativa consente di garantire la buona efficacia delle operazioni di fertilizzazione effettuata dall azienda. 2. Campo di applicazione La presente istruzione operativa si applica alle attività connesse con la pratica di fertilizzazione. 3. Riferimenti MGA Sez. 07 Controllo Operativo ed Emergenze 4. Responsabilità

48 Procedure Funzione Direzione aziendale RSGA Addetto alle operazioni di fertilizzazione Associazione di categoria Responsabilità Redazione di Piano di Fertilizzazione Supporto alla redazione del Piano di Fertilizzazione o di preparazione dei substrati Archiviazione del Piano di Fertilizzazione o di preparazione dei substrati Registra le quantità di fertilizzanti utilizzati e la loro destinazione Effettua la distribuzione dei fertilizzanti secondo le Disposizioni date dalla Direzione Aziendale sulla base del Piano di Fertilizzazione Supporto alla redazione del Piano di Fertilizzazione

49 Procedure 5. Modalità operative Al fine di ottimizzare la gestione della pratica di fertilizzazione, la Direzione Aziendale in accordo con il RSGA e con l assistenza tecnica (Associazione di categoria) devono redigere il Piano di Fertilizzazione o di preparazione dei substrati con l obbligo di effettuare analisi periodiche nel caso di coltivazioni su terreno. Le analisi devono riportare le seguenti determinazioni: tessitura, Ph, conducibilità elettrica, sostanza organica, azoto totale, azoto nitrico, fosforo assimilabile, potassio scambiabile, capacità di scambio cationico, calcare totale. I fabbisogni delle colture devono essere calcolati a partire dalle asportazioni unitarie (kg di nutrienti per unità di prodotto utile o biomassa complessivamente prodotta) e dalla resa attesa per la coltura da fertilizzare, stimata sulla base delle rese conseguibili in azienda. Tali fertilizzanti azotati possono essere utilizzati se nel bilancio totale dell azoto risulta esserci deficit di azoto relativo alle colture.

50 Procedure 5.1 Misure obbligatorie L addetto alle operazioni di fertilizzazione dovrà registrare le operazioni di fertilizzazione utilizzando i modelli previsti nell allegato I. Il RSGA dovrà archiviare tali registrazioni, assieme alla scheda di magazzino opportunamente redatta, per 5 anni a disposizione di un eventuale controllo dell autorità competente. 5.2 Raccomandazioni E raccomandato il matenimento di adeguate sistemazioni idraulicaagrarie e la realizzazione di fasce erbose tampone non concimate o il mantenimento della vegetazione naturale presente lungo i corsi d acqua ed i fossati per il trattenimento dei nutrienti. 6. Registrazione ed archiviazione Il RSGA registra ed archivia: il Piano di Fertilizzazione; il quantitativo di fertilizzanti utilizzati e loro collocazione finale.

51 Procedure Allegato I MODULO DI RACCOLTA DATI RELATIVI AI QUANTITATIVI DI FERTILIZZANTI UTILIZZATI Data Tipologia fertilizzante Quantità (kg) Unità di azoto (kgn) Tipologia di coltura Ubicazione terreno Estensione terreno Foglio Mappale Dose massima applicabile azoto

52 Procedure PROCEDURA GESTIONALE VERIFICA DEL CONSUMO DI ACQUA 1. Scopo Lo scopo della presente istruzione operativa è la valutazione nel tempo del consumo di acqua e la determinazione di specifici indicatori ambientali. 2. Campo di applicazione Il campo di applicazione della presente procedure e MGA 04, programma di Gestione Ambientale 3. Riferimenti MGA 04 Programma di Gestione Ambientale 4.Responsabilità Funzione Direzione aziendale RSGA Responsabilità Verifica nel tempo il consumo di acqua in relazione al tipo di attività aziendale Verifica nel tempo il recupero di acqua aziendale

53 Procedure 5. Modalità Operative Il RSGA è responsabile della rilevazione dei consumi di acqua aziendale: Rilevazione e calcolo del consumo di acqua per attività (vasetteria e pieno campo), eseguito mensilmente Registrazione nel documento allegato I Il RSGA sulla base delle annotazioni desunte dall allegato I calcola i seguenti indici: consumo di acqua (mc/ha); % acqua recuperata (%); Acqua recuperata (mc/ha) Il calcolo dell indicatore viene effettuato con il criterio descritto nell allegato II. 6. Registrazione ed archiviazione

54 Procedure Allegato I Rilevazione dei consumi di acqua Attività data Settore 1 Settore 2 Settore Responsabile Allegati II Calcolo dell'indicatore consumo di acqua Periodo Consumo di acqua vasetteria (m3) Consumo di acqua piena terra (m3) Acqua recupera ta (m3) Consumo acqua (m3/ha) Acqua recuperat a (m3/ha) % di acqua recuperata (%) 1 trimestre 2 trimestre 3 trimestre 4 trimestre

55 Procedure PROCEDURA GESTIONALE GESTIONE DEI RIFIUTI 1. Scopo La presente procedura disciplina la gestione in conformità alla normativa vigente delle attività di raccolta, movimentazione e di deposito temporaneo dei rifiuti prodotti all interno dell azienda e conferiti a ditte esterne autorizzate allo smaltimento e/o recupero. 2. Campo di applicazione La presente procedura si applica a tutte le attività che contemplano la gestione dei rifiuti identificati nel Questionario dei Rifiuti Prodotti (Allegato I). 3. Riferimenti MGA Sez. 07 Controllo Operativo ed Emergenze 4. Responsabilità

56 Procedure Funzione RSGA Addetto ai rifiuti Responsabilità Individua la corretta codifica dei rifiuti Identifica le aree di deposito temporaneo Verifica i requisiti dei soggetti esterni ed archivia le evidenze documentali Archivia le copie del formulario identificativo Compila, aggiorna ed archivia il Questionario dei Rifiuti Prodotti annualmente Raccoglie i rifiuti nelle aree di deposito temporaneo individuate all interno dell azienda Controlla il livello di accumulo raggiunto dai rifiuti nel deposito temporaneo e avverte il RSGA della necessità di conferire il rifiuto in deposito temporaneo Sovrintende le operazioni di raccolta e conferimento dei rifiuti Compila il formulario identificativo e ne consegna una copia al RSGA Risponde della corretta raccolta dei rifiuti prodotti in azienda

57 Procedure 5. Modalità Operative 5.1 Identificazione dei rifiuti Il RSGA è responsabile della compilazione, distribuzione ed archiviazione dell elenco dei rifiuti (allegato I) prodotti. Nell elenco dei rifiuti devono essere riportati per ogni rifiuto prodotto: a. il codice CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti); b. la descrizione del rifiuto; c. la tipologia e l attività aziendale che l ha prodotto. Alla individuazione di un nuovo rifiuto, il RSGA deve: individuare la giusta codifica del rifiuto; identificare l area di Deposito Temporaneo per ogni tipologia di rifiuto e le riporta nella Mappa dei Rifiuti (Allegato II) atte al deposito temporaneo del rifiuto all interno dell azienda; individuare le corrette attività di raccolta, trasporto, recupero o di smaltimento a cui avviare il rifiuto e i soggetti che le eseguono; verificare che il soggetto individuato per le operazioni di raccolta e trasporto, se privato, sia iscritto all albo o autorizzato allo svolgimento delle suddette attività; verificare che il soggetto individuato per le operazioni di recupero e/o smaltimento, se privato, risulti autorizzato allo svolgimento delle suddette attività; il RSGA deve richiedere ai soggetti di cui sopra copie degli atti autorizzativi previsti dalla normativa in vigore ed è responsabile della loro corretta archiviazione.

58 5.2 Operazioni di gestione Procedure Attività di raccolta L attività di raccolta dei rifiuti in modo differenziato riguarda quelle tipologie di rifiuti che il Comune. gestisce separatamente. Il RSGA organizza il posizionamento dei contenitori nei diversi ambienti dell azienda contrassegnati chiaramente secondo la tipologia di rifiuti in essi contenuta. Il RSGA da chiare istruzioni agli operatori su quali tipologie di rifiuti sono da raccogliere in modo differenziato Attività di stoccaggio Lo stoccaggio dei rifiuti avviene nel punto di stoccaggio finale scelto all interno dell azienda (Mappa Allegato II) prima della raccolta da parte soggetti esterni o il conferimento nell area esterna autorizzata comunale. Le regole da rispettare per il corretto stoccaggio sono: Utilizzare contenitori adatti alle tipologie di rifiuti stoccate; Contrassegnare in modo chiaro e visibile i contenitori con la tipologia di rifiuti (descrizione e codice) in essi contenuta; Stoccare in modo separato ed ordinato le diverse tipologie di rifiuti;

59 Procedure Attività di smaltimento Il RSGA ha l obbligo di redigere un apposita convenzione scritta con un o più soggetti esterni e controllare che siano espressamente autorizzati, per le seguenti tipologie di rifiuti Il RSGA deve archiviare copia del formulario identificativo di smaltimento dei rifiuti. Per le seguenti tipologie di rifiuti (batterie, lubrificanti) il RSGA archivia il documento (fattura) attestante il cambio olio o la sostituzione della batteria. ILRSGA deve effettuare una stima dei quantitativi di rifiuti prodotti per poter definire obiettivi di miglioramento concreti Suggerimenti operativi Oltre agli obblighi elencati precedentemente si consigliano le seguenti attività per l ottimizzazione della gestione dei rifiuti: Stabilire contenitori di diversi colori per le singole tipologie di rifiuti per ottenere una maggiore riconoscibilità da parte del personale; Definire delle modalità operative semplici per la raccolta differenziata da parte dei dipendenti...

60 Allegato II Mappa di localizzazione delle aree di stoccaggio dei rifiuti Area di stoccaggio rifiuti speciali Area di stoccaggio rifiuti pericolosi Cassone raccolta scarti verdi Capannone rimessa attrazzi

61 Piano di sorveglianza e monitoraggio N. Natura intervento Oggetto Frequenza Responsabile Rif. Documento Monitoraggio Gestionale 1 Verifica della conformità normativa Verifica dello stato della conformità normativa e dell aggiornamento dell archivio delle leggi Annuale RSGA Registro della Normativa Ambientale Applicabile 2 Verifica degli obiettivi e delle prestazioni ambientali Elaborazione dei dati necessari per la verifica del livello di raggiungimento degli Obiettivi ambientali Dell anno. Annuale RSGA 3 Verifica della conformità alla politica ambientale Rispondenza del SGA con gli obiettivi della politica Annuale Dir.Az. RSGA Politica Ambientale Monitoraggio Strutturale 4 a Monitoraggio per il controllo delle prestazioni ambientali Quantificazione dei consumi di acqua e del suo recupero e mensile RSGA PGA 15 Verifica consumo di acqua 4b Valutazione degli indici di prestazione Semestrale RSGA PGA 15 Verifica consumo di acqua 5 Monitoraggio per il controllo delle prestazioni ambientali Quantificazione della produzione di rifiuti valutazione degli indici di prestazione Annuale RSGA PGA 12 6 Monitoraggio per il controllo delle prestazioni ambientali Quantificazione dell azoto del percolato 2 volte per settimana RSGA IOA 02 Gestione della istribuzione dei fertilizzanti azotati 7 Monitoraggio per il controllo delle prestazioni ambientali Quantificazione impiego dei Prodotti fitosanitari Annuale RSGA IOA 8a Monitoraggio efficienza impiantistica Verifica del normale funzionamento impianto di irrigazione per tipo Settimanale (in media) RSGA PGA Manutenzione macchine ed emergenze 8b Impianto di fertirrigazione Giornalment e da Maggio a Settembre RSGA 9 Monitoraggio sicurezza Verifica frequenza incidenti annualmente RSGA PGA Emergenze

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