Borgo Trento Il nuovo polo chirurgico
|
|
- Claudia Giuliani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Ospedale Intitolato alla memoria del dott. Piero Confortini, pioniere nel campo dei trapianti, il nuovo polo chirurgico è il primo passo nel programma di rinnovamento del presidio veronese verso un ospedale aperto alla vita urbana Giuseppe La Franca Architetto Borgo Trento Il nuovo polo chirurgico R ealizzato durante la prima metà del Novecento e progressivamente ampliato fino alla fine del secolo, l Ospedale Civile Maggiore di Borgo Trento fa parte dell Azienda Ospedaliero Universitaria Integrata di Verona, centro sanitario di livello nazionale di alta specializzazione, tra i principali del Veneto per le attività d assistenza, ricerca e formazione, per complessità gestionale e per numero di prestazioni effettuate, con eccellenze nell ambito di trapianti, neurochirurgia, cardiochirurgia, chirurgia toracica, centro ustioni e oncoematologia. Il progetto del nuovo edificio (presentato nel numero di maggio 2008 di Tecnica Ospedaliera) nasce con l obiettivo di favorire l innovazione nell approccio alla cura, dando risposta a un nuovo modello di organizzazione delle attività, interdisciplinare e strutturato per processi, che integra differenti aree omogenee per tipologia di prestazione chiamate a gestire tecnologie, spazi e risorse comuni. L ospedale in sintesi Il nuovo polo, che sta entrando ora progressivamente in funzione, costituisce il più impegnativo intervento di rinnovamento delle strutture ospedaliere intrapreso negli ultimi decenni nella città scaligera, che consentirà l accentramento delle unità operative a vocazione chi-
2 rurgica (tutte le principali, da Neurochirurgia a Cardiochirurgia) attualmente localizzate nei padiglioni preesistenti, sia per quanto riguarda le degenze ordinarie sia per le terapie intensive e semintensive (Generali, di Cardiochirurgia, Neurochirurgia, per i trapianti, il Centro ustioni), più la Stroke Unit e l Utic. L edificio comprende anche un grande Poliambulatorio con piastra Endoscopica multidisciplinare e, non ultimo, il Pronto soccorso. L insieme di queste nuove dotazioni permetterà la realizzazione delle opere previste nelle successive fasi del programma di riqualificazione del presidio di Borgo Trento. I lavori sono iniziati nel marzo 2006 e si sono conclusi nel novembre Pianta del piano interrato (Dea, Gruppo operatorio, Radiologia) POLO CHIRURGICO PIERO CONFORTINI, VERONA Committente Cofinanziatore Responsabile del procedimento Progettazione Direzione lavori Imprese di costruzione Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona Regione Veneto Fondazione Cariverona ing. Luca Mozzini (Dipartimento Tecnico A.O.) Studio Altieri spa (capogruppo) GMP - Von Gerkan, Marg & Partners Architetcts Land srl TIFS ingegneria srl Studio S.TE.P. arch. Alberto Altieri Bonatti spa Carlo Gavazzi spa Grossi & Speier spa Nel rispetto delle previsioni di spesa, la realizzazione del nuovo polo, compresi Dea e Poliambulatorio, è costata euro inclusi arredi e attrezzature. Il complesso sorge al centro dell area nosocomiale e costituisce un vero e proprio ospedale nell ospedale composto da un grande edificio a corte centrale, dalla pianta quadrata, che si eleva per sei livelli fuori terra sugli otto complessivi. Questo edificio è preceduto dall avancorpo per le attività diagnostiche e ambulato- riali, un volume dall altezza più contenuta che insiste sulla piastra sotterranea (per radiodiagnostica e laboratori) predisposta per un futuro ampliamento. Una volta completata, tale piastra svolgerà anche un ruolo di raccordo con il resto dell ospedale intercettando la rete dei percorsi sotterranei tra i padiglioni esistenti, diventando quindi l elemento d aggregazione funzionale dell intero sistema. Dei 96mila m2 calpestabili, gran parte ( m2) è dedicata alle attività propriamente chirurgiche e alle de41
3 Ospedale genze correlate (queste ultime occupano circa m 2 ). Il Pronto soccorso occupa m 2 : è situato lungo il fronte sud-ovest prospiciente l Adige, è articolato nelle due zone per codici rossi e gialli (shock room, sale per piccoli interventi, radiodiagnostica) e per codici bianchi e verdi (vari ambulatori) ed è collegato all eliporto posto sulla copertura dell edificio principale. Poliambulatorio e Diagnostica per immagini, ospitati nell avancorpo, sono ampi m 2 ; tra le tecnologie a disposizione si distinguono 3 risonanze magnetiche (di cui 1a 3 Tesla, e 1a 3 Tesla total body), 5 angiografi e 4 Tac (di cui 1 a 256 strati). Il Blocco operatorio occupa per intero il piano seminterrato dell edificio principale: il livello inferiore e quello superiore sono dedicati agli spazi tecnici e ad alcuni servizi ospedalieri, tra Modello dipartimentale e organizzazione per intensità di cura cui la centrale di sterilizzazione e gli spogliatoi. Ha 33 sale chirurgiche, di cui 10 ampie circa 50 m 2 e dedicate agli interventi specialistici e ai trapianti (tra cui 1 sala attrezzata con Rmn intraoperatoria e 1 con Iort), più 17 sale per chirurgia generale e 6 riservate alla Day surgery. Il Gruppo Operatorio sarà ottimizzato attraverso la centralizzazione dell organizzazione e si gioverà della complanarità con l area d emergenza. Sono previsti ingressi separati per i pazienti diurni, collegamenti dedicati con le aree di degenza intensiva e con gli altri settori di ricovero, per lo spostamento dei pazienti, oltre a connessioni dirette con la centrale di sterilizzazione. Sotto il profilo tecnologico, il personale opererà con l assistenza di un evoluto sistema d integrazione della strumentazione e delle riprese audio-video in sala, utilizzando tra l altro monitor touch screen, a parete e sul campo operatorio, come interfaccia per la gestione delle apparecchiature e delle telecamere (di 3 tipologie: quella montata sulla scialitica, le sorgenti endoscopiche, più telecamere ambientali). I volumi completamente fuori terra si sviluppano attorno a una corte coperta (primo piano), che ospita aree amministrative, spazi commerciali e altri servizi, distribuendo i flussi residui non intercettati dalle attività diagnostiche dell avancorpo. Il secondo piano accoglie gran parte dei settori di cure intensive (complessivamente 96 posti letto) e semintensive, mentre ai piani superiori sono distribuite le degenze (513 posti letto) ordinarie, di week surgery e di day care. L ultimo livello è riservato agli impianti tecnologici. Il Poliambulatorio comprendott. Sandro Caffi, direttore generale dott. Pier Paolo Benetollo, direttore sanitario Gli ospedali a padiglioni erano la risposta strutturale più idonea a un modello di ospedale organizzato per divisioni e reparti. Borgo Trento è l esempio classico di come si costruivano gli ospedali a metà anni 50. Un padiglione è un luogo fisico in cui si forniscono tutti i livelli d assistenza per una specialità, da quella più intensa, sala operatoria, terapia intensiva e semi intensiva, al modulo d assistenza ordinaria e poi l assistenza ambulatoriale. Quindi un assistenza che ruota intorno al medico, in cui lo specialista è al centro e tutto il resto ruota intorno alla sua prestazione, dal paziente ambulatoriale al malato di rianimazione o di sala operatoria. Questo modello ha ovviamente una serie di vantaggi ma ha anche dei limiti, che oggi diventano sempre più evidenti. Si pensi a certe corsie in cui si accumulano contemporaneamente pazienti che abbisognano di ricovero ordinario, pazienti che abbisognano di cure intensive e pazienti abbisognano invece di cure ambulatoriali o di un preoperatorio. Il nuovo Polo Chirurgico di Borgo Trento è organizzato, invece, per intensità di cure e quindi colloca al centro il bisogno di salute differenziato del paziente. Coloro che hanno bisogno di cure intensive hanno a disposizione un intero piano in cui convergono le diverse competenze specialistiche: da quelle del rianimatore a quelle dello pneumologo, dal chirurgo sempre più superspecialista al nefrologo per il paziente che ha bisogno di supporto dialitico. Quindi i diversi specialisti si concentrano in un punto in cui ci sono le tecnologie e l esperienza infermieristica necessaria per affrontare i bisogni d assistenza del paziente che ha bisogno di cure intensive, e vengono favoriti gli scambi interprofessionali. I pazienti che, invece, hanno bisogno d assistenza ordinaria possono essere assistiti in tre piani dedicati alle degenze ordinarie, dove ci sono moduli da 40 posti letto circa dedicati esclusivamente all assistenza in ricovero ordinario o in week hospital, più un modulo dedicato all attività di giorno. Questo modello è coerente con l organizzazione dipartimentale basata sui Dipartimenti ad attività integrata (Dai), riconosciuti come la struttura organizzativa fondamentale dell Azienda ospedaliera università integrata, in cui l esercizio delle funzioni assistenziali è integrato con le funzioni didattiche della facoltà di Medicina e Chirurgia e con quelle della ricerca. Tali dipartimenti sono articolati in Unità operative, ossia équipe di dirigenti, con il compito di garantire le attività di diagnosi e cura sotto la responsabilità di un direttore di Unità operativa e in Moduli di attività, caratterizzati da uno spazio fisico delimitato dotato delle tecnologie necessarie, in cui lavorano professionisti sanitari (infermieri, tecnici) con il compito di garantire le attività d assistenza e il supporto al personale medico, coordinati da un coordinatore di modulo. Costituiscono esempi di Modulo di attività: modulo di degenza, modulo di day service polispecialistico, modulo poliambulatorio ecc. I coordinatori fanno capo al responsabile assistenziale di dipartimento (Rad), che dipende a sua volta dal direttore di dipartimento. All interno dei Moduli d attività, l assistenza è organizzata in settori di pazienti ciascuno, cui sono assegnati un infermiere e un Oss, che hanno la responsabilità dell intera assistenza dei pazienti del Settore. A supporto delle équipe assegnate ai Settori c è la figura dell infermiere di percorso, responsabile dell accoglimento dei pazienti e successiva assegnazione al Settore, dei contatti con i Servizi e il Blocco operatorio, di riferimento per i clinici. 42
4 de quasi 100 ambulatori, tra cui al secondo piano 10 sale endoscopiche, di cui una attrezzata per endoscopia interventistica. Nel polo lavoreranno circa 300 medici, un migliaio di professionisti sanitari e un centinaio di operatori amministrativi, ai quali si aggiungeranno studenti, medici in formazione specialistica e professionisti in aggiornamento. Architettura e tecnologia L arch. Alberto Altieri ha coordinato il gruppo di professionisti incaricati del progetto e ha effettuato la direzione dei lavori. «Uno degli aspetti più importanti del concept di questo ospedale interessa la dimensione urbana dell intervento, che si realizzerà appieno nella seconda fase di lavori quando, per effetto delle demolizioni programmate e dell espantutte le stanze di degenza sono dotate di un area domestica a disposizione del paziente A supporto dell attività assistenziale saranno gradualmente implementati gli strumenti informatici quali: la cartella infermieristica informatizzata (a supporto della continuità delle cure), un programma per la gestione delle sale operatorie, un programma per la gestione informatizzata della terapia, un programma per l informatizzazione delle richieste degli esami diagnostici (order entry) e della lettura degli esami radiologici (Pacs-Ris). Parallelamente alla riorganizzazione dell assistenza, è in corso una revisione delle modalità d accesso dei familiari alle stanze di degenza, sia nelle degenze ordinarie sia in terapia intensiva, con l obiettivo d implementare un modello di reparto aperto in cui sia previsto e codificato un ruolo attivo di familiari e caregivers. Le funzioni amministrative a supporto dell attività sanitaria saranno espletate in ciascun modulo d attività da personale amministrativo specificamente assegnato, che opererà a fianco del personale sanitario per migliorare l accoglienza degli utenti e attuare le procedure burocraticoamministrative; a differenza di quanto avveniva in precedenza, anche queste figure saranno direttamente coordinate dal coordinatore di modulo. sione della piastra interrata, la sua copertura verde diventerà parte di un parco pienamente fruibile anche dalla città. Il recinto sarà reso permeabile ai percorsi pedonali di attraversamento, ricostruendo al contempo un nuovo modello di accessibilità al complesso sanitario: grazie allo spostamento dei flussi tecnici delle ambulanze e della logistica lungo il Lungadige Attiraglio, piazzale Stefani diventerà il nodo privilegiato degli accessi per il pubblico, riacquistando la sua natura originale di piazza di rilievo urbano. Questo indirizzo sarà ulteriormente rafforzato con la realizzazione dei parcheggi e l istituzione di un servizio navetta da e verso l ospedale, come previsto dal Comune di Verona e dall Azienda Integrata. Questi temi sono in stretta continuità con la capacità del nuovo edificio di facilitare l orientamento del pubblico, evitando quel senso di smarrimento tipico di molte strutture ospedaliere. Tutti i percorsi sono brevi e d immediata comprensione, attestati sulla grande corte coperta con la fontana centrale che funge da snodo e le opere d arte che individuano le direzioni, creando continuità con l ambiente esterno anche mediante la cura del trattamento architettonico degli spazi collettivi». Quali soluzioni sono state adottare per l inserimento delle componenti tecnologiche in un contesto che deve assicurare versatilità e flessibilità d uso in condizioni d esercizio? «La maglia strutturale è impostata su un passo modulare di 8 metri, che ha consentito sia la realizzazione delle sale operatorie nella piastra sia un più ampio dimensionamento degli spazi di degenza a vantaggio della loro vivibilità da parte dei degenti. Le prestazioni statiche dello scheletro portante hanno tra l altro consentito, in fase di costruzione, lo spostamento dell elisuperficie dalla sua posizione inizialmente prevista, soprastante il Pronto soccorso, alla copertura dell edificio in modo da ridurre il problema del rumore prodotto dai velivoli e garantendo al contempo la massima raggiungibilità dell ospedale dall elisoccorso. L isotropia della griglia strutturale è in grado di assecondare le future esigenze di trasformazione degli spazi senza vincoli nelle due direzioni. Questa valenza è stata già sperimentata con successo in occasione dell ampliamento e della modifica all assetto degli spazi nel Pronto soccorso, ripensato per ri43
5 Ospedale Sezione longitudinale spondere al nuovo modello gestionale che prevede sia spazi per una cinquantina di posti letto di degenza-filtro, dove i pazienti sostano in attesa di definizione della diagnosi, sia la presenza diretta degli specialisti in un ambiente completo di tutte le dotazioni interventistiche. Anche la posizione del grande blocco operatorio, situato tra due livelli tecnici, ha agevolato in corso d opera la realizzazione dei rinforzi strutturali funzionali all inserimento delle pesanti schermature per la protezione Una sala operatoria 44 dalle sorgenti radioattive, necessarie per realizzare la sala chirurgica per la radioterapia intraoperatoria. I cavedi impiantistici, spaziosi e completamente ispezionabili, collegano la piastra alla copertura attraversando in verticale tutto l edificio, permettendo l esecuzione delle normali attività di manutenzione e l effettuazione di eventuali modifiche senza pregiudizio per il normale svolgimento dell attività ospedaliera». Quali sono le principali caratteristiche delle aree dedicate ai pazienti ricoverati? «Nei settori di degenza, le zone riservate al personale sono facilmente individuabili e tutti i locali sono distribuiti da corridoi scanditi dalle aree d ingresso alle camere, che movimentano lo spazio interno. Tutte le stanze di degenza sono dotate di un area domestica a disposizione del paziente, posta in prossimità della parete esterna trasparente e schermata dai raggi solari diretti, mediante balconate che riprendono l immagine degli insediamenti sanatoriali di un tempo. In questo modo la zona privata della camera è molto più fruibile dai degenti, che in occasione delle visite dispongono anche dei soggiorni posti agli angoli del fabbricato, estremamente colorati e completamente vetrati su due fronti per permettere la più ampia visuale possibile sulla città e sul fiume». Il trasporto dei materiali di peso fino a 3,5 kg (provette, referti, farmaci e sacche di sangue) è affidato a una rete di posta pneumatica automatizzata, che si sviluppa per circa un chilometro e mezzo di lunghezza, collegando tutti i principali reparti di degenza, diagnosi e terapia, l area emergenza-urgenza e l amministrazione. Sono previste 53 stazioni d invio e ricezione, situate in posizione controllata con sistema d identificazione tramite badge. Il trasporto avviene mediante bossoli a tenuta ermetica che viaggiano a velocità controllata, utile soprattutto per evitare l emolisi dei campioni ematici. Tra i risultati attesi, la riduzione del 30% del turn around time dei test di laboratorio. RIPRODUZIONE RISERVATA
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliRegione Marche. Linee di intervento PSR: 7.1 Rete ospedaliera
Regione Marche Linee di intervento PSR: 7.1 Rete ospedaliera 1 Analisi della realtà regionale, per sistemi e processi Differenziali nel consumo di giornate di degenza tra le diverse aree vaste Scambi interni
DettagliPIANO DIRETTORE PRESIDIO OSPEDALIERO VAL TIDONE
PIANO DIRETTORE PRESIDIO OSPEDALIERO VAL TIDONE L ospedale è costituito da quattro ali parallele collegate tra di loro da un corridoio centrale di raccordo e da una piccola palazzina, unita dal corridoio
DettagliAutorizzazione all esercizio di attività sanitarie in Emilia Romagna
Autorizzazione all esercizio di attività sanitarie in Emilia Romagna Normativa di riferimento Art. 43 della legge n. 833 del 23.12.78 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale; D. Lgs 502/92 e successive
DettagliIl caso dell'azienda Ospedaliera Ca'Granda Niguarda di Milano
Il caso dell'azienda Ospedaliera Ca'Granda Niguarda di Milano Dall'ospedale tradizionale all'intensità di cure: opportunità organizzative, criticità e gestione del cambiamento Ospedale Niguarda: carta
DettagliQUALE ORGANIZZAZIONE IN UN BLOCCO OPERATORIO
Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle Cuneo QUALE ORGANIZZAZIONE IN UN BLOCCO OPERATORIO COORDINATORE INFERMIERISTICO SIG.RA VIGLIONE FRANCA Settembre 2009 Inaugurazione del nuovo Blocco Operatorio ubicato
DettagliLa continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica
La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi
DettagliL infermiere al Controllo di Gestione
L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di
DettagliORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DELL EMERGENZA/URGENZA. Dott. Mirio Camuzzi
ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DELL EMERGENZA/URGENZA Dott. Mirio Camuzzi L area relativa alla emergenza/urgenza rappresenta uno dei nodi più critici della programmazione sanitaria e si propone come una delle
DettagliRELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2012
RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2012 .. 1 1. Presentazione La Relazione sulla Performance 2012 riassume la valutazione annuale del Ciclo di gestione della performance. In particolare la Relazione è lo strumento
DettagliRELAZIONE: PRESENTAZIONE STRUTTURA OSPEDALIERA DENOMINATA AZIENDA OSPEDALIERA DI VERONA.
AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA DIREZIONE MEDICA OSPEDALE POLICLINICO Direttore:dott.ssa Giovanna Ghirlanda P.le L.A. Scuro n. 10-37134 Verona tel. 045-8124201-3-8 fax 045-8124095 e-mail:
Dettagli! "# $% $ A. Gorel i!!!
!"# $%!! ! " # $ && %!&!%&!%'( &!%&!%'( %&!%&!%'( ) $ * +,-./ ) $ 1 + -./ 0 $ + -../! + -../ -./1+ -../ ' ( 3 ' & 2! )) 2 $ )!!$*!! #!!* 2!%% &)! 2 *!% ) *!!! 2!! ) 2 #$ $*)! +%!$ 2! )) * #!! )*%!!%*)!,#-&)
DettagliLa centralità del paziente tra MMG Distretto e Ospedale: il Fascicolo Sanitario Elettronico. Daniele Donato Azienda ULSS 16 - Padova
La centralità del paziente tra MMG Distretto e Ospedale: il Fascicolo Sanitario Elettronico Daniele Donato Azienda ULSS 16 - Padova Premesse 2010 Centralità del paziente Continuità delle cure Appropriatezza
DettagliL INFERMIERE DI FAMIGLIA. Giornata internazionale dell infermiere STAR BENE INSIEME PER STAR BENE
L INFERMIERE DI FAMIGLIA Giornata internazionale dell infermiere STAR BENE INSIEME PER STAR BENE Uno degli obiettivi di oggi RILEGGERE LO SVILUPPO DELL ASSISTENZA INFERMIERISTICA TERRITORIALE DAL PUNTO
DettagliDELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.
Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto
DettagliIL SISTEMA DELL URGENZA-EMERGENZA NELL IPOTESI DELL OSPEDALE UNICO DELL IMPERIESE. DIPARTIMENTO EMERGENZA ACCETTAZIONE Direttore: Gianni Oddone
IL SISTEMA DELL URGENZA-EMERGENZA NELL IPOTESI DELL OSPEDALE UNICO DELL IMPERIESE DIPARTIMENTO EMERGENZA ACCETTAZIONE Direttore: Gianni Oddone Necessità di rapido confronto fra due sistemi dell emergenza:
DettagliISTITUTO GIANNINA GASLINI DEA - PRONTO SOCCORSO
ISTITUTO GIANNINA GASLINI DEA - PRONTO SOCCORSO DIRETTORE Prof. Pasquale Di Pietro Ospedale Accreditato Joint Commission International PREMESSA I dati nazionali e internazionali disponibili dimostrano
DettagliOGGETTO TRASPORTO ASSISTITO PER IL TRASFERIMENTO AD ALTRO OSPEDALE
OGGETTO TRASPORTO ASSISTITO PER IL TRASFERIMENTO AD ALTRO OSPEDALE QUESITO (posto in data 2 giugno 2010) A quale medico spetta, per legge, l accompagnamento di un malato durante il trasporto da un ospedale
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliEsperienza di utilizzo integrato del blocco operatorio in una rete ospedaliera provinciale
CONVEGNO INTERNAZIONALE ACCREDITAMENTO, PROGRAMMI DI VALUTAZIONE ESTERNA E SICUREZZA DEL PAZIENTE Roma, 7-8 marzo 2011 Esperienza di utilizzo integrato del blocco operatorio in una rete ospedaliera provinciale
DettagliGEPADIAL permette di:
GEPADIAL è uno strumento innovativo per l organizzazione, il controllo clinico e la ricerca scientifica all interno dei Reparti di Nefrologia e Dialisi. Supporta tutte le attività gestionali e amministrative
DettagliEmergenza / Urgenza in Radiologia
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA Emergenza / Urgenza in Radiologia ANNO ACCADEMICO 2010/2011
DettagliAzienda Sanitaria Locale Roma G
Il Diabete Giornata di lavoro sul Percorso integrato Territorio Ospedale Roviano 6 giugno 2011 Verso l integrazione tra Territorio Ospedale Dr. Pasquale Trecca Presidio Ospedaliero di: Tivoli Colleferro
DettagliTariffari e politiche di rimborsi regionali
L attività di day surgery nella Regione Lombardia è praticata sin dagli anni 70 in diverse strutture ospedaliere della Regione; dove venivano trattate in day hospital alcune patologie ortopediche pediatriche
DettagliREQUISITI SPECIFICI PER L'AUTORIZZAZIONE
Lista di verifica REQUITI SPECIFICI PER L'AUTORIZZAZIONE e L'ACCREDITAMENTO 1 -REQUITI FUNZIONALI RSA-ANZ.AU.1.1.1 Il Servizio garantisce un adeguato rapporto numerico tra personale e utenti. RSA-ANZ.AU.1.1.2
DettagliRegione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo
VICENZA Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza Ospedale Civile S. Bortolo Dipartimento AREA MEDICA 1^ Direttore Dr. Giorgio Vescovo MEDICINA INTERNA PER INTENSITA DI CURE LA MEDICINA INTERNA OGGI. COMPLESSA..
DettagliReparto: Pronto Soccorso. Sede: Melzo. Piano: Terra. Responsabile: Dott. Giuseppe Ripoli. Email: giuseppe.ripoli@aomelegnano.it.
Reparto: Pronto Soccorso Sede: Melzo Piano: Terra Responsabile: Dott. Giuseppe Ripoli Email: giuseppe.ripoli@aomelegnano.it Medici: A rotazione dai reparti di Chirurgia, Medicina, Ostetricia e Pediatria
DettagliU.S.O. SERVIZIO DI PSICOLOGIA CLINICA
pag. 7 AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA SCHEDA INFORMATIVA SERVIZI DIAGNOSTICI E SANITARI U.S.O. SERVIZIO DI PSICOLOGIA CLINICA PRESIDIO Borgo Trento Ultimo aggiornamento 16/1/2012 MA
DettagliUNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma
UNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma OSPEDALE COTTOLENGO - Torino Corso di Laurea in Infermieristica Corso infermieri guida di tirocinio novembre 2014
DettagliSviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
DettagliOspedale e territorio: una logica di sistema Amelia Mutti* Riflessioni su percorsi comuni di progettazione integrata. Giovedì, 13 settembre 2007
Giovedì, 13 settembre 2007 I^ SESSIONE La logica Programmatoria: ruolo, dimensionamento e connessioni dei servizi sanitari Riflessioni su percorsi comuni di progettazione integrata Ospedale e territorio:
DettagliArruolamento nei Presidi accreditati e terapia delle malattie rare nei presidi non accreditati Alessandro Andriani ASL RMA, Presidio Nuovo Regina
Arruolamento nei Presidi accreditati e terapia delle malattie rare nei presidi non accreditati Alessandro Andriani ASL RMA, Presidio Nuovo Regina Margherita Palazzo Valentini, Roma 19 marzo 2010 1 Il Sistema
DettagliRisposte Azienda USL 4 Prato
CHIARIMENTI E APPROFONDIMENTI RICHIESTI Il documento Linee guida per la progettazione approvato nelle Delibere dei D.G. delle Aziende Usl di Prato, Pistoia, Lucca e Massa-Carrara in data 12/03/03 dichiara
DettagliInformatizzazione delle strutture:
Informatizzazione delle strutture: 9 anni di esperienza e Rete Oncologica Trentina Enzo Galligioni Oncologia Medica, Trento 1 Assistenza sanitaria in Trentino: Peculiarità organizzative Provincia Autonoma
DettagliCENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169
CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169 Non essendo l evento sismico prevedibile, non è possibile stabilire delle soglie di allerta come, ad esempio, per gli eventi idrogeologici.
DettagliLA CONTINUITA ASSISTENZIALE
e-oncology II edizione: L informatizzazione in Oncologia Trento, 22 ottobre 2010 LA CONTINUITA ASSISTENZIALE Prof. Oscar Alabiso Oncologia AOU Novara Continuità Assistenziale : organizzazione centrata
DettagliDIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO
DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema
DettagliCareggi Smart Hospital nuovo servizio #Prelievo Amico
Careggi Smart Hospital nuovo servizio #Prelievo Amico Careggi Smart Hospital è un progetto dell Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze che ha l obiettivo di facilitare il rapporto con l utenza,
DettagliMission dell Area Tecnica: Logistica ed Impiantistica
Mission dell Area Tecnica: Logistica ed Impiantistica Direttore Tecnico: ing. Angelo Violetta DOC_LI002 ξ - CSI Centro di Ateneo per i Servizi Informativi Angelo Violetta - 1 Area Situazione Lʹarea LOGISTICA
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliConferenza Stampa. Nasce il Polo Neurologico. interaziendale. diretto da Enrico Montanari
Conferenza Stampa Nasce il Polo Neurologico interaziendale diretto da Enrico Montanari Martedì 15 dicembre 2015 ore 11.00 Sala Riunioni Direzione Generale AUSL di Parma Alla Conferenza Stampa sono presenti:
DettagliFILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze
XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema
DettagliRAPPORTI UNIVERSITA E OSPEDALI DI INSEGNAMENTO. Marco Bosio Direttore Sanitario Aziendale
RAPPORTI UNIVERSITA E OSPEDALI DI INSEGNAMENTO Marco Bosio Direttore Sanitario Aziendale UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE E stata fondata da Padre Agostino Gemelli nel 1921 E presente in 4 città: Milano,
DettagliIL PROGETTO DELLA CENTRALE UNICA DI STERILIZZAZIONE DEL POLICLINICO S. ORSOLA - MALPIGHI
IL PROGETTO DELLA CENTRALE UNICA DI STERILIZZAZIONE DEL POLICLINICO S. ORSOLA - MALPIGHI BOLOGNA, 26 gennaio 2011 Ing. Daniela Pedrini Presidente S.I.A.I.S. SOCIETA ITALIANA DELL ARCHITETTURA E DELL INGEGNERIA
DettagliBREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015
BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,
DettagliProgetto Atipico. Partners
Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliIL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE
IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e
DettagliOggetto: Accordo per la MEDICINA DI GRUPPO. CHIEDONO. Al Direttore Generale dell Azienda ULSS ----------- Via --------------------- e per conoscenza:
Al Direttore Generale dell Azienda ULSS ----------- Via --------------------- e per conoscenza: Al Presidente dell Ordine dei Medici di Verona Via S. Paolo 16-37129 Verona Oggetto: Accordo per la MEDICINA
DettagliLa cooperativa di servizi alla medicina generale per la gestione delle AFT/UCCP: obiettivi, struttura, processi, ruoli e persone
La cooperativa di servizi alla medicina generale per la gestione delle AFT/UCCP: obiettivi, struttura, processi, ruoli e persone Milano 8 Giugno 2013 Gianfranco Piseri Obiettivi delle UCCP Coordinamento
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliSTUDIO DI SETTORE TK22U ATTIVITÀ 85.20.0 SERVIZI VETERINARI
STUDIO DI SETTORE TK22U ATTIVITÀ 85.20.0 SERVIZI VETERINARI Ottobre 2005 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore SK22U Servizi veterinari è stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione
DettagliTrasparenza e Tracciabilità
Trasparenza e Tracciabilità Il punto di vista delle stazioni appaltanti e le tipologie di strumenti informatici di supporto Dott. Ing. Paolo Mezzetti Ferrara 8 Maggio 2015 Contenuti I Profilo STEP II Il
DettagliI sistemi informativi a supporto dei modelli d integrazione sanitaria e sociosanitaria Progetto Long-Term Care.net
Nuove opportunità di integrazione in campo sanitario nella riorganizzazione delle cure territoriali Seminario di approfondimento e progettazione Milano: 7-febbraio-2013 I sistemi informativi a supporto
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliA.G.C. 20 - Assistenza Sanitaria - Deliberazione n. 424 del 25 marzo 2010 Istituzione del Trauma Center Pediatrico presso l'ao Santobono - Pausilipon
A.G.C. 20 - Assistenza Sanitaria - Deliberazione n. 424 del 25 marzo 2010 Istituzione del Trauma Center Pediatrico presso l'ao Santobono - Pausilipon PREMESSO che: - Le esperienze condotte principalmente
DettagliMODULO Formazione sul Campo Direzione Professioni Sanitarie
SEZIONE FORMAZIONE E BIBLIOTECA MODULO Formazione sul Campo Direzione Professioni Sanitarie All.2 P2-FORM Titolo: LA RELAZIONE CON IL PAZIENTE E CAREGIVER NELLE TERAPIE INTESIVE APERTE 1^ EDIZIONE TRAINING
DettagliProgramma Interventi Innovativi
Ambulatorio Infermieristico della Fragilità Saranno disponibili, all interno della UCCP, degli infermieri della Fragilità che opereranno sul territorio (sono gli infermieri già impegnati ad affiancare
DettagliAssistenza ai malati oncologici. Il Dr. Vittorio Franciosi all ospedale di Vaio
Conferenza Stampa Assistenza ai malati oncologici Il Dr. Vittorio Franciosi all ospedale di Vaio Mercoledì 23 luglio 2008 - ore 11 sala A Ospedale di Fidenza Alla Conferenza Stampa intervengono: Maria
DettagliDELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE. N 503 del 24 OTTOBRE 2014
DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N 503 del 24 OTTOBRE 2014 Struttura proponente: U.O.C. Gestione Affari Generali Oggetto: Approvazione schemi-tipo di convenzioni Azienda Ospedaliera Universitaria Federico
DettagliLa rete per la promozione della salute in Lombardia
La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo
DettagliIl ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi
Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi Dott. Fortunato Rao, Direttore Generale Azienda ULSS 16, Regione del Veneto DECRETO LEGISLATIVO 6
DettagliAZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66
AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66 UO RISK MANAGEMENT PROCEDURA PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE NEI PRESIDI OSPEDALIERI DELLA
DettagliLINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE
DettagliIl ruolo delle discipline universitarie nella qualificazione dell assistenza territoriale
Il ruolo delle discipline universitarie nella qualificazione dell assistenza territoriale dott. Edgardo Contato Direttore Sanitario 01 Ferrara, 20 Febbraio 2008 Premessa Le Aziende Sanitarie devono rispondere
DettagliAzienda Sanitaria Locale n 12. Polo Oncologico di Biella. Progetto CROSS OVER. Responsabile:... Dott. Mario Clerico Polo Oncologico Biella
Azienda Sanitaria Locale n 12 V i a C a r a c c i o, 5 1 3 9 0 0 B i e l l a T e l. 0 1 5. 3 5 0. 3 7 0 5 / F a x 0 1 5. 3 5 0. 3 7 8 5 b i e l l a @ p o l o n c o l o g i c o. i t w w w. b i e l l a.
DettagliMaster Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie
Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online di I Livello 60 Crediti Formativi (CFU) 1. Premesse In base al dato riportato dal Sole
DettagliSC ONCOLOGIA CHE COSA È UTILE SAPERE
SC ONCOLOGIA CHE COSA È UTILE SAPERE DOVE ANDARE PER cominciare un percorso oncologico, prenotare una visita CENTRO ACCOGLIENZA E SERVIZI (CAS): Ospedale U. Parini, blocco D, piano -1 È la struttura dedicata
DettagliGUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI
GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI FASIE è una associazione senza scopo di lucro che persegue lo scopo di garantire ai propri assistiti trattamenti sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre,
DettagliFormazione Tecnica TM
Formazione Tecnica TM Migliorare le competenze e la professionalità delle persone Mappatura competenze auspicate Formazione Formazione continua Test competenze possedute Corsi e seminari di formazione
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
DettagliTHIRD TELEMEDICINE WORKSHOP LA TELEMEDICINA NEL SISTEMA DELL EMERGENZA TERRITORIALE. Dottor Mario Costa
THIRD TELEMEDICINE WORKSHOP LA TELEMEDICINA COME NUOVA RISORSA NELLE CURE PRIMARIE LA TELEMEDICINA NEL SISTEMA DELL EMERGENZA TERRITORIALE Dottor Mario Costa Presidente Società Italiana Sistema 118 Vice
DettagliISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE
ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE 1 a) L organizzazione: concetti generali b) La struttura organizzativa c) I principali modelli di struttura organizzativa a) La struttura plurifunzionale b) La struttura
DettagliENPAM. Offerta salute
ENPAM Offerta salute Offerta salute Per Te Salute Reale Garanzia Gravi patologie Garanzia Assistenza Preventivo Salute Facile Reale Garanzia Indennità Interventi Chirurgici Preventivo Focus I servizi offerti
DettagliI flussi ed i sistemi informativi come strumento di valorizzazione e di monitoraggio del sistema di assistenza territoriale a garanzia dei LEA
I flussi ed i sistemi informativi come strumento di valorizzazione e di monitoraggio del sistema di assistenza territoriale a garanzia dei LEA Vito Bavaro Ufficio Sistemi Informativi e Flussi Informativi
DettagliIL CONTESTO IL CONTESTO
L INFERMIERE CASE MANAGER CASE MANAGEMENT E RAPPORTO CON IL CASE MANAGEMENT E RAPPORTO CON IL Ada Lelli Bologna, 19 settembre 2007 L.R.E.R. 04/08/97 EVIDENZIA COME DEVE EMERGERE NEI PROCESSI ASSISTENZIALI
DettagliNUOVI APPROCCI PROFESSIONALI E INTEGRAZIONE (in relazione ai temi della Gestione della Fragilità e del Sostegno alla famiglia) Lucio Belloi
NUOVI APPROCCI PROFESSIONALI E INTEGRAZIONE (in relazione ai temi della Gestione della Fragilità e del Sostegno alla famiglia) Lucio Belloi PUNTO DI PARTENZA: UN CAMBIAMENTO DI APPROCCIO PROFESSIONALE
DettagliASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA. Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015
Regione Campania ASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA di TEANO Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015 GUIDA AI SERVIZI OSPEDALE DI COMUNITÀ DI TEANO (OdC) Premessa L Ospedale di Comunità di Teano è una struttura
DettagliDelega al Benessere studentesco Michele Rostan
Delega al Benessere studentesco Michele Rostan L agenda della delega riguarda quattro aree di intervento: 1) conoscere il profilo degli studenti, 2) sostenere l attività di studio, 3) facilitare la mobilità
DettagliModello di erogazione diffusa delle Cure Palliative/Fine Vita con supporto di esperti. Parma, 21 ottobre 2011 Dott.ssa Maria Luisa De Luca
Modello di erogazione diffusa delle Cure Palliative/Fine Vita con supporto di esperti Parma, 21 ottobre 2011 Dott.ssa Maria Luisa De Luca 1 Le Aziende USL di Modena e Reggio Emilia hanno sviluppato una
DettagliProgetto di sviluppo delle residenze dell Università di Milano-Bicocca. Milano - Monza - Cinisello Balsamo
Progetto di sviluppo delle residenze dell Università di Milano-Bicocca Milano - Monza - Cinisello Balsamo Residenza Universitaria denominata U10.2 Piazza dell Ateneo Nuovo, 2 Milano Superficie totale Alloggi
DettagliSTUDIO DI SETTORE SG57U ATTIVITÀ 85.12.5 ATTIVITÀ 85.14.A ALTRI STUDI MEDICI E POLIAMBULATORI SPECIALISTICI STUDI DI RADIOLOGIA E RADIOTERAPIA
STUDIO DI SETTORE SG57U ATTIVITÀ 85.12.B ALTRI STUDI MEDICI E POLIAMBULATORI SPECIALISTICI ATTIVITÀ 85.12.3 STUDI DI RADIOLOGIA E RADIOTERAPIA ATTIVITÀ 85.12.5 ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE SENZA RICOVERO,
DettagliA.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...
Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6
DettagliTerapia del dolore e cure palliative
Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.
DettagliDocumentare, Conservare e trasmettere le lavorazioni Edili Tradizionali. PROGETTO Do.C.E.T CORSO PER CAPOCANTIERE NEL RECUPERO EDILIZIO
Documentare, Conservare e trasmettere le lavorazioni Edili Tradizionali PROGETTO Do.C.E.T CORSO PER CAPOCANTIERE NEL RECUPERO EDILIZIO IL CORSO è GRATUITO QUANDO INIZIA? Da metà settembre a fine dicembre
DettagliDISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013
DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 1.1 UNO SGUARDO D INSIEME 1.1.1 Il contesto di riferimento L UOSD Rete Assistenziale comprende
DettagliPolitiche Sanitarie Comparate Lezione 4
Politiche Sanitarie Comparate Lezione 4 Stefano Neri Corso di Laurea in Servizio Sociale 2009/10 Università degli Studi di Milano Bicocca Le relazioni tra finanziamento e produzione in un sistema sanitario
DettagliCOMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza
REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE
DettagliUnità Operativa di Riabilitazione Cardiologica. Primario Dott. Fabio Bellotto
C odivilla istituto P utti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Unità Operativa di Riabilitazione Cardiologica Primario Dott. Fabio Bellotto Dipartimento di Scienze Cardiologiche, Toraciche e Vascolari dell
DettagliINTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE. Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata
INTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata L infermiere Dal D.M. 14 Settembre 1994 n, 739: Art. 1: l infermiere è responsabile dell assistenza
DettagliManuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO
Manuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO Documento: GEN-ESP-MG-Strutturaattività-00 Data modifica: 12/02/2008 Data stamp:04.06.2008
DettagliSorveglianza Sanitaria Sicurezza sul Lavoro Corsi di Formazione Sistema di Gestione
Sorveglianza Sanitaria Sicurezza sul Lavoro Corsi di Formazione Sistema di Gestione La Società Medicina del lavoro e sicurezza sono temi in continua evoluzione: CSM Care assicura tutti i servizi di consulenza,
DettagliObiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie
Mostra Dettagli Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie Il sistema sanitario è un sistema complesso in cui interagiscono molteplici fattori
DettagliCONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA
CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute
DettagliL esperienza dell Università di Bologna
PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il
DettagliGESTIONE SEPARATA ENPAPI FAQ RISPOSTE AI DUBBI PIÙ FREQUENTI DEI COMMITTENTI
GESTIONE SEPARATA ENPAPI FAQ RISPOSTE AI DUBBI PIÙ FREQUENTI DEI COMMITTENTI Qual è l ambito di applicazione della nuova normativa previdenziale? A decorrere dal 1 gennaio 2012 sono iscritti alla Gestione
DettagliIl miglioramento delle cure urgenti
Ogni anno più di 1 milione e 700 mila cittadini in Emilia-Romagna si rivolgono al pronto soccorso quando hanno un problema sanitario. È un numero che tende a crescere costantemente determinando spesso
DettagliModalità di acquisizione delle grandi apparecchiature elettromedicali in ambito sanitario Padova, 21.4.2010
Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto Modalità di acquisizione delle grandi apparecchiature elettromedicali in ambito sanitario Padova, 21.4.2010 Il ruolo della Regione e dell ARSS sul tema degli
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale
Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale proposta approvata nella seduta del 9 agosto 2002 Oggetto: Individuazione rete dei presidi regionali per le malattie rare e adempimenti regionali
Dettagli