Partnership di canale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Partnership di canale"

Transcript

1 white paper gennaio.2015 Partnership di canale Il trst mediator e n novo concetto di filiera corta iteam:lorena Cottone e x c e l l e n c e i n e x e c t i o n

2 white paper 2 exective smmary introdzione problemi da affrontare la solzione conclsioni riferimenti Exective smmary abstract Il category management, proposto da Brian Harris all inizio degli anni 90, rappresenta na straordinaria opportnità per prodttori e distribtori di soddisfare al meglio i bisogni dei propri consmatori/shopper e ottenere qindi n vantaggio competitivo stabile e dratro. La realizzazione di iniziative di qesto tipo, però, deve passare attraverso la trasformazione a livello cltrale e organizzativo delle imprese coinvolte. Qesto paper metterà in lce na delle maggiori difficoltà slla strada della concreta realizzazione di progetti di category management: lo svilppo di relazioni collaborative tra indstria e distribzione, troppo spesso basate s elementi pramente negoziali. Una solzione a tale problematica è rappresentata da n trst mediator, n terzo attore della filiera che occpi na posizione di intermediazione tra il mondo dei prodttori e qello dei distribtori, ttelando gli interessi di entrambi. Il trst mediator, grazie alle se competenze, all approfondita conoscenza del mercato in ci opera e all assolta imparzialità, potrà integrare il canale, realizzando n risltato migliore di qello raggingibile da parti fisiologicamente in contrasto tra loro. Solo grazie ad na figra di intermediazione è possibile costrire delle relazioni di canale dratre, centrate slla fidcia e realmente orientate alla cooperazione per il raggingimento di obiettivi comni. e x c e l l e n c e i n e x e c t i o n

3 white paper 3 exective smmary introdzione problemi da affrontare la solzione conclsioni riferimenti Introdzione Il category management Secondo la definizione Indicod- Ecr, il Category Management è n processo comne tra prodttore e distribtore in ci le categorie sono gestite come Unità Strategiche di Bsiness con l obiettivo di amentare il fattrato e l tile attraverso na maggiore soddisfazione dei consmatori. Per implementare n modello di category management è necessario il rispetto di tre principi fondamentali: la collaborazione tra indstria e distribzione; il miglioramento dell efficienza e dell efficacia; la centralità del consmatore. La partnership tra indstria e distribzione è volta a sfrttare la complementarietà di competenze e informazioni a disposizione degli attori del canale, al fine di raggingere n obiettivo conginto secondo na logica win - win. La gestione delle categorie pò essere efficacemente combinata con le conoscenze si consmatori/ shopper, ottenendo dei miglioramenti in termini di efficienza ed efficacia. Le diverse modalità di creazione di valore ottenibili interfacciando le informazioni di insegna con qelle di mercato possedte dai fornitori partner, per le insegne sono: definizione della categoria e aggregazione sl piano espositivo non in fnzione del criterio merceologico, ma secondo i bisogni della clientela dell insegna e il comportamento di acqisto; assegnazione del rolo alle varie categorie in fnzione della loro vocazione di marketing e consegente gestione del retail mix; confronto tra la penetrazione di categoria a livello di mercato e di insegna per individare n eventale opportnity gap e qindi agire sl retail mix per amentare la byer conversion; spporto alle decisioni slla composizione dell assortimento ed eventali dereferenziamenti; ridzione della conflittalità orizzontale di prezzo attraverso na strategia di differenziazione. Dal pnto di vista indstriale, i vantaggi del ricorso al category management sono: ottenimento di n spporto al proprio brand senza incorrere nel rischio di essere accsati di abso di posizione dominante, come invece pò accadere con n massiccio ricorso a contribti di trade marketing; ridzione della conflittalità nella ripartizione verticale del valore agginto; tilizzo del pnto vendita per la creazione di na relazione con il consmatore a fronte della progressiva perdita di efficacia dei mezzi di comnicazione tradizionali. Il fine ltimo del category management è la soddisfazione del consmatore, attraverso non solo il gisto prodotto, ma anche con na adegata commercializzazione. La sinergia tra i de roli crea na opportnità per na maggiore soddisfazione dei bisogni del cliente finale (nell ambito del comportamento di acqisto e del comportamento di consmo) e qindi per il miglioramento delle performance economiche. e x c e l l e n c e i n e x e c t i o n

4 white paper 4 exective smmary introdzione problemi da affrontare la solzione conclsioni riferimenti Problemi da affrontare La difficoltà del raggingimento di na vera partnership di canale Indicod-Ecr individa sei regole d oro per la collaborazione tra indstria e distribzione: 1. obiettivi e strategie devono essere condivisi; 2. deve instararsi n clima di fidcia reciproca e di trasparenza; 3. pariteticità, qindi nessno dei de partner ha il controllo s ttto il know how; 4. è essenziale la confidenzialità nella condivisione di informazioni; 5. il team deve essere mltifnzionale; 6. il progetto deve essere win-win-win per prodttore, distribtore e consmatore. Si tratta, in sostanza, di svilppare logiche non solo di tipo cliente fornitore, ma di veri e propri partner per na co-creazione di valore. Difficilmente, però, qesto tipo di relazione potrà realmente instararsi. Ciò che più spesso accade è l esistenza di conflitti tra le parti e/o l esercizio di potere di na parte sll altra. Il conflitto rappresenta qello stato derivante da na sitazione in ci n componente del canale percepisce che il comportamento di n altro soggetto è tale da impedirgli di consegire i propri obiettivi o, comnqe, di svolgere in maniera efficiente il proprio rolo nell ambito del sistema distribtivo: ciò dà logo ad no stato di frstrazione, che pò sfociare in na sitazione di conflitto aperto. Principali leve Fee ingresso conflittalità discriminazione Contribti spazi Contribti referenze Esposizione privilegiata Promozioni Rebate condizionati Arena Competitiva Perno decisionale Retailer basso controllo degli incentivi basso controllo dello stock prestazioni incentivate alti costi di gestione lineare Rebate incondizionati asimmetria informativa Sitazioni di conflitto molto acceso finiscono per generare n peggioramento delle performance dell intero sistema. e x c e l l e n c e i n e x e c t i o n

5 white paper 5 exective smmary introdzione problemi da affrontare la solzione conclsioni riferimenti Il conflitto si origina da na fisiologica contrapposizione di interessi economici. Il focs di prodttori e retailer è slla spartizione del valore nel breve periodo e qindi s aspetti meramente negoziali. Spesso la cooperazione viene tilizzata solo in chiave tattica; raramente ha n orizzonte temporale di lngo periodo. Con na simile logica, gli obiettivi non possono essere condivisi. Anche dal pnto di vista strategico gli interessi sono natralmente contrapposti. L impresa indstriale mira, da n lato, a ottenere le preferenze dei consmatori a scapito degli altri brand e, dall altro, a far precedere la scelta della marca a qella del pnto vendita. Speclare è l obiettivo persegito dalle imprese commerciali: ottenere la preferenza degli shopper a scapito delle altre insegne e far precedere la scelta del pnto vendita a qella dei prodotti da acqistare. La fidcia tra le parti lascia spesso il posto alla diffidenza: la controparte viene di solito considerata come n nemico, da trattare con opportnismo, perché ci si aspetta che dall altra parte venga riservato lo stesso tipo di trattamento. Anche la condivisione di competenze e la divlgazione di alcne informazioni vengono ostacolate in n clima di assenza di fidcia: si teme infatti che la totale trasparenza comprometta la propria capacità negoziale. Category Captain Ambiente coopetitivo Retailer perno decisionale bassi costi di gestione lineare trasparenza incentivi variabili fidcia integrazione collaborazione condivisione vantaggio competitivo verticale alto controllo dello stock Il modello consmer centric risolve conflitti ed accelera le performance del sistema. e x c e l l e n c e i n e x e c t i o n

6 white paper 6 exective smmary introdzione problemi da affrontare la solzione conclsioni riferimenti La solzione Il trst mediator e n novo concetto di filiera corta La fidcia è la precondizione essenziale per lo svilppo di qalsiasi relazione collaborativa (vista, tra l altro, l impossibilità di prevedere a livello contrattale ogni circostanza che si potrebbe verificare nell - ambito del rapporto). La fidcia pò essere definita come il livello di aspettativa che la controparte adotterà in ftro n comportamento in linea con le attese e con ciò che aveva promesso, prodcendo n risltato positivo per il trstor (coli che dà fidcia). La fidcia proietta le esperienze passate nel ftro della relazione; si fonda s qanto è già accadto, pr essendo riferita ad azioni ftre di na controparte che il soggetto non è in grado di controllare direttamente, trovandosi così in na sitazione di vlnerabilità (rischio di comportamenti opportnistici della controparte). I driver della fidcia sono (Castaldo, 2010): abilità e competenze della controparte passate esperienze relazionali con la controparte motivazioni che spingono il comportamento del soggetto assenza di comportamenti opportnistici comportamenti e caratteristiche personali del soggetto che gestisce la relazione (il gatekeeper) trasparenza della comnicazione soddisfazione ricavata in occasione di passate interazioni con la controparte comportamento collaborativo della controparte atteggiamento cooperativo Atteggiamento cooperativo esperienze pregresse indstria condivisione di cltra valori trst mediator Profilo personale profilo personale fidcia category cacptain fidcia category captain abilità competenze assenza opportnismo retailer drata della relazione e x c e l l e n c e i n e x e c t i o n

7 white paper 7 exective smmary introdzione problemi da affrontare la solzione conclsioni riferimenti La fidcia, qindi, ha a che fare con la valtazione della controparte, ma anche con qella del soggetto che gestisce la relazione, che potrebbe anche essere n terzo attore. Le consegenze della fidcia sono (Castaldo, 2010): ridzione del grado di incertezza decisionale accrescimento del grado di commitment dei soggetti coinvolti diminzione del livello di conflitto garanzia di na maggiore continità della relazione accrescimento del livello delle vendite, del profitto e delle performance competitive dei soggetti trasparenza della comnicazione soddisfazione ricavata in occasione di passate interazioni con la controparte comportamento collaborativo della controparte Per le ragioni illstrate, sembra però impossibile che tra il mondo dei prodttori e qello dei distribtori si instari na fidcia tale che permetta realmente di collaborare. È per qesto motivo che diventa centrale n attore che assma il rolo di intermediario tra le parti: il trst mediator. È in qesto qadro che il concetto di filiera corta - intesa tradizionalmente come na ridzione del nmero di intermediari operanti nel canale viene rivisto. L accorciamento della filiera è rappresentato da na maggiore integrazione del canale, senza l eliminazione di alcn attore. Tale rolo di integrazione spetta necessariamente ad n operatore sper partes: il grossista, che assme il rolo di channel captain. e x c e l l e n c e i n e x e c t i o n

8 white paper 8 exective smmary introdzione problemi da affrontare la solzione conclsioni riferimenti La tentazione di eliminare gli intermediari è forte sia da parte dei prodttori che da parte dei retailer. Diversi distribtori, ad esempio, sono alla ricerca di rapporti diretti con i per ridrre il nmero di operatori e comprimere la scala dei margini. I manfactrer, invece, si avvantaggerebbero di n rapporto diretto con i retailer in qanto potrebbero più facilmente condizionare le politiche del distribtore. Considerando però la natra del rapporto tra prodttori e distribtori, appare impossibile na relazione realmente profica tra qesti de attori. Una collaborazione stabile e vantaggiosa nel lngo periodo per entrambi richiede na fidcia che, di fatto, non esiste. Ulteriori difficoltà nell eliminazione degli intermediari tra prodzione e distribzione al dettaglio derivano dalle caratteristiche distribtive del prodotto accessori ICT: bassa rotazione e consegente necessità di centralizzare lo stock, forte innovazione di prodotto, polverizzazione dell offerta indstriale solo per ricordare alcni aspetti. L eliminazione del grossista e la consegente frammentazione dell approvvigionamento, finirebbero per amentare il costo di handling e i costi di transazione. È per ttte qeste ragioni che na figra di intermediazione, che ricopra il rolo di trst mediator, appare come l nica via per na reale co-creazione di valore. Il rolo del wholesaler cambia e si evolve; dalla transazione alla relazione, dalla gestione di singole attività al coordinamento e l integrazione di interi processi. L approccio nei confronti dei prodttori si modifica da to by a to list e nei confronti delle insegne da to sell a to serve. Il to list consiste in na costante attività di conslenza e spporto nella gestione dei rapporti con i diversi retailer in termini di inserimenti negli assortimenti commerciali (fisici e digitali), processi logistici, amministrativi e attività di marketing. Il to serve rappresenta n spporto alla gestione delle leve del retail mix - ad esclsione dell assegnazione dello spazio espositivo alle categorie, che viene fissato dall insegna - con la garanzia di na marginalità minima. L intermediario qindi non si limita all attività di semplice compravendita, ma spporta prodttori e retailer nella gestione delle relazioni con la controparte, rappresentando gli interessi di entrambi, in na logica di sell ot. Il rolo di n intermediario sper partes, che assme il rolo di category captain di filiera, contribisce a migliorare il rapporto di fidcia tra prodttori e distribtori. indstria to sell to list to serve to by retailer e x c e l l e n c e i n e x e c t i o n

9 white paper introdzione problemi da affrontare la solzione conclsioni exective smmary 9 Conclsioni Nel contesto ipercompetitivo odierno, prodttori e retailer, collaborando, hanno la possibilità di ottenere n vantaggio competitivo orizzontale. Il prespposto fondamentale per na partnership è la fidcia. Solo grazie a qesta è possibile la totale integrazione delle competenze dei de attori. Nella realtà, troppo spesso il rapporto tra manfactrer e retailer è contraddistinto da opportnismo e assenza di fidcia. In qesto qadro, emerge l importanza di n intermediario netrale, che tteli gli interessi di entrambi, potendo così ottenere la loro fidcia e n atteggiamento realmente collaborativo di ci ttti possano beneficiare, in termini di efficienza ed efficacia. Attraverso il novo rolo del wholesaler, il tradizionale concetto di filiera corta viene ridefinito: non consiste in na ridzione del nmero di attori all interno del canale, ma in n accentramento della gestione della filiera nelle mani di n operatore sper partes, che concili gli interessi di entrambi, a vantaggio di entrambi. La filiera si accorcia mantenendo fermo il nmero di intermediari. e x c e l l e n c e i n e x e c t i o n riferimenti

10 white paper 10 exective smmary introdzione problemi da affrontare la solzione conclsioni riferimenti Ringraziamenti Si ringrazia il Dipartimento di Economia dell Università degli Stdi di Parma, nelle persone del Professor Gianpiero Lgli e del Dottor Marco Ieva per la spervisione nella stesra di qesto docmento. Fonti Castaldo S. (2010), Go to market, il Mlino, Bologna. Cristini G., Lgli G. (2007), Category vale, Il Sole24Ore, Milano. Category Management. Il modello operativo per il Sistema Italia. Reperibile al link: Qinn J., Sparks L. (2007) Editorial: Research Frontiers in Wholesale Distribtion, The International Review of Retail, Distribtion and Consmer Research, 17:4, Taylor M. (2013) Who killed Category Management. Riferimenti tili Dpre K., Gren T.W. (2004), The se of category management practices to obtain a sstainable competitive advantage in the fast-moving-consmer-goods indstry, Jornal of Bsiness & Indstrial Marketing, 19: 7, Dssart C. (1998), Category Management: Strengths, Limits and Developments, Eropean Management Jornal, 16: 1, Gorman R.H., Stern L.W. (1969), Conflict in Distribtion Channels: an Exploration, Distribtion Channels: Behavioral Dimensions, a cra di L.W. Stern, New York, Hoghton Mifflin. Kmar N. (1996), The Power of Trst in Manfactrer-Retailer Relationships, Harvard Bsiness Review. Reperibile al link: e x c e l l e n c e i n e x e c t i o n

IL TRADE MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero - Università di Urbino

IL TRADE MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero - Università di Urbino IL TRADE MARKETING 1 DEFINIZIONE Il trade marketing è l insieme delle attività che puntano a conoscere, pianificare, organizzare e gestire il processo distributivo in modo da massimizzare la redditività

Dettagli

I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero Corso di marketing Università di Urbino

I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero Corso di marketing Università di Urbino 2 I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING 1 IL PROCESSO DI CREAZIONE DEL VALORE Finalità del marketing: la creazione di valore per il cliente e per l impresa. Le fasi del processo di creazione del

Dettagli

Natura ed evoluzione dei canali di marketing tradizionali e digitali. Marco Roccabianca

Natura ed evoluzione dei canali di marketing tradizionali e digitali. Marco Roccabianca Natura ed evoluzione dei canali di marketing tradizionali e digitali Marco Roccabianca pagina 1 di 10 La scelta del canale di marketing Uno dei fattori critici di successo per la realizzazione ottimale

Dettagli

Il category management di filiera corta

Il category management di filiera corta position paper gennaio.2015 Il category management di filiera corta Un novo bsiness model proposto per le categorie degli accessori ICT Position paper by Gianpiero Lgli e x c e l l e n c e i n e x e c

Dettagli

Investitori vs. Gestori e Banche: Chi vince? Come si vince?

Investitori vs. Gestori e Banche: Chi vince? Come si vince? Authorized and regulated by the Financial Services Authority Investitori vs. Gestori e Banche: Chi vince? Come si vince? Le esigenze degli investitori istituzionali e le proposte del mercato: un connubio

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

OLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE

OLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE OLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE Fermo, 31 Gennaio 2015 CHE COS E IL MARKETING? Il marketing può intendersi come il complesso di attività che un azienda

Dettagli

Corso di Analisi Strategiche. Analisi di Settore. Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N.

Corso di Analisi Strategiche. Analisi di Settore. Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N. Analisi di Settore Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N. Il settore è il luogo economico delle imprese che esercitano reciprocamente la concorrenza (Guido, 2000). Il confine settoriale è definito

Dettagli

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

Newsletter n. 02-30 giugno 2015. On line il nuovo sito web di I-TOWN

Newsletter n. 02-30 giugno 2015. On line il nuovo sito web di I-TOWN On line il novo sito web di I-TOWN É on line il sito web del progetto Bild Up Skills I-TOWN http://www.bs-itown.e/ Un sito interattivo e dinamico, ricco di notizie, informazioni tecniche e di settore.

Dettagli

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto

Dettagli

Il marketing dei servizi. La gestione degli intermediari

Il marketing dei servizi. La gestione degli intermediari Il marketing dei servizi La gestione degli intermediari Gli intermediari nei servizi: canali diretti Le imprese di servizi distribuiscono la propria offerta in alcuni casi direttamente, in altri casi si

Dettagli

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

L asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget»

L asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget» Authorized and regulated by the Financial Services Authority L asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget» Il processo di investimento

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Programma di Export Temporary Management

Programma di Export Temporary Management Programma di Export Temporary Management Aree di intervento Business Strategies, grazie ad una solida esperienza acquisita negli anni, eroga servizi nell ambito dell Export Temporary Management finalizzati

Dettagli

LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE DI TRADE MARKETING. Beatrice Luceri Facoltà di Economia Anno Accademico 2000/01

LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE DI TRADE MARKETING. Beatrice Luceri Facoltà di Economia Anno Accademico 2000/01 LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE DI TRADE MARKETING Beatrice Luceri Facoltà di Economia Anno Accademico 2000/01 La configurazione della funzione di Trade Marketing I fenomeni che hanno influito sui processi

Dettagli

CRM E GESTIONE DEL CLIENTE

CRM E GESTIONE DEL CLIENTE CRM E GESTIONE DEL CLIENTE La concorrenza è così forte che la sola fonte di vantaggio competitivo risiede nella creazione di un valore superiore per i clienti, attraverso un investimento elevato di risorse

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Gli 8 principi della Qualità

Gli 8 principi della Qualità LA QUALITA NEL TEMPO Qualità Artigianale fino al ventesimo secolo; Ispezione e Collaudo - fino alla prima guerra mondiale; Controllo Statistico sui prodotti - fino al 1960; Total Quality Control fino al

Dettagli

Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere

Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE Lezione 4: Le funzioni aziendali Le funzioni aziendali OBIETTIVI DELLA LEZIONE Definire il concetto di funzione

Dettagli

Belowthebiz idee in rete

Belowthebiz idee in rete Le 5 forze di Porter Nella formulazione di una strategia un passo fondamentale è la definizione e lo studio delle principali caratteristiche del settore in cui si opera. Lo schema di riferimento più utilizzato

Dettagli

La gestione del budget e della pianificazione delle attività in tempi di spending review

La gestione del budget e della pianificazione delle attività in tempi di spending review La gestione del budget e della pianificazione delle attività in tempi di spending review Leopoldo Ferrè Partner Exeo Consulting Ettore Turra Direttore Sistemi di Gestione APSS Trento Impossibile visualizzare

Dettagli

Progetto Atipico. Partners

Progetto Atipico. Partners Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite

Dettagli

Teoria normativa della politica economica

Teoria normativa della politica economica Teoria normativa della politica economica La teoria normativa si occpa di indicare il metodo e, di consegenza, le scelte che n atorità pbblica (policy maker) razionale dovrebbe assmere per persegire il

Dettagli

XMART per gestire il retail non food

XMART per gestire il retail non food XMART per gestire il retail non food Le aziende retail che oggi competono nei mercati specializzati, sono obbligati a gestire una complessità sempre maggiore; per questo, hanno bisogno di un valido strumento

Dettagli

La conoscenza concettuale (formazione), sarà. attraverso l utilizzo del LIAD come palestra per allenarsi.

La conoscenza concettuale (formazione), sarà. attraverso l utilizzo del LIAD come palestra per allenarsi. Sessione Assegnazione obiettivi Introduzione INTRODUZIONE Questo modulo formativo nasce allo scopo di aiutare il manager ad approfondire la conoscenza delle fasi caratterizzanti il processo di sviluppo

Dettagli

EVOLUZIONE Il Marketing Integrato

EVOLUZIONE Il Marketing Integrato EVOLUZIONE Il Marketing Integrato IL NUOVO CHE AVANZA Tutto si trasforma. Anche il mercato. Industria, distribuzione, consumi: gli attori sono sempre gli stessi ma evolvono i rapporti di forza, i ruoli,

Dettagli

Viene utilizzato in pratica anche per accompagnare e supportare adeguatamente le richieste di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.

Viene utilizzato in pratica anche per accompagnare e supportare adeguatamente le richieste di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto. BUSINESS PLAN Un business plan o (piano di business, o progetto d'impresa) è una rappresentazione degli obiettivi e del modello di business di un'attività d'impresa. Viene utilizzato sia per la pianificazione

Dettagli

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori

Dettagli

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia

Dettagli

INDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo

INDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo INDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo GLOBAL SCORECARD Uno strumento di autovalutazione, linguaggio e concetti comuni Versione base - Entry Level Introduzione Introduzione La Global Scorecard

Dettagli

LEAD GENERATION PROGRAM

LEAD GENERATION PROGRAM LEAD GENERATION PROGRAM New Business Media al servizio delle imprese con una soluzione di comunicazione totalmente orientata alla generazione di contatti L importanza della lead generation La Lead Generation

Dettagli

Marketing Management

Marketing Management Marketing Management Modulo 1 Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente Modulo 1 - slide 1 Obiettivi di apprendimento Obiettivi di apprendimento Che cos è il marketing? Comprendere

Dettagli

DA ESECUTORE A MANAGER gli strumenti software per migliorare il clima aziendale

DA ESECUTORE A MANAGER gli strumenti software per migliorare il clima aziendale Dott. Marco Magnabosco Consulente dipartimento Qualità - mmagnabosco@sanmarcoinformatica.it SENZA DUBBIO IL CLIMA AZIENDALE VIENE COMPROMESSO ANCHE DALLA BUONA OPERATIVITA QUODIANA ED IN QUESTO UNA APPLICAZIONE

Dettagli

Indagine 2011 Customer Satisfaction. Marzo 2011

Indagine 2011 Customer Satisfaction. Marzo 2011 Indagine 2011 Customer Satisfaction Marzo 2011 Obiettivi Per il terzo anno consecutivo, l UFFICIO MARKETING DI FIRE ha SVOLTO un indagine sul grado di soddisfazione dei propri CLIENTI, in base a un sistema

Dettagli

profilo dna team clienti

profilo dna team clienti CONSULENZA Organizzativa e Direzionale MS Consulting è una società di consulenza organizzativa e direzionale che, dal 1985, fornisce servizi legati alla valutazione dell efficienza aziendale e allo sviluppo

Dettagli

Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano

Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano INTRODUZIONE Il ed economato (acquisti) della Provincia di Milano è impegnato da più di 6 anni per la diffusione

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

Lezione 3. La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice.

Lezione 3. La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice. Lezione 3 La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice. 1 LA STRUTTURA FUNZIONALE ALTA DIREZIONE Organizzazione Sistemi

Dettagli

L organizzazione aziendale

L organizzazione aziendale Università degli studi di Teramo Facoltà di Agraria Lezioni di Economia e gestione delle imprese vitivinicole aziendale Emilio Chiodo Anno Accademico 2014-2015 Le operazioni aziendali Il sistema delle

Dettagli

Foto indicativa del contenuto del modulo. Materiale Didattico Organizzazione Aziendale

Foto indicativa del contenuto del modulo. Materiale Didattico Organizzazione Aziendale Foto indicativa del contenuto del modulo Materiale Didattico Organizzazione Aziendale 3 Strategia d impresa (Introduzione al problema strategico) 4 Premessa Tema caratterizzato da ampispazi di indeterminatezza

Dettagli

L e-commerce come strumento per le aziende italiane. Associazione Italiana del Commercio Elettronico

L e-commerce come strumento per le aziende italiane. Associazione Italiana del Commercio Elettronico L e-commerce come strumento per le aziende italiane. Associazione Italiana del Commercio Elettronico AICEL Associazione Italiana del Commercio Elettronico - è un progetto nato dalla necessità degli operatori

Dettagli

"Anche un errore può rivelarsi una cosa necessaria per raggiungere il nostro risultato". Henry Ford

Anche un errore può rivelarsi una cosa necessaria per raggiungere il nostro risultato. Henry Ford "Anche un errore può rivelarsi una cosa necessaria per raggiungere il nostro risultato". Henry Ford MARKETING Marketing significa letteralmente piazzare sul mercato e comprende quindi tutte le azioni aziendali

Dettagli

Quale servizio e quale consulente per il cliente private di domani

Quale servizio e quale consulente per il cliente private di domani Quale servizio e quale consulente per il cliente private di domani Simona Maggi Direzione Scientifica AIPB Milano, 10 aprile 2014 Il contributo di AIPB alla sfida della diffusione del servizio di consulenza

Dettagli

L integrazione dei sistemi qualità, sicurezza, ambiente

L integrazione dei sistemi qualità, sicurezza, ambiente L integrazione dei sistemi qualità, sicurezza, ambiente Alberto ANDREANI v.le Mameli, 72 int. 201/C 61100 PESARO Tel. 0721.403718 E.Mail:andreani@pesaro.com Definizione L insieme del personale, delle responsabilità,

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

Capitolo 1. Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente. Capitolo 1- slide 1

Capitolo 1. Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente. Capitolo 1- slide 1 Capitolo 1 Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente Capitolo 1- slide 1 Obiettivi di apprendimento Che cos è il marketing? Comprendere il mercato e i bisogni del consumatore Obiettivi

Dettagli

Restaurant Manager Academy

Restaurant Manager Academy Restaurant Manager Academy 1 La conoscenza non ha valore se non la metti in pratica L Accademia Un percorso formativo indispensabile per l attività di un imprenditore nel settore della ristorazione e dell

Dettagli

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità

Dettagli

L'esternalizzazione della gestione dei rifiuti: come ottimizzare il processo

L'esternalizzazione della gestione dei rifiuti: come ottimizzare il processo L'esternalizzazione della gestione dei rifiuti: come ottimizzare il processo Ing. Fabio Sambin - Omnisyst S.p.A. Indice CHI SIAMO LA GESTIONE AVANZATA DEI RIFIUTI INDUSTRIALI RICERCA E INNOVAZIONE NEL

Dettagli

La Gestione della Produzione

La Gestione della Produzione La Gestione della Produzione E il processo decisionale attraverso il quale sono organizzate le risorse produttive al fine di conseguire determinati obiettivi. Si estrinseca temporalmente attraverso tre

Dettagli

CAPITOLO 3. Elementi fondamentali della struttura organizzativa

CAPITOLO 3. Elementi fondamentali della struttura organizzativa CAPITOLO 3 Elementi fondamentali della struttura organizzativa Agenda La struttura organizzativa Le esigenze informative Tipologia di strutture Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura per

Dettagli

La scelta dei canali di entrata. Michela Floris micfloris@unica.it

La scelta dei canali di entrata. Michela Floris micfloris@unica.it La scelta dei canali di entrata Michela Floris micfloris@unica.it Una premessa Individuare il canale che, meglio degli altri può essere efficace per la propria attività nei mercati esteri non è semplice

Dettagli

Marketing relazionale. Eleonora Ploncher 27 febbraio 2006

Marketing relazionale. Eleonora Ploncher 27 febbraio 2006 Marketing relazionale Eleonora Ploncher 27 febbraio 2006 1. Gli obiettivi Gli obiettivi della presentazione sono volti a definire: 1. I presupposti del marketing relazionale 2. Le caratteristiche principali

Dettagli

Il sistema logistico integrato

Il sistema logistico integrato Il sistema logistico integrato Che cos è la logistica? Il concetto di logistica è spesso poco chiaro Per logistica, spesso, s intendono soltanto le attività di distribuzione fisica dei prodotti (trasporto

Dettagli

La valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE

La valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE La valutazione dell efficienza aziendale EFFICIENZA E LA CAPACITA DI RENDIMENTO O L ATTITUDINE A SVOLGERE UNA DETERMINATA FUNZIONE. E MISURATA DAL RAPPORTO TRA I RISULTATI CONSEGUITI E LE RISORSE IMPIEGATE

Dettagli

Sito web per la presentazione e l accesso ai servizi di Ruven integrato con la piattaforma B2B del pacchetto software ERP Stratega.NET.

Sito web per la presentazione e l accesso ai servizi di Ruven integrato con la piattaforma B2B del pacchetto software ERP Stratega.NET. Nome soluzione Ruven S.r.l. Settore: Cosmetica Descrizione Sito web per la presentazione e l accesso ai servizi di Ruven integrato con la piattaforma B2B del pacchetto software ERP Stratega.NET. MediaFile

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

Le imprese italiane e la multicanalità: strategie del gregge o piena consapevolezza? Giuliano Noci giuliano.noci@polimi.it

Le imprese italiane e la multicanalità: strategie del gregge o piena consapevolezza? Giuliano Noci giuliano.noci@polimi.it Le imprese italiane e la multicanalità: strategie del gregge o piena consapevolezza? Giuliano Noci giuliano.noci@polimi.it 1/42 Agenda Multicanalità: perdersi e ritrovarsi nel mare di definizioni Multicanalità:

Dettagli

IL CONTROLLO DI GESTIONE

IL CONTROLLO DI GESTIONE IL CONTROLLO DI GESTIONE CORSO BASE Milano, 20 e 21 maggio 2014 A cura di dottor Alessandro Tullio Studio di Consulenza dottor Alessandro Tullio Il controllo di gestione ed Il ruolo del Controller Docente:

Dettagli

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo. MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare

Dettagli

Le strategie delle banche retail nel mercato del credito al consumo. STEFANO COSMA Università di Modena e Reggio Emilia - CEFIN

Le strategie delle banche retail nel mercato del credito al consumo. STEFANO COSMA Università di Modena e Reggio Emilia - CEFIN Le strategie delle banche retail nel mercato del credito al consumo STEFANO COSMA Università di Modena e Reggio Emilia - CEFIN Agenda 1. Introduzione 2. Il credito al consumo: alcune riflessioni sull evoluzione

Dettagli

«Fare Rete in Psichiatria»

«Fare Rete in Psichiatria» EXPO 2015 - Nutrire, Potenziare, Curare - Il futuro della Salute Mentale Milano 19-20 giugno 2015 «Fare Rete in Psichiatria» Il Case Manager nel percorso della presa in carico del paziente grave nel Servizi

Dettagli

La garanzia del miglior prezzo

La garanzia del miglior prezzo white paper settembre.2015 La garanzia del miglior prezzo Come arginare la crescita della pressione promozionale nel grocery e contrastare lo show rooming nell elettronica di consmo - Gianpiero Lgli -

Dettagli

Retail L organizzazione innovativa del tuo punto vendita

Retail L organizzazione innovativa del tuo punto vendita fare Retail L organizzazione innovativa del tuo punto vendita fareretail è una soluzione di by www.fareretail.it fareretail fareretail è la soluzione definitiva per la Gestione dei Clienti e l Organizzazione

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Business Intelligence Revorg. Roadmap. Revorg Business Intelligence. trasforma i dati operativi quotidiani in informazioni strategiche.

Business Intelligence Revorg. Roadmap. Revorg Business Intelligence. trasforma i dati operativi quotidiani in informazioni strategiche. soluzioni di business intelligence Revorg Business Intelligence Utilizza al meglio i dati aziendali per le tue decisioni di business Business Intelligence Revorg Roadmap Definizione degli obiettivi di

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

LEZIONE N. 1. Il Marketing Concetti Introduttivi. Alessandro De Nisco. Università del Sannio. Corso di Marketing

LEZIONE N. 1. Il Marketing Concetti Introduttivi. Alessandro De Nisco. Università del Sannio. Corso di Marketing LEZIONE N. 1 Il Marketing Concetti Introduttivi Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso di Marketing Il Corso OBIETTIVI DEL CORSO Fornire agli studenti conoscenze e competenze su: i concetti fondamentali

Dettagli

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze 110 BUSINESS & IMPRESE Maurizio Bottaro Maurizio Bottaro è family business consultant di Weissman Italia RETI D IMPRESA Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

REALIZZAZIONE DI UNO SHOWCASE COMMERCIALE Lamberto Castellotti Cristina Bordin. Guidizzolo 25 Novembre 2014

REALIZZAZIONE DI UNO SHOWCASE COMMERCIALE Lamberto Castellotti Cristina Bordin. Guidizzolo 25 Novembre 2014 REALIZZAZIONE DI UNO SHOWCASE COMMERCIALE Lamberto Castellotti Cristina Bordin Guidizzolo 25 Novembre 2014 PRESUPPOSTI Negli ultimi anni spesso si è parlato di nuovi approcci al marketing considerandoli

Dettagli

I Principi di Marketing Management Filosofia e Funzione

I Principi di Marketing Management Filosofia e Funzione I Principi di Marketing Management Filosofia e Funzione 1 Che cosa si intende con il termine? Una lettura attraverso i grandi cambiamenti sociali, economici e i cambiamenti, last but not least, tecnologici

Dettagli

Comunicazione per le PMI nuove soluzioni a un problema di sempre una practice di Orga 1925

Comunicazione per le PMI nuove soluzioni a un problema di sempre una practice di Orga 1925 Comunicazione per le PMI nuove soluzioni a un problema di sempre una practice di Orga 1925 1 LA PRATICA SOLITA La comunicazione delle PMI si basa di regola sull assoluto privilegio della comunicazione

Dettagli

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William

Dettagli

Il Marketing Concetti Introduttivi

Il Marketing Concetti Introduttivi Il Marketing Concetti Introduttivi Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso di Marketing Il Corso OBIETTIVI DEL CORSO Fornire agli studenti conoscenze e competenze su: i concetti fondamentali del

Dettagli

Convegno "LE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE IN ITALIA: ANALISI E PROSPETTIVE"

Convegno LE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE IN ITALIA: ANALISI E PROSPETTIVE Convegno "LE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE IN ITALIA: ANALISI E PROSPETTIVE" Alcune riflessioni sul tema della diffusione dell'ict nelle imprese Guido Mario Rey Facoltà di Economia

Dettagli

OPEN INNOVATION E FINANZIAMENTI PER LE PMI

OPEN INNOVATION E FINANZIAMENTI PER LE PMI OPEN INNOVATION E FINANZIAMENTI PER LE PMI Cosa si intende per Open Innovation Angela Rotellini, LIUC Università Cattaneo Lomazzo, 22 Aprile 2015 Agenda Definizione di Open Innovation I vantaggi dell Open

Dettagli

Introduzione alla teoria dei database relazionali. Come progettare un database

Introduzione alla teoria dei database relazionali. Come progettare un database Introduzione alla teoria dei database relazionali Come progettare un database La struttura delle relazioni Dopo la prima fase di individuazione concettuale delle entità e degli attributi è necessario passare

Dettagli

Come gestire il cambiamento organizzativo?

Come gestire il cambiamento organizzativo? DAL 1946, CONSULENTI DI DIREZIONE 10133 TORINO CORSO FIUME 2 - Tel.(011) 6604346 6603826 (fax) Email: consulenti@studiobarale.it Come gestire il cambiamento organizzativo? Una breve guida all introduzione

Dettagli

Creare valore dalla valutazione del rischio stress lavoro-correlato

Creare valore dalla valutazione del rischio stress lavoro-correlato IL PUNTO SULLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESSLAVORO-CORRELATO: OPPORTUNITA E CRITICITA Milano, 10 Febbraio 2012 Creare valore dalla valutazione del rischio stress lavoro-correlato Psicologo della salute

Dettagli

ORGANIZZAZIONE PERSONALE

ORGANIZZAZIONE PERSONALE ORGANIZZAZIONE PERSONALE L ORGANIZZAZIONE è un sistema coordinato di persone che si prefigge di raggiungere un più razionale impiego del lavoro umano in relazione agli obiettivi aziendali. IL PERSONALE

Dettagli

La cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione.

La cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione. La cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione. Treviso, 24 febbraio 2015 Smart Specialisation Strategy Rappresenta il rafforzamento delle specializzazioni del territorio e la promozione

Dettagli

Percorso Formativo. indirizzo. M a r k e t i n g. E - C o m m e r c e

Percorso Formativo. indirizzo. M a r k e t i n g. E - C o m m e r c e Percorso Formativo Tecnici della Gestione Aziendale indirizzo M a r k e t i n g and E - C o m m e r c e DESCRIZIONE DELL INDIRIZZO L'Istituto forma Tecnici della Gestione Aziendale, dotati di conoscenze

Dettagli

IL BENCHMARKING POSIZIONAMENTO DELL AZIENDA NELLO SPAZIO

IL BENCHMARKING POSIZIONAMENTO DELL AZIENDA NELLO SPAZIO IL BENCHMARKING POSIZIONAMENTO DELL AZIENDA NELLO SPAZIO IL BENCHMARKING: DEFINIZIONE PROCESSO CONTINUO DI MISURAZIONE DEI PRODOTTI- SERVIZI-PROCESSI ATTRAVERSO IL CONFRONTO CON I MIGLIORI CONCORRENTI

Dettagli

LA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI

LA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI LA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI La qualità organizzativa passa attraverso la qualità delle persone 1. Le ragioni del corso Nella situazione attuale, assume una rilevanza sempre maggiore la capacità

Dettagli

Lezione 1 Organizzazione, organi e relazioni

Lezione 1 Organizzazione, organi e relazioni Lezione 1 Organizzazione, organi e relazioni Economia e Organizzazione Aziendale Modulo 4 - L organizzazione aziendale Unità didattica 1 Concetti base dell organizzazione Antonio Dallara Concetto di organizzazione

Dettagli

rilascio del Prototipo Gestione SAL cantieri e subappalti. 3 mesi 4-8 mesi 20gg 90% Controllo di Gestione Avanzato del 2 mesi 6-10 mesi 15gg 90%

rilascio del Prototipo Gestione SAL cantieri e subappalti. 3 mesi 4-8 mesi 20gg 90% Controllo di Gestione Avanzato del 2 mesi 6-10 mesi 15gg 90% In questo mondo informatico sempre in frenetica e continua evoluzione difficile per le aziende IT medio - grandi rimanere al passo con la tecnologia, mentre per quelle piccole quasi impossibile avere le

Dettagli

Responsabile di produzione

Responsabile di produzione Responsabile di produzione La figura è stata rilevata nei seguenti gruppi di attività economica della classificazione Ateco 91: DD 20.5 Fabbricazione di altri prodotti in legno; fabbricazione di articoli

Dettagli

LOGICAL Con i dati tra le nuvole Presentazione della piattaforma informatica di servizi logistici Business Workshop

LOGICAL Con i dati tra le nuvole Presentazione della piattaforma informatica di servizi logistici Business Workshop LOGICAL Con i dati tra le nuvole Presentazione della piattaforma informatica di servizi logistici Business Workshop Marino Cavallo Provincia di Bologna PROGETTO LOGICAL Transnational LOGistics' Improvement

Dettagli

OSSERVATORIO Corporate Social Responsibility

OSSERVATORIO Corporate Social Responsibility OSSERVATORIO Corporate Social Responsibility Milano, 26 maggio 2008 MOBILITY MANAGEMENT E CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY Federico Isenburg LA CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY Il Libro Verde dell Unione

Dettagli

DATAMORFOSI. E la sintesi della strategia di prodotto di Webgate400.

DATAMORFOSI. E la sintesi della strategia di prodotto di Webgate400. DATAMORFOSI E la sintesi della strategia di prodotto di Webgate400. Indica tutte le trasformazioni di forma e di struttura che si possono applicare alle soluzioni software RPG per IBM Power System, attraverso

Dettagli