QUANDO SERVE Cantiere con presenza anche non contemporanea di più imprese. TIPO DI DOCUMENTO Notifica preliminare Art. 99 all.

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1 TIPO DI DOCUMENTO Notifica preliminare Art. 99 all. XII PSC Piano di sicurezza e coordinamento Art e allegato XV QUANDO SERVE Cantiere con presenza anche non contemporanea di più imprese Cantieri ove opera una unica impresa con entità superiore a 200 u/g Lavori privati Cantiere con presenza di più imprese:. nel caso di Permesso di costruire il PSC è redatto dal coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione durante la progettazione DESCRIZIONE DELL OBBLIGO Il committente o resp. Lavori, prima dell inizio lavori trasmette all ASL e DPL la notifica. E IL DOCUMENTO ATTRAVERSO IL QUALE IL CSP (e quello in fase di esecuzione per gli adeguamenti CSE) devono individuare, analizzare e valutare i rischi legati all esecuzione delle lavorazioni definendo le corrispettive misure OSSERVAZIONI In mancanza della notifica preliminare è sospesa l efficacia del titolo abilitativo Dal 1 gennaio 2010 la notifica deve essere inviata on line La notifica deve essere affissa in maniera visibile presso il cantiere a disposizione degli organi di vigilanza La notifica deve essere aggiornata od ogni variazione dei suoi contenuti, in particolare all ingresso in cantiere di nuovi soggetti, imprese e lavoratori autonomi. Con le nuove procedure viene richiesto quale impresa e affidataria e quale e in subappalto (gestione incarichi) In mancanza di PSC è sospesa l efficacia del titolo abilitativo (art. 90 punto 10) L avvenuta trasmissione del PSC alle imprese esecutrici e lav. Autonomi da parte dell impresa affidataria deve essere documentata IL psc fa parte integrante del contratto (art. 100) Il PSC deve essere messo a disposizione del RLS/RLST almeno 10 gg prima dell inizio lavori. (art. 102) PER LAVORATORE AUTONOMO SI INTENDE LA DITTA INDIVIDUALE SENZA SOCI NE DIPENDENTI

2 comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte. in assenza di PC fino a euro il PSC è redatto dal coordinatore in esecuzione di prevenzione e protezione, le misure da adottare e la stima dei costi. Il PSC deve essere trasmetto al committente il quale lo invierà all impresa affidataria, a tutte le imprese e lavoratori autonomi che saranno presenti in cantiere (art. 101) Fascicolo tecnico Art Allegato XVI Da redigere in presenza di PSC (tranne per le manutenzioni ordinarie) La prima stesura deve essere effettuata prima dell inizio dei lavori a cura del CSP; Durante la progettazione dell opera e comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte, il CSP deve predisporre un fascicolo contenente le informazioni utili ai In mancanza del fascicolo tecnico è sospesa l efficacia del titolo abilitativo. IL FASCICOLO TECNICO è uno strumento che permette l applicazione di quelle misure generali di tutela che avranno ricadute sull esecuzione dei futuri lavori Identifica i rischi sulle successive manutenzioni Indica i sistemi ed accorgimenti per prevenire e minimizzare i rischi nelle future manutenzioni Raccogli tutta la documentazione riguardante l opera PUNTI SALIENTI:

3 l aggiornamento in fase di esecuzione a cura del CSE fini della prevenzione e della protezione dai rischi ai quali sono esposti i lavoratori, tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica ACCESSO COPERTURE, MANUTENZIONE FACCIATE, TETTI, PUNTI DI ANCORAGGIO PER LE PROTEZIONE COLLETTIVE E INDIVIDUALI PSS piano sostitutivo di sicurezza ALLEGATO XV Si usa nel caso di appalto pubblico in assenza di PSC Nel caso di appalto pubblico con un unica impresa ed eventuali lavoratori autonomi è necessario redigere il PSS a cura dell impresa appaltante con gli stessi contenuti Del PSC tranne i costi della sicurezza L impresa dovrà comunque redigere il suo POS o secondo integrare i Il PSS deve delineare le modalità di applicazione delle norme antinfortunistiche da attuare nell intervento nel suo complesso. Il PSS deve essere emesso dall impresa appaltante e deve essere trasmesso al committente, alla direzione lavori e ai lavoratori autonomi.

4 contenuti del pos nel pss (punto allegato XV) POS Piano operativo di sicurezza Art. 17,92,96,100,101 e allegato XV Si redige sempre prima dell inizio lavori. Sia l impresa affidataria che l impresa esecutrice anche quando opera solo 1 impresa E valutazione dei rischi di cui all art. 17 specifica sul cantiere. E piano complementare e di dettaglio del PSC Si redige seguendo LA CHECK LIST dell allegato XV decreto 81 Il POS deve essere messo a disposizione dell RLS almeno 10 gg prima dell inizio lavori. I lavori hanno inizio dopo l esito positivo della verifica del POS che deve avvenire a cura del CSE non oltre i 15 gg dalla ricezione Nelle demolizioni la successione dei lavori deve risultare da apposito programma contenuto nel POS (tenuto conto quanto previsto nel PSC) ART. 151 DECRETO 81 Al POS devono essere allegati gli attesti di formazione e le schede di sicurezza.

5 Piano di lavoro AMIANTO Lavori di demolizione o rimozione dell amianto PIANO DI LAVORO è emesso dal datore di lavoro dell impresa esecutrice Deve essere inviato all ASL almeno 30 gg prima dell inizio lavori silenzio assenso deve essere invaito al coordinatore e al direttore lavori nell ambito degli appalti pubblici Il piano di lavoro amianto non sostituisce il POS IDONEITA TECNICO PROFESSIONALE DELL IMPRESA E DATA DA: - Iscrizione albo gestori rifiuti per attività di bonifica (a) - Patentino abilitazione per addetti e coordinatori amianto - Sorveglianza sanitaria specifica - Consegna dpi specifici - (cciaa,durc.) DUVRI Art. 26 e art. 96 Si redige in presenza di Datore di lavoro committente e in assenza del PSC per la gestione delle interferenze prima dell inizio della lavorazione Il datore di lavoro committente deve emettere il DUVRI e trasmetterlo all impresa e ai lavoratori autonomi La Cassazione ha precisato che in materia di normativa antinfortunistica, il datore di lavoro [committente] è titolare di una posizione di garanzia e di controllo dell'integrità fisica anche dei lavoratori dipendenti dell'appaltatore e dei lavoratori autonomi operanti nell'impresa, poiché, ai sensi dell'art. 7, D.Lgs. n. 626 del 1994 [ora art. 26 D.Lgs. n. 81/2008] è tenuto, tra l'altro, a cooperare all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione ed a fornire alle imprese appaltatrici ed ai lavoratori autonomi dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente di lavoro [Cass. pen., Sez. 4, Sentenza n del 17/01/2008 Ud. (dep. 03/04/2008)].

6 ESEMPI DI MISURE DI PR. Delimitazione aree di lavoro Disattivazione temporanea impianti tecnologici interessati dai lavori Trasferimento in luogo sicuro di prodotti e agenti presenti nel luogo dei lavori Posa apposita cartellonistica provvisoria L'art. 26, comma 3, ultima parte, del D.Lgs. 81/2008 esclude l'obbligo di promuovere la cooperazione e il coordinamento per il datore di lavoro committente, anche attraverso il DUVRI, per i "rischi specifici delle attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi", ma questa esclusione va riferita non alle generiche precauzioni da adottarsi negli ambienti di lavoro per evitare il verificarsi di incidenti ma alle regole che richiedono una specifica competenza tecnica settoriale - generalmente mancante in chi opera in settori diversi - nella conoscenza delle procedure da adottare nelle singole lavorazioni o nell'utilizzazione di speciali tecniche o nell'uso di determinate macchine (Cass. sez. IV, , n , rv , Mogliani). Va, ad esempio, sottolineato, che non può... considerarsi rischio specifico quello derivante dalla generica necessità di impedire crolli di solai dovuta alla fatiscenza delle strutture portanti, [essendo] questo pericolo, riconoscibile da chiunque indipendentemente dalle sue specifiche competenze (Sez. 4, Sentenza n del 29/01/2008 Ud. Rv ). Dunque i rischi riconoscibili da chiunque indipendentemente dalle sue specifiche competenze sono oggetto del DUVRI.

7 Idoneitè tecnico professionale delle imprese Prima dell inizio lavori e in corso d opera per gli aggiornamenti Cciaa Durc Vdr (semplificazioni fino a 10 dip) Formazione Idoneità alla mansione e sorv. sanitaria Pos Libro unico Attrezzature e risorse umane INCARICHI E FORMAZIONE RSPP-RLS-MC-EMERGENZE FORMAZIONE E INFORMAZIONE LAVORATORI RSPP ANTINCENDIO PRIMO SOCCORSO RLS SORVEGLIANZA SANITARIA Prima dell inizio lavori e in corso d opera per le scadenze Evidenza della idoneità sanitaria specifica per la mansione dei lavoratori Per chi utilizza gru - autocarri patente c macchine movimento terra si richiedecontrollo sostanze psicotrope e stupefacenti La vaccinazione antitetanica è obbligatoria per l edilizia

8 Dpi Prima dell inizio lavori in base alla vdr, pos e psc Verbale di consegna al lavoratore sottoscritto dallo stesso Istruzioni per il corretto uso I dpi di 3 categoria richiedono FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO Per i lavoratori autonomi Idoneità tecnico professionale Cciaa durc dpi ce attrezzature I lavoratori autonomi hanno facoltà di fare formazione e sorveglianza sanitaria a meno che sia richiesto dalle norme speciali (amianto, lavori confinati, montaggio ponteggio)

9 TIPO DI DOCUMENTO Dichiarazione CE di conformità Gru-autogru-piattaforme, argani, ponti sospesi ecc (attrezzature previste dall allegato VII decreto 81) QUANDO SERVE Deve sempre accompagnare l apparecchio di sollevamento- il ce è emesso dal costruttore DESCRIZIONE DELL OBBLIGO E una dichiarazione solitamente presente nel libretto d uso e manutenzione Per apparecchi di sollevamento anteriori a settembre 1996, occorre conservare il libretto di omologazione ISPESL OSSERVAZIONI Il CE deve anche essere presente sul macchinario COMUNICAZIONE DI MESSA IN SERVIZIO E LA COMUNICAZIONE DI MESSA IN SERVIZIO VA FATTA DALL IMPRESA ALL INAIL DOPO UN ANNO LA RICHIESTA ALL INAIL LA PRIMA VERIFICA PERIODICA Circolare del 23 agosto Raccordo con la disciplina previgente al D.M in materia di verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro A) Per le attrezzature di lavoro, riportate nell Allegato VII del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., fabbricate in attuazione di direttive comunitarie di prodotto e marcate CE, si procederà secondo

10 RICHIESTA DI PRIMA VERIFICA PERIODICA ALL INAIL/EX ISPESL e RICHIESTA DI SUCCESSIVE VERIFICHE PERIODICHE PER LE ATTREZZATURE ALLEGATO VII ATTENDO 60 GG DOPO LA 1 VERIFICA LE VERIFICHE SUCCESSIVE VANNO FATTE ALL ASL SE ISPESL NON ESCE CHIEDO VERIFICA ALL ASL O ENTE PRIVATO SEGUE RICHIESTA DI VERIFICHE ALL ASL che devono uscire entro 30 altrimenti mi rivolgo a soggetto abilitato le modalità indicate di seguito. 1. In caso di attrezzature di lavoro di nuova introduzione nel regime delle verifiche periodiche (piattaforme autosollevanti su colonne, carrelli semoventi a braccio telescopico, ascensori e montacarichi da cantiere, idroestrattori a forza centrifuga) e già in servizio alla data di entrata in vigore del D.M , il datore di lavoro, decorsi i termini previsti dall Allegato VII del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. dalla data di messa in servizio, deve richiedere la prima verifica periodica all INAIL, secondo la procedura prevista dal punto dell Allegato II del D.M ; ai sensi del punto citato, la richiesta di prima verifica periodica costituisce adempimento dell obbligo di comunicazione all INAIL. L INAIL provvederà all effettuazione della prima verifica periodica secondo i tempi e le modalità previsti dal D.M In caso di attrezzature di lavoro, già assoggettate all obbligo delle verifiche periodiche ai sensi della legislazione previgente al D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., per le quali il datore di lavoro avesse già provveduto a comunicare la messa in servizio all INAIL (ex ISPESL), si possono individuare i seguenti casi: a) Se l INAIL ex ISPESL ha già provveduto alla data di entrata

11 in vigore del D.M a redigere il libretto delle verifiche secondo le procedure stabilite dalla Circolare M.I.C.A. n del , l attrezzatura di lavoro verrà sottoposta alle verifiche periodiche successive alla prima alle scadenze previste dal regime delle periodicità stabilite dall Allegato VII del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. in assenza della scheda identificativa. b) Se prima della data di entrata in vigore del D.M , l attrezzatura di lavoro era già stata sottoposta a verifiche periodiche da parte delle ASL/ARPA in assenza del libretto delle verifiche secondo le procedure stabilite dalla citata Circolare M.I.C.A. n /97, l attrezzatura di lavoro continuerà ad essere sottoposta alle verifiche periodiche successive alla prima in assenza di libretto delle verifiche e di scheda identifìcativa. Qualora l INAIL (ex ISPESL) non avesse assegnato o comunicato la matricola dell attrezzatura al proprietario dell attrezzatura di lavoro e all ASL competente per territorio, l INAIL provvederà a trasmetterla ai suddetti soggetti nel più breve tempo possibile, al fine di consentire una completa redazione dei verbali di verifica e l immissione nella banca dati.

12 TIPO DI DOCUMENTO DOCUMENTO DI CONTROLLO INIZIALE AD OGNI MONTAGGIO QUANDO SERVE Dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere deve essere emesso da chi esegue il montaggio ed è fornito al proprietario/utilizzatore DESCRIZIONE DELL OBBLIGO Il documento deve essere redatto dopo l installazione e prima della messa in esercizio dell apparecchio di sollevamento OSSERVAZIONI Il controllo iniziale e da effettuare dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere (compreso il primo) o in una nuova al fine di verificare l installazione corretta e il buon funzionamento dell apparecchio CONTROLLI PERIODICI E STRAORDINARI La periodicità viene stabilita in base alle istruzioni fornite dai fabbricanti. Controlli straordinari: in caso di eventi eccezionali: rotture, malfunzionamenti, periodi prolungati di inattività I controlli ordinari servono a garantire la funzionalità e la sicurezza del macchinario nel tempo mentre i controlli straordinari che hanno lo stesso fine si applicano in caso di eventi eccezionali La VERIFICA TRIMESTRALE DI FUNI E CATENE deve essere annotate nel registro di controllo. I risultati di questi controlli devono essere riportati per iscritto con data, nome e firma e almeno quelli relativi agli ultimi 3 anni devono essere conservati e tenuti a disposizione degli organi di vigilanza. L apparecchio di sollevamento. deve essere sempre accompagnato dall ultimo controllo con esito positivo

13 TIPO DI DOCUMENTO REGISTRO DI CONTROLLO QUANDO SERVE Deve essere emesso dal costruttore DESCRIZIONE DELL OBBLIGO Qui si annotano tutti gli interventi iniziali, periodici e straordinari OSSERVAZIONI PROCEDURA PER GRU INTERFERENTI In caso di interferenza di gru all interno dello stesso cantiere o di gru in cantieri diversi

14 DISTANZA DI SICUREZZA PER LINEE ELETTRICHE

15 IMPIANTO ELETTRICO TIPO DI DOCUMENTO Dichiarazione di conformità dell impianto elettrico Art. 71 d.lgs 81 D.M. 37/08 Modello di trasmissione della dichiarazione CE DPR 462/2001 QUANDO SERVE Dopo la formazione dell impianto e prima del suo utilizzo La trasmissione del modello deve avvenire entro 30 gg dalla messa in esercizio dell impianto. DESCRIZIONE DELL OBBLIGO Deve essere emessa dall installatore qualificato (cciaa) e deve essere consegnato all impresa Il modello deve essere inviato a cura del datore di lavoro all ISPESL/INAIL ed all ASL o ARPA. Nei comuni ove è stato attivato lo sportello unico va presentata allo stesso. OSSERVAZIONI La dichiarazione ce deve avere i seguenti allegati: - Schema base dell impianto elettrico realizzato - Tipologia dei materiali impiegati - Cciaa DPR 462/2001 recita: la dichiarazione di conformità dell impianto elettrico equivale a tutti gli effetti ad omologazione dell impianto. Tenere in cantiere anche le dichiarazioni di conformità dei quadri elettrici che devono essere in ASC. L inail esce a campione a effettuare le prime verifiche

16 TIPO DI DOCUMENTO Calcolo di protezione contro le scariche atmosferiche CONTROLLI PERIODICI E STRAORDINARI QUANDO SERVE In presenza di strutture metalliche all aperto: ponteggi metallici, gru, silos La periodicità viene stabilita in base alle istruzioni fornite dai fabbricanti. Controlli straordinari: in caso di eventi eccezionali: rotture, malfunzionamenti, periodi prolungati di inattività DESCRIZIONE DELL OBBLIGO Il calcolo deve essere fatto da un tecnico abilitato (le norme cei non ammettono valutazioni sommarie I controlli ordinari servono a garantire la funzionalità e la sicurezza del macchinario nel tempo mentre i controlli straordinari che hanno lo stesso fine si applicano in caso di eventi eccezionali OSSERVAZIONI NORMA TECNICA DI RIFERIMENTO I risultati di questi controlli devono essere riportati per iscritto con data, nome e firma e almeno quelli relativi agli ultimi 3 anni devono essere conservati e tenuti a disposizione degli organi di vigilanza. L apparecchio di sollevamento. deve essere sempre accompagnato dall ultimo controllo con esito positivo

17 VERBALI DI VERIFICA Richiesta di verifica periodica biennale degli impianti di messa a terra Serve per documentazione la verifica. Nel caso in cui l impianto rimane in esercizio per un tempo maggiore di 2 anni. Farsi rilasciare anche un verbale di buon funzionamento a seguito dell installazione da parte dell impiantista Questa richiesta deve essere fatta dal datore di lavoro all ASL o a un organismo abilitato DPR 462 recita: il datore di lavoro è tenuto ad effettuare regolari manutenzioni dell impianto nochè a farlo sottoporre a verifica periodica ogni 5 anni tranne: cantieri edili luoghi adibiti ad uso medico luoghi a maggior rischio in caso d incendio luoghi a rischio esplosione la cui periodicità è fissata in anni 2

18 PONTEGGIO TIPO DI DOCUMENTO Libretto e autorizzazione ministeriale QUANDO SERVE Sempre in presenza di ponteggio DESCRIZIONE DELL OBBLIGO Prima della realizzazione del ponteggio verifica la presenza del suo libretto e dell autorizzazione ministeriale. OSSERVAZIONI L autorizzazione è soggetta a rinnovo ogni 10 anni a partire dal per verificare l adeguatezza del ponteggio al progresso tecnologico Disegno esecutivo del ponteggio Sempre e prima della realizzazione del ponteggio - pianta e in prospetto deve riportare anche l indicazione degli appoggi e degli ancoraggi deve essere redatto da persone competente (datore di lavoro, responsabile di cantiere. l disegno in pianta e in prospetto deve riportare anche l indicazione degli appoggi e degli ancoraggi unitamente alla copia dell autorizzazione ministeriale, deve essere tenuto in cantiere a disposizione degli organi di vigilanza. Il disegno esecutivo deve essere conforme allo schema tipo fornito dal fabbricante del ponteggio: ogni modifica del ponteggio compatibile con la sua stabilità può avere luogo solamente nell ambito dello schema tipo e deve essere riportata su disegno esecutivo.

19 TIPO DI DOCUMENTO Progetto del ponteggio e del castello di tiro REGISTRO DI CONTROLLO QUANDO SERVE 20 mt + ponteggi non conformi agli schemi tipo e per opere speciali (teli, pubblicità, materiale misto) professionali. Deve essere emesso dal costruttore (o in assenza dal datore di lavoro DESCRIZIONE DELL OBBLIGO deve essere redatto un progetto firmato da un ingegnere o architetto abilitato all esercizio della professione ed iscritto negli albi La verifica dei contenuto dell allegato XIX e la sua registrazione può costituire registro di controllo e adempimento al controllo/verifica iniziale OSSERVAZIONI Prima del montaggio: VERIFICA IN BASE ALL ALLEGATO XIX (VIENE UTILIZZATO ANCHE LO SCHEMA PROPOSTO DALLA REGIONE LOMBARDIA SEZ. SANITA ) DURANTE L USO SUCCESSIVAMENTI AL MONTAGGIO DEL PONTEGGIO LE VERIFICHE VANNO EFFETTUATE A INTERVALLI PERIODICI O DOPO VIOLENTE PERTURBAZIONI. PIMUS Piano di montaggio uso smontaggio del ponteggio Prima di ogni operazione di montaggio smontaggio e trasformazione del ponteggio Il datore di lavoro dell impresa esecutrice emette il PIMUS Il PIMUS deve sempre contenere anche le istruzioni sul corretto uso del ponteggio da parte di tutti coloro che lo utilizzeranno Costituisce la formazione viene Corso di 32 ore e aggiornamenti da effettuarsi ogni 4 anni

20 FORMAZIONE PONTISTI Allegato XXI idoneità tecnico professionale effettuata presso organismi abilitati Anche il preposto al montaggio è soggetto a corsi di formazione

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25 Accordo sulle attrezzature che richiedono una specifica abilitazione (l accordo entra in vigore il da questa data i lavoratori hanno 24 mesi per uniformarsi ai nuovi corsi previsti dall accordo in termini, durata e contenuti) Attrezzatura modulo teorico (ore) modulo pratico (ore) Piattaforma di Lavoro mobili elevabili (PLE) 4 4 (PLE con stabilizzatori) 4 (PLE senza stabilizzatori) 6 (PLE con e senza stabilizzatori) Gru caricatrici idrauliche 4 8 Gru a Torre 8 4 (gru a rotazione in basso) 4 (gru a rotazione in alto) 6 (gru a rotazione in basse e in alto) Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo 8 4 (carrelli industriali semoventi) 4 (carrelli semoventi a braccio telescopico) 4 (carrelli elevatori telescopici rotativi) 8 (carrelli elevatori industriali semoventi, semoventi a braccio telescopico, telescopici rotativi) Conduzione gru mobili 7 7 (corso base) Conduzione gru mobili 4 4 (modulo aggiuntivo per gru mobili su ruote con falcone telescopico o brandeggiabile) Trattori agricoli o forestali 3 5 per trattori a ruote 5 per trattori a cingoli

26 Escavatori, pale caricatrici, terne, autoribaltabili a cingoli 4 6 per escavatori idraulici 6 per escavatori a fune 6 per caricatori frontali 6 per terne 6 per autoribaltabili a cingoli 12 per escavatori idraulici, caricatori frontali, terne Pompe per calcestruzzo 7 7

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