LAVAGGIO DELLE MANI DEL PERSONALE

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1 ASP 4 di Enna U.O. di Servizio Infermieristico del personale Copia n Controllata SI NO LAVAGGIO DELLE MANI DEL PERSONALE Redatte/Verificato da: Servizio Infermieristico D.A.I. Dr. Duca Carmelo D.A.I. Dr. Di Venti Giovanni D.A.I. Dr Testa Sigismundo Verificato Responsabile Qualità Aziendale: Dr. Camilleri Giuseppe. Verificato Direzione di Presidio Dr. Cassarà Emanuele Dr.ssa Greco Silvana Approvato da Direzione Aziendale Direttore Sanitario Dr.ssa Volo Giovanna Direttore Generale Dr. Baldari Nicola Revisione Data Descrizione della modifica Redatto/Verificato Verificato Approvato RSC 00 01/12/10 Dr. Duca Carmelo DR Camilleri Giuseppe Baldari Nicola Dr Di Venti Giovanni DR Cassarà Emanuele Volo Giovanna Dr Testa Sigismundo Dr. Greco Silvana

2 INDICE 1. INTRODUZIONE 2. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI 4.1 DEFINIZIONI 4.2 ABBREVIAZIONI UTILIZZATE NELLA PROCEDURA 5. MODALITÀ OPERATIVE 5.1 Principi preliminari da rispettare 5.2 Lavaggio sociale Materiale necessario Procedura Eccezioni 5.3 Frizione mani con molecola alcolica Materiale necessario Procedura Tollerabilità 5.4 Lavaggio antisettico Materiale necessario Procedura 5.5 Lavaggio chirurgico Materiale necessario Procedura Eccezioni 6. MONITORAGGIO APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA 7. GRIGLIA DELLE RESPONSABILITÀ 8. ATTRIBUZIONE E DISTRIBUZIONE DOCUMENTO ALLEGATI - Allegati 1 i 5 momenti fondamentali dell igiene delle mani - Allegato 2 monitoraggio igiene della mani caratteristiche dell operatore - Allegato 3 monitoraggio igiene delle mani scheda osservazione - Allegato 4 istruzione operativa 01 - Allegato 5 istruzione operativa 02 Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 2 di 21

3 1. INTRODUZIONE Nel 2009, dopo anni di lunga ed articolata Campagna per la promozione dell igiene delle mani in tutti i paesi del mondo nota come Clean Care is safer care, l Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato le Linee Guida per l Igiene delle mani che individuano, come gold standard, la frizione della mani con molecola alcolica in sostituzione/alternativa al lavaggio con detergente o antisettico. Questa procedura ha quindi l obiettivo di implementare, in accordo con le Linee Guida OMS, l igiene delle mani ed, in particolare, la frizione con molecola alcolica in tutte le situazioni previste. 2. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Fornire raccomandazioni specifiche per incoraggiare l abitudine all igiene delle mani, uniformare le modalità di lavaggio delle man, garantire che tutti gli operatori ne siano a conoscenza e le applichino. Valutare in maniera obiettiva la tecnica del lavaggio delle mani e/o la frizione con molecola alcolica tra il personale. L applicabilità del presente protocollo è estesa a tutti i dipendenti in servizio presso le UU.OO. dell Azienda. 3. RIFERIMENTI Tecniche infermieristiche di Sironi, Malinverno, Colombo, Galantino, Bianchi, Giudici, Di Mauro. Editore Masson Milano Procedure, protocolli e linee guida di assistenza infermieristica di Spairani e La Valle ANIN-. Editore Masson Milano Le infezioni ospedaliere G.F. Finzi Editore Sorbona Milano Sito CDC Atlanta Guideline for handwashing and hospital environmental control, 1985 J.M. Hughes, M.D. Director and coll. Sito CDC Atlanta An ouce of prevention: Keeps the germs away. Wash your hands often Ultima revisione 5 April National Center for infectious Disease Center for disease control and prevention. Sito CDC Atlanta Emerging infectious diseases Hygiene of the skin: when is clean too clean? Elaine Larson. Past Issue vol. 7 n. 2 Mar-Apr 2001 Infezioni ospedaliere di Maria Luisa Moro. Centro Scientifico editore Sito U.L.S.S. N. 9 Treviso Definizione e storia delle infezioni ospedaliere. Ultimo aggiornamento 20/12/2000. Sito U.L.S.S. N. 9 Treviso Linee guida per il lavaggio delle mani. Ultimo aggiornamento 20/12/2000. Assistenza infermieristica in sala operatoria AICO a cura di L. A. Rigon, E. Thiene. Casa Editrice Ambrosiana. Milano WHO Guidelines on Hand Hygiene in Health Care First Global Patient Safety Challenge Clean Care is Safer Care World Health Organization 2009 Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 3 di 21

4 4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI 4.1 Definizioni Nella presente procedura non viene fatto riferimento ad alcuna accezione specifica. 4.2 Abbreviazioni utilizzate nella procedura Acronimo DG DSA RQA DP DAI RQM RQI RS CS IN Ev, im, sc NA P.O IO SI U.O Descrizione Direttore Generale Direzione Sanitaria Aziendale Responsabile Qualità Aziendale Direttore di Presidio Dirigente Assistenza Infermieristica Referente della Qualità di U.O. Area Medica Referente della Qualità Area Infermieristica Responsabili di Struttura Capo Sala / Coordinatore Infermieri Iniezioni endovenose, intramuscolari e sottocutanee Non applicabile Protocollo Operativo Istruzioni operative Servizio Infermieristico Unità Operative 5. MODALITÀ OPERATIVE Il lavaggio delle mani consente di allontanare lo sporco e la flora batterica presente sulle mani, al fine di prevenire e ridurre l incidenza delle infezioni ospedaliere. 5.1 Principi preliminari da rispettare L operatore deve adottare un diverso lavaggio delle mani in funzione del: a) grado di contaminazione delle mani b) grado di rischio delle attività da svolgere c) recettività del paziente. Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 4 di 21

5 In relazione alle finalità perseguite ed all esecuzione se ne distinguono tre principali modalità: 1. sociale; 2. frizione con molecola alcolica; 3. antisettico; 4. chirurgico; Per ognuna di queste è necessario rispettare rigorosamente i seguenti principi preliminari: - l utilizzo di guanti non sostituisce l igiene delle mani; - unghia corte, con profilo arrotondato, senza smalto anche se trasparente; non utilizzare unghia artificiali; - No a monili (anelli,bracciali, orologi da polso etc..) potenziali ricettacolo di germi e sporcizia. - curare e coprire eventuali lesioni, in quanto facilitano la penetrazione microbica. - No anelli, bracciali, orologi potenziale ricettacolo di germi e sporcizia - Evitare applicazione di pomate emollienti durante il turno in servizio, in quanto favoriscono l adesione di germi alla cute (le pomate possono essere applicate alla fine del turno di lavoro) - Asciugare accuratamente le mani dopo il lavaggio; un ambiente umido favorisce la rapida proliferazione dei germi e danneggia l epidermide. La cute delle mani deve essere sempre mantenuta integra, per cui si consiglia di applicare creme emollienti da applicare a fine turno di lavoro e non durante il turno di servizio in quanto favoriscono l adesione di germi alla cute. Per ogni tipo di lavaggio va utilizzato un lavandino, preferibilmente con rubinetto ad apertura a gomito se disponibile. I fattori che influenzano l efficacia della procedura del lavaggio delle mani sono numerosi, tra cui: sostanza chimica, azione meccanica, tempo e temperatura. L azione della temperatura sull efficacia dell intervento è minima, in quanto non si possono utilizzare temperature elevate; essendo ridotto l intervento di questo fattore, dato un certo principio attivo, l azione meccanica e il tempo dell applicazione devono compensarne la riduzione. Si richiede pertanto un tempo sufficientemente lungo (fattore tempo) di strofinamento (fattore meccanico) perché il principio attivo (fattore chimico) agisca efficacemente. I testi di riferimento utilizzati per la definizione delle tre procedure di lavaggio delle mani non danno univoca procedura e di conseguenza si è fatta la scelta di utilizzare per questi punti Tecniche infermieristiche citato tra i riferimenti. Al fine di evitare la contaminazione del sapone, i distributori di sapone non devono essere rabboccati e, preferibilmente, vanno utilizzati distributori monouso. Per facilitare le consultazione delle varie procedure, si consiglia di apporre in luogo accessibile le istruzioni operative I.O. S.I. 01 e/o IO S.I. 02 Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 5 di 21

6 5.2 Lavaggio sociale Scopo: permette di allontanare la flora batterica "TRANSITORIA" o occasionale (quella acquisita tramite il contatto con pazienti ed oggetti) ed è indicata nelle attività assistenziali a basso rischio infettivo evitando cosi l insorgenza d infezioni manocorrelate. Tempo di contatto almeno con sfregamento Quando: all'inizio ed alla fine del turno; prima e dopo il trattamento di ogni paziente che preveda contatti fugaci e non a rischio di contaminazione (visita); all'inizio ed alla fine del rifacimento dei letti; prima e dopo rifacimento del letto di pazienti non autosufficienti; prima e dopo cure igieniche parziali e totali; all'inizio ed alla fine della somministrazione della terapia ev, im, sc ed orale (se si viene a contatto con la mucosa orale di un utente si deve procedere al lavaggio sociale delle mani prima di proseguire in altre attività); prima e dopo l incannulamento venoso periferico; prima e dopo la distribuzione del vitto; dopo ogni operazione di pulizia ambientale routinaria; dopo il contatto con materiale sporco e/o potenzialmente infetto (biancheria, rifiuti, provette, ecc.); prima del contatto con materiale pulito (ad es. biancheria); dopo l utilizzo dei servizi igienici; dopo la rimozione dei guanti in quanto un loro utilizzo non sostituisce l igiene delle mani; Materiale necessario - Lavandino preferibilmente con apertura a gomito o a pedale - Sapone liquido in flaconi oppure monodose - Salviette monouso in cellulosa Procedura aprire il rubinetto, regolare la temperatura dell acqua e bagnare le mani prelevare dall apposito erogatore una dose adeguata di detergente liquido lavare e frizionare con cura il dorso, il palmo, gli spazi interdigitali e la zone periungueale, estendendo il lavaggio al polso ed a parte dell avambraccio, Il tutto per la per durata di almeno e ripetere se necessario. sciacquare ogni residuo di sapone, mantenendo le mani in posizione più alta rispetto ai gomiti asciugare a lungo con salvietta monouso (tamponando) per evitare il permanere di zone umide, partendo dalle mani e proseguendo verso i gomiti eliminare l asciugamano nel contenitore dei rifiuti urbani dopo aver provveduto con esso a chiudere il rubinetto per non contaminare nuovamente le mani. Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 6 di 21

7 5.2.3 Eccezioni L indicazione di eseguire il lavaggio sociale delle mani tra un prelievo ematico e l altro può essere tralasciata nei seguenti casi: al centro prelievi e alla mattina durante i prelievi mattutini nelle U.O. In questo caso si impone il lavaggio delle mani: all inizio e alla fine dei prelievi seriati. quando si rompono i guanti e/o quando sono visibilmente contaminati di materiale biologico. note - l utilizzo di guanti non sostituisce l igiene delle mani; - unghia corte, con profilo arrotondato, senza smalto ; non utilizzare unghia artificiali; - No anelli, bracciali, orologi potenziale ricettacolo di germi e sporcizia - Curare e coprire eventuali lesioni, in quanto facilitano la penetrazione microbica - Evitare applicazione di pomate emollienti durante il turno in servizio, in quanto favoriscono l adesione di germi alla cute (le pomate possono essere applicate alla fine del turno di lavoro) - Asciugare accuratamente le mani dopo il lavaggio; un ambiente umido favorisce la rapida proliferazione dei germi e danneggia l epidermide. Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 7 di 21

8 5.3 Frizione mani con molecola alcolica Scopo: Permette di rimuovere dalle mani lo sporco e ridurre il rilascio di microbi evitando l insorgenza d infezioni mano - correlate Materiale necessario Antisettico: Soluzione alcolica (60 80 %) per frizione delle mani Tempo di contatto secondi Quando: da attuare - prima di un contatto con il paziente, prima di una manovra asettica - dopo il contatto con il paziente, dopo aver manipolato materiale biologico - uscendo dalla stanza dopo aver toccato oggetti nelle immediate vicinanze del paziente, anche in assenza di contatto con il paziente da non attuare - con mani visibilmente sporche - dopo esposizione fluidi biologici - probabile esposizione a microrganismi sporigeni ( es. clostridium difficile) - dopo l utilizzo di servizi igienici Procedura - versare nel palmo della mano una quantità di soluzione sufficiente per coprire tutta la superficie delle mani - Frizionare le mani palmo contro palmo - Il palmo destro sopra il dorso sinistro intrecciando le dita tra loro e viceversa - Palmo contro palmo intrecciando le dita tra loro - Sorso delle dita contro il palmo opposto tenendo le dita strette tra loro - Frizionare rotazionale del pollice sinistro stretto nel palmo destro e viceversa - Frizione rotazionale, in avanti ed indietro con le dita della mano destra strette tra loro nel palmo sinistro e viceversa note - l utilizzo di guanti non sostituisce l igiene delle mani; - unghia corte, con profilo arrotondato, senza smalto ; non utilizzare unghia artificiali; - No anelli, bracciali, orologi potenziale ricettacolo di germi e sporcizia - Curare e coprire eventuali lesioni, in quanto facilitano la penetrazione microbica - Evitare applicazione di pomate emollienti durante il turno in servizio, in quanto favoriscono l adesione di germi alla cute (le pomate possono essere applicate alla fine del turno di lavoro) - Asciugare accuratamente le mani dopo il lavaggio; un ambiente umido favorisce la rapida proliferazione dei germi e danneggia l epidermide. Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 8 di 21

9 Tollerabilità Numerosi studi clinici hanno evidenziato che l utilizzo della molecola alcolica non ha un effetto più dannoso sulle mani del lavaggio sociale (con detergente) se effettuato tutte le volte che si renda necessaria l attuazione di una manovra di igiene delle mani. Esiste, comunque, la possibilità che insorgano problemi di tollerabilità, sia verso la molecola alcolica, sia verso il detergente o l antisettico. Qualora si verificasse tale evenienza, l operatore deve recarsi presso il Servizio del Medico Competente per la certificazione dell eventuale esonero all uso. Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 9 di 21

10 5.4 Lavaggio antisettico Scopo: Consente di rimuovere la flora batterica transitoria e, anche se in misura inferiore, quella "RESIDENTE" (stafilococchi e gran parte dei Gram). Tempo di contatto antisettico 1-2 minuti e non meno di 30 Quando: prima e dopo ogni procedura invasiva da eseguire con tecnica asettica e sempre prima di indossare i guanti sterili (medicazioni di ferite, cateterismo vescicale, inserimento e medicazione del catetere venoso centrale) dopo contatto accidentale con materiale biologico o fonte contaminata da patogeni ospedalieri dopo il contatto con pazienti in isolamento o materiali infetti o presunti tali prima di prestare assistenza a persona immunodepressa dopo aver pulito l ambiente contaminato da secreti/escreti prima e dopo aver svolto qualsiasi attività all interno di unità operative ad alto rischio Materiale necessario Lavandino preferibilmente con rubinetto a gomito o a pedale Antisettico detergente - disinfettante in dispenser Salviette monouso in cellulosa note Procedura aprire il rubinetto, regolare la temperatura dell acqua e bagnare le mani prelevare dall apposito erogatore una piccola quantità di antisettico- detergente liquido lavare con cura il dorso, il palmo, gli spazi interdigitali e la zona periungueale, estendendo il lavaggio al polso ed a parte dell avambraccio Lasciare la soluzione sulla cute per almeno un 1-2 minuti sciacquare ogni residuo di antisettico - detergente mantenendo le mani il più possibile in posizione più alta rispetto ai gomiti asciugare a lungo con salvietta monouso (tamponando) per evitare il permanere di zone umide, partendo dalle mani e proseguendo verso il gomito eliminare l asciugamano nel contenitore dei rifiuti speciali dopo aver provveduto con esso a chiudere il rubinetto senza contaminare ulteriormente le mani. - l utilizzo di guanti non sostituisce l igiene delle mani; - unghia corte, con profilo arrotondato, senza smalto ; non utilizzare unghia artificiali; - No anelli, bracciali, orologi potenziale ricettacolo di germi e sporcizia - Curare e coprire eventuali lesioni, in quanto facilitano la penetrazione microbica - Evitare applicazione di pomate emollienti durante il turno in servizio, in quanto favoriscono l adesione di germi alla cute (le pomate possono essere applicate alla fine del turno di lavoro) - Asciugare accuratamente le mani dopo il lavaggio; un ambiente umido favorisce la rapida proliferazione dei germi e danneggia l epidermide. Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 10 di 21

11 5.5 Lavaggio chirurgico Scopo: Tale lavaggio permette di ridurre al minimo la flora batterica nelle mani del personale dedicato al campo operatorio garantendo un elevato livello di sicurezza microbiologica per diverse ore. quando: - utilizzato prima di ogni intervento chirurgico - prima di ogni procedura altamente invasiva. Tempo di contatto antisettico 3-4 minuti L operatore, prima di effettuare il lavaggio preoperatorio, deve eseguire le fasi di vestizione della cuffia (che deve includere le orecchie e tutti i capelli), maschera e deve rimuovere tutti i monili dalle mani e dal collo. Tutta l operazione deve protrarsi per almeno 5 minuti Materiale necessario - Lavandino con rubinetto a gomito o a pedale (obbligo) - Antisettico - detergente liquido in flaconi con dosatore o monouso - Spazzolino con setole in nylon - Spugna in confezione sterile monouso - Asciugamano monouso sterile o telino sterile Procedura N.B Le mani devono essere tenute ad un altezza superiore ai gomiti per tutta la procedura. Se c è contaminazione di una parte degli arti durante il lavaggio, la procedura va ripetuta. La procedura deve essere effettuata in non meno di 5 minuti, tranne eccezioni Usare uno spazzolino sterile nel modello solo per unghie. Il passaggio della spazzolino per la pulizia delle unghie deve essere utilizzata per la mano controlaterale previo risciacquo e prelievo di antisettico. aprire la confezione della spazzolino sterile; aprire il rubinetto, regolare la temperatura dell acqua e bagnare mani e avambracci fino a 3 cm al di sopra della piega del gomito; prelevare dall apposito erogatore una dose adeguata di antisettico detergente sulle mani e procedere ad un primo lavaggio di mani ed avambracci seguendo poi il risciacquo; depositare una dose di antisettico sullo spazzolino, procedere spazzolando: unghie, dorso, palmo, spazi interdigitali, zona periungueale, polso; provvedere al risciacquo e alla pulizia della mano controlaterale, sciacquando al termine; prelevare una dose di antisettico - detergente e passare con cura le mani e gli avambracci fino a 3 cm al di spora della piega del gomito seguendo movimenti circolari; lasciare agire l antisettico per almeno un minuto; sciacquare accuratamente; Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 11 di 21

12 eliminare la spazzola nei rifiuti urbani e sciacquare sino a completa eliminazione dell antisettico detergente; prelevare un altra dose di antisettico detergente e passare nuovamente le mani fino a 3 cm sopra la piega del gomito con l antisettico, eseguendo movimenti circolari sino a raggiungimento del tempo stabilito; risciacquare; chiudere il rubinetto con il gomito; asciugare prima un arto e poi l altro (tamponando con due asciugamani sterili distinti) procedendo dalla mano verso il gomito senza mai ripassare sulle parti già tamponate; smaltire l asciugamano nell apposito contenitore per biancheria sporca o, se in materiale monouso, nei rifiuti urbani Eccezioni Tra un intervento e l altro, il lavaggio chirurgico delle mani viene eseguito con le stesse modalità, non eseguendo però lo spazzolamento, riducendo il tempo di lavaggio a tre minuti. Nelle situazioni di emergenza, vestire guanti sterili doppi, senza eseguire nessun lavaggio. note - l utilizzo di guanti non sostituisce l igiene delle mani; - unghia corte, con profilo arrotondato, senza smalto ; non utilizzare unghia artificiali; - No anelli, bracciali, orologi potenziale ricettacolo di germi e sporcizia - Curare e coprire eventuali lesioni, in quanto facilitano la penetrazione microbica - Evitare applicazione di pomate emollienti durante il turno in servizio, in quanto favoriscono l adesione di germi alla cute (le pomate possono essere applicate alla fine del turno di lavoro) - Asciugare accuratamente le mani dopo il lavaggio; un ambiente umido favorisce la rapida proliferazione dei germi e danneggia l epidermide. Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 12 di 21

13 6 MONITORAGGIO APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA L applicazione della procedura deve avvenire mediante il monitoraggio delle manovre di igiene delle mani tramite la compilazione dei moduli contenuti negli allegati 2 e 3. Il monitoraggio viene eseguito in forma periodica 7 GRIGLIA DELLE RESPONSABILITA Responsabile D.G. DSA RQA DP DAI RQM RQI RS CS OPERATORI Attività Approva ed autorizza l applicazione Approva ed autorizza l applicazione Verifica ed approva l applicazione Promuove e Verifica l applicazione delle procedure nelle U.O. Coordina il programma di revisione e valutazione del protocollo, lo redige, lo approva e lo emette, previa verifica ed approvazione del Responsabile Aziendale della Qualità e della Direzione Aziendale. Promuove e verifica l applicazione delle procedure e raccoglie eventuali non conformità Promuove e verifica l applicazione delle procedure e raccoglie eventuali non conformità Rende disponibile il protocollo al personale dirigente; promuove la diffusione della conoscenza del protocollo tra il personale dell U.O. propone le revisioni; effettua attività di controllo sul personale in merito alla corretta applicazione del protocollo. Rende disponibile il protocollo al personale nel box infermieri caposala; promuove la diffusione della conoscenza del protocollo tra il personale dell U.O. propone le revisioni; effettua attività di controllo sul personale in merito alla corretta applicazione del protocollo. Applicano le indicazioni fornite dal protocollo; propongono le revisioni; Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 13 di 21

14 8 ATTRIBUZIONE E DISTRIBUZIONE DOCUMENTO Soggetti Numero copia Responsabile Qualità Aziendale ( RQA ) 1 Direttore di Presidio (DSP) 2 Dirigente Assistenza Infermieristica (DAI) 3 Responsabile di Struttura (RS) 4 Referente Qualità Medico (RQM) 5 Referente Qualità Infermieristico (RQI) 6 Coordinatore/Referente Infermieristico dell U.O. ( CS) 7 Coordinatore/Referente Ostetrico dell U.O. ( CO) 8 Operatori tecnici e sanitari (OTS) 9 Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 14 di 21

15 Allegato 1 Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 15 di 21

16 I 5 MOMENTI DELL IGIENE DELLE MANI 1. PRIMA DEL CONTATTO CON IL PAZIENTE QUANDO? Effettua l igiene delle mani prima di toccare un paziente, mentre ti avvicini PERCHE? Per proteggere i pazienti nei confronti di germi potenzialmente patogeni presenti sulle tue mani ESEMPI - Gesti di cortesia e conforto: stringere la mano, afferrare il braccio ecc. - Contatto diretto: aiutare un paziente a camminare, lavarsi, eseguire un massaggio - Visita clinica: valutare il polso, misurare la pressione, auscultare il torace, palpare l addome 2. PRIMA DI UNA MANOVRA ASETTICA QUANDO? Effettua l igiene delle mani immediatamente prima di qualsiasi manovra asettica PERCHE? Per proteggere i pazienti nei confronti di germi potenzialmente patogeni inclusi quelli appartenenti al paziente stesso. ESEMPI - Contatto con membrane mucose: igiene orale/dentale, somministrazione di collirio, aspirazione di secrezioni. - Contatto con cute non integra: igiene delle lesioni cutanee, medicazioni delle ferite, esecuzione iniezioni - Contatto con presidi medici: inserimento di catetere, apertura di un accesso vascolare o di un sistema di drenaggio, preparazione cibo (per SNG, PEG, ecc) medicazione, set di bendaggio. Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 16 di 21

17 1. PRIMA DI UNA MANOVRA ASETTICA QUANDO? Effettua l igiene delle mani immediatamente dopo l esposizione ad un liquido biologico( e dopo rimozione dei quanti). PERCHE? Per proteggere te stesso e l ambiente sanitario nei confronti di germi potenzialmente patogeni. ESEMPI - Contatto con membrane mucose: igiene orale/dentale, somministrazione di collirio, aspirazione di secrezioni. - Contatto con cute non integra: igiene delle lesioni cutanee, medicazioni delle ferite, esecuzione iniezioni - Contatto con presidi medici o con campioni clinici e manipolazione di qualsiasi campione fluido, apertura di un sistema di drenaggio, inserzione e rimozione di un tubo endotracheale. - Eliminazione di urine, feci e vomito - Manipolazione di rifiuti (bendaggi, pannolini, padelle,) pulizia di materiale o aree contaminate o visibilmente sporche (sanitari, strumentazioni medica) 2. DOPO IL CONTATTO CON IL PAZIENTE QUANDO? Effettua l igiene delle mani dopo aver toccato un paziente o le superfici nelle immediate vicinanze del paziente uscendo dalla stanza. PERCHE? Per proteggere te stesso e l ambiente sanitario nei confronti di germi potenzialmente patogeni ESEMPI - Gesti di cortesia e conforto: stringere la mano, afferrare il braccio ecc. - Contatto fisico diretto: aiutare un paziente a camminare, lavarsi o eseguire un massaggio - Visita clinica: valutare il polso, misurare la pressione, auscultare il torace, palpare l addome 3. DOPO IL CONTATTO CON L MBIENTE CIRCOSTANTE QUANDO? Effettua l igiene delle mani uscendo dalla stanza dopo aver toccato qualsiasi oggetto o mobile nelle immediate vicinanze di un paziente anche in assenza di contatto diretto con il paziente. PERCHE? Per proteggere te stesso e l ambiente sanitario nei confronti di germi potenzialmente patogeni ESEMPI - cambiare le lenzuola, modificare la velocità di infusione, regolare l allarme di un monitor, regolare una sponda del letto, pulire il comodino Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 17 di 21

18 Allegato 2 Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 18 di 21

19 Allegato 3 Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 19 di 21

20 Allegato 4 Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 20 di 21

21 Allegato 5 Revisione 00 del 15/12/10 Pagina 21 di 21

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