L etichetta e le indicazioni obbligatorie: Composizione fibrosa e Manutenzione

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1 L etichetta e le indicazioni obbligatorie: Composizione fibrosa e Manutenzione Come orientarsi tra gli spetti obbligatori, volontari e tecnici Carla Sperotto Responsabile del Centro Ricerche e Prove Tessili di Ecochem Group S.P.A. (Vicenza) Padova, 28 settembre 2012

2 Etichetta: una parola, tanti contenuti Etichetta di MANUTENZIONE: è obbligatoria? Che simboli si usano? In quale sequenza? E se vendo all Estero? Etichetta di COMPOSIZIONE: è obbligatoria? Che nome dare alle fibre? In quale sequenza? Devo scriverle tutte? Made In.. : è obbligatorio? Quando posso scrivere MADE IN ITALY E la ragione sociale? La devo indicare? Come? E i marchi volontari?

3 Aspetti obbligatori LA COMPOSIZIONE FIBROSA Regolamento N. 1007/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 settembre 2011 relativa alle denominazioni del settore tessile e all etichettatura e al contrassegno della composizione fibrosa Non richiede recepimento da parte dei paesi Membri Abroga le Direttive 73/44/CEE e 96/73/CE e 2008/121/CE

4 Struttura della Direttiva TESTO GENERALE regole per l etichettatura Allegato I TABELLA DENOMINAZIONI FIBRE TESSILI Allegato II Requisiti minimi concernenti un fascicolo tecnico per la domanda di nuova denominazione di fibra tessile Allegato III Denominazioni lana vergine Allegato IV Disposizioni speciali Allegato V Prodotti senza obbligo di etichettatura o contrassegno

5 Struttura della Direttiva Allegato VI Prodotti a etichetta globale Allegato VII Elementi di cui non si tiene conto nella composizione fibrosa Allegato VIII Metodi di analisi delle mischie binarie e ternarie

6 Ambito di applicazione I prodotti tessili possono essere immessi sul mercato interno della Comunità, prima di qualsiasi trasformazione oppure durante il ciclo industriale e durante le diverse operazioni inerenti alla loro distribuzione, soltanto se sono conformi al regolamento 1007/2011 In tutta l Unione Europea i prodotti tessili offerti in vendita al consumatore finale devono essere etichettati, contrassegnati o accompagnati da documenti commerciali che ne indichino la composizione fibrosa. Qualora un prodotto non rientri tra gli obblighi di etichettatura, ma lo si desidera comunque etichettare, tali informazioni devono essere fornite nel rispetto del Regolamento

7 Ambito di applicazione Prodotti tessili: Tutti i prodotti che - allo stato grezzo, di semilavorati, lavorati, semimanufatti, manufatti, semi confezionati o confezionati sono esclusivamente composti di fibre tessili, qualunque sia il procedimento di mischia o di unione utilizzato. Prodotti assimilati a prodotti tessili i prodotti contenenti almeno l'80% in peso di fibre tessili; i prodotti le cui parti tessili costituiscano almeno l'80% in peso, per la copertura di mobili, per ombrelli, ombrelloni e, alla stessa condizione, le parti tessili dei rivestimenti a più strati per pavimenti, dei materassi e degli articoli da campeggio, nonché le fodere coibenti di calzature e guanti; i prodotti tessili incorporati in altri prodotti di cui siano parte integrante, qualora ne venga specificata la composizione

8 Responsabilità Art. 15: obblighi di etichettatura o contrassegno - Il fabbricante garantisce la fornitura dell etichetta o contrassegno e l esattezza delle informazioni contenute. - Se il fabbricante non è stabilito nella Comunità Europea è l importatore che garantisce la fornitura dell etichetta o contrassegno ed il suo contenuto. - Il distributore è considerato fabbricante qualora immetta il prodotto a proprio nome o marchio di fabbrica, vi apponga l etichetta o ne modifichi il contenuto - Il distributore garantisce che il prodotto rechi l etichetta o il contrassegno appropriato (Rif.Reg. 765/2008)

9 Non applicabilità Tutti coloro che effettuano lavorazioni per conto terzi, in quanto il passaggio da un soggetto all altro non costituisce un cambio di proprietà ma solo di possesso temporaneo (es. lavoro a domicilio). Prodotti tessili confezionati su misura da sarti operanti in qualità di lavoratori autonomi.

10 Le denominazioni delle fibre Le denominazioni delle fibre che si possono riportare in etichetta sono solamente quelle dell allegato I (per cui la natura corrisponde alla descrizione) Vietato l impiego delle denominazioni per designare qualsiasi altra fibra, sia a titolo principale, sia a titolo di radice, sia in forma di aggettivo Vietato l impiego della denominazione «seta» per indicare la forma o la presentazione particolare di fibre Non si possono riportare denominazioni legate a nomi commerciali dei prodotti

11 Allegato I: TABELLA DELLE FIBRE TESSILI Non più kashmir

12 Allegato I: TABELLA DELLE FIBRE TESSILI

13 Allegato I: TABELLA DELLE FIBRE TESSILI

14 Allegato I: TABELLA DELLE FIBRE TESSILI Ok, marchio scaduto

15 Allegato I: TABELLA DELLE FIBRE TESSILI

16 Allegato I: TABELLA DELLE FIBRE TESSILI

17 Allegato I: TABELLA DELLE FIBRE TESSILI Regolamento Delegato (UE) n. 286/2012 del 27 gennaio denominazione: polipropilene/poliammide a due componenti fibra a due componenti composta per il % da una massa di fibrille di poliammide disposte in una matrice di polipropilene»;

18 Le novità Se la fibra non è elencata nell allegato I Art. 9 deroghe Le fibre non elencate all allegato I vengono indicate con i termini «altre fibre» immediatamente preceduti o seguiti dalla loro percentuale complessiva in peso Lana 75% Altre fibre 15% Art. 6 Domande di nuove denominazioni di fibre tessili Domanda accompagnata da fascicolo tecnico (all. 2) Importante: fornire informazioni scientifiche riguardo possibili reazioni allergiche o altri effetti negativi

19 Le novità Art. 9 deroghe Composizione difficile da precisare al momento della fabbricazione e se non può essere stabilita da analisi di laboratorio Una fibra (fino al 5%) o più fibre (fino al 15%) Indipendentemente dalle quantità «ALTRE FIBRE +.%» «FIBRE VARIE» o «composizione tessile non determinata»

20 Le novità Art. 12 OBBLIGO di indicare la frase «contiene parti non tessili di origine animale» Al fine di consentire ai consumatori di operare scelte informate

21 Le novità In quale lingua? La lingua del paese in cui il prodotto è messo in vendita, fatto salvo diverse disposizione dello stesso Stato membro

22 Le novità Il Regolamento non consente di etichettare un prodotto di una o più fibre utilizzando la dicitura «MINIMO 85%» L insieme delle fibre, ciascuna delle quali costituisca meno del 10 % del peso del prodotto, può essere indicato con l espressione altre fibre. Tuttavia qualora venga specificata la denominazione di una fibra che sostituisca meno del 10% della composizione si dovrà indicare la composizione percentuale completa. NO Cotone 85% Altre fibre 15% SI Cotone 85% Acrilica 7% Viscosa 6% Elastan 2%

23 Utilizzo dei codici meccanografici Maggiormente utilizzato: CODICE MECCANOGRAFICO UNIFORME EUROPEO elaborato da COMITEXTIL (Comitato delle industri tessili della CEE). E un codice di abbreviazione delle denominazioni delle fibre tessili al fine di facilitare la redazione dei documenti commerciali (fatture e documenti di trasporto) Code English French German Italian Dutch WO Wool Laine Wolle Lana Wol WP WL WK WS WM WA WG WY WU WB WT Alpaca Lama Camel Kashmir Mohair Angora Vicuna Yak Guanaco Beaver Otter Alpaga Lama Chameau Cachemire Mohair Angora Vigogne Yack Guanaco Castor Loutre Alpaka Lama Kamel Kaschmir Mohair Angora (Kanin) Vikunja Yak Guanako Biber Otter Alpaca Lama Cammello Kashmir Mohair Angora Vigogna Yack Guanaco Alpaca Lama Kameel Kasjmier Mohair Angora Vigogne jak Guanaco Bever Otter E POSSIBILE UTILIZZARLI ma solo nei documenti commerciali e solo se accompagnati dalla spiegazione del loro significato

24 Normativa nazionale: SANZIONI Quali sono gli organi preposti al controllo? Camere di Commercio, la Polizia Municipale, la Guardia di Finanza ed il Corpo dei Carabinieri. Il controllo può essere di tre tipi: 1. visivo/formale; 2. documentale; 3. materiale/sul prodotto, con esecuzione di analisi di laboratorio a seguito di prelievo. Decreto Legislativo 22 maggio 1999 n. 194, attuazione della Direttiva 96/74/CE relativa alle denominazioni del settore tessile e successive integrazioni e modifiche Legge novembre Disciplina della denominazione e della etichettatura dei prodotti tessili (solo articoli 14 30, i precedenti già abrogati).

25

26 Tolleranze Prodotto tessile costituito da due o più fibre Fibre Estranee (non da aggiunta sistematica) 2% Fibre Estranee (non da aggiunta sistematica) 5% Ciclo cardato Tolleranza di fabbricazione (rispetto al dichiarato) 3% Lana vergine in mista Fibre Estranee Impurità fibrose 0,3% Tolleranza di fabbricazione (rispetto al dichiarato) 3%

27 Esclusioni dal conteggio percentuale Fibre visibili, isolabili, ad effetto decorativo < 7% Fibre ad effetto antistatico < 2% Parti tessili di un capo a più componenti [escluse fodere principali] < 30% Cimosse, etichette,bordure, Nastri, fili, accessori, Spalmature, Materiali di corsetteria (spalline, fusti, ) o ricami < 10%

28 ..una nuova sensibilità Studio sulle sostanze pericolose (Articolo 25 ) Entro il 30 settembre 2013 la Commissione esegue uno studio inteso a valutare se esiste un nesso causale tra le reazioni allergiche e le sostanze o i composti chimici usati nei prodotti tessili. Sulla base di tale studio, la Commissione presenta, ove opportuno, proposte legislative nel quadro della vigente legislazione dell'unione.

29 ..e molto altro Entro il 30 settembre 2013 la Commissione presenta una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio riguardante possibili nuovi obblighi di etichettatura da introdurre a livello di Unione. La relazione è corredata, ove opportuno, di proposte legislative e verte in particolare sulle questioni seguenti: a) un sistema di etichettatura di origine.. e informazioni supplementari intese a garantire la piena tracciabilità dei prodotti tessili b) un sistema di etichettatura armonizzato riguardante la manutenzione del prodotto; c) un sistema di etichettatura uniforme su scala dell'unione per i prodotti tessili interessati; d) l'indicazione di sostanze allergeniche; e) l etichettatura elettronica e altre nuove tecnologie e l uso di simboli o codici non linguistici per l identificazione delle fibre

30 Metodi per l analisi quantitativa delle mischie binarie e ternarie (Allegato VII) METODO della separazione manuale METODO della determinazione per via chimica Precisione dei metodi ±1% La precisione indicata per ogni metodo è relativa alla riproducibilità: la concordanza tra i valori sperimentali ottenuti da operatori che lavorino in laboratori diversi o in tempi differenti, ognuno ottenendo con lo stesso metodo risultati individuali su un prodotto omogeneo identico. La riproducibilità è espressa dai limiti di fiducia dei risultati, per un livello di confidenza del 95%. 30

31 Casi pratici di etichettatura Viscosa 70% Lana 30% Viscosa 70% Lambswool 30% Lana 80% Cachemire 20% Lana 80% Kashmir 20%

32 Casi pratici di etichettatura Cotone 85% Poliestere 15% CO 85% PL 15% Lana 70% Acrilico 30% Acrilico 30% Lana 70% Le fibre devono riportare la denominazione per esteso ed essere riportate in ordine decrescente di peso

33 Casi pratici di etichettatura Cotone makò Cotone 100% Cotone 100% 100% MAKO Sulle etichette POSSONO essere riportati i qualificativi se sono conformi agli usi leali del commercio e indicati SEPARATAMENTE. Possono essere relativi a: lavorazione (es. pettinato), qualità delle fibre (es. makò), marchi commerciali (es. Tactel)

34 Casi pratici di etichettatura Prodotto tessile costituito da lana 51% acrilico 47% poliammide 2% (fibra estranea) Lana 51% Acrilico 47% Poliammide 2% Lana 50% Acrilico 50% E tollerata la presenza fino al 2% di fibre estranee se non dovute ad una aggiunta sistematica

35 Casi pratici di etichettatura Tessuto esterno Poliestere 70% PVC 30% Tessuto Interno Poliammide 100% Tessuto esterno Poliestere 100% Tessuto Interno Poliammide 100% Giaccone impermeabile Tessuto 100% poliestere Spalmato con PVC (30% sul peso) Fodera: maglina poliammide (20% sul totale) Poliestere 100% Nell etichettatura non devono essere riportati i trattamenti aggiuntivi al tessuto. Le fodere principali vanno comunque dichiarate

36 Casi pratici di etichettatura CALZE costituite da 98% cotone 2% elastomero Cotone 100% Cotone 98% Cotone 98% Elastan 2% E tollerata la presenza fino al 2% di fibre estranee se non dovute ad una aggiunta sistematica (l elastomero è aggiunto sistematicamente)

37 ..senza parole..

38 Aspetti obbligatori INDICAZIONE DEL FABBRICANTE O IMPORTATORE CODICE DEL CONSUMO D. Lgs. 206/2005 art. 104 «Obblighi del produttore e del distributore» E obbligatorio riportare in etichetta la ragione sociale dell azienda che ha immesso sul mercato il prodotto

39 Aspetti facoltativi L ETICHETTA DI MANUTENZIONE

40 Un capo ha bisogno di un etichetta di manutenzione perché le varie fibre tessili e i coloranti utilizzati nei processi di tintura e stampa si comportano in modo diverso ai trattamenti di lavaggio ad acqua e a secco, alla temperatura cui tali trattamenti vengono effettuati, ai prodotti utilizzati per il candeggio.

41 Che fare? Il Codice del Consumo è o non è applicabile, che fare? Il Ministero dell Industria, del Commercio e dell Artigianato, con Circolare n del 7 febbraio 2001 in materia di etichettatura e manutenzione dei capi d abbigliamento, ha ritenuto che le disposizioni siano applicabili, dato il carattere generale della disciplina e lo specifico riferimento alle informazioni per il consumatore, anche per la manutenzione, compreso quindi il lavaggio dei capi di abbigliamento.

42 Che fare? In Italia l applicazione dell etichettatura di manutenzione sui prodotti del settore tessile abbigliamento moda non è obbligatoria (non esiste una direttiva, un regolamento o una legge nazionale che la impongano), anche se la materia è controversa. Se tuttavia l etichetta viene applicata deve essere corretta e rispondente alle caratteristiche prestazionali del prodotto.

43 Le indicazioni I simboli di manutenzione, dovrebbero essere riportati in modo permanente su un etichetta fissata al prodotto tessile o direttamente sul tessile. Le indicazioni per la manutenzione possono essere ottenute per tessitura, stampa o altri procedimenti e dovrebbero riportare e conservare durante tutta la vita del prodotto, in modo leggibile, tutte le informazioni per la manutenzione prescritta. L etichetta deve essere costituita da materiale adeguato e deve essere leggibile anche dopo ripetuti trattamenti di manutenzione previsti dall etichetta stessa. Deve avere una dimensione sufficiente per essere facilmente leggibile ed i simboli devono essere indicati in maniera corretta e tali da essere facilmente letti dal consumatore.

44 Il documento di riferimento La norma a livello internazionale ed europeo è: UNI EN ISO 3758:2012 stabilisce un sistema di segni grafici per la marcatura di prodotti tessili destinata a fornire informazioni per la loro manutenzione specifica le modalità di utilizzo di questi segni grafici in etichetta prevede cinque segni grafici per: lavaggio a umido, candeggio, asciugatura a tamburo, stiratura, lavaggio a secco prevede simboli specifici aggiuntivi per dare informazioni su asciugamento naturale e lavaggio professionale

45 I segni grafici il sistema di etichettatura e i segni grafici sono di proprietà di GINETEX che ne concede l uso tramite una licenza Riferimento SISTEMA MODA ITALIA

46 I simboli base Segni grafici

47 IL LAVAGGIO: posizione Temperature previste C: NO Segni grafici aggiuntivi: ciclo delicato ciclo molto delicato A mano max 40 C divieto Non lavare in acqua

48 IL CANDEGGIO: posizione 2 Candeggiare con qualunque agente ossidante Candeggiare solo con prodotti ossidanti privi di cloro Non Candeggiare This period is extended until November 30th, 2012

49 ASCIUGATURA IN TUMBLER: posizione 3 Asciugare in tumbler a temperatura media (max 80 C) Asciugare in tumbler a temperatura bassa (Max 60 C) Non asciugare in tumbler

50 ASCIUGATURA NATURALE

51 STIRATURA: posizione 4 Stirare alla temperatura massima di 200 C Stirare alla temperatura massima di 150 C Stirare alla temperatura massima di 110 C Stirare con vapore può provocare danneggiamenti irreversibili Non stirare

52 LAVAGGIO professionale A SECCO: posizione 5

53 LAVAGGIO professionale A UMIDO: posizione 5

54 ADDITIONAL WORDINGS Additional wording is additional care information that may accompany the symbolized care instructions

55 ADDITIONAL WORDINGS rimuovere. prima di lavare/ remove... before washing lavare separatamente/wash separately lavare con colori simili/wash with like colours lavare prima dell'uso/wash before use lavare al rovescio/wash inside out non strizzare o storcere/do not wring or twist tamponare con un panno umido/damp wipe only non aggiungere ammorbidente/do not add fabric conditioner

56 ADDITIONAL WORDINGS rimuovere prontamente/remove promptly stirare a rovescio/iron reverse side only non stirare le decorazioni/do not iron decoration usare la pressa da stiro/use press cloth asciugare in piano/dry flat lavare solo in centri specializzati/professional leather clean only non utilizzare sbiancanti ottici/no optical brighteners non vaporizzare/do not steam iron e altre ancora

57 Come scegliere i simboli di manutenzione La scelta dell etichettatura di manutenzione per un capo o la verifica dell etichettatura apposta devono tener conto del capo nel suo complesso, (materiali, strutture, applicazioni )

58 Come scegliere i simboli di manutenzione Devono essere verificate le seguenti caratteristiche: solidità del colore: - al lavaggio domestico commerciale - al lavaggio a secco - alla sbianca - alla stiratura a caldo stabilità dimensionali: - al lavaggio a secco: percloroetilene o idrocarburi - al lavaggio ad acqua domestico - al wet cleaning aspetto delle cuciture, pieghe plissè aspetto della superficie formazione di pilling perdita di pelo da velluti o flock distacco delle laminazioni separazione delle componenti del capo cambio di mano scorrimento dei fili Per verificare ciascuna di esse la UNI EN ISO 3758 prevede specifici metodi di prova Bisognerebbe scegliere i più efficaci trattamenti possibili compatibilmente con il non danneggiamento del capo

59 CASI PRATICI Un capo delicato lavabile a mano a 40 C, non candeggiabile, non asciugabile in tamburo, ma per il quale è prevista un asciugatura naturale in piano, stirabile a 110 C e lavabile a secco con qualsiasi solvente, ma con ciclo delicato, può essere così etichettato:

60 CASI PRATICI Questa potrebbe essere una tipica etichetta di manutenzione di un prodotto biancheria casa (tovagliato o biancheria letto) bianco o tinto con coloranti a riduzione; (la possibilità di lavaggio in presenza di candeggiante ossidante non sarebbe stata possibile se il prodotto fosse stato tinto con coloranti reattivi). Il simbolo del lavaggio a umido professionale fornisce indicazioni per la manutenzione in lavanderia industriale del capo.

61 CASI PRATICI Capo in maglia con composizione fibrosa acrilico e lana. La scelta del lavaggio a 40 C (ciclo delicato) ha lo scopo di evitare che in fase di lavaggio si abbiano modifiche delle dimensioni dei capi. I tessuti in maglia possono infatti subire danneggiamenti seri se sottoposti a cicli di lavaggio a temperatura di 60 C e ad asciugamento in tumbler.

62 CASI PRATICI Capo di abbigliamento esterno in viscosa e seta. La scelta dell asciugamento all ombra consente di evitare eventuali ingiallimenti. La scelta di lavaggio a mano è fondamentalmente legata alla presenza della seta (una fibra molto delicata); tutti i trattamenti sono in linea con tale scelta: nessun candeggio con agenti ossidanti quali candeggina o acqua ossigenata

63 Altri sistemi Etichetta di Manutenzione: obbligatoria regolamentata dalla legislazione Care Labelling of textile wearing apparel and certain piece goods, as amended effective september 1, CFR part 423 emesso dalla Federal Trade Commission (FTC). Capi esenti Scarpe, guanti, cappelli Prodotti esclusi Fazzoletti, cinture, bretelle e cravatte perché non coprono o proteggono il corpo Capi di abbigliamento in non tessuto monouso poiché non richiedono manutenzione Per l abbigliamento ed alcuni altri prodotti tessili, le istruzioni per il lavaggio, devono essere riportati su un etichetta che sia sufficientemente in vista per il consumatore. I regolamenti prevedono i simboli da utilizzare sull etichetta nonché altre disposizioni in merito all etichetta stessa. L etichetta con le istruzioni per il lavaggio del prodotto deve essere apposta in maniera che non sia facilmente removibile e deve rimanere leggibile per la durata dell articolo stesso.

64 Altri sistemi I simboli utilizzabili sono quelli previsti dalla norma ASTM Standard D I simboli GINETEX, anche se simili, non si possono utilizzare

65 Altri sistemi Il produttore o l importatore devono dare evidenza che il prodotto non venga danneggiato quando viene sottoposto ai trattamenti di manutenzione indicati in etichetta Le indicazioni devono essere fornite su base ragionevole (è necessario dimostrare il perché di determinate indicazioni) L etichetta deve risultare ben visibile e non asportabile L uso dei simboli non è obbligatorio, si possono usare i soli simboli se esiste una chiarezza assoluta sulle operazioni

66 Altri sistemi Giappone Composizione, manutenzione, origine: obbligatorie secondo le indicazioni della Household goods quality labeling law I simboli grafici sono riportati nello standard giapponese (Japanese Industrial Standard) JIS L0217 Care labeling of textile goods.

67 Altri sistemi

68 Per evitare problemi CAMPIONI RICEVUTI: n. 2 abiti, 100% seta, colore nero: campione 1: nuovo regolare, con applicazioni decorative di colore nero campione 2: difettoso, privo di decorazioni dopo trattamento di manutenzione a secco CAPO DOPO LAVAGGIO A SECCO CAPO NUOVO REGOLARE

69 DOPO 30 SECONDI DOPO 10 MINUTI E AGITAZIONE Valutazione della solubilità della decorazione residua Al fine di valutare la compatibilità del materiale di cui sono costituite le decorazioni con un trattamento di lavaggio a secco, il residuo prelevato dall abito difettoso viene immerso in un piccolo volume di solvente Tetracloroetilene [ ]. Si constata, dopo 10 minuti e adeguata agitazione, la totale dissoluzione del materiale nel solvente.

70 Grazie per l attenzione Carla Sperotto Centro Ricerche e Prove Tessili di Ecochem Group S.P.A. (Vicenza) c.sperotto@labritex.com

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