Analisi della qualità dell inclusione. Questionari famiglie scuola dell infanzia
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- Serena Bernardi
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1 Analisi della qualità dell inclusione Questionari famiglie scuola dell infanzia Anno scolastico 23-24
2 Questionari compilati Villanova Monteleone 55 alunni Olmedo 2 alunni SI NO 9 SI NO Romana alunni 4 6 SI NO Putifigari 29 alunni 6 SI NO 23
3 Villanova Monteleone DIMENSIONE A: Creare culture inclusive. I genitori vengono coinvolti nella vita della scuola 2. Tutti i membri della scuola vengono considerati come soggetti sia di insegnamento che di apprendimento 3. Gli insegnanti e il Consiglio di Istituto collaborano affinchè l organizzazione della scuola risponda alle diversità presenti nelle varie classi 4. Vengono messi in discussione gli stereotipi sulle persone con disabilità 5. L organizzazione della scuola (orario, spazi, attrezzature ) favorisce la partecipazione degli studenti disabili 6. Costruire una comunità scolastica orientata al sostegno reciproco viene considerato importante quanto migliorare i risultati nelle materie 7. La diversità viene considerata un importante risorsa per l apprendimento, piuttosto che un problema
4 Villanova Monteleone DIMENSIONE B: Produrre politiche inclusive 9. Il consiglio d istituto e i docenti collaborano per prevenire gli ostacoli all apprendimento e alla partecipazione degli alunni. Viene fatto tutto il possibile per prevenire l esclusione dei bambini con difficoltà. L autostima degli alunni è coltivata come uno dei fattori fondamentali del percorso scolastico 2. Esistono momenti di incontro scuola/famiglia per affrontare le problematiche comportamentali degli studenti al fine di evitare la demotivazione 3. Durante l anno sono progettati momenti di sensibilizzazione e di incontro per i genitori sui temi dell integrazione e dell inclusione 4. Le occasioni di incontro e confronto tra genitori e docenti sono costanti e frequenti 5. Le risposte ai comportamenti problematici degli alunni vengono date in termini educativi e riabilitativi 6. Le azioni che portano all esclusione dalle attività sono comunicate con chiarezza e condivise con le
5 Villanova Monteleone DIMENSIONE C: Sviluppare pratiche inclusive 7. Ciascuno viene visto, indipendentemente dalle capacità o disabilità, come portatore di un contributo importante all insegnamento e all apprendimento 8. Gli ostacoli all apprendimento e alla partecipazione di alcuni alunni vengono utilizzati come stimoli su cui occorre progettare 9. Gli studenti vengono spronati a condividere le loro conoscenze ed esperienze, ad esempio rispetto a diversi Paesi o regioni, o loro storie di vita 2. Le famiglie e altri membri della comunità locale vengono utilizzati come risorsa per l attività della 3 sezione 2. I membri della comunità locale contribuiscono alle attività curricolari Nelle classi vengono definite azioni concrete per aiutare i compagni in difficoltà (svolgere assieme i compiti, tutoraggio, partecipare a giochi comuni ) 2
6 Villanova Monteleone Che cambiamenti vorresti avvenissero nella scuola? - Va abbastanza bene così
7 Olmedo DIMENSIONE A: Creare culture inclusive. I genitori vengono coinvolti nella vita della scuola Tutti i membri della scuola vengono considerati come soggetti sia di insegnamento che di apprendimento 3. Gli insegnanti e il Consiglio di Istituto collaborano affinchè l organizzazione della scuola risponda alle diversità presenti nelle varie classi 4. Vengono messi in discussione gli stereotipi sulle persone con disabilità 5. L organizzazione della scuola (orario, spazi, attrezzature ) favorisce la partecipazione degli studenti disabili 6. Costruire una comunità scolastica orientata al sostegno reciproco viene considerato importante quanto migliorare i risultati nelle materie 7. La diversità viene considerata un importante risorsa per l apprendimento, piuttosto che un problema
8 Olmedo DIMENSIONE B: Produrre politiche inclusive 9. Il consiglio d istituto e i docenti collaborano per prevenire gli ostacoli all apprendimento e alla partecipazione degli alunni. Viene fatto tutto il possibile per prevenire l esclusione dei bambini con difficoltà. L autostima degli alunni è coltivata come uno dei fattori fondamentali del percorso scolastico 2. Esistono momenti di incontro scuola/famiglia per affrontare le problematiche comportamentali degli studenti al fine di evitare la demotivazione 3. Durante l anno sono progettati momenti di sensibilizzazione e di incontro per i genitori sui temi dell integrazione e dell inclusione 4. Le occasioni di incontro e confronto tra genitori e docenti sono costanti e frequenti 5. Le risposte ai comportamenti problematici degli alunni vengono date in termini educativi e riabilitativi 6. Le azioni che portano all esclusione dalle attività sono comunicate con chiarezza e condivise con le
9 Olmedo DIMENSIONE C: Sviluppare pratiche inclusive 7. Ciascuno viene visto, indipendentemente dalle capacità o disabilità, come portatore di un contributo importante all insegnamento e all apprendimento 8. Gli ostacoli all apprendimento e alla partecipazione di alcuni alunni vengono utilizzati come stimoli su cui occorre progettare 9. Gli studenti vengono spronati a condividere le loro conoscenze ed esperienze, ad esempio rispetto a diversi Paesi o regioni, o loro storie di vita 2. Le famiglie e altri membri della comunità locale vengono utilizzati come risorsa per l attività della sezione 2. I membri della comunità locale contribuiscono alle attività curricolari Nelle classi vengono definite azioni concrete per aiutare i compagni in difficoltà (svolgere assieme i compiti, tutoraggio, partecipare a giochi comuni ) 8 2
10 Olmedo Che cambiamenti vorresti avvenissero nella scuola? climatizzatori da regolare in inverno spazi verdi più curati (4 genitori) più incontri insegnanti genitori (6 genitori) lingua inglese lavare i denti dopo pranzo (2 genitori) più attività teatrali e musicali più collaborazione tra insegnanti e meno ipocrisia tutto perfetto
11 Romana DIMENSIONE A: Creare culture inclusive. I genitori vengono coinvolti nella vita della scuola 5 2. Tutti i membri della scuola vengono considerati come soggetti sia di insegnamento che di apprendimento 3. Gli insegnanti e il Consiglio di Istituto collaborano affinchè l organizzazione della scuola risponda alle diversità presenti nelle varie classi 4. Vengono messi in discussione gli stereotipi sulle persone con disabilità 5. L organizzazione della scuola (orario, spazi, attrezzature ) favorisce la partecipazione degli studenti disabili 6. Costruire una comunità scolastica orientata al sostegno reciproco viene considerato importante quanto migliorare i risultati nelle materie 7. La diversità viene considerata un importante risorsa per l apprendimento, piuttosto che un problema 6 5
12 Romana DIMENSIONE B: Produrre politiche inclusive 9. Il consiglio d istituto e i docenti collaborano per prevenire gli ostacoli all apprendimento e alla partecipazione degli alunni. Viene fatto tutto il possibile per prevenire l esclusione dei bambini con difficoltà. L autostima degli alunni è coltivata come uno dei fattori fondamentali del percorso scolastico 2. Esistono momenti di incontro scuola/famiglia per affrontare le problematiche comportamentali degli studenti al fine di evitare la demotivazione 3. Durante l anno sono progettati momenti di sensibilizzazione e di incontro per i genitori sui temi dell integrazione e dell inclusione 4. Le occasioni di incontro e confronto tra genitori e docenti sono costanti e frequenti 5. Le risposte ai comportamenti problematici degli alunni vengono date in termini educativi e riabilitativi 6. Le azioni che portano all esclusione dalle attività sono comunicate con chiarezza e condivise con le
13 Romana DIMENSIONE C: Sviluppare pratiche inclusive 7. Ciascuno viene visto, indipendentemente dalle capacità o disabilità, come portatore di un contributo importante all insegnamento e all apprendimento 8. Gli ostacoli all apprendimento e alla partecipazione di alcuni alunni vengono utilizzati come stimoli su cui occorre progettare 9. Gli studenti vengono spronati a condividere le loro conoscenze ed esperienze, ad esempio rispetto a diversi Paesi o regioni, o loro storie di vita 2. Le famiglie e altri membri della comunità locale vengono utilizzati come risorsa per l attività della 5 sezione 2. I membri della comunità locale contribuiscono alle attività curricolari Nelle classi vengono definite azioni concrete per aiutare i compagni in difficoltà (svolgere assieme i compiti, tutoraggio, partecipare a giochi comuni )
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