XI CONGRESSO NAZIONALE (Roma, 3-4 aprile 2014) DOCUMENTO POLITICO-PROGRAMMATICO FINALE

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1 XI CONGRESSO NAZIONALE (Roma, 3-4 aprile 2014) DOCUMENTO POLITICO-PROGRAMMATICO FINALE approvato dall XI CONGRESSO NAZIONALE FIMIV Il valore del mutuo soccorso nel welfare della solidarietà, dei diritti e delle opportunità - PREMESSA - La mutualità pura - La solidarietà è il fondamento - IL PROGETTO DELLA MUTUALITÀ A) L INTEGRAZIONE DEL MOVIMENTO MUTUALISTICO - Composizione del movimento mutualistico - Gli ambiti di attività - La mutualità mediata - Il contratto di rete - Il consorzio tra società di mutuo soccorso - Il ruolo della Federazione e dei Coordinamenti territoriali B) L INTEGRAZIONE MUTUALISTICO-COOPERATIVA - L adesione a Legacoop - Il ruolo di Fimiv C) LA PROGETTUALITÀ TERRITORIALE - Il valore del territorio - Il ruolo sussidiario del mutuo soccorso e la tutela dei diritti - La tutela delle opportunità di accesso alla sanità integrativa - Le proposte per una sanità integrativa più equa - CONCLUSIONI 1

2 L XI Congresso Nazionale della Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria (Fimiv) assume e fa proprio il documento politico per il dibattito congressuale dal titolo Il valore del mutuo soccorso nel welfare della solidarietà, dei diritti e delle opportunità. Il Congresso condivide e approva la relazione del Presidente e tiene conto del dibattito congressuale. Il Congresso inoltre prende atto del documento presentato nel corso del Congresso dai Coordinamenti Soms della Fimiv, che si prefigge l obiettivo di portare all attenzione i problemi delle Soms storiche, per riflettere insieme e trovare modi e tempi per aiutare concretamente le Soms a superare le difficoltà, a prendere coscienza dell importante ruolo storico che loro compete in questo momento ed a ritrovarsi a partecipare alla gestione della Federazione e dei Coordinamenti. Sebbene molte delle questioni poste siano state recepite dalle tesi congressuali, il documento in questione viene allegato quale ordine del giorno del Congresso, con relativo impegno dei nuovi organismi dirigenti Fimiv di tenerne conto nella propria attività, per sottoporlo a verifica alla prossima Assemblea di metà mandato, prevista statutariamente, che dovrà contestualmente ratificare l assetto territoriale della Federazione ed i relativi organismi dirigenti. - PREMESSA La mutualità volontaria italiana si riconosce nell impianto valoriale delle origini e ne riafferma con forza i seguenti principi: - le società di mutuo soccorso sono società di persone, non di capitali e non hanno scopo di lucro. - La partecipazione è libera e democratica. Gli aderenti ad una società di mutuo soccorso sono Soci e non clienti. Il Socio è parte attiva della collettività associata e concorre alle decisioni attraverso la partecipazione libera e democratica agli organi societari. La trasparenza nella gestione, il rispetto reciproco e la consapevolezza delle finalità sociali sono a fondamento del rapporto associativo. Le società di mutuo soccorso promuovono la partecipazione alla mutualità attraverso l educazione, la formazione e l informazione. - La mutualità pura Le società di mutuo soccorso sono soggetti giuridici a mutualità pura: esse svolgono esclusivamente attività per i Soci e tra i Soci, ai quali assicurano non il conseguimento di un utile patrimoniale o finanziario, ma la copertura di determinate 2

3 necessità personali ed economiche. Gli eventuali avanzi di gestione sono accantonati a riserva e diventano un patrimonio indivisibile intergenerazionale. L adesione e la dimissione dei Soci è libera e volontaria. La società non ha facoltà di recedere dal rapporto associativo. La società di mutuo soccorso non seleziona i propri Soci, si rivolge a tutti i cittadini ed applica quindi il principio della porta aperta, pur esercitando la massima attenzione sullo stato di salute all atto dell iscrizione, evitando abusi e antiselezione a scapito della mutualità pura. La società di mutuo soccorso quindi garantisce la collettività dei Soci e afferma con forza il perseguimento dell assenza di fini lucrativi a tutti i livelli. - La solidarietà è il fondamento La solidarietà si concretizza attraverso la raccolta dei contributi liberamente conferiti da tutti i Soci e la loro erogazione sotto forma di prestazioni e sussidi rispondenti ai bisogni di assistenza espressi dagli stessi Soci, secondo criteri e modalità opportunamente regolamentati. Aiuto reciproco, rispetto della dignità delle persone, condivisione del rischio ed assenza di fini lucrativi esaltano la responsabilità e la partecipazione collettiva. Il radicamento territoriale delle società di mutuo soccorso rappresenta un valore che rafforza il legame tra le persone e favorisce la coesione sociale. - IL PROGETTO DELLA MUTUALITÀ In una forma sussidiaria tesa alla salvaguardia dell universalità, solidarietà ed equità del sistema pubblico del welfare e di tutele sociali, il movimento mutualistico Fimiv intende orientare il suo sviluppo in una direzione comunitaria i cui effetti non si esauriscano con l erogazione di prestazioni sanitarie, ma anche incidano sui comportamenti delle persone rese più consapevoli dalla forza che deriva dalla loro capacità di stare insieme. In questa ottica, l orizzonte strategico del mutuo soccorso prevede il conseguimento di tre fondamentali traguardi: 3

4 A) L INTEGRAZIONE DEL MOVIMENTO MUTUALISTICO - Composizione del movimento mutualistico Il movimento mutualistico è costituito storicamente da tre componenti che presentano esigenze e funzioni diverse: società di mutuo soccorso di medie e grandi dimensioni, con una propria presenza sul territorio nazionale o regionale, società di mutuo soccorso settoriali o di categoria, casse aziendali mutualistiche di previdenza e assistenza; società operaie di mutuo soccorso storiche e territoriali di piccole dimensioni, spesso con limitate capacità gestionali, che esercitano attività mutualistiche; società di mutuo soccorso storiche, associazioni culturali e ricreative derivate o create da società di mutuo soccorso storiche, che attualmente ancora non esercitano attività mutualistiche ai sensi dell art. 1 della legge 3818/1886 ma sono impegnate prevalentemente negli ambiti complementari di cui all art. 2 della Legge citata, riformata nel 2012 (DL 179). - Gli ambiti di attività In coerenza con il ruolo sociale che il mutuo soccorso riveste fin dal suo primo impianto legislativo ottocentesco, l erogazione di prestazioni e di trattamenti socio-sanitariassistenziali e di sussidi economici a fronte di spese sanitarie è l ambito di attività primario e caratterizzante, così come meglio descritto all art. 1 della Legge 3818/1886 riformata. Fimiv si è prodigata affinché la riforma della Legge 3818/1886 desse forma giuridica ad altre tipologie di attività di cui le società hanno nel tempo e nei fatti assunto il carico. Si profila pertanto l apertura verso contesti di bisogno attuali che richiedono di formulare una rinnovata progettualità e di investire in nuove competenze. Una società di mutuo soccorso può erogare contributi economici e servizi di assistenza familiare non soltanto in caso di decesso del Socio, come era già nelle previsioni originarie della Legge, ma anche nei casi di gravissimo disagio economico a seguito dell improvvisa perdita di fonti reddituali personali e familiari e in assenza di provvidenze pubbliche. Sussistono altresì le condizioni affinché le società di mutuo soccorso possano prevedere e/o organizzare, a favore dei propri Soci, anche attività di microcredito, ossia di erogazione di piccoli prestiti finalizzati all acquisto di beni e servizi necessari per il soddisfacimento di 4

5 bisogni primari e/o professionali quali, a titolo esemplificativo: acquisto di servizi medici per malattie gravi, supporto temporaneo per locazioni, prestiti per spese scolastiche, universitarie, master e corsi di aggiornamento, piccoli prestiti per acquisto di macchinari o attrezzi professionali. Infine l art. 2 della Legge riformata consente alle società di mutuo soccorso di promuovere attività di carattere educativo e culturale dirette a realizzare finalità di prevenzione sanitaria e di diffusione dei valori mutualistici. E evidente come tali attività, di carattere complementare, siano svincolate dal criterio della mutualità pura e si rivolgano piuttosto all interesse generale della collettività e rappresentino una opportunità di coesione sociale e di progettazione condivisa con le realtà associative, cooperative e istituzionali presenti nei territori atte a favorire la partecipazione mutualistica delle persone. - La mutualità mediata La Legge 3818 riformata stabilisce all art. 3 la possibilità per una società di mutuo soccorso di minori dimensioni e di limitate capacità gestionali di aderire come Socio persona giuridica ad un altra società di mutuo soccorso e di partecipare così allo scambio mutualistico, rendendo i propri Soci persone fisiche beneficiari delle prestazioni erogate dalla società più strutturata. Da un lato la debolezza economica della piccola dimensione può essere superata mediante il rapporto associativo con un altra società più strutturata, dall altro la piccola dimensione può esprimere e mettere a valore per entrambe la capacità relazionale che le deriva dal radicamento territoriale. - Il contratto di rete Si tratta di un ulteriore strumento di integrazione sistemica tra società di mutuo soccorso che può essere adottato al fine di favorire la collaborazione negli ambiti riguardanti le attività istituzionali e lo scambio di informazioni o prestazioni tecnico-operative. - Il consorzio tra società di mutuo soccorso In questo caso si tratta di uno strumento di integrazione sistemica tra società anche se, a differenza di quanto già avviene nel comparto delle Società Cooperative, il Consorzio tra società di mutuo soccorso potrebbe non godere dei vantaggi fiscali peculiari per ciascuna società di mutuo soccorso. 5

6 - Il ruolo della Federazione e dei Coordinamenti territoriali Fimiv assume su di sé il compito di aiutare il processo di avvicinamento tra mutue sanitarie più strutturate e società storiche territoriali, favorendo momenti di ricomposizione unitaria del settore. In particolare, Fimiv si porrà al fianco di quelle società storiche e, particolarmente, di quelle che attualmente ancora non esercitano le attività di cui all art. 1 della Legge 3818/1886 riformata, che manifestino la volontà di recuperare appieno le loro funzioni di assistenza sussidiaria ai Soci: a tal fine Fimiv avrà cura di seguire e di agevolare l eventuale rapporto di gestione tecnica mediata tra le società di mutuo soccorso di minori dimensioni e quelle più strutturate. Tutte le società di mutuo soccorso storiche e territoriali, attraverso i Coordinamenti regionali e con il supporto fondamentale della Federazione, dovranno poter disporre di servizi di consulenza e di assistenza tecnica necessari per la definizione di un assetto organizzativo e gestionale adeguato; l erogazione di corsi di formazione rivolta agli organi dirigenti, soprattutto delle piccole SOMS storiche; lo studio dei bisogni e la costruzione di coerenti prestazioni socio-sanitarie e assistenziali o di loro variazioni; l elaborazione di dati statistici generali relativi alla platea dei Soci e agli eventi sussidiati, al fine di ricavarne valutazioni previsionali comuni relative ai costi gestionali e alla determinazione dei contributi associativi; la promozione e la comunicazione possibilmente di concerto con le istituzioni regionali e locali - della mutualità integrativa e volontaria, attraverso convegni, dibattiti e conferenze; lo sviluppo della rete di convenzioni a livello territoriale con erogatori di servizi socio-sanitari e assistenziali; la definizione di intese con enti o istituzioni per studiare la fattibilità e promuovere, con modalità mutualistiche, servizi sanitari e assistenziali. 6

7 Le azioni sopra esposte, preliminarmente concordate con la Federazione nazionale, saranno condotte dai Coordinamenti regionali sui rispettivi territori, anche in forma cooperativa tra gli stessi Coordinamenti, al fine di redigere a livello nazionale: - un Piano comune delle prestazioni mutualistiche - un Piano per la statistica comune della mutualità - un Piano per la promozione delle attività di mutuo soccorso B) L INTEGRAZIONE MUTUALISTICO-COOPERATIVA - L adesione a Legacoop La Federazione Italiana della Mutualità aderisce a Legacoop nazionale ma è coinvolta, nell ambito del movimento cooperativo, nella costruzione e nell affermazione dell Alleanza delle cooperative italiane (ACI). Il settore del mutuo soccorso è parte attiva nel Progetto Salute Legacoop: esso ha contribuito sostanzialmente e fattivamente alla sua impostazione ed è impegnato nell attuazione concreta delle sue linee guida nei territori. - Il ruolo di Fimiv Fimiv si è impegnata e continuerà a favorire le azioni di sistema tra mutualità e cooperazione e a sostenere quelle già in atto in alcuni territori regionali puntando al loro consolidamento e alla loro diffusione. In questa direzione, Fimiv si avvarrà degli strumenti operativi che riterrà di volta in volta più opportuni, in primo luogo del Consorzio Mu.Sa., attraverso il quale le mutue sanitarie già operano nella contrattazione collettiva. In particolare mutue sanitarie e cooperative sociali hanno intrapreso un percorso di collaborazione, a partire dall attivazione di fondi sanitari a favore dei lavoratori di quel settore cooperativo, che sono allo stesso tempo coinvolti come parte sia della domanda, in quanto fruitori, che dell offerta, in quanto fornitori di alcune delle prestazioni e dei servizi erogati. Siamo convinti che se il fondo sanitario assume una dimensione aperta al territorio, esso può rappresentare per l offerta cooperativa uno sbocco adeguato allo sviluppo e alla crescita. Una ulteriore opportunità di crescita che Fimiv intende cogliere si sta profilando con le cooperative sociali impegnate nella costruzione di reti ambulatoriali territoriali che, con il mutuo soccorso, intendono promuovere programmi di accesso alla prevenzione, alla 7

8 diagnosi e al trattamento per prestazioni escluse dai Lea (Livelli essenziali di assistenza: v. odontoiatria e fisioterapia) ma anche di varia specialistica a tariffe minime e a condizioni di accesso agevolate. Si aggiunga anche una particolare attenzione dovuta alla promozione e costituzione di C.D.I. (Centri Diurni Integrati) per anziani: si tratta di luoghi per ricoveri giornalieri che hanno la duplice funzione, rispetto alle RSA, di garantire la permanenza dell anziano in famiglia e di dimezzare i costi del ricovero. Fimiv continuerà a sostenere la progettualità condivisa con la cooperazione di consumo che ha già prodotto in Liguria, in Piemonte, in Lombardia, in Emilia Romagna, in Puglia e Basilicata concrete azioni di diffusione della partecipazione mutualistica tra i soci consumatori, proponendo loro una gamma sempre più ampia di prestazioni e di servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali a condizioni vantaggiose e forme integrative di assistenza sanitaria sia ai dipendenti che ai soci. Fimiv proporrà inoltre la valorizzazione, anche in ambito cooperativo, del ruolo educativo e culturale riconosciuto dalla legge riformata alle società di mutuo soccorso, promuovendo attività di interesse generale finalizzate alla prevenzione sanitaria e alla diffusione dei valori della mutualità. C) LA PROGETTUALITÀ TERRITORIALE - Il valore del territorio Il territorio rappresenta un punto di snodo nel rapporto tra la domanda che esprime i bisogni in forma collettiva e l offerta che struttura i servizi e le prestazioni. Dal territorio, in cui si misurano i livelli di (in)soddisfazione dei bisogni di assistenza, può derivare un nuovo patto di solidarietà tra i cittadini organizzati e tra questi e gli erogatori dei servizi (pubblici e privati) in termini di continuità, prossimità e tempestività, convenienza e sostenibilità, personalizzazione e appropriatezza. La nostra proposta è aperta alle comunità territoriali che, attraverso le loro autonome rappresentanze, anche nella veste di soci sostenitori delle società di mutuo soccorso, possono contribuire a spingere l offerta verso una maggiore flessibilità e a renderla più funzionale ai bisogni delle persone mutualisticamente organizzate, anche favorendo la costruzione di reti tra i fornitori e l organizzazione di filiere a condizioni e tariffe agevolate. 8

9 - Il ruolo sussidiario del mutuo soccorso e la tutela dei diritti Una società di mutuo soccorso che eroga prestazioni di assistenza sanitaria non è un alibi per favorire comportamenti opportunistici tendenti a far contrarre il servizio pubblico. Anche la possibilità riconosciuta alle società di mutuo soccorso di istituire e/o gestire fondi sanitari costituisce il riconoscimento del ruolo sussidiario della mutualità libera e volontaria. Partecipare in forma mutualistica ad un progetto di integrazione delle assistenze deve aiutare le persone a migliorare il livello di soddisfacimento dei propri bisogni inerenti la salute e a sviluppare ed incrementare l accesso a nuove e più articolate filiere di servizi, senza che vengano meno gli impegni del servizio pubblico a garantire i Livelli essenziali di assistenza (Lea), che sono e devono continuare ad essere un diritto primario dei cittadini. - La tutela delle opportunità di accesso alla sanità integrativa L assistenza sanitaria integrativa rappresenta per milioni di lavoratori una opportunità del cui valore le associazioni sindacali hanno assunto la rappresentanza nella contrattazione collettiva; affinché questa opportunità non si trasformi in un privilegio legato al solo mercato del lavoro, riteniamo che i corpi associativi intermedi della società civile debbano farsene espressione a vantaggio di tutti i cittadini. La discontinuità delle opportunità di accesso alle prestazioni sanitarie nel corso della vita, per esempio in caso di pensionamento, è un tema che deve interessare la società nel suo complesso e dunque tutti i suoi livelli relazionali intermedi tra cui, in primo luogo, le associazioni di rappresentanza dei cittadini a vario titolo. Crediamo fermamente che il valore integrativo dei fondi sanitari tutti, siano essi chiusi o aperti, si esprima, da un lato in un azione complementare al SSN, attraverso la copertura dei costi di compartecipazione sostenuti dai cittadini, dall altro in un azione supplementare e aggiuntiva alle prestazioni erogate dal SSN, al fine di favorirne lo sviluppo e la crescita. - Le proposte per una sanità integrativa più equa Affinché il rischio paventato da molta parte dell opinione pubblica di categorizzare l erogazione sanitaria in funzione della maggiore o minore capacità contributiva derivata dalla contrattazione del lavoro e di riportare indietro di molti decenni il nostro sistema di welfare nazionale non trovi fondamento, proponiamo che 9

10 - a livello ministeriale si prosegua nella logica dell integrazione al SSN con l ulteriore estensione dei parametri già previsti dalla normativa vigente sugli ambiti di intervento vincolati dei fondi sanitari ex art. 51 del TUIR (DPR 917/86) e della relativa percentuale (20%) dell erogato; - fermo restando un certo grado di flessibilità nella erogazione di prestazioni sostitutive da parte dei fondi sanitari ex art. 51 del TUIR (DPR 917/86), si valuti l adozione, tra le diverse categorie del lavoro, di criteri di uniformità nella erogazione di livelli minimi di prestazioni integrative, di tipo sia complementare che supplementare, al SSN; - si introducano criteri di contenimento delle prestazioni fortemente sostitutive del SSN, per esempio quelle relative alla chirurgia ospedaliera; - si introduca una titolarità della copertura sanitaria integrativa che tracci la posizione di ciascun lavoratore nell arco della sua vita lavorativa, tenendo conto della mobilità da un fondo sanitario ad un altro o da un fondo sanitario chiuso ad una società di mutuo soccorso, in modo che si possa avviare una vera strategia sanitaria integrativa di sistema, capace di connettere il conferimento contributivo aziendale con il bene della persona nell arco della sua intera vita. - CONCLUSIONI Sull assistenza e sanità integrativa è in atto una grande partita economica in cui, in assenza di politiche adeguate, si correrebbe il rischio di lasciare troppi spazi alle iniziative speculative, che nel tempo potrebbero pesantemente condizionare il SSN alterandone gli obiettivi e le funzioni primarie di garanzia verso la stragrande maggioranza dei cittadini e delle famiglie italiane. Pensiamo che in tema di salute e di assistenza si debba concretamente garantire la continuità della prevalenza del SSN, caratterizzandolo sempre più sia per l efficienza gestionale (tesa all abolizione di sprechi ed abusi), sia soprattutto per la focalizzazione della centralità del cittadino e della famiglia, mediante efficaci risposte ai loro crescenti bisogni di qualità nei servizi sanitari ed assistenziali. Vogliamo affermare con forza che, sul tema della salute e dell assistenza e più in generale sul benessere dei cittadini, debba prevalere non la visione mercantilistica del rapporto tra domanda ed offerta bensì la visione solidaristica, dove non è l offerta che dispone ma è la 10

11 domanda collettivamente organizzata che, esprimendo bisogni e forza negoziale, induca l offerta a rispondere e a strutturarsi per una più adeguata ed efficace presa in carico. Cronicità e non autosufficienza sono e restano gli ambiti che maggiormente incidono sulla spesa privata: per poter organizzare un sostegno economico realmente efficace bisogna innanzitutto aiutare le persone che hanno bisogno a spendere meglio quelle somme che comunque esse destinano all assistenza e avvicinare le famiglie a forme di investimento mutualistico preventivo. Un sistema mutualistico di integrazione sanitaria aperto è un valore sociale capace di farsi carico della continuità delle coperture per tutta la vita del Socio. Ma la mutualità per operare con equilibrio richiede una partecipazione precoce e, nel passaggio dalla dimensione chiusa di un fondo aziendale a quella mutualistica, è necessaria una programmazione contributiva continuativa e proiettata verso il futuro. Per queste ragioni proponiamo un aperto confronto di merito e di metodo sui pesi e i contrappesi che il sistema pubblico e il sistema mutualistico aperto insieme possono mettere in atto in una logica di sana evoluzione e di crescita del welfare nel nostro paese. Da ultimo, crediamo che il perseguimento di un sistema di relazioni e di alleanze in ambito europeo rappresenti il naturale supporto al progetto di affermazione e di sviluppo della mutualità volontaria italiana. Il contesto europeo e comunitario rappresenta infatti un terreno interessante di conoscenza, di confronto e di relazioni. Pensiamo al conseguimento di un regolamento sullo statuto europeo della mutualità, allo sviluppo di una mutualità sovranazionale ed alla sperimentazione di accordi internazionali tra le mutue. L intensificazione dei rapporti con l Organizzazione internazionale della mutualità (Aim) è finalizzata a conferire valore aggiunto all azione della mutualità italiana, consentendo di conoscere più da vicino esperienze e competenze riconosciute e accreditate, soprattutto in ambito sanitario. La collaborazione societaria avviata tra mutue italiane e francesi, ognuna nella sua autonomia e specificità, dovrà procedere coerentemente in tale ottica, ponendosi l obiettivo generale di rafforzare ulteriormente il ruolo, nell ambito dell integrazione sanitaria, del movimento mutualistico italiano. * * * * * * 11

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