SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
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- Luigi Cecchini
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1 (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 Alto Friuli Servizio sociale dei Comuni dell Ambito distrettuale n. 3.1 Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: Albo Regionale FVG 4 classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Animo! I colori dell animazione socio-educativa ) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): - Assistenza: 01, 02, 03, 04, 06, 13 6) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Nel 1997 l Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 Alto Friuli è stata delegata dai 43 Comuni di entrambi gli Ambiti distrettuali del proprio territorio alla gestione delle funzioni socio-assistenziali e socio-educative che i Comuni devono per legge esercitare in forma associata, nonché alla gestione delle strutture diurne e residenziali per le persone con disabilità. Tali funzioni vengono gestite raccordandole ed integrandole con le funzioni sociosanitarie e sanitarie tramite i Piani di Zona triennali. La lettura del profilo di comunità elaborato per il Piano di Zona dell Ambito distrettuale n. 3.1 Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale che realizzerà il progetto Animo! consente di cogliere una parte delle criticità strutturali, dei problemi e dei bisogni presenti nel territorio 1
2 dell Ambito distrettuale n <> L Ambito include quindici Comuni: Artegna, Bordano, Chiusaforte, Dogna, Gemona del Friuli, Malborghetto-Valbruna, Moggio Udinese, Montenars, Osoppo, Pontebba, Resia, Resiutta, Tarvisio, Trasaghis, Venzone. Si tratta di un territorio ampio e non omogeneo per caratteristiche demografiche, economiche, sociali e sanitarie. Per questo, oltre al quadro complessivo, l analisi spesso indaga il livello comunale, l unità statistica minima per la maggioranza delle basi di dati. In alcuni casi è risultato vantaggioso proporre la ripartizione dei Comuni del territorio nelle tre fasce cui corrispondono diversi livelli di svantaggio socio-economico dell area montana. La zona A corrisponde alla fascia pedemontana, a svantaggio basso; è dotata di servizi ed infrastrutture ed è sede di attività produttive; risulta oggetto di immigrazione e nel recente passato ha beneficiato di veri e propri processi di sviluppo. Appartengono a questa fascia due Comuni: Artegna e Gemona del Friuli. In questa categoria può essere incluso anche il Comune di Osoppo, l'unico non montano dell Ambito. La zona B corrisponde alla media montagna, a svantaggio medio; è un area mista, che beneficia di alcuni vantaggi (un buon sistema di collegamento stradale, alcuni servizi, attività produttive minori, ecc.), ma che avverte anche il primo effetto delle diseconomie di altitudine, legate ad una popolazione ridotta, a un minor numero di servizi, a maggiori distanze, a più elevati costi di trasporto. A questa fascia appartengono i Comuni di Bordano, Trasaghis e Venzone. La zona C corrisponde all alta montagna, a svantaggio elevato; rappresenta la parte più vulnerabile del territorio, dove la scarsità dei centri abitati, i costi residenziali elevati, la sempre minore dotazione di attività produttive e di servizi, la distanza dai centri di fondovalle unita alla bassa dotazione di servizi pubblici di trasporto ed alla natura montana dei percorsi stradali, hanno portato al progressivo spopolamento e talora all abbandono di intere frazioni. Questa fascia comprende ben nove Comuni: Chiusaforte, Dogna, Malborghetto-Valbruna, Moggio Udinese, Montenars, Pontebba, Resia, Resiutta, Tarvisio. In sintesi: il territorio dell Ambito è un territorio a svantaggio disomogeneo. <> L Ambito ha una superficie censuaria complessiva di 1.133,2 Kmq, una popolazione residente al 1 gennaio 2011 di unità e una densità media di 30,4 persone per Kmq. La morfologia del territorio e l economia rurale hanno determinato lo sviluppo di un tessuto insediativo disperso ed a bassa densità abitativa, composto da una molteplicità di piccoli abitati (frazioni), anche a notevole distanza dal capoluogo comunale, e da pochi centri di dimensioni maggiori. Nell Ambito si trovano Comuni con numerosità di abitanti molto diverse tra loro: sei di essi hanno meno di mille residenti, altri sei tra mille e duemila, due tra duemila e cinquemila e solo uno più di cinquemila (Gemona del Friuli, con abitanti al 1 gennaio 2011). La gran parte dei Comuni con 2
3 meno popolazione appartiene all alta montagna. Negli ultimi anni il decremento demografico ha ridotto ulteriormente la densità abitativa, passata da 31,6 residenti per Kmq nel 2003 a 30,4 nel 2011, ed ha indebolito in particolare i Comuni già fragili, con ricadute negative sulla disponibilità di servizi in loco. In sintesi: il territorio dell Ambito è un territorio vasto, con una popolazione variamente distribuita. <> Nel periodo compreso tra il 2006 ed il 2010, la Regione Friuli-Venezia Giulia ha registrato un incremento complessivo di popolazione residente dell 1,9%, dovuto prevalentemente all immigrazione. Nell Ambito la variazione percentuale della popolazione residente è stata negativa, con una flessione del 2,2%. Solo nei Comuni di Bordano (di media montagna), di Gemona del Friuli (pedemontano) e di Osoppo (non montano) si è registrato un aumento della popolazione. Tutti gli altri Comuni denotano variazioni negative, come si evince dalla tabella sottostante. La variazione è maggiore nei Comuni di alta montagna (Dogna -11,1%, Chiusaforte -8,7%, Resia -7,9%) e più contenuta nei Comuni di media montagna (Trasaghis -3,7%, Venzone - 1,9%). I fattori che fanno evolvere le popolazioni dal punto di vista demografico sono da un lato i saldi naturali (la differenza tra il numero delle nascite e il numero delle morti) e dall altro quelli migratori (la differenza tra il numero degli immigrati e il numero degli emigrati). In tutto l Alto Friuli il saldo naturale è costantemente negativo da diversi anni, principalmente per la bassa natalità che non riesce a compensare il numero dei morti nonostante il calo progressivo del tasso di mortalità (nel 2010 si registra un tasso di natalità del 7,1, mentre quello di mortalità è pari al 13,1 ). Il saldo migratorio non compensa quello naturale. Nel quinquennio compreso tra il 2006 ed il 2010, il saldo migratorio risulta lievemente positivo nei primi tre anni e negativo negli ultimi due, andando così a rafforzare la flessione demografica complessiva. In sintesi: Il territorio dell Ambito è un territorio che si spopola in una Regione che si ripopola. <> Al 31 dicembre 2010, a fronte di una ridotta numerosità nelle classi di età più giovani (in particolare 0-19 anni), si registra un ampia popolazione anziana, grazie soprattutto alla componente femminile, che prevale nettamente nelle classi di età oltre i 65 anni ed ha un aspettativa di vita di circa 83 anni, rispetto ai 77 anni dei maschi. In alta montagna vi è un maggior peso relativo di anziani ed un minor peso relativo di adulti e di bambini, effetto, verosimilmente, dell emigrazione delle famiglie e delle persone giovani. Molto più elevati delle medie regionale e provinciale sono l indice di vecchiaia, con oltre due anziani oltre i 65 anni di età per ogni giovane da 0 a 14 anni, e l indice di ricambio della popolazione attiva. Di particolare 3
4 interesse è l esame dell indice di dipendenza senile, ovvero il numero di anziani di età superiore ai 65 anni rapportato al numero delle persone in età lavorativa (15-64 anni), che segnala il carico sociale ed assistenziale che la popolazione adulta si trova a sostenere. Anche se i valori medi dell Ambito non si discostano nettamente da quelli regionali, in diversi Comuni l indice di dipendenza senile è superiore all indice regionale (Chiusaforte, Gemona del Friuli, Moggio Udinese, Pontebba, Resia, Resiutta, Trasaghis). Esso raggiunge il valore massimo di 69,09 a Dogna (in media più di un anziano ogni due adulti, mentre in pianura la media è di un anziano ogni tre). Nell Ambito vi sono alcuni Comuni dove tale indice diminuisce in conseguenza dell abbandono della propria residenza da parte di persone anziane che si spostano verso la pianura, verosimilmente perché le locali condizioni di vita non permettono la soddisfazione dei loro bisogni. In sintesi: il territorio dell Ambito è abitato da una popolazione che continua ad invecchiare, soprattutto in alta montagna <> Nel 2010 nell Ambito risultano presenti famiglie, con un numero medio di 2,22 componenti per nucleo. Nel decennio , a fronte di un calo della popolazione complessiva, il numero di famiglie aumenta del 4,8% per effetto di un ulteriore riduzione del numero medio di componenti. Relativamente all aumento dei nuclei familiari e alla riduzione delle loro dimensioni, l Ambito evidenzia un andamento in linea con quello provinciale e regionale. In sintesi: nel territorio dell Ambito risiedono famiglie sempre più piccole Nei Comuni dell Ambito la presenza di cittadini stranieri è più limitata rispetto a quella del territorio provinciale e regionale: le persone residenti nel 2010 rappresentano il 4,5% della popolazione complessiva. Nella Provincia di Udine la presenza di cittadini stranieri sale al 7,5% ed in Regione all 8,5%. Anche se si tratta di un aumento di 333 unità oltre un quarto rispetto al 2006, la crescita della presenza straniera nel quinquennio è meno marcata a confronto con il dato provinciale e regionale. L impatto della componente straniera sulle dinamiche demografiche è dato anche dal contributo alla natalità. Nel periodo compreso tra il 2006 ed il 2010, il 5,8% dei nati nei Comuni dell Ambito ha genitori stranieri. Si tratta di un contributo importante, ma nettamente inferiore al 13,3% della Provincia di Udine ed al 15,2 % del livello regionale. La popolazione straniera residente ha una struttura quasi opposta a quella autoctona, con una netta prevalenza delle classi di età della popolazione attiva e di quella più giovane e con una presenza marginale delle classi di età anziane. Ne risulta che il 5,7% dei minorenni e l 8,2% degli attivi più giovani (18-34 anni) sono di origine straniera, mentre la percentuale 4
5 scende allo 0,6% per gli ultrasettantacinquenni. La componente femminile è in maggioranza (54,7%), per la netta prevalenza nella classe d età tra i 35 e i 64 anni. La disaggregazione del dato dell immigrazione per nazionalità descrive una presenza prevalentemente europea: circa il 75% delle persone e dodici delle prime tredici comunità hanno questa provenienza (e di queste oltre un terzo proviene da Paesi comunitari). In sintesi: la presenza straniera è limitata, prevalentemente giovane ed europea <> In conclusione criticità strutturali e problemi possono essere così sintetizzati: elevata dispersione della popolazione; bassa natalità e progressivo invecchiamento della popolazione; profilarsi di problemi di sostenibilità di assistenza alla popolazione anziana; mortalità precoce; squilibrio socio-economico fra aree di alta e media montagna e pedemontana; disomogeneità nella distribuzione dei servizi essenziali sul territorio; precarietà economica ed occupazionale; difficoltà in ordine alla viabilità e ai trasporti. Problematiche rilevate nell area della famiglia e dell età evolutiva <> Le problematiche connesse al ciclo evolutivo/disagio psicologico incidono per il 27,0% sul totale delle problematiche che interessano l utenza minorenne del Servizio sociale dei Comuni. Sommate a quelle connesse allo svolgimento del ruolo genitoriale (25,1%) costituiscono oltre la metà delle problematiche prevalenti. Le problematiche connesse alla disabilità, all autosufficienza parziale e alla non autosufficienza incidono per il 14,0% sul totale delle problematiche rilevate. Amministratori comunali, operatori dei servizi socio-sanitari, insegnanti, volontari, cittadini e giovani evidenziano ulteriori problematiche relative a: deprivazione culturale; isolamento; tendenza all isolamento sociale, in particolare di bambini, ragazzi e giovani con percorsi di vita difficili; carenza di reti parentali e di supporto; difficoltà nella comunicazione tra bambini, ragazzi e giovani; scarsi contesti ed opportunità di incontro e di socializzazione; carenza di agenzie educative per il tempo libero; presenza di aggregazioni giovanili spontanee prive di riferimenti educativi; consumo precoce di alcolici e fumo; 5
6 comportamenti a rischio e/o devianti, individuali e di gruppo; dipendenza da gioco d azzardo e nuove tecnologie; difficoltà dei genitori nell accudimento e nell educazione dei figli; difficoltà nello svolgimento del ruolo genitoriale in relazione alle responsabilità lavorative e ad altri compiti di cura (per esempio l assistenza a familiari non autosufficienti); difficoltà nella comunicazione tra bambini, ragazzi e giovani e adulti; difficoltà nella gestione delle emozioni e del conflitto; problematiche scolastiche; insuccesso scolastico e, in alcuni casi, abbandono dei percorsi formativi; separazioni conflittuali; grave trascuratezza. Problematiche rilevate nell area degli adulti Si evidenzia che le problematiche rilevate dal Servizio sociale dei Comuni connesse alla precarietà economica incidono per il 35,8% sul totale di quelle rilevate nell utenza adulta. Sommate alle problematiche connesse all instabilità lavorativa/difficoltà di inserimento lavorativo (6,5%) ed alla disoccupazione di lunga durata (1,8%) costituiscono il 44,1% del totale. La disabilità e la non autosufficienza parziale e totale costituiscono il 24,2% delle problematiche rilevate come prevalenti. Le problematiche derivanti dalla fragilità (personale, relazionale, educativa, ecc.) dei genitori, definite dalla CSI come competenze del ruolo genitoriale incidono per il 14,8% delle problematiche rilevate. Amministratori comunali, operatori dei servizi socio-sanitari, insegnanti, volontari, cittadini e giovani segnalano un crescente malessere degli adulti riferibile a: difficoltà nello svolgimento del ruolo genitoriale, anche in relazione alle responsabilità lavorative e ad altri compiti di cura (per esempio l assistenza a familiari non autosufficienti); difficoltà lavorative, maggiori per gli immigrati; inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro sempre più difficili per i soggetti deboli, quali gli utenti dei servizi sociosanitari; aumento delle situazioni di indebitamento e morosità derivanti da difficoltà lavorative, inadeguata gestione del denaro, gioco d azzardo; situazioni di devianza nella popolazione adulta. Problematiche rilevate nell area degli anziani Le problematiche rilevate dal Servizio sociale dei Comuni e connesse all autosufficienza parziale incidono per il 58,7% sul totale delle problematiche rilevate nell utenza anziana e quelle riferite alla non autosufficienza incidono per il 34,9%, indicando così come la perdita 6
7 dell autonomia personale sia il problema principale degli anziani seguiti dal Servizio. Amministratori comunali, operatori dei servizi socio-sanitari, volontari, cittadini e giovani evidenziano inoltre: situazioni di solitudine, scarsi contesti di incontro e socializzazione; difficoltà negli spostamenti; un intensa richiesta di supporto a domicilio, soprattutto alla dimissione dell anziano dagli ospedali e dalle residenze sanitarie assistenziali; difficoltà di reperimento di personale privato di assistenza soprattutto nelle zone di montagna o nei paesi meno collegati con i centri urbani; aumento degli anziani che necessitano di tutela, ad esempio nell amministrazione dei propri beni. 7
8 7) Obiettivi del progetto: Gli obiettivi del presente progetto fanno riferimento al Piano di Zona dell Ambito distrettuale n. 3.1 «Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale». Alla luce delle criticità strutturali e dei problemi rilevati sul territorio (così sintetizzabili: elevata dispersione della popolazione; bassa natalità e progressivo invecchiamento della popolazione; profilarsi di problemi di sostenibilità di assistenza alla popolazione anziana; mortalità precoce; squilibrio socio-economico fra aree di alta e media montagna e pedemontana; disomogeneità nella distribuzione dei servizi essenziali sul territorio; precarietà economica ed occupazionale; difficoltà in ordine alla viabilità e ai trasporti), e dei bisogni in esso rilevati (riassunti nella tabella a pagina seguente), il Piano di Zona persegue le seguenti finalità generali: promuovere relazioni, reti sociali, solidarietà e cultura della responsabilità in particolare tra le nuove generazioni per fronteggiare l abbandono del territorio e la disgregazione del tessuto sociale (obiettivi di promozione); prevenire l insorgere di problemi legati alla non autosufficienza, all isolamento, all emarginazione, alla povertà, in particolare degli anziani e degli adulti inabili, facendo leva sulle risorse delle persone, delle famiglie e delle comunità locali (obiettivi di prevenzione); dare supporto alle persone e alle famiglie che vivono situazioni di difficoltà e/o disagio legate all isolamento, alla povertà, alla deprivazione culturale, alla malattia, alla disabilità (obiettivi di cura, assistenza, tutela e inclusione sociale), in particolare agli adulti impegnati nella cura e nella presa in carico di minori ed anziani. Il progetto Animo! si propone di concorrere al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano. Si utilizzeranno strumenti e modalità tipiche dell approccio educativo e dell animazione sociale. 8
9 Bisogni 1 Ambito promozionale Ambito preventivo Ambito della cura della comunità 2 di bambini, ragazzi e giovani, anche disabili degli adulti, anche disabili degli anziani, anche non autosufficienti Bisogni di relazione ed appartenenza (identità, coesione sociale, inclusione sociale e integrazione, ecc.) autostima e stima autorealizzazione (pari opportunità, uguaglianza e partecipazione) Bisogni di relazione ed appartenenza (gestione delle emozioni, socializzazione, partecipazione sociale) autostima e stima (rafforzamento dell identità personale, valorizzazione ed acquisizione di conoscenze e competenze comunicative, relazionali, intellettuali, pratico-manuali ed organizzative) autorealizzazione Bisogni di relazione ed appartenenza (gestione delle emozioni, socializzazione, partecipazione sociale) autostima e stima (rafforzamento dell identità personale, acquisizione di conoscenze e competenze, in particolare nell esercizio delle funzioni genitoriali e dei compiti di cura e nel fronteggiamento dei cambiamenti) autorealizzazione Bisogni di relazione ed appartenenza autostima e stima autorealizzazione Bisogni di salute (intesa in senso individuale e collettivo come «stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia» 3 prodotto da determinanti di tipo sociale, ambientale, economico e genetico e non dalla sola risposta sanitaria) Bisogni di salute (stili di vita sani, prevenzione di comportamenti a rischio) Bisogni di salute (stili di vita sani) Bisogni di salute ( buon invecchiamento ) Bisogni primari (alimentazione, igiene, sicurezza degli ambienti ) Bisogni di sicurezza e protezione (rimozione degli ostacoli al pieno sviluppo e all effettiva partecipazione sociale, politica ed economica) Bisogni di sicurezza e protezione (accudimento, assistenza e cura, educazione, tutela) Bisogni di sicurezza e protezione (acquisizione di competenze e abilità nel fronteggiamento di problematiche connesse a situazioni di disabilità, di autosufficienza parziale, di non autosufficienza, assistenza e cura, inclusione sociale, tutela) Bisogni di sicurezza e protezione (assistenza e cura, tutela) 1 La descrizione dei bisogni fa riferimento alla «Piramide dei bisogni» elaborata dallo psicologo Abraham Harold Maslow (Motivation and Personality, 1954). 2 Il termine comunità viene utilizzato in due accezioni: per indicare un soggetto unitario e nel contempo collettivo (composto da bambini, ragazzi, giovani, adulti, anziani). 3 Costituzione dell Organizzazione Mondiale della Sanità,
10 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: Nello specifico il progetto farà riferimento agli obiettivi e concorrerà alla realizzazione delle azioni sotto riportati: Progetto e/o servizio/i di riferimento AREA DELLA FAMIGLIA E DELL ETÀ EVOLUTIVA AREA EDUCATIVA Obiettivi - Favorire la promozione dell autonomia personale; - favorire le relazioni, il dialogo, l integrazione sociale e la cooperazione; - suscitare interesse attorno a temi rilevanti per la crescita; - fornire stimoli di tipo culturale per favorire la maturazione di senso critico; - promuovere atteggiamenti di responsabilità e di partecipazione attiva alla vita sociale e culturale del territorio; - supportare l intervento socio-educativo e assistenziale individuale rivolto a minori in carico al Servizio sociale (Progetto adulti e famiglie di supporto); - Sostenere le funzioni educative e i compiti di cura degli adulti, lo sviluppo dell autostima, la gestione dello stress e dell aggressività. Descrizione delle azioni - Interventi, laboratori e progetti socioeducativi e formativi per bambini, ragazzi e giovani; - progetti, interventi e laboratori formativi per genitori ed adulti operanti in campo socio-educativo; - attività di sostegno scolastico; attività di sostegno alla socializzazione. Indicatori di percorso/risultato Indicatori di percorso: In ogni comune presso il quale si rilevino congiuntamente all Amministrazione comunale e/o ad altre realtà (Istituti scolastici, associazioni, ecc.) bisogni socio-educativi vengono realizzate, durante l anno, attività a valenza socio-educativa, in collaborazione con le realtà istituzionali e, ove possibile, non istituzionali operanti sul territorio: - Bambini, ragazzi e giovani si inseriscono in contesti relazionali (interventi/laboratori attivati) ed hanno l opportunità di valorizzare le proprie risorse, abilità e competenze, anche in ordine alla partecipazione sociale. Gli adulti partecipanti alle attività formative: - acquisiscono contenuti, tecniche e metodi utili a sostenere lo svolgimento delle proprie funzioni educative e dei propri compiti di cura; - acquisiscono contenuti, tecniche e metodi utili a migliorare la propria autostima e a gestire le situazioni di stress e l aggressività; - sviluppano le proprie relazioni e le proprie reti sociali. Indicatori di risultato: - Numero di comuni nei quali si è realizzata almeno un attività/amministrazioni comunali che hanno fatto richiesta; - numero di bambini, ragazzi e giovani che partecipano agli interventi e ai laboratori attivati; - esiti di questionari di gradimento e/o di incontri di valutazione e/o di focus group - Relazioni quali/quantitative annuali. Possibile impiego dei volontari - Partecipazione alle attività programmate; - collaborazione con gli educatori del Servizio sociale in attività dirette di animazione o a carattere educativo; - gestione in autonomia, anche a domicilio, di specifiche attività a carattere assistenziale, socio-educativo, scolastico e pratico; - progettazione in autonomia di semplici attività educative, di animazione, laboratoriali; - affiancamento agli operatori del Servizio sociale ed agli operatori di cooperativa in incontri di progettazione/programmazione/verifica delle attività; - contatti in autonomia con comunità, associazioni di volontariato, singoli volontari ed altre risorse del territorio operanti nel settore socio-educativo, del disagio sociale, della prevenzione o altro; - predisposizione di volantini e di materiale di pubblicizzazione delle iniziative; - attività generica di segreteria. 10
11 Progetto e/o servizio/i di riferimento AREA ADULTI ANZIANI AREA EDUCATIVA Obiettivi Aiutare gli anziani a: - prendersi cura efficacemente della propria salute e a mantenere e/o migliorare la propria autonomia personale; - mantenere valorizzare e acquisire competenze e capacità cognitive, linguistiche, comunicative, espressive, relazionali, intellettuali, manuali, motorie; - fronteggiare i cambiamenti che si presentano o che possono presentarsi in età anziana; - vivere occasioni di aggregazione (favorire l incontro, il consolidamento delle relazioni esistenti e lo sviluppo di nuove relazioni tra gli anziani residenti nell area di intervento prevista dal progetto). - Supportare l intervento socio-educativo e assistenziale individuale rivolto a adulti e anziani in carico al Servizio sociale. Descrizione delle azioni - Servizio di animazione presso i Centri Diurni per anziani; - progetti di animazione, educativi e di formazione per gli anziani, (Progetto Presenti, come le montagne fino a giugno 2015); - progetti di animazione, formativi ed educativi volti a valorizzare e potenziare la capacità espressive e creative degli anziani (progetto Presenti, come le montagne, fino a giugno 2015); - interventi volti a promuovere atteggiamenti di attenzione, prossimità, buon vicinato nei confronti degli anziani; - realizzare incontri, eventi di animazione, uscite, gite, attività di carattere culturale rivolte ad anziani, anche in collaborazione con realtà istituzionali e non istituzionali del territorio (progetto Presenti, come le montagne, fino a giugno 2015). - Attività di supporto all attività assistenziale; attività di sostegno alla socializzazione. Indicatori di percorso/risultato Indicatori di percorso: - Gli anziani che partecipano ai laboratori e agli incontri mantengono e integrano le proprie competenze e capacità cognitive, linguistico-comunicative, espressive, relazionali, intellettuali, manuali, motorie, nell ottica di un invecchiamento attivo, - gli anziani partecipanti agli eventi formativi si sentono rinforzati nell affrontare i cambiamenti dovuti all invecchiamento, - gli anziani hanno la possibilità di incontrarsi e di mantenere relazioni in contesti semi-strutturati; - gli anziani sentono valorizzate competenze ed esperienze da loro maturate nel corso della vita. Indicatori di risultato: - Numero di anziani che partecipano in forma continuativa ai diversi percorsi - Esiti di questionari di gradimento, colloqui e focus group. Indicatori di percorso: - Numero di interventi attivati. Indicatori di risultato: - Gradimento dei destinatari dell intervento (rilevato tramite colloquio e/o questionario); - valutazione dell operatore referente del caso (rilevato tramite colloquio e/o questionario). Possibile impiego dei volontari - Partecipazione alle attività programmate; - collaborazione con gli educatori del Servizio sociale in attività dirette di animazione o a carattere socioeducativo; - affiancamento agli operatori del Servizio sociale in incontri di progettazione/programmazione/verific a delle attività presso Amministrazioni Comunali, associazioni di volontariato, enti, istituzioni ecc. - progettazione in autonomia di semplici attività educative, di animazione, laboratoriali; - gestione in autonomia di specifiche attività di animazione o a carattere socio-educativo con adulti e anziani; - predisposizione di volantini e di materiale di pubblicizzazione delle iniziative; - contatti con comunità, associazioni di volontariato, singoli volontari operanti nel settore socio-educativo, del disagio sociale, della prevenzione o altro; - attività generica di segreteria. - Affiancamento agli operatori del Servizio sociale in incontri di progettazione/programmazione/verifica delle attività; - gestione in autonomia, anche a domicilio, di specifiche attività di animazione o a carattere socioeducativo a favore di adulti e anziani; - contatti con associazioni di volontariato, parrocchie ed altre risorse del territorio utili al potenziamento dell intervento. 11
12 Progetto e/o servizio/i di riferimento AREA AMMINISTRATIVA Obiettivi Progetti: Assistenti familiari straniere e comunità locale e Punto di Incontro : - favorire le relazioni, il dialogo e lo scambio tra le assistenti, anche in merito alla gestione della sede del Punto di Incontro ; - sostenere e stimolare le assistenti nella scelta delle attività socio-culturali e ricreative che intendono attuare; - supportare l organizzazione e l attuazione di dette attività; - favorire relazioni e progettualità tra le assistenti familiari e le realtà associativa della comunità; - sostenere le assistenti nel processo identitario e di autonomizzazione rispetto al proprio gruppo. - Supportare le attività dell Area amministrativa. Descrizione delle azioni - Partecipare agli incontri delle assistenti familiari straniere; - collaborare e gestire assieme a loro attività ed interventi in collaborazione e rapporto con l associazionismo locale. - Supporto al personale dell Area amministrativa nello svolgimento delle attività realizzate a supporto degli interventi, dei servizi e dei progetti in essere. Indicatori di percorso/risultato Indicatori di percorso: Le assistenti familiari straniere, anche con aiuto e supporto: - continuano ad incontrarsi presso il Punto di Incontro ; - riescono a risolvere in modo partecipativo ed assertivo eventuali difficoltà inerenti la gestione della sede; - alimentano il loro stare assieme, utilizzando il tempo libero presso il Punto di Incontro con modalità concordate e costruttive; - esercitano la propria cittadinanza attiva, anche partecipando alla vita della comunità locale proponendosi come gruppo (vedi adesione alle manifestazioni/eventi di rilevanza sul territorio in collaborazione con il mondo dell associazionismo). Indicatori di risultato: - numero di incontri delle assistenti familiari straniere presso la sede dedicata; - numero di iniziative socio-culturali e ricreative organizzate e gestite dalle signore assieme ad associazioni di volontariato o volontari singoli della comunità; - esiti di incontri di valutazione e/o di focus group. Indicatori di percorso: - numero di richieste attivate dagli operatori referenti. Indicatori di risultato: - Evidenza del lavoro svolto - valutazione dell operatore referente del caso (rilevato tramite colloquio e/o questionario). Possibile impiego dei volontari - Affiancamento agli operatori del Servizio sociale in incontri di progettazione/programmazione/verifica delle attività; - presenza, anche in autonomia, al Punto di Incontro di Gemona del Friuli (cfr. vedi quanto precedentemente scritto anche per l eventuale apertura di altra sede nel Comune di Pontebba); - gestione, anche in autonomia, di specifiche attività in collaborazione con le assistenti familiari sia presso il Punto di Incontro che all esterno; - contatti con associazioni di volontariato, parrocchie ed altre risorse del territorio finalizzati ad implementare i rapporti tra le signore ed il territorio per il tramite di iniziative co-progettate; - predisposizione di volantini e di materiale di pubblicizzazione delle iniziative; - generica attività di segreteria. Le attività si svolgeranno nelle sedi del: Servizio sociale dei Comuni, Punto di Incontro di Gemona del Friuli (ed eventuali altra/e sede/i), associazioni, enti, amministrazioni, parrocchie, biblioteche, varie location del territorio, esercizi pubblici, ecc. - Semplici attività di tipo amministrativo; - attività di riordino materiali e archivi; - attività di segreteria. 12
13 Come già affermato il progetto Animo! I colori dell animazione socioeducativa prevede il perseguimento degli obiettivi riportati al punto n. 7 attraverso l intervento educativo e le tecniche dell animazione socioculturale. I volontari del Servizio Civile Nazionale presteranno servizio a stretto contatto con gli operatori del Servizio sociale dei Comuni dell Ambito distrettuale n Le attività verranno programmate e ideate in collaborazione con gli operatori del Servizio sociale dei Comuni definendone, di volta in volta, contenuti, modalità e tempi di attuazione. Le aree nelle quali verranno principalmente impiegati i volontari, e nelle quali si è organizzato e strutturato il Servizio sociale dei Comuni, saranno le seguenti: Area della Famiglia e dell Età Evolutiva, servizio di Sostegno Socio Educativo Territoriale (operatori di riferimento: assistenti sociali, educatori); Area Adulti-Anziani, progetto Presenti, come le montagne, progetto Assistenti familiari straniere e comunità locale, servizio di animazione presso i Centri Diurni, attività di animazione e aggregative sul territorio, attività di supporto all area assistenziale, (operatori di riferimento: assistenti sociali, assistenti domiciliari, educatori, animatori); Area Educativa, interventi, progetti e laboratori socio-educativi e formativi per bambini, ragazzi e giovani, progetti di rete (operatori di riferimento: educatori). Area Amministrativa, Supporto al personale dell Area amministrativa nello svolgimento delle attività realizzate a supporto degli interventi, dei servizi e dei progetti in essere (operatori di riferimento: personale amministrativo). Metodologicamente le aree operano in stretta collaborazione attuando percorsi integrati di progettazione e di intervento. I volontari saranno chiamati ad operare a diretto contatto con minori, adulti ed anziani. La scelta dell ambito prioritario di servizio dei singoli volontari verrà definita in via provvisoria, tramite il colloquio di selezione e in via definitiva (ma non immodificabile) dopo il primo mese di servizio. Durante questo primo periodo di impiego i volontari avranno la possibilità di sperimentarsi concretamente nelle diverse aree al fine di individuare e confermare, assieme agli operatori del Servizio sociale ed agli Operatori Locali di Progetto, la loro più idonea collocazione. Stanti le caratteristiche del servizio, la programmazione delle attività sarà impostata distinguendo: - attività di routine : attività programmate e/o previste con largo anticipo (ad es. attività di animazione presso i Centri Diurni Anziani; laboratori a carattere socio-educativo per bambini/ragazzi/giovani; laboratori formativi per giovani ed adulti; gite e uscite con gli anziani dei Centri Diurni ecc.); - attività in corso d opera : attività che non possono sempre essere programmate con largo anticipo quali, ad esempio, le collaborazioni straordinarie con associazioni di volontariato. 13
14 Programmazione* delle attività del progetto secondo il diagramma di Gantt. Progetto / attività Mesi di svolgimento del progetto Formazione generale Formazione specifica Conoscenza del contesto di servizio Attività riferite al progetto Presenti, come le montagne Attività riferite all Area della Famiglia e dell età evolutiva Attività riferite all Area Adulti Anziani Attività riferite all Area Amministrativa Attività di intervento individuale a favore di minori di supporto scolastico Monitoraggio progetto *N.B. L ipotesi di calendario è stata elaborata nel presupposto che i volontari del S.C.N. prendano servizio con il mese di febbraio Se così non fosse sarà necessario apportare gli opportuni aggiustamenti: alcune tipologie di attività, infatti, possono essere svolte unicamente in determinati periodi dell anno. 14
15 Per la loro attuazione le attività del progetto devono avvalersi delle seguenti figure professionali: Progetti / servizi Progetti/servizi inerenti l Area della Famiglia e dell età evolutiva n. persone Figura professionale Tipologia risorsa Tipologia di attività 5 Assistente Sociale dipendente 10 Animatore volontario Progettuale Esecutiva Responsabilità di progetto Progettuale Esecutiva Progetti/servizi inerenti l Area Adulti Anziani 7 Assistente Sociale dipendente 1 Educatore dipendente 2 Animatore collaboratore a progetto Progettuale Esecutiva Responsabilità di progetto Progettuale Esecutiva Coordinamento Progettuale Esecutiva Responsabilità di progetto 21 Assistente Domiciliare dipendente Progettuale Esecutiva 14 Assistente Domiciliare lavoratore interinale Progettuale Esecutiva Progetti inerenti/servizi l Area Educativa (Progetti e servizi dell area Educativa sono da intendersi sia autonomi che trasversali alle altre aree) Progetti inerenti/servizi l Area Amministrativa 2 Educatore dipendente 2 Animatore (fino a conclusione del progetto Presenti, come le montagne ) collaboratore a progetto 1 Assistente Sociale dipendente 3 Istruttore Amministrativo dipendente Progettuale Esecutiva Coordinamento Progettuale Esecutiva Responsabilità di progetto Progettuale Organizzativa Responsabilità di progetto Progettuale Organizzativa Responsabilità di progetto 1 Assistente Domiciliare dipendente Organizzativa 15
16 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 3 10) Numero posti con vitto e alloggio: / 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 3 12) Numero posti con solo vitto: / 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: ) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Ottemperanza alle disposizioni legislative vigenti in materia di trattamento dei dati personali, di riservatezza, di segreto d ufficio; rispetto del codice di Comportamento dei dipendenti della pubblica Amministrazione; disponibilità alla flessibilità di orario, quando le iniziative previste richiedano la realizzazione dell attività in orario pomeridiano/serale, prefestivo o festivo. 16
17 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Data di nascita C.F. Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognome e nome Data di nascita C.F
18 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Nella pagina web dedicata al SCN, allestita nel sito internet dell Azienda per i Servizi Sanitari N.3 Alto Friuli, saranno pubblicate tutte le notizie utili sui progetti, i progetti stessi, bandi. Il sito principale dell Azienda evidenzierà il link che porterà direttamente al sito del Servizio Civile Nazionale particolarmente in prossimità di bandi o news di rilevanza. (1 ora / mese per un tot. di 12 ore/anno). L Azienda chiederà all Università di Udine, ai Comuni, ai comprensori scolastici ed altri siti visitati da utenza giovanile della zona, di installare relativi link nei loro portali. (2 ore) Notizie inerente il SCN saranno diffuse su quotidiani, radio e tv locali e provinciali attraverso l Ufficio Stampa dell ASS3. (2 ore / mese per un tot. di 24 ore/anno). In prossimità di bandi di selezione sarà data diffusione capillare negli ambiti territoriali ristretti di attuazione dei progetti, tenendo conto in particolare di ambienti giovanili (organizzati e non). (2 ore/anno). Verrà inviata una comunicazione ai dirigenti scolastici di tutti gli Istituti Medi Superiori dell Alto Friuli, proponendo un breve intervento formativo da parte di personale dell ASS3 e dei volontari del SCN, al fine di pubblicizzare i progetti in corso e il ruolo dei volontari del SCN al loro interno. Per questo progetto si usufruirà della collaborazione del partner Servizio Sociale dei Comuni che farà gli incontri nelle scuole superiori del territorio (Stima: 10 ore/anno) Pubblicizzazione e sensibilizzazione dei giovani al Servizio Civile Nazionale sulla web tv aziendale, e in particolare effettuare registrazioni relative alla spiegazione e alle modalità di presentazione delle domande per i singoli progetti approvati. ( 10 ore). Pubblicazione sulla newsletter aziendale Informa prodotta in copie delle notizie relative al Servizio Civile e ai progetti proposti dall Azienda. (Stima 15 ore/anno) Totale ore: 75 ore /anno 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: Attraverso colloquio con personale esperto verranno verificate le conoscenze e competenze in merito a: a. possesso di sufficienti capacità relazionali (criterio si-no) b. qualità delle motivazioni al progetto (criterio si-no) c. conoscenza di alcune tecniche di animazione (criterio si-no) d. buona conoscenza della lingua italiana (criterio si-no) e. sufficiente conoscenza e comprensione della lingua friulana (criterio sino) f. possesso di capacità progettuali (criterio si-no) g. sufficiente conoscenza del territorio e della sua cultura (criterio si-no) h. disponibilità agli spostamenti (criterio si-no) i. utilizzo di base degli strumenti informatici: internet, posta elettronica, Excel, Word, Publisher, (criterio si-no) 18
19 Ne risulta una scala da 1 a 10 sulla quale verrà articolata l eventuale graduatoria dei candidati qualora il numero delle richieste eccedesse i posti a disposizione (fermo restando i requisiti di cui al punto 23). 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell andamento delle attività del progetto: Il monitoraggio verrà predisposto su due piani: quello legato ai singoli volontari e quello legato ai risultati raggiunti dall ASS3. Il monitoraggio prevede incontri quindicinali tra tutti i volontari riguardanti il progetto insieme al personale impiegato nel progetto per confrontarsi, fornire informazioni, verificare la motivazione e il benessere dei volontari. Verrà predisposto un piano di monitoraggio dettagliato, che si baserà su di un articolazione strutturale (monitoraggio mensile dello stato di avanzamento del progetto) e su una articolazione temporizzata a scadenza fissa (riunione trimestrale con il responsabile del servizio civile aziendale e l OLP) durante la quale verrà anche chiesto ai volontari di stilare una relazione sulle proprie attività, sulle problematiche riscontrate e sui punti di forza personali e del progetto. La valutazione conclusiva sarà attuata secondo queste modalità, che verranno poi confrontate anche con metodologie quantitative: qualità organizzativa (realizzazione delle attività previste valutazione a breve termine) qualità autopercepita (debriefing degli operatori che hanno partecipato al progetto a breve termine) qualità eteropercepita (da parte degli stakeholders interni ed esternia breve termine) 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: a. Licenza di scuola secondaria di primo grado; b. possesso di patente di guida di tipo B; c. avere già svolto precedenti attività di volontariato o lavorative in campo socio-educativo per un periodo di tempo di almeno tre mesi (anche non continuativi). 19
20 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: VOCI DI SPESA IMPORTO spese ore aggiuntive personale (formazione e tutoring) benzina per utilizzo automezzi aziendali materiale per animazione 800 cancelleria 500 utenze 500 tipografia e fotocopie 500 sito internet istituzionale 400 costi di promozione e divulgazione 300 Totale spese ) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): Servizio sociale dei Comuni dell Ambito distrettuale n Poiché il progetto di Servizio Civile Nazionale sarà promosso nella cornice del Piano di Zona si segnalano quali possibili partner tutte le realtà del Terzo Settore che hanno sottoscritto l Accordo di programma o la Dichiarazione di condivisione (di cui si allega copia) degli obiettivi del Piano di Zona. Complessivamente sono oltre 60 le realtà che collaborano stabilmente con il Servizio sociale dei Comuni. 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: > Riferite ai volontari del S.C.N.: automezzi del Servizio sociale dei Comuni; computer portatile e/o postazione PC fissa; impianto HI-FI portatile; lettore DVD; macchina fotografica digitale; materiale di base per attività di animazione; materiale di cancelleria; strumenti musicali; ufficio condiviso con altri operatori Servizio sociale dei Comuni; video proiettore; videocamera. > Riferite alla formazione: personale esperto per la formazione generale e per la formazione specifica. 20
21 > Riferite al gruppo di progetto - risorse umane: n. 1 operatore (OLP) a tempo pieno equivalente dedicato (36 ore settimanali); supporto del personale dell Area Adulti-Anziani; supporto del personale dell Area della Famiglia e dell Età Evolutiva; supporto del personale dell Area Educativa; supporto del personale dell Area Amministrativa; supporto del personale dell area Ufficio Stampa; supporto del personale dell area Formazione. > Riferite al progetto - risorse strumentali: sito web aziendale (piattaforma e web master). CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: SI. Il SCN viene accreditato dall A.S.S. n. 3 quale formazione sul campo, ai fini dell accreditamento ECM (Educazione Continua in Medicina) di cui è provider. La definizione precisa dei crediti avverrà nel momento in cui saranno definiti i numeri effettivi e le caratteristiche (scolarità, competenze) dei volontari del S.C.N. partecipanti al progetto. Sulla base dell esperienza maturata e dei criteri deliberati dalla giunta regionale, saranno concessi ai volontari in media 1 credito ogni 10 ore di attività, e ai formatori, accompagnatori, operatori circa 0,4 crediti ogni ora di attività. La formazione specifica prevede la frequenza a corsi di formazione (comunicazione, informatica, lingue, animazione etc.) che saranno di volta in volta certificati ed attestati. La maggior parte delle Università su cui insistono i giovani dell Alto Friuli riconosce crediti formativi per lo svolgimento del Servizio Civile. Di volta in volta si assegneranno i crediti, riferiti alla sede Universitaria eventualmente frequentata. 27) Eventuali tirocini riconosciuti: SI. Il tirocinio presso strutture esterne è previsto all interno del progetto e viene accreditato dall A.S.S. n. 3 quale formazione sul campo, ai fini dell accreditamento ECM (Educazione Continua in Medicina) di cui è provider. La definizione precisa dei crediti avverrà nel momento in cui saranno definiti i numeri effettivi e le caratteristiche (scolarità, competenze) dei volontari del SCN partecipanti al progetto; sulla base dell esperienza maturata e dei criteri deliberati dalla giunta regionale, saranno concessi ai 21
22 volontari in media 1 credito ogni 10 ore di attività, e ai formatori, accompagnatori, operatori circa 0,4 crediti ogni ora di attività. Ogni tirocinio presso sedi esterne verrà certificato ed attestato dall Ente responsabile e dall Ente ospitante. Le ore di tirocinio vengono altresì certificate dall A.S.S. n. 3, come frequenza presso struttura pubblica accreditata. 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Le competenze e professionalità acquisite saranno certificate dal Centro di Formazione Aziendale dell ASS n 3 (Provider Nazionale e Regionale per l Educazione Continua in Medicina). L ASS3 ha in atto convenzioni per tirocini con le Università di Udine, Trieste e Padova, e possiede numerose professionalità interne (psicologi, sociologi, pedagogisti, riabilitatori, assistenti sociali, infermieri, terapisti della riabilitazione, medici ) accreditate a fungere da tutor dei tirocini. Tanto di più le certificazioni rilasciate ai volontari saranno valide ai fini del CV anche nei confronti di Enti terzi. In particolare potranno essere certificate l acquisizione di competenze in: - tecniche di animazione; - animazione di minori, adulti ed anziani; - lavoro per progetti; - Terzo settore; - welfare di comunità; - informatiche; - conoscenze giuridiche (area della comunicazione, legislazione sociale e sanitaria); - lavoro di rete; - conoscenza del sistema socio-sanitario locale. A titolo esemplificativo si riportano alcune delle competenze e professionalità acquisibili a livello personale dai volontari del S.C.N.: area del SAPERE - competenze nel campo dell animazione sociale - competenze psicologiche, pedagogiche, educative - competenze riferite al welfare di comunità - competenze riferite al lavoro sociale di rete - competenze riferite alle principali problematiche sociali nel campo del disagio e della prevenzione area del SAPER FARE - acquisizione ed utilizzo di svariate tecniche di animazione - capacità di conduzione di piccoli gruppi - utilizzo di strumenti informatici - stesura di progetti - acquisizione di strumenti utili alla corretta capacità di analisi del contesto - elementi di mediazione di conflitti - gestione di semplici attività di animazione area del SAPER ESSERE - acquisizione/miglioramento delle proprie competenze relazionali (intelligenza emotiva) - acquisizione/miglioramento di competenze nella capacità di valutazione e di giudizio - riflessione personale di tipo valoriale e di orientamento nelle proprie scelte di vita 22
23 FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI 29) Sede di realizzazione: Centro di Formazione Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 Alto Friuli Piazzetta Portuzza n Gemona del Friuli (UD). 30) Modalità di attuazione: In proprio: corso propedeutico organizzato dal Centro di Formazione Aziendale che si avvarrà di formatori dell Ente accreditati ed esperti nelle differenti problematiche e discipline. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: NO 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Per raggiungere gli obiettivi formativi previsti dalla Formazione Generale dei Volontari del Servizio Civile, si intende fornire dapprima informazioni e conoscenze di base propedeutiche, sviluppando poi abilità operative e metodologiche. Le metodologie utilizzate saranno: lezioni magistrali, lezioni frontali, dibattiti condotti da esperto, lavori di gruppo guidati, esercitazioni individuali, situazioni esperienziali con affiancamento. Gli strumenti didattici saranno: lavagna luminosa, strumenti audiovisivi, strumenti informatici (computer e videoproiettore). La formazione all informatica e la formazione alle lingue sarà effettuata in aula multimediale specificamente attrezzata con 16 postazioni presso l A.S.S. n. 3 Alto Friuli. Supporti alla formazione: dispense, bibliografia mirata, sitografia. 33) Contenuti della formazione: La Formazione Generale dei Volontari in Servizio Civile, propedeutica alla formazione specifica ed al successivo inserimento nei singoli progetti della Azienda Sanitaria, vuole sviluppare competenze caratteristiche a cui fa riferimento l ordinamento del Servizio Civile Nazionale (Circolare , prot. n. UNSC 807/II/I), caratteristiche fondamentali per le diverse forme di partecipazione attiva alla vita della società civile. Il S.C.N.: caratteristiche, ordinamento, significati. Lo Stato italiano: ordinamento, principi fondanti, Carta Costituzionale. Internazionalità, globalizzazione: riflessioni sugli intrecci della moderna società civile; ruolo del SCN. Aspetti giuridici, economici, sociali ed etici dal punto di vista degli 23
Presenti, come le montagne
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