Service Pack Dunia 1.5
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- Damiano Valente
- 8 anni fa
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1 Eos Tech rilascia una nuova versione software del proprio sistema di centralizzazione EosX DuniaLink, comprendente una serie importante di aggiornamenti e varianti funzionali. Con l'occasione, inoltre, sono state fatte alcune messe a punto derivate dalle esperienze raccolte nell'ultimo anno. Le varianti e gli aggiornamenti più rilevanti sono i seguenti: Modifica della Pagina Allarmi Impostazione coordinate geografiche e localizzazione su mappa delle utenze Aggiunta delle funzioni di generazione Allarmi Manuali Introduzione di Filtri Evoluti per la visualizzazione degli allarmi e delle segnalazioni Aggiunta delle chiavi di ricerca per Tono sub-audio Modifica indicazioni grafiche per le pagine di log eventi e di log allarmi Implementazione della gestione degli allarmi duplicati Chiusura Automatica degli allarmi di impianto Modifica delle funzioni di riepilogo per report immediati ad uso interno Aggiunta dei parametri di sistema per la personalizzazione del logo e delle intestazioni dei documenti di stampa Archivio Storico formalizzato, con produzione di pdf strutturati Aggiunta Acceleratori per ricerca ultimo stato (F6) Modifica ed ampliamento delle funzioni di ricerca e stampa di allarmi ed eventi, con funzione di export in formato pdf Aggiunta degli stati di Esclusione e Fuori Servizio per ogni periferica Log di tutte le azioni di gestione con indicazione dell'utente, in conformità al decreto n 269 del 1 dicembre 2010 (Decreto Maroni) Pag 1/38
2 1 - NUOVA PAGINA ALLARMI La pagina allarmi è stata modificata per rendere più evidenti il CODICE della periferica, il NOME dell'allarme e la DESCRIZIONE dell'evento, in modo da richiamare l'attenzione dell'operatore in modo immediato ed intuitivo. Per agevolare l'importazione dei dati da strutture dati di sistemi Eos Tech precedenti, inoltre, sono stati creati 4 CAMPI NOTE, selezionabili cliccando sulle schede <Note 1>... <Note 4>. Quando si apre la maschera, per default viene sempre presentato il campo <Note 1>. Pag 2/38
3 2 - COORDINATE GEOGRAFICHE Mella maschera <ANAGRAFICA> delle periferiche, oltre ai campi NOTE 2, NOTE 3 e NOTE 4 sono stati aggiunti i nuovi campi LATIDUDINE e LONGITUDINE ed è stato reso disponibile un link diretto per la localizzazione geografica (pulsante MAPPA). Pag 3/38
4 La valorizzazione dei campi Latitudine e Longitudine può essere fatta manualmente, scrivendo i valori nei campi corrispondenti, oppure, se l'anagrafica riporta correttamente i dati di indirizzo, città e provincia, può essere fatta attivando i servizi di rete cliccando sul pulsante MAPPA. In questo caso viene aperta una finestra che riporta la mappa del sito in cui risulta essere l'utenza, con un marker all'indirizzo specificato, visualizzando in basso a sinistra le coordinate GPS. Volendo e' possibile spostare il marker in un punto diverso e in questo caso le coordinate vengono automaticamente aggiornate. Quando si e' soddisfatti si clicca sul pulsante "salva coordinate GPS" e queste vengono copiate nei campi dell'anagrafica della periferica. Dopo avere salvato l'anagrafica con le coordinate, un click sul pulsante MAPPA utilizzerà per il posizionamento i valori di LATITUDINE e LONGITUDINE e non più i campi indirizzo, città e provincia. Se si volessero resettare le coordinate in base ad un nuovo indirizzo, occorre ripulire i campi latitudine e longitudine, ripetere il processo appena descritto. Latitudine Longitudine Salva coordinate Anagrafica valorizzata Pag 4/38
5 3 - ALLARMI MANUALI Sono state implementate 3 diverse modalità per la creazione di allarmi manuali. Questo genere di allarme può essere generato in qualsiasi momento dall'operatore in seguito ad eventi estemporanei, non riconducibili alla normale comunicazione eventi dei dispositivi periferici. Di solito la ragione per creare un allarme manuale è di tipo esterno, come ad esempio la segnalazione da parte di una guardia di servizio, la telefonata di un cliente e simili. Una volta creato, l'allarme viene a tutti gli effetti preso in carico dal sistema e sottoposto alle normali attività di gestione, dall'apertura alla chiusura. Presupposto per la creazione di questo tipo di allarme, comunque, è sempre l'esistenza di un Cliente (o utenza) codificato e noto al sistema. Nel caso in cui presso l'utenza di riferimento non ci siano apparati periferici in grado di trasmettere messaggi codificati e gestiti in modo convenzionale (radioallarmi, combinatori telefonici, ecc.), è comunque possibile sottoporre al controllo centralizzato nel sistema Dunia qualsiasi utenza, comprese quelle sottoposte solo a CONTROLLO o ISPEZIONE. Per classificare questo tipo di utenze vanno create periferiche assegnando loro la seguendo tipologia: <Tipo periferica> = Vocale Controllo Ispezione Per convenzione, nel sistema DUNIA queste utenze vanno comunque associate ad un <Concentratore> che ha il solo scopo di evidenziare la tipologia informativa nella MAPPA DI SISTEMA, dando così la possibilità di creare tipologie differenziate in base a specifiche consuetudini organizzative. Ogni utenza, comprese le utenze che non hanno dispositivi di controllo, deve comunque avere un proprio <Codice di Periferica> che deve essere unico nell'ambito della tipologia. Ad esempio, se esiste la necessità di differenziare in modo strutturale, con codici univoci e indipendenti, utenze generiche classificate come: VOCALI NOTTURNI ISPEZIONI si possono creare tre concentratori distinti, a ciascuno dei quali saranno attribuite le utenze di competenza. Pag 5/38
6 ESEMPIO DI CREAZIONE DI UNA PERIFERICA SENZA APPARATI DI TELEALLARME Nell'esempio viene creata una periferica associata ad una utenza che non ha radioallarmi, sottoposta solo a controlli di ronda esterni, oppure ad ispezione esterna ed interna, e simili. 1V100 La scelta deve essere: Vocale 1V100 Tipo periferica: V-Vocali <Vocale Vocale Controllo - Ispezione Numero d'ordine della tipologia del concentratore V-Vocali per l'utenza in oggetto Ogni periferica di questo tipo deve avere un numero d'ordine diverso. Controllo Ispezione> Tutte le altre impostazioni anagrafiche sono libere e possono essere compilate liberamente in base alle consuetudini di lavoro e di organizzazione. Ad esempio, se si vuole evidenziare immediatamente che il controllo è di tipo VOCALE, si può utilizzare il campo <Nome> scrivendo: Nome: 1V100 Questa dicitura sarà sempre in evidenza nelle pagine allarmi ed in tutti i log di sistema, e consentirà l'immediato riconoscimento della tipologia di utenza. Pag 6/38
7 3.1- Modalità di generazione allarmi manuali Allarme manuale accelerato, con tasti <ALT-F8> In questo caso si apre una finestra generica in cui vanno compilati i campi descrittivi del tipo di allarme che si sta creando, a partire dal campo <Periferica>. Pag 7/38
8 Allarme manuale da menù <ALLARMI> Cliccando sulla voce del menù <ALLARMI> si apre la tenda a discesa da cui si può scegliere la funzione <Allarme Manuale>. Fatta la selezione, di apre la stessa finestra di composizione prevista con la funzione accelerata <ALT-F8>. Pag 8/38
9 Allarme manuale associato direttamente alla periferica Quando la pagina di log superiore è impostata per visualizzare le PERIFERICHE, è possibile, puntando con il cursore sulla periferica che interessa e cliccando sul pulsante destro, evidenziare il menù a tenda che prevede la funzione <Allarme Manuale>. Cliccando su questa scelta si apre la finestra di descrizione dell'allarme già associata alla periferica selezionata. Pag 9/38
10 4 - FILTRI L'adozione di un ampia gamma di FILTRI utilizzabili per modificare la tipologia di informazioni presentata nella pagina allarmi, consente agli operatori di adeguare le presentazioni alle più diverse condizioni impiantistiche ed a specifiche modalità di organizzazione e distribuzione del lavoro tra gli operatori stessi. Mediante i filtri è possibile evidenziare tipologie specifiche (allarmi su ingressi, allarmi su impianti, anomalie, ecc.), senza mai perdere la storia completa del sistema FILTRI SELETTIVI PER COLONNA Sulle colonne indicate in figura (Concentratore, Periferica, Anagrafica, Indirizzo, Nome, Descrizione evento), scrivendo le opportune parole chiave nei riquadri predisposti, possono essere applicati filtri che permettono di avere una visualizzazione estremamente selettiva delle informazioni che interessano l'operatore FILTRI GENERALIZZATI Un modo più generalizzato per ottenere viste allarmi filtrate, che può essere combinati con i filtri selettivi, viene dato dalla scelta <MOSTRA> disponibile nella barra di stato inferiore della pagina allarmi, che consente le seguenti scelte: Pag 10/38
11 Quando una vista della pagina allarmi è sottoposta ad uno o più filtri, viene riportata l'indicazione <LISTA FILTRATA>, visibile a destra sulla barra: questa scritta sta ad indicare che la lista allarmi visibile NON E' UNA LISTA COMPLETA, ma è appunto una lista che evidenzia solo le tipologie scelte dall'operatore. In ogni caso, nella barra principale dell'applicazione, in alto, sono sempre riportati i totali degli allarmi presenti nel sistema, suddivisi per tipologia di gestione: In qualsiasi momento, cliccando sull'icona ANNULLA FILTRI in alto a destra i filtri possono essere annullati richiamando sulla finestra di log degli allarmi la lista completa degli allarmi presenti nel sistema. Pag 11/38
12 5 - RICERCA PER TONO SUB-AUDIO Per agevolare l'identificazione dei ponti radio utilizzati dalle periferiche radio, nella pagina di RICERCA PERIFERICHE è stata aggiunta la chiave legata al tono subaudio. Attivando una ricerca impostando Tono primario e Concentratore è sempre possibile avere la lista completa delle periferiche radio collegate alla centrale tramite un ben preciso ponte radio. Pag 12/38
13 6 - NUOVE INDICAZIONI SUI LOG EVENTI In figura viene presentata la completa casistica delle modalità grafiche di identificazione delle varie tipologie di evento riportate dai log. Legenda: Interrogazioni Allarmi Rosso: Allarme Verde: Ripristino Permanenze Allarmi Segnalazioni e Notifiche Ripristini Ogni riga di log riporta la propria icona identificativa. Il colore delle righe è direttamente associato alla tipologia di informazione: Giallo: Permanenza Nero: Notifiche Lo sfondo delle righe cambia al cambio del codice di periferica associato, agevolando l'identificazione delle nuove informazioni che scorrono. Pag 13/38
14 7 - IDENTIFICAZIONE E GESTIONE ALLARMI DUPLICATI Per semplificare la gestione degli allarmi e ridurre il carico delle attività ripetitive, è stata implementata una nuova funzione per la gestione dei DUPLICATI. Per duplicati si intende normalmente un allarme che si presenta al sistema mentre un allarme esattamente identico è già in lista di attesa per essere gestito. La nuova funzione implementata prevede ora 2 distinte modalità di lavoro, da scegliere come parametro generale di sistema. Pag 14/38
15 7.1- Operatività con chiusura automatica duplicati Se la scelta è di lavorare con l'opzione abilitata, scatta il meccanismo di CHIUSURA AUTOMATICA DEGLI ALLARMI DUPLICATI e si attivano i CONTATORI DEI DUPLICATI nella colonna Dup presente nella finestra di log degli allarmi. In pratica, nella lista rimane sempre UNA SOLA RIGA DI LOG per l'allarme con a fianco il numero dei duplicati che si incrementa via via che si presentano nuovi allarmi identici a quello già presente. Tutti gli allarmi duplicati nascono come ALLARMI CHIUSI: rimane sempre aperto 1 unico allarme (l'allarme originale), con associato il suo contatore. Gli allarmi duplicati non occupano spazio nella finestra di log degli allarmi, dove resta sempre e solo l'allarme padre, ma la loro chiusura viene sempre tracciata nella finestra di log degli eventi ed in ogni caso è registrata nell'archivio generale del sistema. Quando il valore del contatore è 0, significa che l'allarme associato NON HA DUPLICATI; quando è diverso da 0, indica il numero esatto degli allarmi identici che si sono presentati successivamente al primo ricevuto. Colonna contatori dei duplicati Pag 15/38
16 La finestra di log degli allarmi riporta sempre la lista degli eventi significativi delle ultime 24 ore: nella figura precedente è evidenziata la colonna < Dup> con il valore di ogni contatore. Quando un allarme con contatore dei duplicati maggiore di 0 viene aperto, la sua gestione fino alla PRESA VISIONE finale ne determina la chiusura completa. Effettuando una successiva ricerca degli ALLARMI CHIUSI, oppure effettuando una ricerca nella STORIA DELLA PERIFERICA, tutti gli allarmi duplicati e chiusi saranno riconoscibili dalla stringa di DESCRIZIONE EVENTO che riporta all'inizio l'indicazione [DUP xxxxxx]. Il numero xxxxxxx costituisce l'identificatore dell'allarme padre registrato nel data base del sistema e in caso di necessità può essere usato per rintracciarne la storia, abilitando tra le colonne di log visibile anche la colonna marcata ID. Per la normale attività, comunque, non è necessario effettuare questo tipo di ricerca e la colonna ID può essere nascosta. Dalla pagina degli allarmi chiusi, per conoscere il primo allarme di una lista di duplicati (l'allarme originale) è sufficiente posizionarsi sulla riga di log che interessa ed attivare il menù contestuale (click del pulsante destro del mouse) e scegliere la funzione APRI ALLARME ORIGINALE : immediatamente si aprirà la pagina dell'allarme in questione. Pag 16/38
17 Se si vuole invece avere la lista completa degli allarmi di tipo duplicato che si sono presentati via via e che sono stati chiusi automaticamente, può sempre essere attivata una ricerca selettiva, impostando come chiave di ricerca il codice della periferica e l'eventuale periodo temporale. Senza impostare il filtro temporale, nella finestra del risultato saranno elencati tutti i duplicati chiusi nelle ultime 24 ore. Se il periodo che interessa supera le 24 ore va impostato un filtro temporale. In figura viene mostrata una pagina di log relativa ad una periferica su cui per molto tempo si sono lasciati accumulare duplicati : è stato impostato un filtro di ricerca temporale ampio ed è stato applicato un filtro nella colonna Periferica per la periferica 4H89. Filtri di ricerca Finestra di Log degli allarmi chiusi Applicando gli opportuni filtri di ricerca è possibile portare in visualizzazione qualsiasi periodo che può interessare. Nell'esempio viene presentata una lista di allarmi duplicati relativi alla periferica 4H89. Nel campo Descrizione Evento tutte le righe riportano l'indicazione [DUP ] che rappresenta l'id dell'allarme padre di tutti i duplicati. Osservando la colonna ID a sinistra sarà possibile risalire all'evento padre che interessa. Attenzione: il tempo necessario a completare una qualsiasi ricerca dipende dall'ampiezza del periodo di tempo impostato e dal numero di eventi complessivi accaduti in tale periodo. Se il sistema segnala TIME OUT, significa che la quantità di eventi nel periodo impostato è troppo grande: in questo caso ridurre il periodo e riavviare la ricerca. Pag 17/38
18 7.2- Operatività senza chiusura automatica duplicati Se il parametro di sistema è senza spunta, significa che si sceglie la modalità operativa che non effettua la chiusura automatica degli allarmi duplicati. In questo caso, ogni allarme fa sempre storia a sé, anche se costituisce la ripetizione di un allarme identico già presente nella lista allarmi aperti del sistema. Ogni ripetizione genera una riga di log nella finestra LOG DI SISTEMA e una riga di allarme nella pagina allarmi. La differenza sostanziale con la modalità descritta al paragrafo precedente consiste nel fatto che tutti gli allarmi duplicati sono allarmi aperti (ovvero non sono chiusi in automatico subito dopo la loro comparsa). In figura, sono presentate le righe di log di 2 allarmi identici: la colonna DUP resta sempre a 0 e i due allarmi sono a tutti gli effetti due allarmi indipendenti. Pag 18/38
19 La gestione degli allarmi ripetuti prevede due possibilità: 1. Gestione tradizionale L'operatore può aprire uno qualsiasi degli allarmi dalla pagina allarmi, eseguire le procedure stabilite ed alla fine effettuare la PRESA VISIONE. Per allarmi identici l'operazione di presa visione determinerà la chiusura sia dell'allarme aperto sia di tutti gli altri allarmi identici presenti nella pagina allarmi, informandone l'operatore con un messaggio del tipo: 2. Chiusura in blocco Attivando la funzione di PRESA VISIONE tramite il menù a tendina che si apre cliccando il pulsante destro del mouse (oppure con l'accoppiata di tasti funzione Ctrl-F10). Pag 19/38
20 Confermando la scelta PRESA VISIONE, compare la seguente scritta: La risposta affermativa a questa domanda significa che il sistema effettuerà una PRESA VISIONE per l'allarme selezionato (quello della riga di partenza) ma anche PER TUTTI GLI ALTRI ALLARMI IDENTICI presenti nella pagina allarmi. Al completamento della procedura di presa visione verrà data la seguente segnalazione: Pag 20/38
21 8 - CHIUSURA AUTOMATICA ALLARMI DI IMPIANTO Con questa variante viene data la possibilità di una gestione impianti condizionabile ai tempi di tolleranza tradizionalmente applicati dall'istituto. La funzione è di tipo generale, e va impostata come parametro di sistema come indicato in figura: Se il parametro di sistema vale 0, il meccanismo di chiusura automatica non sarà applicato. Il valore del tempo impostabile può essere al massimo di 60 minuti. Quando il tempo è programmato con un valore maggiore di 0, la funzione di CHIUSURA AUTOMATICA degli allarmi di impianto viene applicata a tutti gli impianti del sistema con i criteri descritti di seguito. Pag 21/38
22 Allarme chiuso automaticamente Allarme che resta aperto Tempo di filtro Tempo di filtro Impianto disinserito Impianto inserito Orario di inserimento teorico Orario di inserimento effettivo ALLARME CHIUSURA AUTOMATICA ALLARME Impianto disinserito Impianto inserito Orario di inserimento teorico ALLARME Orario di inserimento effettivo ALLARME CHE PERMANE Tutte le informazioni impiantistiche e tutte le azioni del sistema, gestite manualmente o in automatico, sono sempre registrate nell'archivio storico e sono sempre recuperabili per ricostruire la dinamica degli eventi. L'applicazione della funzione avviene in base alla precisa ed esplicita scelta operativa fatta dall'istituto impostando il tempo di filtro come parametro di sistema. Pag 22/38
23 Per un uso non conflittuale e potenzialmente problematico della funzione di chiusura automatica, è consigliabile che il parametro di sistema che imposta l'intervallo di filtro sia INFERIORE ai tempi di verifica normalmente applicati agli impianti (i controlli periodici dello stato di IMPIANTO ANCORA DISINSERITO ). Se, ad esempio, il tempo tipico programmato per la verifiche periodiche è di 40 minuti, è opportuno impostare l'intervallo di sistema con un valore inferiore (ad esempio 30 minuti). In questo modo si evita l'accumulo di log di allarmi spuri e si ottiene una gestione di sistema più affidabile e controllata. Pag 23/38
24 9 - RIEPILOGHI E REPORT IMMEDIATI E' stata modificata ed ampliata la possibilità di costruire rapidamente riepiloghi per tipologia informativa ad uso operatore, sia per visualizzarli direttamente a video sia per stampe veloci (pdf). La funzione dei riepiloghi si attiva scegliendola dal menù a tendina che si apre cliccando sul bottone ALLARMI. Le scelte di vista disponibili sono: Ingressi fissi Mancanza Rete Batteria Bassa Ingresso Digitale Impianti Cliccando sull'icona STAMPANTE è possibile generare rapidamente un file pdf nel formato illustrato in figura: Pag 24/38
25 La funzione di export in PDF ha un limite massimo di 5000 eventi. Nel caso venga raggiunto questo limite, il fatto viene evidenziato nel pdf con la scritta "lista parziale eventi visualizzati". Pag 25/38
26 10 - PERSONALIZZAZIONE LOGO PER REPORT E STAMPE E' stata implementata la funzionalità che consente una personalizzazione del sistema con il logo e con i riferimenti anagrafici dell'istituto di Vigilanza. La funzione è disponibile cliccando sul bottone <START>, scegliendo le opzioni: <Sistema> <Parametri di sistema> <Anagrafica Il logo può essere importato cliccando su <Upload file> e quindi su <Salva>. Negli altri campi possono essere scritte le informazioni di base dell'istituto. Il logo sarà presentato in alto a sinistra sulla pagina client e sarà mostrato su tutti i report di stampa negli spazi dedicati insieme alle righe di intestazione. Pag 26/38
27 11 - ARCHIVIO STORICO E' stata modificata ed ampliata l'intera funzione di costruzione dei report storici con criteri più specificamente orientati alla presentazione formalizzata, immediatamente utilizzabile per essere sottoposta ai Clienti o per archiviazioni gestionali. La costruzione dei report si attiva con la scelta <Reports> disponibile nel menù di START, presentando la pagina base che deve essere compilata prima di avviare la creazione di un qualsiasi rapporto. Le chiavi di ricerca delle informazioni di sistema possono essere: Per CLIENTE Per PERIFERCA Va impostato il periodo temporale della ricerca e vanno selezionate le tipologie informative, con le possibilità indicate in figura: Pag 27/38
28 Effettuate le impostazioni di base, la costruzione si attiva cliccando su STAMPA. Il tempo necessario alla costruzione sarà sempre condizionato dall'ampiezza del periodo temporale selezionato e dalla quantità di eventi all'interno di tale periodo. Il risultato sarà presentato sotto forma di pagine formattate, già pronte per l'archiviazione e la stampa. La figura evidenzia come si presenta il risultato finale. La prima pagina ha in alto una testata generale che riporta a destra il logo dell'istituto ed al centro i dati anagrafici, corrispondenti a quelli personalizzati con le funzioni descritte al paragrafo 7 [PERSONALIZZAZIONE LOGO PER REPORT E STAMPE]. Il documento è classificato come Rapporto storico All'inizio sono riportati: Dati dell'utenza Codice di periferica Periodo Contenuto informativo oggetto del report La lista degli eventi che segue è formattata in colonne ordinate come indicato in figura. Il report può avere una o più pagine. In calce ad ogni pagina viene riportato il logo dell'istituto, il numero d'ordine e la data di creazione. Pag 28/38
29 Pagine successive Prima pagina Pag 29/38
30 12 - ACCELERATORE F6 ULTIMO STATO \ Per agevolare la ricerca rapida dello stato di una periferica, è stata aggiunto l'acceleratore con tasto funzione F6 La pressione di questo tasto fa comparire la finestra in cui impostare il codice della periferica che interessa. Confermando la richiesta si aprirà immediatamente la finestra ULTIMO STATO. Pag 30/38
31 13 - RICERCA E STAMPA EVENTI Per rendere più flessibile la ricerca degli eventi registrati dal sistema, per costruire report e liste di eventi per consultazione e documentazione con la più ampia scelta tra chiavi di ricerca diverse, è stata ampliata e aggiornata la funzione <RICERCA EVENTI>. La funzione si attiva con il click sull'icona indicata in figura, oppure con i tasti funzione ALT-F10. Effettuata la scelta, si apre la pagina <RICERCA EVENTI> illustrata in figura, nella quale possono essere impostate le chiavi di ricerca, a partire dal tipo di eventi di interesse. Imposta tipo di informazione Pag 31/38
32 Al termine della ricerca, il risultato viene presentato all'interno della finestra <Risultati della ricerca> che può essere consultato direttamente oppure può essere salvato in formato pdf cliccando sull'icona PDF. Crea PDF Pag 32/38
33 I file pdf eventualmente creati sono costruiti in modo completo, formattati con intestazione e numerazione di pagina e si presentano nel modo seguente: Nome e indirizzo Logo Istituto Pag 33/38
34 14 - GESTIONE DEGLI STATI DI ESCLUSIONE E FUORI SERVIZIO Durante la gestione del sistema esistono diverse condizioni impiantistiche relative alle periferiche installate che, se non gestite opportunamente, potrebbero creare inconvenienti, con allarmi e segnalazioni improprie o spurie che intralciano la normale attività. Il sistema ora individua e gestisce 4 stati diversi, applicabili a qualsiasi periferica: 1. Periferica ATTIVA E' lo stato di normale e completa operatività assegnato ad una periferica, alla quale vengono applicate tutte le funzioni del sistema 2. Periferica PASSIVA Con le periferiche poste in questo stato, il sistema si limita ad acquisire e registrare tutte le informazioni in ingresso, ma non consente nessuna operatività centrifuga. 3. Periferica ESCLUSA Una periferica posta in stato di ESCLUSA non genera mai allarmi ma solo segnalazioni, ma può essere oggetto di qualsiasi operatività centrifuga (interrogazioni, attivazioni, ecc.) 4. Periferica FUORI SERVIZIO Tutti il traffico relativo a queste periferiche viene filtrato e non crea né allarmi né segnalazioni. La periferica resta nella lista generale delle periferiche e nella sua maschera anagrafica è chiaramente marcata in stato di FUORI SERVIZIO L'impostazione di uno qualsiasi degli stati elencati non può essere fatta in modo immediato o accidentale, ma richiede volutamente l'apertura della cartella <Dati Periferica> presente nella maschera anagrafica della periferica stessa. Attivando il menù a tenda associato alla voce <Stato> vengono presentate le scelte possibili. Per agevolare il riconoscimento degli stati durante la normale operatività, sono previste icone specifiche che accompagnano ogni riga di log, come evidenziato nella figura che segue. Pag 34/38
35 PAGINA ANAGRAFICA CAMBIO STATO PERIFERICA Impostazione degli stati di attivo, passivo, esclusa e fuori servizio per una periferica. Pag 35/38
36 PAGINA DI RICERCA RICERCA STATI DI PERIFERICA Selezionare lo stato che interessa Attivare la <Ricerca> Pag 36/38
37 15 - CONFORMITÀ AL DECRETO N 269 del 1 dicembre 2010 (Decreto Maroni) In figura viene evidenziata la STORIA della gestione di uno specifico allarme che può essere ricostruita immediatamente dall'operatore con la funzione <Storia> disponibile nella pagina degli allarmi. Come prescrivono le nuove normative, il report riporta tutta la lista delle azioni che sono state effettuate sull'allarme, corredate di data e ora del momento in cui l'azione è stata compiuta e con il riferimento dell'operatore che l'ha effettuata (colonna Utente). 1\\ In modo analogo a quanto viene presentato nella storia dell'allarme, anche nei rapporti storici generali sono riportate tutte le indicazioni complete che documentano le azioni, come evidenziato nella figura alla pagina seguente. Pag 37/38
38 In figura è rappresentato un rapporto storico relativo ad una periferica (la 1B1), per le informazioni relative a: Attività di gestione Allarmi generali Impianti Il rapporto riporta le indicazioni di data e ora di ogni azione e riporta l'indicazione dell'operatore che le ha eseguite. Pag 38/38
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