Variante da Vestone Nord a Idro Sud della variante alla SP BS 237 del Caffaro Progetto preliminare Relazione tecnica 1. PREMESSE...

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2 pag. 1 di 11 INDICE 1. PREMESSE SVINCOLI Illuminazione Informazioni all utente GALLERIE Illuminazione Ventilazione Stazioni di emergenza Impianto idrico antincendio Stazione di spinta ed accumulo Rete Idrica Idranti soprasuolo UNI Idranti in cassetta UNI Rilevazione incendio Semafori e segnalazione luminosa Impianto di telecontrollo e di gestione Fornici fino a 500 m Fornici oltre 500m e fino a m PLC in galleria su postazioni SOS Anello rete dati galleria e connessioni tra gallerie e svincoli Alimentazione dei circuiti elettrici... 11

3 pag. 2 di PREMESSE La presenti note sono riferite agli impianti afferenti gli svincoli di Vestone, Idro Sud e alle gallerie Monte Antegolo e Monte Coste della deviante omonima da realizzare sulla SP 237. In linea generale e senza dare all elencazione carattere limitativo, sono state considerate le seguenti principali normative: -Linee guida per la progettazione della sicurezza nelle gallerie stradali emesse da Anas anno 2009, quando richiamate e applicabili; -Norme UNI ed UNI EN applicabili, con particolare riferimento a: UNI / 2012 Illuminazione stradale Selezione delle categorie illuminotecniche; UNI EN / 2004 illuminazione stradale Parte 2 : Requisiti prestazionali; UNI / 2011 luce e illuminazione Illuminazione delle gallerie stradali; UNI EN / 2013 Illuminazione di evacuazione nelle gallerie stradali. -D.Lgs n 264/2006 per quanto applicabile; -D. Leg.vo n. 285 Nuovo Codice della Strada -D.M. del 5/11/ Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade - Legge n 186 del 01/03/1968 riguardante la produzione di apparecchi elettrici,macchine ed installazioni elettriche; -D..M. n 37 del 22/01/08 "Regolamento [...] recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici; -Legge Regionale della Lombardia, 27 marzo 2000 n. 17, sull inquinamento luminoso e successive modificazioni ed integrazionia generale e non esaustiva, si e fatto riferimento nella stesura del presente progetto alle sotto indicate principali normative: 2. SVINCOLI 2.1 Illuminazione La illuminazione degli svincoli, o meglio la parte inerente rampe di immissione e di uscita e/o intersezioni a rotatoria sono illuminate in ossequio ai disposti del DM 19 aprile 2006 art.lo 6. Il decreto sancisce l obbligatorietà della illuminazione, ma non fornisce indicazioni di carattere tecnico, per cui i riferimenti tecnici sono quelli espressi dalla norma italiana UNI e dalle norme europee UNI EN ,3 e 4, richiamate dalla predetta norma nazionale. La strada statale è classificata di tipo C secondo DM 5 novembre 2001; secondo la predetta UNI la categoria illuminotecnica di riferimento per la strada è quindi ME3b applicabile anche alle rampe di accesso ed uscite che non presentano elementi particolari di conflitto. Le intersezioni a rotatoria presenti sugli svincoli di Vestone e Idro SUD, che presentano zone di conflitto sono classificate con la categoria illuminotecnica CE3 comparabile secondo il prospetto 5 della norma, alla categoria della strada ME3.

4 pag. 3 di 11 Per il tratto di strada tra le due gallerie, classificato con la categoria di prgetto ME3a si deve garantire una luminanza minima mantenuta pari a 1 cd/m2 mentre per la intersezione a rotatoria si deve garantire un illuminamento medio di 20 lux. I valori calcolati in progetto, leggibili nella relazione di calcolo, sono in armonia con quanto imposto dalla norma. Durante le ore notturne di minor traffico, si prevede una regolazione in diminuzione del flusso luminoso, mediante sistema automatico. Per l ottenimento dei risultati sopra descritti, si ritiene consono l utilizzo di corpi illuminanti a led che garantiscono oltre a una maggior vita operativa rispetto alle sorgenti tradizionali al sodio alta pressione, un indice di resa cromatica maggiore di 60. Le armature sono previste a testa palo su elementi troncoconici con altezza fuori terra di 8 m. Le linee di alimentazione sono previste entro tubazioni interrate dedicate. Per l alimentazione dei sistemi è prevista per ciascun svincolo, una alimentazione in bassa tensione da parte del fornitore di energia elettrica. Un manufatto prefabbricato atto al contenimento dei contatori di energia, del quadro e degli apparati del PMV, sarà attrezzato per ogni svincolo. 2.2 Informazioni all utente Per ciascun svincolo si prevede l installazione in ingresso alla deviante, un pannello a messaggio variabile di tipo alfanumerico. Si è ritenuta idonea e consona, la previsione di tale sistema la fine di garantire corrette informazioni circa la transitabilità della deviante stessa. Il PMV sarà del tipo a bandiera a quattro righe per 15 caratteri per riga, sarà alimentato in continuità con autonomia di minimo due ore anche in mancanza di rete e sarà gestito dal centro di controllo provinciale tramite il sistema di telecontrollo previsto anche per le gallerie che sono oggetto del presente progetto. 3. GALLERIE 3.1 Illuminazione Le gallerie saranno dotate di impianti di illuminazione in ossequio ai disposti delle linee guida Anas 2009 per le nuove costruzioni ed alle disposizioni nella stesse richiamate. Le norme tecniche di riferimento sono le UNI Luce e Illuminazione Illuminazione delle gallerie stradali le quali definiscono i requisiti illuminotecnici relativi alla progettazione degli impianti al fine ultimo di assicurare al conducente di un autoveicolo un grado di comfort visivo e di sicurezza non inferiore a quelli dei corrispondenti tratti di strada esterni alla gallerie. Per le gallerie in parola si prevede la realizzazione di impianti di illuminazione definiti in relazione alla lunghezza dei vari fornici. La galleria Monte Coste risulta di lunghezza inferiore a 500 m, quindi si prevede la illuminazione ordinaria e la illuminazione di emergenza, mentre per il fornice della Monte Antegolo si prevede anche l illuminazione di sicurezza. Nei tratti di imbocco di tutti i fornici sono previsti a livello di illuminazione ordinaria, zone di rinforzo con luminanza decrescente secondo quanto stabilito dalla curva di adattamento del-

5 pag. 4 di 11 la UNI La luminanza nei tratti di ingresso è subordinata ad una regolazione continua del flusso luminoso delle lampade, gestita in modo automatico da una sonda di luminanza di velo esterna. Le sorgenti luminose previste per i rinforzi sono del tipo LED nelle varie potenze necessarie e nel numero tale da garantire la necessaria luminanza nella zona di entrata. L illuminazione ordinaria permanente è prevista per tutti i fornici. Il valore di luminanza interno Li assunto a base di progetto e pari a 2 cd/m 2 pari al doppio del valore minimo della luminanza media mantenuta per la strada di accesso alla galleria, indipendentemente dal fatto che sia illuminata o meno. Una parte dell illuminazione ordinaria permanente pari al 50 %, è alimentata dal quadro di sicurezza, in modo ottemperare ai disposti delle linee guida che prescrivono per tutte le gallerie una illuminazione di emergenza con un valore di luminanza non inferiore ad 1cd/m 2. Le sorgenti luminose della illuminazione permanente sono e LED nel numero necessario per garantire le luminanze prescritte. L illuminazione di sicurezza è prevista per il solo fornice sud della galleria Antegolo, così come richiesto dalle linee guida e in armonia con al norma UNI EN Illuminazione di evacuazione nelle gallerie stradali. Detta illuminazione è realizzata con lampade a LED opportunamente dislocate lungo i due lati del fornice, sulle barriere ridirettive, in modo da garantire i prescritti livelli minimi e massimi di luminanza dettati dalla citata UNI EN e in modo comunque di garantire il livello di illuminamento previsto dalle linee guida Anas. I materiali degli impianti di illuminazione, siano essi di linea, cavi e i corpi illuminanti, corrispondono per caratteristiche costruttive alle prescrizioni delle linee guida sia per quanto attiene la resistenza al fuoco, si per quanto attiene la tossicità dei fumi in caso di incendio. I gradi di protezione delle apparecchiature e le resistenze agli urti delle stesse, sono sempre rispondenti alle prescrizioni delle citate linee guida. 3.2 Ventilazione Considerata la lunghezza della galleria Antegolo pari a 911 m, anche se inferiore ai m indicati quale limite dalle linee guida Anas per l adozione di sistemi di ventilazione meccanica, si reputa necessario e conveniente ai fini della sicurezza di predisporre per un impianto di ventilazione per la galleria in parola. La ventilazione sarà di tipo longitudinale con jet-fans, dimensionata in modo da garantire sia la ventilazione sanitaria, sia la ventilazione di emergenza in caso di incendio. Dalle risultanze dei calcoli di cui alla specifica relazione, risulta che le condizioni più sfavorevoli circa il numero di ventilatori da utilizzare è la situazione incendio che richiede l utilizzo di 8 acceleratori per garantire in ogni scenario esaminato la velocità dell aria richiesta. Il numero di acceleratori impiegati, non sarà aumentato come di prassi, per garantire la massima funzionalità al sistema anche in caso di disservizio ad una coppia di acceleratori per manutenzione o perché direttamente interessati dall incendio, in quanto il calcolo è riferito ad

6 pag. 5 di 11 una velocità dell aria di 3 m/s che è maggiore di quella critica e quindi si considera che anche con solo 6 acceleratori funzionanti possa essere evacuato il fumo. Il controllo dei parametri ambientali è assicurato da due stazioni di misura di CO, OP e NO, oltre che da due stazioni anemometriche in grado di analizzare la direzione e la velocità dell aria all interno del fornice. Le condizioni di funzionamento del sistema sono automatiche, sia per ventilazione sanitaria sia per ventilazione in caso di incendio: Le modalità sono descritte nella relazione di sicurezza allegata al presente progetto. La sola evacuazione massiccia dei fumi dalla galleria, è demanda data ad attivazioni manuali dei ventilatori da parte del personale preposto. I sistemi di ventilazione sono asserviti ad una alimentazione di potenza in emergenza sotto gruppo elettrogeno e in sicurezza sotto UPS per quanto attiene il controllo dei parametri ambientali. I materiali da impiegare, saranno sempre conformi alle linee guida sia per quanto riguarda resistenza al fuoco, sia per quanto riguarda resistenza agli urti e sia per quanto attiene la tossicità in caso di incendio; per ogni ventilatore si prevede la prescritta presa con interruttore di blocco. I ventilatori saranno posizionati e ancorati alla volta del fornice, a coppie ad una interdistanza di circa 90 m, I sistemi di ancoraggio prevedono un telaio di sostegno con fissaggio tramite tasselli chimici e dispositivi di sicurezza anticaduta. 3.3 Stazioni di emergenza Le stazioni di emergenza richieste dalle più volte citate linee guida, sono previste solo per la sola galleria Monte Antegolo che presenta lunghezza maggiore di 500 m. Nello specifico caso si prevedono stazioni SOS dislocate all ingresso e lungo il fornice con interdistanza di 150 m. Ogni stazione sarà attrezzata con i prescritti pulsante di allarme, postazione idrante UNI 45, estintori a polvere e schiumogeno e telefono SOS a viva voce. Gli armadietti SOS saranno attrezzati anche con PLC di gestione dislocato, atto a gestire e trasmettere i segnali relativi alle condizioni ambientali, alla gestione dei telefoni e di tutti gli allarmi connessi alla postazione. Per ciascuna stazione SOS è previsto uno switch di rete che sarà interconnesso allo switch della cabina tramite anello in fibra ottica. Le stazioni sono alimentate dal quadro di sicurezza con cavi resistenti al fuoco. 3.4 Impianto idrico antincendio L impianto è definito come obbligo dalle linee guida, pertanto si prevede per la sola galleria Monte Antegolo L impianto sarà strutturalmente costituito da una stazione di spinta con accumulo, da una rete di tubazioni chiusa in anello, da idranti UNI 70 e da Indranti UNI Stazione di spinta ed accumulo

7 pag. 6 di 11 La stazione idrica sarà prefabbricata, ubicata all ingresso del fornice direzione BS; la stessa consterà di due sezioni rispettivamente identificabili come gruppo di spinta e accumulo. Il gruppo di spinta, realizzato conformemente alle UNI EN e alloggiato in vano rispondente alla UNI 11292, è attrezzato sostanzialmente con pompa elettrica, motopompa e pompa di pressurizzazione oltre che a tutte le dotazioni descritte in dettaglio nelle specifiche tecniche. L accumulo di circa 94 m 3 utili, la cui capacità e calcolata secondo i dettami delle linee guida (autonomia 2 ore per contemporaneità di 4 UNI 45 ed 1 UNI 70), sarà attrezzato con sistemi di controllo e antigelo necessari, meglio descritti nelle specifiche tecniche. La scelta circa un sistema di spinta ed accumulo prefabbricato da posizionare fuori terra, risulta funzionale alla manutenzione ed al controllo, rispetto ad un sistema con vasche interrate e stazioni interrate. L impatto ambientale della struttura, data la modesta altezza ( c.ca 3 m), è facilmente eliminabile con semplici interventi di piantumazione di essenze sempre verdi in forma di mascheramento Rete Idrica La rete idrica all interno delle galleria, prevista ad anello in ottemperanza ai disposti delle linee guida, sarà realizzata con tubazioni interrate in polietilene sia per i tratti esterni alla galleria che per quelli interni nell apposito spazio dedicato al passaggio degli impianti dietro il profilo re direttivo.. Le derivazioni agli idranti UNI 45 saranno realizzate con tubazioni metalliche in acciaio mediante giunti scanalati tipo victaulic o filettati. Tutte le tubazioni saranno caratteristicamente conformi alla norma UNI art.lo 6.2 fatto salvo il limite inferiore di pressione nominale minimo di 1,2 MPa previsto dall art.lo 6.1 della predetta norma. Il dimensionamento della tubazione e quindi il diametro delle stessa è funzionale alle indicazioni contenute nelle Linee Guida Anas, che chiedono un dimensionamento per una portata di 780 l/min derivante dalla ipotesi funzionale contemporanea di 4 idranti UNI 45 da 120 l/min cadauno ed un idrante UNI 70 da 300 l/min. La rete idrica sarà protetta dal pericolo del gelo, anche se la zona climatica dove sarà installato non presenta particolari temperature invernali, da un sistema di pompe che tengono l acqua in movimento all interno dell anello, con avviamento ad una temperatura prefissata Idranti soprasuolo UNI 70 In corrispondenza di ogni ingresso e uscita gallerie è prevista l installazione di n. 1 idrante soprasuolo realizzato secondo norma UNI EN L idrante sarà del tipo con : -rottura prefissata in caso di urto per evitar fuoriuscita d acqua -apertura antivandalo, con apertura e chiusura per mezzo di apposita chiave -scarico antigelo -idrante DN 80 con due uscite da 70 mm e una da 100 mm L idrante sarà inoltre corredato da una cassetta completa di manichetta e idrante UNI 70 secondo norma UNI-EN 671/2.

8 pag. 7 di 11 Un attacco motopompa DN 100 con due attacchi UNI 70, completo di valvola di sicurezza, secondo norma UNI 10779, è previsto in corrispondenza di ingresso e uscita.tale attacco potrà essere utilizzato dalle squadre di soccorso in caso di necessità per pompare acqua all interno dell impianto Idranti in cassetta UNI 45 Gli idranti UNI 45 sono posizionati all interno di ciascuna stazione SOS. Le caratteristiche degli idranti a muro con tubazione flessibile sono riportate nella norma UNI-EN 671/2 e generalmente definite cassette UNI 45. Le cassette relative agli idranti conterranno per la parte di competenza i seguenti componenti: -n. 1 manichetta flessibile DN 45 a norma EN 1450 della lunghezza pari a 20 m, con raccordi UNI 804 e legatura a norma UNI rubinetto idrante DN 45 PN 16 ISO 7 -sigillo numerato -n. 1 lancia erogatrice con bocchello avente foro 12 mm con leva per la regolazione del getto : chiuso, frazionato, pieno. 3.5 Rilevazione incendio Essendo per il fornice della Antegolo previsto un impianto di ventilazione, si doterà lo stesso fornice di un impianto di rilevazione incendio conformemente alle richieste delle linee guida. L impianto sarà del tipo a rilevazione lineare della temperatura e sarà integrato nel sistema di sicurezza della galleria. La funzione del sistema oltre che quella di attivare un allarme al centro di controllo provinciale, sarà quella di interloquire con gli altri sistemi di rilevamento ambientale e con il sistema automatico di telecontrollo dei ventilatori, al fine di definire l avviamento automatico degli stessi. La tecnologia di impianto sarà quella di un sistema lineare di rivelazione del calore a fibrolaser, con una unità di controllo con generatore di sorgente laser interfacciata con il sistema di telecontrollo e con cavo sensore a FO. Il sistema consente di analizzare le temperature differenziali e massime, di localizzare con la precisione di metri l incendio, di determinare la direzione dello stesso, il tutto nella piena immunità da interferenze di tipo elettromagnetico e climatico. 3.6 Semafori e segnalazione luminosa Tutte e due le gallerie, saranno attrezzate con semafori agli ingressi finalizzati al blocco del traffico. I semafori sono gestiti dal centro di controllo provinciale e/o per determinati allarmi dal software di gestione automatica, come ad esempio blocco per incendio in galleria. I semafori sono a tre campi di luce posizionati sul portale all ingresso di ciascun fornice. Per la segnalazione dell inefficienza eventuale dell impianto di illuminazione, si utilizzeranno dei roto-segnali meccanici a palette orizzontali, con la dicitura galleria non illuminata ed il

9 pag. 8 di 11 segnale di pericolo. I roto-segnali sono mantenuti oscurati dalla presenza di tensione. Alla mancanza della tensione di alimentazione le palette sono rilasciate e ruotano portando alla vista le indicazioni succitate. Il ritorno di tensione attiva il dispositivo di riarmo ed il segnale viene oscurato. Per il fornice della Antegolo, di lunghezza compresa tra i 500 e metri si adottano segnali luminosi verticali conformemente ai disposti delle linee guida. La segnaletica prevede l impiego dei seguenti segnali luminosi: -segnale di indicazione della distanza dall uscita all aperto dislocato su ambo i lati del fornice ad una interdistanza di 150 m in modo alternato; -segnale di indicazione di SOS comprendente tre campi distinti per SOS, ESTINTORI e I- DRANTE; -segnali di avviso e preavviso a 250 m di piazzola di sosta ove possibile La segnaletica luminosa sarà alimentata da circuiti di sicurezza resistenti al fuoco. I materiali che costituisco la segnaletica saranno conformi ai disposti delle linee guida sia per dimensioni sia per tipologia costruttiva in modo da renderli visibili anche in mancanza di alimentazione elettrica. 3.7 Impianto di telecontrollo e di gestione In via preliminare si prevedono le seguenti dotazioni: Fornici fino a 500 m Le gallerie con lunghezza fino a 500 m con traffico uni o bidirezionale dotate solamente di impianto di illuminazione ordinaria e di emergenza con alimentazione elettrica ordinaria e UPS per l emergenza saranno attrezzate con postazione di controllo in grado di: -gestire l impianto di illuminazione in condizioni di esercizio normale e di emergenza; -gestire l impianto di alimentazione elettrica in condizioni di esercizio normali e di emergenza; -gestire gli allarmi derivanti dal malfunzionamento dei vari sistemi e/o dalle situazioni di e- mergenza; -gestire i semafori all ingresso dei fornici; -fornire un interfaccia di comunicazione locale e remota con il centro di controllo compartimentale regionale In particolare, in queste gallerie sarà installato un apparato di automazione e telecontrollo che fornirà le seguenti funzionalità: -Invio di una segnalazione di allarme al centro di controllo in seguito al rilevamento di un malfunzionamento dei vari sistemi e/o di altre situazioni di emergenza. La comunicazione sarà attivata solo al momento del verificarsi dell evento, minimizzando così l utilizzo della banda trasmissiva. -Memorizzazione locale, per almeno 24 ore, di uno storico degli eventi di allarme. -Web server integrato dotato di pagine web in linguaggio HTML appositamente sviluppate e particolarizzate per la singola galleria, che consentirà la visualizzazione grafica di stati e al-

10 pag. 9 di 11 larmi riguardanti la galleria e lo storico locale degli eventi. In particolare, sarà visualizzato l allarme comunicazione con il centro di controllo. La consultazione potrà essere eseguita con un PC portatile connesso all apposita porta ethernet di servizio presente in cabina presso l apparato di telecontrollo. La periferica di automazione e telecontrollo posta in cabina sarà costituita da un PLC (Controllore Logico Programmabile) modulare, composto da: -Modulo Alimentatore -Modulo CPU dotato di scheda di memoria per l archiviazione dei dati storici -Modulo di comunicazione Ethernet 10/100BaseTX, dotato di web server integrato che ospiterà le pagine HTML dinamiche, personalizzate per ogni galleria, che consentiranno la visualizzazione grafica di tutti gli stati e gli allarmi relativi alla galleria e dello storico locale degli eventi - n moduli ingressi digitali 24VDC - n uscite digitali 24VDC Fornici oltre 500m e fino a m Le gallerie con lunghezza compresa tra i 500 e i 1000 m con traffico uni o bidirezionale dotate dei seguenti impianti: -illuminazione ordinaria -Illuminazione di emergenza -illuminazione di sicurezza -stazioni di emergenza -estintori -segnaletica stradale compreso PMV -alimentazione elettrica ordinaria -alimentazione elettrica di emergenza saranno attrezzate con postazione di controllo in grado di: -gestire l impianto di illuminazione in condizioni di esercizio normale e di emergenza -gestire l impianto di stazioni di emergenza (S.O.S) -gestire l impianto di segnaletica stradale e le segnalazioni a messaggio variabile all interno e all esterno della galleria -gestire il controllo degli estintori -gestire l impianto di alimentazione elettrica in condizioni di esercizio normale e in condizioni di emergenza -gestire l impianto di alimentazione elettrica da fonti di energia alternativa -fornire una interfaccia di comunicazione locale e remota con il centro di controllo compartimentale. In particolare, in queste gallerie verrà installato un apparato di automazione e telecontrollo che fornirà le seguenti funzionalità: -Invio di una segnalazione di allarme al centro di controllo compartimentale di in seguito al rilevamento di un malfunzionamento dei vari sistemi e/o di altre situazioni di emergenza (es.

11 pag. 10 di 11 richiesta SOS, allarme incendio ecc.). La comunicazione verrà attivata solo al momento del verificarsi dell evento, minimizzando così l utilizzo della banda trasmissiva -memorizzazione locale, per almeno 24 ore, di uno storico degli eventi di allarme.. -Interfacciamento, attraverso la lan ethernet locale, con i pannelli a messaggio variabile per la gestione dei messaggi da visualizzare -Web server integrato dotato di pagine HTML appositamente sviluppate, che consentirà la visualizzazione grafica di stati e allarmi riguardanti la galleria e lo storico locale degli allarmi e delle misure. In particolare, gli allarmi visualizzati saranno: allarme comunicazione con le unità di I/O remoto in galleria, con il PMV, con il centro di controllo. La consultazione potrà essere eseguita con un PC portatile connesso all apposita porta ethernet di servizio presente in cabina presso l apparato di telecontrollo. L apparato di automazione e telecontrollo sarà costituito da un PLC (Controllore Logico Programmabile) modulare, composto da: -modulo Alimentatore -modulo CPU dotato interfaccia di comunicazione ethernet e scheda di memoria per l archiviazione dei dati storici -modulo di comunicazione Ethernet 10/100BaseTX, dotato di web server integrato che ospiterà le pagine HTML dinamiche, personalizzate per ogni galleria, che consentiranno la visualizzazione grafica di tutti gli stati e gli allarmi relativi alla galleria e dello storico locale degli eventi. Attraverso questo modulo, inoltre, sarà possibile la visualizzazione degli stati e degli allarmi relativi ai sottosistemi presenti in cabina. - n moduli 32 ingressi digitali 24VDC - n moduli 32 uscite digitali 24VDC, PLC in galleria su postazioni SOS I PLC delle postazioni SOS raccolgono i dati provenienti dai sensori presenti in galleria (sensori CO/NO/OP, segnali di stacco e vibrazione dei ventilatori, anemometri) ei segnali provenienti dai vari microinterruttori posizionati sugli armadi Il server di telefonia è attivato dal pulsante di ciascun posto SOS secondo la seguente logica: i telefoni, all atto della pressione del pulsante di chiamata, contatteranno il server di telefonia mediante la rete dati utilizzando i protocolli standard VoIP (RTP, SIP); il soft-pbx Asterisk residente sul server provvederà quindi ad emettere automaticamente un messaggio vocale preregistrato ed accordare la chiamata verso il telefono della postazione operatore. L apertura di uno sportello per il prelievo degli estintori dell idrante, attivano un allarme locale ottico e acustico temporizzato. Il segnale di allarme viene inviato al centro di controllo provinciale Anello rete dati galleria e connessioni tra gallerie e svincoli La rete dati di galleria utilizza una topologia di collegamento ad anello con canale trasmissivo in cavo ottico a 4 fibre multimodali 50/125. Il cavo ottico ha una protezione dielettrica, guaina

12 pag. 11 di 11 interna in polietilene ed armatura dielettrica aramidica, che rispetta le specifiche ITU-T G.651 ed IEC B1.1. I sistemi delle due cabine delle gallerie Antegolo e Coste, sono concentrati nello specifico caso alla cabina di Monte Antegolo, mentre i terminali di comando e controllo dei PMV agli ingressi degli svincoli Vestone e Idro sud, sono connessi e dialogano tramite supporto trasmissivo sempre in fibra ottica pero di tipo monomodale 9/125 adatto a coprire le grandi distanze. L utilizzo di cavi in fibra ottica offre una serie di vantaggi rispetto ai cavi in rame, in particolare: -sicurezza e continuità di servizio: poiché la fibra ottica è immune alle interferenze elettromagnetiche, essa garantisce piena continuità operativa senza interruzioni di linea -ridondanza del supporto trasmissivo: la topologia di collegamento ad anello sopporta la rottura contemporanea delle due fibre di trasmissione e ricezione in una qualsiasi tratta intermodale dell anello, anche ripetuta nelle altre tratte, senza interruzione di servizio -copertura di lunghe distanze: le perdite limitate rendono possibile la trasmissione dei dati su lunga distanza senza ripetitori La connessione del controllore di cabina e dei controllori di svincolo, consente al centro provinciale, il totale controllo e gestione dei sistemi. 3.8 Alimentazione dei circuiti elettrici Essendo prevista un unica cabina per le due gallerie e per il tratto stradale ed in funzione della potenza in gioco, si prevede una consegna di energia in Media Tensione per ventilazione ed illuminazione. Si prevede inoltre un alimentazione di riserva da gruppo elettrogeno atta a sopperire ai fabbisogni della ventilazione e ad alimentare l UPS di sicurezza in caso di mancanza rete. Per i fabbisogni si prevede un fabbricato per l alloggiamento della apparecchiature di utente, per l alloggiamento di apparecchiature Enel e per l alloggiamento di contatori fiscali di energia. E prevista la presenza di UPS per i servizi di sicurezza per entrambe le gallerie. nei modi e nell utilizzo previsto dalle linee guida Anas Per i due svincoli di Vestone e Idro Sud si prevedono consegne di energia in bassa tensione su manufatti climatizzati.

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