VADEMECUM PER LA PROMOZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ E DELL EFFICIENZA DEL CONSUMO ENERGETICO
|
|
- Battista Lolli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DELL EFFICIENZA DEL CONSUMO DOCUMENTO A USO INTERNO VIETATA LA RIPRODUZIONE
2 INDICE 1. SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE DEFINIZIONI E ACRONIMI GOVERNANCE DEL RISPARMIO IL RISPARMIO IN UFFICIO: LE BUONE PRASSI UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE UTILIZZO DEI PERSONAL COMPUTER E ALTRE APPARECCHIATURE UTILIZZO DI STAMPANTI, FAX, FOTOCOPIATRICI UTILIZZO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E CLIMATIZZAZIONE UTILIZZO DELL ACQUA CORRENTE LE REGOLE DI FUNZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI SEDE DI MILANO Impianti per il riscaldamento Impianti per il raffrescamento Impianti per l illuminazione Impianti per la distribuzione dell acqua SEDE DI PIACENZA-CREMONA Impianti per il riscaldamento Impianti per il raffrescamento Impianti per l illuminazione SEDE DI BRESCIA Impianti per il riscaldamento Impianti per il raffrescamento Impianti per l illuminazione Impianti per la distribuzione dell acqua RIFERIMENTI ALLEGATI EMISSIONE E APPROVAZIONE...13 DOCUMENTO A USO INTERNO VIETATA LA RIPRODUZIONE Pag. 2 / 13
3 1. SCOPO IL presente documento Vademecum per la promozione della sostenibilità e dell efficienza del consumo energetico vuole fornire linee guida e indicazioni operative a tutti coloro che lavorano all interno degli uffici dell Università Cattolica del Sacro Cuore relativamente alle prassi di utilizzo di attrezzature e apparecchiature, elettroniche e non, utilizzate nel corso delle attività lavorative, al fine di promuovere un uso responsabile delle risorse energetiche a disposizione. Porre in essere le buone norme che evitano inutili sprechi consente infatti di ottenere un primo risultato immediato di risparmio economico e, in secondo luogo, di impegnare ciascuno nella tutela e nel rispetto dell ambiente e nella conservazione delle risorse naturali. Questa forma di risparmio ha il solo limite nella sensibilità, etica e intelligenza di ciascun soggetto. Inoltre, l adozione di comportamenti sostenibili permette un considerevole risparmio energetico a pari livello di servizio e comfort. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Il documento è destinato a tutto il personale tecnico amministrativo e docente delle sedi di Milano, Brescia, Piacenza- Cremona. Per quanto possibile, i dipendenti dell Università Cattolica del Sacro Cuore che, nello svolgimento delle proprie mansioni lavorative, entrano in contatto con fornitori di beni o servizi, sono tenuti a rendere edotti gli stessi dei contenuti del presente documento e, per quanto possibile, a garantirne l applicazione anche da parte dei terzi. DOCUMENTO A USO INTERNO VIETATA LA RIPRODUZIONE Pag. 3 / 13
4 3. DEFINIZIONI E ACRONIMI - Servizio Tecnico: riferimento generico dell unità organizzativa presso la singola sede che svolge tale funzione: o Milano: Direzione Tecnica Logistica; o Brescia: Servizio Logistico Economale; o Piacenza-Cremona: Servizio Tecnico Logistico Economale. - Uffici Acquisitori: riferimento generico della struttura presso la singola sede che svolge tale funzione: o Milano: Ufficio Acquisti o Brescia: Servizio Logistico Economale; o Piacenza-Cremona: Servizio Tecnico Logistico Economale. - PC: Personale Computer - UCSC: Università Cattolica del Sacro Cuore. - Energy manager: tecnico responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia, ai sensi L.10/91, per le realtà del settore civile, terziario e trasporti che presentino una soglia di consumo superiore a tonnellate equivalenti di petrolio/anno. Ove nominate, le unità organizzativa presso la singola sede che svolgono tale funzione sono: o Milano: Sovraintendenza Tecnica Urbanistica Le definizioni e gli acronimi saranno riportate in carattere corsivo. DOCUMENTO A USO INTERNO VIETATA LA RIPRODUZIONE Pag. 4 / 13
5 4. GOVERNANCE DEL RISPARMIO Le Direzioni di Sede sovraintendono e promuovono l uso razionale ed efficiente dell energia degli edifici gestiti dall UCSC. Il Responsabile del Servizio Tecnico, in sinergia con l Energy manager (ove nominato), agisce per una corretta conservazione e uso razionale dell energia attraverso la raccolta e l analisi dei dati sui consumi energetici e la promozione dell uso efficiente dell energia negli edifici gestiti dall UCSC. Identifica le diverse voci di consumo e svolge l analisi economica dei consumi di energia elettrica e di combustibile, monitorando i dati nel tempo in relazione all uso degli edifici. Cura il corretto ed efficiente funzionamento degli impianti elettrici e meccanici si accerta che gli impianti centralizzati di condizionamento siano accesi nel rispetto delle normative vigenti in termini stagionali e di temperatura interna ed esclusivamente durante l orario di servizio effettivo, secondo la regolamentazione standard degli orari dell UCSC verificando che gli stessi siano effettivamente spenti o ridotti al minimo durante i periodi di chiusura. Si coordina con il Datore di Lavoro e il Servizio di Prevenzione e Protezione affinché le azioni intraprese siano coerenti con la normativa prevista in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. - Titolo II Luoghi di Lavoro e Allegato IV Requisiti dei luoghi di lavoro, nel dettaglio, per quanto riguarda gli impianti aeraulici si rimanda all accordo CSR 7 febbraio 2013 n. 55 e alle relative linee guida del 3 novembre 2006). Gli Uffici Acquisitori e tutte le unità organizzative che partecipano al processo di approvvigionamento per quanto di rispettiva competenza, avranno cura che in ogni acquisto di beni o servizi siano sempre privilegiati: - i componenti di classe energetica A o superiore (ove prevista) e comunque quelli le cui caratteristiche di consumo energetico dichiarato risultino più basse a parità di prestazioni tecniche. - in ogni acquisto di apparecchiature o di componenti che risultino condivisibili, sia a livello della stessa struttura, sia a livello di uffici logisticamente ubicati nella medesima zona, compatibilmente con le esigenze di servizio, siano privilegiati i componenti condivisibili in rete tra più utenti (stampanti, fax, scanner). - con riferimento particolare alle macchine fotocopiatrici, sia promosso e privilegiato l acquisto di beni o servizi che prevedano componenti che contemplino le funzioni cosiddette fronte/retro e di multi pagina sul medesimo foglio e che risultino condivisibili in rete sia in lettura (funzione scanner) che scrittura (funzione stampante). - ogni acquisto di beni o servizi relativo a nuove lampade di qualsiasi dimensione e potenza privilegi sempre i componenti di classe energetica A o superiore, (lampade LED o a basso consumo) e comunque, quelli le cui caratteristiche di consumo energetico dichiarato risultino più basse a parità di luminosità dichiarata; - ogni nuovo impianto elettrico di illuminazione o modifica di impianto elettrico che preveda una fase progettuale dovrà prevedere già nella fase progettuale: o l inserimento di sistemi di regolazione della tensione ai fini dell ottimizzazione delle potenze assorbite a parità di luminosità resa; o opportuni provvedimenti per l ottimizzazione dei carichi relativamente sia alla potenza assorbita, sia al rifasamento delle correnti; o l inserimento ove opportuno in ambienti caratterizzati da breve passaggio o sosta temporanea (servizi igienici, etc.) di sensori di presenza per l accensione e spegnimento automatico dei corpi illuminanti senza intervento umano diretto. 5. IL RISPARMIO IN UFFICIO: LE BUONE PRASSI Al fine di conseguire un utilizzo quotidiano di energia più efficiente e sostenibile, sia sotto l aspetto dell ottimizzazione e contenimento dei consumi e costi energetici, sia sotto l aspetto del contributo dell Ateneo alla riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela dell ambiente, ciascuna persona operante in UCSC può direttamente contribuire a tali obiettivi con semplici comportamenti virtuosi. A tal fine si ritiene opportuna una corretta informazione e sensibilizzazione al personale dell UCSC, mediante le presenti raccomandazioni ed eventuali successive specifiche comunicazioni, volta a creare una maggiore consapevolezza in relazione alla possibilità di realizzare le attività svolte quotidianamente con minor impiego di energia attraverso la modificazione di abitudini e comportamenti. DOCUMENTO A USO INTERNO VIETATA LA RIPRODUZIONE Pag. 5 / 13
6 Attraverso l esemplificazione di buone prassi vengono di seguito fornite informazioni e suggerimenti per acquisire comportamenti e attenzioni quotidiane in relazione all uso di stampanti, fotocopiatrici, personal computer, monitor, ascensori, impianti di riscaldamento, apparecchiature illuminanti, ecc., che si auspica vengano adottati da ogni dipendente e collaboratore, come contributo operativo e responsabile di ciascuno per il raggiungimento degli obiettivi sopra specificati, sia nel breve che nel lungo termine UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE - Privilegiare la luce solare a quella artificiale; dove possibile, alzare le tapparelle o aprire le persiane nelle ore di esposizione solare e non accendere le luci. - Accendere la luce solo quando è necessario e, qualora l impianto sia sezionato, esclusivamente per fornire la giusta illuminazione. - A fine giornata lavorativa o in caso di non occupazione prolungata spegnere le luci dell ufficio, delle aule, degli ambienti comuni (bagni, corridoi, sale riunioni, ecc.) di propria competenza si accerti dello spegnimento delle luci. Regole comportamentali specifiche del personale addetto al servizio di pulizia: - Il personale addetto al servizio di pulizia dei locali dislocati negli uffici e strutture di pertinenza e/o proprietà dell UCSC deve assicurarsi che, al termine dell attività lavorativa di propria competenza, tutti gli apparecchi illuminanti ubicati negli ambienti siano spenti. - Il personale addetto al servizio di pulizia dei locali dislocati negli uffici e strutture di pertinenza e/o proprietà dell Ente deve pulire periodicamente, ove possibile, le lampadine, riflettori, diffusori presenti negli ambienti UTILIZZO DEI PERSONAL COMPUTER E ALTRE APPARECCHIATURE - Spegnere il PC in caso di inutilizzo per assenza maggiore di 2 ore (il computer in stand-by riduce il consumo solo del 2%; spegnere completamente il computer e periferiche a parità di tempo comporta risparmi di energia più elevati). - Spegnere il monitor nella pausa pranzo o in caso anche di breve inutilizzo del PC, separatamente dall unità operativa del computer (il solo schermo acceso comporta circa l 80-85% del consumo complessivo del computer). - Assicurarsi che a fine giornata lavorativa il PC sia spento; se il PC è allacciato ad una ciabatta con interruttore, assicurarsi che tale interruttore sia spento. Per periodi di inattività prolungati (es. fine settimana, festività) è opportuno ove possibile scollegare il cavo dalla presa elettrica (il PC consuma anche con interruttore spento). - Staccare il caricabatterie dalla presa dopo aver ricaricato il telefonino di servizio. - Utilizzare eventuali altre apparecchiature elettriche ed elettroniche fornite dall UCSC solo per casi particolari e secondo le relative istruzioni gestionali, curandone lo spegnimento dopo l utilizzo. - É vietato l utilizzo di apparecchiature elettriche e elettroniche personali, con particolare riferimento di quelle alimentate dalla rete elettrica (quali piastre elettriche, forni microonde, macchine per il caffè, ecc.). Eventuali deroghe derivanti da particolari e motivate esigenze devono essere autorizzate dal Responsabile di proprio riferimento. - In relazione all uso di ascensori, in linea generale e quando possibile, scendere le scale a piedi anziché utilizzare l ascensore; l impianto ha un consumo notevole e la riduzione dell utilizzo porta a un significativo risparmio energetico. - In caso di scaldabagni in servizi igienici ad uso riservato a personale presso uffici, in linea generale e a meno di effettive necessità igienico-sanitarie, si chiede di mantenere spenta o non collegata l alimentazione elettrica, trattandosi di impianti funzionanti a ciclo continuo con notevole consumo energetico. DOCUMENTO A USO INTERNO VIETATA LA RIPRODUZIONE Pag. 6 / 13
7 5.1.3 UTILIZZO DI STAMPANTI, FAX, FOTOCOPIATRICI - Verificare che sia impostata la funzione energy saving o risparmio energetico delle apparecchiature informatiche per la stampa/fotocopiatura. - Prima di stampare un documento verificarne l effettiva necessità; potrebbe essere sufficiente la copia informatica. - Privilegiare, ove possibile, l uso della posta elettronica per mandare messaggi e lettere. - Prima di stampare un documento controllare l anteprima di stampa (per vedere se l impaginazione e l effetto visivo è quello auspicato). - Stampare tutti i documenti per quanto possibile in un'unica sessione, per evitare che la stampante debba ogni volta raggiungere la temperatura adeguata per la stampa (il 75% del consumo energetico avviene nella fase di riscaldamento). - Utilizzare la stampa a colori solo quando strettamente necessario. - Utilizzare l opzione bozza/minima qualità della propria stampante per produrre le prove di stampa dei documenti. - Utilizzare, dove possibile, l opzione fronte/retro. - Riutilizzare i fogli di stampa scartati e/o stampati solo da un lato, per note, stampa bozze, blocchi per appunti, supporti per lucidi, ecc. - Ricordarsi di spegnere la stampante a fine giornata o quando è inutilizzata. Se collegato attraverso ciabatta con interruttore, assicurarsi a fine giornata che tale interruttore sia spento. Per periodi di inattività prolungati (es. fine settimana, festività) è opportuno ove possibile scollegare il cavo dalla presa elettrica (la stampante/fotocopiatrice consuma anche con interruttore spento). - Nel caso in cui la stampante dovesse essere condivisa, organizzarsi in modo che l ultimo dipendente che lascia il proprio ufficio si accerti dello spegnimento dell apparecchiatura UTILIZZO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E CLIMATIZZAZIONE - Gli impianti di riscaldamento e climatizzazione possono essere accesi esclusivamente nei periodi consentiti dalla normativa e la loro attivazione deve essere autorizzata dal Direttore di Sede. - In caso di presenza di termostati negli ambienti di lavoro regolabili dal dipendente: o in inverno non impostare la temperatura oltre i 20 C, o in estate impostare il climatizzatore in maniera da mantenere differenze non eccessive tra temperatura esterna ed interna (salvo situazioni particolari, la differenza di temperatura raccomandata, anche per evitare insorgenza di malesseri o patologie, non dovrebbe superare i 7 ). - Tenuto conto che il benessere termico è soggettivo e spesso non corrispondente a quello degli altri che condividono gli stessi spazi, è importante utilizzare indumenti idonei al proprio ambiente di lavoro e alle caratteristiche fisiche personali, nel rispetto delle norme comportamentali. L eventuale esigenza di una temperatura più elevata dei 20 C in inverno non può essere affidata ai consumi energetici dell UCSC; in casi eccezionali è tuttavia possibile richiedere un autorizzazione specifica al responsabile del Servizio Tecnico. - Ove possibile per la conformazione dell ufficio e per le esigenze di servizio, mantenere le porte chiuse per evitare che il calore in inverno o l eventuale aria raffrescata in estate si disperdano in ambienti circostanti non riscaldati o con diversa climatizzazione. - Evitare in linea generale, salvo assicurare un ricambio aria adeguato ai locali, di aprire le finestre; invece: o in inverno, se fa troppo caldo, abbassare la temperatura di regolazione del riscaldamento (ove possibile) o informare il Servizio Tecnico. o In estate, quando è in funzione l impianto di climatizzazione, alzare la temperatura di regolazione del raffrescamento (ove possibile) o informare il Servizio Tecnico. - Qualunque sia il tipo di corpo scaldante o climatizzatore, non ostacolare la circolazione dell aria, in particolare non coprire ventilconvettori o climatizzatori, ove presenti, con oggetti o arredi (se necessario, in caso di disservizi, informare il Servizio Tecnico). DOCUMENTO A USO INTERNO VIETATA LA RIPRODUZIONE Pag. 7 / 13
8 - Inoltre, in inverno: o non utilizzare nei propri uffici o in altri spazi sistemi di riscaldamento a integrazione dell impianto esistente, salvo autorizzazione del Direttore di Sede per esigenze formalmente motivate. o a fine giornata lavorativa, è buona norma abbassare le tapparelle o chiudere le persiane (dove possibile): la dispersione di calore attraverso le finestre si riduce notevolmente.. - In estate, in relazione agli impianti di climatizzazione: o accendere il climatizzatore, qualora necessario, solo se si è in ufficio, e spegnerlo o impostarlo in standby se si aprono le finestre per ricambi d aria prolungati o in caso di uscita temporanea dal proprio ufficio. o spegnere il climatizzatore alla fine della giornata lavorativa. o se si usano sale riunioni saltuariamente, spegnere il climatizzatore a fine riunione UTILIZZO DELL ACQUA CORRENTE - Usare in modo corretto la cassetta di scarico del bagno qualora sia dotata di doppio dispositivo di scarico. - Regolare l apertura del rubinetto a una giusta portata di utilizzo, evitando di tenerlo aperto inutilmente. - Segnalare eventuali perdite idriche degli apparecchi sanitari al Servizio Tecnico. 5.2 LE REGOLE DI FUNZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI Sono di seguito sintetizzati i principali aspetti che accomunano le modalità di gestione degli edifici gestiti da UCSC, suddivise per Sede e campus SEDE DI MILANO Impianti per il riscaldamento Il periodo e le modalità di funzionamento 1 sono quelle ivi stabilite per il comune di Milano (zona E): - accensione del riscaldamento - 15 ottobre; - spegnimento del riscaldamento - 15 aprile. La regolazione degli impianti avviene nella maggior parte dei casi sia a livello di generatore, sia a livello di zona/ambiente riscaldato. A livello di generatore, gli impianti sono condotti in modo che non vengano superati i valori massimi di temperatura, fissati in 20 C con una tolleranza di +1 C/-1 C, quale media tra tutti gli spazi afferenti alla medesima zona termica. A livello di zona/ambiente, nella maggior parte degli spazi riscaldati è installato un evoluto sistema di contabilizzazione e termoregolazione per il controllo e la gestione della temperatura mediante termostati. Gli impianti presenti negli spazi comuni non consentono alcuna regolazione, mentre quelli negli spazi a uso esclusivo (uffici del personale amministrativo e docente) consentono la regolazione della temperatura nel singolo ambiente con una tolleranza di +2/-2 C rispetto al parametro dei 20 C. Per gli impianti con regolazione del singolo ambiente (e non solo di zona) e con terminali a fan coil si aggiunge l ulteriore possibilità di regolare su 2/3 velocità l aria di mandata immessa nell ambiente. Durante il periodo di riscaldamento, nell arco della singola giornata, gli impianti, sono attivi dal lunedì al venerdì per 14 ore al giorno 2 al sabato fino alle Fanno eccezione: 1 I riferimenti normativi che regolano l'accensione del riscaldamento sono la legge n 10 del 9 gennaio 1991, il D.P.R. n 412 del 26 agosto 1993 e il DPR n 51 del 21 dicembre 1999 con le successive modifiche. 2 Art. 9 del D.P.R. n 412 del 26 agosto 1993 DOCUMENTO A USO INTERNO VIETATA LA RIPRODUZIONE Pag. 8 / 13
9 - gli spazi che vengono attivati su richiesta in corrispondenza di lezioni particolari, eventi o manifestazioni (in particolare nel campus Gemelli); - gli spazi coinvolti nell attività accademica serale per i quali lo spegnimento avviene al termine delle lezioni Impianti per il raffrescamento Sia il periodo di accensione/spegnimento sia i relativi orari giornalieri non hanno un riferimento normativo specifico e sono gestiti su indicazione del datore di lavoro. A livello di generatore, gli impianti sono condotti in modo che la temperatura in ambiente non sia inferiore ai 26 C se la temperatura esterna è di 31 C; le altre temperature e i vari gradi di umidità sono gestiti da automatismi che concorrono al benessere dell ambiente raffrescato. A livello di zona/ambiente, nella maggior parte degli spazi raffrescati è installato il sistema SAUTER di contabilizzazione e termoregolazione per il controllo e la gestione della temperatura mediante termostati. Quelli negli spazi comuni non consentono alcuna regolazione, mentre quelli negli spazi a uso esclusivo (uffici del personale amministrativo e docente) consentono la regolazione della temperatura nel singolo ambiente con una tolleranza di +2/-2 C rispetto al parametro dei 26 C. Per gli impianti con regolazione del singolo ambiente (e non solo di zona) e con terminali a fan coil si aggiunge l ulteriore possibilità di regolare su 2/3 velocità l aria di mandata immessa nell ambiente Impianti per l illuminazione Impianto di illuminazione ordinaria Gli impianti di illuminazione degli spazi comuni (chiostri, ambulacri, corridoi, ingressi principali, ecc.) e degli spazi esterni (quali per esempio i giardini e i cortili) sono gestiti da sensori di luminosità crepuscolari o da programmi orari sincronizzati con orologi tradizionali o dal sistema automatizzato. Per quanto riguarda gli impianti con crepuscolare, l accensione/spegnimento è legata alla luminosità dell ambiente esterno; per gli impianti con programma orario, l accensione/spegnimento è impostata secondo le necessità dei luoghi interessati, definite dal Servizio di Vigilanza. Negli altri spazi destinati agli uffici, ai dipartimenti e alle biblioteche l illuminazione è gestita individualmente dal singolo utilizzatore; negli spazi destinati alla didattica (aule) è la Bidelleria che provvede all accensione/spegnimento. Impianto di illuminazione notturna A edifici chiusi e impianti di illuminazione ordinaria spenta, durante la notte rimangono attivi alcuni corpi illuminanti in quantità ridotta, per garantire una minima visibilità notturna negli spazi comuni. Impianto di illuminazione di emergenza Negli edifici, si trovano altresì impianti di illuminazione di emergenza sempre accesi, la cui funzione e le cui logiche di gestione fanno capo alle disposizioni legislative che hanno concorso alle definizioni progettuali. I corpi illuminanti di questi impianti a volte coincidono con quelli degli impianti ai precedenti punti 5.1 e 5.2; si trovano generalmente in prossimità delle uscite, degli sbarchi degli ascensori, nei piani interrati, nei cunicoli, nei vani tecnici, nelle vie di esodo principali e in tutti gli spazi segnalati dal Servizio Prevenzione e Protezione Impianti per la distribuzione dell acqua Acqua calda/fredda sanitaria Il funzionamento è legato all uso. Ove oggetto di ripristino o ristrutturazione, nei lavabi sono stati installati rubinetti con fotocellula laser che limita l erogazione dell acqua all effettiva presenza dell utilizzatore. Questo standard è utilizzato con sempre più frequenza anche per altre tipologie di sanitari. Acqua fredda per l irrigazione L acqua fredda che provvede all irrigazione delle essenze e delle aree a verde, è programmata nei mesi di aprile/ottobre, secondo i seguenti criteri: - mesi di aprile-maggio-settembre-ottobre, due annaffiature settimanali di 20 minuti circa ciascuna; - mesi di giugno-luglio-agosto, circa quattro annaffiature settimanali di 20 minuti circa ciascuna. DOCUMENTO A USO INTERNO VIETATA LA RIPRODUZIONE Pag. 9 / 13
10 Il programma viene variato in conseguenza degli eventi atmosferici specifici quali piogge prolungate o, al contrario, periodi di siccità eccezionali SEDE DI PIACENZA-CREMONA Impianti per il riscaldamento Il periodo e le modalità di funzionamento 3 sono quelle ivi stabilite per il comune di PIACENZA: - accensione del riscaldamento - 15 ottobre; - spegnimento del riscaldamento - 15 aprile. La regolazione degli impianti avviene nella maggior parte dei casi sia a livello di generatore, sia a livello di zona/ambiente riscaldato. A livello di generatore, gli impianti sono gestiti attraverso sistema di telecontrollo, in modo che la temperatura dell acqua sia regolata in relazione alla temperatura esterna. A livello di zona/ambiente, nella maggior parte degli spazi riscaldati (biblioteca, aule, corridoi) è installato un sistema di controllo e regolazione della temperatura a distanza tramite centralina termoregolatrice. Nei locali più ampi (centri congressi aule di grandi dimensioni ) è installato il sistema SAUTER per il controllo e la gestione della temperatura. Negli spazi a uso esclusivo (uffici del personale amministrativo e docente e laboratori d Istituto) la regolazione della temperatura avviene direttamente nel singolo ambiente con una tolleranza di +3 / -3 C rispetto al parametro dei 20 C. Per gli impianti con regolazione del singolo ambiente (e non solo di zona) e con terminali a fan coil si aggiunge l ulteriore possibilità di regolare su 2/3 velocità l aria immessa nell ambiente. Durante il periodo di riscaldamento, nell arco della singola giornata, gli impianti, sono attivi dal lunedì al venerdì per 12 ore al giorno 4 ;al sabato fino alle 13.00, solo i locali richiesti Impianti per il raffrescamento Sia il periodo di accensione/spegnimento sia i relativi orari giornalieri non hanno un riferimento normativo specifico e sono gestiti su indicazione del datore di lavoro. A livello di generatore, gli impianti sono condotti per 11 ore al giorno; il sabato sono condotti ove richiesto. A livello di zona/ambiente, (biblioteca, aule, corridoi) è installato un sistema di controllo e regolazione della temperatura a distanza tramite centralina termoregolatrice. In alcuni ampi locali (centri congressi aule di grandi dimensioni) è installato il sistema SAUTER per il controllo e la gestione della temperatura. Negli spazi a uso esclusivo (uffici del personale amministrativo e docente e laboratori d Istituto) la regolazione della temperatura avviene direttamente nel singolo ambiente con una tolleranza di +3 / -3 C rispetto al parametro dei 26 C. Per gli impianti con regolazione del singolo ambiente (e non solo di zona) e con terminali a fan coil si aggiunge l ulteriore possibilità di regolare su 2/3 velocità l aria di mandata immessa nell ambiente Impianti per l illuminazione In tutti gli spazi interni l illuminazione è gestita individualmente dal singolo utilizzatore; negli spazi destinati alla didattica (aule) è la Bidelleria che provvede all accensione/spegnimento. Impianto di illuminazione notturna A edifici chiusi e impianti di illuminazione ordinaria spenta, durante la notte rimangono attivi alcuni corpi illuminanti in quantità ridotta, per garantire una minima visibilità notturna negli spazi comuni gestiti da sensori di luminosità crepuscolari, come pure l illuminazione esterna. Impianto di illuminazione di emergenza Negli edifici, si trovano altresì impianti di illuminazione di emergenza che si accendono in mancanza di energia elettrica; sono posizionati sulle uscite di sicurezza e in tutti gli spazi segnalati dal Servizio Prevenzione e Protezione. 3 I riferimenti normativi che regolano l'accensione del riscaldamento sono la legge n 10 del 9 gennaio 1991, il D.P.R. n 412 del 26 agosto 1993 e il DPR n 51 del 21 dicembre 1999 con le successive modifiche. 4 Art. 9 del D.P.R. n 412 del 26 agosto 1993 DOCUMENTO A USO INTERNO VIETATA LA RIPRODUZIONE Pag. 10 / 13
11 N.B. Si specifica che per quanto riguarda la sede di Cremona, condividendo il fabbricato con altro istituto di scuola media superiore che usufruisce del medesimo impianto di riscaldamento, la gestione è effettuata in via centralizzata (radiatori in ferro e caldaie a gas metano) sotto la responsabilità dei competenti soggetti incaricati dalla Provincia di Cremona. Il condizionamento è invece gestite direttamente dagli utenti, attraverso regolazione manuale sulle macchine presenti nell edificio SEDE DI BRESCIA Impianti per il riscaldamento Il periodo e le modalità di funzionamento 5 sono quelle ivi stabilite per il comune di BRESCIA: - accensione del riscaldamento - 15 ottobre; - spegnimento del riscaldamento - 15 aprile. La regolazione degli impianti avviene nella maggior parte dei casi sia a livello di generatore, sia a livello di zona/ambiente riscaldato. A livello di generatore, gli impianti sono condotti in modo che non vengano superati i valori massimi di temperatura, fissati in 20 C con una tolleranza di +1 C/-1 C, quale media tra tutti gli spazi afferenti alla medesima zona termica. In alcuni locali di dimensioni significative (Aula Magna, Sala Polifunzionale; Sale Studio interrate, Biblioteca, Libreria, Chiesa, etc.) la temperatura ambiente viene controllata da valvole di temperatura ambiente. Gli impianti presenti in tutti gli altri locali (Uffici, aule, Studi, corridoi, etc.) non permettono alcuna regolazione della temperatura ambiente. Durante il periodo di riscaldamento, nell arco della singola giornata, gli impianti, sono attivi dal lunedì al venerdì per 14 ore al giorno6 (riducibili fino a 10 nelle stagioni intermedie). Il sabato dalle 07:00 alle 18: Impianti per il raffrescamento Sia il periodo di accensione/spegnimento sia i relativi orari giornalieri non hanno un riferimento normativo specifico e sono gestiti su indicazione del datore di lavoro. Gli impianti di raffrescamento a servizio della Libreria, Biblioteca e Buon Pastore utilizzano refrigeratori ad acqua (raffreddati ad aria), dove vengono garantite le temperature di progetto richieste dalla normativa vigente (26 C con una tolleranza di +2 C/-2 C). Le ore di utilizzo arrivano fino ad un massimo di 11 ore giornaliere. Altri locali (Uffici rappresentativi/direzionali, sale server/locali tecnici, Laboratori, Centro Fotocopie, etc.)vengono raffrescati mediante i sistemi di multi-split e sistemi portatili. Gli impianti vengono gestiti direttamente dall utilizzatore Impianti per l illuminazione In tutti gli spazi interni l illuminazione è gestita individualmente dal singolo utilizzatore; negli spazi destinati alla didattica (Aule) è il Personale Ausiliario che provvede all accensione/spegnimento. In Biblioteca è presente un impianto gestito da sensori di luminosità crepuscolari. Impianto di illuminazione notturna A edifici chiusi e impianti di illuminazione ordinaria spenta, durante la notte nessun impianto di illuminazione rimane attivo. Impianto di illuminazione di emergenza Negli edifici, si trovano altresì impianti di illuminazione di emergenza che si accendono in mancanza di energia elettrica; sono posizionati sulle uscite di sicurezza e in tutti gli spazi segnalati dal Servizio Prevenzione e Protezione. 5 I riferimenti normativi che regolano l'accensione del riscaldamento sono la legge n 10 del 9 gennaio 1991, il D.P.R. n 412 del 26 agosto 1993 e il DPR n 51 del 21 dicembre 1999 con le successive modifiche. 6 Art. 9 del D.P.R. n 412 del 26 agosto 1993 DOCUMENTO A USO INTERNO VIETATA LA RIPRODUZIONE Pag. 11 / 13
12 Impianti per la distribuzione dell acqua Acqua calda/fredda sanitaria Il funzionamento è legato all uso. Nella maggior parte dei casi l erogazione dell acqua viene garantita mediante l utilizzo di pedali a pavimento o rubinetti temporizzati e/o con fotocellula. Acqua fredda per l irrigazione L acqua fredda che provvede all irrigazione delle essenze e delle aree a verde, è programmata nei mesi di aprile/maggio/giugno/luglio/agosto/settembre, secondo i seguenti criteri: - mesi di aprile-maggio-giugno-settembre, tre annaffiature settimanali di 10 minuti circa ciascuna; - mesi di luglio-agosto, una annaffiatura al giorno di 10 minuti circa ciascuna. Il programma viene variato in conseguenza degli eventi atmosferici specifici quali piogge prolungate o, al contrario, periodi di siccità eccezionali. 6. RIFERIMENTI - Linee guida per l educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile (Ministero dell Istruzione, dell Università e della ricerca e Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare) 7. ALLEGATI - N/A DOCUMENTO A USO INTERNO VIETATA LA RIPRODUZIONE Pag. 12 / 13
13 8. EMISSIONE E APPROVAZIONE Il documento ha avuto il seguente iter di generazione: REDATTA DA: Direzione Tecnica Logistica Ratti Luciano Servizio Logistico Economale Arici Giorgio Servizio Tecnico Logistico Economale Subacchi Giovanni Sovraintendenza Tecnica Urbanistica Pinardi Diego VERIFICATA DA: Direzione Sistema Organizzativo, Innovazione e Progetti speciali Tuzzi Alessandro APPROVATA DA: Direzione sede di Brescia Panzeri Giovanni Direzione sede di Milano Gatti Mario Direzione sede di Piacenza-Cremona Balordi Mauro DOCUMENTO A USO INTERNO VIETATA LA RIPRODUZIONE Pag. 13 / 13
Manuale per un corretto uso dell energia negli ambienti di lavoro
Manuale per un corretto uso dell energia negli ambienti di lavoro Il costo annuale dell energia per il Comune di Genova rappresenta oggi una delle voci più rilevanti del bilancio di parte corrente. La
DettagliApprovato con deliberazione di Giunta provinciale n. 120 del 17/06/2010
CODICE COMPORTAMENTALE IN MATERIA DI USO RAZIONALE DELL ENERGIA DA PARTE DEGLI AMMINISTRATORI E DEL PERSONALE DIPENDENTE DELL ENTE NONCHE DEI FRUITORI ESTERNI Approvato con deliberazione di Giunta provinciale
DettagliESTRATTO NORMA UNI CEI 11222
ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 Art. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa
DettagliControlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza
Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza Ing. Roberto Vinchi Associazione Imprese di Impianti tecnologici Unione Industriale di Torino D.Legs. 81/08 e s.m.i. CAPO III - Gestione
DettagliIstruzione MODALITÀ OPERATIVE PER L APPLICAZIONE DELLA POLITICA AMBIENTALE
Pag. 1 di 5 Oggetto Istruzione MODALITÀ OPERATIVE PER L APPLICAZIONE DELLA POLITICA AMBIENTALE 0 20.05.2013 EMISSIONE RGQ DT PRS Rev. Data Descrizione Modifica Redatto Approvato Autorizzato Pag. 2 di 5
DettagliAUDIT ENERGETICO EDIFICIO SCOLASTICO
FASE 1a bollette e planimetrie AUDIT ENERGETICO EDIFICIO SCOLASTICO Scheda raccolta dati bollette del gas Inserire nelle caselle della tabella i dati di consumo di m 3 di gas metano per ciascuno dei mesi
DettagliPIANO DI RISPARMIO ENERGETICO
PIANO DI RISPARMIO ENERGETICO AZIONI PER IL RISPARMIO ENERGETICO E LA SOSTENIBILITÀ DEI CONSUMI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AZIONI PER IL RISPARMIO ENERGETICO E LA SOSTENIBILITÀ DEI CONSUMI NELLA PUBBLICA
DettagliLe guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli
Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario
DettagliAgenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile
All. 1 Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile ALLEGATO TECNICO AL CORSO DI FORMAZIONE PER ISPETTORI DI IMPIANTO TERMICO E SESSIONE DI ACCERTAMENTO TECNICO
DettagliGUIDA ALLA COMPILAZIONE DELL AUTODIAGNOSI
GUIDA ALLA COMPILAZIONE DELL AUTODIAGNOSI Il foglio Excel AUTODIAGNOSI CONDOMINI E VILLETTE è uno strumento che consente, attraverso le risposte date ad alcune domande relative all impianto di riscaldamento,
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliComune di Brembilla. Provincia di Bergamo ALLEGATO ENERGETICO AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNE DI BREMBILLA REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE
COMUNE DI BREMBILLA REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE ALLEGATO ENERGETICO 1 0. Premessa... 3 1. Campo di applicazione... 5 2. Categoria A... 6 3. Categoria B... 8 4. Categoria C... 10 5. Categoria D... 10
DettagliGUIDA PER GLI UFFICI A IMPATTO ZERO: COME RIDURRE LE EMISSIONI DI GAS AD EFFETTO SERRA
GUIDA PER GLI UFFICI A IMPATTO ZERO: COME RIDURRE LE EMISSIONI DI GAS AD EFFETTO SERRA Gennaio 2010 GUIDA PER GLI UFFICI A IMPATTO ZERO: COME RIDURRE LE EMISSIONI DI GAS AD EFFETTO SERRA Questa Guida è
DettagliAllegato energetico al Regolamento edilizio 1
Allegato energetico al Regolamento edilizio 1 Adottato con deliberazione di Consiglio comunale n. 47 del 2 aprile 2012 Approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 53 del 8 maggio 2012 1 Regolamento
DettagliEdifici Evoluti Bertelli Residenza via Mazzali
Progettazioni e Consulenze Termotecniche Edifici Evoluti Bertelli Residenza via Mazzali Presentazione in Milano - 19 novembre 2010 Per garantire il confort indoor negli Edifici Evoluti Bertelli gli impianti
DettagliProduzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra
Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra Impianto fotovoltaico L impianto fotovoltaico, posto sulla copertura dell edificio, permette di trasformare l energia solare in energia
Dettagli50% SISTEMI INTEGRATI PER LA GESTIONE DELL ENERGIA. Visualizzabile da PC, tablet e smartphone
SISTEMI INTEGRATI PER LA GESTIONE DELL ENERGIA L EFFICIENZA DEL RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO, I VANTAGGI DELLA GESTIONE AUTONOMA INCENTIVI FISCALI 50% RISTRUTTURAZIONI 65% RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Visualizzabile
Dettagli50% SISTEMI INTEGRATI PER LA GESTIONE DELL ENERGIA. Visualizzabile da PC, tablet e smartphone
SISTEMI INTEGRATI PER LA GESTIONE DELL ENERGIA L EFFICIENZA DEL RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO, I VANTAGGI DELLA GESTIONE AUTONOMA INCENTIVI FISCALI 50% RISTRUTTURAZIONI 65% RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Visualizzabile
DettagliRUOLO DELL'ENERGY BUILDING MANAGER (DGR LOMBARDIA N. 5117/07 E S.M.)
RUOLO DELL'ENERGY BUILDING MANAGER (DGR LOMBARDIA N. 5117/07 E S.M.) IL RIFERIMENTO NORMATIVO: DGR 8/5117 del 18.07.07 e s.m. Disposizioni per l esercizio, il controllo e la manutenzione, l ispezione degli
DettagliIn genere si ritiene che lo spreco di energia si manifesti solo nell uso dei carburanti, dei combustibili e dell energia elettrica.
1 2 3 L energia incide sul costo di tutti i beni ed i servizi che utilizziamo ma, in questo caso, prendiamo come riferimento il costo che una famiglia di Aprilia con consumo medio sostiene ogni anno per
Dettaglisostenibile Cosa può fare ognuno di noi per il risparmio energetico in ufficio
Una giornata da lavoratore sostenibile Cosa può fare ognuno di noi per il risparmio energetico in ufficio Una giornata da lavoratore sostenibile La partenza da casa In ufficio La pausa pranzo Si torna
Dettagli1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE
1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 2- INTRODUZIONE... 1 3- ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 4- COMPILAZIONE ON-LINE... 4 5- SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 5 6- DATI ANAGRAFICI... 6 7- DATI ANAGRAFICI
DettagliSommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4
Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel
DettagliComuni di Sirolo e Numana
Progettista: Arch. Giorgio Pagnoni LUGLIO 2012 RELAZIONE TECNICA IMPIANTO RISCALDAMENTO I STRALCIO FUNZIONALE Service & Consulting Immobiliare s.r.l. - Via Trieste n. 21-60124 Ancona - tel 071 3580027
DettagliLEZIONI CON GLI ESPERTI
IL SOLE A SCUOLA PREMESSA In riferimento al Programma per la promozione dell energia solare del Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare-misura 2- Il sole a scuola l Istituto Comprensivo
DettagliBESST C.O.P. ~ 4,6 SERIE PECULIARITÀ. - Funzionamento invernale garantito fino a -15 C. con gas refrigerante ecologico R410A
PECULIARITÀ - Funzionamento invernale garantito fino a -15 C. - Gas refrigerante ecologico R410A. - Rendimento C.O.P. 4,6. - Frequenza ridotta dei cicli di sbrinamento. - Regolazione automatica della velocità
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE
Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.
DettagliI Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001
I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliREQUISITO. (Parte seconda, allegato 2, punto 19 )
REQUISITO 6.5 Sistemi e dispositivi per la regolazione degli impianti termici e per l'uso razionale dell'energia mediante il controllo e la gestione degli edifici (BACS) (Parte seconda, allegato, punto
DettagliPIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005
PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti
DettagliElementi per la stesura del Documento Programmatico sulla Sicurezza 2009 RILEVAZIONE DEGLI ELEMENTI UTILI AI FINI DELL AGGIORNAMENTO DEL DPS 2009
RILEVAZIONE DEGLI ELEMENTI UTILI AI FINI DELL AGGIORNAMENTO DEL DPS 2009 Premessa Le informazioni di seguito riportate sono riferite a tutto ciò che attiene (dal punto di vista logistico, organizzativo
DettagliLINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA
LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI
DettagliISTITUTO ONNICOMPRENSIVO CELANO REGOLAMENTO PER L USO DELLE MACCHINE FOTOCOPIATRICI
ISTITUTO ONNICOMPRENSIVO CELANO REGOLAMENTO PER L USO DELLE MACCHINE FOTOCOPIATRICI Adottato dal Commissario Straordinario con delibera n. 7 del 11/09/2015 INDICE PREMESSA 2 Art. 1 Uso della macchina fotocopiatrice
DettagliA.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...
Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6
DettagliEN15232 con la domotica e l automazione dell edificio. Ing. Michele Pandolfi Resp. Marketing KNX-Italia Padova 22 aprile 2010
con la domotica e l automazione dell edificio Ing. Michele Pandolfi Resp. Marketing KNX-Italia Argomenti I consumi nazionali La norma europea Il futuro Page No. 2 I consumi nazionali Energia impiegata
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
Dettagli10 settembre 2015. MUSEO CIVICO Climatizzazione della sala Cremona CUP: D14E15000240004 283D - ESECUTIVO PIANO DI MANUTENZIONE IMPIANTI MECCANICI
10 settembre 2015 Progetto: MUSEO CIVICO Climatizzazione della sala Cremona CUP: D14E15000240004 Codice e livello progetto: 283D - ESECUTIVO Elaborato tecnico: PIANO DI MANUTENZIONE IMPIANTI MECCANICI
DettagliIL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.
IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale
DettagliIl contributo della certificazione nel settore energetico
Il contributo della certificazione nel settore energetico Ivano Visintainer - Responsabile Funzione Impianti - IMQ Energia: istruzioni per l uso Indice La certificazione di prodotto Certificazione: evoluzione
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ
MANUALE DELLA QUALITÀ RIF. NORMA UNI EN ISO 9001:2008 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NAZIONALE EDUCATORI CINOFILI iscritta nell'elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni
DettagliRIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000
RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 Leggere questo manuale prima dell uso e conservarlo per consultazioni future 1 DESCRIZIONE GENERALE L espansore senza fili è un modulo
DettagliTIPOLOGIE IMPIANTISTICHE
TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE La scelta della tipologia impiantistica varia a seconda della destinazione d uso: EDILIZIA CIVILE: Classe Esempi 1 Locali per la residenza Alloggi ad uso privato 2 Locali per il
DettagliCONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA
CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute
DettagliUniversità degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo
NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione
DettagliDomande e risposte sulla legge 10/91
Domande e risposte sulla legge 10/91 Di cosa si occupa la legge 10/91? La legge 10/91 contiene le norme per l attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio
DettagliMETROLOGIA, DOMOTICA ED EFFICIENZA ENERGETICA. 14 luglio 2014 - INRIM - Torino
METROLOGIA, DOMOTICA ED EFFICIENZA ENERGETICA 14 luglio 2014 - INRIM - Torino Contabilizzazione dell energia termica: quadro normativo, Contesto applicativo e tecnologie allo stato dell'arte Marco Masoero
Dettagliristrutturazione centrali termiche comunali dei comuni di Trezzo d Adda (MI), Vaprio d Adda (MI), Pozzo d Adda (MI), Grezzago (MI) PROGETTO:
Studio di consulenza, ingegneria, progettazione e certificazione ING s.r.l. Via G. D'Alzano, 10-24122 Bergamo Tel. 035.215736 - F ax 035.3831266 info@ingsrl.it - www.ingsrl.it P.IVA. 03124050166 PROGETTO:
DettagliISTRUZIONI D USO VALVOLE TERMOSTATICHE RIPATITORI COSTI RISCALDAMENTO
ISTRUZIONI D USO VALVOLE TERMOSTATICHE E RIPATITORI COSTI RISCALDAMENTO INTRODUZIONE Se il Vostro impianto centralizzato è stato dotato di un sistema di contabilizzazione del calore con ripartizione delle
DettagliREGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus
REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus Art. 1 - Finalità e riferimenti normativi 1. Il presente Regolamento viene emanato al fine di disciplinare il divieto di fumo
Dettaglimo sarà pur meglio che ci pensino loro.
mo sarà pur meglio che ci pensino loro. GESTIONE CALORE Comfort, autonomia e risparmio energetico. Ideazione e progettazione grafica: Ufficio Comunicazione SGR Essential Foto campagna: Chico De Luigi Servizio
DettagliCONVENZIONE CONSIP FACILITY MANAGEMENT 3 CATEGORIE DI SERVIZI
CONVENZIONE CONSIP FACILITY CATEGORIE DI SERVIZI I oggetto dell appalto sono classificati nelle seguenti macro categorie e categorie di servizio così suddivise: Macro Categoria Categoria previsti dalla
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliSEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1
SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
Dettaglilindab we simplify construction Lindab Solus Semplicemente, la scelta naturale
lindab we simplify construction Lindab Solus Semplicemente, la scelta naturale Semplicemente, la scelta naturale Immagina una soluzione a travi fredde con bilanciamento della temperatura, dove riscaldamento
DettagliUfficio Stampa Tel. +39 02 6222.7331 Foro Buonaparte, 31 Fax. +39 02 6222.7379 20121 Milano ufficiostampa@edison.it
Edison Spa Ufficio Stampa Tel. +39 02 6222.7331 Foro Buonaparte, 31 Fax. +39 02 6222.7379 20121 Milano ufficiostampa@edison.it Comunicato stampa EDISON LANCIA ENERGY CONTROL : IL NUOVO DISPOSITIVO CHE
DettagliPolitica del Sistema di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (Politica HSE)
Procedura Politica del Sistema di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (Politica HSE) TITOLO PROCEDURA TITOLO PRPOCEDURA TITOLO PROCEDURA MSG DI RIFERIMENTO: MSG HSE 1 Questo pro hse documento 009 eniservizi
DettagliMilano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP
Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP INDICE Strategia aziendale in materia di clima La policy ambientale e il codice etico La loro applicazione Il programma energetico Le opportunità derivanti da CDP 2
DettagliISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO COMPITI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) Ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (D. Lgs. 81/08) 1. Fatto salvo quanto
DettagliIn caso di nuova installazione - ristrutturazione - cambio dei generatori di calore:
Normativa di riferimento L. 10/91 D.P.R. 412/93 D.P.R. 551/99 D.Lgs. 192/05 D.Lgs. 311/06 L.R. 24/06 D.G.R. n. 6033/07 Cos è un impianto termico Qualsiasi impianto di riscaldamento dotato di: Generatore
DettagliSistemi di ventilazione e recupero del calore
Sistemi di ventilazione e recupero del calore Premessa ( da GBC regolamento GBC Italia 2014 ) Il sistema di valutazione della sostenibilità edilizia GBC HOME è un sistema volontario, basato sul consenso
DettagliPer lo sviluppo del teleriscaldamento: l acqua di falda come fonte energetica.
1 Per lo sviluppo del teleriscaldamento: l acqua di falda come fonte energetica. A2A Calore & Servizi, società del gruppo A2A attiva nella gestione del teleriscaldamento nelle città di Milano, Brescia
DettagliImpianti d illuminazione di sicurezza. Procedure per la verifica e la manutenzione periodica.
Impianti d illuminazione di sicurezza Procedure per la verifica e la manutenzione periodica. Leggi e Norme di riferimento Leggi e Norme di riferimento Rispetto della legge e della norma tecnica I parametri
DettagliGestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08
1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura
DettagliENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY
ENERGY + EFFICIENCY 1 2esco.it Il punto di riferimento per le imprese che puntano ad ottimizzare i propri consumi, attraverso il risparmio energetico. 2E Energy Efficiency è nata con lo scopo di assistere
DettagliIl decreto è scaricabile in formato PDF. Nell articolo 1 è stato aggiunto:
E uscito il nuovo decreto attuativo per la legge sul risparmio energetico con le modifiche legate alla finanziaria 2008.Cerchiamo di focalizzare sui punti chiave, oggetto del nuovo decreto. Ho evidenziato
Dettagli4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI
Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva
DettagliCASE CON SISTEMI INNOVATIVI COMPARATIVA IMPIANTI RISCALDAMENTO
CASE CON SISTEMI INNOVATIVI COMPARATIVA IMPIANTI RISCALDAMENTO PREMESSA Con la presente relazione si intende fare una analisi comparativa fra alcuni dei sistemi di Riscaldamento utilizzati per la costruzione
DettagliLa classificazione energetica dei sistemi radianti: massimo comfort, massima efficienza, minimo consumo.
La classificazione energetica dei sistemi radianti: massimo comfort, massima efficienza, minimo consumo. Maggiore efficienza energetica sistema radiante = maggiore comfort, minori consumi Lo scopo di tutti
DettagliINFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it
INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it redatto ai sensi del decreto legislativo n 196/2003 2 GENNAIO 2014 documento pubblico 1 PREMESSA 3 SEZIONE
DettagliLE MANUTENZIONI E I CONTROLLI DEGLI IMPIANTI TERMICI
LE MANUTENZIONI E I CONTROLLI DEGLI IMPIANTI TERMICI Perche fare i controlli? RISPARMIO ENERGETICO Un impianto termico più efficiente consuma meno combustibile a parità di calore prodotto. RISPARMIO ECONOMICO
DettagliRELAZIONE DESCRITTIVA IMPIANTO RECUPERATORE DI CALORE E RAFFRESCAMENTO ESTIVO. Nuovo complesso edilizio. Via Selva Residence Quinzano.
RELAZIONE DESCRITTIVA IMPIANTO RECUPERATORE DI CALORE E RAFFRESCAMENTO ESTIVO Nuovo complesso edilizio Via Selva Residence Quinzano Verona IMMOBILIARE EUREKA SRL Il tecnico: Ing. Riccardo Tisato Maggio
DettagliTrentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI
Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2012 In vigore dal 22 dicembre 2012
DettagliDurata 6 ore OBIETTIVI DESTINATARI. ARTICOLAZIONE DEL CORSO Il corso e learning è articolato in tre moduli.
Corsi di formazione e informazione in materia di sicurezza destinati alle varie figure aziendali C012 Corso di aggiornamento destinato ai preposti Art. 37 comma 7 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i. Accordo Stato
DettagliOBIETTIVI DEL DOCUMENTO INTRODUZIONE
OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 INTRODUZIONE... 1 ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 COMPILAZIONE ON-LINE... 3 SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 4 DATI ANAGRAFICI... 5 SCELTA DEL PROGETTO... 9 DATI RELATIVI
DettagliIL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione
FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare
DettagliCOMUNE di CHIOGGIA. Scheda per l individuazione degli impianti soggetti all obbligo del progetto (art.5 D.M. n 37 del 22/01/2008) DITTA:
COMUNE di CHIOGGIA Scheda per l individuazione degli impianti soggetti all obbligo del progetto (art.5 D.M. n 37 del 22/01/2008) DATI IDENTIFICATIVI DELL INTERVENTO: DITTA: PRATICA EDILIZIA: DESCRIZIONE
DettagliLA DOMOTICA PER IL RISPARMIO ENERGETICO
Novembre 2013 LA DOMOTICA PER IL RISPARMIO ENERGETICO Con i dispositivi domotici del sistema Chorus di GEWISS è possibile ridurre il consumo di elettricità, gas e acqua del 30% e aumentare il livello di
DettagliCapitolo 5 AULE DIDATTICHE, UFFICI ED AMBIENTI DIVERSI
Capitolo 5 AULE DIDATTICHE, UFFICI ED AMBIENTI DIVERSI 5.1. Ambienti didattici 5.2. Aree per attività fisiche 5.3. Laboratori 5.4. Uffici Capitolo 5 - Rev. 02 26/09/2014 - pag. 1 di 5 5.1. AMBIENTI DIDATTICI
DettagliI programmi del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per lo sviluppo strategico del settore in Italia
I programmi del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per lo sviluppo strategico del settore in Italia Commissione Nazionale per l Energia Solare, CNES Struttura dell intervento
DettagliREGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA
I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 72 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.G.P. in data 17.10.2005 n. 610 reg. SOMMARIO
DettagliI10 Gestione e utilizzo sale riunioni
I10 Gestione e utilizzo sale riunioni Responsabile processo: Strutture interessate: Segretario generale tutte Edizione 3 Modifiche a seguito modifiche organizzative a aggiunta descrizione sala biblioteca
DettagliSUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente
Procedura guidata per l inserimento della domanda Consultazione diretta, da parte dell utente, dello stato delle sue richieste Ricezione PEC, protocollazione automatica in entrata e avviamento del procedimento
DettagliALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA' DI BOLOGNA Area Edilizia e Logistica Unità di coordinamento Gestione Progetti
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA' DI BOLOGNA Area Edilizia e Logistica Unità di coordinamento Gestione Progetti Pos. CC/cc Bologna, 06 aprile 2012 Prot. Rif.int. INT_CRS_fx_738 Servizi universitari ed esterni
DettagliRegione Liguria Disposizioni e criteri per l esercizio, il controllo, la manutenzione e l ispezione degli impianti termici
1. Con che periodicità si devono effettuare i controlli di manutenzione sugli impianti termici? L art. 7 del DPR 16/04/2013 n. 74 ha disposto che le operazioni di controllo ed eventuale manutenzione su
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO
ALLEGATO D DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO CONTRATTO. DATORE DI LAVORO COMMITTENTE : MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliRendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06)
Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Nuovo ambito di applicazione Certificazione energetica Controllo e manutenzione degli impianti termici Verifiche del
DettagliIMPIANTI RISCALDAMENTO Descrizione
Corso di IMPIANTI TECNICI per l EDILIZIA IMPIANTI RISCALDAMENTO Descrizione Prof. Paolo ZAZZINI Dipartimento INGEO Università G. D Annunzio Pescara www.lft.unich.it Impianto termico : Impianto tecnologico
DettagliInterpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate
Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto
DettagliTermoregolazione e Contabilizzazione del calore IN CASA TUA DECIDI TU! L E N E R G I A C H E V I V E C O N T E
Termoregolazione e Contabilizzazione del calore IN CASA TUA DECIDI TU! L E N E R G I A C H E V I V E C O N T E Achille Parabiaghi Spa, forte della propria esperienza nell installazione di impianti termici,
DettagliMarco Masoero Dipartimento di Energetica Politecnico di Torino
La contabilizzazione dell energia termica negli impianti di riscaldamento: aspetti tecnici e gestionali Marco Masoero Dipartimento di Energetica Politecnico di Torino 1 Premessa (1) I tradizionali impianti
DettagliMANUALE OPERATIVO CONVENZIONI CONSIP
MANUALE OPERATIVO CONVENZIONI CONSIP Le convenzioni sono accordi-quadro, sulla base dei quali le imprese fornitrici - aggiudicatarie di gare indette da Consip su singole categorie merceologiche - s'impegnano
DettagliDomanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.
Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA
DettagliCorso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi
Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Norme di sicurezza per costruzione e gestione impianti sportivi Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.M. 18 marzo
DettagliINTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA
INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA Elaborazione Verifica Approvazione Il Responsabile Qualità Il Rappresentante della Direzione Il Dirigente Scolastico (.. ) (. ) ( ) Data Data Data Rev Causale (emis./revis.)
DettagliRegolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.
Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa
DettagliAnno 2014. Rapporto ambientale
Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel
Dettagli