IL CREDITO ARTIGIANO NELLA PROVINCIA DI VENEZIA
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1 IL CREDITO ARTIGIANO NELLA PROVINCIA DI VENEZIA - report gennaio-giugno Anche nella prima metà del 2009 Cofidi Veneziano si conferma la struttura di garanzia del credito più importante nella provincia di Venezia superato il tetto delle aziende associate -, e una delle realtà più dinamiche e in grado di mantenere performance qualitativamente soddisfacenti. I segnali di stagnazione dell ultimo anno e mezzo e la crisi dei mercati mondiali che si prolunga nel tempo hanno spinto l operatività di Cofidi Veneziano, dato che la richiesta di credito da parte delle imprese è molto forte. Sul semestre si vede dunque un ulteriore accelerazione rispetto al primo trimestre: sono state infatti deliberate operazioni per oltre 83 milioni (a fronte dei 64,5 dello stesso periodo 2008) con un incremento dei volumi del 28,83%. Anche se la richiesta di liquidità da parte delle PMI rimane alta, hanno un peso consistente le operazioni di ristrutturazione del debito. Una tendenza evidenziata dalla netta riduzione degli affidamenti a breve termine (sono il 56,85%) rispetto al medio termine (43,15%) e dall aumento dell importo medio deliberato, passato da 44mila euro del primo semestre 2008 a oltre 48mila. In un contesto di forte criticità per l economia provinciale, con le PMI che si dimostra deboli sul fronte del credito, Cofidi Veneziano ha rafforzato il proprio ruolo a fianco delle aziende, dapprima avviando la trasformazione in intermediario finanziario vigilato da Bankitalia, quindi instaurando un fitto dialogo con le banche. Istituti di credito che operano oramai quasi esclusivamente in presenza dei confidi: solo grazie all intervento di garanzia fornito da questi ultimi, infatti, le banche sono in grado di erogare prestiti alle PMI. In questa direzione, Cofidi sta trattando affinché le banche garantiscano la concessione del credito alle PMI e perché le aziende non vengano penalizzate con aggravi sui costi dalle nuove commissioni sul credito, che hanno sostituito la commissione di massimo scoperto. Cofidi Veneziano rimane inoltre, per le aziende socie, un punto di riferimento irrinunciabile in un periodo in cui i supporti finanziari servono non per sostenere investimenti, ma per soddisfare necessità di cassa. In attesa di poter appoggiare e partecipare a progetti di rilancio concreti.
2 1. La dinamica associativa Nel primo semestre 2009 sono 221 le nuove iscrizioni; i soci sono ora (Tab. 1). I mandamenti che registrano il numero maggiore di ingressi sono Portogruaro (23,98%), Mestre (19,91%) e Venezia (12,67%). Tabella 1 Dinamica nuove iscrizioni dal 01/01/2009 al 30/06/2009 MANDAMENTI nuovi iscritti % su totale iscritti Cavarzere 1 0,45% Chioggia 15 6,79% Dolo 24 10,86% Mestre 44 19,91% Mirano 25 11,31% Portogruaro 53 23,98% San Donà di Piave 20 9,05% Venezia 28 12,67% Altri 11 4,98% TOTALE ,00% 2. Gli affidamenti 2.1 Gli affidamenti nel primo semestre 2009 ammontano a oltre 83 milioni di euro (Tab. 2). Analizzando la distribuzione dei crediti, il mandamento leader risulta il Portogruarese con 21,7 milioni di euro di affidamenti (e un incidenza del 26,1% sul totale), seguito da San Donà con quasi 17,4 milioni (20,91% di incidenza); Mestre si colloca a 10,86 milioni (13,07%) e Dolo a 8,8 milioni (10,57%). Tabella 2 dal 01/01/2009 al 30/06/2009 MANDAMENTI Numero pratiche accolte 01/01-30/06/2009 % su totale delibere Cavarzere ,96% Chioggia ,27% Dolo ,57% Mestre ,07% Mirano ,22% Portogruaro ,10% San Donà di Piave ,91% Venezia ,93% Altri ,96% TOTALE ,00%
3 In linea con il trend del recente passato, si registra un aumento dell importo medio deliberato per singola operazione, con 48mila di euro a fronte dei 44mila del primo semestre 2008 (Tab. 3). Tabella 3 Importo medio deliberato per operazione e confronto con I semestre 2008 Importo medio Importo medio deliberato deliberato gen.-giu gen.-giu , , Dinamica degli affidamenti Rispetto al primo semestre 2008, gli affidamenti nello stesso periodo del 2009 registrano un incremento del 28,83%, passando da a Un netto balzo in avanti rispetto alla tendenza degli ultimi mesi dell anno passato (e già evidente nel primo trimestre 2009), segno della forte necessità di liquidità da parte delle aziende per mantenere in vita la propria attività. Un trend evidenziato anche dal numero delle pratiche accolte, cresciuto di 219 unità. E dalla dinamica degli affidamenti, che vede tutti i mandamenti con segno positivo rispetto al primo semestre Il timing degli affidamenti Rispetto alla proiezione temporale degli affidamenti (Tab. 4), nel primo semestre 2009 diminuisce di molto l utilizzo di affidamenti a breve termine rispetto al medio termine. Il rapporto tra le due voci era infatti del 63,6% contro il 36,4% nel primo semestre 2008 (su un montante di 64,5 milioni di affidamenti), mentre nel primo semestre di quest anno la forbice è meno marcata: su un monte affidamenti di 83,1 milioni, il 56,85% è a breve termine e il 43,15% a medio termine. L evoluzione, positiva, verso il medio termine è legata principalmente a operazioni di forte ristrutturazione del debito.
4 Tabella 4 Proiezione temporale affidamenti dal 01/01/2009 al 30/06/2009 breve termine medio termine MANDAMENTI Pratiche Pratiche % accolte accolte % Cavarzere ,80% ,20% Chioggia ,60% ,40% Dolo ,70% ,30% Mestre ,03% ,97% Mirano ,03% ,91% Portogruaro ,63% ,37% San Donà di Piave ,69% ,31% Venezia ,84% ,16% Altri ,85% ,15% TOTALE ,86% ,14% 3. Investimenti e liquidità L ammontare complessivo degli affidamenti nel primo semestre del 2009 ha visto un aumento di oltre 18,5 milioni di euro (+28,86%) rispetto allo stesso periodo del I prestiti a medio termine hanno registrato un notevole incremento (+52,81%) legato principalmente alle procedure di ristrutturazione del debito (Tab. 5). Tabella 5 - per liquidità/investimento gennaio-giugno 2009 I sem % su totale Prestiti breve termine ,16 56,85 Prestiti medio termine ,81 43,15 TOTALE , Un segnale di minore criticità viene dall analisi delle motivazioni sottese alle richieste di affidamento a medio termine (Tab. 6). Rispetto al primo semestre 2008, infatti, si registra una risalita dello stock di prestiti per investimenti (17,9 contro 16,2 milioni), a indicare una nuova, seppur non marcata, iniezione di fiducia. Ciò nonostante, i prestiti per liquidità confermano la pesantezza della crisi economica in atto, facendo registrare un ampia forbice tra I semestre 2008 e Si passa infatti dai 7,25 milioni di euro del periodo gennaio-giugno 2008 ai quasi 18 milioni del primo semestre È un aumento netto (+67,97%), segno che le imprese si trovano costrette ad indebitarsi per restare sul mercato. Va rilevato poi che nei primi sei mesi del 2009 il 49,99% delle pratiche per affidamenti è destinato ad investimenti e il 50,01% è richiesto per realizzare una ristrutturazione del debito.
5 Tabella 6 - medio termine gen-giu 2009 e confronto I semestre 2008 medio termine Numero operazioni I sem 2008 I sem 2008 % su totale Prestiti per investimenti , ,00 +10,56 49,99 Prestiti per liquidità , , ,28 50,01 TOTALE , ,00 +52,81 100% 4. Rapporti con Istituti di credito L attivazione di affidamenti per 83,1 milioni ha generato nel complesso 1353 pratiche accolte (Tab. 7). Istituto leader è Carive-Gruppo IntesaSanpaolo con 24,86 milioni, seguito dalle BCC con oltre 20 mln e da Unicredit con 10,5 mln. Ancora un ottima prestazione per Veneto Banca (in ascesa dopo l acquisizione di sportelli Intesa e Carive) che ha superato i 6,5 mln di affidamenti. Rispetto alle performance (Tab. 7), le cessioni di sportelli spiegano il - 46,24% di Banca Intesa (ha ceduto 31 sportelli tra il 2007 e il 2008) e il -0,46% di CaRiVe (ha ceduto 19 filiali nel corso del 2008). In netta risalita, invece, tra le altre, Unicredit Banca (+59,36%), le Banche di Credito Cooperativo (+49,49%), banco San Marco (+43,89%) e Banca Antonveneta (+35,10%). Sugli scudi anche Banca Popolare di Vicenza (+24,82%). Tabella 7 per Istituto bancario I semestre 2009 e variazioni tendenziali su gennaio-giugno 2008 Istituti di credito Numero pratiche accolte Var. % tendenziale n. pratiche Var. % tendenziale affidamenti Peso % su totale delibere Ca.Ri.Ve ,04% ,46% 29,92% Intesa SanPaolo 27-48,08% ,24% 1,63% Unicredit B ,97% ,36% 12,70% Banco San Marco ,51% ,89% 4,32% B.C.C ,70% ,59% 24,12% Antonveneta ,31% ,10% 4,51% Pop.Vicenza ,67% ,82% 3,59% FriulAdria ,56% ,73% 7,38% Ca.Ri.Ge ,13% ,16% 3,72% Veneto Banca ,39% ,89% 7,84% Altri 6-200,00% ,00% 0,27% TOTALE ,31% ,31% 100,00%
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