NASCE VICENZA LAVORA. So m m a r i o NOTIZIARIO SULLE NUOVE OPPORTUNITA DI LAVORO A VICENZA E PROVINCIA. Notiziario 1 Dicembre 09

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1 NOTIZIARIO SULLE NUOVE OPPORTUNITA DI LAVORO A VICENZA E PROVINCIA So m m a r i o Nasce Vicenza Lavora Editoriali di Attilio Schneck e Morena Martini IL lavoro al servizio dell uomo di Antonio Dalla Pozza I numeri della crisi di Paolo Feltrin Le misure anticrisi della Regione del Veneto di Sergio Rosato La parola ai sindacati Interventi dei segretari di CGIL, CISL e UIL La parola alle associazioni di categoria Interventi di Giorgio Xoccato, Filippo De Marchi e Stefano Stenta Dare risposte oggi per affrontare il domani di Morena Martini Puntare sulle risorse umane di Elena Donazzan A chi rivolgersi Centri per l Impiego, Caritas Diocesana, numeri utili Iniziativa a cura della Provincia di Vicenza Assessorato al Lavoro» Redazione Studio ADC SRL Contrà San Marco Vicenza studioadc@vicenza.com Progetto Grafico SANGY info@sangy.com Supplemento a Vi.online, rivista telematica. Registro del Tribunale di Vicenza n del Direttore responsabile Elena Pellizzari. NASCE VICENZA LAVORA Vicenza Lavora è il beneaugurante titolo che abbiamo voluto dare a questo nuovo periodico che l Amministrazione Provinciale di Vicenza ha ideato e realizzato e con il quale intende raggiungere, tra gli altri, una serie di soggetti che sono spesso poco coinvolti, loro malgrado, da informazioni, notizie, comunicazioni che, viceversa, devono trovare la più ampia cassa di risonanza possibile. Specie in un periodo come quello che stiamo vivendo, dove alla drammaticità di certe situazioni lavorative e familiari, si aggiunge l incertezza di un informazione troppo spesso vaga. In questo senso, la Provincia di Vicenza, ben conscia del ruolo di coordinamento che anche in questo ambito le spetta, si pone come soggetto di riferimento. Questo Notiziario intende, in tal senso, svolgere a pieno tale funzione, ospitando, non solo dati, numeri e statistiche, come meglio di me spiega nel suo editoriale l assessore Morena Martini, ma proposte, orientamenti, pareri, volti a fornire un quadro il più esaustivo possibile del mercato del lavoro, delle politiche ad esso inerenti e soprattutto, delle prospettive che ci attendono. Attilio Schneck Presidente della Provincia di Vicenza La crisi economica è stata affrontata dalla Provincia di Vicenza con la predisposizione di un Piano straordinario per il lavoro. Diversi gli strumenti pensati e messi in opera per affrontare la situazione, ovverosia l oggi, che ci vede tutti unanimemente impegnati a cercare di limitare i segni negativi di fronte a numeri, ormai spesso a due cifre, che in un recente passato proponevano, al contrario, balzi in avanti. Tornare a quei tempi felici è un auspicio, ma siamo ben consci che il cammino non sarà né facile, né breve. Questo Notiziario si propone quale contributo informativo per amministrazioni e istituzioni pubbliche, enti locali, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e lavoratori, centri per l impiego, centri per la formazione, caritas, istituzioni bancarie ed altri soggetti pubblici e privati. L intento è quello di offrire, assieme a dati e statistiche, analisi e opinioni, ipotesi di scenari futuri sui quali poter discutere, con la volontà di disegnare idonee politiche e servizi di sostegno al lavoro e alla formazione. A tale proposito e non a caso, parte di questo primo numero è dedicata ad un importante convegno svoltosi alla fine dello scorso mese di settembre, dedicato all impatto della crisi sul mondo del lavoro. Morena Martini Assessore al Lavoro della Provincia di Vicenza Notiziario di informazione sul lavoro della Provincia di Vicenza Divulgato gratuitamente in formato web su richiesta Contatti Redazione: il materiale da pubblicare va inviato a studioadc@vicenza.com 1

2 Il lavoro al servizio dell uomo Antonio Dalla Pozza Dirigente settori Lavoro e Formazione della Provincia di Vicenza Le Province nel 1999, a seguito della riorganizzazione delle competenze tra Stato ed Enti locali, sono state incaricate di gestire anche i Servizi per il Lavoro e la Formazione professionale. La Formazione professionale gestita dalla Provincia offre ore di formazione professionale ai giovani in età scolare ed agli adulti, che necessitano di formazione specifica per trovare lavoro o per non perdere quello che hanno. I finanziamenti per la formazione ed il lavoro sono di provenienza regionale. La Provincia di Vicenza ha organizzato i Servizi per il lavoro decentrandoli sul territorio perchè siano facilmente accessibili dai cittadini. Si chiamano Centri per l impiego (CPI) e sono a Vicenza, Bassano del Grappa con uno sportello anche ad Asiago, Schio, Valdagno, Arzignano, Lonigo. Nei CPI lavorano 50 persone, che svolgono principalmente attività di consulenza ai lavoratori, di certificazione dello stato lavorativo, di approfondimento delle capacità lavorative e di proposta concreta di un lavoro adatto alle aspettative del lavoratore. Purtroppo con la crisi attuale le possibilità di lavoro sono pochissime. Le persone che si rivolgono ai nostri Centri sono soprattutto quelle che hanno maggiore difficoltà a trovare lavoro e i disabili. Attualmente si rivolgono ai CPI persone all anno. Un forte incremento rispetto al 2006, in cui erano circa la metà. In passato, fino a circa tre anni fa, a tutti coloro che si rivolgevano ai CPI veniva offerto un lavoro. Morena Martini, Assessore Provinciale al Lavoro ed alla Formazione, ha, anche, intensificato la collaborazione con le ULSS per migliorare l inserimento lavorativo delle persone disabili e di quelle in svantaggio sociale. E stata rivista la Graduatoria provinciale per i disabili, rendendola del tutto trasparente e garantendo il diritto al lavoro dei disabili in modo preciso e fatto su misura per ogni disabile. Purtroppo la crisi lavorativa rende spesso difficile la collocazione dei lavoratori disabili perchè molte aziende sono in Cassa integrazione o, peggio, sono fallite. Per primi nel Veneto siamo anche riusciti a farci approvare l attuazione nel vicentino dell art. 14 della legge Biagi, che prevede la possibilità per le Cooperative sociali di assumere un lavoratore disabile al posto dell Azienda obbligata a farlo. L Azienda, in cambio, dà lavoro alla Cooperativa sociale e si assume alcuni oneri relativi al costo lavorativo del disabile. Il sistema garantisce vantaggi per tutti i soggetti coinvolti: lavoratore disabile che trova il lavoro in un contesto lavorativo particolarmente favorevole e preparato ad accoglierlo; Azienda che assolve ad un obbligo spendendo meno, rispetto all assunzione diretta; Cooperativa sociale che ottiene lavoro e svolge un attività socialmente molto rilevante. Anche le altre iniziative previste dal Piano Provinciale straordinario per il lavoro - che si può consultare sul sito della Provincia - riguardanti le facilitazioni per l accesso al credito per le Cooperative sociali e per i lavoratori sono state in parte già attuate ed in parte lo saranno entro l anno. La Regione Veneto ha approvato, su proposta dell Assessore regionale Donazzan, un ottima legge sul lavoro, che stiamo attuando per la parte che ci compete. Serve, però, un ulteriore scossa positiva di tutti i soggetti pubblici e della parte migliore della nostra imprenditoria; mi riferisco a quella che ha nel suo dna la Carta dei valori e che ha impegnato la casa per pagare i lavoratori. Lo Stato ci deve togliere la cappa del Patto di stabilità che soffoca gli Enti locali virtuosi - non certo quelli pieni di debiti - impedendo loro di spendere in opere pubbliche necessarie e di creare lavoro ed occupazione. Le Banche possono fare di più per il territorio - alcune lo stanno già facendo con ottimi risultati, ma sono ancora poche - investendo risorse finanziarie in progetti credibili e partecipando in parte al rischio d impresa. Vicenza è stata innovativa in tanti settori e lo potrebbe essere anche nell inventare un sistema partecipativo e condiviso in cui i diversi attori del mondo economico, pubblici e privati - comprese le Banche -, si assumono l onere di offrire lavoro ai nostri cittadini, nessuno escluso. Il percorso potrebbe iniziare dal Piano comunale per il lavoro, con cui ognuno dei 121 Comuni che compongono la nostra provincia pianifica i servizi necessari alla popolazione, le attività produttive da sviluppare ed il livello di occupazione previsto. A livello provinciale si potrebbe sviluppare un Piano del Lavoro con funzione di coordinamento e di attuazione delle linee e degli obiettivi regionali in materia di lavoro. L intera Europa sta pensando di cambiare gli indicatori dello sviluppo puramente economici, fonte di tanti disastri sociali e ambientali, introducendo indicatori in grado di misurare la coesione sociale di un paese, la qualità del benessere individuale e famigliare, l effettivo accesso ai servizi di base, la diffusione e la qualità dei valori etici di riferimento. La crisi può essere occasione di ripensare dalle fondamenta il nostro modello di sviluppo ed anche noi possiamo ripensare alla nostra dimensione territoriale, in un contesto internazionale profondamente modificato ed in continuo cambiamento, inventandoci attività produttive a misura d uomo, con al centro la valorizzazione dell ambiente. Se vogliamo uscire dalla crisi per sempre dobbiamo ispirarci all idea che il lavoro è al servizio dell uomo e non del guadagno per pochi. 2

3 I numeri della crisi Paolo Feltrin Docente Università di Trieste Dal lato degli indicatori strettamente economico (ordinativi, export, produzione) la provincia di Vicenza sembra mostrare alcuni segnali di rallentamento della dinamica recessiva che l ha investita, in linea con quanto si registra su scala nazionale ed internazionale. Permangono tuttavia evidenti le ricadute della crisi sul mercato del lavoro locale: una crisi che emerge soprattutto dai numeri del ricorso agli ammortizzatori sociali. Nei primi nove mesi del 2009 le ore autorizzate di cassa integrazione guadagni sono andate rapidamente aumentando e hanno superato i 7 milioni per la gestione ordinaria: un volume di ore che è pari a otto volte quello registrato negli stessi mesi del Perdita occupazionale a fine 2009: 13/16 mila posti di lavoro E invece più che raddoppiato il ricorso alla Cassa integrazione straordinaria, a sfiorare i 4 milioni di ore, oltre un milione delle quali nel solo mese di settembre. Molto consistente è l utilizzo della Cig in deroga, recentissimo strumento che consente di estendere anche alle piccole aziende, per lo più artigiane, l utilizzo della sospensione temporanea dal lavoro, in caso di crisi produttiva. Tra maggio - mese di avvio dell intervento - e settembre, la cassa integrazione in deroga ha interessato oltre 2mila unità produttive della provincia, ovvero circa 12mila lavoratori delle Pmi. Tasso di disoccupazione a fine 2009: tra il 5,2 e il 5,6% Nel panorama veneto, la provincia di Vicenza è anche quella che ha maggiormente utilizzato questa possibilità, realizzando da sola quasi un terzo della domanda regionale di Cig in deroga. Il mercato del lavoro appare caratterizzato in particolare da un blocco della domanda: nel primo semestre 2009 le assunzioni sono calate del 28% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Le aziende dunque non assumono e tuttavia - fino ad oggi - sono perlomeno riuscite a limitare il numero di licenziamenti: una tenuta dell occupazione resa possibile soltanto dall utilizzo a tappeto degli ammortizzatori sociali. La recessione farà sentire ancora a lungo i suoi effetti sull occupazione e si presume che per i primi segnali di ripresa si dovrà attendere il Le stime previsionali ipotizzano per la provincia una perdita occupazionale compresa tra i 13 e i 16mila posti di lavoro a fine I disoccupati potrebbero invece aumentare tra le 6mila e le 8mila unità, portando il tasso di disoccupazione tra il 5,2% e il 5,6%: valori che resterebbero comunque tra i più bassi attesi in Italia. Vicenza. Dinamica semestrale dei flussi di assunzioni e cessazioni (1 semestre semestre 2009) Vicenza. Numero di occupati e disoccupati (in migliaia) Fonte: Elaborazioni CERSA su dati Veneto Lavoro (estrazione 3 agosto 2009) Fonte: Elaborazioni CERSA su dati Istat Rcfl. Proiezioni GRETA (modello GREM) 3

4 Le misure anticrisi della Regione del Veneto Sergio Rosato Direttore di Veneto Lavoro La prima constatazione da fare in merito alle conseguenze della crisi economica è che la dose di flessibilità introdotta nel nostro mercato del lavoro ha consentito di affrontare con gradualità la caduta degli ordinativi, senza ricorrere da subito a provvedimenti di non ritorno quali chiusure e licenziamenti. Istituzioni, enti pubblici e parti sociali non sono rimasti a guardare ma, con capacità di sintesi e dimostrazione di coesione sociale, hanno elaborato una strategia che ha portato alla sottoscrizione, il 5 febbraio 2009, di quello che senza enfasi potremmo definire uno storico Accordo- Quadro. Tale accordo, promosso dalla Regione Veneto ed unanimemente sottoscritto da 14 associazioni datoriali e sei organizzazioni sindacali dei lavoratori, ha rappresentato un modello per il resto del Paese, sia per le soluzioni originali, sia per i precisi strumenti di intervento. In particolare, per quanto riguarda il sistema di ammortizzatori sociali, l intesa raggiunta in Veneto ha consentito di correggere profondamente un sistema nazionale sconclusionato e poco credibile. Altro passo fondamentale è rappresentato dall intesa Governo-Regioni, sottoscritta il 12 aprile 2009, allo scopo di reperire le risorse finanziarie necessarie ad estendere gli ammortizzatori sociali agli esclusi. Tale accordo ha consentito di ottenere un primo stanziamento di oltre 50 milioni di euro per il Veneto, che a fine anno, stando alle previsioni ed ai primi consuntivi, si attesterà intorno ai 150 milioni di euro per i soli interventi in deroga. A seguito dell Accordo del febbraio scorso la Regione ha avviato nel mese di maggio misure anti-crisi che prevedono quattro linee d intervento. 1) Riqualificazione e reimpiego dei lavoratori sospesi. Per ciascuno di essi è stata predisposta una dote individuale che consente di garantire il sostegno al reddito e un intervento di politica attiva del lavoro. Sono stati stanziati 25 milioni di euro, finanziando circa doti. 2) Un secondo strumento finanziato con 7,5 milioni di euro copre l area di persone al di fuori da qualunque ammortizzatore sociale: gli inoccupati, cioè i giovani che non hanno precedenti di lavoro, i disoccupati di lunga durata che hanno esaurito tutti gli strumenti di sostegno al reddito, i lavoratori para-subordinati (co-co -co, co-co-pro, associati in partecipazione che non hanno diritto ad alcun sostegno al reddito). 3) Sono stati stanziati 35 milioni di euro per supportare piani di rilancio e di risanamento delle imprese, evitando interventi meramente assistenziali e istituendo servizi di consulenza finanziaria, tecnica, commerciale e a sostegno della riqualificazione delle risorse umane. 4) Si è utilizzato uno stanziamento nazionale per attività a sostegno di persone completamente escluse dal mercato del lavoro. Un momento del Convegno L impatto della crisi sul mercato del lavoro: i dati, le prospettive e le politiche, che si è tenuto a Villa Cordellina Lombardi lo scorso 25 settembre. Villa Cordellina Lombardi, Montecchio Maggiore - Vicenza 4

5 La parola ai Sindacati» Fondamentale puntare sulle competenze intervento di Riccardo Dal Lago, Segretario Confederale UIL di Vicenza In un momento di crisi come quello che il nostro Paese sta attraversando si riscoprono i veri valori: i valori etici, quelli della solidarietà e della coesione sociale. È un punto di partenza importante per valutare come il nostro territorio sta affrontando questo periodo. Con le associazioni degli imprenditori, così come con tutte le Istituzioni, le compagini sociali ed associative c è una importante collaborazione e si lavora insieme per un progetto comune. Le fasi successive di questa crisi dovranno essere affrontate con un sistema semplice e condiviso da tutti. Finora è stato fatto quanto era possibile con i mezzi che si avevano a disposizione: da sottolineare che l INPS di Vicenza è stata la prima in Italia ad effettuare l operazione di anticipo della cassa integrazione. Per il futuro diventa indispensabile valutare quale dovrà essere il modello di sviluppo. Da molti anni noi puntiamo alle competenze, con riferimento ad un rapporto di livello molto elevato tra il sistema universitario e il sistema territoriale. È necessario ritornare al territorio, alle caratteristiche tipiche della nostra area.» Lavorare sugli ammortizzatori sociali intervento di Marina Bergamin, Segretaria generale CGIL Vicenza La crisi in corso, imprevista nei suoi effetti e profonda, impone un lavoro comune. Vi sono due livelli di intervento: uno immediato e uno a più lungo termine; e almeno due livelli di azione: quello di welfare e quello a supporto dell economia. Nell immediato serve dare un sostegno robusto ad aziende e lavoro. Poiché la crisi non è finita, serve lavorare sugli ammortizzatori sociali. Noi chiediamo l allungamento della Cigo da 52 a 104 settimane e l estensione e la celerità dell erogazione della cigs in deroga. Non dimenticando che tanti lavoratori sono sprovvisti di ammortizzatori: una riforma complessiva di questi si impone con urgenza. E per i lavoratori immigrati c è un problema in più, quello della perdita del permesso di soggiorno, tema che va affrontato! Agli ammortizzatori sociali chiediamo accedano le imprese, per quanto possibile, evitando di ricorrere ai licenziamenti. A Provincia e Regione un piano straordinario e serio di riqualificazione professionale. In una parola, chi perde il lavoro non può essere lasciato solo con il suo problema, ma deve trovare una rete di soggetti che si attivino. C è un ambito di intervento relativo alle tematiche tipicamente assistenziali, da affrontare insieme a Comuni, enti come Caritas, le Aziende dei servizi pubblici locali ecc. in relazione a rette, imposte locali e tariffe. E infine, straordinariamente importante, un ambito in cui ragionare della situazione economicoproduttiva, attuale e futura. Se con l alluvione servono sacchi di sabbia, è saggio e urgente pensare già al rafforzamento degli argini: il tema di quali politiche industriali adottare per la nostra provincia si impone a tutti, organizzazioni sindacali e di categoria, sistema del credito e CCIAA, la Provincia ed Enti Locali. Presto.» Risorse importanti per affrontare la crisi intervento di Gigi Copiello, Segretario generale CISL Vicenza Le migliori previsioni ci dicono che passeranno tra i tre e i quattro anni prima di tornare ai livelli di produzione del Va poi ricordato che l Italia è entrata male nella crisi. Andava piano, quando le cose andavano bene. Da ultimo: in questa crisi il rapporto capitale/lavoro è stato senza precedenti. E lo dico in senso positivo. Le imprese, tutte le imprese, hanno utilizzato ogni strumento per evitare il licenziamento dei lavoratori. Le ferie, le casse integrazioni ordinarie-straordinarie-in deroga, i contratti di solidarietà. Se queste tre situazioni sono attendibili, il lavoro da fare è già stabilito nelle cose stesse. La collaborazione tra capitale e lavoro deve proseguire. Sapendo affrontare anche situazioni molto difficili. Non sarà facile. Ma abbiamo risorse importanti. La prima: c è la consapevolezza di tutti che le imprese devono crescere. Sono troppo spesso troppo piccole per affrontare i grandi mercati. Qui la politica può molto. Parlo delle istituzioni (ad es. Veneto Sviluppo), ma anche delle associazioni, che possono incoraggiare, pilotare soluzioni adeguate alla crescita. La seconda: c è la consapevolezza di tutti che il lavoro deve crescere in professionalità e sapere. Ai tanti, purtroppo, lavoratori che non avranno più una prospettiva dalla loro impresa, potremo, dovremo offrire quello che serve a loro e a tutti: la possibilità di rientrare sul mercato del lavoro più forti perché più formati nei lavori che sono necessari. 5

6 La parola alle Associazioni di categoria» Gli imprenditori tornino ad investire nelle loro aziende intervento di Giorgio Xoccato, Consigliere incaricato per l Area Lavoro e Relazioni Industriali di Confindustria Vicenza Negli ultimi 10 anni le nostre imprese si sono riposizionate in termini di prodotti e hanno diversificato profondamente la propria presenza geografica sui mercati internazionali: hanno raddoppiato il loro numero come multinazionali, investito in innovazione di prodotto, incrementato il valore unitario dei prodotti. Questo consente oggi di affrontare la crisi con minore drasticità, ma il processo sarà comunque difficile. Non mancano infatti rischi e criticità che possono compromettere il mantenimento delle buone posizioni raggiunte nel recente passato. Ad una dimensione troppo ridotta della nostra struttura industriale, si accompagna un contesto in cui il credito si fa più selettivo. In questo quadro è indispensabile che le Banche operino una selezione attenta per evitare di non dare credito alle imprese meritevoli che affrontano difficoltà congiunturali e non strutturali. Dal punto di vista occupazionale, cala il fabbisogno complessivo di personale mentre cresce percentualmente l esigenza di personale con qualifica elevata. Oggi è necessario che gli imprenditori tornino ad investire in azienda, rafforzando e diversificando la propria presenza sui mercati, senza interrompere il prezioso percorso intrapreso verso la qualità che ha permesso di affermare il Made in Italy nel mondo. una finanza slegata dall economia reale. La strada della ripresa è tutta in salita. È necessario attivare misure a breve termine e nel contempo procedere con le grandi riforme, concretizzando una modernizzazione dell Italia anche dal punto di vista infrastrutturale. Il mondo del credito deve innovare il suo approccio all impresa e riportare i termini di pagamento alla normalità. Diventa poi fondamentale introdurre un nuovo sistema di condurre l attività produttiva, che punti alla competitività grazie alla ricerca d innovazione e d informazione. Questa crisi sta avendo, più delle altre, una forte ripercussione sugli occupati e la situazione non sembra poter migliorare in tempi brevi. Alla politica si chiede un forte impegno nel supportare, anche con leggi straordinarie, il sistema produttivo italiano con due linee portanti per un programma politico: la riduzione della pressione fiscale e l attuazione di quelle riforme che portino ad uno stato moderno ed efficiente.» Rilanciare le esportazioni intervento di Stefano Stenta, Presidente Provinciale del Sistema Moda di Confartigianato La crisi ha colpito in maniera pesante le piccole aziende artigiane che per farvi fronte sono ricorse, oltre agli strumenti messi in atto dalla Regione, all ente bilaterale sotto forma di sospensione dal lavoro, prima di arrivare alla cassa integrazione. Le categorie più colpite, a livello veneto, sono il tessile-abbigliamento, la metalmeccanica, il legno, gli occhiali e il settore orafo per la nostra provincia. Ma l attuale crisi, nata come crisi finanziaria ed oggi definita dai tecnici crisi finanziaria sincronizzata, ha coinvolto tutto il territorio e tutti i settori. Il punto da cui si dovrà ripartire sarà l export. Diventa perciò primario che le strutture di riferimento che abbiamo oggi crescano per affermarsi come eccellenze. In relazione al problema del credito, ritengo che le categorie economiche dovrebbero elaborare delle richieste chiare e concrete affinché tutte le aziende che realmente hanno problemi di credito e di rapporti con le banche possano avere un filtro di rappresentanza presso le nostre Istituzioni. Si tratta ora di dare nuova linfa e mettere a regime il sistema veneto, che comunque finora - ha reagito bene a questa congiuntura.» Il futuro deve ripartire da un nuovo modello di sviluppo intervento di Filippo De Marchi, Presidente Apindustria Vicenza All origine della crisi economica internazionale è riscontrabile una decadenza culturale ed etica, culminata nell insostenibilità di un modello di sviluppo basato sull eccesso del debito e su 6

7 Dare risposte oggi per affrontare il domani Morena Martini Assessore al Lavoro della Provincia di Vicenza La crisi che investe il nostro Paese ha delle connotazioni anomale rispetto alle altre crisi che abbiamo vissuto in passato ma è importante non creare allarmismi e tensioni. La Provincia di Vicenza, seguendo le linee guida della Regione del Veneto, sta lavorando sulle territorialità. Già ora alcune politiche attive per il lavoro vengono svolte da Comuni in collaborazione con i Centri per l impiego. La sinergia che si è venuta a creare potrà dare delle risposte significative, anche per quanto riguarda il problema dell inserimento dei disabili. Con un atto di coraggio che ci ha visti uniti alle associazioni di categoria e ai sindacati abbiamo anticipato il sistema della cassa integrazione, permettendo così a molte persone di non uscire dal mondo del lavoro. A metà ottobre del corrente anno sono stati anticipati ,11 euro. A questi va aggiunto il finanziamento di un milione e mezzo di euro messo a disposizione dalla Camera di Commercio. Per affrontare il futuro, il dopo-crisi, è indispensabile continuare nella collaborazione tra le parti sociali e lavorare per un sistema che punti in modo più incisivo sulle competenze, ripensando anche all offerta formativa, che deve essere mirata alle nuove esigenze del mercato. È tra gli obiettivi della Provincia legare sempre di più il mondo del lavoro al mondo della scuola, che deve riuscire a garantire delle competenze subito spendibili. La Provincia di Vicenza sta affrontando quelle che sono le problematiche dell oggi ma nel contempo sta mettendo in atto quelle risorse e politiche che consentiranno di dare una risposta al domani, perché le nostre imprese e le nostre risorse umane devono trovarsi pronte a far ripartire la nostra provincia. Puntare sulle risorse umane Elena Donazzan Assessore al Lavoro della Regione del Veneto Il tessuto imprenditoriale del Veneto si presenta come un insieme di piccole e piccolissime imprese che si contraddistinguono per i loro legami: legami con il territorio, legami tra persone che hanno creato il miracolo del Nord- Est e che oggi, con spirito di sacrificio e grande capacità, sanno affrontare la crisi con flessibilità. Nella nostra Regione c è una forte coesione sociale, la differenza tra impresa, imprenditore e lavoratore non c è. Grazie a questo, noi avevamo immaginato una proiezione che partiva dall investimento sulle risorse umane. Questo pensiero ci aveva accomunato con il mondo universitario e della scuola, con il mondo dell impresa, con i sindacati e le aggregazioni, con il territorio. Durante il momento di crisi abbiamo dovuto affrontare il problema dell oggi, dell immediato. Una situazione che vede un numero di licenziamenti che, nella provincia di Vicenza è già, a fine settembre, superiore di ottocento unità rispetto a quelli di tutto il Abbiamo dato aiuti all impresa, ampliando lo strumento degli ammortizzatori sociali a coloro che non li avevano. In Veneto il ricorso alla Cassa Integrazione è stato per più di di ore ai dati di questo mese, contro i del 2008 e i del Di quest impressionante ammontare di ore, più di un quinto è stato richiesto e autorizzato nella provincia di Vicenza. Oltre a questi numeri, che si riferiscono alla Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria, vi sono da quest anno i dati relativi agli ammortizzatori concessi in deroga alle piccole imprese artigiane, a quelle sotto i quindici dipendenti o per quei lavoratori che fino ad oggi non ne avevano diritto, come gli apprendisti, i somministrati, i lavoratori assunti con contratto di inserimento. Una misura importante perché in Italia il 99% delle imprese è di piccole e medie dimensioni e di questa percentuale il 94% ha meno di 10 dipendenti. In Veneto da maggio a settembre 2009 hanno beneficiato di questi ammortizzatori in deroga più di lavoratori, di cui un terzo solo nella provincia di Vicenza. Inoltre abbiamo incentivato la partecipazione attiva del lavoratore all impresa: questo è uno stimolo che ci fa affrontare l oggi per poter guardare al domani. Abbiamo cercato di condividere tutto questo e lo abbiamo fatto con una certa tempestività. Il principale obiettivo è stato quello di non lasciare solo nessuno poiché riteniamo che investire sulle risorse umane possa essere il volano che ci permetterà di affrontare difficoltà che ci saranno e che ci troveranno cambiati. Il ruolo pubblico deve essere sempre di supporto all impresa. Agli ammortizzatori sociali è necessario abbinare una politica di inserimento lavorativo, di formazione, di incentivi all assunzione. È indispensabile dare centralità alla persona, sia essa imprenditore o lavoratore, perché questo ci è stato insegnato dalla nostra tradizione. 7

8 A c h i r i v o l g e r s i CARITAS DIOCESANA VICENTINA ASSOCIAZIONE DIAKONIA O.N.L.U.S. La Caritas Diocesana Vicentina ha attivato due Fondi:» FONDO MICROCREDITO ETICO-SOCIALE Il Fondo, attivo da gennaio 2006, mette a disposizione un piccolo prestito a tasso agevolato da restituire in piccole rate mensili calibrate sulle effettive possibilità del richiedente. Il fondo è rivolto a famiglie e persone, italiane e straniere, residenti o che operano nella diocesi di Vicenza, in momentanea difficoltà economica, in possesso di reddito da lavoro e o da pensione e impossibilitate ad accedere al credito bancario ma in grado di restituire il prestito. Dalla fine di marzo 2009 il Fondo ha subito delle variazioni: massimale di Euro per ogni singolo finanziamento da restituire in massimo 60 mesi tasso di interesse applicato ridotto al 3% possibilità di attivare finanziamenti di microcredito con la cessione volontaria di un quinto dello stipendio possibilità di ridurre la rata al 50% (con allungamento della durata dell ammortamento) in caso di perdita del lavoro da parte del beneficiario possibilità di cointestare il prestito ad altro familiare o persona di fiducia, qualora la persona da aiutare non abbia i requisiti e venga valutata l opportunità in ottica educativa e solidale Come contribuire Bonifico bancario intestato ad Associazione Diakonia Onlus, causale Fondo Microcredito, Banca del Centroveneto Credito Cooperativo, filiale di Vicenza, Centro Storico. Iban: IT 40 I » FONDO STRAORDINARIO DI SOLIDARIETA PER CHI PERDE IL LAVORO Il Fondo, attivo da aprile 2009, prevede un contributo a fondo perduto finalizzato a sostenere situazioni debitorie. È rivolto a persone, italiane o straniere, residenti o che operano nella diocesi di Vicenza, che si trovano in una situazione di grave difficoltà a causa della perdita del lavoro e non godono di ammortizzatori sociali, di altre provvidenze o di un aiuto da parte dei familiari. Alcuni criteri di assegnazione del Fondo: non godere di contributi previdenziali come sussidio di disoccupazione, CIG e mobilità non aver diritto ad altre forme di integrazione del reddito da parte degli enti pubblici o previdenziali non poter contare su aiuti economici da parte di familiari Sul piano familiare e personale verranno valutati, tra gli altri criteri, la composizione del nucleo familiare e l entità e la composizione del reddito familiare. Il contributo sarà erogato con due modalità: una tantum, fino ad un massimo di euro o in rate mensili, per una durata massima di 4 mesi, per un importo complessivo non superiore a euro. CENTRI PER L IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI VICENZA Vicenza Via Legione Gallieno 31, Tel impiego.vicenza@provincia.vicenza.it Arzignano Via Diaz 7, Tel impiego.arzignano@provincia.vicenza.it Asiago Via S. Asprosio 7, Tel impiego.asiago@provincia.vicenza.it Bassano del Grappa Largo Parolini 38, Tel impiego.bassano@provincia.vicenza.it Lonigo Via Cappelletto 3/A, Tel impiego.lonigo@provincia.vicenza.it Schio Via Lago di Garda 24, Tel impiego.schio@provincia.vicenza.it impiego.thiene@provincia.vicenza.it Valdagno Via E. Fermi 11/C, Tel impiego.valdagno@provincia.vicenza.it Come contribuire Bonifico bancario intestato ad Associazione Diakonia Onlus, causale Fondo Straordinario di Solidarietà, Banca Popolare di Vicenza, Filiale 15 - Vicenza n.5, Iban: IT 17 U » A CHI RIVOLGERSI Per entrambi i fondi ci si può rivolgere ai 13 sportelli del microcredito di Asiago, Arzignano, Bassano del Grappa, Dueville, Lonigo, Malo, Montecchio Maggiore, Noventa Vicentina, Piazzola sul Brenta, San Bonifacio, Valdagno, Vicenza. Schio gestisce il servizio per il Fondo Straordinario di Solidarietà.» PER INFORMAZIONI Segreteria Caritas Diocesana: Contrà Torretti 38, Vicenza, tel Sito web: microcredito@caritas.vicenza.it, responsabilita.sociale@caritas.vicenza.it 8

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