Fino a qualche anno fa la media literacy era una delle tante aree di ricerca della
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- Letizia Gattini
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1 Pagina1 Educare con i media digitali: Mygazine Autore: Daniele Barca Introduzione L educazione ai media (media literacy) considera le tecnologie come tema della didattica, insiste sulla promozione del senso critico, sulla creazione di un consumatore dei media attivo, autonomo e creativo nel suo rapporto con gli stessi, in grado di decifrarne i messaggi e di utilizzarli secondo una propria visione e utilità. Ovvero, educare ad un consumo critico, educare alla cittadinanza attiva e alla relazione con l altro P. C. Rivoltella, Educazione e nuovi media, Milano 2009, p Fino a qualche anno fa la media literacy era una delle tante aree di ricerca della galassia ICT e didattica, spesso legata ad un accanimento definitorio che sfociava anche nell ambiguità dei molteplici riferimenti terminologici, come evidenziato dal blog di Doug Belshaw ( Digital literacy, Electracy, New literacies, Media literacy, Information literacy, Transliteracy, Computer literacy, Visual literacy Oggi, grazie alla convergenza nella black box PC di tutti i media (radio, tv, ebook, internet) e alla facilità del passaggio da cartaceo a digitale (scansione, foto digitale), l educazione ai media non può essere considerata una tematica ma la tematica che fa da sfondo all introduzione delle ICT nelle prassi didattiche. A scuola, infatti,
2 Pagina2 superate le idee di tecnologie come informatica, come informazione e comunicazione, rimangono i linguaggi e le loro forme. Mygazine vuol essere una proposta di educazione ai media in linea con la definizione di Rivoltella, che vede, in sintesi, nella consapevolezza (awareness nei documenti ufficiali dell UE, ma anche negli assi culturali dell obbligo d istruzione) la competenza principale da accrescere. Problema di partenza Siamo in un contesto di scuola secondaria di primo grado o di biennio dell obbligo d istruzione, un età in cui gli studenti vengono esposti ad un bombardamento mediatico che colpisce ma non spiega; un età in cui, grazie allo sviluppo dell astrazione, si forma il senso critico del lettore multimediale. Un tempo si diceva: l ha scritto il giornale; poi l ha detto la TV ; oggi, una delle espressioni più usate dagli studenti: l ho visto in internet. Ma non tutti i media sono uguali; la forma materiale e la cifra espressiva che li connotano sono spesso ignorate dai ragazzi che attribuiscono valore in base alla forza visuale o al concept, all idea che c è dietro o al linguaggio che c è dentro. Allora è necessario, tenendo fermo un argomento, una notizia, un informazione, capire come viene trattato dai vari media, quali le comunanze e quali le dissonanze rispetto all evento iniziale. Questo, per usare un linguaggio informatico, sia in una chiave di lettura che in una chiave di scrittura, vale a dire sia per interpretare il valore dei messaggi veicolati dai diversi media e sia per scegliere lo strumento software migliore per assemblare i contenuti così isolati.
3 Pagina3 In questo senso un attività di educazione ai media viene realizzata con i media, impadronendosi del duplice problema dei formati (è un link?, un video? Una scansione, un ambiente on line) e delle forme narrative (un fatto o un tema come viene raccontato dal giornale cartaceo piuttosto che da quello on line? Quale il valore aggiunto del video rispetto ad un sito? Come comunica la TV rispetto al cinema?). Per fare un esperienza di apprendimento simile sono, perciò, necessari i due aspetti: la riflessione e la rielaborazione, il processo e il prodotto. Il processo proposto sarà un percorso di analisi, il prodotto richiesto sarà un assemblaggio di fonti messe a confronto, cioè il Mygazine, il giornale dei giornali personalizzato o per gruppi che assembla il meglio di tutti i media su un determinato argomento, tematica, notizia. Ipotesi di soluzione La soluzione parte da un approccio teorico: la piramide dei criteri per la valutazione della media literacy proposta da EAVI (European Association for Viewers Interests) per conto dell Unione Europea. Tabella 1) EAVI (European Association for Viewers Interests), Study on assessment criteria for media literacy levels, Brussels, January 2010, p _lit_levels_europe_finrep.pdf
4 Pagina4 La Piramide (strumento per il docente e non per costruire l attività) presenta tutte le opportunità per costruire il Mygazine. Dalla base alla sommità: Tipologie di media da conoscere e coinvolgere Uso integrato e attivo dei media Senso critico nell analisi Sviluppo di competenze di negoziazione individuali e sociali
5 Pagina5 L insegnante, dopo aver presentato le varie tipologie di media, proporrà un tema o una notizia attraverso la lettura che ne danno i media, magari letti attraverso il pc e internet 1. La pagina scansionata di un quotidiano 2. Un quotidiano on line 3. Il podcast di un giornale radio 4. Un link ad un filmato di you tube 5. Il telegiornale nella versione on line, sia nel formato tradizionale televisivo, sia nel formato all news 6. Il netmagazine di un qualsiasi provider (alice, msn, libero, ecc.) 7. Una serie di interventi in un blog (specializzato o generalista, a seconda del tema) 8. Brani di un ebook (in qualsivoglia formato, pdf, epub, ecc.) 9. Pagine di un libro Ognuna di queste fonti va presentata attraverso uno schema interpretativo che si fonda su 3 indicatori.
6 Pagina6 Medium (quotidiano, quotidiano on line, radio, you tube, TV, all news, netmagazine, blog, ebook, libro) Rischi Opportunità Senso A che cosa espone il media selezionato? Come viene coinvoltà l identità del singolo? Come viene manipolata la notizia? Ecc.. Qual è il valore aggiunto del medium presentato? Su quale delle sfere cognitive è determinante (tecnico, affettivo, sociale, Rivoltella 2009, p. 17)? Ecc. In quale contesto utilizzare il medium analizzato in maniera che sia coerente con le sue funzionalità? Come si integra rispetto agli altri? Ecc. Questo schema, opportunamente presentato, magari incrementato e semplificato nelle domande, diventa anche la griglia di analisi ROS (Rischi Opportunità Senso) per la lettura attiva dei media da parte degli studenti, il cui compito finale è realizzare un giornale dei giornali assemblando i vari media, personalmente o in gruppo: il Mygazine.
7 Pagina7 Questo tipo di restituzione didattica, si noti bene, non è relegata all ambito squisitamente umanistico, anzi: se c è un mondo in cui i nuovi media moltiplicano le loro opportunità comunicative è proprio quello delle scienze e delle tecnologie, oggi presenti in rete in maniera diffusa. Sicuramente, invece, per la sua natura di integrazione di varie fonti, può essere realizzata in modalità pluridisciplinare, con l apporto di insegnanti di varie materie. Il risultato finale dell attività sarò il conseguimento delle seguenti abilità: a) Codifica e decodifica dei messaggi b) Valutazione critica e comparazione dei vari media c) Esplorazione e ricerca attiva d) Rielaborazione sintetica: 1) capacità di ricavare informazioni, 2) di amalgamarle sinteticamente, 3) di combinarle in un prodotto digitale Tabella 2: EAVI (European Association for Viewers Interests), Study on assessment criteria for media literacy levels, Brussels, January 2010, p _lit_levels_europe_finrep.pdf
8 Pagina8 Concludendo, la soluzione proposta permette soluzioni diverse di lavoro in cui alternare o integrare strumenti tecnologici (il pc come strumento di presentazione, assemblatori on line o off line) a strumenti a bassa tecnologia, come le griglie cartacee ROS Preparazione Il docente prepara un Mygazine su un tema di attualità o disciplinare. Auspicabile, naturalmente, la presenza di un pc con proiettore; ancora meglio una LIM, con cui intervenire in tempo reale sui contenuti proposti. In questo caso anche le griglie di analisi possono essere utilizzate a schermo chiamando gli studenti alla lavagna. Cercando e selezionando a partire dal tema da sviluppare, in sostanza, tutte o alcune tra queste risorse:
9 Pagina9 a) Un quotidiano b) Un quotidiano on line c) Un podcast (trasmissione radio) d) Un filmato di you tube e) Una puntata di telegiornale (trasmissione TV) f) Il netmagazine di un provider g) Un blog h) Un ebook i) Un libro Per il giornale cartaceo e per le pagine del libro sarebbe meglio presentarli dopo scansione. Si può utilizzare anche lo strumento della cattura a video o del copia incolla per evidenziare le parti interessanti di blog, netmagazine, blog, ebook. Gli altri contenuti digitali (audio, video, testuali) possono essere presentati attraverso link alla rete o salvati nei loro formati in apposite cartelle. L ottimale sarebbe che audio e filmati fossero già estratti o puntati sui brani inerenti l argomento trattato. Poi è utile avere delle fotocopie della griglia ROS da proporre come strumento di analisi dei media. Le griglie possono essere bianche, oppure già complete con
10 Pagina10 domande chiuse o aperte, oppure ancora possono prevedere delle modalità di rating (icone di gradimento, stelline, emoticons, ecc.). Infine è necessario avere un idea precisa della tecnologia semplice di assemblaggio delle informazioni che i ragazzi a loro volta individueranno. Si propongono 4 opzioni 1) Software autore di presentazione LIM 2) Pagina di disegno del software Open office for kids 3) Programma One note 2010 nella suite di Office ) Pagina di disegno della suite on line Google documenti Si tratta di applicazioni a schermate dove è possibile assemblare dal video, alla foto, ai collegamenti, al testo, alle scansioni. Google documenti è uno strumento basato sul web anche di condivisione e collaborazione dello stesso file da parte di più utenti. Presentazione delle fasi Prima fase Descrizione della fase Per introdurre all argomento può essere interessante presentare il video dell EAVI (European Association for Viewers Interests), A journey to the media literacy,
11 Pagina11 Anche se in lingua inglese, l animazione rende molto chiara la molteplicità dei media e delle loro potenzialità, nonché da un lato l idea di crossmedialità (stessa notizia raccontata da media differenti) e dall altro l idea di convergenza (più media a cui si ha accesso da un unico strumento, il pc, più strumenti con cui accedere allo stesso medium). Questa può essere l occasione, attraverso un brainstorming, per introdurre la griglia ROS: i diversi media presenti nell animazione possono essere analizzati riempiendo la griglia con i pareri guidati degli studenti. Con una LIM, il tutto si può fare a schermo ed in grande di fronte a tutta la classe, conservando anche il file così realizzato. Altrimenti si può chiedere, dopo aver illustrato la griglia con esempi, di compilarla individualmente, in classe o a casa. Osservazioni e riflessioni sulla fase Si tratta di una fase preliminare ma importante per introdurre la pratica didattica ed il metodo; è utile assicurarsi che gli studenti comprendano bene che cosa si intenda per rischi, opportunità, senso. Soprattutto il senso può sfuggire a chi è abituato ad utilizzare i media: che differenza (a partire dal linguaggio e dall uso delle immagini) c è tra leggere un quotidiano cartaceo ed uno on line? che differenza c è tra un blog, un netmagazine ed un quotidiano on line (pensiamo all autorevolezza dell informazione). Seconda fase Descrizione della fase L insegnante presenta in classe il suo Mygazine; non è necessario che i vari materiali siano assemblati in un unico aggregatore (così come per la restituzione richiesta poi
12 Pagina12 agli studenti), così come si possono utilizzare solo alcuni dei media nell esempio proposto. Poi illustra come riempierebbe la griglia ROS per ognuno dei media proposti ed evidenzia le differenze di comunicazione e di tecnologia tra di loro. In particolare, trattandosi di informazioni su un determinato argomento, è interessante approfondire il livello dell autorevolezza e correttezza del messaggio (chi lo scrive? Con quale stile? A chi si rivolge?) e, sul versante tecnologico, la fruibilità e la manipolabilità dei vari contenuti (serve internet? Quali applicazioni deve avere il pc?) Osservazioni e riflessioni sulla fase In questa fase è centrale un approfondimento sui diversi media presentati, sulla loro diffusione, efficacia e potenzialità. Per esempio, riflettere se sono attivi e passivi e quanta gente raggiungono può essere un ottima chiave di analisi. Terza fase Descrizione della fase È la fase della proposta agli studenti, meglio se attraverso un lavoro di gruppo. A loro toccherà costruire il proprio Mygazine, assemblando i contenuti con un aggregatore digitale. Perciò in primo luogo viene proposto lo strumento o gli strumenti di assemblaggio, tra 1) Software autore di presentazione della LIM
13 Pagina13 2) Google documenti (ma solo utilizzando come browser Chrome o Firefox): aprire un file di disegno (drawing) per ogni gruppo e disporre immagini, testi, link, ecc. 3) Lo stesso, per studenti molto giovani, fa il programma di draw (disegno) di Openoffice 4kids 4) Microsoft Onenote 2010 Poi va individuato il tema/notizia/argomento su cui verrà prodotto il Mygazine; infine i media da ricercare e utilizzare. Va evidenziato che ogni Mygazine, oltre alla selezione dei media, dovrà prevedere la compilazione da parte dello stesso gruppo di una scheda ROS. Osservazioni e riflessioni sulla fase Per ognuna delle esigenze didattico-organizzative (strumenti, argomenti, media) si può oscillare da scelte di totale libertà (lasciare agli studenti la scelta di tutto) o di forte indirizzo (scegliere per loro). In ogni caso l aspetto degli argomenti è, comunque legato ad esigenze disciplinari, per cui, forse, è il meno negoziabile dei 3. Quarta fase Descrizione della fase
14 Pagina14 Ogni gruppo presenta il proprio Mygazine, utilizzando come guida la scheda ROS. Si tratta di una lezione dialogata in cui tutti possono esprimere il loro parere, anche sulle valutazioni della scheda ROS. Osservazioni e riflessioni sulla fase Probabilmente è la fase più delicata dell attività; gli studenti nella presentazione del loro Mygazine saranno molto concentrati sull aspetto tecnologico e di esecuzione/navigazione del compito; sarà cura dell insegnante centrare l attenzione sull analisi, interrompendo e favorendo l inserimento degli altri studenti per riflessioni di approfondimento. Considerazioni finali In conclusione si è realizzata un attività di riflessione ed utilizzo di media e tecnologie, caratterizzata da strumenti semplici e approfondimenti sul senso delle cose. A tal proposito, va ricordato che nell analisi dei media andrebbero considerati tre livelli: quello tecnico (familiarizzare con funzionalità e implicazioni dei media e degli strumenti), quello affettivo (bisogni interiori) e quello civico (tradurre i bisogni in diritti). (P. C. Rivoltella, Educazione e nuovi media, Milano 2009, p )
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