NOTIZIARIO. Arriva il sito Internet del Consorzio. Campagna 2004 all insegna delle novità

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1 N. 6 - Anno II - Tariffa R.O.C.: Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Brescia Arriva il sito Internet del Consorzio Campagna 2004 all insegna delle novità Diabrotica, ecco il progetto di assistenza con la CCIAA di Brescia

2 PONCARALE SS. 45 Bis n 19 (località Quattro Camini) Telefono: Fax: codifebrescia@dracmanet.it L Ufficio di Sede è, come di consuetudine, a disposizione del Socio per qualsiasi richiesta operativa. ORARI DI APERTURA dalle 8.15 alle e dalle alle 17.30, il Venerdì dalle alle Giacomo Lussignoli Presidente Salvatore Caruna Vicepresidente CONSORZIO DI DIFESA DELLE COLTURE INTENSIVE DIRETTORE RESPONSABILE Claudio Andrizzi Direzione - Amministrazione SS. 45 Bis n PONCARALE (BS) telefono: fax: Registrazione Tribunale di Brescia n. 16/2003 del 4 aprile 2003 EDITORE Promodis Italia Editrice Via Zara, BRESCIA telefono: fax: promodis@promodis.it N. 6 - Anno II - Tariffa R.O.C.: Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Brescia Stampa: Industria Grafica Stilgraf Comunicazione e r per g C ari soci il mio secondo mandato da Presidente del Consorzio di difesa delle Colture Intensive di Brescia ha avuto inizio solo da qualche mese, ma è già stato contrassegnato da una progettualità che, con il convinto sostegno del Consiglio di Amministrazione, ha evidenziato come suoi fattori prioritari l'impegno per migliorare la comunicazione tra il Consorzio di Difesa e i suoi Soci ed il potenziamento dell attività di studio e di ricerca per la difesa delle produzioni. Sul fronte del dialogo con la base associativa abbiamo già avviato un progetto che ha in questa newsletter la sua colonna portante. Credo del resto che l informazione rivesta un ruolo sempre più determinante per tentare di interpretare nel miglior modo possibile le esigenze e le richieste dell'agricoltura bresciana, particolarmente nelle sue caratteristiche orientate alla difesa attiva e passiva. Abbiamo anche per questa ragione deciso di fare un ulteriore passo avanti in questo senso: nel mese di dicembre infatti sarà operativo il nostro portale internet all indirizzo Sarà un mezzo ulteriore per essere in contatto diretto con voi, per dialogare, per interagire: un modo veloce, moderno e di uso quotidiano per incontrarci e trasmetterci suggerimenti, osservazioni o nuovi aspetti che riterrete utili.e' del resto proprio attraverso la nostra convinta ricerca di nuovi percorsi che sentiamo l esigenza di un miglioramento operativo e qualitativo della nostra attività tradizionale (la grandine): un percorso che ci ha spinto ormai ad orientarci anche verso nuove proposte assicurative che le norme comunitarie e nazionali ci consentono di rendere esecutive. Basti pensare, per fare l esempio più lampante, alla possibilità di accedere al contributo statale dell'80% della spesa con una soglia del 30% di danni, o 20% se in zone svantaggiate, con le relative franchigie: opportunità che ci confortano nella convinzione che oggi sia assolutamente indispensabile avere la capacità di pensare a coperture di difesa delle produzioni agricole nella loro forma più ampia.

3 icerca uardare al futuro Sotto questo punto di vista, il Consorzio ha voluto operare anche aprendosi alla ricerca. Nel 2004, come noto, abbiamo avviato un'iniziativa di monitoraggio di alcune patologie che stanno colpendo il nostro sistema agricolo: il riferimento è in particolare alla "Diabrotica", patogeno di nuova introduzione nella nostra provincia che l esperienza di altri paesi (ad esempio gli U.S.A) ci insegna a non sottovalutare visto la sua potenziale forza distruttrice per una coltura per noi fondamentale come il mais. Ai risultati di questa essenziale ricerca è dedicata gran parte di questo numero della nostra newsletter: lasciateci sottolineare con particolare piacere la grande sensibilità e attenzione che su questo fronte abbiamo ricevuto dagli agricoltori e dalle istituzioni pubbliche, concretizzatosi tra l altro in un apposito finanziamento stanziato dalla Camera di Commercio di Brescia. Una buona base per prevedere una prosecuzione dell iniziativa in futuro. Ritornando alle assicurazioni, è con soddisfazione che poniamo in evidenza una grande novità: grazie ai recenti sviluppi normativi e agli accordi in essere con il mondo Assicurativo e con il settore zootecnico, ci sono ampie probabilità che, dal 2005, il nostro Consorzio possa offrire servizi assicurativi agevolati anche al settore della zootecnia,realtà strategica in Provincia di Brescia da sempre ai margini per quanto riguarda le polizze agevolate. Le emergenze sanitarie che hanno colpito il settore negli ultimi anni,come ad esempio le epizozie, hanno messo a dura prova la buona gestione degli allevamenti: da qui nasce l esigenza di una risposta pronta ed efficace. Nel momento in cui l'accordo sarà effettivamente operativo non mancheremo di darvi ampia e doverosa informativa. Nel frattempo, buona lettura. Il presidente del Consorzio Difesa Colture Intensive della Provincia di Brescia Giacomo Lussignoli IN QUESTO NUMERO 4 IL BILANCIO DELL ANNATA Le novità della campagna 04 6 NUOVO PROGETTO CODIFE L assistenza tecnica 7 LA DIABROTICA DEL MAIS L attività di monitoraggio 10 LE AVVERSITÀ MONITORATE Sharka, Flavescenza e Colpo di Fuoco Batterico 15 LETTERE DAI SOCI

4 IL BILANCIO DELL ANNATA Nel 2004 una campagna all insegna delle novità 4 Cari soci La campagna che andiamo a concludere è stata certamente la più innovativa e la più difficile da interpretare. I comunicati che nell'ultimo anno vi abbiamo trasmesso tramite il nostro notiziario e la stampa locale hanno illustrato dettagliatamente l'evolversi della normativa approvata dal Governo: gli adeguamenti richiesti con urgenza dalla Comunità Europea già per il 2004, la nuova legge, le nuove disposizioni, i nuovi decreti, le loro interpretazioni. E, alla fine, le nuove condizioni richieste dalle compagnie di assicurazione. Lo sviluppo della nuova normativa ha evidenziato con gli ultimi decreti, pochi giorni prima dell'apertura della campagna grandine, le innovative condizioni per l'assicurazione agevolata e, cioè la possibilità di accedere al contributo statale fino al 50% o, in alternativa, al contributo fino all'80%, ma con una soglia del 30% (20% per le zone svantaggiate). Per soglia si intende il valore minimo di danno accertato al di sopra del quale si accede al risarcimento; successivamente la compagnia paga la franchigia di riferimento contrattata con il consorzio: anch'essa, in taluni casi, può essere fissata al 30%. E da sottolineare come, a fronte di queste numerose novità normative, il nostro Consorzio abbia dovuto operare a lungo in un regime di totale incertezza, ma sempre nella consapevolezza di assumere decisioni importanti, a favore del socio anche sotto l'aspetto economico. Infatti il Decreto Legge n del 9/04/04 all'art. 3 prevede, per esigenze di spesa dello Stato, che questi possa, a campagna conclusa, rivedere il contributo fissato "fino" al 50% o all'80%, con un considerevole minor contributo! Lo scorso Aprile, come noto, abbiamo concluso le contrattazioni con le Compagnie per garantire ai nostri Soci le migliori opportunità offerte dal mercato assicurativo; abbiamo impostato pazienti e tenaci trattative con tutte le Compagnie d Assicurazione tanto da riuscire in un consistente contenimento dei costi (meno 7% medio). Come avrete potuto notare, se per l'assicurazione tradizionale abbiamo potuto gestire un unico rapporto e uniche condizioni con tutte le Compagnie, per l'assicurazione con contributo all'80% e soglia, abbiamo potuto contrattare solo con alcune compagnie che proponevano condizioni differenziate, le altre non hanno ritenuto opportuno entrare in questo nuovo mercato. Si evidenzia come in Provincia di Brescia siano stati assicurati con la soglia 30% (o 20% se in zona svantaggiata) e contributo 80% : il 18,5% dell'uva, il 4,5% delle olive da olio, il 26% del mais da seme e valori minori per frumento e mais da granella. Come si può notare abbiamo condotto una trattativa e, quindi, una campagna in tempi ristrettissimi, con l'incertezza della normativa, con le Compagnie di Assicurazione che hanno interpretato in maniera difforme le nuove norme ed in più con l'incertezza sull'effettiva entità del contributo dello Stato. Riteniamo tuttavia che la campagna assicurativa 2004 contro la grandine, viste le premesse, abbia prodotto un risultato decisamente positivo per tutti i Soci e per il Consorzio. In questi ultimi anni abbiamo cercato di essere particolarmente attivi nel fare da collegamento tra le necessità espresse dai Soci e il Ministero, (ora deputato a questo compito è chiamata l ISMEA), ottenendo l inserimento per l assicurazione agevolata di numerosi nuovi prodotti. Abbiamo constatato che questi nuovi inserimenti (quali cachi, cocomeri, meloni, pomidoro, patate, serre, ecc.), per il 2004 hanno contribuito al risultato finale per un valore assicurato pari a 18 mil.ni di euro: dimostrazione di grande attenzione da parte degli agricoltori che si sono ampiamente assicurati attestando la vivacità propositiva del Consorzio. Anche quest anno il Consorzio di Difesa ha concretamente proseguito la campagna d assicurazione agevolata con i benefici di legge per le serre fisse in struttura metallica rivestite in vetro temperato e similare, o in policarbonati, o con copertura in doppio film di plastica. Con piacere sottolineiamo che il Ministero ha inserito nelle agevolazioni per il 2004 anche il "sovraccarico da neve" da noi costantemente richiesto negli scorsi anni. Il Consiglio di amministrazione ha inoltre confermato, nell'ottica dell assistenza al Socio, la volontà di mantenere un nostro corpo peritale a favore di tutti i Soci e da loro più vol-

5 te richiesto per avere una più tangibile opportunità di difesa. Addentriamoci, ora, in alcuni dati relativi alla campagna. La campagna assicurativa 2004, ad oggi, può essere riassunta evidenziando i dati più indicativi e i valori più rilevanti, come di seguito: certificati stipulati: n 4.005; superfici assicurate: ha ; totale quantità di prodotti assicurati: ton e n piante; valore assicurato: euro ; (pari a ca delle vecchie lire) (erano euro nel 2003) premi da pagare alle compagnie di assicurazione: euro ; compagnie che hanno aderito alle nostre proposte: n 22. Questi dati, seppure significativamente positivi, non ci fanno sentire totalmente appagati, ma ci danno comunque maggiore fiducia per affrontare la prossima campagna assicurativa e per dare maggiore vigore alle nuove iniziative che abbiamo intrapreso nel 2004: innanzitutto il nostro progetto di assistenza tecnica in campo sulle fitopatie, positivamente accolto dalla Camera di Commercio di Brescia che ha deliberato di concederci un consistente contributo finanziario; oltre a questo, il Consorzio di difesa si sta dotando di un proprio portale internet che diventerà operativo a breve (entro dicembre); in esso potrete trovare tutte le informazioni, novità e attività che ci riguardano e ampie documentazioni in merito all'attività di assistenza tecnica all'agricoltore sulle fitopatie. Il portale è individuato con: Alla luce delle disposizioni e delle normative della Comunità Europea che concepisce l'assicurazione come unico sostegno a difesa del reddito dell'imprenditore agricolo al di là dei rischi d'impresa economici, eliminando ogni altra sovvenzione statale, concludiamo questa nostra esposizione sulla campagna 2004 ribadendo che oggi è sempre più importante sottolineare come i costi di assicurazione contro la grandine rappresentino una moderna, ed efficace contromisura a quella che può essere ravvisata come una delle maggiori incertezze in agricoltura: le agevolazioni oggi in vigore hanno attenuato l'incidenza negativa delle calamità naturali; nell'evoluzione della normativa si intravedono sicuramente bagliori di novità per una migliore copertura assicurativa e quindi la consapevolezza di poter rivolgere uno sguardo al futuro con maggiore serenità. Nel riconfermarvi la nostra piena disponibilità ed attenzione verso ogni vostra proposta o necessità di approfondimenti, vista la vicinanza delle festività natalizie, vogliamo rivolgervi i nostri più sinceri auguri Distinti saluti IL DIRETTORE Dr. Fernando Galvan COMUNICATO AI SOCI NON ASSICURATI NEL 2004 IL PRESIDENTE Giacomo Lussignoli OGGETTO: avviso di pagamento quota consortile ai Soci che nel 2004 non hanno sottoscritto una polizza assicurativa. Lo Statuto del Consorzio di Difesa (approvato dalla Regione Lombardia con decreto 23/01/03) stabilisce un contributo consortile per i Soci che non si assicurano e specifica: art.11 il Socio perde la qualifica per esclusione,nel caso in cui,per due esercizi, non abbia provveduto al pagamento dei contributi consortili. Quindi lo Statuto prevede la cancellazione dal libro soci per esclusione nel caso che per due esercizi non si paghi la quota consortile privando quindi il Socio da ogni beneficio inerente all iscrizione al Consorzio di Difesa di Brescia. L Assemblea Generale Ordinaria ha stabilito il contributo consortile annuale, a carico dei Soci non assicurati, pari a 15,00 (euro quindici/00). ADEMPIENDO TALE NORMA STATUTARIA LA INVITO QUINDI AL VERSAMENTO DELLA CIFRA INDICATA PER IL 2004 PARI AD EURO 15,00 da effettuarsi inderogabilmente entro il 31 DICEMBRE 2004 tramite pagamento al Banco Posta su c/c CAB ABI 07601; versamento sul c/c CAB ABI 03500, Banco di Brescia intestato a: Consorzio di Difesa delle Colture Intensive di Brescia; presso gli uffici della nostra sede a Poncarale. Gli uffici del Consorzio di Difesa sono a Vostra disposizione con orario d apertura dalle 8.15 alle e dalle alle 17.30, il venerdì dalle alle

6 LA NUOVA PROPOSTA DEL CONSORZIO DI DIFESA Progetto di assistenza tecnica: presente e futuro di un nuovo servizio 6 Funghi, insetti, batteri, virus, fitoplasmi, avversità meteoriche ed abiotiche in genere. Sono molti i fattori che possono influire negativamente sulle colture determinando danni diretti ed indiretti alle produzioni vegetali. Avversità nuove, di recente introduzione da Paesi esteri, si vanno ad affiancare ad altre già note, a loro volta in continua evoluzione. Un settore molto dinamico e complesso quello della difesa delle colture agrarie, in cui le novità sono all ordine del giorno. Nuovi prodotti, nuove tecniche di difesa, nuove avversità, nuove conoscenze rimanere aggiornati è davvero complesso senza avere competenze specifiche nel settore e tempo da dedicarvi. Per questa ragione il CONSOR- ZIO DI DIFESA dal 2004 ha deciso di avviare un progetto di assistenza tecnica in campo fitosanitario (soprattutto per le imprese associate) con l obiettivo di poter fornire un servizio specializzato in questo settore. Per la realizzazione delle attività ci si è avvalsi di un contributo finanziario della CAMERA DI COM- MERCIO INDUSTRIA ARTIGIA- NATO E AGRICOLTURA di Brescia. Siamo poi ricorsi alla professionalità del Dr. Mauro Agosti, Agronomo specializzato nel settore della difesa, con diversi anni di esperienza sul territorio bresciano. L attenzione è stata focalizzata principalmente sulle avversità da quarantena, ovvero quelle avversità che per la loro pericolosità sono sottoposte a decreti di lotta obbligatoria da parte dello Stato, ma non sono stati persi di vista anche tutti gli altri aspetti del settore. Per quanto riguarda i patogeni sottoposti a norme legislative, in provincia di Brescia sono presenti da alcuni anni tre di queste pericolose avversità e, quest anno, una quarta è stata segnalata per la prima volta, proprio nell ambito del nostro progetto. L obiettivo che si intende raggiungere è dunque quello di un assistenza tecnica che abbia una ricaduta la più ampia possibile sulle aziende associate, basata sulla raccolta e diffusione di informazioni puntuali per la difesa delle colture e sull approfondimento della conoscenza attraverso attività di ricerca applicata. La difesa fitosanitaria che vorremmo attuare può anche significare che ad ogni associato in futuro possono venire fornite indicazioni puntuali per la risoluzione di particolari problematiche aziendali o per l identificazione di avversità di difficile riconoscimento per l agricoltore. In questo primo anno diverse cose sono state fatte. Gli obiettivi per il futuro sono sicuramente ambiziosi e di ampio respiro. Occorre sicuramente investire tempo e denaro, ma crediamo che, se ben realizzato, un servizio di questo tipo e a questo livello, sia molto importante per le aziende. Gli scambi commerciali nazionali ed internazionali, infatti, favoriscono enormemente la diffusione delle avversità. La comparsa del Colpo di fuoco batterico non è che un esempio. In autunno è stata segnalata da noi per la prima volta nella nostra provincia la Peronospora del basilico, patologia fungina estremamente invasiva e dannosa. La coltivazione del basilico non è da noi molto diffusa, ma rappresenta una coltura secondaria importante per alcune aziende. Altre avversità sono state segnalate in Regione Lombardia e se ne attende a breve l arrivo anche nel bresciano. Inutile ripetere che anche in questi casi un monitoraggio attento risulta fondamentale per localizzare immediatamente i focolai ed intervenire nel modo più corretto. Ed è questo ciò che il nostro Consorzio si propone di fare.

7 PROGETTO DI ASSISTENZA TECNICA 2 L attività di monitoraggio sulla Diabrotica del mais La Diabrotica virgifera virgifera Le Conte Fig. 1 - Schema di distribuzione in campo delle trappole utilizzate per il monitoraggio. Quella della diabrotica del mais è una presenza ormai pienamente accertata, purtroppo, in tutta la nostra provincia. Sulla base di questo fatto, si è ritenuto opportuno iniziare ad analizzare in modo più preciso la consistenza delle popolazioni,al fine di prevedere per tempo la comparsa dei danni. Per questa ragione la nostra attività si è orientata su un sistema di monitoraggio particolare, prendendo una direzione diversa rispetto a quella utilizzata da altri in passato: le trappole a feromone, molto attrattive e adatte a studiare la presenza/assenza dell insetto, sono state sostituite da trappole cromotropiche, meno attrattive, ma idonee a studiare la dimensione della popolazione. Studi americani hanno, infatti, correlato l entità delle catture con questo tipo di trappole con il rischio potenziale di danno l anno successivo. Alla luce di quanto valutato abbiamo proceduto con trappole cromotropiche. Sulla base di queste considerazioni sono stati scelti una trentina di appezzamenti coltivati a mais in monosuccessione da più anni, sparsi nella zona ovest della provincia di Brescia,e cioè quella che risulterebbe maggiormente infestata. In ciascun appezzamento sono state installate sei trappole secondo il protocollo concordato con la Regione Lombardia per dare effettiva validità al monitoraggio (vedi figura 1). Poi, per otto settimane, si è proceduto al controllo settimanale delle stesse. Per ciascun rilievo si è tenuta appropriata documentazione e apposito accertamento statistico. Si è poi provveduto ad analizzare statisticamente i vari dati e gli indici di rischio rapportandoli poi con il valore di soglia (5). Nonostante i dati del monitoraggio abbiano evidenziato un ulteriore crescita delle popolazioni rispetto agli anni precedenti, gli indici di rischio ottenuti dall elaborazione di tutte le catture sono risultati molto al di sotto del valore di soglia. Questi dati indicano che anche per il prossimo anno probabilmente non avremo significativi danni da Diabrotica nella nostra provincia. Il monitoraggio ha fornito anche altre indicazioni molto importanti, evidenziando come le popolazioni possano essere molto diverse anche in appezzamenti relativamente vicini. Questo significa che per avere un quadro preciso della densità dell in- 7

8 PROGETTO DI ASSISTENZA TECNICA 2 Fig. 2 - Indice di rischio per Diabrotica, calcolato in base alle catture dei 36 appezzamenti monitorati.tutti i valori sono abbondantemente al di sotto della soglia di intervento. Fig. 3 - Andamento delle catture di maschi di Diabrotica virgifera virgifera rilevato in provincia di Brescia 8 setto occorre monitorare molti appezzamenti e che i dati di un unico appezzamento sono solo indicativi della realtà della zona (vedi figura 2). Il progetto prevederebbe di proseguire Il monitoraggio anche per il prossimo anno, con l obiettivo di rimonitorare gli appezzamenti più significati ed aggiungerne di nuovi, al fine di dare maggiore ampiezza e significatività ai dati raccolti e fornire agli agricoltori un indicazione sempre più precisa sul rischio di danno (vedi figura 3). Uno sguardo al futuro Gli sviluppi futuri di un servizio come quello intrapreso sono molteplici, alcuni già in fase di preparazione, altri per il momento solo in fase di elaborazione. È nostra intenzione proporre la continuazione dei monitoraggi delle avversità da quarantena, vista l importanza che questi rivestono a livello aziendale e provinciale; l idea è anche quella di continuare con l attività di monitoraggio dei focolai di Sharka ed Erwinia, fornendo eventualmente la collaborazione al Servizio Fitosanitario Regionale, che istituzionalmente si occupa di queste avversità. Relativamente alla Diabrotica del mais si prevede un allargamento dell area monitorata, aumentando il numero di appezzamenti controllati e contando sulla collaborazione delle singole aziende per l attuazione del monitoraggio aziendale. A tal fine intenderemmo, se possibile, organizzare incontri specifici nei quali saranno presentati i dati del monito-

9 raggio del 2004, spiegando alle aziende come effettuare in pratica il monitoraggio aziendale. Il coinvolgimento diretto degli agricoltori è un elemento importante per il futuro in quanto toccherà a loro gestire l avversità nella propria azienda: è pertanto fondamentale che imparino a riconoscerla e a controllarla. Oltre al monitoraggio delle avversità da quarantena è previsto il monitoraggio delle principali avversità delle colture agrarie diffuse fra gli associati. In questo modo sarà possibile fornire indicazioni dettagliate e precise sui voli dei fitofagi o sulla comparsa di patologie fungine ed aiutare gli agricoltori. L apertura del sito Internet del Consorzio di Difesa ( prevista per il dicembre 2004 favorirà la diffusione dei dati ed il dialogo con gli agricoltori. Tra le pagine ve ne saranno, infatti, alcune dedicate esclusivamente alla difesa fitosanitaria, dove saranno riportate le schede delle patologie più diffuse, la normativa di riferimento, le informazioni aggiornate sui prodotti fitosanitari (revoche, limitazioni o estensioni di impiego, ecc.) e altre notizie utili alle Fig. 4 - Andamento dell infezione di Sharka in provincia di Brescia.Il numero di piante infette comprende tutte le specie sensibili. Fonte SFR - Regione Lombardia aziende. Inoltre, per il prossimo anno l intenzione è quella di approfondire le conoscenze sulla biologia e sulle tecniche di monitoraggio della Diabrotica del mais. Se ve ne sarà la possibilità si prevede l esecuzione di diverse prove sperimentali a riguardo, con l obiettivo finale di trovare un modo efficace e semplice di verificare la persenza dell insetto e poterla correlare con un indice di rischio per l anno successivo (vedi figura 4). In questo modo sarà più semplice per l agricoltore prendere decisioni in merito all ordinamento colturale della propria azienda in funzione di questa avversità. Sarà ancora ricercata la preziosa collaborazione con la CAMERA DI COMMER- CIO INDUSTRIA ARTIGIA- NOTO E AGRICOLTURA di BRESCIA e cercheremo di coinvolgere anche altri Enti pubblici di riferimento (Regione e Provincia) al fine di migliorare i rapporti di collaborazione. 9

10 PROGETTO DI ASSISTENZA TECNICA 3 Ecco le avversità monitorate 10 DIABROTICA DEL MAIS La Diabrotica virgifera virgifera Le Conte è un Coleottero Crisomelide di origine centro-americana, arrivato negli USA con l introduzione del mais coltivato e diffusasi in seguito all'espansione della monocoltura e della monosuccessione. In Europa è stato segnalato nel 1992, in Italia nel 1998 e in Lombardia per la prima volta nel 2000, nell area dell aeroporto di Malpensa. La Diabrotica compie un'unica generazione l'anno a spese essenzialmente delle piante di mais. Lo svernamento avviene allo stadio di uovo nel terreno. Dalla metà di maggio (il periodo varia secondo numerosi fattori) le larve neonate iniziano a nutrirsi delle radici secondarie del mais per poi aggredire le radici primarie nelle fasi più avanzate. La schiusura delle uova procede sino ai primi di giugno, mentre le larve sono presenti nel terreno fino alla metà di luglio. Gli adulti compaiono dalla seconda metà di giugno fino a luglio e rimangono attivi fino a settembre, ottobre, nutrendosi principalmente del polline del mais e di diverse Poacee, Fabacee, Cucurbitacee e Asteracee, molte delle quali sono comuni infestanti del mais o crescono ai bordi degli appezzamenti. Dopo alcuni giorni dalla comparsa, gli adulti si accoppiano e le femmine iniziano a deporre nel terreno le uova, che rimarranno in diapausa sino alla primavera successiva.

11 I danni sono causati essenzialmente dalle larve che, se in numero consistente, sono in grado di distruggere anche totalmente l apparato radicale provocando la caduta della pianta, che tende, poi, a risollevarsi, assumendo il caratteristico portamento a collo d oca. La situazione può essere aggravata dall attività trofica degli adulti che si nutrono delle sete fiorali tagliandole alla base, riducendo la fecondazione e quindi la produzione della granella. Meno significativo il danno provocato dagli adulti che si nutrono della granella neoformata e le erosioni che possono essere provocate sulle foglie. Il danno globale è dovuto principalmente alla riduzione delle fitness della pianta con conseguente diminuzione della produzione. Nei casi più gravi si possono avere perdite in fase di raccolta per effetto dell allettamento delle piante. In queste situazioni il danno può raggiungere livelli molto significativi. In Lombardia l insetto è stato segnalato per la prima volta nel 2000 nell area dell aeroporto di Malpensa, ma pare ragionevole datare l introduzione in Lombardia un anno o due prima nell area di confine Como-Chiasso. Dal primo rinvenimento la Diabrotica è stata progressivamente segnalata in tutte le altre province lombarde, seguendo una linea di espansione in direzione estsud e risultando presente ad oggi su tutto il territorio regionale. Le popolazioni più consistenti sono localizzate in un area a cavallo fra le province di Como,Varese e Milano. Nelle province di Cremona Bergamo, Pavia e Brescia, si ritrovano popolazioni stabili, ma numericamente ancora poco consistenti in linea generale, con aree limitate di catture più significative. Sporadica è invece la presenza dell insetto nell area est della provincia di Brescia, e nelle province di Mantova e Sondrio. Il primo ritrovamento in provincia di Brescia è avvenuto nel 2002, ma è ragionevole pensare che alcuni LA STRUMENTAZIONE Lo sviluppo di un servizio di assistenza tecnica specializzato, come quello che si intende realizzare, non può prescindere dal dotarsi di strumentazione tecnica funzionale allo svolgimento delle attività. In questo primo anno abbiamo acquistato oltre ad un idoneo PC, un sistema GPS ed un software GIS, che ci permettono di rilevare le coordinate geografiche di punti, percorsi ed aree, e di trasferirle su carte e mappe. In questo modo è possibile individuare tutti i parametri relativi agli appezzamenti e alle aree monitorate ed ottenere carte tematiche di distribuzione delle avversità a livello aziendale, di regione agraria o di provincia. Entro fine anno è previsto l acquisto di due microscopi e di testi specifici per la diagnostica delle avversità fungine ed entomologiche in modo da poter migliorare il servizio di assistenza tecnica fornito agli associati. individui fossero presenti nei Comuni a confine con la provincia di Bergamo già nel Fino al 2002 la Diabrotica era stabilmente presente unicamente nei comuni a confine con la provincia di Bergamo, mentre individui isolati sono stati catturati nell area sud, al confine con Cremona e nessun esemplare è stato osservato nei Comuni all interno della provincia e nell area est. Nel 2003 si è assistito ad un notevole incremento delle popolazioni nell area dei comuni al confine con Bergamo e ad essi limitrofi, con segnalazioni localizzate di catture consistenti. Non sono state tuttavia osservate o segnalate piante sintomatiche. Nello stesso anno catture di Diabrotica sono state osservate in tutta la provincia, con esclusione dell area sud-est a confine con il basso mantovano. In tutta quest area le popolazioni apparivano numericamente molto basse. Alcuni esemplari sono stati catturati anche in Comune di Bagolino, a Ponte Caffaro, in una limitata area maidicola che comprende anche il comune di Storo in provincia di Trento. SHARKA DELLE DRUPACEE (PPV) La Vaiolatura delle drupacee, comunemente nota con il nome di Sharka, è una malattia virale molto antica, segnalata per la prima volta in Bulgaria nel Il virus ha interessato per lungo tempo solamente susino ed albicocco e solo dagli anni 60 è stato segnalato su pesco. La prima segnalazione in Italia risale al 1973, su susino. Ad oggi la Sharka è la più pericolosa avversità da quarantena di pesco, susino, albicocco. La malattia può colpire anche il ciliegio, ma tale eventualità è piuttosto rara. I sintomi sono alquanto variabili e talvolta di difficile identificazione. L espressione dei sintomi dipende dalla specie, dalla varietà, dalle condizioni ambientali, dal ceppo del virus. Sulle foglie si hanno generalmente macchie clorotiche lineari o circolari, o a foglia di quercia, originatesi attorno ad una nervatura. I 11

12 PROGETTO DI ASSISTENZA TECNICA 3 12 frutti manifestano spesso maculature clorotiche circolari di colore giallo o bruno, alle quali corrispondono, nel caso dell albicocco, anelli evidenti sul nocciolo. Unicamente su pesco con fiori rosacei i sintomi sono visibili anche sui fiori, che manifestano rotture di colore sui petali. Le piante infette producono frutti non commerciabili e in fase avanzata anche non commestibili e sono pericolosi serbatoi della malattia, che è trasmessa in campo dagli afidi. I controlli in provincia di Brescia sono iniziati nel 1996, secondo le disposizioni del decreto di lotta obbligatoria. Dai primi ritrovamenti su susino, si sono poi rinvenute numerose piante di pesco infettate dal ceppo M del virus, il più pericoloso ed epidemico. Ogni anno si è provveduto ad abbattere le piante sintomatiche, con costi non indifferenti per le aziende maggiormente colpite, e ad espandere i controlli alle aziende non ancora controllate. Nel 2004 il programma di monitoraggio concordato con la Regione Lombardia ha previsto il controllo visivo di tutte le piante sensibili negli appezzamenti individuati come focolaio della malattia negli anni precedenti, sia in fase fiorale per il pesco, sia successivamente su foglie e frutti. Purtroppo la virosi è risultata ancora presente in tutti i focolai, anche se con percentuali di infezione generalmente basse. La costante presenza della malattia, la sua lenta espansione e la sua pericolosità, devono indurre i frutticoltori ad avere la massima attenzione nei confronti di questa malattia. Per decreto della Regione Lombardia, dal prossimo anno nei comuni di Brescia, Collebeato, Concesio, Villa Carcina sarà obbligatorio utilizzare per gli impianti di drupacee unicamente varietà certificate virus esenti. In tutta la provincia è comunque vivamente consigliato l impianto di piante dotate di passaporto delle piante, obbligatorio per tutte le drupacee, acquistate presso vivaisti professionali. FLAVESCENZA DORATA DELLA VITE Fra le avversità da quarantena presenti in provincia di Brescia, la Flavescenza dorata (FD) della vite è sicuramente quella più conosciuta. I notevoli danni provocati negli ultimi anni alle aziende vitivinicole, i sintomi molto evidenti, hanno certo contribuito alla sua triste popolarità.

13 Dopo alcuni anni nei quali la lotta obbligatoria al vettore ed i numerosi estirpi hanno permesso di ridimensionare il problema, quest anno si è osservata una ricomparsa di sintomi di fitoplasmosi riferibili a Flavescenza dorata. Si sottolinea riferibili, in quanto dalle prime indagini compiute in provincia pare che tali sindromi siano provocate da un altro agente patogeno denominato Legno Nero. La sintomatologia è pressoché sovrapponibile a quella di FD, ma il decorso della malattia pare meno infausto. Sono necessarie però ulteriori indagini per confermare questa ipotesi e verificare correttamente la situazione. Nel frattempo le popolazioni di Scaphoideus titanus Ball. unico vettore riconosciuto di FD, paiono fortunatamente ridotte a livelli molto bassi dai trattamenti insetticidi eseguiti. COLPO DI FUOCO BATTERICO La Erwinia amylovora è il batterio agente causale del Colpo di fuoco batterico, patogeno da quarantena che attacca numerose Rosacee, tra cui melo, pero, Cotoneaster, Crategus, Pyracanta. Sono oltre 200 gli ospiti riconosciuti di questo batterio, considerato la maggiore avversità di questa famiglia botanica. Segnalato per la prima volta nel 1780 negli USA, il batterio si è poi gradualmente diffuso negli altri continenti. La prima segnalazione in Italia è del I sintomi sono abbastanza simili su tutte le specie sensibili e consistono in avvizzimenti e disseccamenti dei fiori, frutti e germogli, mentre sugli organi legnosi si formano cancri. I germogli colpiti avvizziscono in modo rapido e improvviso, ripiegandosi ad uncino, mentre le foglie ed i frutti imbruniscono e disseccano senza cadere. In presenza di elevata umidità all altezza dei cancri compare un essudato bianco-giallastro, rappresentato dalle colonie batteri- AGROMETEOROLOGIA E AVVERSITÀ Lo sviluppo della maggior parte delle avversità è legato alle condizioni ambientali e talvolta alla fase fenologica della coltura. Si pensi ad esempio alla peronospora della vite, che non è in grado di attaccare la vegetazione se non si verifica la famosa regola dei tre 10 (10mm di pioggia nelle 24h, 10 C di temperatura media, 10cm di vegetazione del tralcio), così come lo sviluppo degli insetti è fortemente influenzato dalle temperature, tanto che si può seguirne la crescita e la dinamica attraverso le sommatorie termiche (gradi giorno). La disponibilità di dati meteo e di modelli previsionali sono dunque due elementi molto importanti per una gestione integrata delle avversità. Sfruttando i dati registrati dalle centraline meteorologiche della Provincia, integrati con elaborazioni proprie, si può consigliare alle aziende il miglior momento di intervento con gli agrofarmaci. Non dobbiamo dimenticare che molti dei prodotti attualmente disponibili hanno ottime caratteristiche di efficacia, selettività, tossicità, ma devono essere distribuiti in modo molto preciso e ben posizionati. Il ritardo di uno, due giorni del trattamento può vanificarne l efficacia, a fronte di un costo di acquisto e distribuzione spesso non indifferente. La valutazione delle condizioni ambientali abbinata al monitoraggio dell'avversità, permette inoltre di verificare il rischio di danno in tempo reale ed evitare quindi trattamenti inutili o ripetuti nel caso non ve ne fosse l effettivo bisogno. L interpretazione dei dati meteo e dei monitoraggi è alla base delle linee guida che vengono diffuse con i bollettini agrometeorologici settimanali e che rappresentano uno strumento funzionale ed importante per le aziende agricole. 13

14 PROGETTO DI ASSISTENZA TECNICA 3 14 che. La malattia, che attacca principalmente il pero fra le specie coltivate, è diffusa in Emilia Romagna, in Veneto e in Lombardia in provincia di Mantova. Nel bresciano non era ancora comparsa, anche se si temeva l introduzione da tempo. Nell estate 2004 su segnalazione di un azienda sono stati riscontrati sintomi riferibili alla malattia e in seguito l analisi specifica ha dimostrato la presenza del pericoloso batterio. La Regione Lombardia ha già applicato le procedure previste dal decreto di lotta obbligatoria nella zona interessata. La situazione appare per ora gestibile e confinata ad un area ristretta. Sarà però solo il prossimo anno che avremo un quadro più preciso della situazione, con la speranza che il batterio non sfugga dall area focolaio. Non solo avversità esotiche di recente introduzione necessitano di ulteriori conoscenze, ma anche avversità da tempo conosciute possono modificare il loro comportamento e colonizzare nuove aree o nuove colture. È il caso ad esempio della Mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata Wied.). Questo insetto, tipicamente legato agli ambienti caldi del bacino mediterraneo, giungeva nelle nostre regioni settentrionali solo sporadicamente, in seguito ad introduzione accidentale con frutta infestata proveniente dalle aree meridionali. La dannosità della mosca era pertanto estremamente limitata e l insetto non era considerato un avversità per le nostre coltivazioni. Negli ultimi dieci anni si sono evolute popolazioni di Ceratite adattate a sopravvivere anche negli ambienti settentrionali, che hanno iniziato a divenire dannose alle produzioni frutticole. Su segnalazione di alcuni agricoltori che lamentavano danni non riferibili ad avversità conosciute sono iniziati cinque anni fa i primi studi in collaborazione con l Istituto di Entomologia Agraria dell Università di Milano, che hanno portato all acquisizione di importanti dati sulla biologia di Ceratitis capitata in Lombardia e nel bresciano. L aspetto più importante è legato alla capacità della mosca di soggiornare nei nostri ambienti anche nel periodo invernale, ed essere quindi una presenza costante nei frutteti infestati. L attività inizia attorno al mese di giugno ad opera dei pochissimi esemplari che sopravvivono ai rigori invernali. A seconda dell andamento delle temperature primaverili, l inizio dell attività può passare del tutto inosservato e la mosca divenire dannosa solo alla fine di luglio, quando la popolazione aumenta, oppure manifestare la sua presenza e dannosità già a giugno. Le femmine depongono all interno dei frutti di diverse specie vegetali (più di 200 segnalate) 4-10 uova, da cui nascono minuscole larve bianche che si sviluppano all interno del frutto. Completato lo sviluppo, le larve abbandonano il frutto, ormai compromesso, e si lasciano cadere a terra dove si impupano e da dove sfarfallerà l adulto. L insetto compie 4-5 generazioni e prosegue la sua attività fino a quando le temperature scendono sotto i C. La mosca può sopravvivere su moltissime specie vegetali, e nei nostri frutteti risulta dannosa principalmente a albicocco, pesco, melo, pero, kaki e talvolta kiwi. La lotta risulta alquanto complessa in quanto la mosca è difficile da monitorare e, attaccando i frutti solo quando prossimi alla maturazione, lascia pochi margini alla lotta chimica per il problema dei tempi di carenza e dei residui. Esistono tuttavia prodotti efficaci, sia adulticidi sia larvicidi, che se usati regolarmente permettono di ridurre la popolazione a livelli inferiori alla soglia di danno. Poiché la mosca risulta in grado di moltiplicarsi in modo significativo su diverse specie è fondamentale trattare tutte le piante da frutto presenti nelle adiacenze dell impianto, comprese quelle abbandonate e degli orti famigliari.terminati gli stacchi è buona cosa eliminare tutta la frutta pendente e distruggerla, per evitare che l insetto si possa riprodurre nei frutti scartati e lasciati in campo.

15 LETTERE DAI SOCI Durante la scorsa estate abbiamo ricevuto da un socio: Essendo venuto a conoscenza che il Consorzio di difesa si sta interessando alla Diabrotica del mais, coltura che per me è di fondamentale importanza, vi pongo una serie di domande che spesso mi vengono in mente quando sento parlare di questo problema e più precisamente: In Provincia di Brescia è già stata trovata ed ha fatto danni? Anche se non ci sono danni che si vedono in campo, devo preoccuparmi o è solo allarmismo? Cosa pensate di fare (e cosa dicono i tecnici) per il futuro?, sarebbe una buona cosa se il consorzio di difesa si impegnasse di informare gli agricoltori in modo costante e soprattutto non di parte sui rischi, se ci sono, per le nostre campagne. Siete in grado di farlo? Mi piacerebbe una vostra risposta precisando che la mia azienda non è mai stata controllata e che il problema diabrotica mi è praticamente sconosciuto. Lettera firmata Due sono le condizioni essenziali perché ci possa essere un danno da Diabrotica: la presenza dellìinsetto e la presenza di mais in monosuccessione. Ovunque tali condizioni si verifichino presto o tardi i danni compaiono se non si interviene. Dal 2003, e ancor più nel 2004, l insetto è stato segnalato in tutta la provincia di Brescia ove sia coltivato mais. Un focolaio è stato ritrovato persino a Ponte Caffaro! Inutile dire che con ettari coltivati a mais (buona parte in monosuccessione) la provincia di Brescia è sicuramente un area fortemente a rischio di danno. Perché i danni si verifichino, non è sufficiente la presenza dell insetto, ma occorre che le popolazioni raggiungano una certa dimensione.ecco spiegato il motivo per cui l insetto è presente ovunque, ma sino ad ora non si sono registrati danni nella nostra provincia. I dati del monitoraggio condotto dal Consorzio nel 2004 ci dicono che le popolazioni stanno crescendo di anno in anno, ma che anche per il 2005 non avremo danni economici da Diabrotica nei nostri appezzamenti. Per evitare spiacevoli inconvenienti è comunque necessario monitorare a livello aziendale il livello delle popolazione, mediante l utilizzo di trappole specifiche. Per il 2005 il Consorzio prevede di proseguire il monitoraggio istituzionale e di organizzare incontri di formazione ed informazione per i propri soci al fine di istruirli a controllare loro stessi il livello delle popolazioni nelle proprie aziende. Con l apertura del sito Internet del Consorzio e tramite i bollettini avremo inoltre la possibilità di fornire informazioni in tempo reale durante la campagna,allertando le aziende qualora vi fossero situazioni di emergenza. Il nosto socio può stare tranquillo, avrà molte occasioni per imparare a conoscere questo insetto! VI INVITIAMO A CONTATTARCI UTILIZZANDO FAX O .

16 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN CARICA PRESIDENTE VICEPRESIDENTE Lussignoli Giacomo Caruna Salvatore Beccalossi Giorgio Consigliere d Amministrazione Bignetti Giulia Consigliere d Amministrazione Bosetti Giovanni Consigliere d Amministrazione Cancelli Ernesto Consigliere d Amministrazione Cirelli Paolo Consigliere d Amministrazione Cottini Paolo Consigliere d Amministrazione Dallera Giuseppe Consigliere d Amministrazione Fois Salvatore Consigliere d Amministrazione Gerola Maria Consigliere d Amministrazione Guainazzi Romeo Consigliere d Amministrazione Peli Dario Consigliere d Amministrazione Scalmana Oscar Consigliere d Amministrazione Torri Giancarlo Consigliere d Amministrazione In carica dall Aprile 2004 Collegio Sindacale: Paolella Giuseppe - Presidente (di nomina ministeriale); Ramponi Oreste (di nomina Regione Lombardia); Mazzucchelli Alfredo, Ramella Giancarlo,Trerotola Giovanni Direttore: Galvan Fernando Presso i nostri uffici potete rivolgervi a: Rossi Nadia Treccani Matilde

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