Fattori di successo per PMI svizzere 2015

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1 INVESTMENT STRATEGY & RESEARCH Economic Research Fattori di successo per PMI svizzere 2015 Settembre 2015 Swiss Issues Settori Investire con interessi bassi e un franco forte

2 Sigla editoriale Editore Loris Centola Global Head of Research and Head of Business Development Tel Dr. Oliver Adler Head Economic Research Tel Contatto Stampa FO-Fotorotar AG, Gewerbestrasse 18, 8132 Egg/ZH Chiusura redazionale 20 luglio 2015 Ordinazioni Copie singole (gratuite) direttamente presso il vostro consulente. Copie elettroniche tramite Ordinazioni interne tramite via MyShop con il n. mat Visitate il nostro sito Internet Copyright La pubblicazione può essere citata con l indicazione della fonte. Copyright 2015 Credit Suisse Group AG e/o delle sue affiliate. Tutti i diritti riservati. Autori Dr. Patricia Feubli patricia.feubli@credit-suisse.com Emilie Gachet emilie.gachet@credit-suisse.com Emanuel Roos Maxime Botteron Swiss Issues Settori Settembre

3 Editoriale Come lo scorso anno, sebbene con proporzioni ancor più rilevanti, anche il 2015 si è aperto con un evento ben preciso che ha modificato radicalmente le previsioni e i ragionamenti sull andamento economico del nostro paese: mentre quindi il 9 febbraio 2014 passava l iniziativa contro l «immigrazione di massa», che ha gettato nell incertezza i rapporti fra la Svizzera e l UE mercato di sbocco più grande per le PMI impegnate nell export, il 15 gennaio di quest anno, la Banca nazionale svizzera (BNS) aboliva a sorpresa la soglia minima di cambio con l euro, scatenando una rivalutazione del franco svizzero di portata massiccia che, a tutt oggi, non è ancora stata corretta. Entrambi gli eventi, seppur per motivi diversi, non hanno tuttavia (ancora) determinato una perdita evidente dell attrattività economica del nostro paese. O almeno questo è quanto dichiarato dalle quasi PMI che dal 2012 partecipano ogni anno al nostro sondaggio sui fattori di successo della piazza economica svizzera. Anche quest anno, le imprese di piccole e medie dimensioni hanno sostanzialmente dato buoni voti all economia locale. Eppure non si può di certo trascurare che tale valutazione ha subito un graduale peggioramento dai tempi della prima rilevazione avvenuta tre anni fa e che le PMI guardano tendenzialmente al futuro con pessimismo. Con il presente studio ci proponiamo, quindi, di approfondire in quali termini tale valutazione generalizzata possa influenzare le decisioni concrete degli imprenditori elvetici. Siamo, infatti, alla vigilia di importanti scelte su molti fronti. Un ruolo cruciale in tal senso lo svolgono le decisioni d investimento delle imprese. Gli investimenti di oggi siano essi nel campo dei beni strumentali, degli immobili aziendali, della formazione del personale, della ricerca e dello sviluppo oppure nella partecipazione strategica getteranno inevitabilmente le basi per il successo futuro. Nella nostra quarta edizione della serie «Fattori di successo per PMI svizzere» ci concentreremo pertanto sull attività orientata agli investimenti delle PMI. Alle imprese intervistate abbiamo chiesto: Quanto hanno investito negli ultimi anni e in quali ambiti? Perché hanno investito? Come hanno finanziato tali investimenti? E quali ostacoli hanno incontrato lungo il cammino? Sullo sfondo delle risposte ricevute, abbiamo poi voluto esaminare quali sono stati gli effetti prodotti da un contesto caratterizzato da tassi bassi persistenti ormai da diversi anni, ad eccezione delle fasi di rivalutazione del franco del 2010/2011 e del 2015, sull attività d investimento delle piccole e medie imprese. Vi auguriamo una buona e stimolante lettura. Andreas Gerber Responsabile Affari PMI Svizzera Oliver Adler Responsabile Economic Research L Unione svizzera delle arti e dei mestieri (USAM) e Credit Suisse L Unione svizzera delle arti e dei mestieri (USAM) rappresenta 250 organizzazioni partecipanti e all incirca imprese. Tutelando gli interessi delle PMI svizzere, la maggiore associazione mantello dell economia elvetica si impegna per costruire condizioni quadro ottimali in campo economico e politico nonché per creare un contesto favorevole alle imprese. Da oltre cinque anni l Unione svizzera delle arti e dei mestieri (USAM) collabora con Credit Suisse in diversi settori. Si tratta di un impegno rivolto agli imprenditori locali di oggi e di domani, perché è in Svizzera che si creano posti di lavoro, che si promuove l innovazione e che si generano i valori. Swiss Issues Settori Settembre

4 Sommario Management Summary 5 Informazioni sul sondaggio PMI Fattori di successo per PMI svizzere 9 Importanza e influenza attuali 9 Sviluppi attesi 11 Investimenti delle PMI 13 Panorama macroeconomico 13 Portata e settori d investimento 17 Motivi e ostacoli d investimento 20 Spese per la formazione del personale 23 Finanziamenti 24 Un franco forte 30 Conclusioni 35 Allegato 36 Swiss Issues Settori Settembre

5 Management Summary Da parte delle PMI, ancora un attestato di stima per la piazza economica svizzera (pagine 9 12) La valutazione della piazza economica potrebbe peggiorare ulteriormente (pagine 9 12) Gli investimenti migliorano la qualità della piazza economica (pagine 13 16) La portata degli investimenti subisce gli effetti negativi dell incertezza politica ed economica (pagine 13 16) Regolamentazione, incertezza e carenza di personale specializzato: questi i principali ostacoli all investimento per le PMI (pagine 20 22) Le PMI investono mediamente il 10% del loro fatturato (pagine 17 19) Per il quarto anno consecutivo, Credit Suisse ha intervistato nel 2015 le PMI svizzere per conoscere i fattori di successo della piazza economica locale. Come avvenuto in passato, anche quest anno i voti dati dalle PMI alle condizioni quadro economiche e politiche del nostro paese sono buoni. A detta dei partecipanti, il fattore di successo più importante che influenza positivamente l andamento delle PMI sarebbe rappresentato soprattutto dal personale specializzato. Ciò nondimeno, dal 2012 a oggi, la valutazione della piazza economica svizzera ha subito un leggero peggioramento. A influenzare questa posizione più prudente sono soprattutto il contesto economico e, ancora una volta, le condizioni quadro normative. Inoltre, gli intrecci internazionali dell economia svizzera nel 2015 incidono sul successo delle PMI in modo più negativo rispetto all anno scorso. A contribuire a tale andamento vi sarebbe l attuale rivalutazione del franco. In futuro la valutazione della piazza economica svizzera a cura delle PMI potrebbe subire un nuovo deterioramento. Sono soprattutto le imprese operanti nell industria e nel commercio a presupporre che sul medio periodo i fattori di successo potrebbero svilupparsi in modo sfavorevole. Secondo il sondaggio, si rivela indispensabile intervenire soprattutto nell ambito del contesto economico e delle condizioni quadro normative che, dopo il capitale umano, incidono in misura maggiore sul successo di una PMI. E mentre il contesto economico può essere influenzato solo limitatamente dalle imprese, nel caso delle condizioni quadro normative urge l intervento del mondo politico. Da quattro anni ormai, le PMI intervistate nell ambito del nostro sondaggio sollevano il problema dell eccessiva regolamentazione. Ragion per cui l introduzione di misure orientate a sgravare le imprese dovrebbe costituire la massima priorità della nostra politica. La performance di un paese e quindi la qualità della sua piazza economica vengono garantite soprattutto dagli investimenti. È per questo motivo che lo studio condotto quest anno approfondisce l attività d investimento delle PMI. Nel 2014 gli investimenti fissi lordi in Svizzera si sono attestati a circa CHF 150 miliardi. Con circa il 23% del prodotto interno lordo, la Svizzera detiene una delle quote d investimento più elevate fra i paesi occidentali. Il 65% circa degli investimenti complessivi viene operato da imprese. Due terzi di questi sono stati impiegati in beni strumentali. Del valore totale degli investimenti in beni strumentali quasi un quarto è andato in ricerca e sviluppo. L elevato valore del capitale umano e della conoscenza come fattore di successo si riflette pertanto anche negli investimenti. Oltre che nel proprio paese, le imprese svizzere investono anche all estero con una quota che nel 2013 ha raggiunto complessivi CHF 15 miliardi (escluse società finanziarie e holding). Il clima di incertezza economica e politica incide negativamente sull attività d investimento delle imprese. Anche le condizioni di finanziamento influiscono su quest attività, sebbene svolgano un ruolo marginale rispetto all incertezza. Alla luce della crisi dell euro, del franco forte e di una serie di provvedimenti di politica economica alquanto discutibili non sorprende quindi che gli investimenti elvetici abbiano subito negli ultimi anni una crescita solo limitata, nonostante i tassi ai minimi storici rispetto agli anni antecedenti la crisi finanziaria del Considerata l attuale forza del franco svizzero e le previsioni congiunturali corrette al ribasso che ne hanno fatto seguito, per il 2015 ci aspettiamo una crescita degli investimenti in termini reali più debole rispetto all anno scorso. Anche per il 2016 prospettiamo una crescita degli investimenti svizzeri solo moderata nel raffronto sul lungo periodo. Per le PMI il clima di incertezza economica e politica, unito alla carenza di know-how e di personale specializzato, costituisce un importante ostacolo all investimento che negli ultimi anni ha peraltro acquisito sempre maggiore rilevanza. In linea con i risultati sui fattori di successo, l eccessiva regolamentazione resta l ostacolo principale all investimento per le PMI intervistate. L effetto prodotto dalle barriere agli investimenti non va assolutamente sottovalutato: fra il 2009 e il 2014 il 58% delle PMI intervistate non è riuscito a portare a termine come sperava i progetti d investimento a causa delle barriere incontrate in termini di domanda insufficiente, incertezza, regolamentazione, carenza di personale specializzato oppure, sebbene più raramente, per mancanza di fondi. Nonostante i numerosi ostacoli incontrati fra il 2009 e il 2014, il 90% delle PMI intervistate ha tuttavia deciso di investire destinando mediamente il 10,1% del proprio fatturato complessivo a quest attività. Naturalmente è possibile ravvisare differenze importanti fra i settori. Mentre il terziario (commercio escluso) ha investito negli ultimi sei anni circa il 16% del proprio fatturato, tale quota si è attestata nel caso dell industria di punta a quasi il 10% e a circa il 5% nel commercio. Swiss Issues Settori Settembre

6 Gli investimenti delle PMI confluiscono soprattutto in immobili e beni strumentali (pagine 17 19) Alla base della decisione di investire si collocano l aumento dell efficienza e la sostituzione di infrastrutture obsolete (pagine 20 22) L 80% delle PMI investe nella formazione del personale (pagine 23) Finanziamento degli investimenti: le PMI puntano su disponibilità liquide e crediti bancari tradizionali (pagine 24 29) I tassi bassi favoriscono soprattutto il settore delle costruzioni (pagina 24 29) Rivalutazione del franco 2015: il 40% delle PMI prevede un calo del fatturato e dei margini (pagine 30 34) Investimenti esteri e diversificazione attenuano l effetto negativo della rivalutazione del franco (pagina 30 34) I pilastri del successo: personale, innovazione e stabilità (pagina 35) Con una quota del 47% degli investimenti complessivi effettuati dalle PMI intervistate, gli immobili rappresentato, nel periodo , il principale ambito di destinazione. A investire oltre la media in immobili sono soprattutto le PMI operanti nel settore del turismo nonché dei servizi sanitari, sociali e dell istruzione. Secondo settore d investimento in termini di importanza sono i beni strumentali (42%). L industria di punta ha investito una quota superiore alla media in ricerca e sviluppo nonché in partecipazioni strategiche. Secondo quanto emerso dal sondaggio, gli investimenti in immobili degli ultimi sei anni hanno acquisito importanza in tutti i settori. Soltanto il 6% delle PMI intervistate ha però operato investimenti all estero nel periodo fra il 2009 e il Dal sondaggio è possibile desumere che, in proporzione, in futuro saranno soprattutto i settori ricerca e sviluppo nonché partecipazioni e acquisizioni ad acquistare importanza. Alla base di tale presumibile andamento si colloca il fatto che nell anno in corso e l anno prossimo le PMI incrementeranno il saggio d investimento per migliorare la propria efficienza e per far fronte alla crescente pressione concorrenziale, fattore questo che si deve non da ultimo all attuale rivalutazione del franco. L aumento dell efficienza e la sostituzione di infrastrutture obsolete era però già stato citato dalle PMI negli anni scorsi come motivo determinante alla base degli investimenti. Le PMI sono ben consapevoli del ruolo fondamentale che riveste il capitale umano in termini di successo aziendale e di risultati legati a un importante progetto d investimento. L 80% delle PMI intervistate ha investito negli ultimi sei anni nella formazione del proprio personale, sebbene le imprese di medie dimensioni si dedichino più spesso a quest attività rispetto alle imprese di piccole dimensioni e alle microimprese. Fra gli strumenti di finanziamento mediante capitali di terzi si annoverano soprattutto i crediti d esercizio e di investimento così come i crediti ipotecari e di costruzione. E mentre nel caso delle PMI consolidate i crediti ipotecari coprono una fetta più grossa rispetto alle imprese giovani, per queste ultime sono soprattutto i prestiti non bancari ad acquisire valore. Nell industria, inoltre, il leasing è più diffuso che in altri settori. Dal momento che le condizioni di finanziamento svolgono un ruolo marginale nelle decisioni d investimento, il contesto caratterizzato da tassi bassi, in essere ormai da diversi anni, ha favorito solo moderatamente gli investimenti delle PMI. Circa un terzo delle PMI dichiara che i tassi d interesse bassi che hanno dominato gli anni fra il 2009 e il 2014 hanno prodotto effetti positivi in termini di quote d investimento e di utile. Il quadro cambia però nel settore delle costruzioni, il quale ha invece potuto beneficiare il doppio dei tassi bassi che non solo hanno contribuito a ridurre i costi di finanziamento, ma hanno altresì favorito un aumento della domanda di immobili e di servizi nell edilizia a causa delle ipoteche vantaggiose. Da inizio anno molte PMI svizzere, in particolare quelle operanti nell industria e nel commercio, combattono con un franco forte, scattato all indomani dell abolizione della soglia di cambio minima. Secondo il sondaggio, la recente rivalutazione potrebbe comportare conseguenze ancor più gravi di quelle prodottesi nel 2010/2011. Il 40% delle PMI intervistate conta pertanto di doversi confrontare a seguito della rivalutazione della valuta nazionale di quest anno con un calo in termini di fatturato e di margine, il 30% prevede invece una perdita a livello di competitività. Sebbene, nonostante il franco forte, la maggioranza delle PMI intervistate resti ferma sui propri progetti d investimento, vi è comunque un 20% che ha già considerato di operare dei tagli. Tale quota sale nel caso dell industria di punta persino al 44%. Un quadro questo che mette in luce l effetto frenante esercitato dall incertezza economica, acuita ulteriormente con la rivalutazione del franco, sull attività d investimento. Dall indagine si evince che le PMI che riducono gli investimenti risultano maggiormente orientate alle esportazioni rispetto alle restanti PMI. Inoltre prevedono più spesso un effetto negativo, causato dal franco forte, sul fatturato, sul margine e sulla competitività. Competitività che era già stata messa a dura prova ancor prima della rivalutazione del franco rispetto alle restanti PMI. La diversificazione sotto forma di partecipazioni strategiche e cooperazioni attenuta leggermente l effetto negativo del franco forte sugli investimenti. A questo si aggiunga il fatto che il margine e la competitività delle PMI che fra il 2009 e il 2014 hanno investito all estero vengono colpiti in misura minore dalla rivalutazione del franco rispetto alle altre PMI. Nonostante le grandi sfide degli ultimi sei anni, circa il 60% delle imprese intervistate si dichiara soddisfatta dei risultati raggiunti attraverso i propri investimenti. Il 23% delle PMI si è poi detto contento anche del fatturato e del margine. Tali PMI investono maggiormente nella formazione del personale così come in ricerca e sviluppo rispetto alle altre PMI. Inoltre, la loro attività d investimento è stata ostacolata in misura minore dal clima di incertezza politica ed economica. Ragion per cui il successo di questo gruppo di imprese vincenti si deve ai tre pilastri rappresentati da: personale, innovazione e stabilità. Swiss Issues Settori Settembre

7 Informazioni sul sondaggio PMI 2015 Sondiamo le intenzioni delle PMI svizzere Al sondaggio di quest anno hanno partecipato circa 900 imprese provenienti da tutto il territorio elvetico, che hanno condiviso con noi le loro impressioni sui fattori di successo della piazza economica svizzera nonché informazioni sulle loro abitudini d investimento. Due posti di lavoro su tre in Svizzera vengono offerti dalle PMI Il 2015, l anno della quarta edizione della serie «Fattori di successo per PMI svizzere» Nove fattori decisivi per il successo delle PMI Gli investimenti come tema speciale per il 2015 Le PMI vengono giustamente considerate la spina dorsale dell economia elvetica: oltre il 99% di tutte le imprese svizzere è rappresentato da piccole e medie imprese (PMI) che contano meno di 250 collaboratori. Si tratta di oltre ditte che, collettivamente, offrono quasi i due terzi di tutti i posti di lavoro del paese 1, pari cioè a circa 2,5 milioni di posti a tempo pieno. Esattamente come accade per le grandi imprese, anche le PMI necessitano di condizioni quadro favorevoli per poter crescere all interno della piazza economica svizzera e per poter contribuire al successo economico del paese. Al fine di sondare le intenzioni delle PMI svizzere e di conoscere le loro impressioni sui diversi fattori di localizzazione e sul loro sviluppo, Credit Suisse conduce ogni anno un sondaggio di ampia portata. Tale indagine consente altresì di divulgare l opinione delle PMI e di individuare tempestivamente i potenziali ambiti di intervento al fine di preservare o di migliorare la competitività delle stesse imprese sul lungo periodo. La presente pubblicazione giunge quest anno alla sua quarta edizione dello studio intitolato «Fattori di successo per PMI svizzere». Al fine di agevolare il compito della valutazione dell intero contesto economico, politico e sociale, abbiamo deciso di sintetizzarlo in nove fattori di successo: «Infrastruttura», «Risorse e ambiente», «Condizioni quadro normative», «Contesto economico», «Interazione con l estero», «Valori e società», «Contesto di ricerca», «Collaboratori e qualifiche» e «Condizioni di finanziamento» (cfr. figura 1). Le PMI intervistate indicano la loro valutazione in termini di rilevanza e influenza esercitata dai relativi fattori sul successo aziendale, fornendo inoltre delle previsioni sul futuro andamento degli stessi. I risultati emersi dal sondaggio di quest anno sono presentati nei capitoli intitolati «Il contesto economico grava sulle PMI» e «Al futuro si guarda con un certo pessimismo». Oltre all indagine sui fattori di successo, il sondaggio annuale sulle PMI condotto quest anno da Credit Suisse contiene anche alcune domande dedicate a un tema speciale. Dopo le tematiche dedicate in passato come «Gestire i rischi economici» (2012), «Successione aziendale» (2013) e «Prospettive e sfide nell export» (2014), l edizione di quest anno è incentrata sulle abitudini d investimento delle PMI svizzere, non da ultimo nel contesto dell attuale rivalutazione del franco Figura 1 Fattori di successo per PMI svizzere Infrastruttura Risorse e ambiente Condizioni quadro normative Contesto economico Interazione con l'estero Valori e società Contesto di ricerca Collaboratori e qualifiche Condizioni di finanziamento per es. infrastrutture per i trasporti, per le telecomunicazioni e le abitazioni per es. accesso alle materie prime e relativi prezzi, approvvigionamento energetico e relativi prezzi, gestione delle catastrofi naturali per es. imposte, regolamenti, collaborazione con le autorità, federalismo per es. trend relativi alla domanda, livello retributivo, intensità competitiva, stabilità dei prezzi per es. elevata quota di export / import dell'industria svizzera, posizionamento internazionale della Svizzera, corsi del cambio, neutralità per es. multiculturalità, spirito imprenditoriale, approccio al successo, propensione al rischio, cultura della concertazione per es. promozione dell'innovazione, cooperazione con le università, tutela della proprietà intellettuale, progresso tecnologico per es. qualità del sistema educativo, disponibilità di collaboratori qualificati, percentuale di collaboratrici, mobilità, etica del lavoro per es. accesso al mercato dei capitali, tassi di interesse, possibilità di assicurazione, relazione bancaria, know-how d'investimento Fonte: Credit Suisse 1 Fonte: Statistica strutturale delle imprese (STATENT) 2012, Ufficio federale di statistica (UST). All interno della STATENT vengono registrati come «imprese» tutti gli attori economici (sia persone fisiche che giuridiche) che versano per sé (lavoratori autonomi) oppure per gli stipendi dei propri dipendenti contributi AVS per un valore annuo superiore a CHF Le PMI vengono invece definite come imprese aventi un numero di collaboratori inferiore a 250 unità (equivalenti a tempo pieno). Swiss Issues Settori Settembre

8 e di quello persistente ormai da diversi dei bassi tassi d interesse. Dopo una panoramica sul significato macroeconomico degli investimenti, vengono presentati a partire da pagina 17 i risultati più importanti emersi nel sondaggio. Alla rilevazione di base hanno partecipato complessivamente 497 PMI e 391 PMI nell ambito della rilevazione aggiuntiva Il sondaggio PMI 2015 è stato condotto tra marzo e aprile dello stesso anno, su base anonima, a cura di un istituto di analisi demoscopiche indipendente. I dati resi anonimi sono stati rielaborati e interpretati da Economic Research di Credit Suisse. La rilevazione di base ha coinvolto complessivamente 497 PMI operanti in tutti i settori 2 e provenienti da tutte le regioni del paese. La ripartizione delle risposte fornite dalle PMI diverge leggermente dalla struttura in termini di settori e proporzioni dell intero panorama PMI elvetico, emersa nell ambito del censimento sulla Statistica strutturale delle imprese (STATENT 2012) condotta dall Ufficio federale di statistica. Risultano sovrarappresentate nel sondaggio soprattutto le imprese industriali e delle costruzioni, mentre sono sottorappresentate le PMI dei settori del terziario (cfr. figura 2). Sulla base della loro frequenza a livello territoriale, risultano altrettanto sottorappresentate in questo sondaggio le microimprese con meno di 10 collaboratori rispetto alle imprese di piccole e medie dimensioni (cfr. figura 3). 3 Tali scostamenti alterano tuttavia solo lievemente la significatività del sondaggio. Per i calcoli presentati nei capitoli «Il contesto economico grava sulle PMI» e «Al futuro si guarda con un certo pessimismo» le risposte giunte dalla rilevazione di base sulla scorta di STATENT 2012 sono state ponderate secondo dimensioni e settore, in base al numero di equivalenti a tempo pieno impiegati. Questo consente di effettuare un raffronto con gli anni precedenti. Nell intento di incrementare il numero assoluto di risposte provenienti dai settori industriali, è stata poi condotta anche una rilevazione aggiuntiva. Alle PMI industriali intervistate è stato sottoposto il medesimo questionario della rilevazione di base. A partecipare a questa seconda rilevazione sono state 391 PMI. Nell analisi esposta a partire da pagina 17 afferente all intero panorama delle PMI sono state impiegate unicamente le risposte fornite nell ambito della rilevazione di base. Per delineare il quadro sui singoli dati aggregati per settore ci si è affidati invece alle opinioni emerse nella rilevazione di base e in quella aggiuntiva. Figura 2 Figura 3 Ripartizione settoriale per tutte le PMI Dimensioni dell impresa Quota di imprese in % Quota di imprese in % Costruzioni Servizi alle imprese Commercio Servizi sanitari, sociali e istruzione Industria tradizionale Informazione, comunicazione e IT Turismo e attività ricreative Industria di punta Informazione, comunicazione e IT 0% 5% 10% 15% 20% 25% Struttura economica secondo UST 2012 Sondaggio PMI 2015 di Credit Suisse Imprese di medie dimensioni (da 50 a 249 collaboratori) Imprese di piccole dimensioni (da 10 a 49 collaboratori) Microimprese (con meno di 10 collaboratori) 0% 20% 40% 60% 80% 100% Struttura economica secondo UST 2012 Sondaggio PMI 2015 di Credit Suisse Fonte: Ufficio federale di statistica, Sondaggio PMI 2015 di Credit Suisse Fonte: Ufficio federale di statistica, Sondaggio PMI 2015 di Credit Suisse 2 3 Per maggiori informazioni sui dati aggregati per settore impiegati si rimanda alla tabella allegata. Per ulteriori dati strutturali delle PMI coinvolte nel sondaggio 2015 si rimanda alla tabella allegata. Swiss Issues Settori Settembre

9 Fattori di successo per PMI svizzere Importanza e influenza attuali Il contesto economico grava sulle PMI Nonostante un franco forte, previsioni congiunturali tutt altro che rosee e un contesto normativo in netto peggioramento le PMI intervistate continuano a dare buoni voti alla piazza economica svizzera. Il contesto economico ha acquistato importanza per le PMI, ma gli effetti prodotti vengono giudicati negativamente Schiarita all orizzonte grazie ai bassi prezzi energetici? Stabili primo e ultimo posto dei fattori di successo L'abolizione della soglia minima di cambio EUR/CHF e la conseguente rivalutazione del franco a inizio 2015 non sono stati privi di conseguenza per le PMI svizzere. 4 Le nuvole delineatesi all orizzonte in termini di crescita economica per il paese sembrano acuire il clima di incertezza che regna fra molte PMI. Sensazione che si riflette anche nella valutazione dei nove fattori di successo da noi definiti (cfr. definizione a pagina 7). Da qui il giudizio negativo espresso in relazione all influenza esercitata dal contesto economico e dall interdipendenza fra la Svizzera e l estero sul successo aziendale nel 2015, e ciò dopo che entrambi questi fattori erano riusciti per la prima volta a balzare in area positiva nel 2014 (cfr. figura 4). Al contempo è aumentata la significatività di entrambi i fattori per il successo delle PMI. Il fattore dell interazione con l estero si attesta in termini di importanza e influenza sullo stesso livello del 2012, quando era da poco stata introdotta la soglia minima di cambio EUR/CHF dopo l interruzione di un apprezzamento del franco che durava ormai da diversi anni. Meno sorprendente è invece il giudizio negativo in relazione all influenza esercitata dall interazione con l estero e dal contesto economico espresso da parte settore del turismo particolarmente colpito dalla concorrenza straniera e dall industria tradizionale. Un cambiamento di un certo peso giunge anche dal fattore risorse e ambiente. Rispetto al 2014, l influenza positiva esercitata da tale fattore ha subito un rafforzamento, andamento che potrebbe essere correlato, fra gli altri, ai prezzi delle materie prime e dell energia in calo. Del crollo dei prezzi registrato nei prodotti petroliferi pari a oltre il 30% beneficiano soprattutto le PMI operanti nell industria della trasformazione, per le quali una quota importante dei costi di produzione è rappresentata precisamente da questo fattore di input. Ma anche i settori del traffico e dei trasporti traggono vantaggio dai bassi prezzi del petrolio e dal calo dei prezzi del carburante. Mentre nel 2014 soltanto il 12% di tutte le PMI intervistate in questo settore giudicava positivamente o piuttosto positivamente l influenza esercitata dal fattore risorse e ambiente, quest anno tale quota è salita a oltre il 60%. La valutazione dei restanti fattori di successo mostra un andamento relativamente stabile dal 2012 a questa parte. Le PMI continuano ad attribuire al fattore collaboratori e qualifiche l importanza principale in termini di successo aziendale, seguito a ruota dal contesto economico. In modo estremamente positivo viene poi valutata l'influenza esecitata dai collaboratori sul successo Figura 4 Importanza e influenza dei fattori di successo secondo le PMI svizzere Saldo delle risposte ponderate positive e negative 60% Contesto economico 50% Importanza per il successo Piuttosto piccola Piuttosto grande 40% 30% 20% 10% Condizioni quadro normative Media Valori e società Condizioni di finanziamento Collaboratori e qualifiche Infrastruttura Media 0% Risorse e Contesto di ricerca ambiente -10% Interazione con l estero -20% -20% -10% 0% 10% 20% 30% 40% 50%. Piuttosto negativa Piuttosto positiva Influenza sul successo Fonte: Sondaggio PMI 2012, 2014 e 2015 di Credit Suisse 4 Per l influenza concreta esercitata dal franco forte e le misure adottate dalle imprese per contrastare tale fenomeno si rimanda al capitolo «Contrastare un franco forte con la diversificazione». Swiss Issues Settori Settembre

10 aziendale. I risultati del sondaggio confermano ancora una volta che per un paese povero di risorse come il nostro, il fattore del capitale umano si rivela decisivo. Da un lato sono ancora molte le PMI che continuano a vedere nelle condizioni quadro normative un ostacolo al proprio successo. Per quattro volte consecutive le imprese intervistate giudicano negativamente l influenza esercitata da questo fattore. Alla luce di un contesto attuale già di per sé complesso, nel quale si muovono le imprese elvetiche, il giudizio fornito dalle PMI appare ancor più preoccupante. Il clima di incertezza legato all esito della votazione sulla «riforma dell imposta di successione» all epoca del sondaggio ancora sconosciuto, la concreta articolazione della riforma dell imposizione delle imprese III (RI imprese III) nonché l attuazione ancora poco chiara dell iniziativa contro l immigrazione di massa (IIM) potrebbero annoverarsi solo fra alcuni dei motivi per i quali le condizioni quadro normative continuano a essere valutate in modo così negativo. A questo si aggiunga il fatto che non si tratta nel caso specifico di un fenomeno destinato ad avere vita breve, ma al contrario di una tendenza a lungo termine. La giurisprudenza ordinaria della Confederazione è aumentata per esempio dal 2005 in termini di pagine scritte di circa un quarto e si compone nel frattempo di circa pagine. Secondo una relazione prodotta dal Consiglio federale i costi per l attuazione delle normative più importanti che interessano l economia ammonterebbero a circa CHF 10 miliardi annui. 5 (Ancora) buoni voti per la piazza svizzera delle PMI Un ottimo voto arriva dai settori ad alta intensità di ricerca e conoscenza Come si evince dall «indicatore di localizzazione per le PMI di Credit Suisse», nonostante queste sfide, complessivamente le PMI continuano a dare buoni voti alla piazza economica svizzera. Tale indicatore riassume il giudizio delle PMI legato all importanza e all influenza esercitata da tutti e nove i fattori di successo in un unica cifra indicativa. L indice si attesta ancora sul 3,28 al di sopra della soglia del 3, a partire dal quale le condizioni quadro vengono complessivamente giudicate come adeguate per il successo aziendale. Dal 2012 è tuttavia possibile registrare una lieve flessione (cfr. figura 5). Pur non trattandosi di un dato allarmante il calo del valore dell indicatore è ancora troppo basso resta tuttavia opportuna una maggiore attenzione da parte dei principali attori della piazza svizzera delle PMI (politica, associazioni economiche e imprese stesse). L «indicatore di localizzazione per le PMI di Credit Suisse» misura le condizioni quadro strutturali che di norma cambiano piuttosto lentamente e a piccoli passi. Qualora l indicatore dovesse continuare a registrare questo trend al ribasso ancora per qualche altro anno, allora si potrebbe considerare una tendenza simile quale segnale di una lenta erosione dell attrattività della piazza economica svizzera; andamento che, quanto meno agli occhi dei soggetti partecipanti al nostro sondaggio, non appare poi così improbabile (cfr. capitolo «Al futuro si guarda con un certo pessimismo»). Voti eccellenti alla piazza economica svizzera arrivano soprattutto dai settori economici ad alta intensità di ricerca e conoscenza, sottolineando ancora una volta l importanza rivestita dai fattori di successo di collaboratori e qualifiche, visto che si tratta di settori molto dipendenti da personale altamente qualificato. A questo poi si aggiunge il fatto che le PMI che offrono servizi alle imprese, come ad esempio gli studi legali o le imprese di consulenza, potranno trarre un vantaggio sempre maggiore dall infittirsi della densità normativa. Parimenti questi settori subiscono in misura minore gli effetti derivanti dal franco forte, trattandosi di settori più orientati al mercato domestico. Figura 5 Indicatore di localizzazione per le PMI di Credit Suisse per settore Media ponderata delle risposte (1 = negativo; 5 = positivo) di tutti e nove i fattori di successo Servizi alle imprese Servizi sanitari, sociali e istruzione Informazione, comunicazione e IT Industria di punta Totale PMI svizzere Industria tradizionale Costruzioni Traffico e trasporti Turismo, attività ricreative Commercio Fonte: Sondaggio PMI 2012, 2014 e 2015 di Credit Suisse Consiglio federale (2013): Rapporto sui costi della regolamentazione. Swiss Issues Settori Settembre

11 Fattori di successo per PMI svizzere Sviluppi attesi Al futuro si guarda con un certo pessimismo Con riferimento al contesto economico e alla regolamentazione sono molte le PMI che in futuro si aspettano un deterioramento delle condizioni quadro. Regna invece ottimismo prevalentemente nella ricerca e nell infrastruttura. Cresce l importanza dei fattori di successo Le PMI svizzere si aspettano un deterioramento delle condizioni quadro Sono soprattutto industria e commercio a essere pessimisti sul futuro Come già osservato negli anni precedenti, le PMI intervistate partono dal presupposto che tutti i fattori di successo acquisteranno maggiore importanza in futuro (cfr. figura 6). Soprattutto il fattore collaboratori e qualifiche, già considerato come uno dei più importanti fattori di successo, rivestirà, a detta delle PMI, un ruolo ancor più importante. Secondo la nostra indagine, per quanto attiene all andamento dell influenza esercitata dai singoli fattori sul successo delle imprese regna fra le PMI un certo pessimismo. Prevale dell ottimismo unicamente sullo sviluppo futuro dei fattori contesto di ricerca, infrastruttura, collaboratori e qualifiche (cfr. figura 7). Al di là dei fattori di successo, le PMI intervistate prevedono nei prossimi cinque anni un deterioramento delle condizioni quadro. Come accaduto per la valutazione delle condizioni quadro attuali tramite l «indicatore di localizzazione per le PMI di Credit Suisse» (cfr. capitolo «Il contesto economico grava sulle PMI») anche le aspettative future sui nove fattori di successo vengono riassunte in un unico valore. In una scala da 100% (in cui tutte le PMI prevedono un influenza negativa di tutti i fattori di successo) a +100% (in cui tutte le PMI prevedono un influenza positiva di tutti i fattori di successo) tale indicatore di localizzazione orientato al futuro raggiunge nel 2015 un valore pari a 13% attestandosi così leggermente al di sotto del valore registrato l anno scorso e pari a 11%. Ciò significa che le imprese svizzere guardano al futuro con un certo pessimismo e con ancor maggiore prudenza rispetto al Si possono chiaramente ravvisare delle differenze significative fra i vari settori per quanto riguarda le aspettative future. Nel settore dell informazione, comunicazione e IT (ICT) prevale un numero di PMI che guarda al futuro con occhio ottimista e che presuppone che sul medio termine i fattori di successo possano modificarsi mediamente a proprio vantaggio. Atteggiamento diametralmente opposto predomina invece nell industria di punta, nell industria tradizionale e nel commercio. Con un valore degli indicatori attestatosi, rispettivamente, a circa 20%, gli imprenditori di questi settori guardano invece al futuro con pessimismo. L andamento congiunturale incerto, il franco forte e l inasprimento delle condizioni quadro normative vengono citati fra i principali motivi alla base di questa posizione di sfiducia verso il futuro. Figura 6 Figura 7 Variazione attesa dell'importanza Variazione attesa dell'influenza Risposte in % (incremento/decremento) ordinate in base al saldo Risposte in % (migliorerà/peggiorerà) ordinate in base al saldo Collaboratori e qualifiche Contesto economico Condizioni quadro normative Contesto di ricerca Collaboratori e qualifiche Infrastruttura Migliorerà Peggiorerà Maggiormente ottimista Infrastruttura Valori e società Valori e società Risorse e ambiente Condizioni di finanziamento Contesto di ricerca Interazione con l estero Incremento Decremento -10% 0% 10% 20% 30% 40% 50% Risorse e ambiente Condizioni di finanziamento Interazione con l estero Condizioni quadro normative Contesto economico -60% -45% -30% -15% 0% 15% 30% Maggiormente pessimista Swiss Issues Settori Settembre

12 Interventi consigliati per PMI, associazioni e politica Profonde difficoltà nel contesto economico e nelle condizioni quadro normative Potenziale di miglioramento per collaboratori e infrastruttura Dalla valutazione attuale dei fattori di successo così come dalle previsioni legate a una variazione dell influenza esercitata da tali fattori è possibile desumere una serie di interventi e priorità concreti consigliati per le stesse PMI, le associazioni e la politica. Basti pensare che le previsioni negative afferenti a un fattore risultano ancor più preoccupanti in funzione dell importanza assunta da questo fattore per il successo e dell influenza negativa che già oggi questo esercita sulle PMI. I risultati di questa cosiddetta «matrice degli interventi richiesti» sintetizzano chiaramente quanto emerso finora e mandano un segnale unico e inequivocabile (cfr. figura 8). Sulla base delle risposte fornite dalle imprese intervistate attribuiamo l urgenza maggiore in termini di interventi al contesto economico e alle condizioni quadro normative. Le PMI svizzere sono chiaramente pessimiste rispetto al futuro di entrambi questi fattori. Parimenti questi ricoprono già oggi una rilevanza notevole per il successo aziendale (quadrante IV, figura 8). Già negli scorsi anni questi due fattori hanno occupato posizioni pressoché analoghe nella matrice degli interventi richiesti. Ciò significa quindi che i problemi in essere sono complessi e che sussistono a prescindere dagli attuali risultati. Ecco quindi che, per esempio, l inasprimento della concorrenza nel settore del turismo o dell industria metallurgica incide direttamente sul contesto economico. E mentre l influenza diretta esercitata dalle PMI sul contesto economico è per sua stessa natura estremamente limitata, sono chiamate a intervenire sulle condizioni quadro normative soprattutto la politica e le associazioni. Da quattro anni a questa parte, le PMI intervistate nell ambito del nostro sondaggio sottolineano sempre l eccessiva regolamentazione cui sono soggette. Uno sgravio in quest ambito dovrebbe pertanto rappresentare una priorità assoluta per il mondo politico. Quanto sopra si applica ancor di più quando in tempi difficili a livello congiunturale oppure in un contesto caratterizzato da un franco forte molte PMI elvetiche si trovano comunque a dover affrontare sfide ingenti. Come già evidenziato lo scorso anno, sono soprattutto collaboratori e qualifiche nonché infrastruttura a rappresentare i fattori cui applicare delle strategie di miglioramento: entrambi rivestono un importanza superiore alla media e potrebbero, secondo il nostro sondaggio, registrare un andamento positivo in futuro (quadrante I, figura 8). Al fine di sfruttare ancor meglio le potenzialità di questi fattori, si suggerisce quindi alle PMI di promuovere maggiormente il ruolo dei propri collaboratori e di investire nelle loro qualifiche. Come esporremo più dettagliatamente in un altra sezione del nostro studio (cfr. capitolo «Successo grazie a collaboratori, innovazione e stabilità»), a influire in modo cruciale sul successo aziendale sono soprattutto gli investimenti nella formazione e nell aggiornamento professionale del personale. E questo rivestirà un importanza ancor maggiore nel momento in cui la carenza di personale qualificato che già affligge alcuni settori potrebbe vedersi ulteriormente accentuata a seguito dell IIM. Nonostante questa circostanza, però, le aspettative piuttosto ottimistiche sul fattore collaboratori e qualifiche non ha pressoché subito variazioni rispetto agli anni precedenti. Probabilmente sono ancora molte le PMI che attendono speranzose un attuazione di politiche più favorevoli per le imprese, soprattutto in vista della prossima legge prevista al più presto per il Inoltre altri aspetti determinanti, quali l alta qualità del sistema educativo oppure la disponibilità tuttora elevata di personale qualificato, potrebbero influenzare in modo rilevante il giudizio delle PMI rispetto a questo fattore di successo. Figura 8 Matrice degli interventi richiesti Saldo delle risposte ponderate positive e negative in %, punti rossi: attuale influenza negativa 30% Media Variazione di influenza attesa negativo positivo 20% 10% 0% -10% -20% II Non considerare prioritario Contesto di ricerca Interazione con l'estero Risorse e ambiente Condizioni di finanziamento Infrastruttura Valori e società Ottimizzare I Collaboratori e qualifiche -30% Contesto economico -40% Condizioni quadro III Verificare normative Reagire IV -50% -20% -10% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% Media Grande Influenza sul successo Swiss Issues Settori Settembre Media

13 Investimenti delle PMI Panorama macroeconomico Investire in tempi incerti Nonostante i tassi d interesse ai minimi storici, l attività d investimento svizzera ha perso dinamicità negli ultimi anni. A contribuire a tale andamento sono soprattutto l incertezza economica e politica. La rinnovata rivalutazione del franco ha poi ulteriormente accentuato questa tendenza. La centralità degli investimenti per la crescita economica Fattori importanti che influiscono sugli investimenti: aspettative e condizioni di finanziamento Le crisi globali riducono gli investimenti svizzeri Importante presupposto per preservare e migliorare la performance di un economia nonché per garantire il successo delle sue imprese sono gli investimenti: gli investimenti di oggi contribuiscono, fra l'altro, all aumento della produttività che a sua volta determina una maggiore crescita economica. Gli investimenti rappresentano accanto ai consumi e al commercio estero la terza componente in termini di importanza per il prodotto interno lordo. La propensione all investimento dei singoli operatori economici, e quindi il volume d investimento previsto, dipende anzitutto dalle loro aspettative per quanto attiene, ad esempio, al rendimento degli investimenti oppure alla futura condizione commerciale. In questo senso, l incertezza sia essa di natura economica o politica si pone generalmente come ostacolo per l attività d investimento. Fra i fattori che influenzano tale atteggiamento si annoverano anche la disponibilità e i costi di finanziamento (per es. il tasso d interesse in caso di finanziamento mediante capitale di terzi). Eppure in uno studio di recente pubblicazione, gli economisti della Banca dei regolamenti internazionali (BRI) dimostrano che le condizioni di finanziamento svolgono un ruolo secondario rispetto all incertezza al momento della dichiarazione dell investimento iniziale (si veda a riguardo anche l indice sull'incertezza a pagina 16). 6 Lo sviluppo temporale degli investimenti fissi lordi rispecchia la correlazione negativa in essere fra l incertezza e l attività d investimento (cfr. figure 9 e 10). Nelle fasi di debole crescita economica o di recessione la sensazione di incertezza è tendenzialmente più elevata. In qualità di economia fortemente orientata all estero, la congiuntura elvetica subisce notoriamente le conseguenze degli eventi su scala globale. Gli investimenti svizzeri hanno fatto registrare un calo sia dopo lo scoppio della bolla speculativa di Internet all inizio degli anni 2000 sia dopo la crisi economico-finanziaria del Quest ultima, in particolare, ha messo drammaticamente fine al boom degli investimenti che hanno contrassegnato la Svizzera nel periodo dal 2004 al 2008 con tassi di crescita annui pari a circa il 5%. Nel 2009, gli investimenti fissi lordi nominali facevano registrare un calo complessivo di circa il 7,7%, mentre gli investimenti in beni strumentali ad alta intensità congiunturale scendevano persino del 12,7%. Figura 9 Figura 10 Investimenti fissi lordi in Svizzera In miliardi CHF; variazione rispetto all anno scorso in % Contributo di crescita al PIL In termini reali; variazione rispetto all anno scorso in %; contributo di crescita in punti percentuali Investimenti in beni strumentali Investimenti edilizi Totale investimenti fissi lordi (asse dx) 12% 8% 10% 8% 6% Investimenti in beni strumentali Consumo Scorte* Investimenti edilizi Commercio estero Prodotto interno lordo 150 4% 4% 2% 100 0% 0% -2% 50-4% -4% -6% % -8% Fonte: Segreteria di stato dell economia, Credit Suisse Fonte: Segreteria di stato dell economia, Credit Suisse; *incl. differenze statistiche 6 Cfr. Banerjee R., Kearns J. & Lombardi M. (2015): «(Why) Is investment weak?», BIS Quarterly Review. Swiss Issues Settori Settembre

14 Andamento in confronto poco dinamico degli investimenti degli ultimi anni La nuova rivalutazione del franco influenzerà gli investimenti nel 2015 Grazie a tassi bassi, effetti di recupero e programmi congiunturali, l attività d investimento svizzera ha dato rapidi segnali di ripresa con tassi di crescita pari rispettivamente a circa il 4% nei due anni dopo la crisi finanziaria. Già nel 2011 gli investimenti fissi lordi raggiungevano con CHF 144,6 miliardi il livello antecedente la crisi, superandolo leggermente. Negli anni a venire, però, la crescita degli investimenti subiva nuovamente un indebolimento ( : +1,5% p.a.) e questo nonostante i tassi fossero ai minimi storici. Complessivamente gli investimenti fissi lordi hanno raggiunto una media annua degli ultimi tre anni pari a CHF 149,0 miliardi. 7 Mentre gli investimenti prima della crisi finanziaria e immediatamente dopo la stessa contribuivano ancora con una media annua di quasi un punto percentuale alla crescita reale del PIL, tale contributo si è visto più che dimezzato nel periodo (cfr. figura 10). La crisi dell euro, il franco forte e una serie di interventi politici di rilevanza economica costituiscono congiuntamente elementi che potrebbero aver contribuito in Svizzera al clima di incertezza e quindi al deterioramento del clima d investimento di questo periodo. Sul fronte dell andamento del cambio, l introduzione da parte della Banca nazionale svizzera (BNS) nel settembre del 2011 della soglia minima EUR/CHF a 1.20 aveva portato alle imprese svizzere una certa sicurezza in termini di pianificazione. La sua abolizione il 15 gennaio 2015 ha però innescato una forte e immediata rivalutazione del franco svizzero, che potrebbe incidere negativamente sui costi degli investimenti stimati in Svizzera e questo per due motivi: da un lato il franco più forte comporta automaticamente la riduzione dei prezzi dei beni d investimento importati dall estero e dall altro le previsioni congiunturali poco rosee per molti settori svizzeri potrebbero indurre alcune imprese a ridurre in termini reali gli investimenti pianificati. Complessivamente prevediamo per il 2015 un indebolimento evidente in termini reali nella crescita degli investimenti fissi lordi svizzeri. Anche nel 2016 gli investimenti nel raffronto pluriennale potrebbero registrare una crescita solo moderata. Nel capitolo intitolato «Contrastare un franco forte con la diversificazione» dimostriamo in modo dettagliato, sulla base dei risultati emersi dal nostro sondaggio, come la propensione agli investimenti delle PMI svizzere venga influenzata dalla rivalutazione del franco. Cosa sono gli investimenti? Nei conti nazionali gli investimenti lordi si compongono di investimenti fissi lordi, variazioni alle scorte e incrementi netti in oggetti di valore. Gli investimenti fissi lordi vengono definiti come valore di beni durevoli, acquistati per essere impiegati nell arco di un determinato periodo di oltre un anno all interno del processo produttivo. I beni oggetto di investimenti fissi comprendono fra gli altri macchinari, apparecchiature, veicoli, ecc. (investimenti in beni strumentali) nonché nuove costruzioni e ristrutturazioni (investimenti edilizi). Fra gli investimenti in beni strumentali si annoverano altresì la ricerca e lo sviluppo (R&S). Nel sondaggio PMI, i cui risultati sono esposti a partire da pagina 17, gli investimenti complessivi non corrispondono esattamente alla definizione prevista nei conti nazionali. In primo luogo le spese per ricerca e sviluppo e gli investimenti per altri beni strumentali vengono interrogati separatamente. In secondo luogo gli investimenti edilizi non si limitano nella nostra definizione alle nuove opere di costruzione e alle ristrutturazioni, bensì possono comprendere anche l acquisto di immobili già esistenti. In terzo luogo, anche le spese per partecipazioni o acquisizioni strategiche da parte di altre imprese vengono definite nel sondaggio come investimenti. Secondo i conti nazionali, la formazione del personale non rientra fra gli investimenti. Nella teoria economica, invece, la costruzione del capitale umano viene spesso considerata come investimento e non come consumo. Nel sondaggio abbiamo quindi interrogato le PMI attraverso una domanda distinta sulle relative spese sostenute per la formazione e l aggiornamento professionale del proprio personale (cfr. capitolo «La maggior parte delle PMI investe nei collaboratori»). 7 Gli investimenti in beni strumentali e quelli edilizi rappresentavano, rispettivamente, il 62% e il 38%. Swiss Issues Settori Settembre

15 Credit Suisse Economic Research Investimenti delle PMI Panorama macroeconomico Il 65% degli investimenti svizzeri arriva dalle imprese Le imprese (banche e assicurazioni escluse) contribuiscono con quasi due terzi al totale degli investimenti fissi lordi in Svizzera. Nel periodo i loro investimenti si sono attestati mediamente su CHF 93,4 miliardi annui. Di cui tre quarti, ossia CHF 69,6 miliardi all anno, sono stati impiegati per beni strumentali (ricerca e sviluppo inclusi). Nel caso delle famiglie, queste quote si distribuiscono in modo inverso: gli investimenti edilizi rappresentano con il 75% la maggior parte degli investimenti, sebbene vada considerato che l acquisto di beni durevoli per uso privato statisticamente non viene rilevato come investimenti bensì come consumo. Investimenti fissi lordi per settore istituzionale Quota degli investimenti complessivi in %, nominale, media Imprese* (beni strumentali) 6.2% 7.1% Imprese* (costruzione) 5.9% Famiglie (beni strumentali) 48.1% 12.2% Famiglie (costruzione) Stato (beni strumentali) 4.1% Stato (costruzione) 16.5% Restante Fonte: Ufficio federale di statistica, Credit Suisse; *società di capitali non finanziarie R&S rappresentano un quarto degli investimenti in beni strumentali Le spese per ricerca e sviluppo rappresentano ormai in Svizzera gli investimenti in beni strumentali più significativi. Nell ultimo decennio hanno acquisito vistosamente importanza: grazie a una crescita annua media del 4,2% la loro quota nel totale degli investimenti in beni strumentali è passata dal 18% nel 2000 al 25% nel Anche gli investimenti in IT hanno fatto registrare un andamento dinamico (+3,1% p.a.). Con una quota pari al 22% hanno costituito nel 2013 la terza categoria d investimento in termini di dimensioni (2000: 18%). La crescente importanza dell IT e della R&S è andata prevalentemente a discapito della voce «altri beni strumentali» ( 1,2% p.a., con una riduzione della quota passata dal 32% al 23%). Tale categoria comprende oltre ai macchinari anche i sistemi di armamento militare. Investimenti in beni strumentali per categoria Quota del totale degli investimenti in beni strumentali svizzeri in %, nominale 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Ricerca/Sviluppo Altri beni strumentali IT Veicoli Elettrotecnica Strumenti di precisione Tecniche per la comunicazione Animali/Piante Fonte: Ufficio federale di statistica, Credit Suisse Le opere a uso commerciale crescono più lentamente di quelle residenziali Gli investimenti in opere di nuova costruzione o di ristrutturazione per scopi industriali e commerciali (opere a uso commerciale) si attestavano nel periodo mediamente intorno ai CHF 9,4 miliardi annui. Tale quota costituisce il 17% del totale degli investimenti edilizi svizzeri. In termini di volume, anche per quanto attiene alla dinamica, le opere commerciali si collocano nettamente dietro quelle residenziali. Con investimenti per CHF 28,6 miliardi annui (pari al 52% degli investimenti) quest ultima voce risulta pertanto tre volte più importante. Nel periodo fra il 2009 e il 2013, con una crescita media annua del 4,4%, le opere residenziali sono cresciute al doppio della velocità delle opere commerciali. Tale andamento così dinamico si deve fra gli altri alla crescita demografica determinata dai flussi migratori nonché ai bassi tassi degli ultimi anni. Investimenti edilizi per categoria delle opere Nominale, indice 2000 = Industria, commercio, terziario Residenziale Trasporti, comunicazione Agricoltura, economia forestale Servizi sanitari Cultura, tempo libero Agricoltura, economia forestale Altre infrastrutture Fonte: Ufficio federale di statistica, Credit Suisse Swiss Issues Settori Settembre Swiss Issues Regionen 4

16 Credit Suisse Economic Research Investimenti delle PMI Panorama macroeconomico L incertezza avvelena gli investimenti Investimenti reali in beni strumentali e indice sull incertezza Il fatto che l incertezza ostacoli gli investimenti è dimostrato altresì dalla contrapposizione fra l «indice sull incertezza» svizzero da noi predisposto e l andamento degli investimenti in beni strumentali. L indice conteggia il numero di articoli comparsi nei media svizzeri nei quali figura la parola «incertezza» collegata al contesto economico o monetario. Fino al 2009 i valori più elevati dell indice andavano di pari passo con un indebolimento degli investimenti. Dal 2009, invece, sebbene la correlazione sia divenuta meno evidente, essa non ha però perso la sua significatività in termini statistici. Soprattutto con l iniziativa contro l immigrazione di massa del 2014 e l abolizione della soglia minima di cambio con l euro a inizio 2015 l incertezza in Svizzera è aumentata drasticamente, cosa che difficilmente passerà inosservata sul fronte degli investimenti. Variazioni rispetto all anno scorso in %; media trimestrale dell indice, invertita 20% Investimenti in beni strumentali Indice sull incertezza (asse dx) 15% 10% 5% 0% -5% -10% -15% -20% -25% -30% Fonte: Credit Suisse, Swissdox, Factiva, SECO La Svizzera è uno dei paesi con la quota d investimento più alta in Europa Il tasso d'investimento, ossia la quota degli investimenti fissi lordi nel PIL, si attestava in Svizzera nel periodo a una media del 23,3%, posizionando la Confederazione ai primi posti fra i paesi occidentali. Soltanto i paesi UE dell allargamento a est Repubblica Ceca, Estonia e Romania registrano una quota superiore. Nei paesi vicini tale quota risulta più bassa (Austria 22,2%, Francia 22,1%, Germania 19,9%, Italia 18,4%). Nel raffronto fra paesi la Svizzera investe molto in ricerca e sviluppo, superando la media. La crisi dell euro e le conseguenti incertezze hanno lasciato segnali indelebili in Europa: ad eccezione della Germania, la quota d'investimento in tutti i paesi UE si attestava nel periodo (in parte chiaramente) su livelli più bassi rispetto a quelli registrati prima della crisi finanziaria. Quota d'investimento nel raffronto fra paesi Investimenti fissi lordi in % del PIL, , paesi selezionati Rep. Ceca Estonia Romania Svizzera Belgio Svezia Lettonia Norvegia Austria Francia Giappone Spagna Germania Eurozona UE-28 Paesi Bassi Stati Uniti Italia Danimarca Lussemburgo Gran Bretagna Irlanda Grecia Svizzera Paesi UE UE/Eurozona Paesi non UE 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% Fonte: Commissione europea, Credit Suisse I principali investitori all estero sono l industria e il settore finanziario Nel periodo fra il 2004 e il 2013, gli investimenti diretti (esportazioni di capitali) delle imprese svizzere all estero ammontavano mediamente a CHF 46,2 miliardi annui, con valori yoy che hanno fatto registrare una forte oscillazione (2013: CHF 32,6 miliardi). Circa la metà delle esportazioni di capitali era da attribuirsi alle imprese industriali (mediamente CHF 23,0 miliardi all anno). Un altro terzo era di competenza delle società finanziarie e delle holding (CHF 15,1 miliardi all anno). Con quasi un quinto di tutte le esportazioni di capitali, gli Stati Uniti sono stati nel periodo i principali destinatari di investimenti diretti elvetici, seguiti da Regno Unito con quasi il 12% e Germania con il 7%. Hanno acquistato importanza soprattutto gli investimenti diretti in Asia (32% delle esportazioni di capitali complessive contro il 12% nel biennio ). Investimenti diretti svizzeri all estero per settore Esportaz. di capitali, miliardi CHF, escl. società finanziarie/holding controllate all estero Industria, costruzioni Società finanziarie e holding Commercio Altri servizi Fonte: Banca nazionale svizzera, Credit Suisse Swiss Issues Settori Settembre Swiss Issues Regionen 4

17 Investimenti delle PMI Portata e settori d investimento Come e quanto investono le PMI? Nel periodo , le PMI intervistate hanno investito mediamente il 10% del proprio fatturato, sebbene sia possibile ravvisare differenze importanti a seconda delle dimensioni e del settore in cui operano. Nell industria di punta si investe oltre la media in R&S. Il sondaggio permette di conoscere meglio le abitudini d investimento delle PMI svizzere Analisi di tre periodi Il 90% delle PMI ha investito nel periodo Differenze notevoli degli investimenti a seconda delle dimensioni Nel capitolo precedente abbiamo fornito una panoramica dell importanza degli investimenti per l'economia complessiva. Come esposto, le imprese sono le principali responsabili degli investimenti in Svizzera. Le statistiche ufficiali non consentono tuttavia alcuna distinzione fra imprese di grandi dimensioni e PMI. I risultati del nostro sondaggio di quest anno ci permettono, grazie alle informazioni fornite dalle PMI, di fare affermazioni specifiche in relazione alle abitudini d investimento: quanto investono le PMI svizzere? In quali settori investono e per quali motivi? E quali sono gli ostacoli incontrati nello svolgimento dei loro piani d investimento? Al fine di individuare le variazioni temporali nelle abitudini d investimento delle PMI, abbiamo interrogato gli intervistati sistematicamente su tre periodi. Le domande di base si riferiscono al recente passato che facciamo rientrare nell arco di tempo fra il 2009 e il Nelle domande a carattere integrativo si tratta invece poi di delineare un raffronto fra le indicazioni fornite su questo periodo e la situazione nei cinque anni antecedenti la crisi finanziaria (boom d investimenti ) e le condizioni attese negli anni 2015/16. Il 90% delle PMI intervistate ha effettuato investimenti nel periodo fra il 2009 e il Nella maggior parte dei casi (40%) la quota d'investimento si attestava tuttavia a un valore inferiore al 5% del fatturato e per un quarto delle imprese ammontava a una quota fra il 5% e il 10% (cfr. figura 11). Il totale degli investimenti costituisce complessivamente il 10,1% del fatturato accumulato di tutte le PMI che hanno risposto al sondaggio. 8 A seconda delle dimensioni dell impresa intervistata emergono talune differenze nel tasso d'investimento. La quota di PMI che fra il 2009 e il 2014 non ha investito risulta nettamente più bassa nel caso delle imprese di medie dimensioni (1,7%) rispetto alle piccole imprese (7,6%) e soprattutto rispetto alle microimprese (16,1%; cfr. figura 11). Se hanno effettuato degli investimenti, le microimprese intervistate hanno tuttavia destinato una quota maggiore del fatturato Figura 11 Figura 12 Quota di investimenti complessivi in base al fatturato Quota degli investimenti complessivi per settore Media , quota di imprese in % Media , quota ponderata in % 0,0% 0,1%-5,0% 5,1%-10,0% 10,1%-15,0% 15,1%-20,0% > 20% Tutte le PMI intervistate Microimprese Piccole imprese Medie imprese Industria tradizionale Industria di punta Costruzioni Commercio Altri servizi 10% 16% 8% 6% 6% 5% 11% 13% 40% 31% 40% 54% 44% 35% 51% 42% 33% 24% 8% 8% 10% 24% 9% 9% 11% 26% 24% 27% 10% 7% 9% 6% 8% 7% 9% 7% 7% 31% 11% 11% 6% 23% 10% 6% 34% 23% 10% 9% 7% 13% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Beni strumentali Immobili Ricerca/Sviluppo Partecipazioni/Acquisizioni Tutte le PMI intervistate Microimprese Piccole imprese Medie imprese Industria tradizionale Industria di punta Costruzioni Commercio Altri servizi 42% 42% 45% 41% 61% 42% 19% 56% 48% 36% 47% 47% 38% 50% 27% 28% 36% 42% 54% 7% 5% 6% 15% 7% 11% 5% 6% 7% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 8 Se si raffronta il valore nominale degli investimenti fissi lordi complessivi secondo la contabilità nazionale e il fatturato totale di tutti i settori secondo le statistiche sull imposta sul valore aggiunto dell Amministrazione federale delle contribuzioni, risulta per il 2012 una quota d'investimento pari a circa il 4%. Tale raffronto appare tuttavia impreciso, non da ultimo a causa delle differenze esistenti fra le definizioni d investimento fornite nella contabilità nazionale e nel sondaggio PMI (cfr. riquadro a pagina 14). Swiss Issues Settori Settembre

18 complessivo a quest attività (11,8%) rispetto alle imprese di piccole (10,5%) e medie dimensioni (10,3%). La composizione del settore che varia per dimensione economica potrebbe costituire una spiegazione importante che giustifica tali differenze, in quanto circa due terzi delle microimprese intervistate operano nel terziario. e soprattutto del settore Quote d investimento relativamente stabili nel tempo Immobili, il settore d'investimento più importante, seguito dai beni strumentali L industria di punta investe valori superiori alla media in R&S e partecipazioni/acquisizioni strategiche Gli investimenti immobiliari hanno acquistato valore negli ultimi anni Soprattutto nel caso del terziario (commercio escluso) la quota d'investimento media si attestava con il 16,1% del fatturato cumulativo nel periodo sul livello più alto. All interno di questo settore estremamente eterogeneo, la quota più importante è poi ricoperta dai servizi sanitari, sociali e dall istruzione. A causa della domanda in forte aumento si rendono necessari crescenti investimenti negli ospedali e nelle case di cura, soprattutto in termini immobiliari. 9 Anche nel caso dei servizi sanitari ambulatoriali (per es. medici) gli investimenti in attrezzature mediche moderne rivestono un ruolo centrale. Anche nell industria di punta sono fondamentali gli impianti tecnici al passo con i tempi. Tale settore riveste quindi mediamente con il 9,8% il secondo tasso d'investimento più elevato. Il valore più basso è rappresentato con il 5,3% dal commercio. Una delle possibili spiegazioni alla base del valore più basso potrebbe essere rappresentato dai fatturati tendenzialmente più elevati dei commercianti intervistati. Secondo il sondaggio la quota d'investimento delle PMI resta relativamente costante nel tempo. Complessivamente, due terzi delle PMI intervistate hanno dichiarato che gli investimenti prima della crisi finanziaria coprivano una quota pressoché analoga del fatturato a quella degli anni successivi a tale evento. Nel 17% delle PMI la quota d'investimento prima della crisi era più bassa o più alta. Per il 2015 e il 2016 la maggioranza delle PMI (52%) prevede un tasso d'investimento invariato; il 26% calcola una quota più bassa mentre il 22% con una più alta. Occorre tuttavia interpretare questi dati con una certa cautela: l eventuale riduzione dei fatturati, che potrebbe scaturire ad esempio a seguito del franco forte, comporta altresì un tasso d'investimento invariato e quindi un calo del volume d investimento assoluto. Con una quota del 47% degli investimenti complessivi di tutte le PMI che hanno risposto al sondaggio, gli immobili rappresentano nel periodo il settore d investimento più importante (cfr. figura 12), seguiti dagli investimenti in beni strumentali con il 42%. Le spese per ricerca e sviluppo hanno coperto complessivamente il 7%, mentre le partecipazioni/acquisizioni strategiche il 4% degli investimenti complessivi delle PMI. Nel raffronto macroeconomico (cfr. pagine 13 16) le PMI intervistate hanno quindi investito oltre la media in immobili e sotto la media in ricerca e sviluppo. 10 Fra i singoli settori le quote in termini di ambiti d investimento variano in modo significativo (cfr. figura 12). Spicca in tal senso, senza destare troppa sorpresa, la quota superiore alle media degli investimenti in R&S nelle PMI dell industria di punta (28%). Si tratta di un settore che comprende aziende operanti nell industria chimico-farmaceutica oppure degli strumenti di precisione che si contraddistinguono per un elevato grado di innovazione e ricerca. Negli ultimi anni le imprese dell industria di punta hanno speso in proporzione la quota più elevata per partecipazioni e acquisizioni strategiche (11%). Ecco quindi che l industria di punta si distingue nettamente da quella tradizionale. Nel caso di quest ultima è invece stato investito il 60% in beni strumentali. Il terziario ha investito invece con il 54% degli investimenti complessivi una quota superiore alla media in immobili. Tale risultato viene fortemente influenzato da sottosettori come quello del turismo e delle attività ricreative nonché dei servizi sanitari, sociali e dell istruzione, all interno dei quali le opere edilizie costituiscono una fetta importante dell offerta di servizi. Per contro, nel caso delle PMI attive nell informazione, comunicazione e IT (ICT) è stata investita una parte cospicua dei mezzi in ricerca e sviluppo. Secondo il sondaggio, gli investimenti immobiliari hanno acquistato negli ultimi sei anni una grande importanza. Un impresa su cinque ha dichiarato infatti di aver investito quote minori dei propri investimenti complessivi in immobili nel periodo antecedente la crisi rispetto a quanto accaduto successivamente (cfr. la prima figura a pagina 19). Tale incremento in termini di importanza degli immobili interessa tutti i settori. 9 Cfr. Credit Suisse, «Swiss Issues Settori: Sistema sanitario svizzero 2013 Il mercato ospedaliero in trasformazione» e Credit Suisse, «Swiss Issues Settori: Sistema sanitario svizzero 2015 Il mercato delle case di cura: quale futuro?» 10 Alla luce delle divergenti definizioni degli investimenti immobiliari (cfr. riquadro a pagina 14) tale raffronto va tuttavia trattato con una certa prudenza. Swiss Issues Settori Settembre

19 Credit Suisse Economic Research Investimenti delle PMI Portata e settori d investimento R&S e partecipazioni/acquisizioni diventano più importanti Oltre agli investimenti in immobili, per le PMI intervistate, rispetto agli anni antecedenti la crisi, nel periodo hanno acquistato maggiore importanza anche le spese per ricerca e sviluppo nonché per partecipazioni e acquisizioni, e questo soprattutto nel caso delle imprese operanti nell industria di punta. Dal sondaggio si evince infatti che gli investimenti che si effettueranno negli anni 2015/16 in ricerca e sviluppo, così come le partecipazioni/acquisizioni dovrebbero salire leggermente in termini di significatività a scapito di immobili e beni strumentali. Come dimostriamo nel capitolo intitolato «Contrastare un franco forte con la diversificazione», la R&S e le partecipazioni/acquisizioni costituiscono strumenti chiave nella lotta contro gli effetti del franco forte. Andamento dei settori d investimento nel tempo Quota di risposta (più basse/più alte) in %, ordinate per saldo Anteil Quota an negli den investimenti Gesamtinvestitionen complessivi vor prima der Finanzkrise della crisi finanziaria Beni strumentali Partecipazioni/Acquisizioni Ricerca/Sviluppo Immobili Anteil Quota an an negli den den Gesamtinvestitionen investimenti complessivi 2015/ /2016 (erwartungsgemäss) (secondo previsioni) Ricerca/Sviluppo Partecipazioni/Acquisizioni Immobili Beni strumentali Inferiore al Superiore al %-20%-10% 0% 10% 20% 30% 40% 50% Le PMI dell industria investono maggiormente all estero Una quota complessiva pari al 6% delle PMI intervistate ha dichiarato di aver effettuato investimenti all estero nel periodo Emergono tuttavia differenze significative fra i settori: nell industria di punta si è trattato del 18%, mentre nelle costruzioni questa quota scende al 4%. Gli investimenti esteri hanno acquisito importanza nel periodo in questione: nel 26% dei casi, per le imprese che nel periodo hanno investito all estero la quota è salita rispetto al quinquennio precedente (mentre nel 61% tale quota è rimasta pressoché invariata). Per il biennio 2015/16 è quindi previsto un ampliamento: il 38% delle PMI che già investono all estero si aspetta un incremento, il 33% valori analoghi e il 29% una riduzione delle quote negli investimenti esteri. Investimenti esteri Quota di imprese in %, periodo % 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 88% 12% Industria tradizionale 82% 18% Industria di punta Le imprese investono all estero 96% 95% 94% 4% 5% 6% Costruzioni Commercio Altri servizi Le imprese non investono all estero L IT acquista importanza soprattutto per il commercio La stragrande maggioranza delle imprese intervistate (86%) ha effettuato nel periodo investimenti nel settore dell informatica. La fetta più grande è quella dell industria di punta (91%), quella più bassa nel commercio (84%) e nel terziario (83%). Gli investimenti nell IT acquistano però sempre maggiore importanza soprattutto nel commercio: per circa un quarto dei commercianti la quota di investimenti IT rispetto alla totalità degli investimenti negli anni antecedenti la crisi finanziaria era inferiore al periodo Gli investimenti in IT potrebbero quindi generalmente acquistare rilevanza per le PMI, sebbene secondo il sondaggio per il biennio 2015/16 tale importanza sarà ravvisabile soprattutto nell industria di punta e nel commercio. È infatti soltanto con investimenti nell IT che questi ultimi due settori saranno in grado di raccogliere la sfida rappresentata dal crescente commercio online (cfr. anche Credit Suisse, «Swiss Issues Settori: Retail Outlook 2015»). Investimenti IT per settore Quota di risposta (più basse/più alte) in %, ordinate per saldo Quota dell IT negli investimenti complessivi prima della crisi finanziaria Altri servizi Industria di punta Industria tradizionale Costruzioni Commercio Industria di punta Commercio Industria tradizionale Altri servizi Costruzioni -30% -20% -10% 0% 10% 20% 30% 40% 50% Inferiore al Superiore al Quota dell IT negli investimenti complessivi 2015/2016 (secondo previsioni) Swiss Issues Settori Settembre Swiss Issues Regionen 4

20 Investimenti delle PMI Motivi e ostacoli d investimento Una regolamentazione (eccessiva) come ostacolo all investimento Le PMI investono innanzitutto nella sostituzione di infrastrutture obsolete. Anche gli investimenti per incrementare l efficienza rivestono un importanza elevata. Un terzo delle PMI intervistate riconosce nelle leggi e nelle norme ingenti ostacoli ai propri investimenti. La sostituzione di infrastrutture obsolete rappresenta per il 73% delle PMI intervistate un motivo d investimento importante o molto importante Correlazione fra motivi e settori d investimento I motivi che si collocano alla base di un investimento sono molteplici come le imprese stesse. Ciò nondimeno il nostro sondaggio rivela la presenza di alcuni modelli ricorrenti. Per tutte le imprese rispondenti spiccano come principali motivi d investimento soprattutto la sostituzione di infrastrutture obsolete (ossia la necessità di restare al passo con la tecnologica) così come l incremento della produttività e dell efficienza (cfr. figura 13). Il 73% delle PMI intervistate cita il primo come motivo importante o molto importante per l attività d investimento nel periodo Nel caso delle misure finalizzate a incrementare l efficienza si tratta del 65% delle imprese. Seguono con un certo distacco gli investimenti in risposta alla crescente pressione concorrenziale interna ed estera (per il 41% delle PMI si tratta di un motivo importante o molto importante). La necessità di coprire una carenza di personale specializzato è invece citata soltanto da circa un terzo delle PMI come motivo (molto) importante d investimento. Infine, solo di rado si citano i piani di espansione (intesi come penetrazione di nuovi mercati nazionali o esteri, lancio di nuovi prodotti e servizi) come motivazione più importante per l attività d investimento. Dai dati del sondaggio si possono desumere alcune correlazioni fra i motivi e i settori d investimento. In tal senso stupisce poco il fatto che le PMI che citavano la sostituzione di infrastrutture obsolete come motivazione principale abbiano in proporzione investito di più in beni strumentali. Nel caso delle PMI che si proponevano sostanzialmente di migliorare l efficienza e la produttività nonché di reagire alla pressione concorrenziale, gli investimenti in ricerca e sviluppo nonché in partecipazioni e acquisizioni costituiscono una fetta superiore alla media degli investimenti complessivi. La seconda figura di cui a pagina 22 mostra che nel periodo 2015/16 potrebbero essere tendenzialmente proprio l incremento dell efficienza e la necessità di far fronte a un inasprimento delle concorrenza a costituire le motivazioni che si collocano alla base degli investimenti delle PMI intervistate; cosa che alla luce dell attuale contesto caratterizzato da un franco forte stupirebbe comunque poco. Parimenti, in futuro potrebbero acquisire importanza gli investimenti in ricerca e sviluppo nonché in partecipazioni e acquisizioni (cfr. anche prima figura a pagina 19 del precedente capitolo). Figura 13 Figura 14 Motivi alla base dell investimento Ostacoli a importanti progetti d investimento Per grado di importanza, quota delle risposte in %, periodo Per grado di importanza, quota delle risposte in %, periodo Molto importante Non importante Grande ostacolo all investimento Nessun ostacolo all investimento Sostituzione infrastrutture/cambiam. tecnici Incremento di produttività/efficienza Gestione della pressione concorrenziale Gestione della carenza di personale specializzato Espansione 0% 20% 40% 60% 80% 100% Leggi/norme Incertezza economica/politica Carenza di know-how/personale specializzato Domanda insufficiente Finanziamento bancario non andato a buon fine Altro finanziamento non andato a buon fine 0% 20% 40% 60% 80% 100% Swiss Issues Settori Settembre

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