Progetto Micro-contabilità Ambientale: il Cibo nel mio Piatto

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1 Progetto Micro-contabilità Ambientale: il Cibo nel mio Piatto MI.CONT.A IL PIATTO CONSORZIO INTERUNIVERSITARIO NAZIONALE PER L'INGEGNERIA DELLE GEORISORSE CINIGeo si propone di promuovere e coordinare le ricerche e le altre attività scientifiche e applicative nel campo dell'ingegneria delle Georisorse, delle Geotecnologie, dell'ambiente, dell'energia e dello Sviluppo Sostenibile tra Università, altri Enti di ricerca e Industrie e di favorire il loro accesso e la loro partecipazione alla gestione di laboratori nazionali e internazionali.

2 Progetto Micro-contabilità Ambientale: il Cibo nel mio Piatto Presentazione del progetto Introduzione di alcune definizioni chiave (cosa si intende per: sostenibilità ambientale, contabilità ambientale, Life Cycle Assessement, filiera alimentare); Introduzione di aspetti legati a contabilità ambientale (A cosa serve e perché si usa) Gli impatti ambientali legati alla filiera alimentare (produzione/distribuzione/consumo/smaltimento. Doppia piramide del Barilla CFN) Impronta ecologica del cibo: carbon footprint, water footprint, ecological footprint Expo 2015 (Nutrire il pianeta: ridurre gli sprechi ed Innovazione della filiera agroalimentare) Carta di Milano Partecipazione attiva e Ruolo del consumatore (variabili in gioco, strumenti per riconoscere cibi sostenibili, decalogo del consumatore responsabile; dove acquistare, etc.) Processo partecipato di definizione di un Questionario per azioni di informazione e sensibilizzazione

3 sostenibilità ambientale: "uno sviluppo che risponde alle esigenze del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie". tre componenti : economico, sociale e ambientale devono essere affrontate in maniera equilibrata dopo la conferenza ONU a Rio su ambiente e sviluppo del 1992, è divenuto il nuovo paradigma dello sviluppo La sostenibilità discende dallo studio dei sistemi ecologici. Caratteristiche: capacità di carico, possibilità di autoregolazione, resilienza e la resistenza. Nel loro insieme influiscono sulla stabilità dell ecosistema Un ecosistema in equilibrio è implicitamente sostenibile La sostenibilità è un concetto dinamico, in quanto le relazioni tra sistema ecologico e antropico possono essere influenzate dallo scenario tecnologico

4 contabilità ambientale: l'insieme dei sistemi che consentono di rilevare, organizzare, gestire e comunicare le informazioni e i dati ambientali, espressi in unità fisiche e monetarie.

5 Life Cycle Assessement (LCA) o Analisi del Ciclo di Vita: analisi sistematica che valuta i flussi di materia ed energia durante tutta la vita di un prodotto, dall estrazione delle materie prime, alla produzione, all utilizzo, fino all eliminazione del prodotto stesso una volta divenuto rifiuto. Definizione di LCA proposta da "SETAC" (Society of Environmental Toxicology and Chemistry): "processo che permette di valutare gli impatti ambientali associati ad un prodotto, processo o attività, attraverso l identificazione e la quantificazione dei consumi di materia ed energia e delle emissioni nell ambiente e l identificazione e la valutazione delle opportunità per diminuire questi impatti. L analisi riguarda l intero ciclo di vita del prodotto ("dalla culla alla tomba"): dall estrazione e lavorazione delle materie prime, alla produzione trasporto e distribuzione del prodotto, al suo uso, riuso e manutenzione, fino al riciclo e alla collocazione finale del prodotto dopo l uso"

6 Generalmente, l analisi LCA considera: 1. Estrazione e fornitura materie prime 2. Produzione 3. Imballaggio 4. Trasporto dal sito di produzione al punto vendita 5. Utilizzo 6. Smaltimento del prodotto e del packaging L impatto ambientale del sistema agro-alimentare, tenendo anche conto delle attività legate al consumo degli alimenti e allo smaltimento degli scarti, è stato studiato in dettaglio per molti cibi basilari e per alcuni prodotti trasformati. Solo pochi studi però coprono l intero ciclo di vita dall azienda alla forchetta (farm-to-forklife cycle), mentre la maggior parte limitano lo studio dell impatto ambientale alla sola produzione agricola e ignorano l impatto successivo dall azienda agraria al consumatore finale.

7 Fonte: Report Barilla Center for Food and Nutrition, Doppia Piramide 2014

8 Il potere di riscaldamento globale (global warming potential) di un prodotto alimentare rappresenta la quantità totale di CO2 equivalente che si genera per poter produrre, trattare e portare fino al punto vendita il prodotto stesso. Si esprime come kg di CO2 equivalente per kg di prodotto ed è la somma del potere riscaldante generato da tutti i gas ad effetto serra (CO2, N2O e CH4) emessi durante le varie fasi del ciclo di vita del prodotto che includono la sua produzione agricola, il trasporto, il mantenimento in magazzini, il confezionamento, la distribuzione ed eventuale smaltimento degli scarti. Nelle diverse fasi di vita del prodotto si prendono in considerazione : gas serra che si generano dall utilizzo di materiali per la produzione ( es. N 2 O emesso dai suoli fertilizzati con concimi azotati); CO 2 dalla combustione del carburante macchine agricole o per trasporto, gas serra che si generano in maniera indiretta ossia per produrre materiali o per processi necessari alla produzione (es. N 2 O per produrre fertilizzanti azotati, CO 2 per produrre pesticidi, per estrarre e trasportare petrolio, costruire un trattore e ottenere le materia prime necessarie, generare corrente elettrica per riscaldare serre o raffreddare o surgelare).

9 Che cos'è l'anidride carbonica? Quasi tutte le molecole di cui sono fatti gli organismi viventi (carboidrati, grassi e proteine) contengono atomi di carbonio. L'insieme dei possibili percorsi di un atomo di carbonio prende il nome di ciclo del carbonio. Tutti gli esseri viventi hanno bisogno di energia, che ottengono dagli alimenti, dalla cui metabolizzazione si libera anidride carbonica. Tutti gli esseri viventi respirano e quindi tutti producono anidride carbonica. E fin qui tutto bene. Il problema sorge nel momento in cui l'uomo ha scoperto i combustibili fossili, come il carbone, il petrolio e il gas, che si sono formati da organismi animali e vegetali rimasti sepolti per tempi lunghissimi. Tutti i materiali, nel momento in cui bruciano, reagiscono con l'ossigeno formando anidride carbonica, il principale gas a effetto serra prodotto dall'uomo che contribuisce al riscaldamento globale. L'uso intensivo dei combustibili fossili nell'ultimo secolo ha determinato l'aumento esponenziale della sua concentrazione nell'atmosfera determinando un incremento delle temperature medie globali, effetto con profonde ripercussioni sulla fauna e la flora selvatiche e sulle persone di tutto il mondo. Cosa sono i gas serra e il riscaldamento globale? I gas serra (biossido di carbonio CO2, metano CH4, protossido d'azoto N2O e altri) intrappolano il calore nell'atmosfera. Le concentrazioni dei gas ad effetto serra sono fortemente aumentate come risultato delle attività umane dal 1750 e, oggi, superano del 39% i valori pre-industriali. L'enorme aumento della concentrazione di questi gas, capaci di trattenere il calore terrestre, ha determinando un aumento delle temperature medie terrestri. Perchè talvolta si parla di carbonio altre di anidride carbonica? Sono la stessa cosa? Non sono la stessa cosa. L'anidride carbonica è formata da 1 atomo di carbonio e 2 di ossigeno. Dal momento che un atomo di carbonio pesa 12 unità di massa atomica e ogni atomo di ossigeno ne pesa 16, una molecola di CO2 peserà =44. Quindi l'equivalenza tra un atomo di carbonio e una molecola di CO2 è 3,67 (peso della CO2/peso del carbonio -> 44/12=3,67). Questo è il valore che deve essere utilizzato per convertire i valori in carbonio in quelli in CO2 (e viceversa). Per esempio, le emissioni di carbonio del 2007 causate dall'utilizzo di combustibili fossili ammontavano a 8,5 miliardi di tonnellate, equivalenti a 31,2 miliardi di tonnellate di CO2. Che cos'è CO2 eq? CO2eq sta per CO2 equivalente, ossia l'unità di misura che permette di pesare insieme le emissioni dei vari gas serra aventi differenti effetti sul clima. Ad esempio il metano ha un potenziale di riscaldamento 21 volte superiore rispetto alla CO2 e per questo 1 tonnellata di metano viene contabilizzata come 21 tonnellate di CO2 equivalente. Fonte:

10 Fonte: Report Barilla Center for Food and Nutrition, Doppia Piramide 2014

11 Fonte: Report Barilla Center for Food and Nutrition, Doppia Piramide 2014

12 Alcuni numeri: per produrre 1 Kg di carne di manzo occorrono litri di acqua Per produrre 1 tazza di caffè servono 140 litri di acqua Per produrre 1 bicchiere di latte servono 200 litri d acqua Per ulteriori approfondimenti Fonte: Report Barilla Center for Food and Nutrition, Doppia Piramide 2014

13

14 Fonte: Report Barilla Center for Food and Nutrition, Doppia Piramide 2014

15 Fonte: Report Barilla Center for Food and Nutrition, Doppia Piramide 2014

16 Strumenti: Ecological Footprint Calculator del Global Footprint Network ( WWF Footprint Calculator: WWF Calcolatore dell'impronta di carbonio: DOPPIA PIRAMIDE: WWF Impronta di carbonio del carrello alimentare: COOP La spesa all impronta: Database: Ecoinvent: Barilla CFN: DATABASE-FOR-DOUBLE-PYRAMID-2014-DEF1.xlsx

17 Filiera alimentare: percorso che compie un prodotto alimentare dalla terra alla tavola, dalla materia prima a quello che mangiamo. È un processo scandito secondo precise fasi e che vede coinvolti numerosi attori: agricoltori, produttori di mangimi e sementi, allevatori, industria di trasformazione, trasportatori e distributori, commercianti all'ingrosso e al dettaglio, fino al consumatore. Il settore agroalimentare riveste un ruolo di primo piano nelle dinamiche tra uomo e ambiente poiché interagisce con il suolo, con l acqua e con le risorse naturali, sia in modo diretto, coltivando, allevando e raccogliendo organismi animali e vegetali, sia in modo indiretto, trasformando, trasportando e distribuendo le materie prime e i prodotti finiti ai consumatori.

18 Expo Milano 2015 è l Esposizione Universale che l Italia ospiterà dal primo maggio al 31 ottobre 2015 e sarà il più grande evento mai realizzato sull alimentazione e la nutrizione. Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita Per sei mesi Milano diventerà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. Fonte: sito Expo 2015:

19 La Carta di Milano i maggiori esperti italiani e internazionali hanno contribuito a identificare le principali questioni che interessano l utilizzo sostenibile delle risorse del Pianeta. In particolare, i grandi temi affrontati dalla Carta di Milano sono quattro: 1. quali modelli economici e produttivi possono garantire uno sviluppo sostenibile in ambito economico e sociale? 2. quali tra i diversi tipi di agricoltura esistenti riusciranno a produrre una quantità sufficiente di cibo sano senza danneggiare le risorse idriche e la biodiversità? 3. quali sono le migliori pratiche e tecnologie per ridurre le disuguaglianze all'interno delle città, dove si sta concentrando la maggior parte della popolazione umana? 4. come riuscire a considerare il cibo non solo come mera fonte di nutrizione, ma anche come identità socio-culturale? Fonte: sito Expo 2015:

20 In occasione Expo2015 dibattito legato alla Carta di Milano per mettere in luce 3 paradossi globali Primo paradosso SPRECO DI ALIMENTI: 1,3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile sono sprecati ogni anno, ovvero un terzo della produzione globale di alimenti e quattro volte la quantità necessaria a nutrire gli 805 milioni di persone denutrite nel mondo. Secondo paradosso AGRICOLTURA SOSTENIBILE: Nonostante la diffusione della fame e della malnutrizione, una grande percentuale dei raccolti è utilizzata per la produzione di mangimi e di biocarburanti. Secondo le previsioni, la domanda globale di biocarburanti arriverà a 172 miliardi di litri nel 2020 rispetto agli 81 miliardi di litri del 2008, il che corrisponde ad altri 40 milioni di ettari di terreni convertiti a coltivazioni per biocarburanti. Un terzo della produzione agricola globale è impiegato per nutrire il bestiame. La speculazione finanziaria sulle materie prime aggrava il problema, favorendo la volatilità del mercato e l'aumento dei prezzi alimentari. Terzo paradosso COESISTENZA TRA FAME E OBESITÀ: per ogni persona affetta da denutrizione, ve ne sono due obese o sovrappeso (sovranutrizione): 805 milioni di persone nel mondo sono affette da denutrizione, mentre oltre 2,1 miliardi sono obese o sovrappeso. A livello mondiale, il fenomeno dell'obesità è quasi raddoppiato rispetto al 1980 e continua a crescere in proporzioni epidemiche. Problema legato allo squilibrio globale della ricchezza e delle risorse, secondo il quale una parte della popolazione mangia in quantità eccessive mentre un altra parte stenta a sopravvivere.

21 E necessario un forte impegno da parte di Governi ed Istituzioni e da parte della società civile La Proposta presentata dalla Fondazione Bcfn nell ambito della Carta di Milano Promuovere stili di vita sani e combattere l'obesità Promuovere l'agricoltura sostenibile Ridurre lo spreco di cibo del 50% entro il 2020 Ognuno di noi però può contribuire Tu cosa puoi fare? Consumare in modo responsabile riflettendo sugli effetti che i tuoi acquisti possono avere sull ambiente e sulla società prima di farli. Il modo in cui vivi e le cose che compri possono contribuire positivamente alla società e all ambiente. La domanda è ma davvero posso fare la differenza semplicemente scegliendo un prodotto piuttosto che un altro?. Certo! Ogni euro che spendete è come se fosse un voto per un determinato prodotto, ma soprattutto per l impresa che lo produce Fonte: sito Fondazione BCFN e progetto EAT:ING (2008)

22 Ma come si fa, in concreto, a diventare consumatori responsabili? Più che una lista della spesa di cose da fare, si tratta di imparare a scegliere con mente aperta, lasciando il nostro processo decisionale libero dai mille condizionamenti che riceviamo ogni giorno, ad esempio dalla pubblicità. Pensate agli acquisti che avete fatto oggi ad esempio. Sapete che dove andranno finire i vostri soldi? Avete idea quali imprese avete supportato e quali sono i valori alla base del loro operato? Siete a conoscenza del processo produttivo dietro a questi prodotti? Chi li ha fatti? ALCUNI SUGGERIMENTI PER DIVENTARE UN CONSUMATORE RESPONSABILE Fonte: progetto EAT:ING (2008)

23 Fonte: Report Barilla Center for Food and Nutrition, Doppia Piramide 2014

24 1. Cibo locale e di stagione I lunghi viaggi necessari per importare alimenti da regioni lontane inquinano e vanno a discapito della qualità del cibo, che perde sapore e nutrienti. Dare il proprio denaro ad aziende locali, investendo quindi denaro nella propria comunità, crea posti di lavoro e offre benefici per tutti. Se volete gustare del cibo fuori stagione, sappiate che, per forza di cose, è stato importato dall estero. Un frutto che ha viaggiato a lungo nella stiva di una nave perde in freschezza e gusto. Molte volte gli alimenti sono raccolti prima che possano giungere al giusto punto di maturazione e immagazzinati per lunghi periodi spesso subendo trattamenti chimici (ad esempio, la somministrazione di fungicidi per aumentarne i tempi di conservazione). Importando cibo è dimostrato che paghiamo di più per avere meno: invece di incentivare gli agricoltori locali per le loro produzioni stagionali, paghiamo un sacco di soldi per i costi associati al trasporto, alla refrigerazione e agli imballaggi. Mangiando cibo importato perdiamo la cultura del cibo. 2. Mangiate biologico Il cibo biologico ha più sapore e il 30% di nutrienti in più rispetto agli alimenti prodotti in modo convenzionale. Le coltivazioni organiche prevengono l erosione del suolo, promuovono la qualità dell acqua, fanno risparmiare energia, proteggono la salute degli agricoltori, la biodiversità e aiutano le piccole aziende. Fonte: progetto EAT:ING (2008)

25 Molti di noi hanno perso ogni connessione con la terra ed i suoi ritmi stagionali e non hanno la minima idea di dove, come e quando siano prodotti i vari alimenti. Fonte: progetto EAT:ING (2008)

26 3. Mangiate equosolidale L'obiettivo primario non è la massimizzazione del profitto ma la lotta allo sfruttamento e alla povertà legate a cause economiche, politiche o sociali. È, dunque, una forma di commercio internazionale nella quale si cerca di garantire ai produttori ed ai lavoratori dei paesi in via di sviluppo un trattamento economico e sociale equo e rispettoso. Sul mercato mondiale i prezzi per caffè, zucchero e riso sono estremamente volatili, spesso al punto di essere inferiori ai costi di produzione, con conseguenze disastrose per i produttori, quasi sempre appartenenti a piccole imprese a conduzione familiare. 4. Meno imballaggi Come fare? Basta che consideriate le dimensioni dell imballaggio rispetto a quelle del prodotto. Vi renderete conto che molto spesso è troppo grande e che potete facilmente trovare un alternativa. Quando potete, inoltre, orientatevi su imballaggi biodegradabili e, in ogni caso, informatevi sulle modalità di smaltimento e di riciclo per ognuno! 5. Imparate a leggere le etichette Le etichette ricche di indicazioni alimentari sono indice della qualità del prodotto. Gli ingredienti non sono presenti in etichetta in modo casuale, ma secondo la legge, che impone di riportarli in ordine decrescente: il primo ingrediente dell'elenco è quindi più abbondante del secondo, che a sua volta è più abbondante del terzo e così via. Fonte: progetto EAT:ING (2008)

27 COME CONSUMATORE RESPONSABILE HAI ANCHE UN ALTRA POSSIBILITA : SCEGLIERE DOVE ACQUISTARE Grande distribuzione organizzata (GDO) Nei supermercati trovi di tutto: prodotti di stagione e non, freschi o confezionati. Puoi essere comunque un consumatore responsabile anche acquistando in un supermercato di una grande catena, prestando attenzione alle etichette, scegliendo prodotti freschi o di stagione, biologici, locali, etc. Gruppi acquisto solidali (GAS) Un gruppo d acquisto utilizza il concetto di solidarietà come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarietà che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, fino al rispetto dell ambiente. Mercati del contadino (filiera corta o a km0) Si tratta di mercati senza mercanti, che accorciano la filiera in quanto permettono l incontro diretto tra produttore e consumatore, dando la priorità ai piccoli produttori. La vendita di prodotti su scala locale evita tra l altro il trasporto su lunghe distanze e permette di riscoprire il rapporto con il proprio territorio. o Fonte: progetto EAT:ING (2008)

28 LA DIETA SOSTENIBILE Una giusta combinazione tra la tutela dell ambiente, la corretta nutrizione e lo sviluppo territoriale lungo tutta la filiera alimentare, dal campo alla tavola Secondo la FAO: «le diete sostenibili sono diete a basso impatto ambientale che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale, nonché a una vita sana per le generazioni presenti e future. Le diete sostenibili concorrono alla protezione e al rispetto della biodiversità e degli ecosistemi, sono culturalmente accettabili, economicamente eque e accessibili, adeguate, sicure e sane sotto il profilo nutrizionale e, contemporaneamente, ottimizzano le risorse naturali e umane». Secondo la FAO le diete sostenibili possono ridurre l utilizzo di acqua e minimizzare le emissioni di CO2, promuovere la biodiversità alimentare, valorizzare gli alimenti tradizionali e locali, con le loro numerose varietà, ricche anche dal punto di vista nutrizionale. Per promuovere le diete sostenibili, la FAO considera necessario il coinvolgimento della società civile e dei privati nei settori dell agricoltura, della nutrizione, della salute, dell ambiente, dell istruzione, della cultura e del commercio, sia dal lato della domanda sia da quello dell offerta. Fonte: Report Barilla Center for Food and Nutrition, Doppia Piramide 2014

29 Tra gli esempi di diete sostenibili la FAO cita in particolare la dieta mediterranea

30 Fonte: Report Barilla Center for Food and Nutrition, Doppia Piramide 2014

31 Nel report Doppia Piramide della BCFN sono stati esaminati due differenti menu giornalieri: entrambi sono equilibrati da un punto di vista nutrizionale, sia in termini di apporto calorico sia di nutrienti (proteine, grassi e carboidrati). Fonte: Report Barilla Center for Food and Nutrition, Doppia Piramide 2014

32 Fonte: Report Barilla Center for Food and Nutrition, Doppia Piramide 2014

33 Il menu di carne ha un impatto due volte e mezzo superiore rispetto a quello vegetariano: un peso molto rilevante nell impatto quotidiano di un individuo. E possibile dunque ridurre gli impatti ambientali semplicemente modificando le sue abitudini alimentari. Limitando la carne a sole due volte alla settimana, in linea con le raccomandazioni dei nutrizionisti, si possono risparmiare anche 20 mq globali al giorno. Fonte: Report Barilla Center for Food and Nutrition, Doppia Piramide 2014

34 Viene dimostrato come in Italia mangiare sostenibile abbia un costo inferiore rispetto a regimi alimentari ricchi di proteine animali (a base di carne o di carne e pesce). Fonte: Report Barilla Center for Food and Nutrition, Doppia Piramide 2014

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