Regolamento sulla gestione dei centri comunali per la raccolta dei rifiuti urbani

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1 Regolamento sulla gestione dei centri comunali per la raccolta dei rifiuti urbani [Approvato con Delib. C.C. n. 37 del Testo coordinato approvato con Delib. C.C. n. _ del _] Art. 1 Finalità 1. Il Regolamento contiene le disposizioni per la corretta gestione dei centri comunali di raccolta dei rifiuti urbani e per la regolare fruizione degli stessi da parte degli utenti, nel rispetto della normativa di rango superiore. 2. I centri comunali di raccolta dei rifiuti urbani costituiscono uno strumento a supporto della raccolta differenziata. La loro gestione è attività di pubblico interesse e deve essere condotta assicurando un elevata protezione dell ambiente e controlli a tale fine efficaci. Art. 2 Definizioni 1. Per l applicazione del Regolamento, si specificano le seguenti definizioni: a) Centro comunale di raccolta dei rifiuti urbani (o ecocentro): area presidiata e allestita per l attività di raccolta mediante raggruppamento differenziato dei rifiuti per frazioni omogenee conferiti dai detentori per il trasporto agli impianti di recupero e di trattamento; b) detentore: produttore dei rifiuti o soggetto che li detiene; c) utenze ammesse al conferimento o soggetto conferente: utenze domestiche e non domestiche, nonché altri soggetti tenuti, in base alle vigenti normative settoriali, al ritiro di specifiche tipologie di rifiuti dalle utenze domestiche; d) utenze domestiche: nuclei familiari; e) utenze non domestiche: operatori economici nei settori agricolo, artigianale, industriale, commerciale, dei servizi; f) gestore: soggetto cui è affidata la gestione del centro comunale di raccolta; g) responsabile del centro: soggetto, designato dal gestore, quale responsabile della conduzione del centro; h) RAEE: rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche; i) DM 08/04/2008: Decreto del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio 08 aprile 2008, n (in Gazzetta Ufficiale, 28 aprile 2008, n. 99), recante Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall articolo 183, comma 1, lettera cc), del Decreto Legislativo 03 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche. Art. 3 Oggetto del regolamento 1. Il Centro di Raccolta (CDR), ai sensi del DM 8 aprile 2008 e s.m.i., è costituito da un area presidiata ed allestita ove si svolge unicamente attività di raccolta, mediante raggruppamento per frazioni omogenee per il trasporto agli impianti di recupero o di smaltimento, dei rifiuti urbani e assimilati o assimilati agli urbani, elencati in allegato I, paragrafo 4.2 del DM, conferiti in maniera differenziata.

2 2. Il Comune di Castelnuovo Berardenga, ha approvato due Centri di Raccolta ubicati in Loc. Pianella e in Loc. Cornia e più precisamente: - un area di ca mq, ubicata in Loc. Cornia (Fg. 183 mapp. 66/p), dotata delle strutture fondamentali e destinata a centro di raccolta per rifiuti urbani e assimilati, funzionale ai servizi pubblici di raccolta, istituita con Delib. G.C. n. 9 del ; - un area di ca mq., ubicata in loc. Pianella (Fg.122 mapp. 237/p), dotata delle strutture fondamentali e destinata a centro di raccolta per rifiuti urbani e assimilati, funzionale ai servizi pubblici di raccolta, istituita con Delib. G.C. n. 10 del I siti sono stati realizzati in conformità alla vigente normativa in materia urbanistica e in materia ambientale e che presenta le caratteristiche generali previste dal DM 8 aprile 2008 e s.m.i.. Essi sono già inseriti, quali strutture adibite ai servizi di igiene urbana con particolare riferimento alla gestione delle raccolte differenziate, nella pianificazione dell ATO TOSCANA SUD ed entrambi sono iscritti al Centro di Coordinamento nazionale per il recupero dei RAEE. 4. I CDR sono asserviti al bacino di utenze del Comune di Castelnuovo Berardenga. 5. Poiché il Comune ha aderito all accordo ANCI uno contro uno i due centri sono aperti ai conferimenti dei piccoli Distributori del solo territorio comunale di Castelnuovo Berardenga, che attuano il ritiro dei RAEE dai propri clienti. Art. 4 Orari di apertura al pubblico 1. Il Comune potrà definire in ogni momento orari diversi per l apertura al pubblico dei due Centri di Raccolta in base al modificarsi delle esigenze relative al servizio. 2. In linea generale, ogni Centro garantirà almeno tre aperture settimanali con il seguente orario: a) CDR Pianella Orario Invernale Orario Estivo MARTEDI MARTEDI GIOVEDI GIOVEDI SABATO SABATO b) CDR Cornia Orario Invernale Orario Estivo LUNEDI LUNEDI MERCOLEDI MERCOLEDI SABATO SABATO Art. 5 Criteri generali per la gestione 1. Il gestore è tenuto a: a) operare con la massima cura e puntualità al fine di assicurare le migliori condizioni di igiene, di pulizia, di decoro e di fruibilità dell ecocentro da parte dei soggetti conferenti; b) rimuovere e depositare in modo corretto i rifiuti, presenti sul suolo, accidentalmente fuoriusciti dagli spazi o dei contenitori dedicati; c) rimuovere e depositare in modo corretto i rifiuti, presenti sul suolo, abusivamente collocati fuori degli spazi o dei contenitori dedicati;

3 d) evitare danni e pericoli per la salute, tutelando l incolumità e la sicurezza sia dei singoli cittadini sia del personale adibito a fornire il servizio; e) ove necessario si deve procedere a campagne periodiche di derattizzazione o disinfestazione; f) salvaguardare l ambiente; in particolare, nella gestione del CdR, si devono adottare tutte le misure per evitare il sollevarsi di polveri e il crearsi di emissioni odorigene; g) eseguire e rispettare le disposizioni del DM 08/04/2008 e le altre norme applicabili all attività di gestione; h) compilare e registrare in un archivio elettronico, le cui caratteristiche sono concordate con il Comune, le schede di cui agli Allegati Ia e Ib del DM 08/04/2008; i) provvedere alla manutenzione ordinaria delle recinzioni, degli impianti e delle attrezzature presenti nell ecocentro; j) mantenere aggiornata e in perfetto stato la cartellonistica e la segnaletica; k) gestire gli impianti e le attrezzature presenti nell ecocentro nel rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza; l) rispettare le prescrizioni di legge in materia di prevenzione degli infortuni e di igiene del lavoro e provvedere, quindi, anche alla redazione del piano delle misure per la sicurezza dei lavoratori, secondo la normativa vigente in materia, tenuto anche conto di tutte le ulteriori misure che, secondo la particolarità del lavoro, l esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro; m) stipulare idonee polizze assicurative per la responsabilità civile verso terzi, verso prestatori di lavoro, da inquinamento. 2. Il CdR deve essere sempre e costantemente presidiato durante l orario di apertura al pubblico. 3. Il personale addetto curerà l'apertura e la chiusura del centro, fornirà ai cittadini ed ai soggetti che accedono al Centro, tutte le informazioni necessarie per la migliore conduzione delle operazioni di conferimento. 4. Nella gestione dei rifiuti conferiti, dovranno essere osservate le seguenti procedure: - prima dello scarico, l addetto procede ad una verifica visiva e si assicura che il rifiuto sia conferibile, per tipologia e differenziazione; - le tipologie conferite, suddivise per tipologie, vengono stoccate subito nei rispettivi contenitori, evitando depositi a terra; - si avrà cura di non danneggiare o manomettere gli oggetti fragili e le apparecchiature elettriche ed elettroniche; - lo stoccaggio delle diverse tipologie di rifiuto avverrà nel rispetto delle specifiche tecniche previste dalla normativa; - ogni conferimento sarà accompagnato dalla compilazione della specifica modulistica; - l addetto respinge i rifiuti non conformi. 5. Il personale addetto segnalerà agli uffici comunali competenti ogni e qualsiasi disfunzione, anomalia o non conformità alle procedure gestionali qui riportate. 6. Il personale addetto segnalerà agli uffici comunali la necessità di svuotamento dei cassoni/contenitori destinati ai RAEE. 7. Il personale addetto segnalerà al gestore del servizio di raccolta e smaltimento di ATO TOSCANA SUD la necessità di prelevare le altre tipologie di rifiuti.

4 Art. 6 Altre norme di comportamento 1. I soggetti conferenti sono tenuti a: a) trattenersi nelle aree destinate al deposito dei rifiuti per il solo tempo necessario alle operazioni di conferimento; b) rispettare le indicazioni e le istruzioni impartite dal personale preposto dal gestore e quelle riportate sulla cartellonistica e sulla segnaletica; c) porre la massima attenzione ai mezzi in manovra e rispettare la segnaletica di sicurezza. Art. 7 Controllo del centro di raccolta e delle sue pertinenze 1. Il gestore è tenuto a nominare un Responsabile dell ecocentro in possesso di idonei requisiti professionali e di esperienza e a notificarne i riferimenti al Comune. Il Responsabile dell ecocentro è tenuto a verificare che la sua gestione avvenga nel rispetto della normativa applicabile e del presente Regolamento, dando tutte le necessarie istruzioni e informazioni al personale addetto. Il personale addetto dovrà provvedere ogni giorno alla rimozione dei rifiuti scaricati abusivamente all esterno, nelle immediate vicinanze, del centro di raccolta e a segnalare all ufficio tecnico l eventuale presenza di rifiuti pericolosi (tipo eternit) tra quelli abbandonati. In questo caso, non dovrà assolutamente rimuoverli ma provvederà alla loro messa in sicurezza (copertura con fogli polietilene e nastro segnaletico). Art. 8 Rifiuti conferibili 1. L elenco delle tipologie dei rifiuti conferibili e dei codici CER, fatte salve le disposizioni di cui all All. I del D.M e s.m.i., è modificabile in base alle esigenze di servizio, alla disponibilità di spazi e cassoni, nonché ad eventuali variazioni normative. 2. Il Gestore dovrà indicare in apposito cartello posto all ingresso del Centro di Raccolta le tipologie EFFETTIVAMENTE conferibili. 3. L elenco complessivo è il seguente: 1. imballaggi in carta e cartone (CER ) 2. imballaggi in plastica (CER ) 3. imballaggi in legno (CER ) 4. imballaggi in metallo (CER ) 5. imballaggi in materiali misti (CER ) 6. imballaggi in vetro (CER ) 7. contenitori T/FC (CER *) 8. rifiuti di carta e cartone (CER ) 9. rifiuti di vetro (CER ) 10. frazione organica umida (CER e ) 11. abiti e prodotti tessili (CER e ) 12. solventi (CER *) 13. acidi (CER *) 14. sostanze alcaline (CER *) 15. prodotti fotochimici (CER *) 16. pesticidi (CER *) 17. tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio (CER *) 18. rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (CER *, * e )

5 19. oli e grassi commestibili (CER ) 20. oli e grassi diversi di quelli di cui al punto precedente, ad esempio oli minerali esausti (CER *) 21. vernici, inchiostri, adesivi e resine (CER * e ) 22. detergenti contenenti sostanze pericolose (CER *) 23. detergenti diversi da quelli al punto precedente (CER ) 24. farmaci (CER * e ) 25. batterie ed accumulatori di cui alle voci * * * (provenienti da utenze domestiche) (codice CER *) 26. rifiuti legnosi (CER * e ) 27. rifiuti plastici (CER ) 28. rifiuti metallici (CER ) 29. sfalci e potature (CER ) 30. ingombranti (CER ) 31. cartucce toner esaurite (CER ) 32. rifiuti assimilati ai rifiuti urbani sulla base dei regolamenti comunali, fermo restando il disposto di cui all art. 195, comma 2, lettera e), del D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i. Sono inoltre conferibili: toner per stampa esauriti diversi da quelli di cui alla voce * (provenienti da utenze domestiche) (CER ) imballaggi in materiali compositi (CER ) imballaggi in materia tessile (CER ) pneumatici fuori uso (solo se conferiti da utenze domestiche) (CER ) filtri olio componenti rimossi da apparecchiature fuori uso diversi da quelli di cui alla voce * (limitatamente ai toner e cartucce di stampa provenienti da utenze domestiche) gas in contenitori a pressione (limitatamente ad estintori ed aerosol ad uso domestico) miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle, ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce * (solo da piccoli interventi di rimozione eseguiti direttamente dal conduttore della civile abitazione) rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci *, * e * (solo da piccoli interventi di rimozione eseguiti direttamente dal conduttore della civile abitazione) (CER *) (CER ) (CER *) (CER ) (CER ) (CER ) batterie ed accumulatori diversi da quelli di cui alla voce * (CER ) rifiuti prodotti dalla pulizia di camini (solo se provenienti da utenze domestiche) (CER )

6 terra e roccia (CER ) altri rifiuti non biodegradabili (CER ) Art. 9 Quantità e modalità di conferimento dei rifiuti 1. Possono essere conferiti rifiuti urbani in quantità compatibili con le potenzialità organizzative e la capacità ricettiva degli ecocentri. 2. Per consentire il più efficiente e sicuro utilizzo dei Centri di Raccolta, è fatto obbligo all utenza di attenersi alle seguenti prescrizioni: Possono essere conferiti unicamente i rifiuti sopra elencati, secondo le effettive possibilità di ricezione esposte all esterno del CdR dal gestore ed approvate dal Settore Ambiente. I rifiuti devono essere conferiti in modo differenziato, suddivisi per tipologia. All interno del CdR sono predisposte delle aree distinte, dedicate alle diverse tipologie. Gli stoccaggi sono organizzati in modo da garantire la separazione delle varie tipologie e l utilizzo di contenitori idonei alle loro caratteristiche. I rifiuti pericolosi o quelli che comunque richiedono la protezione dagli agenti atmosferici, sono opportunamente protetti. I rifiuti possono essere conferiti solo e unicamente durante l orario di apertura e con l ausilio del personale addetto. Il deposito dei rifiuti nelle diverse aree dedicate, deve essere realizzato secondo modalità appropriate e in condizioni di sicurezza. Gli stoccaggi devono rispettare i tempi previsti dal D.M e s.m.i. I materiali dovranno essere per quanto possibile ridotti di volume, in modo da ridurre al minimo l'ingombro degli stessi. Non è consentito attuare operazioni di trattamento sui materiali all interno del Centro di Raccolta, fatte salve eventuali riduzioni volumetriche effettuate su rifiuti solidi non pericolosi per ottimizzarne il trasporto. Gli sfalci verdi e le potature dei giardini in genere dovranno essere conferiti all interno del cassone appositamente predisposto, privi di contenitori in plastica o contaminati da frazioni estranee. Anche i rifiuti ingombranti possono essere conferiti al centro direttamente a cura dei cittadini. Devono essere osservate le disposizioni impartite dal personale addetto concernenti la circolazione all'interno dell'impianto e le modalità di conferimento. Le operazioni di scarico dovranno essere effettuate celermente, con rispetto delle regole di sicurezza. Non è consentito sostare nelle aree adibite allo scarico dei rifiuti oltre il tempo strettamente necessario per lo scarico dei mezzi. Deve essere osservata la segnaletica presente nell'impianto. Art. 10 Divieti 1. E'vietato l'accesso al Centro di Raccolta al di fuori degli orari di apertura indicati, eccetto ai mezzi e alle persone autorizzate dagli Uffici Comunali competenti o dal soggetto gestore. 2. E'vietato conferire rifiuti speciali per i quali lo smaltimento/recupero è a carico del produttore. 3. E vietata qualsiasi operazione di cernita od asporto dei materiali conferiti al Centro.

7 4. E vietato il commercio e/o la vendita diretta di materiali e/o rifiuti conferiti al centro. 5. Sono vietate operazioni di trattamento e trasformazione dei rifiuti. 6. E assolutamente vietato abbandonare i rifiuti all esterno del Centro di Raccolta. Art. 11 Danni e risarcimenti 1. Il gestore è responsabile di qualsiasi danno, a chiunque causato, nell attività di conduzione dell ecocentro. Esso è tenuto, pertanto, al risarcimento dei predetti danni, anche per gli importi che eccedono i massimali delle polizze assicurative stipulate. 2. I soggetti conferenti sono responsabili dei danni arrecati nell utilizzo dell ecocentro e sono conseguentemente tenuti al risarcimento. 3. Il Comune non risponde dei danni causati dal gestore e dai soggetti conferenti. Art. 12 Controllo del Comune 1. Il servizio comunale responsabile della gestione dei rifiuti (ufficio tecnico settore ambiente) esegue i necessari controlli per la verifica del rispetto del presente Regolamento. 2. Sono fatte salve le competenze della Polizia Municipale e delle Autorità competenti in materia di verifica del rispetto della normativa applicabile. Art. 13 Proprietà e destinazione dei rifiuti 1. Il Comune è proprietario dei rifiuti raccolti nell ecocentro. 2. Il Comune stabilisce la destinazione dei rifiuti raccolti nell ecocentro, secondo la normativa vigente, per il conferimento agli impianti di recupero e di smaltimento. 3. Competono al Comune i costi di smaltimento e di trattamento dei rifiuti e i ricavi conseguiti attraverso i contributi CONAI o a qualsiasi altro titolo. 4. Il gestore è tenuto a mettere a disposizione del Comune i rifiuti raccolti per l esecuzione di analisi merceologiche finalizzate alla loro caratterizzazione. Art. 14 Sanzioni 1. Per le violazioni dei divieti posti dal presente Regolamento, ove non siano già sanzionate da norme di rango superiore e non costituiscano reato, sono applicate le seguenti sanzioni amministrative pecuniarie: Violazione Deposito nei singoli contenitori di rifiuti diversi da quelli ai quali i contenitori stessi sono specificamente dedicati Deposito di rifiuti fuori dei contenitori e degli spazi adibiti al deposito Asporto di rifiuti depositati nell ecocentro per finalità diverse da quelle previste nel contratto di affidamento della gestione Sanzione minima Sanzione massima Riferimento euro 50,00 euro 300,00 art. 10, comma 2 euro 50,00 euro 300,00 art. 10, comma 6 euro 50,00 euro 300,00 art. 10, comma 3

8 2. L applicazione delle sanzioni non esclude i diritti del Comune, del gestore o di terzi al risarcimento degli eventuali danni dagli stessi subiti. 3. Le sanzioni sono applicate ai sensi della Legge 24 novembre 1981, n. 689 e dell art.30 della L.R. n.25 del e s.m.; 4. Il personale preposto dal gestore alla sorveglianza dell ecocentro è tenuto a verificare il rispetto del presente Regolamento e a segnalare eventuali infrazioni alla Polizia Municipale e alle altre Autorità competenti per Legge in materia di tutela e di vigilanza ambientali. Art. 15 Rinvio normativo 1. Il presente Regolamento integra i Regolamenti comunali precedentemente approvati in materia di gestione dei rifiuti urbani. 2. Per quanto non è espressamente disciplinato nel presente Regolamento, si rinvia alle altre norme vigenti in materia.

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