CONSUNTIVO TECNICO

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1 CONSUNTIVO TECNICO PROGETTO: GRANDI COLTURE e reti dimostrative cerealicole REGIONE LOMBARDIA AZIONE: Sperimentazione su cereali estivi Sorgo da biomassa, Sorgo da trinciato e Sorgo da granella OBIETTIVI E FINALITA Il sorgo è la coltura che in questi ultimi anni sta diventando per importanza il cosiddetto 4 cereale della regione, infatti quello da granella continua ad essere coltivato su un area sempre maggiore specialmente in quelle zone in cui normalmente vengono effettuati cereali in asciutta. Negli ultimi tempi in regione sta riscuotendo interesse anche quello da biomassa per la produzione di trinciato, come alimento per i digestori anaerobici (impianti a biogas), al posto dell insilato di mais od addirittura nell alimentazione dei bovini da carne o latte. Per il sesto e ultimo anno consecutivo, in accordo con la Regione Lombardia, oltre al mantenimento dei campi dimostrativi di sorgo da granella (con particolare riferimento alla filiera del gluten-free ), sono state realizzate prove agronomiche con varietà/ibridi di sorgo da granella a taglia alta insieme a quelli classici da foraggio per la produzione di trinciato integrale per uso zootecnico. SORGO da granella In Europa il sorgo da granella viene coltivato prevalentemente in Francia ed in Italia che è seconda solo per superficie (le produzioni tra i due paesi sono simili). A livello nazionale la coltivazione del sorgo da granella risulta concentrata in alcune regioni centrali e del nord per una superficie complessiva che fa si che la coltura rivesta il 4 posto per importanza tra i cereali nazionali dopo frumento, orzo e mais. Attualmente l Emilia-Romagna è una delle due regioni più importanti per tale coltura, dove la superficie a sorgo rappresenta circa il 68% di quella nazionale. Il crescente interesse dimostrato nei confronti della coltura è testimoniato dal progressivo aumento produttivo ottenuto nel tempo, come conseguenza della messa a punto di tecniche colturali più adatte e della disponibilità di ibridi sempre migliori. Il panorama commerciale, statico per anni, ultimamente si è andato rinnovando rapidamente proprio in relazione alla crescente diffusione della coltura e l attività sperimentale condotta ha avuto un ruolo fondamentale tanto che, ad oggi, solo pochi degli ibridi introdotti durante le fasi iniziali di sperimentazione sono rimasti in commercio. Anche in Lombardia si è assistito ad un aumento di interesse nei confronti della coltura, sia in termini di superficie totale coltivata a sorgo (erano ha nel 2007, 4009 ha nel 2013 con un aumento della superficie investita quasi tripla) sia di produzione complessiva che ha portato ad un incremento della resa per unità di superficie (resa media del ,8 t/ha nel ,2 t/ha). La tendenza allo spostamento verso colture caratterizzate da minimi costi colturali, soprattutto in riferimento alle esigenze irrigue, con una parziale ma progressiva sostituzione del mais sembra essere uno dei motivi principali; si è infatti assistito al progressivo passaggio della coltura del sorgo verso terreni ed ambienti a più elevata fertilità in cui, se condotto in asciutta, è possibile ottenere performance produttive simili, se non alle volte superiori a quelle del mais. Da sempre, la granella di sorgo (soprattutto quella a basso tenore in tannini) trova un notevole interesse da parte dei mangimifici raggiungendo prezzi pressoché analoghi a quelli del mais di cui è considerato un ottimo supplente nella composizione delle razioni del cosiddetto pollo bianco. Negli ultimi anni sta riscuotendo interesse l utilizzo del sorgo per consumo umano nella filiera dei prodotti gluten free, motivo per cui nel 2013 si è cercato di saggiare gli ibridi da granella non solo quantitativamente (in termini di rese) ma anche sotto il profilo reologico e qualitativo della granella e conseguentemente della farina ottenuta attraverso analisi specifiche sui diversi materiali in prova. Grazie 1

2 alla sua rusticità ma soprattutto analoga tecnica colturale inizia ad essere coltivato in sostituzione del mais come insilato. Le ultime annate contraddistinte da andamenti climatici estremi ed incostanti hanno evidenziato la necessità di caratterizzare ulteriormente gli ibridi e le loro peculiarità in relazione ai differenti ambienti e situazioni tramite il rilievo degli aspetti produttivi e morfologici. L attività di sperimentazione varietale su sorgo punta su alcune strategie di importanza quanto mai attuali come: - la valutazione del potenziale produttivo della coltura anche in Lombardia; - l individuazione di varietà in possesso di tolleranza e/o resistenza a specifiche avversità (stroncamento, allettamento, danni da uccelli, etc); - azione conoscitiva/divulgativa della coltura sul territorio Regionale al fine di creare una filiera sorgo essendo la coltivazione per alcune province (es. Pavia e Cremona) un cereale nuovo o sconosciuto; SORGO per trinciato integrale (uso zootecnico) Nei tre anni di sperimentazione sull utilizzo del sorgo per biogas, soprattutto dalla parte più zootecnica dalla regione (Bergamo e Brescia), è emersa l esigenza di provare ad impiegare questo cereale come possibile alternativa nella produzione del silo-mais aziendale. La richiesta nasce dal fatto che, molti degli allevamenti di vacche da latte, possiedono terreni scarsamente vocati alla coltura del mais (ridotta fertilità o seccagni) dove risulta invece necessario trovare una valida alternativa in grado di fornire produzioni uguali/superiori con pari valori nutrizionali ma ridotti costi di produzione. Il sorgo da granella classico (Sorghum bicolor L.) sembra essere infatti una pianta promettente e di sicuro interesse come coltura alternativa da destinare alla produzione di trinciato integrale nelle aziende da latte. Come detto in precedenza il sorgo viene facilmente inserimento all interno della rotazione aziendale in particolare dove esiste la necessità di avvicendare la coltura per mantenere il suolo in buone condizioni, ha minori esigenze idriche e nutritive del mais che ne favoriscono la vocazionalità anche in ambienti a scarsa potenzialità produttiva, può essere coltivato come secondo raccolto (dopo un cereali autunno vernino) e presenta la quasi totale assenza di parassiti. Dal punto di vista nutrizionale presenta in generale discreto contenuto di zuccheri semplici fermentescibili o di carboidrati complessi, panicoli di grandi dimensioni con granella ricca in amido così come di proteine. Tuttavia essendo caratterizzati da taglia contenuta, tranne alcune varietà, difficilmente raggiungono produzioni elevate sia in termini di biomassa fresca che secca e paragonabili a quelle di mais di secondo raccolto. Tipologie più adatte alla trasformazione sembrano essere i cosiddetti sorghi da granella a taglia alta (privi del gene dwarf) classificati come ibridi da foraggio o zuccherini caratterizzati da taglia maggiore, panicolo di discrete dimensioni e stelo abbastanza robusto. Nei campi, sono stati messi a confronto ibridi di sorgo da granella a taglia alta (foraggeri o zuccherini) monosfalcio caratterizzati da panicoli di grosse dimensioni, con i classici sorghi foraggeri. Obbiettivo di questo studio è stato: - Individuazione di varietà/ibridi ad elevata potenzialità produttiva e qualitativa in grado di essere impiegati come eventuale alternativa al mais nella produzione di trinciato integrale nell azienda zootecnica. - una prima valutazione delle migliori pratiche di coltivazione in relazione ai diversi ambienti del territorio Lombardo mirate alla produzione di trinciato integrale di sorgo; MATERIALI E METODI SORGO da granella Anche quest anno è proseguita in Lombardia l attivata iniziata nel 2008 con una rete di campi sperimentali finalizzata a valutare le caratteristiche agronomiche degli ibridi di sorgo da granella; le 2

3 prove sono coordinate dall Ente Regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste (ERSAF) e condotte dai tecnici ERSAF stessi o da studi/società private, nell ambito dei programmi finanziati dalla Regione Lombardia. Sono stati realizzati due diversi tipi di campi varietali: 1 campo di confronto varietale parcellare e 4 campo varietale On farm. Nello specifico le prove sono state così distribuite: - n 1 campo di Confronto varietale di 2 livello: presso Az. Agricola a Casalbuttano ed Uniti (CR) (a cura di Agricola 2000). - n 1 campo varietale On Farm: presso Az. Agricola Gattelli Antonio di Barbianello (PV) (a cura di P. Stella, I. Pansini) - n 1 campo varietale On Farm: presso Az. Agricola Tommaselli di Mozzo (BG) (a cura di A. Grisa) - n 1 campo varietale On Farm: presso Az. Agricola La Cirenaica di Passerini S. e G. di Robecchetto con Induno (MI) (a cura di L. Panzeri e R. Colombo) - n 1 campo varietale On Farm: presso Az. Agricola Barcella di Limbiate (MB) (a cura di C. Moroni e M. Buccafusca) Nel campo di confronto varietale sono stati esaminati 23 ibridi di sorgo, secondo uno schema sperimentale a blocchi randomizzati con 3 repliche, per un numero totale di 69 (23*3) parcelle in prova. La semina è stata effettuata con seminatrice parcellare, ogni parcella era costituita da 4 file distanti 50 cm e lunghe 7,5 m per una superficie totale di 13,5 mq. Nelle prove On farm sono stati valutati 15 ibridi di sorgo di cui 12 a granella bianca (che non presentano tannini) e 3 a granella rossa, unica eccezione per il campo di Milano dove gli ibridi in prova sono risultati essere 9. I sorghi testati possedevano cicli colturali compresi tra le classi 300 e 500, in quanto precedenti sperimentazioni hanno dimostrato che, negli ambienti lombardi, ibridi più tardivi non risultano competitivi. La semina dei campi è stata effettuata con seminatrice di precisione da barbabietola oppure seminatrice universale meccanica e lo schema sperimentale adottato era a parcelloni non replicati, per un numero totale di 15 strip test. Ogni parcellone era costituito da almeno 12 file distanti dai 30 ai 45 cm per una superficie totale minima di circa mq. Per tutte le prove, i rilievi da effettuare erano i seguenti: data e densità di emergenza, data di fioritura, data di maturazione e di raccolta, altezza stacco dell ultimo lembo fogliare, eserzione del panicolo (lunghezza dell ultimo internodo sopra lo stacco dell ultima foglia o carattere combine), altezza inserzione panicolo, altezza totale pianta, numero di culmi allettati e stroncati, danni da uccelli, eventuali patogeni presenti, numero di panicoli maturi, numero di panicoli sterili o immaturi, produzione e umidità della granella, peso di 1000 semi. Per tutte le prove ci si è attenuti al protocollo sperimentale (realizzato dal referente di specie dell Azienda Agraria Sperimentale Stuard) adottato e concordato con le unità operative e, per quanto non specificato, alle consuetudini produttive delle zone in cui le prove sono state effettuate. Per una migliore comprensibilità dei dati, i risultati nelle tabelle sono stati riferiti all unità di superficie (mq o ha). SORGO da biomassa La sperimentazione iniziata nel 2009 è proseguita anche quest anno con la realizzazione di una rete di campi sperimentali finalizzata a valutare le caratteristiche tecniche ed agronomiche e la produttività degli ibridi di sorgo. Come per i campi da granella la rete di campi sperimentali è stata coordinata dall Ente Regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste (ERSAF) e condotta da tecnici società private, nell ambito dei programmi finanziati dalla Regione Lombardia. L attività sperimentale è stata svolta presso un unica azienda agricola in cui è stata impostata la seguente prova sperimentale: 3

4 - n 1 campo di Confronto varietale parcellare di 2 livello: Az. Agricola Graffignana (LO) (a cura di Agricola 2000). Nella scelta delle varietà da utilizzare sono state preferite quelle che, anche da altre ricerche, vengono definite le più adatte per la trasformazione energetica e cioè i sorghi da fibra e i sorghi zuccherini, ma sono stati provanti anche sorghi da foraggio mono e multisfalcio normalmente più indicati per l uso zootecnico. La semina del sorgo è stata effettuata in primavera avanzata/inizio estate in quanto si è scelto di effettuare la coltura come secondo raccolto dopo un cereale autunno vernino. Nel campo di confronto varietale sono stati testati 23 ibridi di sorgo, secondo uno schema sperimentale a blocchi randomizzati con 3 repliche, per un numero totale di 69 (23*3) parcelle in prova. La semina è stata effettuata con seminatrice parcellare, ogni parcella era costituita da 4 file distanti 50 cm e lunghe 7,5 m per una superficie totale di 13,5 mq. La raccolta degli ibridi è avvenuta in maniera unica per tutti sia per i monosfalcio che i multisfalcio. I rilievi effettuati sono stati i seguenti: data e densità di emergenza, data emissione foglie, data di fioritura/emissione panicolo, data di raccolta, altezza totale pianta, diametro basale dello stocco, percentuale di culmi allettati e stroncati precocemente e a raccolta, danni da eventuali patogeni presenti, produzione fresca (tal quale) e umidità della granella. Per quest anno si è deciso di non effettuare nessuna prova On farm. Il protocollo sperimentale adottato e concordato Per una migliore comprensibilità dei dati, anche in questo caso, i risultati nelle tabelle sono stati riferiti all unità di superficie (mq o ha). SORGO da trinciato integrale (uso zootecnico) Anche nel 2013, si è continuata la rete di campi sperimentali finalizzata ad una valutazione delle caratteristiche quali-quantitative di alcuni ibridi/varietà di sorgo da granella a taglia alta e da foraggio per la possibile produzione di trinciato integrale. Anche in questo caso la rete di campi sperimentali è stata coordinata dall Ente Regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste (ERSAF) e condotta dai tecnici delle Provincie interessate, nell ambito dei programmi finanziati dalla Regione Lombardia. L attività sperimentale è stata svolta presso due aziende agricole significative della realtà regionale, dotate di allevamento di bovini da latte, che coltivassero da tempo per utilizzo aziendale sorgo e che fossero al limite disposte ad introdurlo in una possibile razione aziendale. Le aziende ed i rispettivi campi sperimentali sono stati: - n 1 campo varietale On Farm presso Società Agricola Malpaga, Cavernago (BG) (a cura di A. Grisa). - n 1 campo varietale On Farm presso Az. Agricola Gritti, Cologno al Serio (BG) (a cura di A. Grisa). - n 1 campo varietale On Farm presso Az. Agricola Malachini, Rivarolo del RE (CR) (a cura di A. Scandolara). - n 1 campo varietale On Farm presso Az. Agricola Cascina 6 ore, Gambara (BS) (a cura di T. Oneda e Alessandra). - n 1 campo varietale On Farm presso Az. Agricola Barcella, Limbiate (MB) (a cura di Moroni. Boccafusca). - n 1 campo varietale On Farm presso Az. Agricola Beccarelli B., Clusone (BG) (a cura di A. Grisa). - Per quanto riguarda il campo di On farm realizzato presso l azienda Agricola Cascina 6 ore di Gambara (BS), il prodotto invece di essere trinciato è stato raccolto in rotoballe fasciate con film plastico Mentre a Bergamo presso l Azienda Agricola Beccarelli sono stati testati 3 ibridi di sorgo foraggero multisfalcio in cui sono state effettuate più raccolte nel corso della stagione produttiva. 4

5 La semina dei campi è stata effettuata in primavera avanzata/inizio estate nella classica epoca da secondo raccolto dopo, nella maggior parte dei casi, un cereale autunno vernino. Gli ibridi/varietà testati sono stati sorghi da granella a taglia alta (privi del gene responsabile del nanismo: gene dwarf) assieme a sorghi definiti zuccherini, da foraggio mono e multisfalcio dotati di panicoli di grandi dimensioni (rapporto pianta/granella inferiore) e normalmente più indicati per questo tipo di produzione. I 15 ibridi di sorgo provati appartenenti ai diversi tipi sopra citati, possedevano cicli di precocità differenti compresi tra i medio precoci ed i medio tardivi. La semina è stata eseguita con seminatrici di precisione da barbabietola oppure con seminatrice meccanica da frumento opportunamente modificata (sono stati chiusi alcuni falcioni), mentre lo schema sperimentale adottato era a parcelloni non replicati, per un numero totale di 15 strip test per località. Ogni parcellone era costituito da almeno 12 file con distanza tra le file variabile, a seconda della seminatrice utilizzata nella località di prova, da un minimo di 40 cm ad un massimo di 45 cm per una superficie totale minima di circa mq. Per motivi logistici e semplicità di raccolta del prodotto è stato deciso di trinciare e raccogliere gli ibridi tutti in una unica volta (anche i foraggeri multisfalcio) tranne nel campo di Clusone (BG) dove la raccolta è stata effettuata eseguendo 2 sfalci. In tutte le prove, i rilievi da svolgere erano i seguenti: data e densità di emergenza, data emissione foglie, data di fioritura/emissione panicolo, data di raccolta, altezza totale pianta, diametro basale dello stocco, percentuale di culmi allettati e stroncati precocemente e a raccolta, danni da eventuali patogeni presenti, produzione fresca (tal quale) e umidità della granella. Per tutte le prove ci si è attenuti al protocollo sperimentale (realizzato dal referente di specie CRPV) adottato e concordato con le unità operative e, per quanto non specificato, alle consuetudini produttive delle azienda in cui le prove sono state effettuate. Per una migliore comprensibilità dei dati, anche in questo caso, i risultati nelle tabelle sono stati riferiti all unità di superficie (mq o ha). Per i dati relativi agli andamenti termo pluviometrici regionali e delle diverse provincie si rimanda alla sintesi dell ARPA del dr. Cravedi Lorenzo. La stagione appena trascorsa è stata caratterizzata da un andamento stagionale di sicuro ostacolo non tanto allo sviluppo della coltura quanto alla fase maturazione e raccolta, a causa delle intense e in alcune zone insistenti precipitazioni dei mesi primaverili le semine sono state ritardate, ma comunque favorita l emergenza. Le temperature estive ne hanno accompagnato lo sviluppo nei primi mesi, risultando proibitive solo nell ultima decade di luglio e i primi giorni di agosto, dove hanno rallentato l attività vegetativa delle piante con conseguente riduzione dell accumulo di sostanze nutritive e aumento del contenuto della sostanza secca della pianta. Nell estate le precipitazioni si sono manifestate attraverso alcuni episodi temporaleschi, che come succede in questi ultimi anni hanno favorito i genotipi a ciclo medio. Alla raccolta la maggior parte delle prove si presentava comunque in buone condizioni e non manifestava particolari sintomi di stress, fatta eccezione per alcune località delle On farm da granella dove a causa del ritardo nello sviluppo le raccolte sono state effettuate in periodi sicuramente non ottimali. RISULTATI Le prove in oggetto sono state condotte regolarmente ed i risultati sono da considerare attendibili. Si segnala la mancanza di alcuni dati riferiti alle fasi di raccolta, in alcune località, a causa di inconvenienti meccanici, che però sono stati, dove possibile, ricostruiti senza inficiare la prova. I dati raccolti sono riportati nelle Tabelle riepilogative contenute nell allegato Tabelle 1-8 Progetto grandi colture - SORGO, e sono ordinati secondo la seguente successione: 5

6 Confronti varietali di 2 livello Sorgo da granella tabella 1a: Operazioni colturali presso Az. Agricola Casalbuttano ed Uniti (CR) (a cura di Agricola 2000, D. Severi). tabella 1: Confronto varietale di 2 livello Az. Agricola Casalbuttano ed Uniti (CR) (a cura di Agricola 2000, D. Severi); Prove varietali On farm Sorgo da granella tabella 2a: operazioni colturali - Az. Agricola Gattelli Antonio di Barbianello (PV) (a cura di P. Stella, I. Pansini); tabella 3a: operazioni colturali - Az. Agricola Tommaselli di Mozzo (BG) (a cura di A. Grisa); tabella 4a: operazioni colturali - Az. Agricola La Cirenaica di Passerini S. e G. di Robecchetto con Induno (MI) (a cura di L. Panzeri e R. Colombo); tabella 5a: operazioni colturali - Az. Agricola Barcella di Limbiate (MB) (a cura di C. Moroni e M. Buccafusca); tabella 2: Prova varietale On farm ibridi di sorgo da granella - Az. Agricola Gattelli Antonio di Barbianello (PV) (a cura di P. Stella, I. Pansini); tabella 3: Prova varietale On farm ibridi di sorgo da granella - Az. Agricola Tommaselli di Mozzo (BG) (a cura di A. Grisa); tabella 4: Prova varietale On farm ibridi di sorgo da granella - Az. Agricola La Cirenaica di Passerini S. e G. di Robecchetto con Induno (MI) (a cura di L. Panzeri e R. Colombo); tabella 5: Prova varietale On farm ibridi di sorgo da granella - Az. Agricola Barcella di Limbiate (MB) (a cura di C. Moroni e M. Buccafusca); tabella 6: Prova varietale On farm ibridi di sorgo da granella Elaborazione cumulativa Dati morfologici, produttivi e qualitativi Confronti varietali di 2 livello Sorgo da biomassa tabella 7a: Operazioni colturali Az. Agricola Casalbuttano ed Uniti (CR) (a cura di Agricola 2000, D. Severi). tabella 7: Confronto varietale di 2 livello sorgo da biomassa Az. Agricola Casalbuttano ed Uniti (CR) (a cura di Agricola 2000, D. Severi). Prove varietali On farm Sorgo da trinciato integrale tabella 8a: operazioni colturali - Società Agricola Malpaga, Cavernago (BG) (a cura di A. Grisa); tabella 9a: operazioni colturali - Az. Agricola Gritti, Cologno al Serio (BG) (a cura di A. Grisa); tabella 10a: operazioni colturali - Az. Agricola Malachini, Rivarolo del RE (CR) (a cura di A. Scandolara); tabella 11a: operazioni colturali - Az. Agricola Barcella, Limbiate (MB) (a cura di Moroni. Boccafusca); tabella 12a: operazioni colturali - Az. Agricola Cascina 6 ore, Gambara (BS) (a cura di T. Oneda e Alessandra); tabella 13a: operazioni colturali - Az. Agricola Beccarelli B., Clusone (BG) (a cura di A. Grisa); tabella 8: Prova varietale On farm ibridi di sorgo da trinciato Società Agricola Malpaga, Cavernago (BG) (a cura di A. Grisa); tabella 9: Prova varietale On farm ibridi di sorgo da trinciato Az. Agricola Gritti, Cologno al Serio (BG) (a cura di A. Grisa); tabella 10: Prova varietale On farm ibridi di sorgo da trinciato - Az. Agricola Malachini, Rivarolo del RE (CR) (a cura di A. Scandolara); 6

7 tabella 11: Prova varietale On farm ibridi di sorgo da trinciato - Az. Agricola Barcella, Limbiate (MB) (a cura di Moroni. Boccafusca); tabella 12: Prova varietale On farm ibridi di sorgo da trinciato - Az. Agricola Cascina 6 ore, Gambara (BS) (a cura di T. Oneda e Alessandra); tabella 13: Prova varietale On farm ibridi di sorgo da trinciato - Az. Agricola Beccarelli B., Clusone (BG) (a cura di A. Grisa); tabella 14: Prova varietale On farm ibridi di sorgo da trinciato - Elaborazione cumulativa Dati morfologici, produttivi e qualitativi. DISCUSSIONE RISULTATI Confronto Varietale ibridi commerciali di sorgo da granella L esecuzione della prova è avvenuta in modo regolare, non sono state comunicate anomalie, si segnala solamente un leggero ritardo nella data di semina a causa delle elevate e straordinarie precipitazioni che l hanno resa possibile ai primi di giugno. La quasi totalità degli ibridi in prova non presenta tannini o comunque ha un tenore basso di tali sostanze; più della metà degli ibridi sono a granella bianca (16 su 23 in prova) e i cicli sono contenuti entro la classe 500, in quanto precedenti sperimentazioni hanno dimostrato che, negli ambienti Lombardi, ibridi più tardivi non risultano competitivi. Nella tabella 1a sono riportate le operazioni colturali, mentre nella tabella 1 i dati elementari raccolti e i risultati ottenuti. I dati produttivi ottenuti sono caratterizzati da coefficienti di variabilità buoni mentre la significatività è risultata elevata soprattutto per i parametri più interessanti. L ibrido più produttivo del campo è risultato TARGGA con un valore di indice di produttività (espresso rispetto alla media di campo) pari a 114, seguito da FELSINA, VELOX e FAVORITE (indice di produttività pari a 112), BAGGIO con 109, BRENUS con 106 e CLASSUS e ARSENIO con 104. Con rese appena inferiori, ma sempre ben al disopra della media di campo, troviamo poi ARALBA, BURGGO e ARMIDA (con indice di produttività pari a 102), MARCUS con valore indice di 101 e CHEOPE ARTICO e ANGELUS con indice pari alla media di campo (100) (tabella 1). GIAGUARO e QUEYRAS rispettivamente con 5,6 e 4,4 t/ha di granella, sono gli ibridi che hanno fatto registrare le minori produzioni. I cicli colturali risultano estremamente contenuti, le fioriture risultano comprese tra i 50 e 61 giorni indifferentemente dalla classe FAO, denotando un appiattimento indifferentemente dalla classe di precocità causato dall andamento stagionale. L altezza delle piante varia dai 92 centimetri di BURGGO ai 147 centimetri di ARSENIO e ARALBA, a testimonianza di un completo e apprezzabile sviluppo vegetativo delle piante. Anche l eserzione, caratteristica molto importante e ricercata detta anche carattere Combine, è risultata nel complesso più che buona per tutti gli ibridi (media del campo 19,2 cm); ottima per ARKANCIEL e PROFUS mentre leggermente scarsa solo per FELSINA. La presenza di panicoli immaturi è stata nulla, mentre alcune varietà hanno manifestato una certa percentuale di panicoli sterili; ARMIDA e ANGELUS sono quelle che mostrano maggiore sterilità. Nella prova non si sono verificati ne allettamenti a raccolta ne danni da uccelli granivori. Varietale On farm ibridi commerciali di sorgo da granella Quest anno i campi on farm da granella della rete dimostrativa erano 4 seminati nelle diverse provincie Lombarde di Pavia, Bergamo, Milano e Monza Brianza. Alcune prove sono state contraddistinte da diverse problematiche sia in fase realizzativa (errata gestione campo post semina) che in fase di raccolta (difficoltà/impossibilità nella raccolta on farm) che hanno comportato una forte disomogeneità sulla quantità dei dati rilevati nelle singole unità operative che ha richiesto ove possibile la ricostruzione di 7

8 alcuni di essi mentre ove non era possibile la mancata elaborazione dei dati o del campo intero (prova di Monza Brianza e Bergamo). Avendo a disposizione dati attendibili da 2 località su 4 si è scelto di effettuare una semplice analisi delle medie. Nelle tabelle 2, 3, 4, 5 sono riportati i dati elementari raccolti e le caratteristiche biomorfologiche, mentre in tabella 6 si riporta l analisi delle madie dei risultati. Le operazioni colturali svolte nelle diverse località di prova sono riportate nelle tabelle 2a, 3a, 4a e 5a. In tutte le località, le varietà testate sono state 15 con un unica eccezione a Milano dove, per ragioni di spazio, si è optato per la semina di un campo ridotto a 9 varietà. Il comportamento produttivo degli ibridi si è differenziato notevolmente nelle località di prova ed a volte la stessa varietà ha fornito produzioni opposte, la resa media dei campi è stata nell ordine delle 5,20 t/ha di granella (a Milano la media di campo ha superato le 6,0 t/ha di granella). La resa massima è stata di 8,05 t/ha di granella a Milano, 7,13 t/ha a Pavia mentre nel campo di Monza Brianza e Bergamo i dati raccolti risultano poco attendibili e da non considerare. L ibrido più produttivo in assoluto dei varietali on farm è risultato BRIGGA con un valore di indice di produttività (espresso rispetto alla media dei campi) pari a 155, subito seguiti da ARDITO (indice di produttività pari a 133) e FELSINA (indice di produttività pari a 130). Seguono poi, più staccati, ARMAX e ARKOL (rispettivamente con indice di produttività pari a 118 e 116) e ARALBA con indice di produttività pari a 108 (Tabella 6). Tutti questi ibridi presentano andamenti produttivi simili in entrambe le località, tranne ARALBA e ARKOL che evidenziano un leggero cedimento produttivo a Milano (Az. La Cirenaica) dove hanno raggiunto produzioni buone (rispettivamente 5,9 e 5,97 t/ha) ma leggermente inferiori alla media di campo. Nella prova condotta all Az. Gattelli (PV) (Tabella 2) spicca su tutti BRIGGA con una produzione che supera del 50 % la media di campo (7,13 t/ha), seguito da ARKOL e ARDITO che hanno prodotto rispettivamente 6,19 e 6,15 t/ha di granella. Con produzioni appena inferiori troviamo FELSINA (5,86 t/ha), ARALBA (5,46 t/ha) e ARMAX (5,44 t/ha). In questa località ALFA (2,37 t/ha) è risultato l ibrido meno produttivo. Mentre a Milano, presso l Az. La Cirenaica (Tabella 4), FELSINA risulta essere l ibrido più produttivo (8,05 t/ha), seguito da ARMIDA (7,09 t/ha) ed ALFA (6,17 t/ha) e FAVORITE (6,12 t/ha), tutti gli altri ibridi in prova hanno fornito produzioni al di sotto della media di campo. A Bergamo (Tabella 3) a causa dell andamento stagionale e forse di una raccolta troppo tardiva (5/12/2013) i dati produttivi risultano essere al di fuori degli standard con una media di campo di 1,34 t/ha. Discorso analogo per il campo di Monza Brianza (Tabella 5), dove a causa di investimento non ottimale ed una forte infestazione, la produzioni sono risultate essere notevolmente al di sotto dei valori normali (media di campo 1,82 t/ha). Dall analisi delle medie dei due campi rimasti (Tabella 6) si nota che, l andamento dei livelli produttivi sembra essere correlato con la lunghezza del ciclo, tanto è che le produzioni maggiori sono state raggiunte dagli ibridi appartenenti alla classe di ciclo precoce/medio-precoce (300 e 350) ad esclusione di FELSINA e ARALBA; infatti tra gli ibridi a ciclo medio/medio-tardivo (classe ) sono gli unici che superano decisamente la media di campo. Quest anno, a differenza di precedenti sperimentazioni, sicuramente a causa dell andamento stagionale primaverile ed estivo, sono stati gli ibridi a ciclo precoce/medio-precoce a presentare le migliori performance produttive. Dai risultati ottenuti si confermano comunque i giudizi di costanza e stabilità produttiva positivi già riscontrati in passato per alcuni ibridi, nei più produttivi spiccano tra tutti BRIGGA, ARDITO e FELSINA nella classe precoce e ARALBA tra i medio-tardivi (Tabella 6). 8

9 I cicli colturali risultano estremamente allungati, infatti la durata media del ciclo semina-raccolta risulta compreso tra un minimo di 107 giorni del campo di Monza Brianza e un massimo di 179 giorni per il campo di Milano. Mentre analizzando le varietà, il ciclo emergenza-raccolta risulta compreso tra un minimo di 88 giorni di MARCUS (classe 350) ed un massimo di 98 giorni di ARMAX (classe 300), denotando una mancata influenza della classe di precocità. E da segnalare il tempo intercorso tra la semina e l emergenza che in media quest anno è stato di circa 24 giorni (sicuramente a causa della mancanza di umidità per la germinazione nonostante la primavera piovosa). L altezza totale delle piante è risultata mediamente compresa tra gli 88,3 (BRIGGA) e i 110 centimetri (ARALBA). L eserzione, ossia la lunghezza dell ultimo internodo sopra lo stacco dell ultima foglia, caratteristica necessaria a garantire una buona ed agevole trebbiatura (carattere Combine) è sensibilmente influenzata dalle condizioni ambientali (disponibilità idrica nella fase finale del ciclo). In seguito all andamento stagionale è risultata buona per tutti gli ibridi, i valori più elevati sono stati mostrati da MAYA con 20,0 cm, solo REGGAL (nei diversi campi) ha evidenziato un eserzione contenuta (media delle località 2,7 cm). Anche le dimensioni dei panicoli è risultata buona, invece sicuramente scarsa le dimensioni e peso delle cariossidi (peso ettolittrico) a causa di problemi sicuramente in fase di granigione, che si sono poi evidenziati a livello produttivo. In tutte le località di prova non è stato registrato nessun danno da allettamento parziale o totale, mentre si sono verificati attacchi e danni da uccelli granivori nel campo di Monza Brianza. Confronto Varietale ibridi commerciali di sorgo da biomassa Per quanto riguarda l esecuzione delle prova, non sono state comunicate anomalie, la semina è stata effettuata in epoca canonica (metà giugno) ed i dati ottenuti sono risultati buoni. Gli ibridi in prova erano 23 appartenenti a diverse categorie: da fibra (7), zuccherini (5) e foraggeri mono (7) e multisfalcio(4); possedevano cicli produttivi diversi compresi tra il breve ed il medio-lungo od addirittura lunghissimo (difficilmente in grado di presentare il panicolo al momento della raccolta in quanto fotosensibili). Nella tabella 7a sono riportate le operazioni colturali, mentre nella tabella 7 i dati elementari raccolti e i risultati ottenuti. I dati produttivi ottenuti sono caratterizzati da coefficienti di variabilità buoni e significatività elevata. Le rese della prova sono risultate buone ed in linea con quelle di passate sperimentazioni, sia in termini di biomassa fresca che secca, tranne che per alcuni di essi. La raccolta è stata effettuata in un unico sfalcio per tutti sia per i sorghi da fibra, zuccherini, monosfalcio e multisfalcio. L ibrido più produttivo del campo come resa di biomassa tal quale (fresca), è risultato KWS TARZAN con un indice di produttività (rispetto alla media di campo) pari a 137, seguito da 877 NICOL (indice di produttività pari a 130), BIOMASS 140 (128), JUMBO (127), GOLIATH e BIOMASS 150 (124). Altro dato estremamente interessante è che nei primi cinque posti per resa in biomassa tal quale vi si trovino 5 ibridi: quattro da fibra, un foraggiero mono ed un foraggiero multisfalcio a testimonianza del fatto che per tutte le categorie con gli investimenti ottimali si possono ottenere ottime produzioni (tabella 7). La scelta dell epoca ottimale della raccolta, chiaramente è risultata difficile a causa delle numerose tipologie di ibridi in prova, e soprattutto anticipata (per alcuni) a seguito dei fenomeni di allettamento anche consistenti per alcuni di essi.. L umidità media della biomassa fresca (72,6 %) e quella di alcuni ibridi è sicuramente un poco elevata rispetto a quella della raccolta ottimale (intorno al %). Molti di essi, non essendo spigati presentavano umidità elevate addirittura del 78,9 %. Dall analisi della produzione di biomassa secca i migliori ibridi risultano essere BIOMASS 140 con 27,2 t/ha di ss, KWS TARZAN con 26,3 t/ha ss, BIOMASS 150 con 25,8 t/ha, ENSAL e GOLIATH rispettivamente con 23,9 t/ha e con 23,6 t/ha, e JUMBO con 21,5 t/ha ss. 9

10 Lo sviluppo di tutte le piante è stato buono (altezza media del campo 3,07 metri). Gli ibridi da fibra BIOMASS 133, GOLIATH e KWS BULLDOZER insieme allo zuccherino ALL TIME e al foraggiero monosfalcio JUMBO STAR hanno raggiunto taglie notevoli superiori ai 3,70 metri di altezza. Tutti gli ibridi ad eccezione di SWEET CAROLINE, hanno manifestato fenomeni di allettamento (dato medio del campo 48,55%) con punte per alcuni di essi che hanno toccato anche il 90% della superficie coltivata; sono da segnalare le percentuali estremamente contenute di KWS BULLDOZER (5%) e KWS TARZAN (2%), nonostante lo sviluppo raggiunto. Come nella scorsa stagione hanno confermato ottime produzioni fresche gli zuccherini SUGAR GRAZE e ROCHE; JUMBO, ENSAL e JUMBO STAR tra i foraggeri monosfalcio; 877 NICOL nei foraggeri multisfalcio mentre KWS TARZAN, BIOMASS 140, BIOMASS 150 e GOLIATH tra i fibra. Varietale On farm ibridi di sorgo da trinciato (uso zootecnico) Le prove sono state condotte in provincia di Brescia, Bergamo, Cremona e Monza Brianza presso aziende cerealicolo-zootecniche da latte. Le semine sono avvenute regolarmente, tutte in epoca da secondo raccolto, così come le fasi di raccolta. In totale sono stati realizzati 6 campi, in 4 di essi si è proceduto ad una conduzione e raccolta per trinciato (Malpaga, Cologno, Rivarolo del Re e Limbiate), un campo è stato condotto con la tecnica della fienagione (Gambara), ed uno con solo sorghi multisfalcio (Clusone). Nelle tabelle 8a, 9a, 10a, 11a, 12a, 13a sono riportate le operazioni colturali, mentre nelle tabelle 8, 9, 10, 11, 12 e 13 i dati elementari raccolti e i risultati ottenuti dai singoli campi, nella tabella 14 l elaborazione cumulata dei dati comuni a tutte le due località. Dei 15 ibridi da testare, in ogni località ne sono stati seminati 12 a rotazione per arrivare a provarli almeno in 4 località. Le tipologie provate sono state sorghi da granella a taglia alta, da foraggio mono e multisfalcio e zuccherini con la caratteristica comune di presentare tutti panicoli di buone dimensioni a granella bianca o rosata (con basso tenore in tannini). In alcune località è stato possibile provare anche dei mix di 4 ibridi oppure confrontare quelli scelti con sorghi aziendali. Quattro sorghi presentavano il carattere BMR (Sweet California, ENSAL BMR, PSE26837 e BMR201) che consente di ridurre il contenuto di lignina della fibra. Il comportamento produttivo specifico del singolo ibrido si è differenziato notevolmente nelle località di prova (esistono diversità di resa), la produzione media dei campi è stata nell ordine delle 46,6 t/ha di biomassa fresca a Cavernago (BG), 61,7 t/ha di biomassa fresca a Cologno (BG), 45,8 t/ha di biomassa fresca a Cremona e 44,6 t/ha di biomassa fresca a Limbiate (MB). Nel campo realizzato presso l Az. Malpaga (BG) (Tabella 8) la semina è stata effettuata il 5 giugno, l emergenza è risultata buona ed è avvenuta l 11 giugno. Il ciclo medio delle piante (emergenza-raccolta) è durato 129 giorni, la raccolta del trinciato è avvenuta il 18 ottobre. Le produzioni medie del trinciato integrale fresco sono risultate comprese tra le 32,2 e le 58,0 t/ha, dove l ibrido più produttivo in assoluto risulta essere TRUDAN HL, seguito da due miscugli MIX Mal15 (composto da SWEET CAROLINE+HARMATTAN+BMR201+ARGENSIL) e MIX Mal14 (composto da PSE26837 BMR + SWEET CALIFORNIA + SURGO + 849), mentre la minore resa è stata fornita dal foraggero monosfalcio TOPSILO e l aziendale ARBATAX. Le produzioni in sostanza secca sono risultate buone (media del campo 10,53 t/ha), PSE26837 BMR con 15,57 t/ha seguito da TRUDAN HL (12,50 t/ha), il MIX Mal15 (12,24 t/ha), l aziendale ARBATAX (11,88 t/ha), SURGO (11,45 t/ha) e SWEET CAROLINE (11,33 t/ha) sono stati quelli che hanno fornito le maggiori produzioni. TOPSILO con 7,4 t/ha di s.s. e ARGENSOR con 8,10 t/ha di s.s. sono quelli cha hanno prodotto meno. L umidità media della biomassa a raccolta cerosa è stata del 76,84 %. A raccolta presentavano tutti panicoli più o meno emessi e con granella a stadi di maturazione più o meno avanzata, unica eccezione per TRUDAN HL che non presentava nessun panicolo. L altezza media delle piante di 2,04 metri, come il diametro medio degli stocchi di 1,87 10

11 centimetri testimoniano uno sviluppo contenuto, ma comunque equilibrato delle piante. Solo SWEET CALIFORNIA e BMR 201 hanno fatto registrare allettamenti. L investimento alla semina è stato di 25 pte/mq (5,7 cm x 70 cm). A Bergamo presso l Azienda Agricola Gritti (Tabella 9) la semina è stata effettuata il 18 giugno, l emergenza è risultata buona ed è avvenuta nel giro di pochi giorni. Il ciclo medio delle piante (seminaraccolta) è durato 125 giorni, la raccolta del trinciato è avvenuta il 21 ottobre con piante, nella maggior parte dei casi, con panicolo emesso e granella allo stadio di maturazione latteo cerosa. La produzione media di trinciato integrale fresco è stata di 61,7 t/ha; il valore massimo è stato di 80,5 t/ha (ARGENSOR) mentre quello minimo di 25,0 t/ha (SURGO). Ottime sono risultate le rese in sostanza secca (media 14,16 t/ha), numerosi sono gli ibridi che hanno fornito produzioni superiori alla media di campo, in ordine decrescente, KWS FREYA (22,23 t/ha s.s.), ARGENSOR (19,03 t/ha s.s.), TOPSILO (18,57 t/ha s.s.), MIX Col13 (NICOL+SUGAR GRAZE2+ARGENSIL+SURGO) (17,44 t/ha s.s.), 849 (17,32 t/ha) e 877 NICOL (16,32 t/ha s.s.). Interessante notare come anche in questo campo i MIX abbiano fornito rese in biomassa fresca che secca superiori ai valori della media di campo. La varietà SWEET CALIFORNIA ed ENSAL (contenente il gene BMR) al momento della raccolta presentavano alcuni allettamenti. ARGENSOR, ARGENSIL, 849 e TOPSILO sono gli ibridi che a raccolta si presentavano panicoli con granella formata; proprio per questo l umidità media della biomassa raccolta è stata del 77,72 %. Lo sviluppo delle piante, soprattutto per alcuni ibridi, è stato buono così come è testimoniato dalla media di campo (223,5 cm), SURGO e PSE26837 BMR presentano un altezza leggermente inferiore ai valori abituali. L investimento alla semina è stato di 92 pte/mq (2,4 cm x 45 cm). Nel campo di Cremona (Tabella 10) la semina è stata effettuata il 18 giugno, l emergenza è risultata buona ed è avvenuta il 30 giugno. Il ciclo medio delle piante (emergenza-raccolta) è durato 130 giorni, la raccolta del trinciato è avvenuta il 7 novembre con piante, nella maggior parte dei casi, con panicolo emesso e granella allo stadio di maturazione latteo cerosa. La produzione media di trinciato integrale fresco è stata di 45,76 t/ha; il valore massimo è stato di 59,5 t/ha (ARGENSOR) mentre quello minimo di 34,17 t/ha (SURGO). Buone sono risultate le rese in sostanza secca (media 12,93 t/ha); gli ibridi che hanno fornito produzioni superiori alla media di campo in ordine decrescente, sono risultati essere SWEET CAROLINE (20,39 t/ha s.s.), KWS FREYA (16,10 t/ha s.s.), ARGENSOR (15,50 t/ha s.s.), 877 NICOL (14,24 t/ha s.s.), ARGENSIL (13,48 t/ha). ENSAL e BMR201 (contenenti il gene BMR) insieme ad ARGENSIL alla raccolta si presentavano allettati. Sempre alla raccolta ENSAL, 877NICOL, BMR201 e SUGAR GRAZE2 sono gli ibridi che non presentavano panicoli con granella formata (era mancante od appena emesso). L umidità media della biomassa raccolta è stata del 71,62 %. Lo sviluppo delle piante, soprattutto per alcuni ibridi, è stato buono così come è testimoniato dalla media di campo (247,50 cm), così come il diametro medio degli stocchi (1,38 cm). L investimento alla semina è stato di 37 pte/mq (6 cm x 45 cm). Nell on farm condotta presso l Azienda Barcella (MB) (Tabella 11) la semina è stata effettuata il 25 giugno, l emergenza è risultata buona ed è avvenuta in maniera scalare a seconda degli ibridi (la data media è il 16 luglio). Il ciclo medio delle piante (emergenza-raccolta) è durato 86 giorni, la raccolta del trinciato è avvenuta il 10 ottobre con piante, nella maggior parte dei casi, con panicolo emesso e granella allo stadio di maturazione latteo cerosa. La produzione media di trinciato integrale fresco è stata di 44,62 t/ha; il valore massimo è stato di 53,65 t/ha (877 NICOL e ENSAL BMR) mentre quello minimo di 31,16 t/ha (MIX 14). Discrete sono risultate le rese in sostanza secca (media 8,62 t/ha), gli ibridi che hanno fornito produzioni superiori alla media di campo in ordine decrescente, sono risultati KWS FREYA (10,56 t/ha s.s.), 877 NICOL (10,07 t/ha s.s.), TOPSILO (10,02 t/ha s.s.), SWEET CAROLINE (9,24 t/ha s.s.), BMR 201 (8,92 t/ha) e 849 (8,79 t/ha). Si sono registrati modesti allettamenti al momento della raccolta in quasi tutte gli ibridi, solo SWEET CALIFORNIA ha fatto registrare valori più consistenti. Al momento della raccolta ENSAL, TRUDAN HL, PSE BMR e SWEET CAROLINE sono gli ibridi che non presentavano emissione del panicolo. L umidità media della biomassa raccolta è stata del 80,5 %. Lo sviluppo delle piante, soprattutto per alcuni ibridi, è stato buono così come è testimoniato 11

12 dalla media di campo (219,7 cm), così come il diametro medio degli stocchi (1, 8 cm). La semina del campo in questa località è stata effettuata con seminatrice meccanica universale. L analisi statistica cumulativa delle diverse località on farm (Tabella 14) è stata eseguita solamente per quei parametri comuni alle diverse prove. Il comportamento degli ibridi si è differenziato in maniera statisticamente significativo tra le diverse località, si sono evidenziate anche differenze statisticamente significative tra ibrido ed ibrido. La produzione media di trinciato integrale fresco è stata di 49,6 t/ha mentre quella di sostanza secca di 11,6 t/ha. TRUDAN HL è risultato essere il più produttivo in grado di fornire circa un 20% di trinciato integrale in più rispetto alla media del campo (circa 11 t/ha in più). Altrettanto interessanti risultano essere le rese fornite da ENSAL e 877NICOL (rispettivamente con 59,1 e 57,5 t/ha), ARGENSOR (con 56,3 t/ha) e KWS FREYA (con 52,9 t/ha). In termini di produzione secca KWS FREYA risulta essere il migliore con 16,3 t/ha di biomassa secca (40 % in più rispetto alla media), seguito da ARGENSOR con 14,2 t/ha, SWEET CAROLINE con 13,7 t/ha e 877NICOL con 13,5 t/ha e 849 con 12,2 t/ha. di s.s.. La maggior parte degli ibridi a raccolta presentavano panicoli formati o comunque emesso, solamente TRUDAN HL ed ENSAL essendo più tardivi, nella maggior parte delle località sono stati raccolti con piante prive di panicolo. Dalle umidità a raccolta si evidenzia come al momento della trinciatura la maggior parte delle piante mostrava contenuti di acqua elevati rispetto a quello definito come il contenuto ideale (60/65 % di U), questo potrebbe ricondursi alla scelta della data di raccolta che non è sempre combaciata con la fase fenologica ottimale della pianta (maturazione cerosa/cerosa avanzata) per l utilizzo come trinciato integrale. TRUDAN HL ed ENSAL presentavano umidità della biomassa superiore all 80%. I ciclo medio di emergenza/raccolta risulta di 115 giorni. Come era logico aspettarsi, i sorghi BMR sono quelli che hanno mostrato anche fenomeni di allettamento a raccolta, a volte anche consistenti, ad esclusione di PSE26837 BMR. Presso l Azienda agricola Sei ore di Gambara (BS) (Tabella 12) tutti gli ibridi sono stati sfalciati, lasciati pre- appassire e raccolti tramite rotoimballatrici in grado di produrre balloni fasciati con film plastico. Nella prova condotta presso l azienda Agricola Beccarelli a Clusone (BG) (Tabella 13) i tre ibridi testati (TRUDAN HL, NICOLE, SUGAR GRAAZE) la semina è stata effettuata il 2 giugno mentre sono stati raccolti due volte eseguendo un primo sfalcio in data 1 agosto ed un secondo in data 18 ottobre. CONCLUSIONI La sperimentazione ha fornito risultati che vanno ad arricchire la base di dati disponibile per agevolare la scelta varietale (sorgo da granella) e individuare alcuni aspetti ed indicazioni per le successive ricerche (sorgo da biomassa e da trinciato integrale). Sia dalle prove on farm che dai varietali sono emerse sia numerose conferme che comportamenti alle volte contrastanti tra di loro e rispetto a studi precedenti. In particolare per il sorgo da granella, come a differenza di quanto rilevato in precedenti annate di sperimentazione, si è evidenziata una maggiore produttività negli ambienti Lombardi da parte delle varietà a ciclo medio (classe 300/400). E stato riaffermato che il sorgo, in alcuni ambienti a ridotta disponibilità idrica, può ed è una valida alternativa al mais in quanto è in grado di dare produzioni uguali o addirittura in molti casi superiore. Alla luce dei buoni risultati ottenuti e del crescente interesse per tale coltura, soprattutto da parte di nuove filiere tipo quella dei prodotti alimentari gluten free, sarebbe interessante continuare la sperimentazione impostata quest anno. Sarà fondamentale proseguire l opera di divulgazione della conoscenza di una coltura che in alcune zone risulta ancora essere assolutamente innovativa. Il sorgo da biomassa si conferma una promettente alternativa colturale per situazioni e ambienti in cui è richiesta una riconversione di produzioni eccedentarie, e soprattutto la specie può trovare spazio nelle rotazioni aziendali in cui sia necessario adottare tecniche di coltivazione low imput. Dai dati delle produzioni e delle umidità della biomassa risulta chiara la necessità di individuare il momento più idoneo (massimo accumulo di biomassa secca) alla raccolta, ma soprattutto in base agli 12

13 ordinamenti colturali aziendali, la scelta dei genotipi più adeguati e capaci di fornire contemporaneamente quantità ma soprattutto qualità metanigena (esistono 2 anni di analisi). Tali risultati infatti permetterebbero di scremare la rosa dei genotipi ed indirizzarsi su quelli più interessanti dal punto di vista produttivo. Altro aspetto non trascurabile è la possibilità di essere inserito con successo come parziale alternativa al silo-mais soprattutto nei comprensori maidicoli con determinate circostanze irrigue, agronomiche e climatiche. Il sorgo da biomassa può dare elevate produzioni di sostanza secca con costi di produzione contenuti, possiede alta efficienza assorbente nei confronti dell acqua e dell azoto, il suo inserimento nell avvicendamento colturale (come di tutte le specie energetiche) incrementa la biodiversità e necessita di un limitato o totale inutilizzo di erbicidi in quanto la presenza di infestanti è più accettato. Fondamentale risulta la scelta del tipo di investimento, preferibilmente più rado (dalle 20 alle 30 pt/m2 massimo) per i sorghi a taglia elevata tipo fibra mentre più fitto (dalle 40/45 pt/m 2 fino ad arrivare alle 80/100 pt/m 2 ) per i sorghi a taglia più contenuta tipo foraggero e zuccherino. Tali investimenti consentono in entrambe i casi di ottenere piante più equilibrate e scongiurare i problemi di allettamento per i sorghi da fibra mentre di ottenere rese di biomassa concorrenziali nei sorghi foraggeri e zuccherini. La sperimentazione avviata su sorgo per trinciato integrale, nelle passate stagioni, utilizzando esclusivamente tipi di sorghi con panicoli consistenti e taglia medio alta( dai 2 metri in su), definiti da granella a taglia elevata, è risultata interessante ed ha permesso di individuare tutta una serie di aspetti che meritano di essere approfonditi e indagati nelle future sperimentazioni. Questo tipo di trinciato sembra essere il più naturale sostituto/surrogato dal mais, sia perché ne ricalca il ciclo vegetativo e la tecnica colturale, sia perché possiede una frazione amidacea (zuccherini, foraggeri) apprezzata da parecchi allevatori, che in generale altre foraggere non posseggono, ma soprattutto per la qualità della fibra posseduta da tale coltura. Occorre verificare bene la resa di trinciato sia fresca che secca (a volte molto più alta del trinciato di mais in secondo raccolto), la tecnica colturale ideale (densità semina, concimazioni, irrigazioni etc.) e soprattutto ricercare l epoca/fase fenologica ottimale di raccolta coincidente col migliore rapporto tra il contenuto in amido e fibra delle piante che attualmente sembra la latteo/cerosa. Interessanti ed incoraggianti sono i risultati ottenuti in alcune località dove la conduzione dei campi è stata effettuata con tecniche di NO o MINIMUM TILLAGE, ma soprattutto le rese ottenute dai MIX composti della sementi di alcuni ibridi con caratteristiche differenti allo scopo di migliorare la qualità del prodotto e scongiurare i possibili problemi di allettamento specifici di alcune tipologie. Dalle prime analisi risulta che questi sorghi possono essere considerati un sicuro sostituto del silo-mais nell alimentazione dei ruminanti soprattutto per il bestiame da rimonta, mentre può necessitare alle volte di un adeguata integrazione amidacea per gli animali in produzione (vacca da latte). Non a caso 2 aziende (una in provincia di BG e una di BS) in cui sono state effettuate le prove coltivano con successo da alcuni anni sorgo ed hanno effettuato una sostituzione parziale o totale di una quota di insilato di mais con una quota di insilato di sorgo. La coltivazione di questi sorghi da trinciato, ha evidenziato la possibilità di ottenere produzioni di insilato con ottimi valori nutrizionali su terreni con differenti dotazioni nutrizionali e di acqua e soprattutto in condizioni ambientali non favorevoli alla coltivazione del mais. Infine, negli ultimi anni questa coltura sta riscuotendo interesse in quelle situazioni dove risulta elevata la presenza di piralide e soprattutto diabrotica su mais. Infatti secondo gli esperti intervallare nelle zone maidicole la monocoltura con sorgo in rotazione è l unico modo efficace e sostenibile per controllare la diabrotica. Svariati studi testimoniano la validità dell alternanza mais sorgo nel contenere le presenze e soprattutto le alterazioni dell insetto, in quanto l attività della diabrotica su sorgo è praticamente inesistente perché la pianta risulta un ospite poco gradito. Per questi motivi risulta fondamentale mantenere attivo il programma di aggiornamento e di valutazione sperimentale della rete grandi colture, anche attraverso la continua implementazione dei campi di confronto varietale ed on farm posizionati in Regione Lombardia. Roberto Reggiani 13

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