DOCUMENTAZIONE CONTENUTA NELLA CARTELLA MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO
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- Maddalena Antonella
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1 DOCUMENTAZIONE CONTENUTA NELLA CARTELLA MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO Che cos è Pag. 1 - Principi progettuali Pag. 4 - Struttura del progetto Pag. 5 - L area del Memoriale Pag. 6 - L area del Laboratorio della Memoria Pag. 8 A che punto siamo Pag. 9 Scheda di sintesi Pag. 12 La Fondazione Memoriale della Shoah di Milano Pag. 13 Contact: Barabino & Partners Danila Sabella d.sabella@barabino.it Francesca Manco f.manco@barabino.it Tel Milano, 25 gennaio 2013
2 IL MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO (BINARIO 21) Che cos è 1 Il Memoriale della Shoah di Milano (Binario 21) sorge in un area della Stazione Centrale situata al di sotto dei binari ferroviari ordinari. L area era originariamente adibita al carico e scarico dei vagoni postali e aveva accesso diretto a Via Ferrante Aporti. Tra il 1943 e il 1945 questo fu il luogo in cui centinaia di ebrei furono caricati su vagoni merci, che venivano sollevati tramite un elevatore e trasportati così al sovrastante piano dei binari. Una volta posizionati alla banchina di partenza, venivano agganciati ai convogli diretti ad Auschwitz-Birkenau e altri campi di sterminio e di concentramento o ai campi italiani di raccolta come quelli di Fossoli e Bolzano. Dagli stessi binari partirono anche numerosi deportati politici, destinati al campo di concentramento di Mauthausen o ai campi italiani. 30 gennaio 1944 Sul convoglio partito dal binario 21 nella fredda mattina del 30 gennaio 1944 c era Liliana Segre: aveva 13 anni e partì con suo padre, morto ad Auschwitz. Liliana Segre è una dei pochissimi superstiti: dei 605 ebrei deportati quella mattina tornarono a casa soltanto in ventidue. Uno spazio per favorire la convivenza civile Il progetto nasce con l obiettivo di materiale iconografico Morpurgo de Curtis Architetti Associati realizzare - nello stesso luogo in cui ebbe inizio a Milano l orrore della Shoah - uno spazio che non solo ci ricordi di ricordare, rendendo omaggio alle vittime dello sterminio, ma che rappresenti anche un contesto vivo e dialettico in cui rielaborare attivamente la tragedia della Shoah. Un luogo di commemorazione, quindi, ma anche uno spazio per costruire il futuro e favorire la convivenza civile. Il Memoriale vuole essere, infatti, un luogo di studio, ricerca e confronto: un memoriale per chi c era, per chi c è ora ma soprattutto per chi verrà. La storia del Memoriale La nascita del progetto Il progetto di realizzazione del Memoriale della Shoah di Milano nasce nel 2002, originariamente promosso dall'associazione Figli della Shoah, dalla Comunità Ebraica di Milano, dalla Fondazione Centro Documentazione Ebraica Contemporanea, dall'unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dalla Comunità di Sant'Egidio.
3 L'idea iniziale di costruire un Museo della Memoria si trasforma presto in un progetto più ampio, che affianca ad una struttura "commemorativa" un Laboratorio in cui rielaborare la tragedia della violenza nazifascista. Subentra così l'esigenza di usufruire di una superficie più ampia rispetto a quella pensata in origine: dai circa mq originari, il progetto architettonico arriva, nel 2008, a prevedere uno spazio di circa mq. 2 Con l'obiettivo di riportare alla luce il ricordo delle deportazioni e di stimolare, al contempo, la coscienza collettiva, emerge l'ipotesi di costruire il Memoriale in prossimità del Binario 21, presso la Stazione Centrale di Milano. Tra tutti i luoghi che in Europa sono stati teatro delle deportazioni, questo è il solo ad essere rimasto intatto. Nel 2004 viene elaborato un progetto preliminare da parte dell'architetto Guido Morpurgo insieme al Professor Eugenio Gentili Tedeschi; questa prima versione, presentata nel novembre dello stesso anno alla Società Grandi Stazioni, attraversa nel corso degli anni un'importante evoluzione. Nel luglio 2005 esso viene presentato, comprensivo di alcuni aggiornamenti, agli Uffici della Presidenza della Repubblica. La nascita della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano La posa della prima pietra Con la nascita della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, nel 2007, il progetto, nel frattempo interamente rielaborato ed ampliato agli architetti Guido Morpurgo ed Annalisa de Curtis - Morpurgo de Curtis ArchitettiAssociati -, si definisce in maniera più dettagliata, e nel settembre 2008 ne viene presentata pubblicamente una nuova versione in occasione dell accordo siglato tra Ferrovie dello Stato Italiane e la Fondazione Memoriale della Shoah per la cessione delle aree. Il 26 gennaio 2010 ha luogo la cerimonia di posa della prima pietra per la realizzazione del Memoriale. A fine dicembre 2010, ultimati la realizzazione degli uffici, delle opere strutturali della biblioteca e il restauro delle superfici originarie, i lavori vengono interrotti per mancanza di fondi e la Fondazione decide di promuovere una campagna di sensibilizzazione e raccolta donazioni per rendere possibile il proseguimento del progetto. La campagna di raccolta fondi Nel gennaio 2012 Ferruccio de Bortoli ed Enrico Mentana prestano i propri volti e la propria voce a una campagna di sensibilizzazione, finalizzata ad ottenere i fondi necessari al completamento del progetto.
4 Il 26 gennaio 2012, a farsi portavoce del ricordo delle vittime dei lager nazisti è l intera cittadinanza milanese, che partecipa a una maratona pubblica di letture relative ai drammi della discriminazione, della deportazione e del genocidio, con l obiettivo di aiutare la Fondazione Memoriale nel proseguimento dei lavori di costruzione. All iniziativa partecipano anche volti noti della cultura e dello spettacolo, tra cui, per citarne solo alcuni, Gad Lerner, Roberto Vecchioni, Flavio Oreglio, Andree Ruth Shammah. 3 Un nuovo indirizzo per il Memoriale Un contributo importante al progetto arriva, a fine 2012, dalla riqualificazione approvata dal Comune di Milano del tratto di via Ferrante Aporti antistante il Memoriale, che prende il nome di Piazza Edmond J. Safra, di grande impatto in relazione sia alla riqualificazione dell area che alla sicurezza e alla fruibilità del Memoriale. Lo svelamento della targa intitolata a Edmond J. Safra ha luogo il 27 gennaio 2013 durante la cerimonia inaugurale del progetto, alla presenza della Signora Safra. La nascita del cuore del Memoriale In questa data il cuore del Memoriale della Shoah di Milano, ovvero l area dedicata alla testimonianza degli eventi, vede infatti la luce aprendosi, per un primo periodo, alle visite di alcune scolaresche milanesi e nazionali.
5 Principi progettuali 4 Il principio di base di realizzare un Memoriale anziché un museo della Shoah, ha orientato le scelte progettuali: il sito è stato innanzitutto riportato, per quanto possibile, al suo aspetto originario, restituendo così a questo luogo la sua condizione di documento e reperto. La necessità di conservare sostanzialmente inalterati gli spazi ferroviari dove si svolsero le deportazioni e, in generale, di rendere sempre percepibile l identità specifica di quest area della Stazione Centrale di Milano, evidenziandone i caratteri spaziali e materici, ha rappresentato uno dei fondamenti del progetto. Lo spazio è stato dunque preliminarmente preparato mediante la demolizione di tutti gli elementi aggiunti nel dopoguerra e il ripristino delle superfici originarie delle strutture portanti, riportate al loro stato originale: cemento armato faccia a vista, senza colorazioni o interventi di revisione estetica degli originari difetti di esecuzione e dei segni del tempo che le superfici recano con evidenza. Il calcestruzzo, realizzato per uno spazio industriale e segnato dal tempo, è un punto nodale della metodologia d intervento, principalmente per il messaggio che l immagine archeologica del materiale veicola. Questo aspetto di contaminazione fra materia, tempo e memoria del luogo, costituisce infatti un elemento imprescindibile del progetto.
6 Struttura del progetto 5 Due aree integrate La struttura si articola su due aree principali: il Memoriale, zona dedicata alla testimonianza degli eventi, e il Laboratorio della Memoria, sistema di spazi integrati dedicato allo studio, alla ricerca e alla documentazione, all incontro e al dialogo. Memoriale - Pianta piano terreno materiale iconografico Morpurgo de Curtis Architetti Associati Memoriale - Pianta piano interrato materiale iconografico Morpurgo de Curtis Architetti Associati
7 Il Memoriale della Shoah, che si estende complessivamente su una superficie di circa mq, si sviluppa su due piani, piano terreno e piano interrato, ed è caratterizzato dal rispetto della morfologia originaria del luogo al fine di mantenere la specificità dell identità del sito di deportazione. Si tratta di un sistema di spazi integrati in sequenza, che delineano un percorso che ha inizio con la "Sala delle testimonianze", riempita dalle voci dei sopravvissuti sino a giungere allo spazio di manovra dei vagoni, chiamato "Binario della Destinazione ignota", per concludere con il "Muro dei Nomi", emblema del ricordo del dramma della Shoah. 6 L area del Memoriale Prima e seconda campata: l atrio e il ricevimento dei visitatori L area del Memoriale rappresenta il cuore del progetto stesso. L'atrio del Memoriale è l'ingresso originario alle aree di manovra in cui nel 1944 fecero il proprio ingresso i camion che trasportavano i deportati. materiale iconografico Morpurgo de Curtis Architetti Associati Questo ambiente è dominato da un lungo muro, simbolicamente lacerato al centro, nel quale è incisa la grande scritta indifferenza, quintessenza, secondo Liliana Segre, deportata da questi spazi, del motivo per il quale la Shoah è stata possibile. Quest'area ospita una lunga rampa che compensa il dislivello dell'area offrendo una continuità tra le sezioni della struttura. Proseguendo verso l'interno, la struttura prevede uno spazio dedicato alle mostre temporanee e all'accoglienza dei visitatori, comprensivo di un'area guardaroba e di un punto informazioni. Terza campata: inizio del percorso e Sala delle Testimonianze La terza campata ospita gli allestimenti permanenti del Memoriale. L'Osservatorio affacciato sull area dei binari segna l'inizio del percorso all'interno del Memoriale. Si tratta di un elemento di forma tronco-conica che si affaccia all interno dell area dei binari consentendo l osservazione attraverso un sistema di vetri e lenti di una materiale iconografico Morpurgo de Curtis Architetti Associati parte dell area. Questo primo allestimento è dotato di sei postazioni di ricerca individuale, da cui poter consultare un monitor con sistema acustico in cuffia.
8 Un primo richiamo storico alla tragedia della Shoah è poi offerto dal "Monolite", una sorta di prisma sospeso lungo circa 14 metri, nel quale vengono proiettati video interattivi tramite funzioni touch screen. 7 Quarta campata: il Binario della Destinazione ignota Segue una sequenza di sette ambienti nei quali è possibile assistere alle testimonianze video-registrate dei sopravvissuti: si tratta della Sala delle Testimonianze, una serie di superfici di proiezione e sette spazi virtualmente cubici della dimensione di 4x4 mt, che offre anche una visuale diretta della banchina in cui avvenivano le deportazioni. materiale iconografico Morpurgo de Curtis Architetti Associati Lo spazio della quarta campata ospita il Binario della Destinazione ignota, banchina originariamente utilizzata per il carico e scarico dei vagoni postali che appartiene all area di manovra ferroviaria: attraverso un carrello traslatare e un montavagoni, avveniva il sollevamento dei carri al livello del piano dei binari, lo stesso delle banchine passeggeri. Al fine di mantenere l'area il più inalterata possibile, il progetto non prevede installazioni in questa zona. Da qui i visitatori possono attraversare due dei quattro vagoni originali e accedere così alla successiva banchina, raggiungibile anche grazie a due passerelle situate alle estremità del convoglio. Quinta campata: il Muro dei Nomi e il Luogo di Riflessione Il percorso dei visitatori continua con l'area del Muro dei Nomi, posizionato lungo tutta la seconda banchina, sul quale si leggono i nomi di tutti coloro che furono deportati dalla Stazione Centrale di Milano alla volta dei campi di sterminio. Il percorso del Memoriale termina con il Luogo di Riflessione, un allestimento a forma troncoconica con diametro di circa 10 metri, situato nella fossa di traslazione nord, isolato rispetto agli altri spazi del Memoriale per favorire il raccoglimento dei visitatori. Il Luogo di Riflessione incarna la necessità di ricordare la tragedia dello sterminio e l'importanza di rielaborarla internamente, per farla propria e trasmetterla così alle generazioni future. Per questo motivo, proprio questo luogo rappresenta il collegamento tra le due aree del Memoriale e del Laboratorio della Memoria. Dopo essere stato nel Luogo della Riflessione, infatti, il visitatore ha accesso alla biblioteca e agli altri spazi del Laboratorio: dalla percezione alla rielaborazione.
9 L area del Laboratorio della Memoria 8 La Biblioteca e la sala dei Memoriali Nel Laboratorio della Memoria è situata la Biblioteca, che potrà ospitare fino a volumi. Le pareti della Biblioteca sono in vetro, e garantiscono un isolamento acustico adeguato e necessario a fronte della vicinanza del trasporto ferroviario. La Biblioteca ospita 4 librerie: la principale, sul lato ovest, si articola su tre livelli in corrispondenza della sala lettura e su un unico livello in corrispondenza della sala ricerca e consultazione a piano terreno; la seconda libreria, ad est, è posizionata nella sala lettura al piano interrato; la terza, a nord, si articola su due livelli; la quarta, a sud, è posizionata sui due piani del ballatoio appeso in corrispondenza della facciata della biblioteca verso il patio. Alla biblioteca e centro studi sarà affidata la riunione del patrimonio di conoscenza raccolto dal Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, affinché esso sia esteso e reso disponibile alla città, in particolare ai giovani. Il volume in acciaio e ferro che la contiene si estende ad occupare simbolicamente il vuoto inizialmente sperimentato dai visitatori una volta entrati all interno del Memoriale, facendolo esperire come sottrazione e mancanza. materiale iconografico Morpurgo de Curtis Architetti Associati materiale iconografico Morpurgo de Curtis Architetti Associati Oltre la Biblioteca si trova la Sala dei Memoriali, dotata di diverse postazioni che daranno accesso alla connessione web con il network di tutti i Memoriali e musei del mondo dedicati alla Shoah, che svolgerà anche l importante funzione di spazio dedicato alla didattica estendibile anche al patio antistante. L Auditorium e le altre aree del Laboratorio L'area dell'auditorium si estende per 30 metri e ha una capienza prevista di 200 posti. E' pensata come uno spazio dedicato a proiezioni, presentazioni e momenti di confronto e dibattito. L'area al piano terreno del Laboratorio della Memoria comprende uno spazio adibito a mostre ed esposizioni temporanee e un Bookshop specialistico sulla materia. materiale iconografico Morpurgo de Curtis Architetti Associati
10 IL MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO (BINARIO 21) A che punto siamo 9 Le opere sono state ripartite in tre fasi: dicembre 2009 novembre 2010, settembre 2011 gennaio 2012 e luglio gennaio La prima fase dei lavori La prima fase si è preliminarmente concentrata sulla ricostituzione dell originale continuità spaziale tra le diverse parti dell area, attraverso l esecuzione delle demolizioni e rimozioni necessarie e la realizzazione delle principali opere di restauro conservativo interno, volte al recupero della matericità delle superfici autentiche delle strutture portanti in cemento armato a vista, segnate dal tempo e dall uso. Questa operazione, una sorta di "scavo archeologico", ha permesso di riportare gli spazi del Memoriale al proprio aspetto originario, restituendo così a questo luogo la sua condizione di documento e reperto. Nel primo stralcio è stata demolita una parte consistente del solaio portante del piano terreno verso strada, per realizzare un unico spazio a doppia altezza col piano interrato. Al suo interno sono state realizzate le strutture in cemento armato e in acciaio a vista della futura biblioteca, che comprendono il cosiddetto "muro ovest" coi suoi ballatoi, sul quale verrà successivamente allestita la libreria in legno principale. Il grande solaio al piano interrato su cui appoggia la biblioteca e in futuro l auditorium, è stato costruito con una speciale tecnologia che isola questi ambienti dalle vibrazioni prodotte dal passaggio dei treni sul soprastante piazzale dei binari. Sono stati inoltre realizzati il blocco uffici della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano e il nucleo servizi igienici del piano terra, oltre ai volumi degli ascensori e al cilindro in cemento armato appeso al solaio del piano rialzato (40 tonnellate) che conterrà la scala di accesso al piano interrato. La seconda fase dei lavori Nella seconda fase dei lavori si sono realizzati: i serramenti di facciata col restauro delle cancellate esistenti; la rampa dell atrio d ingresso che consente l accesso agli spazi interni; le murature del guardaroba, delle postazioni di ricerca, del bookshop e della sala regia; i pavimenti in cemento industriale lisciato (esclusi biblioteca e auditorium); le strutture portanti del Luogo di Riflessione nella zona dei binari. Sono inoltre costruiti la scala di accesso al piano interrato e il secondo nucleo dei servizi igienici.
11 10 Sul versante tecnologico si è provveduto a dotare il Memoriale dei necessari impianti. La posa delle targhe, in ricordo dei convogli partiti del Binario 21 Particolare valore simbolico ha assunto l inserimento, nella banchina di fronte al previsto Muro dei Nomi, di venti targhe in cemento con caratteri in bronzo che ricordano tutti i convogli di deportati, di cui ad oggi si ha notizia, partiti da questa area per i campi nazifascisti di sterminio, di concentramento e di transito. Il 26 gennaio 2012, è stata posata la prima di queste targhe, in memoria del convoglio del 30 gennaio 1944 Milano Auschwitz, col quale, tra gli altri, è stata deportata anche Liliana Segre. La terza fase dei lavori L'ultima tranche di opere realizzate comprende al piano terreno il completamento dell'atrio d'ingresso, del muro dell'indifferenza, della rampa di accesso e la realizzazione del Luogo di Riflessione. Nell'area dei binari "Memoriale" è stata completata la posa delle targhe che ricordano i convogli delle deportazioni, è stata collocata la passerella di collegamento tra le due banchine e sono stati restaurati i quattro vagoni originali a cura del C.I.F.I (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani - sezione di Milano). E' inoltre stata completata la scala circolare appesa di collegamento col piano interrato, dove è stata realizzata la parte edile dell'auditorium e completato il sistema del foyer e dei servizi per il pubblico. Sono state inoltre completate tutte le dotazioni impiantistiche meccaniche ed elettriche ed è stato realizzato l'intero sistema di illuminazione del piano terreno. La facciata è stata pulita ad opera di Grandi Stazioni ed è stata realizzata la pavimentazione della piazza Edmond J. Safra a cura del Comune di Milano. Opere e lavorazioni in completamento Le opere e le lavorazioni ancora in fase di completamento riguardano cinque principali ambiti: la biblioteca, l'auditorium, gli allestimenti permanenti, gli spazi di supporto e l'ingresso nord. La biblioteca sarà dotata della scala e dell'ascensore interni, oltre che dell'involucro in vetro e ferro che dovrà isolare dal rumore l'intero volume. Saranno completati i ballatoi in acciaio, realizzati i pavimenti e la rampa di collegamento con l'archivio, montati tutti gli arredi su misura: librerie e scalette di servizio, tavoli per lo studio e la consultazione, il desk di accoglienza e la postazione bibliotecari. Dovranno altresì essere realizzati gli impianti ordinari, antincendio e il sistema di illuminazione. L'auditorium sarà allestito con le poltroncine, il palco e i suoi arredi e la sala regia. Verrà altresì completato il sistema delle uscite di emergenza e saranno realizzati gli impianti di illuminazione, audio e videoproiezione.
12 11 Una parte particolarmente significativa delle opere di completamento è rappresentata dagli allestimenti permanenti previsti nell'area centrale del Memoriale: la postazione di accoglienza, l'osservatorio, il Monolite introduttivo e le sette Stanze delle Testimonianze, oltre al Muro dei Nomi definitivo, da realizzare sull'intero sviluppo della seconda banchina interna che si estende per 67 metri. Gli spazi di supporto da completare sono, al piano terreno, il guardaroba generale e il bookshop; al piano interrato la sala Memoriali, l'archivio della biblioteca, il guardaroba del foyer dell'auditorium, le scalette di collegamento col patio. L'ingresso nord dovrà essere completato col sistema scala-piattaforma monta-persone e con l'inserimento dell'ascensore nell'apposito volume già realizzato. Una consistente parte di queste lavorazioni potrà essere realizzata in officina e montata in sito. Le opere più complesse e impegnative quali la biblioteca, il completamento dell'auditorium e l'allestimento degli spazi di servizio, potranno essere effettuate anche senza interrompere l'accesso del pubblico al Memoriale, testimoniando in presa diretta il processo di completamento come attività offerta alla vista dei visitatori.
13 IL MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO (BINARIO 21) Scheda di sintesi 12 Superfici generali (SLP) - Piano Terreno / Rialzato: 5.670,00 mq - Piano Interrato: 1.390,00 mq - Totale: 7.060,00 mq Biblioteca: 424 mq (246 mq al piano terreno e 178 mq al piano interrato) Luogo di riflessione: 60 mq Uffici della Fondazione: 220 mq Bookshop: 96 mq Auditorium: 268 mq Spazio mostre temporanee: 250 mq Inizio cantiere: Dicembre 2009
14 LA FONDAZIONE MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO 13 Patrocinio Presidenza del Consiglio Sostegno Unione Nazionale Antidiscriminazioni Razziali Fondatori della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano Unione Comunità Ebraiche Italiane Ferrovie dello Stato Italiane SpA Associazione Figli della Shoah Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea Comunità Ebraica di Milano Comune di Milano Provincia di Milano Regione Lombardia Comunità di Sant Egidio
15 Sostenitori 14 Esselunga Bernardo Caprotti Comitato Foresta dei Giusti Bolton Group Fondation Philanthropique Edmond J. Safra Europa Risorse Intesa SanPaolo Unicredit Partner Barabino & Partners
16 Sponsor tecnici 15 Honeywell Omikron Design Milano Impresa Percassi Philips Spotlight Tre Ci Luce Fondazione Corriere della Sera Zumtobel Occhio CIFI Vitali
Memoriale della Shoah di Milano
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