PRINCIPI DI FONETICA INGLESE
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- Dionisia Mantovani
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1 Humaniter, Milano Corso di Lingua inglese Docente: Roberto Maritan PRINCIPI DI FONETICA INGLESE - PRESENTAZIONE - CONOSCERE LO SCHWA PAG CONOSCERE LE VOCALI INGLESI PAG Gennaio
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3 Humaniter, Milano Corso di Lingua inglese Docente: Roberto Maritan PRESENTAZIONE
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5 Humaniter, Milano Corso di Lingua inglese Docente: Roberto Maritan PRESENTAZIONE 1) Questo fascicolo raccoglie due mie monografie di fonetica inglese intitolate Conoscere lo schwa (pagg. 1-8) e Conoscere le vocali inglesi (pagg. 9-21). Se la comunicazione in inglese come lingua di scambio funziona tra parlanti non di lingua madre (in ragione del livello medio di conoscenza che accomuna gli interlocutori) nell esperienza pratica non è rara la difficoltà che si incontra con i parlanti di lingua madre, già per le sole ragioni di pronuncia e a prescindere da altre considerazioni. Il problema diventa poi rilevante riguardo la visione di film, l ascolto di trasmissioni, di canzoni ecc. Le pagine che seguono espongono con un approccio tecnico la natura del problema, formulando anche pratici enunciati di pronta applicazione per il superamento di quei limiti che caratterizzano la pronuncia inglese da parte di discenti stranieri, italiani e non. Quasi sicuramente la prima memoria ( Conoscere lo schwa, il suono vocalico più ricorrente nella lingua inglese) susciterà nel lettore quella stessa grande sorpresa e soddisfazione da me provata nel corso delle mie ricerche: grande sorpresa per l inaspettata portata del fenomeno considerato, soddisfazione per l acquisizione di conoscenze veramente stimolanti. La confidenza acquisita mi ha poi incoraggiato ad estendere le ricerche anche ai suoni vocalici inglesi che notevolmente più numerosi di quelli italiani vengono semplicisticamente, tipicamente ed erroneamente ridotti ed assimilati ai suoni vocalici italiani, con varie conseguenze. Ne è quindi seguita la monografia Conoscere le vocali ) Gli argomenti sono tutti esposti in modo e con intento divulgativo, indirizzandosi ad un pubblico che sebbene non specializzato potrà avere dei benefici solo da una lettura necessariamente attenta ed interessata. E stato inevitabile ma strumentale il ricorso all uso dei simboli dell alfabeto fonetico IPA (International Phonetic Association), la cui difficoltà solo apparente - è agevolmente superata dopo la lettura della nota 5) Familiarizzarsi con i simboli IPA a pag ) Il fenomeno fonetico della riduzione vocalica rappresentato dallo schwa è trattato nella prima parte di questo lavoro (pagg.1 8) considerata la rilevanza del fenomeno, il suo impatto, l interesse che può suscitare e, non ultima, la prima data di redazione. Se in ragione della simbologia IPA utilizzata il lettore avesse difficoltà nell approcciare subito tale trattazione, invito a considerare in prima istanza la monografia Conoscere le vocali inglesi, (pagg. 9 21) in ragione dei suoi contenuti propedeutici alla lettura di Conoscere lo schwa Revisioni delle monografie saranno pubblicate sul sito citato in calce. Roberto Maritan (Dr. Mag.) Milano, 1 Gen VISITATE IL SITO (Corsi di inglese/monografie Letteratura) PER CONSULTARE POSSIBILI REVISIONI DELLE MEMORIE QUI RACCOLTE.
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7 Humaniter, Milano Corso di Lingua inglese Docente: Roberto Maritan CONOSCERE LO SCHWA
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9 CONOSCERE LO SCHWA (Rev. 1.1f) 0.0 Introduzione. Lo schwa è il suono vocalico più ricorrente nella lingua inglese, paradossalmente sconosciuto allo studente straniero a dispetto della sua rilevanza nella comunicazione verbale. La comprensione dei fenomeni fonetici associati allo schwa è infatti funzionale all' intelleggibilità orale, quindi al successo della comunicazione, in particolar modo nei riguardi dei parlanti l'inglese come lingua madre (v.nota 1 pag. 8). Questo lavoro è il risultato di approfondimenti e considerazioni personali seguite ad un casuale incontro con lo schwa, che mi ha sollecitato a concettualizzare l argomento e a formulare principi e regole pratiche di pronta applicabilità per il superamento di consolidate lacune di pronuncia tipiche dello studente italiano. Lo schwa, come sarà evidente, può ben considerarsi il più importante fenomeno fonetico presente nella lingua inglese. La nozione dello schwa alimenterà un rinnovata coscienza linguistica nel discente, trasformando la ricerca dei termini sul dizionario da esercizio noioso in indagine curiosa dai risultati sorprendenti. Parole chiave. Schwa, comunicazione verbale, intelleggibilità, IPA (International Phonethic Alphabet), simboli fonetici, accento tonico, suoni vocalici, immagine sonora, unità di informazione, intonazione, mutazioni, principio di pronuncia, principio del bilancio energetico, principio del probabile vantaggio, informazioni spurie, prosodia, termini sorgenti, termini derivati, ritmo lento, ritmo ordinario, vocabolo dominante, aggregati verbali. 0.1 Premessa. Ai fini di questa trattazione i termini inglesi sono affiancati dalla relativa trascrizione in simboli fonetici secondo IPA (International Phonetic Alphabet), nell'assunzione che il lettore conosca la relativa problematica, trattata in un altra mia dispensa (intitolata Conoscere le vocali inglesi). In ragione delle varie possibili edizioni, del loro divenire e delle varietà di dizioni, non sono escludibili differenze nell'uso editoriale di alcuni simboli fonetici seppur tutti riferentisi alla stessa simbologia IPA. (Es.le coppie /u, i/ in luogo di /Ț, Ǻ/ oppure /Ț, u/ in luogo di /Ț, uə/ ecc.) 1.0 il nome di una vecchia conoscenza... Il suono che la linguistica definisce schwa /ȓwaə/ (2) ci è molto familiare. Infatti vari idiomi del sud Italia quali il campano, l'abruzzese, il molisano, il pugliese (limitatamente alla sola parte nord) sono caratterizzati da una preponderante presenza di schwa. In ragione della grande mole di opere artistiche diffuse quello che più ci è noto è lo schwa veicolatoci dalla parlata napoletana, il cui tentativo di imitazione sarà qui utile a scopo didattico. Si provi a pronunciare le parole sottoscritte imitando un napoletano quando parla, rafforzando cioè l'accento tonico e sfumando la vocale scritta in carattere piccolo fino a renderla impercettibile (come tentativamente rappresentato in forma tipografica): fazzulètto (fazzoletto) père (piede) jàmmo (andiamo) telèfono (telefono) Edizione a Pag. 1 di 21 Documento soggetto a revisione
10 l risultato dell'esercizio proposto porta a considerare che: la vocale su cui cade l'accento tonico è carica di energia sonora, alcune vocali perdono energia sonora diventando sfumate, indefinite, poco percettibili, insignificanti: queste vocali sono schwa, lo schwa è un suono univoco, indipendentemente dal tipo di vocale a cui è associato: le vocali i, u, o, a, e che diventano schwa si pronunciano quindi tutte allo stesso modo, in un vocabolo possono essere presenti più schwa, come nel napoletano teléfono. La conseguente omogeneizzazione e neutralizzazione in un unico suono uguale è un processo che generalmente prelude alla futura scomparsa delle vocali non solo nella forma parlata (come avviene spesso in inglese) ma anche nella forma scritta, come si verifica nello sloveno-croato Trst (Trieste), Krk, nella lingua ebraica e in quella araba. Tale processo è operato istintivamente pure nelle scritture improvvisate (appunti, sms), stenografico-telegrafiche (anche in quelle che possono far uso di caratteri tipografici come Speedwriting, Dutton Speedwords ecc.), nei linguaggi dei forum in Internet ecc. 2.0 Lo schwa nella lingua inglese. 2.1 Rappresentazione del simbolo fonetico. Il suono che la linguistica definisce schwa è rappresentato da IPA con il simbolo / ǩ /, simile ad una e rovesciata ma da questa ben distinto (v. nota 3 pag.8). Si verifichi su un dizionario provvisto di simboli IPA come la rimarchevole presenza dello schwa in inglese sia immediatamente riscontrabile in una grandissima quantità di parole, già nei vocaboli inizianti con la lettera a. Lo schwa è generalmente presente non solo nei vocaboli inglesi polisillabilici, ma anche in quelli monosillabici, spesso anche come unico tipo di suono vocalico presente o comunque gravato da accento tonico. Le vocali di seguito evidenziate in grassetto sono tutte schwa, come da simbolo IPA. Esempi: bird /bǩəd/, church /tȓǩətȓ/, word /wǩəd, ago /ǩ gou/, about /ǩ baut/, purchase / pǩətȓǩs/ Principio della pronuncia : tutte le schwa si pronunciano allo stesso modo indipendentemente dalla scrittura delle vocali. Nella prassi si nota invece che lo studente italiano pronuncia in inglese: bird, church in modo solo a volte tendente verso la forma corretta, ma impreciso word in modo sbagliato (perch é la o è pronunciata quasi come in italiano) ago, about come se fossero scritte con la e iniziale La corretta pronuncia e il suono dello schwa dei vocaboli discussi in questo paragrafo e nei successivi sono verificabili sui dizionari e sui siti web specializzati (v.nota 4 pag.8). È d uopo annotare che la rappresentazione della pronuncia dei vocaboli inglesi può presentare differenze in base alla variante considerata e all edizione del dizionario consultato. Al riguardo va necessariamente valutato quanto esposto in nota 5, a pag. 8. Edizione a Pag. 2 di 21 Documento soggetto a revisione
11 2.2. Due banane per assimilare lo schwa. La parola banana si presta convenientemente a proficue analisi sullo schwa, grazie anche all'omografia tra italiano e inglese. La banana italiana. Nella parola banana, in italiano, si distinguono chiaramente i suoni delle tre vocali banana /ba nana/ Le vocali sono scritte in grassetto, a significare che ognuna è dotata di un livello energetico, che è maggiore laddove cade l'accento tonico. In riferimento e limitatamente alla sola criticità rappresentata dai suoni vocalici, i tre punti energetici veicolano ciascuno un' unità di informazione verbale. L'immagine sonora della banana italiana contiene quindi tre unità di informazione significanti, cioè tutte rilevanti, cosi come rappresentato in fig. 1, diagramma A. La banana inglese. Nella parola banana, in inglese, si distingue chiaramente la sola vocale centrale /bǩ nǡənǩ/, le altre due vocali sono schwa, quindi indistinte, neutre. banana La parola banana in inglese è contraddistinta da un solo punto veramente energetico in luogo di tre, quindi rappresentabile con un immagine sonora contenente una sola unità di informazione significante e due unità di informazione insignificanti, queste ultime caratterizzate da bassa intensità sonora. V. Fig. 1, diagramma B. Non solo, ma la differenza interessa anche la qualità della vocale centrale a che in italiano è breve e anteriore /a /, mentre in inglese è lunga e posteriore / ǡə/, come si evince dal diagramma di Jones (v. nota 2, pag. 8). Diagramma A Diagramma B Fig. 1 Rappresentazione concettuali delle immagini sonore della pronuncia di banana in italiano e in inglese. L accento tonico comporta talmente spesso la produzione di schwa, che risulta senz altro enunciabile il seguente Principio del bilancio energetico: l' accento tonico sottrae energia ad altre vocali, che spesso mutano in schwa. Edizione a Pag. 3 di 21 Documento soggetto a revisione
12 Questo principio non ha valore assoluto ma è di grande utilità pratica, per le ragioni che saranno spiegate al paragrafo 2.3 (Principio del probabile vantaggio). Ne consegue che se la parola banana fosse scritta in modo diverso la sua pronuncia non cambierebbe, per il fatto che qualsiasi altra vocale eventualmente scritta diventerebbe schwa, quindi senza differenze ai fini della pronuncia, che rimarrebbe invariata. Il risultato è che le seguenti parole si pronunceranno in inglese sempre e comunque /bǩ nǡənǩ/ anche se scritte in modo diverso: benano, bonano, bunana,benane, bonane, bunanu, ecc. Con buona probabilità lo studente italiano tenderà invece a pronunciare le varie combinazioni di parole sopra elencate così come sono scritte, producendo quindi un'immagine sonora con tre informazioni invece che con una, due delle quali superflue. Mentre l'informazione centrale veicolata dalla vocale a della sillaba centrale rimarrà costante in tutte le parole, le altre informazioni spurie veicoleranno informazioni variabili in base alle diverse vocali di volta in volta pronunciate. In ogni caso il risultato sarà sempre costituito da un' immagine acustica assolutamente inquinata, che forzerà l'ascoltatore inglese ad identificare (ma come?) le informazioni spurie al fine di rimuoverle per poter disporre infine di una parola bonificata. Mantenendo la proporzione prima discussa di 3 informazioni contro 1, se uno straniero dicesse iuevoau invece di uva ci troveremmo nella condizione di difficoltà in cui viene a trovarsi un ascoltatore inglese di fronte a un immagine sonora ricca di informazioni spurie. Come identificare quali suoni rimuovere? La minor presenza di informazioni evidente caratteristica intrinseca di minor intelleggibilità viene necessariamente compensata in inglese da una rimarcata pronuncia degli attacchi vocalici duri e delle consonanti (con chiara distinzione tra sorde e sonore) e, soprattutto, dalla ricca specificità della prosodia (accento, tono, intonazione, quantità). Nella prassi si rileva che questi aspetti sono insufficientemente considerati nell insegnamento della lingua inglese, costituendo per lo studente un problema che si somma a quelli della capacità di espressione, del vocabolario, della padronanza complessiva della lingua straniera ecc. Approfondimenti al riguardo risultano profittevoli anche a molti di coloro che ritengono soddisfacenti le proprie conoscenze della lingua straniera. 2.3 Non solo banane... La banana ci ha introdotti alla comprensione di un fenomeno che riguarda la quasi totalità di parole inglesi alle quali è applicabile il principio del bilancio energetico, per cui l'accento tonico trasforma in schwa altre vocali (come indicato con la trascrizione fonetica), che quindi non dovranno essere pronunciate con il suono italiano ma con quello dello schwa. È utile familiarizzarsi con l applicazione del principio del bilancio energetico alla seguente serie di parole di uso comune verificandone la trascrizione fonetica a fianco. Allo scopo di facilitare il compito sono contrassegnate in grassetto le vocali su cui cade l accento tonico: Edizione a Pag. 4 di 21 Documento soggetto a revisione
13 billion / bǻljǩn/ doctor / dǥktǩ*/ graffiti /grǩ fiətǻ/ history / hǻstǩrǻ/ liberty / lǻbǩtǻ/ method / mǭθǩd/ neighbour / neǻbǩ*/ open / oupǩn/ police /pǩ liəs/ protester /prǩ tǭstǩ*/ station / steǻȓǩn/ sugar / ȓug ǩ*/ In merito a situazioni che riguardano l esperienza in campo e che non consentono verifiche di sorta non si abbia timore di abbondare nell uso di schwa, pur improvvisando, considerato il Principio del probabile vantaggio: l applicazione impropria dello schwa risolve più problemi della sua mancata applicazione. Infatti nel processo di ricezione e piu facile per l ascoltatore ricostruire informazioni mancanti (dovute all uso di schwa improprio) piuttosto che bonificare la parola da informazioni spurie (cioe da vocali non pronunciate come schwa). Esercitazioni con altri vocaboli e relative verifiche sul dizionario saranno di utilità. 2.4 L'accento tonico. Dove? In relazione all'accento tonico si rileva l'importanza che debba gravare sulla sillaba giusta. Un errore in tal senso oltre ad assegnare alla parola un possibile diverso significato - determinerebbe conseguenti schwa su vocali sbagliate, risultando in una immagine sonora indecifrabile all'ascoltatore di lingua inglese. Non si esiti a consultare un dizionario in caso di dubbio in merito all'accento: l improvvisazione qui non è suggerita. In caso di mancata verifica il margine di errore è almeno del 50 %: un vero gioco d azzardo... Il problema è piuttosto sottostimato. La quantità di informazioni rilevanti presenti nella pronuncia italiana costituisce un fattore di elevatissima intelleggibilità linguistica rispetto all inglese: in italiano l'immagine sonora complessiva non degrada sensibilmente nel caso in cui un accento tonico sia posto su una sillaba sbagliata, poichè la quantità di informazioni rilevanti alternative rimane comunque molto alta, ciò in ragione della pronuncia delle molte vocali e della mancanza di schwa. Le immagini sonore della lingua italiana si possono considerare ad altissima definizione. Lo studente deve essere cosciente che in inglese non avviene altrettanto a causa della minor intelleggibilità : l'accento tonico posto su una sillaba piuttosto che su un'altra ha i seguenti effetti: rafforzamento di un'informazione sbagliata (accento su vocale sbagliata) conseguente generazione di schwa su vocali non pertinenti (magari con scomparsa anche della vocale più importante, cioè quella veicolante l informazione più importante) distorsione complessiva dell'immagine sonora risultante possibile cambiamento di significato del vocabolo, come da esempi sottostanti: desert / dez ǩt/ deserto dessert /di zǩət/ dessert, dolce personal / pǩəsǩnl/ personale (aggettivo) personnell /,p ǩəsǩ nel/ personale (sostantivo) E interessante considerare che quando i vocaboli hanno un accento principale e uno secondario (negli esempi a seguire segnati da lettere in grassetto, rispettivamente con e senza accento) Edizione a Pag. 5 di 21 Documento soggetto a revisione
14 quest ultimo previene la trasformazione in schwa delle relative vocali e/o altri fenomeni di contrazione. Sono tipici in americano i vocaboli desinenti in ary come dìctionary, mìlitary, nècessary, sècretary, tèmporary e altri ancora. Gli stessi vocaboli nell inglese britannico hanno invece un solo accento, con tutti gli effetti conseguenti di schwa e di possibile contrazione. 2.5 Schwa e termini derivati. In inglese molti vocaboli - qui definiti termini sorgenti - caratterizzati ognuno da un proprio accento tonico e da relativi schwa, si uniscono ad altri risultando in sostantivi composti, aggettivi oppure danno luogo a forme verbali aventi medesima radice. Tali forme sono qui definite termini derivati. I termini derivati hanno spesso (ma non sempre) accenti tonici diversi, con conseguenti effetti dello schwa o, almeno, di altra mutazione vocalica. Termine sorgente Termine derivato 1) berry / bǭrǻ/ gooseberry / guzbǩrǻ/ 2) grammar / græmǩ*/ grammatical /grǩ mætikl/ 3) credit / krǭdǻt/ card / kǡəd/ credit-card creditcard / krǭditkǩəd/ 4) week / wiək/ end /end/ week-end weekend / wiəkǩnd/ In merito ai vocaboli 3,4) va annotato che il termine derivato può trovarsi scritto con trattino (ogni vocabolo mantiene accento e schwa originario) come due parole distinte senza trattino (idem) come unica parola (accento su prima sillaba, schwa conseguente) più comune in USA. Nel caso di sostantivi la cui radice origini una corrispondente forma verbale l'accento tonico è generalmente posto sulla prima sillaba nel caso del sostantivo e sulla seconda sillaba nel caso del verbo, con tutte le conseguenze del caso. Sostantivo Verbo progress / prougres/ progresso record / rǭkǥəd/ nota increase / inkriəs/ aumento progress (to) /prǩ gres/ progredire record (to) /rǻ kǥəd/ annotare increase (to) /in kriəs/ aumentare Esempio di un eccezione comune è control /kən troul/ controllo la cui pronuncia rimane invariata anche nella forma verbale to control controllare. 2.6 Godiamoci una tazza di tè! Nella prassi didattica si insiste inopportunamente sulla corretta pronuncia di certi suoni che trova applicabilità solo in situazioni in cui le parole vengono pronunciate lentamente, scandite, sottolineate, dettate ecc., cioè nel ritmo lento non tipico della quotidianità ma solo di particolari situazioni. Edizione a Pag. 6 di 21 Documento soggetto a revisione
15 Nella contesto reale, invece, moltissimi suoni diventano schwa: il fenomeno interessa articoli, preposizioni, forme verbali ecc. Non solo, ma nel ritmo ordinario all interno di una proposizione si possono riscontrare i seguenti effetti dovuti all intonazione : rafforzamento dell'accento sul vocabolo dominante induzione dello schwa sui vocaboli vicini L accento su un vocabolo dominante dovuto all intonazione ha effetti su interi aggregati verbali. Dopo questo biscottino introduttivo si può finalmente affrontare la tazza di tè bollente offertaci dal sito della BBC in chiusura di un filmato sullo schwa che invito a visionare (v.nota 4 pag.8). Vi si considera l'espressione a cup of tea (una tazza di tè) la cui pronuncia è a ritmo lento /ei kȝp k Ǥv tiə/ a ritmo ordinario /ǩ,kȝp ǩ tiə/ Nel ritmo ordinario l'articolo indeterminativo a e la particella of sono diventati schwa. Ma ciò non basta, perché in tale contesto - come in altri - scompare anche la parola tea che è data ovviamente per scontata, considerato l argomento in questione... per cui la nostra tazza di tè diventa semplicemente / kȝpǩ/. L'effetto schwa non si esaurisce ovviamente nella tazza di tè, ma si manifesta parimenti in una molteplicità di espressioni del parlare comune. Conclusioni. Si può certamente affermare che lo schwa è tanto importante quanto sorprendentemente sconosciuto. La corretta nozione del fenomeno fonetico dello schwa è strumento di immediata applicazione per un effettivo miglioramento della propria pronuncia inglese, quindi della comunicazione verbale. Lo schwa, cosi come discusso, aiuta a chiarire le principali ragioni della difficoltà di comprensione tra testo scritto o parlato a ritmo lento e inglese parlato a ritmo ordinario. È interessante considerare come l indebolimento che lo schwa opera sulle vocali, finanche a determinarne la loro scomparsa, tenda a renderli monosillabici arricchendone quindi la quantità già presente nella lingua, per ragioni naturali o per effetto di abbreviazioni o contrazioni ricorrenti [doc = doctor, sec = secretary, stats = statistics, critter = creature (USA) ecc.]. A questi effetti si sommano elisioni e contrazioni, mutazioni vocaliche e consonantiche, intrusioni ecc. che oltre alla difficoltà fonetica spiegano in larga misura anche il successo della musica inglese/anglo americana: i vocaboli monosillabici sono adattabili a qualsiasi ritmo musicale; inoltre la dizione è spesso modificata come licenza artistica per facilitare la formazione di rime. Quanto considerato è vicendevolmente causa ed effetto di diversificazione delle già molteplici peculiarità e varianti della lingua inglese. Roberto Maritan Milano, 2 nov (Rev.1.1f 31ott. 2010) Edizione a Pag. 7 di 21 Documento soggetto a revisione
16 NOTE (1) Si intendano l inglese, l anglo-americano e tutte le relative varianti (che la scuola linguistica anglo-germanica denomina dialetti anche in relazione ad idiomi di riconosciuta dignità linguistica, secondo una definizione non proprio coincidente con quella italiana). (2) Schwa. Termine di derivazione ebraica, sinonimo di insignificante, zero. In linguistica designa una vocale centrale posta al centro del diagramma di D.Jones (v. sotto, nel circoletto). Il diagramma rappresenta il luogo di produzione delle vocali. È un suono solitamente neutrale, di bassa intensità sonora, che in inglese non privilegia accento rispetto ad altre vocali all interno dello stesso vocabolo. Diagramma vocalico di D.Jones (1956) : il trapezoide schematizza qui il luogo di produzione di alcune vocali intermedie e di quelle cardinali. Le sezioni sagittali rappresentano la posizione della lingua per la produzione delle sole vocali cardinali. (3) Per ascoltare il suono schwa v. sito internet Digitando un lemma nel sito è possibile verificarne il suono schwa, se presente. (4) V. sito internet (5) Nel caso di suono schwa prolungato alcuni dizionari di recente edizione riportano il simbolo /Ǭə/, mentre la pronuncia data da dizionari accreditati più tradizionali (come l Oxford Dictionary, il Merriam Webster s e altri) è indicata con il segno /ǩə/. Tale differenza esprime due suoni vicini ma diversi (v.diagramma vocalico di Jones) ed è sintomatica di una possibile tendenza alla mutazione vocalica. Nella pratica il discente potrà considerare equivalenti i due diversi simboli. Esempi: bird /bǭəd/ invece di /bǩəd/ church /tȓǭətȓ/ invece di /tȓǩətȓ/ word /wǭəd/ invece di /wǩəd/ girl /gǭəl/ invece di /gǩəl/ Anche in uno stesso dizionario possono coesistere i due diversi simboli grafici per uno stesso lemma, a seconda che sia sostantivo o verbo. Es.: sostantivo permit / pǭəmit/, verbo to permit /pǩ mit/. Edizione a Pag. 8 di 21 Documento soggetto a revisione
17 Humaniter, Milano Corso di Lingua inglese Docente: Roberto Maritan CONOSCERE LE VOCALI INGLESI
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19 CONOSCERE LE VOCALI INGLESI (Rev.1.1d) INTRODUZIONE NTRODUZIONE. Il grande divario tra il nostro sistema di suoni e quello inglese costituisce per il discente italiano una riconosciuta difficoltà ai fini della pronuncia di un inglese almeno intelleggibile. Se l esperienza pratica è senz altro necessaria, è anche vero che un approccio tecnico costituito dall analisi e dalla coscienza dei fenomeni fonetici che distinguono i due sistemi di suoni è uno strumento efficacissimo per il riconoscimento del problema e per la sua rapida soluzione. Dedicare un minimo di attenzione allo studio di alcuni aspetti basilari della fonetica può quindi rivelarsi un investimento straordinariamente remunerativo, dai risultati sorprendenti: l obiettivo concreto è il successo della comunicazione che in inglese a differenza di quanto avviene in italiano dipende in modo cruciale dalla qualità della pronuncia, a sua volta pesantemente condizionata dall accentazione. Questo lavoro analizza brevemente aspetti basilari relativi alla pronuncia dei suoni vocalici inglesi. In base al contesto il termine vocale può essere di seguito indifferentemente usato anche a significare suono vocalico. Questo lavoro si propone lo scopo pratico di consentire il superamento della curva di saturazione oltre la quale il processo di apprendimento è solito non progredire. Parole chiave. Simboli IPA, suoni vocalici italiani, suoni vocalici inglese, diagramma di Jones, vocali critiche, accentazione, schwa, riduzione vocalica, immagine sonora, intelligibilità, enunciati, monosillabi, dittonghi, distanza vocalica, distanza di pronuncia. IPA (International Phonetic Association). L associazione fonetica internazionale (IPA, International Phonetic Association) ha elaborato un sistema di rappresentazione grafica mediante simboli di tutti i suoni (foni) presenti nella molteplicità delle lingue considerate. Ogni simbolo IPA rappresenta sempre e comunque un suono univoco ben preciso, dalla stessa ripetibilità in qualsiasi contesto, indipendentemente dalla lingua considerata, senza alcuna necessità di precisazioni aggiuntive, di regole o altro: questo costituisce il cardine del sistema. L alfabeto IPA raccoglie centinaia di simboli diversi, soggetti ad affinamenti solo in parte apportati nel corso degli anni. Per ogni lingua è disponibile la raccolta di simboli Edizione a Pag. 9 di 21 Documento soggetto a revisione
20 IPA che ne rappresentano i suoni specifici. Uno stesso simbolo può essere iscritto nelle raccolte di altre lingue qualora il suono corrispondente sia ad esse comune. La necessità di disporre di un riferimento per la pronuncia ha consolidato l uso della simbologia IPA negli stessi paesi anglofoni, ove coesistono anche sistemi alternativi non accreditati internazionalmente. In ambito scolastico italiano lo studio dell alfabeto IPA è spesso snobbato e prontamente liquidato sulla base della sua presunta improponibilità didattica, mentre rappresenta invece una rilevante opportunità, come questa monografia si propone di dimostrare. Infatti la trascrizione fonetica si dimostra spesso indispensabile. Inoltre l applicabilità dei simboli più importanti è facilmente padroneggiabile (v. nota n. 5, pag. 16). Si osservi che già da qualche decennio i simboli IPA sono riportati anche da alcuni vocabolari italiani (es. Il nuovo Zingarelli) per indicare la corretta dizione. Tuttavia, mentre nella lingua italiana tale aspetto rappresenta generalmente una questione di stile, in inglese la corretta dizione non è un opzione ma una questione di sostanza. L uso di un dizionario inglese completo di trascrizione con i simboli IPA risponde ai molti inevitabili dubbi di pronuncia e di accentazione, rivelandosi uno strumento prezioso, un indispensabile compagno di studi, una miniera di informazioni e un occasione di serendipità (v. nota n. 1, pag. 15). IL DIAGRAMMA VOCALICO DI JONES. Ognuno può autonomamente notare che i suoni delle consonanti sono evidentemente prodotti in modi diversi. Si verifichi la diversa posizione e la modalità con cui le consonanti sono articolate pronunciando la p di pane, la c di cane, la f di fiore, la g di gelo ecc. In fonetica le consonanti sono denominate in base al luogo e al modo di articolazione, (es.: labiali, postdentali, velari ecc. e liquide, plosive, affricate ecc.). Anche le vocali si differenziaziono tra loro in base al luogo e alla modalità di produzione, sebbene in modo non così evidente da riscontrare. Le varie vocali sono il risultato di suoni conseguenti a variazioni della posizione linguale nella cavità orale: sono quindi classificate come anteriori o posteriori e superiori, centrali, inferiori. Sono ovviamente possibili produzioni vocaliche in luoghi intermedi (es. posteriore-centrale, anteriore-inferiore ecc.) soggette a successiva e ancor più accurata definizione. Nella casistica vanno anche considerate le combinazioni di vocali doppie o triple, come nel caso di dittonghi e trittonghi ecc. Edizione a Pag. 10 di 21 Documento soggetto a revisione
21 Si deve all inglese Daniel Jones la modalità di rappresentare i suoni vocalici mediante un grafico noto come diagramma vocalico di Jones (1956) (v. nota 2 p. 15). Trattasi di uno schema deila sezione verticale delle posizioni linguali utilizzate per la produzione delle varie vocali indicate su tale grafico. La versione di riferimento ufficiale del diagramma è quella dell IPA, estesa ad indicare anche la molteplicità di tutti gli altri suoni considerati. IL DIAGRAMMA DEI SUONI VOCALICI ITALIANI. In fig. 1 è dato il diagramma che rappresenta le otto vocali enunciate da Jones come vocali cardinali primarie. Sette delle otto vocali indicate coincidono esattamente con i suoni vocalici presenti nella lingua italiana, mentre il simbolo in parentesi all estremità inferiore destra del diagramma indica un suono vocalico estraneo all italiano (ma non ad alcuni idiomi del Nord Italia). Per semplicità espositiva le vocali non sono indicate con i simboli IPA, ma con i tipi grafici, cioè nella forma scritta dell italiano corrente, qui necessariamente arricchita con l accento acuto o grave, come e dove applicabile. Si notino infatti le varianti acute e gravi della e e della o, rispettivamente indicate con l accento acuto e con quello grave. Alle cinque vocali scritte dell italiano corrispondono quindi sette suoni vocalici. Nella parte destra della figura è indicata la sezione anatomica del cavo orale, con rappresentati i luoghi di massima tensione linguale necessaria per la produzione delle vocali considerate. Fig. 1. Diagramma dei suoni vocalici della lingua italiana. Si osserva che le vocali in questione sono tutte disposte sul perimetro del poligono, costituendo un fenomeno tipico della lingua italiana : altre lingue sono infatti ricche di vocali i cui simboli si collocano nell area interna del poligono e non sul perimetro, Edizione a Pag. 11 di 21 Documento soggetto a revisione
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