Automobile Club d Italia

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1 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina I Automobile Club d Italia Il documento che introduciamo si riferisce all anno 2009 e costituisce la quarta edizione del Bilancio Sociale di ACI. Anche questa volta viene fatta un ampia panoramica sullo scenario presidiato dal nostro Ente che spazia dall associazionismo, alla promozione di un turismo sostenibile e di uno spirito sportivo legato all automobile, allo studio ed alla divulgazione di una cultura della mobilità che è alla base del vivere civile, per arrivare ai molteplici servizi erogati a vantaggio dei cittadini attraverso la gestione del Pubblico Registro Automobilistico e l attività di assistenza e riscossione in materia di tasse automobilistiche. Attraverso lo strumento Bilancio Sociale, ACI racconta le azioni realizzate in attuazione della propria missione istituzionale e delle ricadute sulla collettività che queste hanno generato con la consapevolezza che per una Pubblica Amministrazione è ancora più importante aprirsi alla collettività, in quanto la rende responsabile nei confronti degli interlocutori e contribuisce ad accrescerne la credibilità. La rendicontazione sociale appartiene ad una gestione più trasparente e condivisa della cosa pubblica, fondata sulla condivisione di prospettive ed obiettivi, innovazione questa che trova riscontro nella Direttiva PCM del 17 febbraio 2006, con la quale si invitavano le Pubbliche Amministrazioni a redigere un Bilancio Sociale per comunicare alla platea di stakeholder le attività svolte ed i risultati conseguiti. La pubblicazione si articola in tre parti: la prima, traccia l identità dell Ente (missione, valori, linee strategiche, assetto istituzionale) e il contesto in cui opera; la seconda, le tematiche all interno delle quali sono illustrate le azioni realizzate con gli indicatori di performance, di natura qualitativa e quantitava; la terza parte, che costituisce un arricchimento rispetto alle edizioni precedenti, comprende una rendicontazione ai diversi soggetti interessati di alcuni progetti e iniziative che hanno rilevanza sociale, in maniera diretta perseguendo l obiettivo di un orientamento verso gli stakeholder ribadito anche dal decreto legislativo 150/2009 (decreto di attuazione della legge 4 marzo 2009 n. 15) che prevede una presentazione della relazione sulle performance ad ogni osservatore qualificato. Buona lettura. IL SEGRETARIO GENERALE (Ascanio Rozera) IL PRESIDENTE (Enrico Gelpi)

2 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina II Nota introduttiva e metodologica

3 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina 1 Nota introduttiva e metodologica Cos è il Bilancio Sociale e a cosa serve Il Bilancio Sociale è lo strumento attraverso cui un organizzazione può rendere conto ai propri stakeholder - ovvero i portatori di interesse e la collettività di riferimento - dei fatti realizzati e dei risultati raggiunti, al fine di rendere il proprio comportamento osservabile e valutabile e dimostrare il valore creato attraverso le proprie strategie ed azioni. Il bilancio economico tradizionale, rivolto alla rendicontazione degli effetti economici delle attività non può esplicitare la mission, i valori e l utilità sociale di un Ente pubblico; per questo, l adozione del Bilancio Sociale cerca di colmare tale carenza e cerca di rispondere alle esigenze conoscitive dei diversi interlocutori, siano essi singoli cittadini, famiglie, associazioni, altre istituzioni pubbliche o private, consentendo loro di comprendere e valutare gli effetti delle attività istituzionali. L importanza del Bilancio Sociale, però, non si limita solamente alla comunicazione di cosa e quanto realizzato. Il documento presuppone un processo sottostante che permette all organizzazione di pensare e ripensarsi in un percorso di miglioramento continuo. 1

4 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina 2 Il percorso intrapreso da ACI verso la responsabilità sociale ACI ha intrapreso il proprio percorso verso la responsabilità sociale da tempo, adottando logiche e strumenti di rendicontazione sociale. A partire dal 2004 l Ente ha iniziato un significativo rinnovamento che ha portato ad aggiornare la propria mission, nonché a definire e condividere una carta dei valori. È stato attuato subito dopo un progetto di sperimentazione sulle tematiche della Responsabilità Sociale, con la realizzazione di diverse iniziative, che ha condotto alla pratica annuale del Bilancio Sociale. La redazione del Bilancio Sociale, nel 2006, è stata la prima tappa del percorso compiuto; tappa fondamentale che ha rappresentato un momento di profonda auto-analisi, un primo passo in direzione di una maggiore consapevolezza del proprio agire. Questa esperienza iniziale ha avuto un forte orientamento interno, ed ha permesso l acquisizione di una visione complessiva delle performance sociali realizzate nei settori d intervento e la messa a punto di un sistema di rendicontazione sociale alimentato dai dati presenti all interno della struttura. La natura dinamica del processo scelto da ACI prevede il miglioramento continuo del documento e del percorso sottostante anche grazie al contributo proveniente dal confronto con gli stakeholder. Da qui l importanza del coinvolgimento della struttura centrale di ACI nell evoluzione del modello messo a punto nel 2006, per arrivare alla redazione del Bilancio Sociale ACI 2009, in cui non soltanto si è curata la descrizione delle attività arricchendo gli indicatori che evidenziano i risultati raggiunti, ma si è aggiunta una nuova sezione comprendente una rendicontazione dettagliata, di alcuni progetti ed iniziative a forte impatto sociale, rispetto alle categorie di stakeholder interessati. 2

5 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina 3 Scheda 1. Il percorso di ACI verso la responsabilità sociale 2004 Revisione della 2005 Sensibilizzazione 2006 Sperimentazione Coinvolgimento Redazione Redazione mission, dei interna sulla Bilancio Sociale struttura Annuale Annuale Bilancio valori e delle responsabilità centrale e Bilancio Sociale Sociale ACI - strategie sociale personale ACI - Struttura Struttura centrale interno centrale e progetti a forte rilevanza sociale Il gruppo di lavoro e la metodologia utilizzata Alla redazione del presente documento ha contribuito un apposito gruppo di lavoro costituito da persone provenienti da diverse Direzioni Centrali di ACI, già coinvolte nelle precedenti tappe del percorso di rendicontazione intrapreso da ACI, coordinate nei lavori dalla Direzione Centrale Risorse Umane ed Organizzazione. Sotto il profilo metodologico il Bilancio Sociale ACI 2009 è stato elaborato recependo i suggerimenti contenuti nella Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica sulla Rendicontazione Sociale nelle Amministrazioni Pubbliche del Si è tenuto conto, inoltre, dei principi di rendicontazione nelle amministrazioni pubbliche elaborati da standard esteri 1. In particolare, con riferimento al processo seguito, per la sua realizzazione si è provveduto a: coinvolgere la struttura organizzativa; esplicitare la mission ed i valori nonché aggiornare i temi chiave che presiedono alla propria azione; rivisitare le strategie ed esplicitare il proprio modello operativo; 1 In particolare ci si riferisce alle indicazioni del Governmental Accounting Standards Board. Cfr. GASB (2003), Reporting Performance Information: Suggested Criteria for Effective Communication, Governmental Accounting Standards Board of the Financial Accounting Foundation, Norwalk, Connecticut. Nota introduttiva e metodologica 3

6 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina 4 stabilizzare nel tempo l iniziativa per il coinvolgimento sistematico degli interlocutori esterni; predisporre strumenti di misurazione in grado di rendere tangibili e controllabili i risultati dei propri sforzi. In riferimento al coinvolgimento dell intera struttura centrale di ACI, si è arrivati ormai alla partecipazione attiva dei referenti di tutte le unità organizzative allo scopo di far emergere l articolazione delle diverse attività, di individuare o aggiornare gli indicatori rappresentativi delle attività di ACI e di condividere con l intera organizzazione il processo sottostante alla rendicontazione sociale. Gli stakeholder interni, pertanto, hanno potuto gestire il processo esercitando su di esso un controllo diretto: alla base di questa iniziativa c è la convinzione che siano proprio i suggerimenti e gli interventi degli stakeholder a contribuire alle scelte strategiche di un organizzazione. Anche per il 2009 è stata confermata una struttura a temi rispetto ai quali è stata effettuata una ricognizione delle azioni svolte nell anno di riferimento, con la proposta di eventuali nuovi indicatori. secondo una logica di autodeterminazione degli indicatori, orientati verso una contabilizzazione della produttività delle attività di ACI, della loro qualità, efficacia ed efficienza. A chi è rivolto questo bilancio sociale L Automobile Club d Italia è una Federazione di Automobile Club locali, con natura giuridica di Ente Pubblico non economico, che eroga servizi ai cittadini, alle istituzioni pubbliche ed ai Soci, attraverso le sue articolazioni territoriali. Allo stesso tempo svolge un ruolo di raccordo strategico a livello nazionale e di supporto gestionale agli Automobile Club dislocati sul territorio. Il presente Bilancio Sociale dell Automobile Club d Italia, inteso come il complesso delle unità organizzative con funzione gestionale 2, è pertanto rivolto in via prioritaria a: il personale ACI gli Automobile Club federati le Società collegate gli Enti pubblici e le Istituzioni i Soci i cittadini. Il sistema di misurazione dei risultati, anche per il 2009, è stato dunque alimentato dai dati presenti in ACI, Tutti questi importanti interlocutori di ACI non sono solo destinatari delle attività e dei servizi realizzati ma ne sono, in molti 2 Vale a dire il Segretario Generale, le Direzioni e gli Uffici Centrali, le Direzioni Regionali, gli Uffici Provinciali presso cui vengono erogati i servizi delegati dallo Stato (da non confondersi con gli Automobile Club, enti pubblici distinti) e le Società strumentali del gruppo. 4

7 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina 5 casi, protagonisti. È bene precisare che questa esperienza di rendicontazione sociale costituisce solo una tappa di un più ampio percorso che l Automobile Club d Italia vuole intraprendere nella direzione di una maggiore trasparenza ed accountability verso i propri interlocutori sociali. Di seguito si specificano alcuni termini chiave per una maggiore chiarezza e fruibilità del testo: Sistema ACI: Sede Centrale, Automobile Club (AA.CC.), Uffici Provinciali (UU.PP.), Società strumentali di ACI, Soggetti titolari dello sportello telematico; ACI: Sede Centrale e Uffici Provinciali; Gruppo: ACI, Automobile Club e Società strumentali di ACI; Federazione: ACI e Automobile Club; Complesso dei soggetti che presidiano la Funzione Istituzionale: Gruppo e Rete di vendita; Complesso di soggetti che presidiano la Funzione di Servizio Pubblico: ACI, Soggetti titolari dello sportello telematico e utenti professionali di settore. Come si articola il bilancio sociale e quali informazioni contiene Con riferimento alle principali aree di contenuti, il presente Bilancio Sociale dopo la presentazione iniziale del documento, contiene informazioni relative a: mission, valori e priorità d intervento assetto istituzionale ed organizzativo risultati risorse impiegate progetti a forte rilevanza sociale. La struttura ed i contenuti principali del Bilancio Sociale sono schematizzati nella Tab. 1. Nota introduttiva e metodologica 5

8 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina 6 Tabella 1. La struttura del Sezione I: Identità Questa sezione espone tutti gli elementi conoscitivi che rendono possibile l identificazione di ACI (chi è, cosa fa e come opera). In particolare vengono individuati: a) Gli assunti valoriali e strategici che informano l attività di ACI e che costituiscono la pietra angolare della rendicontazione sociale dal momento che consentono di avere un punto di riferimento sulla cui base valutare la coerenza delle attività, dei comportamenti operativi e gestionali e, soprattutto, dei risultati. In particolare ci si riferisce a: la mission: descrive la filosofia organizzativa e rappresenta il punto di riferimento delle strategie, guidando le energie delle persone verso un obiettivo comune. l orientamento strategico e le priorità di intervento: illustra gli obiettivi strategici su cui si concentra l azione di ACI. b) Alcuni aspetti che consentono di contestualizzare meglio l azione, tra cui: le dinamiche del contesto esterno: in cui si evidenziano i bisogni espressi dalla collettività con particolare riferimento a quelli sui quali incide o può incidere l attività di ACI. l assetto istituzionale: consente di individuare la particolare natura istituzionale di ACI (federativa e pubblica) e delineare il ruolo e le caratteristiche degli organi di governo. l assetto organizzativo ed il modello operativo: descrive la ripartizione dei compiti e le modalità con cui si organizza la risposta ai bisogni dei Soci, dei cittadini e degli interlocutori di ACI. gli stakeholder: definisce il complesso dei soggetti che hanno relazioni significative con ACI ed i cui interessi sono a vario titolo coinvolti nell attività. Sezione II: Azioni / Risorse / Risultati Riassume le azioni ed i servizi resi da ACI in modo da evidenziare i risultati conseguiti in relazione alle necessità espresse dagli Automobile Club federati, dai Soci, dai cittadini e dagli Enti pubblici. Questa parte del bilancio sociale è articolata per temi chiave, in maniera tale da ricondurre le molteplici attività di ACI ad ambiti di intervento significativi dal punto di vista dei suoi interlocutori. I risultati sono inoltre posti in relazione con le risorse economiche impiegate per svolgere le attività oggetto di rendicontazione. 6

9 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina 7 Sezione III: Progetti a rilevanza sociale In questa sezione vengono presentati alcuni progetti ed iniziative di particolare rilevanza sociale. Il processo di rendicontazione è stato realizzato attraverso un analisi differenziata per stakeholder chiave che ha permesso di individuare e rilevare le informazioni che evidenziano i risultati ottenuti e il valore creato. In questo modo ACI ha voluto comunicare il valore sociale per ciascuna categoria di stakeholder attraverso messaggi diretti e di immediata comprensione. I progetti individuati sono: Sportello a domicilio e Portale per la mobilità dei disabili Richiesta soccorso stradale SMS per audiolesi Network autoscuole a marchio ACI Valutazione della Sicurezza degli attraversamenti pedonali in Europa - Campagna Informativa a passo sicuro Luceverde - Infomobilità Roma e Muoversi in Campania Inizia il viaggio: a bordo in sicurezza 7

10 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina 8 Sezione I: Identità Chi siamo e come operiamo In questa prima sezione ACI presenta la mission, la struttura organizzativa e il proprio orientamento strategico per consentire di contestualizzare nel miglior modo possibile le attività che svolge

11 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina 9 Identità 1. L Automobile Club d Italia L Automobile Club d Italia è una Federazione di 106 Automobile Club provinciali, che rappresenta e tutela gli interessi legittimi degli automobilisti, dei Soci e di tutti i cittadini nel settore della mobilità. ACI è designato quale unica Autorità nazionale in Italia per lo sport automobilistico riconosciuta dalla F.I.A. (Fédération Internationale de l Automobile), a cui è affiliato sin dalla sua fondazione, nel ACI, come Ente Pubblico non economico, si caratterizza per la gestione di una serie di servizi delegati dallo Stato e dalle Regioni. 1.1 La storia Dalla sua nascita, più di cento anni fa, ACI rappresenta e tutela gli intereressi dell automobilismo italiano accompagnando l evoluzione del fenomeno automobilistico in Italia. Già nel 1905, emerge la necessità di un Ente nazionale interlocutore tra Stato e istanze dell utente della strada, rappresentativo anche presso le associazioni formate all estero. Così nel gennaio 1905 a Torino, l esistente Unione Automobilistica Italiana - con l approvazione del primo Statuto e regolamento CSAI - costituisce l Automobile Club d Italia, in origine semplice federazione privatistica con lo scopo di favorire lo sviluppo dell automobilismo in Italia, di associare gli automobilisti e di organizzare soprattutto manifestazioni sportive. Identità 9

12 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina 10 La Prima Guerra Mondiale però sospende ogni attività sportiva ed anche quelle legate all associazione che riprenderanno solo nel Proprio gli anni 20 sono per ACI momenti di intenso lavoro e di riorganizzazione: nascono gli Automobile Club di Padova, Terni e di Roma; viene emanato il Codice della Strada (1923) per il quale ACI dà un contributo determinante; nel giro di pochissimi anni si arriva ad un totale di 50 Automobile Club e di quasi Soci. Nel 1927 con la definitiva presa di potere del fascismo una legge dello Stato trasforma ACI da associazione privata ad ente morale cambiando il nome in RACI (Reale Automobile Club d Italia), affidandogli importanti compiti quali la gestione del Pubblico Registro Automobilistico (PRA), la distribuzione delle targhe e la riscossione delle tasse di circolazione. Superate le vicende legate al secondo conflitto mondiale, nel 1950 viene approvato il nuovo Statuto che ripristina l originale denominazione di ACI e ribadisce la natura di Ente morale e la natura di Federazione di Automobile Club provinciali che mantengono la propria autonomia gestionale e patrimoniale. Nel 1959 ACI raccoglie il frutto del suo impegno per la realizzazione del Codice della Strada che entra finalmente in vigore. Tra il ACI ha la sua decisiva e definitiva affermazione. Si consolida infatti il ruolo di ente pubblico, che viene riconosciuto e sancito definitivamente con la legge 20 marzo 1975 n. 70. Nel 1977, ACI già dal 1905 membro della F.I.A. (Fédération Internationale de l Automobile), entra a far parte anche dell A.I.T. (Alliance Internationale de Tourisme), l organizzazione mondiale che associava gli organismi nazionali operanti nel settore del turismo confluita nella F.I.A. nel Negli anni 90 l Ente coglie le esigenze di ammodernamento della Pubblica Amministrazione e, anticipando i tempi legislativi, avvia un processo di informatizzazione dei propri servizi candidandosi alla gestione del futuro sportello unico che nasce formalmente il 23 dicembre Gli anni successivi si caratterizzano, infine, per la creazione di un complesso di società strumentali controllate da ACI, le cosiddette società collegate (vedi tab. 2), che consentono di presidiare al meglio la propria gamma sempre più ampia di servizi offerti e favorire i processi di rinnovamento organizzativo improntati ai criteri di efficienza ed efficacia. Questo sistema integrato di aziende costituisce un vero e proprio Gruppo solido, che investe sulla formazione e sulla tecnologia, che spazia dal mondo assicurativo (SARA) a quello del turismo (Ventura), dal soccorso stradale (ACIglobal) ai servizi di ITC (ACI Informatica), dall ingegneria del traffico (ACI Consult) all infomobilità (Radio Traffic), dalla gestione di autodromi (Monza, Vallelunga) all editoria (ACI Mondadori). 10

13 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina 11 Tabella 2. Società strumentali di ACI ACI CONSULT società di ingegneria dei trasporti, costituita quale supporto tecnico-operativo per le Amministrazioni locali per la redazione, attuazione e gestione dei Piani Urbani del Traffico e dei Trasporti e la progettazione, realizzazione e gestione della sosta a tariffa nelle aree urbane, nonché lo studio, la realizzazione e gestione di apparati automatici per la gestione dei flussi di traffico. ACI GLOBAL ha come core business l assistenza tecnica ai veicoli e l assistenza sanitaria alle persone. ACI INFORMATICA specializzata nella progettazione, realizzazione, sviluppo, messa in opera e gestione di sistemi informativi e procedure di elaborazione automatica dei dati inerenti al settore automobilistico e ad ogni altro settore di interesse di ACI. ACI MONDADORI si occupa dello sviluppo di prodotti editoriali, tradizionali e on line, nei settori auto e viaggi. ACI PROGEI opera nel settore logistico immobiliare ed in particolare si occupa di acquisti, costruzione, vendita e gestione dei beni e diritti immobiliari, per conto dell Automobile Club d Italia e di Enti o Società ad esso collegati. ACI SPORT promuove l attività sportiva automobilistica italiana con particolare riguardo alla logistica e alle aree comunicazione e immagine. ACI VALLELUNGA società proprietaria e di gestione dell Autodromo, ha come scopo principale la promozione dello Sport motoristico attraverso l organizzazione di manifestazioni sportive e la gestione della Scuola Federale di pilotaggio. ALA ASSICURAZIONI in ambito assicurativo ha un know-how specifico nel creare prodotti rivolti alle collettività di persone. FONDAZIONE CARACCIOLO promuove e incoraggia gli studi e la ricerca scientifica sull automobilismo, con particolare riferimento alla mobilità, alla sicurezza ed alla tutela dell ambiente, Di recente si è arricchita della scuola di formazione ACI che garantisce all interno risorse umane in grado di far avanzare il ruolo e la presenza dell ente. Risorse non solo aggiornate e formate nelle nuove tecnologie ma anche nella comprensione di una società che cambia continuamente. VENTURA entra a far parte del mondo ACI di recente ed oggi copre tutte le specializzazioni del settore viaggi. GUIDA SICURA intende porsi al fianco delle Istituzioni per contribuire alla definizione ed alla realizzazione degli standard e delle strutture necessarie ad assicurare un adeguata diffusione della guida sicura sull intero territorio nazionale. RADIO TRAFFIC raccoglie le informazioni sulla mobilità da tutte le fonti istituzionalmente preposte ai problemi di viabilità, che vengono elaborate nelle varie redazioni locali e sono diffuse in maniera multimediale attraverso vari canali. SARA società assicuratrice ufficiale dell Automobile Club d Italia, è specializzata nelle assicurazioni per l auto e per gli automobilisti. Identità 11

14 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina La mission La mission costituisce la pietra angolare di una organizzazione, la sua ragion d essere. È quel filo conduttore che lega tutte le azioni e le iniziative poste in essere da un ente e che permette di valutare la capacità dell organizzazione di generare valore sociale, attraverso un operato coerente ed ispirato ai propri valori. La mission dell Automobile Club d Italia è quella di presidiare i molteplici versanti della mobilità e di diffondere una nuova cultura dell automobile, rappresentando e tutelando gli interessi generali dell automobilismo italiano, del quale promuove e favorisce lo sviluppo. Presidiare i molteplici versanti della mobilità: la mission di ACI segnala, in primo luogo, l impegno istituzionale a rispondere con continuità e con capacità di innovazione ed adattamento alle esigenze e ai problemi del mondo automobilistico - in tutte le sue forme e sfaccettature, ambientali, sociali ed economiche - fornendo tutela, esperienza e professionalità ai cittadini nella difesa del diritto alla mobilità. Si tratta di una funzione coerente con l assetto istituzionale di tipo federativo e con la qualificazione giuridica di ACI quale Ente pubblico non economico. Diffondere una nuova cultura dell automobile: la mission di ACI evidenzia la volontà dell Ente nel promuovere e nel diffondere un nuovo approccio alla mobilità, ovvero l auto come mezzo per muoversi ma anche come fattore di costume, sociale, economico e sportivo. Una mobilità nuova che esalti le responsabilità di ciascuno e che spinga verso atteggiamenti etici e sostenibili del muoversi, a beneficio della società presente e futura. Si tratta di un ruolo che l Ente assume nei confronti delle proprie strutture associative interne, di tutta la collettività, delle istituzioni. 1.3 I valori I valori guida, attraverso i quali ACI intende dare attuazione alla propria mission, sono rappresentati nella Carta dei Valori ACI, espressione di una cultura condivisa e di un linguaggio comune, il punto di riferimento del proprio agire etico (figura 2). La Carta dei Valori, frutto della propria responsabilità sociale, rende inoltre esplicito ciò che è importante per l Ente: le Persone: in quanto patrimonio della società e in particolare di ACI, devono ricevere le giuste attenzioni sia da un punto di vista umano che professionale. Queste, relazionandosi a vario titolo con ACI, consentono la realizzazione della mission stessa. il Club: lo spirito associativo, il mettersi insieme, la promozione del senso di appartenenza insito in ogni Club 12

15 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina 13 Figura 2. La Carta dei Valori ACI CLUB Dal 1905 ci occupiamo di mobilità, sicurezza, turismo e sport, condividendo con i nostri Soci, valori e obiettivi. TUTELA Tuteliamo la persona che si muove. Un ruolo sociale importante, sia in ambito nazionale, che internazionale. PERSONE Le persone, le loro diversità, le loro esperienze, le loro relazioni positive: il nostro patrimonio. i nostri valori EMOZIONE Lavorare con passione appassionare con il proprio lavoro. CULTURA Formazione. Conoscenza. Innovazione. I valori che ci fanno crescere. VERSATILITÀ Siamo un gruppo dinamico, vicino ai sogni e ai bisogni di chi si muove per la famiglia, il lavoro, il tempo libero. Offriamo prodotti e servizi di qualità. ETICA Promuoviamo un uso corretto dell auto, nel rispetto dell ambiente e della qualità della vita. Identità 13

16 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina 14 sono aspetti fondamentali da incentivare perché generatori di partecipazione attiva e di solidarietà diffusa, nonché di condivisione. la Cultura: segnala la consapevolezza che per generare il necessario cambiamento e per stimolare l innovazione si deve agire sul modo di pensare e non solo attivando nuovi strumenti. la Tutela: l attenzione costante ai problemi delle persone, la prevenzione dei rischi, l ascolto delle istanze e la loro salvaguardia nelle sedi istituzionali più appropriate devono essere garantiti ad ogni livello, per questo accompagnano l agire di ACI in ogni campo di competenza. l Etica: gli atteggiamenti e gli stili di vita coerenti con il rispetto dell ambiente e della qualità della vita sono considerati centrali in una società moderna e responsabile, pertanto sono costantemente promossi all interno e all esterno della struttura. la Versatilità: la disponibilità all ascolto dei cittadini, la necessità di coglierne le diverse esigenze, di raggiungere capillarmente il territorio e di prestare attenzione alle differenti realtà locali sono considerati aspetti fondamentali per una gestione dinamica che allo stesso tempo sia pienamente soddisfacente. l Emozione: la passione come propulsore delle attività dell Ente e motivo di fondo nel rapporto con le persone. È una componente imprescindibile per chi come ACI deve relazionarsi sempre con la gente e con i processi evolutivi che richiedono continui aggiornamenti. 14

17 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina I settori di intervento ed il modello operativo La mission istituzionale dell Automobile Club d Italia - presidiare i molteplici versanti della mobilità e diffondere una nuova cultura dell automobile -èil risultato cui si è giunti attraverso l evoluzione di due ruoli distinti ma interconnessi di ACI: istituzionale e di servizio pubblico. Il ruolo istituzionale è svolto da un articolato sistema di soggetti: ACI, Automobile Club, società del Gruppo. Tale ruolo, strettamente legato alla storia di ACI e dunque alla sua mission, si esprime attraverso l impegno profuso: nel generare cultura della mobilità in sicurezza, attraverso lo studio e la ricerca applicati alla mobilità sostenibile che consentono di alimentare una costante dialettica con tutti gli operatori del settore; la progettazione del territorio volta a soddisfare i bisogni di mobilità dei Soci e di altri utenti; l assistenza, la formazione e l informazione ovvero azioni di sensibilizzazione sui temi della mobilità secondo logiche di maggiore integrazione e di innovazione. nel sostenere ed organizzare il turismo elosport, per sviluppare e valorizzare i requisiti culturali, sociali, etici ed economici dell automobilismo sportivo e di una mobilità turistica sostenibile. nel promuovere il Club, con l arricchimento del contenuto associativo, sia in termini di servizi e agevolazioni, sia in termini di dialogo, di crescita culturale, di senso di appartenenza e di identità. La funzione di servizio pubblico qualifica il ruolo di Ente pubblico non economico e si svolge attraverso l organizzazione capillare sul territorio, finalizzata a offrire servizi di qualità ai cittadini, nella veste di automobilisti e contribuenti, con particolare attenzione alla qualità, efficacia, efficienza e semplificazione. Rientrano in questa funzione i servizi delegati dallo Stato (Pubblico Registro Automobilistico) e quelli gestiti in convenzione con Enti Pubblici Territoriali (riscossione e controllo dei tributi automobilistici, ecc.). Queste due funzioni benché trattate separatamente sono in realtà tra di loro profondamente collegate e si rafforzano a vicenda: il qualificato presidio della funzione istituzionale è alla base della scelta degli enti territoriali di affidare ad ACI la gestione dei servizi pubblici e, d altra parte, proprio il fatto che ACI sia un ente di servizio pubblico garantisce una maggiore forza ed efficacia nelle sedi in cui si svolge la funzione istituzionale. Tale collegamento è particolarmente evidente a livello locale dove l erogazione dei servizi (sia quelli che rientrano nella funzione istituzionale che quelli di servizio pubblico) avviene in maniera integrata sia pur con modalità organizzative diverse. Identità 15

18 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina 16 L articolazione territoriale è perciò il tassello fondamentale del buon funzionamento di ACI e richiede un forte impegno della struttura centrale in termini di azioni di supporto nel settore delle risorse umane, del marketing, dell amministrazione, della contabilità e finanza, dell informatizzazione, della gestione degli acquisti, del patrimonio immobiliare dell Ente, nonchè delle attività sportive e turistiche. Se è vero che l efficienza e la qualità dei servizi dipendono dalla qualità organizzativa e gestionale di tutte le componenti del sistema, si può anche sostenere che l attività di supporto gestionale ed organizzativo della struttura centrale contribuisce a generare una importante ricaduta sociale sui Soci e sui cittadini. La struttura decisionale di ACI è concepita in modo tale da poter raccordare a livello nazionale le istanze che si manifestano a livello locale attraverso un processo interattivo, in cui il rapporto tra la Sede Centrale, gli Automobile Club e gli Uffici Provinciali è di tipo bidirezionale. Quanto sopra esposto è un modello operativo particolarmente complesso ed ampio. Volendo riassumerne i tratti salienti otterremmo l immagine riportata nella Figura 3. Nella seconda sezione del documento questi punti saranno oggetto di una puntuale rendicontazione per ciò che concerne: le azioni svolte, i risultati raggiunti e le risorse utilizzate. Figura 3. I settori di intervento ed il modello operativo Funzione istituzionale Cultura della mobilità in sicurezza Turismo e sport Club Azioni di supporto Azioni di supporto al sistema ACI Funzione pubblica Servizi delegati dallo Stato e servizi gestiti in convenzione con Enti pubblici territoriali 16

19 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :12 Pagina L attività internazionale di ACI ACI non limita la sua attività ai confini nazionali, ma rappresenta, presso le istituzioni europee e internazionali, le esigenze sia dei Soci sia dei cittadini, garantendone gli interessi legittimi nella legislazione in tema di mobilità, ambiente, sport, turismo, sicurezza stradale e difesa del consumatore. L attività internazionale dell Ente si concretizza nella partecipazione attiva alle iniziative della F.I.A. (Fédération Internationale de l Automobile) 3, fondata nel 1904 a cui ACI è federato dal Obiettivo della F.I.A. è difendere gli interessi specifici dell automobilismo, della mobilità in generale e di quella automobilistica in particolare, dal punto di vista della sicurezza stradale nei viaggi e negli spostamenti, della tutela dell ambiente e della difesa del turista/automobilista. Unica autorità nazionale in Italia riconosciuta dalla F.I.A. per lo sport automobilistico (ACI esercita il potere sportivo automobilistico in Italia e all estero attraverso la CSAI - Commissione Sportiva Automobilistica Italiana) ACI, attraverso il suo Presidente, è membro del Consiglio Mondiale dello Sport della F.I.A.. Il Presidente di ACI inoltre è vice Presidente della F.I.A. - Sport. In ambito internazionale, ACI è, altresì, tra i soci fondatori di ARC Europe, società di assistenza con sede a Bruxelles, che offre (attraverso i propri Club azionisti ed affiliati) servizi di assistenza a livello paneuropeo, principalmente alle case automobilistiche, alle società di autoleasing ed in generale al mercato del business-to-business. ACI ha contribuito a crearla nel 1991, insieme agli altri sette Automobile e Touring Club 4 leader in Europa. ARC Europe ha la più alta quota di mercato nel vecchio continente per quanto concerne le assistenze tecniche ai veicoli. Attraverso ARC Europe ACI ha altresì contribuito a migliorare i livelli di servizio e di assistenza per gli automobilisti, grazie ad una rete capillare ed efficiente in Europa, in grado di garantire elevati ed omogenei livelli di prestazione di soccorso stradale in oltre 40 Paesi. 2.2 ACI e lo sport automobilistico L Automobile Club d Italia è la Federazione Sportiva Automobilistica italiana che, su delega della F.I.A. (Fédération Internationale de l Automobile), rappresenta il potere sportivo automobilistico in Italia e all estero. ACI svolge la sua attività di federazione attraverso la CSAI (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana), alla quale sono attribuiti in via permanente ed esclusiva l esercizio e la gestione del potere 3 La F.I.A. associa 224 organizzazioni automobilistiche di 132 paesi dei 5 continenti. Rappresenta il governo mondiale dello sport automobilistico e ne gestisce tutte le discipline. I Club ad essa federati associano oltre 114 milioni di automobilisti. 4 ADAC (Germania), AA (Gran Bretagna), ANWB (Olanda), OeAMTC (Austria), TCS (Svizzera), TCB (Belgio) e RACE (Spagna). Identità 17

20 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :13 Pagina 18 sportivo. Alla CSAI è garantita piena autonomia normativa e finanziaria. ACI attraverso la CSAI ha il compito di promuovere e disciplinare l attività sportiva automobilistica e di assistere, organizzare e controllare tutti coloro che direttamente o indirettamente a tale attività sono interessati, agendo nel rispetto dei principi di sicurezza, della democrazia interna e del principio di partecipazione all attività sportiva. ACI, in quanto Federazione, attraverso la CSAI, rilascia tessere sportive denominate licenze a chiunque partecipi, direttamente o indirettamente, all attività sportiva automobilistica. In quanto autorità sportiva nazionale, CSAI interviene nella formulazione e nella cura dei regolamenti e delle normative tecnico-sportive, nel controllo delle manifestazioni e nell assistenza ai licenziati; si occupa dell approvazione dei percorsi di gara e dell omologazione del materiale tecnico da impiegare nelle gare automobilistiche. La CSAI può essere considerata dunque come un sistema dentro e attorno al quale agiscono i soggetti più eterogenei, ognuno dei quali è portatore di interessi spesso anche contrapposti: piloti, organizzatori di gare, impianti sportivi, case costruttrici di auto da corsa, scuderie, associazioni di categoria, gli Automobile Club, il CONI e le sue Federazioni (in particolare quella dei Cronometristi - FICr - e quella dei Medici Sportivi - FMSI), gli enti di promozione sportiva, le amministrazioni statali aventi specifiche competenze sullo sport automobilistico, la stampa, le compagnie di assicurazione, gli sponsor, i rivenditori di auto, di accessori e di abbigliamento di protezione, ecc. 18

21 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :13 Pagina L orientamento strategico ACI si propone di realizzare la propria mission seguendo un orientamento strategico ben definito, i cui obiettivi rientrano in alcuni ambiti specifici: Cultura aziendale: creando un contesto favorevole al consolidamento della nuova cultura aziendale basata sulla qualità e l efficienza, sui valori etici della mobilità, sui contenuti della mission e sulla responsabilità sociale. L orientamento di ACI è quello di agire sulle condizioni culturali di tutta la Federazione e sull identificazione dei valori organizzativi con i valori individuali dei Soci. Quest ultimo elemento è uno dei più importanti fattori distintivi di ACI rispetto agli altri operatori presenti sul mercato. Organizzazione e funzionamento: attuando un assetto organizzativo appropriato per il raggiungimento della mission, attraverso un azione diretta su: - l organizzazione ed il funzionamento di ACI: l orientamento è quello di consolidare il processo di riorganizzazione. Gli obiettivi sono quelli di assicurare la realizzazione di un sistema più flessibile attraverso una gestione dinamica e meno strutturata, di accorciare i tempi dei processi decisionali, di aumentare l efficienza e di qualificare e motivare il personale mediante una formazione mirata e continua. - l organizzazione ed il funzionamento del complesso dei soggetti che presidiano la funzione istituzionale: l obiettivo è quello di migliorare i meccanismi di coordinamento ed interazione in alcune aree comuni quali la comunicazione, il marketing, l amministrazione, la consulenza sulle tematiche della mobilità, della contabilità, dello sport e del turismo, la gestione organizzativa, la gestione degli acquisti e del patrimonio immobiliare, l offerta dei prodotti. - l organizzazione ed il funzionamento del complesso dei soggetti che presidiano la funzione pubblica: il fine è investire in formazione, tecnologia e sugli aspetti logistici (spazi, localizzazione, ecc.) nonché rispondere all esigenza della semplificazione, della massima trasparenza e della costante attenzione alle esigenze degli utenti. Gruppo: prevedendo, sotto il profilo della gestione, una distinzione tra il ruolo delle Direzioni Centrali - che è fondamentalmente di programmazione e di monitoraggio - ed il ruolo delle società collegate e della Fondazione Caracciolo cui vengono assegnate specifiche responsabilità in ambiti definiti. Ad oggi le società operano ancora in maniera non sempre sinergica ed è in fase di progressiva attuazione un sistema caratterizzato da una forte governance Identità 19

22 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :13 Pagina 20 centrale per assicurare unicità di intenti e di obiettivi da parte di tutte le componenti del Gruppo. L orientamento strategico è perciò quello di mettere al centro dell azione delle società del Gruppo la mission di ACI, di adottare un approccio sistemico, di condividere strumenti di marketing ed in generale favorire la collaborazione interna al Gruppo. Funzione pubblica: ponendo la funzione pubblica come strumento chiave del presidio della mobilità e come fonte di soddisfazione da parte dei cittadini e di autorevolezza di ruolo. Oltre ad interventi di promozione e comunicazione, l obiettivo è di innalzare gli standard qualitativi e la tempestività dei propri servizi e realizzare consistenti innovazioni di processo e di prodotto in un contesto di continua innovazione e di costante ricerca di una rispondenza dei servizi offerti alle necessità esistenti nella società. Proposta associativa: sperimentando canali alternativi di vendita e prodotti innovativi ad elevata modularità sui quali è più facile costruire un offerta articolata e quindi più vicina all esigenza del cliente. Negli ultimi anni avendo registrato un profondo mutamento della domanda di servizi, la direzione strategica intrapresa è quella dell innovazione dei contenuti e dei modelli commerciali della proposta associativa. È questo l obiettivo di progetti che investono direttamente il settore. Comunicazione: utilizzando efficaci strumenti di comunicazione per condividere e migliorare la qualità delle conoscenze, diffondere i progetti e rendere uniforme l accesso alle informazioni necessarie alle persone. La comunicazione è svolta: - all interno: in un organizzazione complessa come ACI, lo scopo è quello di rafforzare tali strumenti e di rileggerli in un ottica strategica come leve per favorire l integrazione ed il coordinamento di tutte le componenti del sistema ACI. - all esterno: l obiettivo è raggiungere i contesti esterni attraverso un interazione con i soggetti pubblici interessati e con i cittadini per diffondere una cultura della mobilità sostenibile ed offrire informazioni utili nell ambito delle aree presidiate. 3.1 Il valore dell efficienza e dell efficacia Negli ultimi anni la Pubblica Amministrazione è stata interessata da una serie di riforme riguardanti i temi della qualità e finalizzate all adozione di modalità di gestione che mirano all eccellenza attraverso la pratica sistematica dell autovalutazione e del miglioramento continuo. L interesse per queste tematiche ha portato ACI ad iniziare un percorso teso a diffondere la cultura della qualità e dell efficienza nella propria organizzazione, implementando metodologie e strumenti specifici con una 20

23 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :13 Pagina 21 conseguente positiva ricaduta sulla organizzazione stessa e sull utente/socio. È stata adottata all interno dell Ente la metodologia CAF (Common Assessment Framwork) basata sull autovalutazione della rispondenza delle iniziative dell amministrazione a quelle previste dal TQM (Total Quality Management). L anno di riferimento ha visto ACI impegnato nella prosecuzione dei criteri applicativi legati alle metodologie CAF e TMQ, adottati dall Ente con l intento di diffondere la cultura della qualità e dell efficienza nell ottica di un nuovo point de vue che vuole, al centro dell interesse, non solo la soddisfazione dei bisogni di utenza del cittadino/cliente, ma anche e soprattutto la rilevazione della qualità effettiva e non di quella percepita. Restituiti gli esiti dell autovalutazione effettuata nel triennio 2006/2008 e che ha coinvolto gli UU.PP. dell intero territorio nazionale, attualizzati gli stessi al fine di ottenere una visione panoramica ed esaustiva dello stato di salute della struttura periferica, si è provveduto, con l applicazione di un modello qualità, con parametri uniformi, omologhi e standardizzati (tenendo conto delle classificazioni in base ai volumi produttivi), all individuazione di quelle emergenze che, pur non presentando vere e proprie criticità gestionali e/o operative, suggerivano l adozione di azioni di miglioramento, ottimizzate di concerto tra la Sede Centrale (per il tramite delle Direzioni referenti) e gli UU.PP. con la fattiva collaborazione dei Direttori e/o Responsabili di Struttura e del personale tutto. Proseguendo l indirizzo strategico che ACI ha da tempo adottato, occupando, sul proscenio del comparto pubblico, un ruolo pioneristico e di apripista, si è provveduto alla formazione di personale ACI che ha partecipato al 2 Master in Qualità nella Pubblica Amministrazione presso la Facoltà di Economia e Commercio Federico Caffè di Roma, al fine di incrementare la task-force di professionalità già impegnate sul progetto di monitoraggio e miglioramento continuo; si annota come positiva, la presenza di numerose risorse attinte dalle strutture periferiche che, con la frequenza del Master, hanno avuto modo di enfatizzare conoscenza ed esperienza negli specifici settori PRA e TASSE. Intensa e proficua è stata l attività di costruzione, insieme ad altri Enti del comparto individuati dal Ministero della Pubblica Amministrazione e dell innovazione, di un Barometro della Qualità amministrativa che formalizzasse, attraverso l individuazione di dimensioni e di indicatori, i parametri comuni e condivisi per il raggiungimento di una Qualità continua e verificata. In tal senso ACI si è impegnato con attività di studio e di ricerca, applicandosi, con il coinvolgimento di alcuni UU.PP., in progetti ed attività sperimentali tesi alla taratura ed all ottimizzazione dei criteri e delle scelte di risultato, avviandosi alla Identità 21

24 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :13 Pagina 22 definizione dell ultima tappa del Barometro prevista per l immediato futuro. 3.2 Il valore delle persone: la gestione delle risorse umane in ACI Punto fondante della strategia generale dell Ente è la politica di gestione delle risorse umane improntata a promuovere l accrescimento del senso di appartenenza, la conoscenza e la diffusione dei valori aziendali, nonché a curare la soddisfazione e la crescita professionale degli operatori I numeri delle risorse umane in ACI Al 31 dicembre 2009 risultano in servizio dipendenti, di cui il 3,7% (110) personale dirigente e il 96,3% (3.080) personale non dirigente (tabella 3). Nello specifico il personale con responsabilità dirigenziale è costituito dal Segretario Generale, 14 Professionisti, 12 Direttori delle Direzioni Regionali, 30 Direttori degli Uffici Provinciali e da 53 tra Direttori e Dirigenti della Sede Centrale. Gli uomini rappresentano il 39% del totale, ovvero unità, e le donne il 61% con dipendenti (grafico 1). La presenza femminile risulta essere prevalente. La ripartizione del personale in base alla sede di appartenenza (tabella 4 e grafico 2) mostra l alta concentrazione del personale non dirigente nelle sedi provinciali. La Sede Centrale conta 596 persone, tra personale dirigente e non dirigente. Nel 2009, la maggior parte dei dipendenti rientra nella fascia d età dai 45 ai 54 anni con il 47% del totale (grafico 3). La forma contrattuale utilizzata è quella a tempo indeterminato (tabella 5) con il 92% del personale full time e l 8% part time (grafico 4). In questo modo, coerentemente alla politica del personale di ACI, si tende a garantire continuità e stabilità del lavoro a vantaggio sia dell Ente che dei dipendenti. Il sistema di assunzione del personale, tipico di un ente pubblico è coerente con la programmazione triennale del fabbisogno di personale, prevede procedure selettive esterne (anche specifiche per soggetti deboli appartenenti alle categorie della Legge 68/99) e mobilità dall esterno. Le progressioni di carriera, anch esse su base selettiva, tengono conto dei principi del nuovo sistema di classificazione Tabella 3. Personale in servizio (al e al ) var.% Numero personale dirigente compreso il Segretario Generale ,77% Numero personale non dirigente ,25% Totale personale ,06% 22

25 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :13 Pagina 23 Grafico 1: Ripartizione % del personale in base al genere ( ) Tabella 4. Ripartizione del personale in base alla sede di appartenenza e al ruolo (al ) Segretario Aree A/C Dirigenti Professionisti Generale Totale Sede Centrale Direzioni Regionali Uffici Provinciali Totale Grafico 2: Ripartizione % del personale in base alla sede di appartenenza ( ) Identità 23

26 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :13 Pagina 24 Grafico 3: Percentuale dei dipendenti ACI per età (al ) Tabella 5. Ripartizione % del personale in base alla tipologia di contratto (al e ) var.% Full time ,31% Part time ,77% Totale personale ,06% Grafico 4: Ripartizione % del personale in base alla tipologia di contratto ( ) 24

27 ACI_BILANCIO 2009_04_11_10.qxd:ACI_BILANCIO :13 Pagina 25 (CCNL ). Esse sono possibili: all interno delle aree, con procedure che considerano il livello di esperienza maturato, le competenze professionali acquisite, i titoli culturali e professionali posseduti e gli specifici percorsi formativi e di apprendimento professionale. tra le aree, con passaggi al livello iniziale dell area immediatamente superiore a quella di appartenenza nel rispetto della riserva costituzionalmente prevista per l accesso dall esterno. Proprio tale sistema di arruolamento del personale, influenza il tasso di turnover complessivo (tabella 6). Calcolato al netto dei pensionamenti avvenuti 5, nel 2009 ha riscontrato una flessione rispetto al A testimonianza del fatto che il personale di ACI possiede requisiti di competenza di elevato spessore, si illustra la distribuzione percentuale dei dipendenti per classi di anzianità di servizio (grafico 5). È possibile riscontrare un picco del numero di dipendenti con 11/20 anni di anzianità. Si tratta di una situazione che testimonia un alta stabilità del lavoro e la garanzia di un personale competente con esperienza pluriennale. Tabella 6. Tasso di Turnover complessivo e Tasso di Compensazione del Turnover (al e ) Tasso di Turnover complessivo al netto delle pensioni 3,9 0,7 Grafico 5: Percentuale dei dipendenti ACI per anzianità di servizio ( ) 5 Il tasso complessivo del turnover è stato calcolato in base alla seguente formula: (n entrati+usciti/totale personale al 31/12 dell anno precedente*100). Sono state escluse dal calcolo le cessazioni per pensionamento e per decesso in quanto cessazioni che si verificano a prescindere dal volere del lavoratore e/o del datore di lavoro. Identità 25

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