Ricerca sul benessere lavorativo e le esigenze formative degli operatori sociali CSS Verbano e provincia del V.C.O.

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1 Ricerca sul benessere lavorativo e le esigenze formative degli operatori sociali CSS Verbano e provincia del V.C.O. Introduzione La presente attività di ricerca si svolge all interno delle ricerche in atto presso il Laboratorio di Psicologia Dinamica del Dipartimento di Psicologia dell Università degli Studi di Torino. Ha coinvolto i tre consorzi socio-assistenziali della provincia del Verbano-Cusio-Ossola (V.C.O.), ovvero il CSS Verbano, il CISS Cusio e il CISS Ossola, per un totale di 143 operatori sociali dipendenti dei consorzi. Con operatore sociale vengono qui intesi assistenti sociali, educatori professionali e operatori socio sanitari (OSS) la cui attività si svolge prevalentemente a diretto contatto con l utenza. Sono pertanto esclusi dalla ricerca sia il personale amministrativo che i dipendenti di cooperative operanti presso i consorzi. Finalità La ricerca ha avuto come finalità principale la rilevazione delle problematiche lavorative e delle esigenze formative degli operatori sociali a contatto diretto con l utenza, con un focus particolare su tematiche di carattere psicologico e sociale. Obiettivi - Rilevare correlazioni tra tipologie di problematiche lavorative ed esigenze formative rispetto a qualifiche professionali, aree di intervento, caratteristiche socio-anagrafiche, consorzi socioassistenziali di appartenenza. - Fornire una panoramica globale e specifica della percezione e della valutazione della propria attività lavorativa da parte degli operatori sociali, soprattutto in riferimento ad aspetti soggettivi legati al grado di benessere e di soddisfazione lavorativi. - Fornire una documentazione che possa costituire una base di partenza per eventuali ipotesi di intervento formativo e di sviluppo organizzativo.

2 Metodologia La ricerca si è avvalsa di una serie di strumenti di rilevazione coniugando approcci di tipo quantitativo e qualitativo. Nello specifico: - Analisi della letteratura scientifica inerente ricerche di carattere psico-sociale con target e finalità analoghi, rispetto ad obiettivi, metodologia, contesto sociale e lavorativo. - Interviste ad osservatori privilegiati circa le finalità, gli obiettivi, la metodologia ed il contesto lavorativo e sociale della ricerca. - Interviste individuali e di gruppo semi-strutturate, con finalità differenziate: o come ricerca pilota rispetto alle finalità e alla metodologia della ricerca. o per la rilevazione e la valutazione soggettiva di esperienze di ricerca e di formazione precedenti o contemporanee alla ricerca in atto. o come strumento di valutazione e approfondimento nella fase di pre-test del questionario di rilevazione. - Ideazione, realizzazione e somministrazione di un questionario di rilevazione autosomministrato ad hoc. - Interviste semi-strutturate di follow-up, come verifica ed approfondimento dei dati rilevati dal questionario e dalle analisi precedenti. Note metodologiche: - Nelle fasi di ideazione e progettazione di un questionario realizzato appositamente per questa ricerca si è privilegiato un approccio di rilevazione che favorisse negli operatori una presa di coscienza ed uno stimolo di ri-elaborazione circa il proprio intervento e il significato della propria attività professionale, e che stimolasse al contempo un senso di maggior partecipazione alle finalità della ricerca attraverso la richiesta di una valutazione soggettiva sulle tematiche oggetto di indagine. Le interviste di follow-up hanno consentito infine una verifica della validità dei dati rilevati dal questionario. - Il campione di soggetti coinvolti nella ricerca rasenta la quasi totalità della popolazione oggetto di indagine, costituendo quindi un campione del tutto rappresentativo.

3 DATI EMERSI: I dati rilevati vengono presentati in tabelle tematiche, distinte principalmente rispetto all oggetto di rilevazione degli items (domande) del questionario. Ogni tabella presenta la media complessiva dei dati provinciali (), la media complessiva dei dati consorziali (Verbano), oltre ad una comparazione dei dati riportati dalle singole qualifiche professionali del CSS Verbano e, ove previsto, dalla differenti aree di intervento (minori, assistenza adulti, handicap). A seguito di ciascuna tabella vi sarà una breve interpretazione inerente l item specifico e i dati rilevati, ed una sintesi dei dati più rilevanti ai fini della ricerca. Legenda tabella: - : media totale di tutti gli operatori del - CSSV: media totale di tutti gli operatori del CSS Verbano - Ass soc: media di tutti gli assistenti sociali per provincia () e consorzio (). - Ed prof: media di tutti gli educatori professionali per provincia () e consorzio (), a sua volta distinto in media totale della qualifica (tot), area minori (min) e area handicap (hand), ad esclusione del SIL, che in alcuni casi sarà considerato a parte nelle note interpretative. - OSS: media di tutti gli operatori socio-sanitari per provincia () e consorzio (), a sua volta distinto in media totale della qualifica (tot), area assistenza territoriale (ass) e area handicap (hand). Tabella 1 numero operatori e tasso di risposta CSSV tot min hand tot ass hand Operatori sociali dipendenti* Numero di risposte Tasso di risposta* 65% 75% 96% 100% 87% 81% 46% 59% 55% 71% * dato da confermare Note: Il tasso di risposta di riferisce al rapporto tra il numero di risposte ricevute rispetto ai questionari soministrati sul totale di operatori, essendovi stato un coinvolgimento nella ricerca pressochè totale (56 su 57 operatori).

4 Interpretazione: Il tasso di risposta del consorzio del Verbano risulta superiore alla media provinciale, denotando presumibilmente un attenzione degli operatori per le tematiche espresse dalla ricerca, ed un efficace comunicazione ed organizzazione dell ente in riferimento al loro coinvolgimento. Rispetto alle singole qualifiche, si nota una partecipazione totale degli assistenti sociali e del SIL, molto alta degli educatori professionale e decisamente inferiore da parte degli operatori socio sanitari, che risulta però superiore della media OSS a livello provinciale (59 su 40). SINTESI: Tasso di risposta provinciale, CSSV e qualifiche professionali del CSSV Tasso di risposta 20 0 CSSV Tabella 2 fasce di età (valori in %) Età in anni CSSV Meno di Più di Mancanti totale Scala ,5 6,6 6 5,3 6,6 6,7 6,9 7,3 Note: La scala 2 10 esprime l età media calcolata rispetto alla proporzione sul totale di ogni singola fascia d età: si tratta quindi di una scala a intervalli equivalenti, il cui valore può essere utile per una comparazione immediata tra i valori rilevati. A titolo esemplificativo, un valore 2 corrisponderebbe al 100% di operatori con

5 età inferiore ai 25 anni, mentre valore 10, all opposto, al 100% degli operatori oltre i 55 anni. Tale scala verrà utilizzata anche per le tabelle 6 e 7, relative all anzianità lavorativa. Interpretazione: La media in scala 2-10 rivela un età degli operatori del CSSV in linea con quella provinciale. A livello di singole qualifiche, va rilevata un età mediamente più giovane degli assistenti sociali, pur superiore a quella provinciale, ed un età maggiore espressa dagli OSS, che risultano al 50% entro la fascia anni, pur risultando a loro volta mediamente più giovani dei colleghi del (6,9 su 7,3). SINTESI: fasce di età (%) meno di più di 55 Tabella 3 anzianità di servizio nella posizione attuale (valori in %) Anzianità in anni CSSV Meno di Più di Mancanti Totale Scala ,8 6,4 5,4 5,8 6,2 7,2 6,8 7,5 Interpretazione:

6 L anzianità di servizio è stata distinta in due categorie: rispetto al ruolo ricoperto al momento della rilevazione e rispetto all appartenenza al settore socio-sanitario. Rispetto all anzianità di servizio riferita alla posizione attuale la media in scala 2-10 evidenzia un valore leggermente inferiore rispetto alla media provinciale. In riferimento alle singole qualifiche, si denota una minore anzianità di ruolo da parte degli assistenti sociali, sia nel consorzio che a livello provinciale, ed un anzianità maggiore da parte degli OSS, pur inferiore alla media del. I valori correlano evidentemente con quelli riferiti all età anagrafica SINTESI: anni di anzianità nel ruolo attuale (%) meno di più di 20 0 Tabella 4 anzianità di servizio nel settore socio-sanitario (valori in %) CSSV Anzianità in anni Meno di Più di Mancanti Totale Scala ,8 7,4 6,6 6,7 6,9 7,8 7,4 8,2 Interpretazione:

7 Il valore medio indica un anzianità di settore minore del CSSV rispetto al. In particolare si nota entro il CSSV un anzianità minore degli assistenti sociale ed una maggiore degli OSS, confermando l ordine a livello provinciale ma attestandosi su valori generalmente inferiori. Il SIL risulta fornire i valori maggiori sia nell anzianità di ruolo (8,5) sia nel settore socio-sanitario (9,5), a denotare un gruppo di operatori nati o cresciuti entro il servizio espletato. Singolare risulta infine il dato relativo agli assistenti sociali se confrontato con con l età rilevata: si nota infatti un età mediamente superiore rispetto alla provincia ma una minore anzianità di servizio, sia nel ruolo che nel settore socio-sanitario. SINTESI: anni di anzianità nel settore socio-sanitario (%) meno di più di 20 Tabella 5 esigenze e soddisfazione formative (scala 0 10) CSSV tot min hand tot ass hand Esigenze formative 9,1 9,1 8,9 8,7 9,2 9, ,1 9,4 9,5 9,2 Soddisfazione formazione 5,7 5,9 6,7 7,2 5,6 6,5 5,7 6,7 4,9 4,5 3,9 5,7 gap formativo 3,4 3,2 2,2 1,5 3,6 2,7 3,3 3,3 4,2 4,9 5,6 3,5 Interpretazione: I dati rilevati nel Verbano confermano sostanzialmente la "fotografia" emersa a livello provinciale: un'elevata percezione di esigenze formative ed una soddisfazione per la formazione e l aggiornamento ricevuti non del tutto sufficiente (ammesso che il sei si consideri come una sufficienza).

8 Se consideriamo come "gap" formativo la differenza tra le esigenze e la soddisfazione formative espresse, si evidenzia una maggiore criticità tra gli OSS, in particolare nell area assistenza, che raggiunge il picco massimo (5,6), ben superiore sia la media del consorzio (3,2) che quella provinciale riferita alla medesima categoria professionale (4,2). Singolare il dato rilevato dal SIL, che presenta una soddisfazione formativa in assoluta controtendenza (8,3). SINTESI: esigenze, soddisfazione e gap formativi CSSV esigenze sodisfazione gap Tabella 6 esigenze di confronto con altri operatori (scala 0 10) CSSV tot min hand tot ass hand Del proprio ente 9,2 9,7 9,5 9,7 9,4 9,7 10 9,3 8,8 9,6 9,4 10 Di altro ente 7,3 7,3 7,7 7,2 7,2 7,4 7,8 8 7,2 7,3 7 8 Di altra professione 7,4 7,6 8,3 7,8 6,9 7,4 8,9 6 7,3 7,7 8,2 6,7 Media 8 8,2 8,5 8,2 7,8 8,2 8,9 7,8 7,8 8,2 8,2 8,2 Interpretazione: Le esigenze di confronto rappresentano un indicatore indiziario su possibili incertezze e malesseri professionali: si parla infatti di esigenze, non di curiosità o di semplice interesse.

9 I dati confermano una esigenza di confronto forte e distribuita entro tutte le qualifiche e le aree di intervento, anche superiore alla media provinciale. In particolare si nota un'esigenza molto forte di confronto con operatori del proprio ente, a denotare una maggiore richiesta di comunicazione ed interazione intra-equipe o intra-ente. Tra i valori riportati spiccano soprattutto quelli riferiti agli educatori professionali area minori, dato che verrà approfondito nelle interpretazioni conclusive. SINTESI: esigenza di confronto con altri operatori CSSV proprio ente altro ente altra professione Tabella 7 aspetti da confrontare con altri operatori (in ordine di preferenza) CSSV tot min hand tot ass hand Esperienze e modalità operative Progettazione / verifica Vissuti emotivi / psicologici Organizzazione e gestione servizi 3 3 Valutazione delle situazioni 3 1 Specificità di ruolo Competenze sanitarie / psicologiche 3 Dinamiche / lavoro di gruppo 3

10 Nota: specificità di ruolo indica l'insieme di fattori intrinseci al proprio ruolo, come le mansioni esplicate, il livello di inquadramento e di retribuzione, le interazioni con altre figure professionali e con l ente di appartenenza. Interpretazione: I dati rilevati a livello del Verbano confermano sostanzialmente quelli provinciali. Tutte le qualifiche sono molto interessate a confrontarsi su esperienze (buone prassi) e modalità operative. Le distinzioni si notano soprattutto in riferimento agli OSS: se assistenti sociali ed educatori professionali sono interessati a confrontarsi soprattutto su aspetti tecnico-operativi, come la valutazione, progettazione e verifica degli interventi, gli OSS pongono al primo posto i propri vissuti emotivi e gli aspetti psicologici riferiti al proprio lavoro. Tale aspetto verrà meglio approfondito nella interpretazione conclusiva. SINTESI: aspetti da confrontare Assistenti sociali: 1. progettazione e verifica degli interventi 2. esperienze e modalità operative 3. organizzazione e gestione dei servizi Educatori prof.: 1. esperienze e modalità operative 2. progettazione e verifica 3. valutazione delle situazioni OSS: 1. vissuti emotivi e psicologici 2. esperienze e modalità operative 3. specificità di ruolo

11 Tabella 8 interesse a migliorare: (scala 0 10) CSSV tot min hand tot ass hand Valutazione situazioni 7,9 8,2 8,5 8,3 7,2 8 7,8 7,8 8,1 8,2 7,7 9,3 Progettazione interventi 8,4 8,6 9,1 9 8,4 9,2 10 9,3 7,9 7,6 7,7 7,3 Verifica interventi e qualità 8,1 8,2 8,6 8,6 7,9 8,2 8,3 8,7 8 7,8 7 9,3 Gestione dell ansia 7,2 7,5 7,3 7,4 6,7 6,9 6,7 7,3 7,7 8,2 8 8,7 Empatia 6,5 7 5,7 5,8 5,8 6,7 7,8 6,7 7,7 8,1 7,9 8,7 Controllo proprie emozioni 7,4 7,5 6,7 6,7 7,2 7,4 8,3 8 8,1 8,3 8,2 8,7 Comunicazione 7,8 8 7,2 7,9 7,4 7,7 7,2 8 8,5 8,4 9 7,3 Capacità di ascolto 7,8 8,3 7,3 7,4 7 8,1 7,8 9,2 8,7 9,2 9,1 9,3 Gestione dello stress 8,1 8,4 7,6 7,6 8,1 8,2 7,8 8,7 8,6 9,2 9,1 9,3 Lavoro di gruppo 8,4 8,4 7,8 8,1 8,6 8,5 8,3 9,3 8,6 8,7 8,7 8,7 Interpretazione: Sia a livello consorziale che a livello provinciale si rileva una forte e diffusa esigenza di miglioramento, che copre praticamente tutte le voci elencate, andando a comprovare una elevata esigenza formativa. In media risultano preminenti le esigenze relative alla progettazione e verifica degli interventi e al lavoro di gruppo, ma pure inerenti la gestione dello stress: tutti valori molto elevati. Rispetto alle qualifiche professionali, si riscontra negli assistenti sociali una convergenza sui valori provinciali, relativi soprattutto a competenze tecnico-operative. Gli educatori professionali condividono un forte interesse per le competenze tecniche ma, soprattutto nell area handicap, unite a competenze di tipo relazionale; molto alto risulta anche il valore relativo al lavoro di gruppo. Gli OSS esprimono l interesse più elevato per le competenze relazionali e legate al proprio benessere: questo soprattutto nell area handicap, ove forte è anche l attenzione per una migliore capacità diagnostica e valutativa. SINTESI: interesse a migliorare Assistenti sociali

12 progettazione verifica interventi valutazione situazione Educatori professionali progettazione interventi lavoro di gruppo verifica interventi gestione stress OSS gestione stress capacità di ascolto lavoro di gruppo Tabella 9 altre conoscenze / capacità da migliorare (ordine di preferenza) CSSV tot min hand tot ass hand Competenze sanitarie/ psicologiche Valutazione / progettazione / verifica Vissuti emotivi/ psicologici Esperienze / modalità operative 3 Organizzative / gestionali Comunicazione / relazione legislative 2 1 Rete e prevenzione 3

13 Interpretazione: A livello consorziale si confermano generalmente i dati emersi a livello provinciale, tracciando in sostanza due tipologie di esigenze: 1. Di tipo operativo e relazionale, soprattutto riferite al proprio ambito d intervento e alle conoscenze riferite alla problematicità e alla gestione dell'utente. 2. Riferite al proprio benessere lavorativo, come la capacità di gestire l'ansia e lo stress, o quella di rielaborare e contenere i propri vissuti emotivi e psicologici. Rispetto alle tipologie professionali si conferma da parte degli assistenti sociali un forte interesse per competenze tecniche, ma anche in riferimento ad aspetti psicologici ed emotivi propri. Gli educatori si distinguono per un maggiore interesse ad aspetti sanitari e psicologici riferiti all utenza e, nell area minori, ad una maggiore competenza sia relativa alle dinamiche della mediazione che in riferimento ad aspetti giuridici inerenti il proprio ambito d intervento. Gli OSS condividono con gli educatori una domanda di miglioramento di competenze sanitarie e psicologiche; rivelano inoltre un attenzione particolare per tematiche relative al proprio benessere psico-sociale. Il SIL richiede maggiori competenze comunicative/relazionali e soprattutto tecnico-operative riferite alle politiche del lavoro. SINTESI: competenze da migliorare Assistenti sociali 1. Valutazione, progettazione e verifica interventi 2. Vissuti emotivi e psicologici 3. Organizzative e gestionali Educatori prof. 1. Competenze psicologiche / sanitarie legate all'utenza 2. Comunicazione e relazione Giuridiche 3. Valutazione, progettazione e verifica interventi OSS 1. Sanitarie / psicologiche legate all'utenza 2. Vissuti emotivi e psicologici 3. Valutazione, progettazione, verifica interventi

14 Tabella 10 temi di maggior interesse (valori in %) CSSV tot min hand tot ass hand Mediazione famigliare Benessere sul posto di lavoro Multiculturalità Aspetti giuridici Mobbing Problematiche psichiatriche Progettazione interventi educativi Vissuti dell operatore Prevenzione e lavoro di rete Tutela anziani ed immigrati Inserimento lavorativo Burn-out Violenza e abusi Stress lavorativo Peer education Interpretazione: Questa risulta essere una delle tabelle di maggior interesse, poiché la domanda posta, avendo un grado di intrusività molto basso, favorisce risposte con alto grado di validità. Gli argomenti di interesse risultano indicativi circa la sensibilità e l'attenzione dell'operatore rispetto a specifiche tematiche. I valori maggiori rispecchiano quelli rilevati a livello provinciale, con il 65% degl operatori interessato al lavoro di rete e alla prevenzione e il 51% al benessere lavorativo. Interessante risulta un accentuazione, rispetto al, rispetto agl aspetti giuridici (49 su 31). Rispetto alle varie qualifiche ed aree di intervento, si possono rilevare sensibili differenze: Assistenti sociali: interesse prevalente agli aspetti giuridici (71%), seguito da prevenzione e lavoro di rete (64%). Educatori prof: interesse praticamente totale per la progettazione di interventi educativi, che risulta al 100% sia nell area minori che handicap. OSS: un fortissimo interesse per il benessere lavorativo (75%) ed aspetti correlati, come lo stress e il burn-out (64%). Nell'area assistenza risultano alti pure i valori riferiti alla rete e prevenzione ed

15 alle problematiche psichiatriche. Nell area handicap l interesse è di gran lunga prevalente per aspetti legati al benessere dell operatore: elemento che sarà approfondito nell interpretazione conclusiva. SIL: interesse prevalente per gli aspetti giuridici (75%) e per le problematiche psichiatriche (50%). SINTESI: temi di interesse Assistenti sociali aspetti giuridici prevenzione e rete multiculturalità benessere lavorativo Educatori professionali progettazione rete e prevenzione mediazione famigliare OSS benessere lavorativo prevenzione e rete stress lavorativo burn-out Tabella 11 ostacoli alla partecipazione a corsi formativi (in ordine di preferenza) CSSV Tempo in contrasto con lavoro Sedi troppo distanti dalla propria Costo eccessivo Assenza di corsi di interesse 3 2 Corsi poco pratici 3 3

16 Interpretazione: Gli ostacoli alla partecipazione a corsi di formazione risultano analoghi sia a livello provinciale che consorziale, e risultano trasversali alle varie qualifiche, ad indicare una "politica" formativa omogenea: in pratica risulta una forte carenza di offerta formativa in loco, determinando per gli operatori una situazione di contrasto con i propri impegni lavorativi e famigliari all'eventualità di trasferte per la frequentazione dei corsi. Inoltre risulta una carenza di organizzazione interna della formazione, che risulti coerente con i carichi di lavoro e con l'organizzazione delle attività e degli orari effettivi di lavoro. Tabella 12 soddisfazione lavorativa (scala 0 10) CSSV tot min hand tot ass hand Complessiva 6,9 7, ,3 7,2 7,5 7 7,4 7,1 7,6 6,2 Ruolo lavorativo 6,8 7,3 7 7,3 5,3 7,3 8,5 5,5 7,8 7,2 7,3 7 Mansioni 6,6 7,1 7,2 7,1 5 7, ,5 7,2 6,8 8 Tipologia di utenza 6,7 6,8 6,3 6,3 6,3 7, ,5 6,9 7,1 6,5 Trattamento economico 3,3 3,8 4,2 3,5 2,7 4,2 5 3,5 3,2 3,1 3,6 2 Rapporto con i colleghi 7,1 7,2 7,1 7,1 6,7 7,1 8,3 5 7,3 7,3 7,3 7,5 Rapporto con i diretti superiori 6,4 5,6 6,8 6,1 5,9 5,4 5,8 4 6,4 5,5 5,9 4,5 Rapporto con l ente 5,5 5,4 6,5 5,7 4,3 5,4 5,8 5 5,7 5,2 5,2 5 Rapporto con altri enti 4,4 4,3 5,8 5,4 3,8 4,6 4,6 4 3,6 2,9 3 2,5 Orario di lavoro 7,4 7 7,6 7,5 7 6,7 5,8 7,5 7,7 6,7 6,4 7,5 Formazione / aggiornamento 5,5 5,3 6,3 6,1 5,6 5,8 5,8 5,5 4,8 4,2 3,4 6 Autonomia lavorativa 7,3 6,8 7,5 6,8 6,3 6,2 7,5 4 7,9 7,3 8 6 Riconoscimento impegno 5,6 5,2 6,1 5,9 4,8 5,4 5,8 4,5 6 4,4 5 3 Riconoscimento capacità 6 5,9 6,1 5, ,7 5 6,9 5,9 6,8 4 Tempo libero 5,7 4,9 4,4 4,2 6,1 4,6 3,8 6,5 6,5 5,7 5,8 5,5 Lavoro di gruppo 5,7 6,1 5,6 5,9 5,7 6,2 6,7 5 5,6 6,3 6 7 Assistenza psicologica 1,8 2,1 2,8 3,6 1 0,8 0,4 1,3 1,8 1,7 1,6 2 Assistenza pratica 4,1 3,7 5,8 6 3,5 2,9 3,3 2,5 3,4 2,1 2 2,5 Coerenza impegni famigliari 5,7 5,3 5,1 4, , ,1 5,6 Coerenza aspettative / ambizioni 5,6 5,8 5,7 5,4 4,7 6,3 6,5 6 6,3 5,9 6 5,6 Media singoli aspetti 5,6 5,6 6 5,8 5 5,5 5,8 4,9 5,9 5,3 5,4 5,1

17 Interpretazione: La soddisfazione media complessiva risulta più che sufficiente a livello provinciale e ancor maggiore nel CSSV, se consideriamo il 6 come livello di sufficienza. Considerando i singoli aspetti lavorativi, il valore che maggiormente colpisce è quello relativo all'assistenza psicologica all'operatore, inerente tutte le figure professionali, con medie provinciali di 1,8 e verbanese di 2,1 (scala da 0 a 10). Tipologie professionali: Assistenti sociali: l insoddisfazione maggiore è riferita al trattamento economico (3,5) e all assistenza psicologica (3,6). Rilevante risulta anche il dato relativo al tempo libero (4,2) coadiuvato da quello inerente la coerenza con gli impegni famigliari (4,8): aspetti approfonditi nell interpretazione conclusiva. Educatori professionali: in questo caso l insoddisfazione per il sostegno psicologico raggiunge i livelli più estremi (0,4 nell area minori, 1,3 nell handicap). Seguono insoddisfazioni legate all assistenza pratica e al trattamento economico. Rilevante risultano i dati dell area handicap, che presentano forti insoddisfazioni sia nel rapporto tra colleghi che in quello gerarchico, sia nel lavoro di gruppo. Tali operatori risultano secondo i dati rilevati i più insoddisfatti, dato per altro confermato anche in ambito provinciale. OSS: le maggiori insoddisfazioni si ravvisano nell assistenza all operatore, soprattutto psicologica (1,7). Da segnalare anche una forte insoddisfazione per il lavoro inter-enti (2,9) e il trattamento economico (3,1). L area handicap conferma un insoddisfazione per i rapporti gerarchici e per il riconoscimento del proprio impegno e capacità: aspetti che saranno approfonditi in seguito. SIL: massima soddisfazione rispetto al ruolo (8,8) e per il rapporto intra-gruppo (8,8); tra i valori più bassi rispetto al rapporto con l ente (5). SINTESI: soddisfazione lavorativa Complessiva

18 CSSV Assistenti sociali trattamento economico assistenza psicologica tempo libero Educatori professionali assistenza psicologica assistenza pratica trattamento economico OSS assistenza psicologica assistenza pratica rapporto inter-enti

19 Tabella 13 problematiche lavorative (in ordine di preferenza) CSSV tot min hand tot ass hand Carico di lavoro / carenza risorse Supervisione / aspetti psicologici Lavoro di rete e prevenzione Gestione problematiche utenza Mancato riconoscimento impegno/capacità Dinamiche / lavoro di gruppo 2 3 Specificità di ruolo 1 Interpretazione: Questa tabella va ad integrarsi con le informazioni già acquisite in merito alle problematiche lavorative, e conferma in toto la generale convergenza delle problematicità del Verbano con quelle provinciali. Rispetto alle qualifiche, si ha un'ulteriore conferma e qualche distinguo: Assistenti sociali: problematicità relative ad un sovraccarico lavorativo entro una prospettiva sistemica che denuncia una carenza di prevenzione e di lavoro di rete a livello inter-enti; esigenza di supervisione intesa come supporto psicologico, sia in riferimento al benessere dell operatore che alla gestione dell utenza. Educatori professionali: problematiche distinte nettamente rispetto all area di intervento: si nota una similarità dell area minori rispetto alle problematiche espresse dagli assistenti sociali, relative quindi ad un sovraccarico lavorativo e all esigenza di supporto psicologico. L area handicap conferma invece criticità d equipe e intra-ente. OSS: problematiche relative alla mancanza di lavoro di rete, che va ad accentuare il carico gestionale dell operatore e la necessità di supporto psicologico, ancor più rilevante nell area handicap. SIL: si conferma una problematicità di tipo sistemico, in riferimento al lavoro inter-enti. SINTESI: problematiche lavorative Assistenti sociali 1. Carico di lavoro / carenza di risorse

20 2. Rete e prevenzione 3. Gestione problematiche utenti Educatori prof. 1. Carico di lavoro / carenza di risorse 2. Supervisione e aspetti psicologici 3. Mancato riconoscimento capacità / impegno OSS 1. Gestione problematiche utenti Rete e prevenzione 2. Supervisione e aspetti psicologici 3. Mancato riconoscimento capacità / impegno Tabella 14 - accordo con le seguenti affermazioni rispetto al proprio lavoro (scala 0 10) CSSV tot min hand tot ass hand Comporta una grande responsabilità 9,4 9,7 9,8 10 9,4 9,7 9,7 10 9,1 9, È particolarmente stressante 7,7 7,7 8,1 8,3 7,8 6,9 6,3 7,6 7,3 7,9 7,8 8 Richiede una forte motivazione 9,3 9,3 9,3 9,4 9 9,4 9 9,6 9,5 9,3 9,3 9,2 Determina alti livelli di ansia 6,8 6,7 7,7 7,9 6,9 6,5 6 7,2 6 5,9 5,5 6,8 È difficilmente conciliabile con gli impegni extra lavorativi Richiede un aggiornamento / formazione continui 4,6 4,8 5 5,1 4,5 4,9 5,7 4,8 4,3 4,4 4,4 4,4 8,5 8, ,5 9,1 9 9,6 7,9 8,1 8 8,4 Comporta forti soddisfazioni 6,5 7 6,3 6 5,7 7, ,5 7,6 7,6 7,6 Interpretazione: Questa tabella si riferisce alla percezione del proprio lavoro, e va ad integrarsi con elementi valutativi delle medesime dimensioni. I valori medi risultano generalmente corrispondenti tra Verbano e provincia.

21 Tabella 15 motivi di soddisfazione (in ordine di preferenza) CSSV tot min hand tot ass hand Aspetti relazionali utenza Esito del proprio intervento Ruolo lavorativo Riconoscimento capacità/ impegno 3 2 Rapporto con i colleghi Interpretazione: I dati consorziali riflettono in parte quelli provinciali, mostrando come la soddisfazione lavorativa derivi in gran parte dalla relazione con l utenza e dall esito del proprio intervento. Unica differenza significativa può essere considerata la preminenza di aspetti operativi ed intrinseci al ruolo negli assistenti sociali, e di aspetti maggiormente relazionali di educatori professionali ed OSS, pur con variazioni non eccessive. Nota: L assenza di valori nell ultima colonna è determinata da un insufficiente valenza statistica dei dati rilevati. Tabella 15 motivi di insoddisfazione (in ordine di preferenza) CSSV tot min hand tot ass hand Carico di lavoro / carenza risorse Mancato riconoscimento impegno / capacità Supervisione / malessere psico-sociale Lavoro / dinamiche di gruppo Trattamento economico Lavoro di rete e prevenzione Rapporto con l ente 2 2 Problematiche utenza 2

22 Interpretazione: I dati del CSSV riflettono totalmente quelli provinciali, indicando come fonte di maggior insoddisfazione uno squilibrio tra le richieste lavorative e le risorse impiegate, seguito da una carenza nel riconoscimento di impegno/ capacità degli operatori e del supporto psicologico. A livello di singole qualifiche, si ritrovano problematiche già evidenziate in precedenza: gli assistenti sociali evidenziano soprattutto un trattamento economico non soddisfaciente rispetto al carico di lavoro, dovuto anche ad una disfunzione a livello di rete. Gli educatori e gli OSS evidenziano maggiormente aspetti relazionali nei confronti dell ente, oltre al carico di lavoro ed alla supervisione. Il SIL denuncia un insufficiente valorizzazione del proprio intervento. SINTESI: motivi di insoddisfazione Assistenti sociali 1. Trattamento economico 2. Carico di lavoro /carenza di risorse 3. Rete e prevenzione Educatori prof. 1. Mancato riconoscimento capacità / impegno 2. Carico di lavoro / carenza di risorse 3. Supervisione / malessere psico-sociale Lavoro / dinamiche di gruppo Oss 1. Mancato riconoscimento capacità / impegno 2. Carico di lavoro / carenza risorse

23 INTERPRETAZIONE CONCLUSIVA Il concetto di benessere lavorativo viene qui inteso soprattutto in riferimento alla valutazione soggettiva dell operatore stesso, quale primo e diretto interessato. Le dimensioni considerate nella rilevazione del benessere si possono ricondurre a tre differenti livelli: 1. Individuale (psicologico) relativo a: - Percezione e valutazione di esigenze formative, sia in termini quantitativi che qualitativi, rispetto a corsi di formazione/aggiornamento e all esigenze di confronto diretto con altri operatori. - Grado di soddisfazione/insoddisfazione lavorativa esperita, sia nel complesso che riferita a singoli aspetti dell attività lavorativa. - Percezione e valutazione di problematiche lavorative, sia intrinseche all attività svolta che in relazione al gruppo di lavoro, all ente di appartenenza e alla vita extra-lavorativa. 2. Equipe di lavoro: - Percezione e valutazione relative alla comunicazione, al grado di coordinamento e cooperazione, al rapporto gerarchico, al clima lavorativo, ai rapporti interpersonali, alla gestione d equipe e all organizzazione del lavoro di gruppo. 3. Organizzativo: - Percezione e valutazione di aspetti organizzativi, amministrativi, gerarchici, inerenti il clima organizzativo, supervisione, comunicazione, formazione e aggiornamento. DATI EMERSI: Integrando i dati relativi ai motivi di insoddisfazione e alle maggiori problematiche lavorative possiamo delineare l elenco delle principali criticità riscontrate: Carico di lavoro e carenza di risorse. L aspetto di maggior insoddisfazione risulta essere, in coerenza con il dato provinciale, quello riferito al carico di lavoro e alla carenza di risorse. Si rileva generalmente una situazione di costante emergenzialità, con un intervento di continuo tamponamento, a fronte di situazioni multiproblematiche in progressivo aumento ed aggravamento. Tale aspetto compromette inevitabilmente la qualità del servizio offerto e la soddisfazione conseguente, oltre a tutta una serie di effetti che possiamo schematizzare in:

24 - Aspetti psicologici: Senso di frustrazione da parte dell operatore nel non poter espletare il proprio intervento al massimo delle proprie capacità e in rispetto alle reali esigenze dell utente. Stress lavorativo inteso come risposta ad un disequilibrio tra richieste e risorse percepite. Senso di scarsa auto-efficacia con riflessi negativi a livello di identità professionale e dinamiche motivazionali. - Aspetti organizzativi: Discrepanza tra orario di lavoro ufficiale e reale, dovuto da una parte al punto precedente, e dall altra al senso di responsabilità e del dovere dell operatore, oltre che ad una prassi consolidata e condivisa all interno dell ente. Tale aspetto determina a volte una difficoltà nella gestione della vita extra-lavorativa ed un aggravarsi delle situazioni di stress e di affaticamento psico-fisico. - Aspetti socio-politici: la situazione di emergenzialità sottolinea l esigenza di una maggiore attività di prevenzione rispetto alle politiche socio-assistenziali ed una maggiore integrazione tra i vari servizi espletati dai soggetti che a vario titolo intervengono nel settore socio-sanitario. Da qui l esigenza fortemente espressa dagli operatori di un maggiore lavoro di rete e di prevenzione, unita ad una conoscenza adeguata degli strumenti per poterla promuovere ed implementare. Trattamento economico: Un aspetto di rilevante insoddisfazione risulta essere quello relativo al trattamento economico, per altro molto forte anche a livello provinciale. Tale dato, pur presentando valori significativi, da solo non risulta però in grado di spiegare livelli di insoddisfazione e di problematicità pari a quelli rilevati. L insufficienza dell aspetto economico è difatti considerata dagli operatori stessi una sorta di prezzo da pagare per chi sceglie di operare nel settore socioassistenziale, o quantomeno una tipologia di carenza messa in preventivo e considerata congenita al tipo di professione. Gli operatori rivelano a volte una sorta di eroica rassegnazione nel considerare l aspetto retributivo a fronte dell impegno e dell importanza sociale del proprio intervento. Se l aspetto economico risulta in qualche modo secondario entro una normale percezione della propria appartenenza al settore socio-sanitario, si ritiene però che tale questione assuma una forte rilevanza se associata ad altri elementi di insoddisfazione, ovvero se vengono meno quelle spinte motivazionali che normalmente potrebbero spostare la soddisfazione economica ad un piano di secondaria importanza. Riconoscimento di capacità ed impegno. Tale aspetto risulta emergere fortemente tra gli OSS e nell intera area handicap. Esso risulta sintomatico di una comunicazione interna e di una gestione gerarchica che tende a sottovalutare l importanza di un sostegno psicologico anche in termini di riconoscimento dell impegno, delle capacità e della professionalità dei singoli operatori.

25 Specialmente in un contesto ove si ravvisa un sovraccarico di lavoro, una carenza di risorse e un insufficienza retributiva risulta necessario da parte dell operatore percepire da parte del proprio ente e dei propri superiori un riscontro del proprio operato e della propria figura professionale. Quello che viene definito come feedback positivo può costituire una forma incisiva di compensazione rispetto alle emozioni negative causate dalle insoddisfazioni e dalle problematiche percepite. Lavoro di gruppo. Tale aspetto risulta declinabile a due principali livelli: - Livello macro: riferito al lavoro inter-ente e al concetto di rete. È una tematica percepita in modo particolare a livello di assistenza territoriale a minori e adulti, e denuncia una carenza strutturale di politiche sociali che estendano maggiormente gli interventi in un ottica sistemica di medio-lungo termine. - Livello micro: riferito sia ad una maggiore collaborazione tra qualifiche diverse che interagiscono su casi in comune, che a contesti lavorativi quali centri diurni o residenze assistenziali. In questi casi il lavoro e le dinamiche di gruppo risultano centrali per il clima organizzativo ed il benessere individuale, e quindi per la qualità del servizio offerto. Supervisione psicologica: è l ultimo aspetto considerato in questo elenco, non poiché risulti secondario nella percezione degli operatori o per rilevanza sul benessere lavorativo: al contrario, proprio perché al termine della disamina effettuata assume una connotazione ancor più rilevante: La richiesta di un supporto psicologico mirato agli operatori risulta trasversale ai consorzi e alle varie qualifiche professionali (pur con differenze che vedremo tra breve), risultando uno dei maggiori elementi di criticità rispetto al benessere e alla soddisfazione lavorativi. La possibilità di poter rimandare i propri vissuti emotivi, di poter sfogare le ansie e le frustrazioni percepite, di potersi confrontare rispetto al senso e al significato del proprio lavoro, di riconoscere ed elaborare aspetti psicodinamici intrinseci al proprio ruolo, di poter meglio comprendere e gestire le dinamiche di gruppo, sono solo alcuni esempi che riflettono le richieste e le esigenze degli operatori. Proprio nelle situazioni ove risorse limitate ed esigenze sociali sempre più problematiche impongono maggiori richieste agli operatori, risulta essenziale interrogarsi su quegli aspetti emotivi e psicologici che possono fare la differenza in termini motivazionali, relazionali, di attaccamento al proprio lavoro e allo spirito del proprio intervento assistenziale. Dopo aver tracciato una sintesi delle maggiori criticità a livello consorziale, pare opportuna una breve differenziazione delle stesse rispetto alle qualifiche e alle aree di intervento considerate:

26 Assistenti sociali In relazione al tipo di intervento esplicato, risultano particolarmente attenti (e insoddisfatti) rispetto a fattori inerenti il lavoro di rete, il rapporto inter-enti e la prevenzione, evidenziando l esigenza di maggiore aggiornamento circa gli aspetti giuridici inerenti il proprio ambito d azione. Condividono con le altre qualifiche professionali l insoddisfazione per il trattamento economico e la supervisione psicologica. Aspetto peculiare, condiviso con l area minori, è la carenza di tempo libero, con evidenti ripercussioni sulla vita extra-lavorativa, dovuto non all orario di lavoro ufficiale bensì a quello effettivamente attuato. Educatori professionali Tra le varie figure professionali risulta essere quella che manifesta una minore soddisfazione inerente l assistenza psicologica. Condivide la generale insoddisfazione per il trattamento economico ed il lavoro inter-enti. A livello di area di intervento è possibile riconoscere sostanziali differenze rispetto alle problematiche riscontrate: - L area minori manifesta una forte esigenza di supporto psicologico e la maggiore esigenza di confronto con altri operatori, oltre a convergere sulle problematiche e le insoddisfazioni indicate per gli assistenti sociali, in particolare rispetto al carico di lavoro, alla cooperazione inter-enti e al tempo libero. Si suggerisce la massima attenzione nel tutelare risorse che risentono di un carico sempre maggiore di lavoro e di responsabilità, a fronte di scarsità di risorse e di una multiproblematicità sociale e famigliare in progressivo aumento. - L area handicap risulta quella con la minor soddisfazione per il proprio ruolo e per la media dei vari aspetti considerati. In particolare risultano forti criticità rispetto al rapporto gerarchico ed soprattutto in riferimento alla percezione di un riconoscimento adeguato all impegno e alle capacità dimostrate. Carente risulta inoltre la soddisfazione per il lavoro di gruppo e forte l esigenza di un suo miglioramento. OSS Entro un quadro che denota forte attaccamento al proprio lavoro si evidenzia una forte richiesta di maggior benessere lavorativo e di una maggiore capacità di gestione dello stress, correlati ad una elevata insoddisfazione per il supporto psicologico. È la tipologia professionale che manifesta il maggiore gap formativo ed un interesse diffuso al miglioramento di competenze tecniche e relazionali. Si rileva inoltre da parte dell OSS la richiesta di un maggiore coinvolgimento nelle attività di valutazione, progettazione e verifica degli interventi, ed una maggiore cooperazione di tipo

27 multidisciplinare, pur nel rispetto dei differenti ruoli. Si rileva una generale insoddisfazione nel rapporto con l ente e la richiesta di un maggiore riconoscimento della propria professionalità. In particolare, rispetto ai differenti ambiti di intervento: - Assistenza: si rileva il massimo gap formativo (5,6) ed una forte richiesta di supporto psicologico, mirato soprattutto alla gestione dello stress e all elaborazione dei propri vissuti. Si riscontra inoltre un esigenza di maggiori conoscenze di tipo psicologico e sanitario rispetto alle problematiche e alle patologie dell utenza ed una forte attenzione al lavoro di rete e di prevenzione, anche in relazione al sovraccarico lavorativo e alla multiproblematicità dei casi affrontati. Vi è invece una forte soddisfazione per l autonomia lavorativa (8). Rispetto a quest ultima, che costituisce certamente uno dei fattori determinanti per la soddisfazione lavorativa, va però evidenziato che per agire in tal senso dev essere integrata ad una percezione forte di auto-efficacia e di expertise, determinando altrimenti un sensazione di inadeguatezza ed abbandono. L operatore, in pratica, deve possedere gli strumenti adeguati e il giusto riconoscimento per gestire al meglio l ampia autonomia intrinseca al proprio ruolo. - Handicap: Si rileva la massima richiesta di benessere lavorativo, correlato con un elevata attenzione a temi quali lo stress e il burn-out, oltre ad una forte domanda di competenze psicologiche e sanitarie relative alle multi-problematicità dell utenza. Si evidenzia la massima insoddisfazione per il riconoscimento di impegno e capacità, oltre che per il trattamento economico (aspetti evidentemente correlati). Si suggerisce quindi la massima attenzione alla tutela di risorse che esprimono una forte esigenza di accrescimento professionale e di supporto psicologico, inteso come strumento di gestione e prevenzione del malessere psico-sociale. In sintesi, possiamo rilevare che le esigenze formative delle varie categorie professionali confermano generalmente i dati emersi a livello provinciale, tracciando in sostanza tre tipologie di bisogni: 1. Di tipo operativo, soprattutto riferiti al proprio ambito d intervento e alle conoscenze relative alle problematicità e alla gestione dell'utente. 2. Relative alla gestione del lavoro e delle dinamiche di gruppo. 3. Riferite al proprio benessere lavorativo, come supporto psicologico inteso a fornire e potenziare capacità e opportunità di gestire l'ansia e lo stress, o di rielaborare e contenere i propri vissuti emotivi e psicologici. Considerando i vari aspetti correlati al benessere lavorativo, è bene rilevare infine come esso non incida solo sulla qualità della vita dell operatore, ma si riflette inevitabilmente anche sulla qualità del

28 servizio che egli fornisce e quindi, in ultima analisi, parlando di servizi socio-assistenziali, sulla qualità della vita dell intera comunità. L esigenza di garantire e migliorare il benessere e la soddisfazione lavorativi degli operatori, quindi, non si innesta solamente in una politica di attenzione e di tutela alle risorse umane, ma risulta una forma di investimento rispetto al cuore stesso del servizio offerto, essendo, al pari delle competenze e delle risorse complessive necessarie, condizione indispensabile per l efficacia e l efficienza della prestazione richiesta. Tale principio trova applicazione a maggior ragione in un contesto lavorativo ove gli aspetti psicologici, emotivi e relazionali, sia rispetto all utenza che rispetto ad altri operatori, sono parte essenziale del proprio intervento. Verbania, Dott. Ivan Piatti

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