L OPERATORE E IL PAZIENTE ALZHEIMER. Manuale per prendersi cura del malato
|
|
- Gildo Mura
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 L OPERATORE E IL PAZIENTE ALZHEIMER Manuale per prendersi cura del malato
2 NOTA Gli autori, i curatori, l editore e tutti coloro in qualche modo coinvolti nella preparazione o pubblicazione di quest opera hanno posto ogni attenzione per garantire che le informazioni ivi contenute siano accurate e complete in ogni loro parte, compatibilmente con le conoscenze disponibili al momento della stampa; essi, tuttavia, non possono essere ritenuti responsabili dei risultati ottenuti dall utilizzo di tali informazioni.
3 L OPERATORE E IL PAZIENTE ALZHEIMER Manuale per prendersi cura del malato Raffaella Galli Mariarosaria Liscio Presentazione del Prof. Orso Bugiani Primario Emerito U.O. Neuropatologia - Neurologia V Istituto Nazionale Neurologico C. Besta Milano McGraw-Hill Milano New York York San Chicago Francisco San Washington Francisco D.C. Lisbon Auckland London Bogotá Madrid Lisboa Mexico London City Madrid New Delhi Mexico San City Juan Montreal Seoul Singapore New Delhi Sydney San Juan Toronto Singapore Sydney Tokyo Toronto NuoveRomaneGalliLiscio.indd 1 27/01/
4 Copyright 2007 The McGraw-Hill Companies, srl Publishing Group Italia via Ripamonti, Milano Tel Fax L Editore ha effettuato quanto in suo potere per richiedere il permesso di riprodu zio ne del materiale di cui non è titolare del copyright e resta comunque a disposizione di tutti gli eventuali aventi diritto. McGraw-Hill A Division of the McGraw-Hill Companies I diritti di traduzione, di riproduzione, di memorizzazione elettronica e di adattamento totale e parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i paesi. Editor: Teresa Massara Produzione: Donatella Giuliani Redazione: Lorenza Dainese, Padova Composizione: Studio Gerardi, Dolo (VE) Stampa: Realizzazione Arti Grafiche print on Murelli, demand: Fizzonasco Ilovebooks, di Fara Pieve Gera Emanuele d Adda (MI) (BG) ISBN Stampa: 978 Prontostampa, Fara Gera d Adda (BG) AGMLIL a Edizione: Giugno 2007 ISBN NuoveRomaneGalliLiscio.indd 2 27/01/
5 Indice Autori Presentazione Prefazione Dediche e ringraziamenti IX XI XV XIX Capitolo 1 La malattia di Alzheimer: un inquadramento 1 Raffaella Galli, Mariarosaria Liscio Invecchiamento fisiologico e invecchiamento patologico 1 Decadimento cognitivo 4 La storia 6 I campanelli d allarme 7 La diagnosi 9 Le fasi della malattia 10 Fattori di rischio 13 Il futuro della malattia: le ricerche in atto 16 Capitolo 2 Disturbi comportamentali e dell umore 19 Raffaella Galli, Mariarosaria Liscio Compromissione cerebrale 20 Disturbi comportamentali 31 Disturbi dell umore 40 V
6 INDICE Capitolo 3 Disturbi cognitivi 51 Raffaella Galli, Susanna Galbiati Deficit cognitivi 51 Perdita di memoria 53 Disorientamento spazio-temporale 58 Deficit percettivi: agnosie 61 Aprassia 63 Difficoltà attentiva e funzioni esecutive 66 Capitolo 4 La comunicazione 69 Raffaella Galli, Mariarosaria Liscio Che cosa significa comunicare 70 La comunicazione nella malattia di Alzheimer 71 Comunicazione verbale e malattia di Alzheimer 73 Cambiamenti nella comunicazione verbale e fasi della malattia 75 Comunicazione non verbale 82 Componenti della comunicazione non verbale 83 Comunicazione non verbale e malattia di Alzheimer 90 Cambiamenti nella comunicazione non verbale e malattia di Alzheimer 93 Capitolo 5 La famiglia del malato di Alzheimer 101 Raffaella Galli, Mariarosaria Liscio I cambiamenti nelle relazioni familiari 104 Aiutare chi aiuta: l assistenza al caregiver 106 Le reazioni emotive nell assistenza 109 Capitolo 6 Aspetti sociali, previdenziali e legali 117 Marina Presti Diritto alle cure sanitarie dei malati cronici 117 Diritto all assistenza sociale dei malati cronici 119 Tipologie di assistenza sanitaria e sociosanitaria per malati cronici 120 Provvidenze economiche statali 123 VI
7 INDICE Tutela dei diritti delle persone in situazione di handicap 126 Agevolazioni fiscali per spese mediche di assistenza a favore di persone in situazione di handicap 129 Doveri di assistenza familiare 133 Problematiche legali e misure di protezione delle persone incapaci di provvedere a se stesse 135 Capitolo 7 Le associazioni 141 Gabriella Salvini Porro, Mariarosaria Liscio Appendice Dieta e malattia di Alzheimer: tra rischio, prevenzione e terapia 149 Nicola Sorrentino Bibliografia 165 VII
8 Autori Raffaella Galli È psicologo scolastico, perfezionata in Psicopatologia dell apprendimento e docente di Psicologia Generale e applicata ai corsi per Operatori Socio-Sanitari e Ausiliario Socio-Assistenziale. Dal 1999, si occupa dell assistenza domiciliare a malati di Alzheimer. Indirizzo per la corrispondenza: gallipecchi@libero.it Mariarosaria Liscio Psicologo clinico, responsabile dell Area psicologica della Federazione Alzheimer Italia e docente in Italia a corsi di formazione sugli aspetti relazionali e di gestione con il malato di Alzheimer, rivolti sia agli operatori che ai familiari. Responsabile della formazione permanente di operatori sanitari e non in molte strutture italiane pubbliche e private. Responsabile del Servizio di Psicologia delle Cerebrolesioni Acquisite dell Istituto Scientifico E. Medea Associazione La Nostra Famiglia Bosisio Parini (LC). Specializzata in Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale, docente e membro della Commissione Didattica della Scuola di Specializzazione in Analisi e Modificazione del Comportamento e Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva (AIAMC). Professore a contratto presso l Università di Varese (Insubria), Facoltà di Medicina e Chirurgia Psicologia Clinica per il corso di laurea in Terapia della Riabilitazione. Indirizzo per la corrispondenza: mariarosaria.liscio@bp.lnf.it IX
9 AUTORI Con i contributi di: Susanna Galbiati Psicologo clinico e psicoterapeuta, Federazione Alzheimer Italia Marina Presti Avvocato, Federazione Alzheimer Italia Gabriella Salvini Porro Presidente, Federazione Alzheimer Italia Nicola Sorrentino Professore a contratto di Igiene nutrizionale e Crenoterapia, Università degli Studi di Pavia. Autore di numerosi libri, collabora con molteplici testate giornalistiche e televisive. X
10 Presentazione C era proprio bisogno di un nuovo libro sull Alzheimer? Di manuali che descrivono questa brutta malattia e testimoniano quanto sia difficile curare e assistere chi ne è affetto, ce ne sono in fondo già molti. Se a questi si aggiunge tutto ciò che si può trovare in internet, la quantità di informazioni disponibili per chi ne cerca diventa enorme. La maggior parte è informazione biologica e medica, su cosa provochi la malattia, ammesso che lo si sappia, e quali siano i sintomi che la caratterizzano, e poi quali le prospettive terapeutiche e a che farmaci fare riferimento per rallentare la progressione dei danni cerebrali o cercare di compensarli. Non meno copiosa è l informazione che si può trovare sui problemi dei familiari, soprattutto a proposito del disagio psicologico di chi, dopo una vita in comune, assiste da sano alla rovina intellettuale di uno stretto congiunto, senza riuscire a fare qualcosa che premi in termini di miglioramento oggettivo del malanno. Altrettanto abbondante è quanto si può leggere in merito all assistenza e alle formule sperimentabili per fronteggiare i bisogni degli ammalati e di quanti si prendono cura di loro. E anche in merito alla preminenza dell assistenza sulla terapia, visto che di farmaci per curare la malattia per il momento non ce ne sono. Allora, perché un altro libro? Escludiamo che sia per il desiderio di insegnare a tutto il mondo che hanno i neofiti e gli accademici. Infatti, Raffaella Galli e Mariarosaria Liscio, le autrici di questo agile libro, non fanno parte dell accademia e nemmeno sono alla loro prima esperienza come operatori sanitari dedicati alla cura (nel senso più ampio del termine) dei malati di Alzheimer e come autrici. Vantano anzi XI
11 PRESENTAZIONE una lunga militanza in ambedue i campi, ed è probabilmente grazie a questa che hanno percepito ciò che, mancando così spesso nella cura dei malati di Alzheimer, potrebbe migliorarne la qualità contribuendo alla soluzione di molti problemi assistenziali. Fra i problemi più ardui ci sono, come tutti sanno, quelli che derivano dai disturbi del comportamento. Questi annoverano l irrequietezza motoria, l erraticità, il rifiuto ostinato del cibo, la perdita del controllo degli sfinteri, e soprattutto la resistenza ai tentativi di convincimento, e la clamorosità o addirittura la violenza nel far valere questa resistenza. E sono tanto più fastidiosi quanto più si manifestano nel corso della notte, quando i sani vorrebbero dormire. Di regola questi disturbi, presi per l espressione di una volontà ammalata, stimolano iniziative e atteggiamenti coattivi da parte di chi assiste gli ammalati, ciò che induce questi a comportarsi per così dire peggio. Si può innescare a questo punto una spirale perversa di reazioni, che si conclude invariabilmente con la somministrazione di sedativi usati oggi, come una volta i mezzi meccanici di contenzione, per attenuare negli ammalati l intensità del comportamento disturbato. Tutto ciò per ristabilire l equilibrio fra bisogno assistenziale del singolo e capacità assistenziale della struttura sanitaria che se ne prende cura. I fattori da cui dipende questo equilibrio sono intuitivi. Da un lato la tipologia della malattia, che è estremamente variabile da paziente a paziente e, nello stesso paziente, in ragione della fase che la malattia attraversa. Dall altro, la consistenza e la qualificazione della mano d opera. Un paziente che disponesse, per assurdo, di 24 badanti, uno per ogni ora del giorno e della notte, rischierebbe la contenzione farmacologica certamente meno di uno che ne avesse 12, e assai meno di chi ne avesse uno o, com è nella maggior parte dei casi, meno di uno. Nel corso della loro professione, dedicata con tanta insistenza alla cura e alla riabilitazione dei malati di Alzheimer, Galli e Liscio hanno dunque percepito, grazie a una delicata sensibilità umana, il bisogno di un metodo diverso per affrontare i problemi posti dal particolare comportamento dei malati di Alzheimer. Il metodo nuovo è in fondo una tecnica di analisi e di controllo delle proprie reazioni di fronte al comportamento del paziente, e consiste nel chiedersi se, dietro al comportamento che disturba, c è da parte dell ammalato un bisogno fisico o un disagio psicologico, e se quel comportamento per noi anomalo non sia che una modalità di comunicazione e l unico linguaggio disponibile con cui quell ammalato cerca di mettersi in contatto con noi. Sarebbe ingeneroso e anche sbagliato pensare che il malato di XII
12 PRESENTAZIONE Alzheimer ha perduto ogni capacità di comunicazione. È ragionevole ritenere che egli comunichi come può e che quindi stia a noi imparare a capirne il disagio, comportandoci con lui come sapremmo fare senza sforzo con un neonato. Di qui, la logica conseguenza (suggerita dal libro di Galli e Liscio) che, per ristabilire l equilibrio rotto dal comportamento inadeguato, non è più necessaria la cancellazione brutale del comportamento, ma la sua interpretazione. Così scopriremmo che spesso, dietro a un comportamento che ci disturba, si nascondono bisogni primitivi come la fame, la sete, il dolore, il prurito, il caldo, il freddo, cui l ammalato non sa provvedere da sé. A volte ci può essere l angoscia di non gradire l ambiente e le persone, di sentirsi abbandonato, di non capire e di avere paura e così via. C è quindi ancora una persona che soffre e che ha la sfortuna di non sapercelo dire. In un certo senso, questa è l applicazione alle demenze della terapia cognitivo-comportamentale, sperimentata a fondo nella cura della depressione, dell ansia, dei disturbi del comportamento alimentare ecc., e anche in quella di sintomi non derivabili delle psicosi come deliri e allucinazioni. Per la verità, non è nuova l idea di rovesciare i termini del problema ragionando di bisogni espressi in modo non abituale e da decifrare. Già Moira Jones ne aveva teorizzato, facendone un metodo assistenziale abbastanza conosciuto nei Paesi anglosassoni, ma costoso e quindi poco praticabile in Italia. La novità, cui va dato atto a Galli e Liscio, consiste nell iniziativa di scrivere un libro per illustrare questi problemi e il modo più umano di affrontarli. C era quindi bisogno di un libro nuovo per il nostro Paese. Ora, l iniziativa è molto ambiziosa perché vuole raggiungere tanti operatori sanitari, e modificarne la cultura nell assistenza dei malati di Alzheimer. Nell interesse degli ammalati, auguriamogli di riuscire. E, diventando vecchi, auguriamocelo. Maggio 2007 Orso Bugiani XIII
13 Prefazione Tutto è cominciato con un esame all Università: sui libri di testo leggevo tante cose che sembravano descrivere alla perfezione tutto quello che stava succedendo a mio padre. Le dimenticanze sempre più frequenti, il suo essere sempre così diffidente con tutti, le difficoltà evidenti a fare cose che aveva sempre fatto forse tutto questo poteva avere un nome. Grosse furono da parte sua (e di tutti gli altri familiari e persino del medico!) le resistenze di fronte alla necessità di andare a fondo della situazione: è l età, lo stress, il troppo lavoro e tanto altro ancora poteva giustificare quello che stava succedendo. Poi, (finalmente?), un medico decise di chiamare per nome le dimenticanze, gli strafalcioni e i comportamenti bizzarri di mio padre, e la diagnosi non lasciava scampo: malattia di Alzheimer. Era il 1998 e da quel momento la vita di tutti quelli che gli stavano intorno non è stata più la stessa. Non era la prima volta che ne sentivamo parlare, ma da quel momento ci siamo resi conto che non ne sapevamo ancora abbastanza. Ho dovuto rivedere i progetti che avevo fatto per la mia vita per riuscire a stare accanto a mio padre, perché fin da subito abbiamo deciso che sarebbe rimasto a casa. Sono passati anni, a tutt oggi continuiamo a gestire la malattia a domicilio, nonostante ogni giorno ci sia un problema da risolvere che qualche volta ti fa pensare se non fosse stato meglio se... Fa molta paura la malattia di Alzheimer, a partire dalla definizione che ne danno i manuali diagnostici: "La demenza consiste nella compromissione globale delle funzioni cosiddette corticali (o nervose) superiori, compresa la memoria, la capacità di far fronte alle richieste del quotidiano e di svolgere le prestazioni percettive e motorie già acquisite in XV
14 PREFAZIONE precedenza, di mantenere un comportamento sociale adeguato alle circostanze e di controllare le proprie reazioni emotive: tutto ciò in assenza di compromissione dello stato di vigilanza. La condizione è spesso irreversibile e progressiva". Per i non addetti ai lavori, non è facile comprendere fino in fondo che cosa vogliano dire queste parole applicate alla vita di tutti i giorni. Una sola cosa è chiara: è molto impegnativo avere a che fare con una persona con questa diagnosi. E fa ancora più paura perché, nonostante la fiorente letteratura a riguardo, poco si sa fra i comuni mortali di questa terribile malattia. Ma c è una cosa che più di altre ha reso tutto più difficile in questo periodo: l ignoranza (nel senso letterale del termine) delle persone su questa malattia. L esperienza maturata come docente nei corsi per operatore socio-sanitario e ausiliario socio-assistenziale, mi ha dimostrato che ciò accade anche al di fuori della famiglia, tra quelli che si apprestano a fare dell assistenza al malato di Alzheimer una professione. Il pregiudizio più diffuso è che la malattia di Alzheimer sia una malattia psichiatrica e che il malato sia semplicemente fuori di testa. Questo fa sì che spesso si mettano in atto comportamenti o si assumano atteggiamenti inadeguati che provocano reazioni che spesso vengono male interpretate: si crea così un circolo vizioso che alimenta lo stereotipo fuorviante (ma ben radicato!!!) del malato di Alzheimer che non sa quello che fa. Un altro pregiudizio diffuso è che la relazione con un malato di Alzheimer sia unidirezionale: chi assiste si muove intorno al malato come si muovesse intorno a un essere inanimato, dispensando azioni/gesti e parole senza aspettarsi nulla. Ma soprattutto, senza attribuire alcun significato a ciò che arriva dal malato: se urla, sorride, è aggressivo, non reagisce tutto rientra nella sintomatologia e quindi non ha significato. Chi invece la malattia la vive da dentro (e questo non capita solo ai familiari) sa che la realtà è ben diversa. Ecco da dove nasce la necessità di scrivere questo libro: lo scopo è quello di fornire le giuste informazioni per fare sì che la malattia di Alzheimer cominci a essere considerata per quello che è. Soprattutto, fornire elementi validi che portino il malato di Alzheimer a essere considerato ancora una persona a tutti gli effetti (la malattia di Alzheimer uccide prima della morte stessa). Poi l incontro con la dottoressa Liscio e la sua pluriennale esperienza di formatore per la Federazione Alzheimer Italia, la partecipazione a un suo corso di formazione, la lettura del suo libro (La malattia di Alzheimer Dall epistemologia alla comunicazione non verbale edito da McGraw-Hill) e l opportunità di realizzare questo importante progetto. XVI
15 PREFAZIONE La finalità di questo impegno comune è quella di fornire un idea chiara della malattia di Alzheimer, che aiuti chiunque (a vario titolo) si ritrovi a occuparsi di un malato di Alzheimer a muoversi al meglio dentro la malattia, e non solo al suo fianco. Il libro è stato scritto seguendo le varie tappe che, come familiare, mi sono trovata ad affrontare in questi anni, spiegate con l aiuto e i suggerimenti dell esperienza di chi ha fatto la scelta di formare adeguatamente gli operatori che si occupano quotidianamente di queste problematiche. Si apre dunque con una descrizione dei vari aspetti della malattia: differenza fra invecchiamento fisiologico e patologico, i campanelli d allarme, la diagnosi, le fasi della malattia. I capitoli 2 e 3 descrivono in maniera più dettagliata i cambiamenti a livello comportamentale e cognitivi che la malattia porta con sé. Particolare attenzione è stata data a un aspetto importante della malattia che viene quasi sempre ignorato: il comportamento del malato riflette il danno a livello cerebrale. Partendo da questo presupposto abbiamo fornito spiegazioni a quanto osservato e suggerimenti per meglio rapportarsi al malato. Il nostro punto di partenza è la relazione, elemento fondamentale del prendersi cura di un malato ma che, nel caso della malattia di Alzheimer, viene presto accantonato perché la malattia cambia anche questo aspetto. Stare accanto a un malato di questo tipo significa principalmente adattarsi ai suoi cambiamenti e rispondere di conseguenza, perché prima di tutto queste persone hanno bisogno di essere comprese e accettate. E per comprendere è necessario sapere. Sapere per esempio che è possibile comunicare anche quando il malato non può più usare la parola. Per questo il capitolo 4 dedica ampio spazio alle modificazioni del linguaggio verbale lungo tutto il decorso della malattia, soffermandosi a lungo sulla comunicazione non verbale che, spesso sottovalutata, diventa sempre più importante per la gestione del malato di Alzheimer. Ma la malattia non colpisce solo il malato: le conseguenze si ripercuotono anche su chi lo assiste. E se spesso si ha l impressione che nessuno ci capisce, leggendo il capitolo 5 ci si può accorgere che ciò che proviamo, lo provano anche gli altri. E il riconoscimento e la condivisione di questi sentimenti sono fondamentali per riuscire a rimanere accanto a un malato di Alzheimer senza venire travolti dalla malattia. I capitoli 6 e 7 sono dedicati a due aspetti non prettamente clinici ma altrettanto importanti, quali gli aspetti sociali e previdenziali della malattia, e la rete di servizi presente sul territorio. Non sempre è possibile infatti l assistenza domiciliare: può succedere che a un certo punto della malattia, si renda necessario l istituzionalizzazione per fornire XVII
16 PREFAZIONE un adeguata assistenza. È una decisione non facile, e per una scelta più consapevole (e serena) è necessario conoscere le diverse realtà di assistenza. Così com è necessario saper gestire gli aspetti legali dell assistenza: in questi ultimi anni molto è stato fatto per tutelare il malato e chi si occupa di lui: interdizione, nomina dell amministratore di sostegno, gestione del patrimonio, agevolazioni fiscali Un panorama articolato che permette di garantire al malato i diritti che gli spettano, nonostante la malattia. Il testo è arricchito da un prezioso contributo di Nicola Sorrentino che illustra il ruolo e le possibili influenze della dieta, in particolare di quella mediterranea, nella prevenzione e nella riduzione del rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer. La malattia di Alzheimer fa sempre paura. La speranza è che questo libro fornisca a chi si trova a occuparsi di un malato di Alzheimer gli elementi necessari per riuscire a gestirla al meglio. Perché vivere con un malato di Alzheimer si può, e sapere cosa significa avere (non essere!) questa malattia può aiutarci a viverla meglio. Raffaella Galli XVIII
17 Dediche e ringraziamenti Questo libro lo dedico a mio padre e a tutti quelli che, come lui, devono fare i conti ogni giorno non solo con i problemi della malattia, ma anche con i pregiudizi di chi gli sta intorno e che rendono ancora più difficile vivere con l Alzheimer. Ai miei figli, che ogni volta mi insegnano che si può andare oltre alla malattia. A mio marito, che in questi anni mi ha permesso di continuare a essere figlia prima ancora di moglie. Infine, un ringraziamento particolare alla dottoressa Liscio che mi ha permesso di parlare della malattia di Alzheimer a tutti quelli che si occuperanno di queste persone: come figlia, sapere di poter contribuire a far sì che queste persone siano assistite nel modo migliore (pensare che saranno accudite come farebbe un figlio) è di grande importanza per riuscire ad accettare tutto quello che sto vivendo. Raffaella Galli Dedico questo libro a tutte le persone capaci di amare, a tutti quelli che credono fortemente che si possa star bene con gli altri con fiducia, rispetto e dedizione. A Matteo, che cresca sperimentando di persona tutti questi valori. Ai miei genitori e Pierpaolo, sempre fonte di calore e di affetto. A Fabio, perla quasi sommersa che rende la mia vita colorata (a volte anche con tinte contrastanti!). Ad Adriana, con gratitudine e sincera ammirazione. A Roberto, che ha saputo insegnarmi il vero significato dell amicizia e a Franco, uomo di grande valore. A Davide, che riesce a essere sempre presente, insostituibile carica affettiva. A Daniela, Simona, Caterina, Susanna, Lauronsky e Zia Peppa. Alle mie colleghe, che sono soprattutto amiche e che rendono la quotidianità stimolante, arricchente e divertente. A Francesca, giovane psicologa e insostituibile aiuto, un grazie sentito per tutto quello che fai e come lo fai. A tutti i miei pazienti. Mariarosaria Liscio Le Autrici ringraziano la dottoressa Francesca Arosio la cui collaborazione ha reso possibile la stesura di questo libro. XIX
18 Molte cose non le capisco, anche dopo che qualcuno me le ha dette esplicitamente. Se riuscissi a farglielo capire in qualche modo e a dirglielo: sicuro, ho sentito, ma le conseguenze di quel diavolo che ho sentito, quelle mi sfuggono. (da Cary Smith Henderson Visione parziale un diario dell Alzheimer ) Questo libro è dedicato a tutte quelle persone, familiari e non, che vivono ogni giorno vicino a un malato di Alzheimer e a tutti quelli che sceglieranno di farlo. La speranza è quella che possa far capire loro che l Alzheimer non mette fine a tutto. C è molto da fare per riuscire a garantire una qualità della vita accettabile nonostante la malattia, ma non è impossibile. Soprattutto, che serva per non far dimenticare a nessuno che prima della malattia c è sempre una persona. Una persona che ha il diritto di essere assistita in modo adeguato e non sulla base di stereotipi fuorvianti ancora difficili da superare. Un grazie di cuore a quanti ci aiuteranno, attraverso il loro lavoro, a cambiare le cose.
C era proprio bisogno di un nuovo libro sull Alzheimer? Di manuali che descrivono questa brutta malattia e testimoniano quanto sia difficile curare e
Presentazione C era proprio bisogno di un nuovo libro sull Alzheimer? Di manuali che descrivono questa brutta malattia e testimoniano quanto sia difficile curare e assistere chi ne è affetto, ce ne sono
DettagliRUOLO E PROBLEMATICHE DEL CAREGIVER NELLA DEMENZA
RUOLO E PROBLEMATICHE DEL CAREGIVER NELLA DEMENZA Ricordare che l 80% dei malati vive in famiglia! (indagine Censis 2006) Chi è il caregiver? (letteralmente: colui che presta assistenza) Un familiare Un
DettagliLA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE
Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una
DettagliEDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014
questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano
DettagliProposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA
Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste
DettagliConoscere i volti della demenza. Cosa si deve sapere della malattia di Alzheimer e delle altre demenze
Conoscere i volti della demenza Cosa si deve sapere della malattia di Alzheimer e delle altre demenze Vero o falso? Barrare una casella e controllare la risposta alle pagine seguenti Vero Falso 1 Chi ha
DettagliCosa ci può stimolare nel lavoro?
a Cosa ci può stimolare nel lavoro? Quello dell insegnante è un ruolo complesso, in cui entrano in gioco diverse caratteristiche della persona che lo esercita e della posizione che l insegnante occupa
DettagliManifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile
Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un
Dettaglila comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer
Gruppo di studio SIGG LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA la comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer evelina bianchi Firenze 53 Congresso nazionale SIGG 2008 Firenze 53 congresso SIGG evelina
DettagliIO NE PARLO. DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi
AR IO NE PARLO DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi Ti aiuta a tenere sotto controllo la tua artrite reumatoide e a trarre il massimo beneficio dalla terapia Visita www.arioneparlo.it
DettagliLa depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza
La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza mancanza di energia e di voglia di fare le cose Materiale a cura di: L. Magliano, A.
DettagliIl RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )
Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente
DettagliLa Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen
La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen Il datore di lavoro Richard Mann Circa un anno e mezzo fa, nell ambito del progetto Integrazione di persone disabili presso la Posta, abbiamo assunto una nuova
DettagliAUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO
B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai
DettagliConvegno: La Sclerosi sistemica Progressiva I progressi diagnostici e terapeutici nel 2016
S.C. Medicina Interna : prof. Marco Scudeletti Rapallo: Hotel Europa - 16 gennaio 2016 Convegno: La Sclerosi sistemica Progressiva I progressi diagnostici e terapeutici nel 2016 Il Ruolo del Paziente Informato.
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
DettagliL importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014
L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014 Partendo da lontano: appunti di viaggio di Beatrice Vitali Berlino è così: c è sempre qualcuno scalzo c
DettagliANALISI DEI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE FORNITI AI PAZIENTI CON MALATTIA DI HUNTINGTON (ASADMDH)
1 ANALISI DEI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE FORNITI AI PAZIENTI CON MALATTIA DI HUNTINGTON (ASADMDH) Gentile Signora/e, Gioia Jacopini*, Paola Zinzi**, Antonio Frustaci*, Dario Salmaso* *Istituto di
DettagliScopri il piano di Dio: Pace e vita
Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti
DettagliCOME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.
COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,
DettagliBambini e nonni insieme per una vita più bella. incontro con la Malattia di Alzheimer
Bambini e nonni insieme per una vita più bella incontro con la Malattia di Alzheimer Società Cooperativa Sociale Occhio Magico BAMBINI E NONNI INSIEME PER UNA VITA PIÙ BELLA incontro con la Malattia di
DettagliLa gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo
La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre
DettagliI libri di testo. Carlo Tarsitani
I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
Dettagliliste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i
liste di controllo per il manager r il manager liste di controllo per il manager di contr liste di liste di controllo per il manager i controllo trollo per il man liste di il man liste di controllo per
DettagliRuolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta
Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie Roma, 25 Novembre 2014 Tiziana Sabetta Nulla rende più fragile e vulnerabile una famiglia dell esordio di una malattia
DettagliI colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.
I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.it CTI Monza, 20 Novembre 2015 Prima parte: comprendere
DettagliAccettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa
Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività
DettagliALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input
ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE Questionario Utenti Input Finalità 1. Promuovere lo sviluppo personale durante il percorso scolastico Per cominciare, abbiamo bisogno di alcuni tuoi dati personali e dell
DettagliLa felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.
Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se
DettagliTesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità
Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità ANALISI DEL TITOLO Per prima cosa cercheremo di analizzare e capire insieme il senso del titolo di questo lavoro:
DettagliYouLove Educazione sessuale 2.0
YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliCrescere figli con autostima
Crescere figli con autostima Come infondere fiducia in se stessi e autostima nelle varie fasi della loro vita (sotto i 3 anni, dai 3 agli 8 anni, dagli 8 ai 13, dai 13 in poi) IlTuoCorso - Ermes srl Via
DettagliPROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15
Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliCollana di Psicologia a cura di Paolo Moderato e Francesco Rovetto
Collana di Psicologia a cura di Paolo Moderato e Francesco Rovetto Antonella Montano, direttrice dell Istituto A.T. Beck di Roma (www.istitutobeck.it), antropologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale,
DettagliCasa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS)
Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS) Werner Wassermann, datore di lavoro La signora L. lavora da noi da tanto tempo. È stata capo reparto e noi, ma anche gli altri collaboratori
DettagliInterventi sul caregiver del paziente affetto da demenza
Interventi sul caregiver del paziente affetto da demenza Dott.ssa Amparo Ortega Ambulatorio di Neuropsicologia Dipartimento di Neurologia ASL 3 Genovese La malattia di Alzheimer è la più comune causa di
DettagliDISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI
GIORNATE DI SUPPORTO ALLA FORMAZIONE DEI REFERENTI PER LA DISLESSIA DELLA LOMBARDIA 22 Aprile 2008 DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI Rosy Tavazzani Montani PERCHE L INSEGNANTE DOVREBBE
DettagliCOME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE
Emanuele Lajolo di Cossano COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Università degli Studi - Torino, 19 aprile 2010 La prima cosa da fare PERCHE SONO QUI? QUAL E IL MIO OBIETTIVO? CHE COSA VOGLIO ASSOLUTAMENTE
DettagliQuestionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015
IL DOVERE E IL DIRITTO DI DARE VOCE E CURA AL DOLORE DELLA PERSONA NON IN GRADO DI RIFERIRLO Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 Il dolore è il più soggettivo tra
DettagliMemory Fitness TECNICHE DI MEMORIA
Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente
DettagliQUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14
QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande
DettagliOSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4
OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze
DettagliITALIANO PONTE TRA LE CULTURE NEL MEDITERRANEO
ITALIANO PONTE TRA LE CULTURE NEL MEDITERRANEO 1 PERCHÉ CONOSCERE L ITALIANO È UN PLUSVALORE? 2 Perché conoscere l italiano è un plusvalore? Un esempio dal Marocco Malika Eddakhch- docente di italianistica
DettagliNEWSLETTER N. 26 maggio 2014
2222222222222222222222222222222222222222 2222222222222222222222222222222222222222 NEWSLETTER N. 26 maggio 2014 Un benvenuto ai nuovi lettori e ben ritrovato a chi ci segue da tempo. Buona lettura a tutti
DettagliANTONELLO VANNI FIGLI NELLA TEMPESTA LA LORO SOFFERENZA NELLA SEPARAZIONE E NEL DIVORZIO SAN PAOLO EDIZIONI, 2015
ANTONELLO VANNI FIGLI NELLA TEMPESTA LA LORO SOFFERENZA NELLA SEPARAZIONE E NEL DIVORZIO SAN PAOLO EDIZIONI, 2015 INDICE Prefazione I La famiglia nella tempesta Family Breakdown: perché la famiglia è in
DettagliIL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE
IL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE. Sai che cosa è la propriocezione? SI SENTIRE TUTTE LE PARTI DEL PROPRIO CORPO IN TESTA. Quindi essere padrone delle singole parti del proprio corpo in ogni momento
DettagliAlessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma
Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE
DettagliAnno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin
Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,
DettagliIDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA
IDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA A cura del 1 LA MATEMATICA: perché studiarla??? La matematica non è una disciplina fine a se stessa poichè fornisce strumenti importanti e utili in molti settori della
DettagliCome fare una scelta?
Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo
DettagliL intelligenza numerica
L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può
DettagliChi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981
Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire
DettagliQ-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali
Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali Autore: Fabio Bocci Insegnamento di Pedagogia Speciale, Università degli Studi Roma Tre 1. Quando l insegnante parla alla classe, di solito io :
DettagliUniversità per Stranieri di Siena Livello 1
Unità 4 In farmacia In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni su dove comprare i medicinali parole relative alla farmacia e all uso corretto dei farmaci l uso dei verbi servili
DettagliInsegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca.
1. Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca. Circa un bambino su cinque è vittima di varie forme di abuso o di violenza sessuale. Non permettere che accada al tuo bambino. Insegna al tuo bambino
DettagliAUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA LUCIA TODARO, PSICOPEDAGOGISTA
AUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA Autostima = giudizio che ognuno dà del proprio valore ( dipende sia da fattori interni che esterni ) EricKson: la stima di sé deve venire da dentro, dal nocciolo di
Dettagli1. LA MOTIVAZIONE. Imparare è una necessità umana
1. LA MOTIVAZIONE Imparare è una necessità umana La parola studiare spesso ha un retrogusto amaro e richiama alla memoria lunghe ore passate a ripassare i vocaboli di latino o a fare dei calcoli dei quali
Dettagli20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL
20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL DOTT. ANDREA TOSI Chi sono i miei interlocutori Quale è il mio ruolo Quale situazione devo affrontare Quale richiesta mi viene effettuata Cosa faccio io di fronte
DettagliPLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana
PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri
Dettaglidomenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013
Farra, 24 febbraio 2013 informare su quelle che sono le reazioni più tipiche dei bambini alla morte di una persona cara dare alcune indicazioni pratiche suggerire alcuni percorsi Quali sono le reazioni
DettagliVENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata
VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI I BENEFICI DELLA COMUNICAZIONE IN FAMIGLIA Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata FORMATO FAMIGLIA
DettagliLO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus
LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura
DettagliLa centralità dei bambini. Dai bisogni della coppia ai bisogni dei bambini
+ La centralità dei bambini Dai bisogni della coppia ai bisogni dei bambini + L esperienza dell abbandono Dove e come vengono abbandonati i bambini? + I bambini Vengono abbandonati piccolissimi dentro
DettagliSCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO Quotidianamente gli insegnanti operano per fornire ai propri studenti strumenti e strategie per acquisire un efficace metodo di studio al fine di aiutarli
DettagliDIABETE E AUTOCONTROLLO
DIABETE E AUTOCONTROLLO Sì, gestire il diabete è possibile. Il monitoraggio della glicemia fa parte della terapia generale del diabete. Grazie all autocontrollo, potete misurare il livello di glicemia
DettagliGIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe
GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliCon il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una
IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia
DettagliChe cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I.
Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I. Non esiste, al giorno d oggi, un parere unanime della comunità scientifica sulla definizione di intelligenza. In generale, potremmo dire che è
DettagliNell ambito del progetto ECM Sinergie è in grado di offrire un intervento di formazione per medici di medicina generale e specialisti:
Nell ambito del progetto ECM Sinergie è in grado di offrire un intervento di formazione per medici di medicina generale e specialisti: L attuale esperienza Cosa hanno detto dei corsi precedenti ECM crediti
DettagliDa dove nasce l idea dei video
Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi
DettagliCampo d esperienza: IL SE E L ALTRO
Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato
DettagliCOME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO
COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Studiare non è tra le attività preferite dai figli; per questo i genitori devono saper ricorrere a strategie di motivazione allo studio, senza arrivare all
DettagliCONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)
CONTA SU DI ME Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CASINA DEI BIMBI Dal 2001 l Associazione Casina dei Bimbi Onlus opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliGabriella Saitta: Formare professionisti ed artisti nutrendo l anima con energia positiva
Gabriella Saitta: Formare professionisti ed artisti nutrendo l anima con energia positiva di Elisa Guccione - 13, ott, 2015 http://www.siciliajournal.it/gabriella-saitta-formare-professionisti-ed-artisti-nutrendo-lanima-con-energiapositiva/
DettagliLa Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Lucia Scuteri 30.06.
La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Alla base della dislessia ci sarebbe una comunicazione carente fra le aree cerebrali
DettagliGVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016
GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 L ASCOLTO Primo passo dell Accoglienza Padre GHERARDO ARMANI C. M. 1. La relazione di aiuto La relazione si fonda su un rapporto umano centrato sull incontro di
DettagliCONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA
CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento
DettagliI Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini
I Disturbi Specifici di Apprendimento Dott.ssa Brembati Federica Dott.ssa Roberta Donini Il disturbo specifico di apprendimento L uso del termine disturbo specifico dell apprendimento si riferisce a difficoltà
DettagliLa mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it
Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un
DettagliLa comunicazione medico-paziente
La comunicazione medico-paziente Prof.ssa Maria Grazia Strepparava Psicologia della comunicazione in ambito sanitario - aa 2004-2005 Competenze che si richiedono al medico Saper capire e spiegare al paziente
DettagliEDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA
EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?
DettagliAutismo e teoria della mente
Spiegare l autismo Università degli Studi di Milano Autismo e teoria della mente Sandro Zucchi All inizio degli anni 80, Baron-Cohen, Leslie e Frith hanno condotto un esperimento per determinare il meccanismo
DettagliBUSINESS COACHING: COS E E COME FUNZIONA
BUSINESS COACHING: COS E E COME FUNZIONA Chiarimenti per applicare questa monografia? Telefonate al nr. 3387400641, la consulenza telefonica è gratuita. Best Control Milano www.best-control.it Pag. 1 Il
DettagliSETTE FASI PER LA SICUREZZA DEL PAZIENTE NELL AMBITO DELLE CURE PRIMARIE. Pietro Ragni. Risk Manager, Direzione Sanitaria AUSL di Reggio Emilia
SETTE FASI PER LA SICUREZZA DEL PAZIENTE NELL AMBITO DELLE CURE PRIMARIE Pietro Ragni Risk Manager, Direzione Sanitaria AUSL di Reggio Emilia Libera traduzione da National Patient Safety Agency (NPSA),
DettagliLA COMUNICAZIONE DI UNA PROGNOSI INFAUSTA. Prof Marco Bonvicini Cardiologia Cardiochirurgia Pediatrica Università di Bologna
LA COMUNICAZIONE DI UNA PROGNOSI INFAUSTA Prof Marco Bonvicini Cardiologia Cardiochirurgia Pediatrica Università di Bologna COMUNICARE LA PROGNOSI INFAUSTA Nella cultura moderna vi è una fuga da quello
DettagliQUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).
QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire
DettagliTatsiana: possiamo finalmente superare molti pregiudizi nei confronti degli altri, che sono diversi solo apparentemente
Buongiorno, mi chiamo Tatsiana Shkurynava. Sono di nazionalità bielorussa, vivo in Italia a Reggio Calabria. In questo breve articolo vorrei raccontare della mia esperienza in Italia. Tutto è cominciato
DettagliGuida Strategica per gli Imprenditori
Guida Strategica per gli Imprenditori Scopri la Formula atematica del Business 1 La Tavola degli Elementi del Business Come in qualsiasi elemento in natura anche nel Business è possibile ritrovare le leggi
DettagliLE MALATTIE AUTOIMMUNI IN GRAVIDANZA
LE MALATTIE AUTOIMMUNI IN GRAVIDANZA Beatrice Berluti, Andrea Luigi Tranquilli Istituto di Scienze Materno-infantili Sezione di Clinica Ostetrica e Ginecologica Parlare di malattie autoimmuni in gravidanza
DettagliL accompagnamento del morente in RSA
Gruppo di Studio La cura nella fase terminale della vita L accompagnamento del morente Massimo Petrini Centro di Promozione e Sviluppo dell Assistenza Geriatrica Facoltà di Medicina e Chirurgia A.Gemelli
DettagliRelazione attività esercizio 2012
Relazione attività esercizio 2012 maggio 2013 Il Sentiero di Morena fonda le sue radici nella storia pluriennale di un gruppo di fami-glie della provincia di Ascoli Piceno che praticano direttamente o
DettagliBrand Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Introduzione
Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Un corso di Marco De Veglia Brand Positioning: la chiave segreta del marketing Mi occupo di Brand Positioning
Dettagli