ALLEGATO RELAZIONE TECNICA ISTRUTTORIA

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1 ALLEGATO RELAZIONE TECNICA ISTRUTTORIA ENI SpA Divisione Refining and Marketing. Riqualificazione area industriale di Porto Marghera: conversione da Ammoniaca a Gas di Petrolio Liquefatto dell'impianto di stoccaggio refrigerato. Procedura di VIA Nazionale ai sensi del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii.. Osservazioni del Comune di Venezia ai sensi dell art. 24 del D.Lgs. 152/2006 e art. 17 della L.R 10/99. Allegata alla Deliberazione di Consiglio Comunale n. del

2 Rif. ENI/2012 RELAZIONE TECNICA ISTRUTTORIA PROGETTO: Riqualificazione area industriale di Porto Marghera: conversione da Ammoniaca a Gas Procedura di VIA Nazionale ai sensi del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii.. Osservazioni del Comune di Venezia ai sensi dell art. 24 del D.Lgs. 152/2006 e art. 17 della L.R 10/99. Proponente ENI SpA Divisione Refining and Marketing. Procedura di VIA ai sensi del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.. Relazione ai sensi dell articolo 24 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. e ai sensi dell art. 17 della L.R 10/99 Responsabile del Procedimento Redattore dell Istruttoria dott. Andrea Costantini, Direzione Ambiente e Politiche Giovanili - Direttore dott. Gustavo De Filippo, Direzione Ambiente e Politiche Giovanili - Ufficio Via-Vas-Aia Gruppo di lavoro dott. Andrea Costantini, (Direzione Ambiente e Politiche Giovanili Direttore), dott.ssa Cristiana Scarpa (Direzione Ambiente e Politiche Giovanili - Segreteria Tecnica), dott. Gustavo De Filippo (Direzione Ambiente e Politiche Giovanili - Ufficio Via-Vas-Aia/Ippc), dott. Enrico De Polignol, (Direzione Ambiente e Politiche Giovanili - Settore Bonifiche), dott. Marco Favaro (Direzione Ambiente e Politiche Giovanili Osservatorio della Laguna e del Territorio) Premessa Eni divisione Refining & Marketing (Eni div. R&M) intende attivare, presso il polo petrolchimico di Porto Marghera (Venezia), un impianto per lo stoccaggio refrigerato di GPL e propano a pressione atmosferica, di volume nominale pari a m 3 complessivi. L'iniziativa è volta ad alimentare le richieste locali del mercato per tale tipologia di combustibile, e prevede una movimentazione di prodotti stimata su base annua pari a circa tonnellate. Per realizzare l'impianto Eni div. R&M intende modificare la destinazione d'uso delle strutture di stoccaggio e movimentazione di ammoniaca anidra già installate presso il Parco Serbatoi Ovest del petrolchimico, previa acquisizione delle stesse dalla precedente proprietà di Syndial. L'adeguamento tecnologico delle strutture esistenti in loco per il nuovo utilizzo è stato progettato anche in applicazione delle procedure derivanti dal DLgs 334/99 per la prevenzione dei rischi da incidenti rilevanti, cui l'impianto è soggetto sia nell'assetto attuale (stoccaggio di ammoniaca anidra) sia in quello di progetto. La tipologia di attività non ricade nel campo di applicazione degli impianti soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale, né l'impianto di stoccaggio refrigerato del GPL e propano in oggetto è tecnicamente o funzionalmente connesso ad un impianto soggetto ad AIA. Pagina 2 di 6

3 L intervento è in linea con impegni e programmi sottoscritti anche dall Amministrazione comunale, tra i quali si ricordano: - Accordo di Programma per la Chimica a Porto Marghera sottoscritto nel 1998 ed integrato poi nel 2001, con il quale si è posta l attenzione sul risanamento ambientale e la maggiore sicurezza dei cicli produttivi presenti nel sito di Porto Marghera e si è mirato a favorire investimenti industriali volti a rendere gli impianti esistenti e la compagine produttiva concorrenziali sul piano europeo, rilanciando e qualificando l occupazione; - Protocollo di Condivisione delle linee strategiche per la riqualificazione e lo sviluppo di Porto Marghera firmato nel 2007, con il quale si è avviato un percorso per la riqualificazione dell'area con il sostegno a settori in grado di generare sviluppo e innovazione, valorizzando le aree disponibili anche attraverso cambiamenti nella composizione produttiva del sito; - Accordo di programma per la bonifica e la riqualificazione ambientale del SIN di Venezia Porto Marghera ed aree limitrofe siglato anche dal Comune di Venezia il 16 aprile 2012 con il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e altri Enti locali, si è indicato l orientamento che si intende perseguire per lo sviluppo dell area industriale e con l Accordo si ha l obiettivo di promuovere un processo di riconversione industriale e riqualificazione economica del SIN mediante procedimenti di bonifica e ripristino che consentano e favoriscano lo sviluppo di attività produttive sostenibili [...] (art. 1) e prevede agevolazione di programmi di investimento e sviluppo produttivo che consentano in via prioritaria il riuso dei siti produttivi... (art. 3 punto b) e identifica come aree strategiche sulle quali sviluppare l integrazione dell azione delle parti aderenti all accordo, favorenti in tal senso i progetti d investimento i settori dell energia, dell industria, della logistica, della portualità [...] (art. 8 punto 4). Il progetto ha attivato una procedura di VIA di carattere Nazionale in quanto la tipologia ricade far quelle previste dall Allegato II della Parte Seconda del D.Lgs. 152/200 ed in particolare al punto 8 ovvero stoccaggio di prodotti di gas di petrolio liquefatto con capacità complessiva superiore a m 3 Descrizione del progetto L'impianto è costituito da due serbatoi refrigerati con i relativi impianti accessori (fra cui un terzo serbatoio, siglato D304, che già dalla fase ante-operam è destinato all accumulo delle acque di prima pioggia ricadenti nell area del PSO). L'area del Parco Serbatoi Ovest (PSO) destinata al progetto di riconversione, precedentemente di proprietà di Syndial, copre una superficie totale pari a circa m 2 (Figura 1). Nel dettaglio, le unità funzionali che costituiscono l'impianto di stoccaggio refrigerato presso il PSO sono: Serbatoi DA321 e DA322, di capacità nominale pari a m 3 ciascuno (Figura 3-3), Gruppo di mantenimento fase liquida costituito da tre compressori, tre scambiatori di refrigerazione e due scambiatori di condensazione, Impianto di riscaldamento prodotti, Pompe mandata prodotti, Torce BT306 e BT304, Piping di interconnessione, Presidi di sicurezza ed antincendio, Sala controllo dedicata, Cabina elettrica, Serbatoio D304 per lo stoccaggio delle acque meteoriche di prima pioggia, Baie di carico autobotti, Utilities, servizi e sistemi a rete (comuni al polo petrolchimico). L'area del PSO è localizzata all interno della Zona Industriale di Porto Marghera (Figura 2) ed è servita con tutte le utenze di rete del polo petrolchimico, necessarie all'esercizio operativo (reti acqua potabile ed industriale, rete metano, rete azoto, energia elettrica, rete fognaria e servizio di allontanamento e depurazione dei reflui, ecc.), ed è coperta dai presidi di sicurezza operativi nel polo. Per l'esercizio dell'impianto di stoccaggio refrigerato di GPL/propano Eni div. R&M prevede di incaricare la società Versalis che opererà con proprio personale nell'ambito della esistente struttura organizzativa attiva presso il polo petrolchimico. Per la gestione dell'impianto è prevista la presenza di un operatore in turno continuo, oltre ad alcune risorse giornaliere per attività di carico ATB/Ferrocisterne e servizi vari. Pagina 3 di 6

4 Figura 1 - Impianto di stoccaggio refrigerato presso il PSO. Limiti di batteria dell area acquisita da Eni div. R&M per la conversione a GPL/propano. Fonte: SNT SIA Figura 2 - Inquadramento dell'area del Parco Combustibili Ovest dove si intende intervenire. Fonte: Elaborazione Comune di Venezia La rete viaria di accesso per la movimentazione dei prodotti in stoccaggio presso il PSO è già idonea all'accesso dei mezzi stradali quotidianamente coinvolti nei trasporti da e per il polo petrolchimico. Pagina 4 di 6

5 Le attività necessarie per la conversione da ammoniaca a GPL/propano dell'impianto di stoccaggio refrigerato sono limitate ad alcuni adeguamenti impiantistici e strutturali atti a rendere il complesso idoneo e sicuro per lo stoccaggio refrigerato di GPL/propano. I lavori, della durata stimata di circa 10 mesi, non prevedono nuove edificazioni, a meno della realizzazione di una pensilina di carico, costituita da 4 baie per autobotti e una baia per ferrocisterne, in sostituzione delle attuali strutture non riutilizzabili. Nel rispetto dei requisiti di sicurezza per il GPL/propano, il pontile ME 2/W della banchina Versalis, utile allo scarico del GPL/propano, sarà equipaggiato con un braccio di scaricamento a pantografo rigido idoneo al nuovo prodotto in scaricamento, in sostituzione delle manichette inox flessibili attualmente installate per lo scarico dell'ammoniaca. In sintesi, gli interventi previsti per l'attivazione dello stoccaggio refrigerato nel nuovo assetto consistono in: - Potenziamento del gruppo di mantenimento della fase liquida refrigerata, con l'installazione di due nuovi compressori, e di due nuovi condensatori (in aggiunta alle macchine già installate); - Adeguamento dell'unità di riscaldo con l'installazione di due nuovi scambiatori (in sostituzione delle tre unità esistenti, obsolete); - Potenziamento della capacità di mandata con l'installazione di sette nuove pompe (di cui cinque in sostituzione di altrettante unità esistenti, obsolete); - Installazione di un impianto di odorizzazione e denaturazione per adeguamento prodotto alle specifiche di commercializzazione; - Adeguamento dell'impianto di accumulo dell'azoto per blanketing e azionamento dei presidi di sicurezza; - Aggiunta al complesso di un nuovo generatore di emergenza, alimentato a gasolio; Ammodernamento del sistema di raffreddamento ad acqua a ciclo chiuso; - Realizzazione di una nuova pensilina di carico, costituita da 4 baie per autobotti e una baia per ferrocisterne in sostituzione di precedenti strutture non riutilizzabili; - Sostituzione delle manichette flessibili in inox di scaricamento ammoniaca con un braccio pantografo rigido per GPL/propano in banchina liquidi di Versalis; - Realizzazione di un sistema di controllo strumentale e relativo gruppo di continuità (UPS). Relativamente alla movimentazione dei prodotti e mezzi di trasporto (attività logistica di interscambio modale dei prodotti GPL/propano tra nave e autobotti) il progetto prevede: - l attracco di circa 42 navi per anno per l approvvigionamento dei volumi previsti ( m 3 di prodotto all anno). Le navi in arrivo al pontile ME 2/W entreranno in Laguna di Venezia attraverso la bocca di porto di Malamocco, raggiungendo il Canale Industriale Ovest fino alla Darsena della Rana, seguendo il percorso regolamentato per l accesso delle navi al porto industriale. - per la distribuzione del prodotto è previsto l utilizzo principalmente di di autobotti (la movimentazione tramite ferrocisterna è mantenuta opzionale). Considerando la capacità di carico della singola autobotte (ca. 22 tonnellate) rispetto alla movimentazione annua di prodotti prevista a progetto si è calcolato un transito di autobotti pari a circa 22 mezzi al giorno nel periodo di picco (Dicembre-Gennaio). Pagina 5 di 6

6 Osservazioni Il progetto nel suo complesso interviene in un ambito territoriale in forte trasformazione, un area industriale antropizzata e fortemente compromessa. L investimento complessivo, calcolato in circa 13 M, ha lo scopo di riutilizzare strutture esistenti e di trasformarle, per permettere il loro riutilizzo in un mercato in crescita come quello del Gas Propalo Liquido per autotrazione. Si ritiene che nel complesso il progetto non abbia sensibili ricadute sul sistema ambientale. Tuttavia al fine di limitare possibili effetti secondari si ritiene opportuno che - venga approfondito il tema relativo ai possibili effetti cumulativi con altri progetti in corso di valutazione, o che hanno da poco terminato l iter valutativo e che stanno proseguendo le fasi di progettazione. Il riferimento è al Terminal Petroli ed al Terminal Container presentato da MAV/APV ed al Terminal RoRo di Fusina presentato da APV. - vengano specificate le ragioni per cui non si è valutata l ipotesi di utilizzare anche per il GPL la struttura presentata dal Magistrato alle Acque di Venezia ovvero il Terminal Petroli da realizzare al largo della costa veneta. Lo scopo di tale terminal marittimo è quello di estromettere i volumi di prodotti petroliferi dalla laguna di Venezia (il terminal prevede un sistema di condotte sotto marine e sotto lagunari per collegare l isola artificiale con l area industriale di Venezia) e la procedura di VIA è in corso. Si ritiene che nelle valutazioni delle alternative meriti un approfondimento anche questo tema, legato principalmente alla salvaguardia della laguna di Venezia. - relativamente al carico marittimo indotto dal progetto (stimato in 42 navi/anno) vengano approfonditi i temi legati alla sicurezza dei transiti, degli effetti ambientali indotti dal traffico generato e degli effetti ipotizzabili nel sistema economico lagunare, con particolare riferimento ad eventuali effetti sul sistema delle attività di pesca e mitilicoltura. - il transito a terra del GPL avviene tramite cisterne e si ipotizza anche l uso di ferrocisterne. In relazione al traffico indotto sul sistema stradale si chiede di approfondire quali siano le vie preferenziali di allontanamento dalla zona di approvvigionamento e maggiori dettagli sul bacino ipotizzato d influenza e su i rischi connessi al trasporto. In relazione al trasporto su ferro cisterne, relativamente anche ad altri progetti che prevedono l uso del sistema ferroviario locale (progetti Terminal Ro Ro e Terminal Container di A.P.V.), si richiede di approfondire tale ipotesi progettuale esplicitando i carichi ipotizzati, i rischi eventualmente connessi al trasporto e la capacità di carico della rete esistente. Risulta necessario un approfondimento specifico per tale sistema di trasporto, che può permettere il collegamento con bacini di mercato notevolmente distanti, al fine di valutare se il sistema esistente è in grado di gestire i carichi complessivi data dalla somma del progetto in esame con gli altri progetti che sono stati recentemente analizzati e che sono in fase di valutazione. Relativamente al Rischio Incidente Rilevante ed alla normativa Seveso si ritiene che la modifica sostanziale di materiale stoccato nel sito (da ammoniaca a GPL) inpone un aggiornamento degli areali di ricaduta di un eventuale incidente. Allo stato attuale tale itruttiria è in corso parallelamente alla procedura di VIA. Prima del rilascio del Decreto di VIA è utile attendere l aggiornamento del RIR relativo al nuovo impianto, al fine di valutare eventuali prescrizioni che dovessero essere imposte da quella procedura. Arch. Andrea Costantini Direttore Pagina 6 di 6

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