L innovazione tecnologica nella formazione musicale in Italia. L apporto del progetto Net Music 01

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1 77 L innovazione tecnologica nella formazione musicale in Italia. L apporto del progetto Net Music 01 Silvio Relandini Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Bologna Negli ultimi dieci anni l innovazione tecnologica ha radicalmente trasformato la nostra società in tutti gli aspetti (sociale, culturale, economico, scientifico). Lo sviluppo di nuove tecnologie sempre più sofisticate e sempre più economiche ha permesso la loro integrazione in ogni settore produttivo, sociale e culturale dai grandi centri fino al nucleo più piccolo costituito dalla famiglia. Il settore formativo è diventato molto attento all innovazione tecnologica in quanto garante della formazione delle nuove generazioni che dovranno poi dar seguito allo sviluppo futuro di tutto il sistema. Il computer ha presto monopolizzato tutti i processi di produzione musicale e sonora consentendo forme di manipolazione e di correzione dei dati musicali fino ad allora inimmaginabili. Molto rapidamente sono nate tecnologie musicali a basso costo per la sintesi e il campionamento del suono, per l editoria musicale, per il restauro sonoro, per la produzione musicale. Questa integrazione ha richiesto fin da subito la nascita di nuove figure professionali la cui formazione spesso è stata organizzata dalla rete dei centri di formazione professionale e dalle scuole private. Nel settore musicale istituzionale l innovazione tecnologica in ambito formativo è arrivata in ritardo rispetto ad altri ambiti disciplinari e la diffusione è stata piuttosto lenta anche se negli ultimi cinque anni sono stati attivati numerosi percorsi sia in ambito accademico che nella scuola secondaria. Da una recente indagine del Ministero della Pubblica Istruzione in Italia sono circa 1200 le scuole pubbliche che hanno realizzato un laboratorio di informatica musicale negli ultimi anni affidando spesso la gestione didattica dei laboratori a professionisti esperti tramite contratti a tempo. Il problema dei docenti preposti all insegnamento delle tecnologie in ambito musicale è ancora preponderante in quanto sono assenti dei percorsi istituzionali per la loro formazione, abilitazione ed aggiornamento. Il reclutamento dei docenti principalmente tiene conto della loro formazione in ambito di Musica Elettronica (Conservatorio), di Ingegneria, Fisica o Informatica come anche dell esperienza

2 78 NET MUSIC Project 01 - Nuove Tecnologie in Campo Educativo Musicale maturata in anni di professione. La difficoltà di realizzare un percorso unico per l abilitazione all insegnamento delle tecnologie musicali probabilmente è dovuto alla multidisciplinarietà che tale indirizzo richiede ovvero al combinato integrato di particolari prerequisiti indispensabili per lo svolgimento dell insegnamento: competenze e conoscenze tecnologiche (informatica, elettronica, sound engineering); competenze e conoscenze scientifiche (matematica, fisica e scienza del suono); competenze e conoscenze musicali (tecniche e prassi esecutive, storia della Musica, orchestrazione ed arrangiamento, sound designing); competenze e conoscenze in scienze della formazione generali (didattica e pedagogia) e peculiari del musicale e, ancora, del tecnologico. Poiché la multisettorialità di una figura professionale così complessa rende difficile l individuazione di un unico ente formativo di livello superiore (Università, Conservatorio) preposto alla certificazione di competenze e capacità dei docenti di informatica musicale, esiste in realtà una serie di percorsi formativi o professionali che vengono ritenuti abilitanti per poter insegnare le materie tecnologiche musicali. I docenti di tecnologie applicate alla musica dovrebbero avere competenze certificate sulla loro conoscenza ed utilizzo professionale, nonché avere solide conoscenze su materie scientifiche affini e sulle discipline musicali. Mentre quest ultime possono derivare dal possedere un diploma o una laurea, le prime sono più difficili da provare e spesso derivano dall esperienza curriculare del docente. Tutto ciò perchè non è ancora attivo in Italia un percorso formativo sulla didattica delle tecnologie musicali, anche se, paradossalmente, gia da anni era stata prevista un apposita classe di concorso, l A062 (tuttora esistente), che individua in uno specifico profilo per gli istituti professionali la figura di insegnante di Tecnica della registrazione del suono. Detto profilo (stante quanto fissato per le ormai superate prove di concorso) prevedeva, nell allegato A, il possesso di un articolato e meticoloso insieme di competenze relative a conoscenze estremamente tecniche e diversificate. Dalla percezione auditiva all integrazione tra suono e immagine, dalle conoscenze relative alla natura e alla generazione del suono (generazione, propagazione, riflessione, effetto Larsen, muro del suono, gamma acustica, scale musicali) fino ai fenomeni acusticilegati agli ambienti, per proseguire con conoscenze tecniche divise tra elettrotecnica e magnetismo, formati audio e cinematografici, tecniche di televisione e tecniche di doppiaggio e sonorizzazione. Insomma un bagaglio tecnico e culturale non indifferente e soprattutto smisurato, stante anche la vertiginosa moria di tecnologie specifiche (con le relative conoscenze) e l altrettanto vertiginosa produzione di nuovi standard e specifiche. Curioso è rilevare che a distanza di anni, e nonostante lo sviluppo delle tecnologie in genere, comprese quelle sonore, ancora oggi manchi una pianificazione strutturale in ordine ai processi di trasmissione/condivisione dei saperi mediante struenti avanzati in campo sonoro/musicale. Di qui l urgenza di porre mano ad un rinno-

3 L innovazione tecnologica nella formazione musicale in Italia S. Relandini 79 vato ruolo del docente capace di misurarsi come dovrebbe con modelli e strategie di trasmissione/condivisione di conoscenza e di competenza nel settore audio e video, integrato nella Rete. Tra Università e Conservatori Tra gli anni 1970 e 2000, la trasmissione di competenze relative alle tecnologie elettroniche ed informatiche musicale avveniva quasi esclusivamente all interno dei Conservatori di Musica, dove erano attivi i corsi di Musica Elettronica, e di qualche Accademia che organizzava eventi formativi di breve durata (da qualche giorno a qualche settimana) di informatica musicale, eventi che vedevano la partecipazione di compositori o musicisti già affini con lo strumento computazionale. I percorsi accademici richiedevano ai candidati allievi capacità musicali notevoli ed una affinità con la composizione, indispensabile per affrontare i complessi percorsi di elaborazione timbrica tramite i primi sistemi computazionali. Ma non mancarono anche contributi da parte del mondo universitario come nel caso del Centro di Sonologia Computazionale interno alla facoltà di Ingegneria dell Università di Padova ( e del mondo dei ricercatori: significativa fu la fondazione nel 1981 a Roma della S.I.M. (Società di Informatica Musicale) come anche l esperienza realizzata dall Istituto Tempo Reale di Firenze. Fino a quel momento si può affermare che la ricerca compositiva musicale strettamente correlata alle tecnologie sonore si orientava sostanzialmente verso due differenti approcci: quello della musica elettroacustica (basata perlopiù sulla rielaborazione di materiali registrati su supporti magnetici) e quello della musica elettronica (basato sulla costruzione/elaborazione di suoni di sintesi). Questi due orizzonti di sviluppo (le cui tecniche elaborative erano molto diversificate) potevano naturalmente intrecciarsi in forme ibride. Erano gli anni della contesa culturale tra la musica classica e la nuova musica, la musica del Novecento, discendente diretta della rottura epistemologica di Schoenberg, e che dagli anni Quaranta in poi aveva adottato oltre ai nuovi codici dodecafonici anche nuovi strumenti, integrando le macchine elettroniche nelle partiture e nei concerti. Una rottura sempre più difficile tra vecchio e nuovo mondo della musica, che implicava anche conflitti di metodo a livello di insegnamento. Come insegnare a sperimentare con un Moog? Come insegnare ad elaborare delle partiture mediante una incessante registrazione multitraccia su un Revox in tempo reale, durante una improvvisazione? Questi conflitti divennero anche più pressanti con le semplificazioni introdotte dalle nove tecnologie. Infatti negli anni 80, con la diffusione di tecnologie digitali e di protocolli di comunicazione quali il MIDI (Musical Instruments Digital Interface), nacque la possibilità per ogni musicista, professionista o non, di dotarsi di strumentazione hardware e software per l elaborazione sonora a costi decisamente contenuti. Erano gli anni in cui il computer Atari divenne uno standard per la produzione di musica arrangiata grazie alle possibilità offerte dai software di sequencing MIDI.

4 80 NET MUSIC Project 01 - Nuove Tecnologie in Campo Educativo Musicale Il Computer Atari STF Il Software di Sequencing MIDI Notator Nacque allora la necessità per molti professionisti, semiprofessionisti, o musicisti in erba, di acquisire anche competenze informatiche musicali di natura più industriale che accademica, dato che le industrie musicali americane, nipponiche ed europee, offrivano strumenti elettronici sempre più sofisticati ed in grado di produrre musica in casa (e non a caso nacque di lì a breve l Home Recording). Dal 1990 cominciarono a proliferare corsi di programmazione ed arrangiamento musicale MIDI che si tennero presso Scuole private di Musica o Enti di Formazione che si avvalsero del supporto offerto dal finaziamento con il FSE, come ad esempio l Associazione Musica Oggi di Roma che organizzò tra il 1990 e il 2000 oltre 40 corsi di formazione professionale regionale sulle nuove figure legate alle tecnologie sonorore. Con il miglioramento delle capacità computazionali dei processori e l utilizzo di supporti di memoria sempre più capienti fu possibile negli anni 90 effettuare la registrazione audio digitale su un personal computer, dando inizio all Hard Disk Recording, che presto venne a sostituire in parte o del tutto la registrazione analogica su nastro.

5 L innovazione tecnologica nella formazione musicale in Italia S. Relandini 81 L industria musicale ha avuto dal 2000 un ulteriore slancio grazie all introduzione di componenti virtuali in grado di emulare perfettamente sistemi hardware e macchine elettroniche ed anche di superare spesso i limiti da loro imposti. I processori sempre più potenti consentono oggi di effettuare dei processing (elaborazioni) sugli eventi audio davvero impensabili fino a pochi anni fa: si pensi ad esempio alla capacità di rimuovere le imperfezioni da una registrazione audio o a correggere l intonazione o la lunghezza degli eventi audio all interno di un file. Per espandere le possibilità operative degli esecutori e degli interpreti sono state create potentissime superfici di controllo (come ad esempio quella mostrata in figura) atte a superare le limitazioni imposte dall utilizzo del mouse. Sistemi Euphonix per il remote controlling Da qualche anno, poi, si è affermata sempre più la tecnica dell orchestrazione virtuale, in grado di consentire ad un compositore di realizzare un ascolto dei propri brani in una maniera tale da simulare perfettamente l esecuzione di un orchestra o un ensemble musicale veri. La qualità delle librerie di campioni che emulano gli strumenti acustici è tale da ingannare spesso anche i professionisti più esigenti. Anche gli stessi distributori di software ed hardware dedicato, con il placet delle industrie produttrici hanno avviato processi formativi. Il caso della MidiWare è da questo punto di vista esemplare. A partire dalla metà degli anni 90, con la sua sezione Educational Midiware l azienda romana fu la prima a preoccuparsi della diffusione delle tecnologie sonore nel settore dell istruzione e dal 1996 organizza corsi di certificazione di docenti specializzati nelle tecnologie informatiche che ha visto oltre 200 professionisti specializzarsi negli ultimi anniu. Durante i primi anni, questi erano per lo più musicisti professionisti che operavano in strutture private ma recentemente sono sempre più numerosi i docenti che insegnano in Conservatori di Musica e in Università a sentire il bisogno e la necessità di un percorso di certificazione sui software ed hardware musicali offerto da MidiWare. Esistono poi altre strutture private che hanno ampliato negli ultimi anni in Italia l offerta formativa tecnologica musicale: è il caso dell IITM di Roma ( della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo ( della SAE (istituzione straniera) a Milano ( Utilizzando

6 82 NET MUSIC Project 01 - Nuove Tecnologie in Campo Educativo Musicale una rete costituita da docenti molto specializzati e da studi di registrazione ed aziende che operano nel settore musicale e sonoro, queste realtà di formazione professionale offrono percorsi di studi annuali, biennali e triennali con un livello di specializzazione molto elevato nel settore del Sound Designing, del Sound Engineering, della musica elettronica e dell orchestrazione virtuale. Durante questi ultimi anni le istituzioni pubbliche preposte alla formazione tecnologica e musicale (Conservatori, Accademie, Università, ma anche la Scuola Primaria e Secondaria), spinte anche dal riconoscimento accademico che hanno avuto generi musicali quali il jazz, la musica pop e rock, si sono aperte all utilizzo delle tecnologie sonore di natura commerciale (oltre che accademica) e, approfittando di una serie di riforme che hanno contraddistinto la progettazione didattica, hanno o stanno effettuando un aggiornamento delle metodologie didattiche e un integrazione logistica dei laboratori preposti all informatica musicale. L AFAM (ossia il settore dell Alta Formazione Artistica Musicale interno al MIUR) con Decreto Ministeriale n. Gab. 483 del 22 gennaio 2008 ha emanato i nuovi ordinamenti didattici dei Conservatori di musica. I percorsi triennali sono indicati nell allegato A del D.M. mentre quelli specialistici sono ancora in corso di elaborazione. Analizzando i punti salienti del D.M. in ambito di innovazione tecnologica possiamo evidenziare che: 1) per l avvio dell integrazione delle nuove tecnologie, negli obiettivi formativi di ogni corso di strumento e di musica di insieme si legge: è obiettivo formativo del corso anche l acquisizione di adeguate competenze nel campo dell informatica musicale. 2) Viene costituito il Dipartimento di nuove tecnologie e linguaggi musicali. 3) Al termine degli studi relativi al Diploma Accademico di primo livello in Musica elettronica, gli studenti devono aver acquisito competenze tecniche e culturali specifiche tali da consentire loro di realizzare concretamente la propria idea artistica. A tal fine sarà dato particolare rilievo allo studio del repertorio musicale elettroacustico, storico e contemporaneo, e all approfondimento delle metodologie analitiche proprie, compresa la storia delle tecnologie elettroacustiche ed informatiche applicate alla musica. Tali obiettivi dovranno essere raggiunti anche favorendo lo sviluppo della capacità percettiva dell udito e di memorizzazione, in particolare nell ambito dei materiali sonori propri del repertorio musicale elettroacustico. Al termine del Triennio gli studenti devono aver acquisito una conoscenza approfondita degli aspetti stilistici, storici ed estetici generali e relativi allo specifico ambito. Inoltre, con riferimento alla specificità del corso, lo studente deve possedere adeguate competenze concernenti l uso delle strumentazioni elettroacustiche ed informatiche nonché capacità progettuali riferite alle istallazioni dedicate all esecuzione del repertorio specifico. È obiettivo formativo del corso anche l acquisizione di adeguate competenze relative ad una seconda lin-

7 L innovazione tecnologica nella formazione musicale in Italia S. Relandini 83 gua comunitaria.il corso offre allo studente possibilità di impiego nei seguenti ambiti: compositori di musica elettroacustica; professioni musicali connesse con le tecnologie del suono; professioni musicali connesse con eventi multimediali. 4) Nell allegato B del DM sono elencate le discipline musicali. Per quanto riguarda quelle relative alla Musica Elettronica e alle tecnologie del suono, sono definite: esecuzione ed interpretazione della musica elettroacustica: il settore comprende gli studi necessari per il trasferimento dei concetti fondamentali, delle conoscenze e della pratica relativi all interpretazione musicale di opere elettroacustiche. Dall uso dei microfoni fino alla creazione di veri e propri ambienti esecutivi virtuali, anche con l ausilio di sensori e interfacce gestuali, in ambito concertistico (strumenti ed elettronica) come in ambito multimodale (interazione di suono, immagine, movimento). Esecuzione e interpretazione della musica elettroacustica; Ambienti esecutivi e di controllo per il live electronics; Ambienti esecutivi multimodali e interattivi; composizione musicale elettroacustica: il settore comprende gli studi necessari per sviluppare la capacità creativa nella composizione musicale con mezzi elettroacustici ed informatici, sia attraverso un percorso analitico delle forme, dei processi e dei materiali della musica elettroacustica e della computer music dalle origini fino ai nostri giorni, sia attraverso l esercizio costante della pratica compositiva. Saranno anche affrontate le problematiche della composizione audiovisiva, anche integrata o abbinata alla voce e a ogni organico strumentale, come si presentano nelle forme dell espressione artistica e dei sistemi della comunicazione contemporanea nonché quelle inerenti allo specifico ambito dell analisi della musica elettroacustica. Composizione musicale elettroacustica; Analisi della musica elettroacustica; Composizione musicale informatica; Composizione audiovisiva integrata; acustica musicale: il settore comprende gli studi di fondamento per gli altri ambiti disciplinari: conoscenza dell anatomia e del funzionamento dell apparato uditivo, nozioni e approfondimenti di fisica acustica, psicoacustica di base, organizzazione percettiva e principali funzioni psicologiche (emozione, motivazione, memoria, apprendimento, pensiero, linguaggio) attraverso cui interagiamo con i fenomeni musicali. Le implicazioni dei media tecnologici, degli strumenti musicali e degli spazi musicali, nella produzione e nella fruizione musicale e audiovisiva. Acustica musicale; Teorie della percezione sonora e musicale, teorie dell ascolto; Acustica degli strumenti musicali; Acustica degli spazi musicali; Teorie e tecniche della comunicazione audiovisiva e multimediale; Musica, media e tecnologie; Psicoacustica musicale; elettroacustica: il settore comprende lo studio e l utilizzo delle apparecchiature, analogiche e digitali, e delle tecniche relative all amplificazione, registrazione, montaggio, post-produzione e restauro audio. Le competenze di questo ambito riguardano anche esercitazioni pratiche in contesti musicali esecutivi e

8 84 NET MUSIC Project 01 - Nuove Tecnologie in Campo Educativo Musicale produttivi. Elettroacustica; Tecnologie e tecniche delle ripresa e della registrazione audio; Tecnologie e tecniche dell amplificazione e dei sistemi di diffusione audio; Tecnologie e tecniche del montaggio e della post-produzione audio e audio per video; Tecnologie e tecniche del restauro audio; Storia delle tecnologie elettroacustiche; informatica musicale: il settore comprende l acquisizione di competenze teorico-pratiche generali riguardanti: la rappresentazione e l uso dell informazione musicale sia come suono sia simbolica; lo studio approfondito dei metodi e delle tecnologie informatiche al fine di redigere partiture complesse, creare sistemi di controllo remoto per l esecuzione, formalizzare e tradurre in programmi algoritmi per le diverse applicazioni (analisi, sintesi, trasformazione e controllo del segnale; composizione e analisi musicale). Comprende anche gli studi necessari per la definizione e l acquisizione delle tecniche di rappresentazione, generazione e trasformazione digitale del suono, nei diversi formati, con programmi applicativi. Informatica musicale; Campionamento, sintesi ed elaborazione digitale dei suoni; Sistemi e linguaggi di programmazione per l audio e le applicazioni musicali; Videoscrittura musicale ed editoria musicale informatizzata; multimedialità: il settore comprende gli studi necessari per integrare con tecniche innovative formati digitali di natura diversa (testo, immagine, audio e video), per la fruizione sia on-line che off-line. Particolare attenzione viene rivolta alla pianificazione, progettazione e realizzazione di ambienti in grado di correlare i diversi linguaggi che producono senso artistico e comunicativo (uditivo, visivo, gestuale). Sistemi, tecnologie, applicazioni e linguaggi di programmazione per la multimedialità; Sistemi, tecnologie, applicazioni e programmazione audio e musicale per internet e per i sistemi di comunicazione mobile; composizione per la musica applicata alle immagini: il settore si occupa degli aspetti compositivi relativi alla composizione per la musica applicata alle immagini, comprendendo sia l accezione della composizione originale, sia quella dell elaborazione, della trascrizione, dell arrangiamento e dell improvvisazione in funzione dello specifico utilizzo anche in ambiti multimediali. In particolare mira a sviluppare, attraverso l analisi e l esercizio compositivo, le competenze in campo melodico, ritmico, armonico, contrappuntistico, timbrico, nonché le competenze tecnicoespressive relative all uso della voce e di ogni organico strumentale anche abbinato all elettronica. Fondamentale aspetto di questo settore è lo studio delle tecniche della comunicazione musicale. Composizione per la musica applicata alle immagini; Arrangiamento; Composizione per la comunicazione visuale; Orchestrazione e arrangiamento. In Italia, sono presenti ben 57 Conservatori Statali di Musica. Di questi, numerosi hanno attivi dei percorsi di tecnologia musicale così distinti: Diploma di Musica Elettronica (vecchio ordinamento): 20 corsi (Alessandria, Bari, Bologna, Campobasso, Castelfranco Veneto, Cuneo, Firenze,

9 L innovazione tecnologica nella formazione musicale in Italia S. Relandini 85 Frosinone, Genova, L Aquila, Latina, Vicenza, Venezia, Trieste, Trento, Sassari, Roma, Perugia, Parma, Milano, Latina, Parma, L Aquila, Perugia, Genova, Roma, Frosinone, Sassari, Firenze, Trento, Cuneo, Trieste, Castelfranco Veneto, Venezia, Campobasso, VicenzaBologna, Bari, Alessandria). Diploma I liv. in Discipline musicali ad indirizzo tecnologico (Triennio): 22 corsi (Alessandria, Bari, Bologna, Castelfranco Veneto, Como, Cosenza, Cuneo, Firenze, Genova, Milano, Padova, Palermo, Perugia, Potenza, Roma, Rovigo, Sassari, Torino, Trento, Trieste, Venezia, VicenzaVicenza, Venezia, Trieste, Trento, Torino, Sassari, Rovigo, Roma, Potenza, Perugia, Palermo, Padova, Milano, Genova, Firenze, Cuneo, Cosenza, Como, Castelfranco Veneto, Bologna, Bari, Alessandria). Diploma II liv. in Discipline musicali ad indirizzo tecnologico (Biennio specialistico): 19 corsi (Alessandria, Bari, Bologna, Castelfranco Veneto, Como, Cosenza, Firenze, La Spezia, Verona, Venezia, Trieste, Trento, Torino, Roma, Reggio Calabria, Pescara, Perugia, Palermo, Milano, Palermo, La Spezia, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Firenze, Cosenza, Como, Castelfranco Veneto, Bologna, Bari, Alessandria, Roma, Torino, Trento, Trieste, Venezia, Verona). Il Conservatorio di Como e la Facoltà di Ingegneria hanno realizzato una laurea magistrale in Ingegneria e design del Suono. Il Conservatorio di Piacenza e l Università di Pavia hanno dato vita ad un Corso di Tecnologia della Produzione e della Riproduzione Musicale. Il progetto Net Music 01 ha avviato nella fase di sperimentazione, un ampio dibattito tra le Istituzioni musicali che hanno aderito (Conservatorio S. Cecilia di Roma, Conservatorio S. Giacomantonio di Cosenza) e i professionisti di settore, discutendo su come realizzare offerte formative sempre più attente ai sistemi di produzione per consentire ai propri allievi anche di accedere agli sbocchi professionali delle figure tecniche. Gli ambiti disciplinari che possono dunque concorrere alla realizzazione di percorsi formativi professionali in campo tecnologico-musicale sono numerosi: 1) Scienza del Suono (acustica, psicoacustica, fisica e matematica, acustica architettonica). 2) Ingegneria del Suono (elettroacustica, trasduzione analogica e digitale del suono, informatica, processing delle informazioni sonore, fonia, tecniche di ripresa del suono, tecniche di diffusione del suono negli spazi aperti e chiusi, mastering del suono, sistemi di compressione dei file). 3) Sound designing (sintesi e campionamento del suono, post produzione audio e video, installazioni sonore). 4) Discipline musicali (composizione assistica dal calcolo computazionale, orchestrazione virtuale, organologia, protocollo MIDI, scrittura notazionale elettronica). 5) Scienze formative (didattica e pedagogia delle tecnologie musicali).

10 86 NET MUSIC Project 01 - Nuove Tecnologie in Campo Educativo Musicale A seguito della sperimentazione avvenuta sul portale Net Music 01, il Conservatorio di Roma, con la collaborazione di alcuni professionisti, ha strutturato un nuovo corso biennale chiamato Composizione per la Musica applicata alle immagini al termine del quale l allievo consegue un Diploma Accademico Sperimentale di II livello in Discipline Musicali. La struttura didattica prevede una serie di discipline che rappresentano una novità per le Istituzioni Accademiche Musicali Italiane: Orchestrazione Virtuale, Sintetizzatori Virtuali. Inoltre, gli insegnamenti specifici, Editoria Multimediale, Tecniche di PostProduzione, e altre che fanno riferimento alle nuove tecnologie (integrate da stages in Studi di Registrazione italiani ed esteri) introducono direttamente l allievo dal Conservatorio alla logica del mercato del lavoro professionale, dove competenze e creatività celebrano i loro matrimoni nell industria del cinema, della televisione e della pubblicità. Infatti, a conferma di ciò, questa tipologia di corso prevede il coinvolgimento nella didattica di un gruppo di professionisti del settore tecnologico musicale. Come si è arrivati a ciò? La sperimentazione del portale Net Music 01 ( ha avuto il merito di attivare anche tra gli studenti dei Conservatori attività ed interessi normalmente giudicati non ortodossi. Ad esempio, nel Conservatorio di Musica - A. Vivaldi - di Alessandria, nella cattedra Nuove Tecnologie Musicali del prof. R. Neulichedl, una allieva ha composto e messo sul portale un MP3 che ha così descritto: Contaminazione. Ho realizzato il breve brano con il software Audacity. Dopo aver scaricato alcuni campioni ho provato ad assemblarli per creare una breve composizione. Dopo aver inverito un campione di batteria elettrica, ho sovrapposto prima la parte del basso e dopo la parte del piano elettrico, così da creare uno sfondo. Dopo 24 secondi ho fatto entrare una chitarra (almeno credo) distorta che ricorda nell intonazione uno strumento orientale, così da creare un momento di frattura sul tappeto di Basso, Piano e Batteria. Ho assemblato i 4 campioni di chitarra che ho trovato così da creare un fraseggio che potrebbe quasi considerarsi una improvvisazione. Mi è piacuto molto assemblare questi frammenti e la composizione risultante è un mix di New Age - Minimalismo contaminato. Ho salvato il file in formato Wav e l ho poi convertito in mp3. Siamo in campo di avvio di un cambiamento da gestire da parte delle istituzioni scolastiche, ma le migliaia di visite al portale testimoniano l interesse ed il successo del progetto e della struttura stessa del sito, aperto alle visite, alle collaborazioni, agli scambi, e ricco di materiali da scaricare e rielaborare. Ecco alcuni dati, che testimoniano anche della internazionalità del progetto: 72% Italia (5187) 21% Stati Uniti (1500) 1% Austria (72) 1%Regno Unito (50) 1%Germania (31) 1%Moldavia, Repubblica di (29) 7179 visite da 54 Paesi

11 L innovazione tecnologica nella formazione musicale in Italia S. Relandini 87 Grazie alla sperimentazione effettuata nel portale del progetto Net Music 01 è emerso un dato interessante dal punto di vista didattico, dato che era pressochè sconosciuto in Italia: la possibilità di collaborare a distanza per un progetto comune, non solo nella produzione di musica, ma soprattutto nella integrazione tecnologica della didattica. Il portale di Net Music 01 ha puntato sulla integrazione tra ambienti aperti e chiusi, tra zone di libero scambio ed area ad accesso riservato. I gruppi di studenti e di professori, ai differenti livelli e dalle diverse provenienze, hanno potuto così lavorare tra pari, avere lezioni personalizzate, produrre materiali necessari agli specifici bisogni educativi rilevati sia dai docenti che dagli allievi. Vanno citate due tecnologie, Web Collab ed il software NODAL. Entrambe raccontano lo spirito del progetto. NODAL è un software di progettazione della musica, che struttura partiture mediante concetti come nodi, archi, dando alla scrittura musicale una dimensione progettuale più vicina allo schema di un flusso informativo che non allo spartito vero e proprio. In effetti NODAL è una interfaccia che lavora a blocchi, come nella mente di un compositore. Può gestire il MIDI e permette di manipolare la scrittura musicale da un punto di vista diverso da quello del pentagramma, mantenendo intatte le regole della sintassi musicale. Web Collab (traducibile con Collaborare in Rete) è un software per gestire progetti. I progetti possono essere personali e di gruppo, ed avere differenti gradi di apertura, chiusura, determinatezza o scadenza. Possono quindi essere gestiti singoli percorsi di apprendimento, possono essere gestiti progetti da elaborare in itinere senza scadenze prefissate, possono essere progettati dei compiti collettivi (un percorso di apprendimento di una classe, una sinfonia da comporre in quattro, e così via). Il software è gratuito, è gestibile da amministratori di vari livelli, può essere integrato in ogni sito web scolastico, e permette quindi di lavorare insieme sul web. Questi due software, e la struttura del portale, hanno generato molto interesse e curiosità, rivelando quanto di positivo e di innovativo le ICT e Net Music 01 avevano da donare. Alla sperimentazione, ed al suo effetto positivo, si può attribuire lo scambio di materiale didattico che si è avuto tra l Università di Bologna, il Conservatorio di Cosenza e il Conservatorio di Roma e soprattutto l avvio di un progetto comune sull e-learning dedicato all aggiornamento professionale dei docenti che utilizzerà l ambiente Web Collab come strumento principale di progettazione e comunicazione.

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