BUY SMART. Acquisti e Protezione dell Ambiente

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1 BUY SMART Acquisti verdi per prodotti eco-efficienti Acquisti e Protezione dell Ambiente Linee guida per l acquisto di beni e servizi secondo criteri di efficienza energetica e protezione dell ambiente Apparecchi Domestici Promosso da

2 Queste linee guida sono state redatte nell ambito del Progetto Europeo Buy Smart green procurement for smart purchasing cofinanziato dal programma Energia Intelligente per l Europa della Commissione Europea. Edizione italiana a cura di : Design: Contenuto tecnico: ENEA Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile Via Fermi 1, Ispra (VA) informazioni_enea.ispra@enea.it internet: Berliner Energieagentur GmbH Französische Straße 23, Berlin office@berliner-e-agentur.de internet: ENEA Berliner Energieagentur GmbH, Germania Energiekontor, Svezia Ekodoma, Lettonia O.Ö. Energiesparverband, Austria SEVEn, Repubblica Ceca ZRMK, Slovenia Data: Febbraio 2011 Disclaimer: La sola responsabilità dei contenuti di questa pubblicazione è degli autori e non riflette necessariamente l opinione della Comunità Europea o dell ENEA. La Commissione Europea e l ENEA non sono responsabili dell uso che potrà essere fatto delle informazioni contenute. 2

3 Contenuti 1. Introduzione 4 2. Gruppi di prodotti e criteri di eco-efficienza Prodotti Apparecchi per la refrigerazione e il congelamento Lavastoviglie Forni elettrici Lavatrici Asciugatrici Lavasciugatrici Criteri energetici ed ambientali 6 3. Le principali etichette europee L Etichettatura Energetica comunitaria Il Marchio di Qualità Ecologica Ecolabel Altre Etichette La Direttiva Ecodesign le misure di implementazione Istruzioni per l acquisto e l uso degli apparecchi domestici Istruzioni pratiche per l acquisto Consigli per il corretto uso L approvvigionamento di apparecchi eco-efficienti Procedure di acquisto: la procedura Semplificata e quella Completa Gli strumenti di supporto all acquisto Schede Tecniche di Prestazione Strumenti di Calcolo Uso degli strumenti di supporto nella Procedura Semplificata (Alternativa A) Uso degli strumenti di supporto nella Procedura Completa (Alternativa B) Calcolo della convenienza economica dell Alternativa B Bibliografia Glossario 22 3

4 1. Introduzione Due misure fra loro complementari sono state implementate nell Unione Europea per ridurre l energia consumata dai prodotti: da un lato l etichettatura energetica, per migliorare la conoscenza dei consumatori sul consumo degli apparecchi domestici ed orientare l acquisto verso modelli più efficienti, e dall altro i requisiti minimi di efficienza energetica che la direttiva eco-design può prescrivere già dalla fase di progettazione. Un certo numero di apparecchi domestici sono entrati stabilmente non solo nelle abitazioni private ma anche negli uffici e in altre istituzioni. Per esempio, cucine complete possono essere installate sia nelle aziende a disposizione dei lavoratori che in molti edifici pubblici quali le scuole, asili, ospedali, ecc. I principali elettrodomestici installati negli uffici ed edifici pubblici sono apparecchi per la refrigerazione ed il congelamento, per la cottura e le lavastoviglie, ma anche lavatrici, asciugatrici e lavasciugatrici. Un contributo significativo alla conservazione delle risorse e alla riduzione dei costi operativi può essere ottenuto al momento dell acquisto di beni e servizi, tenendo in considerazione non solo criteri di efficienza energetica e protezione dell ambiente relativi alla fase d uso ma anche criteri che prevengano l impatto del processo produttivo. Queste Linee Guida si concentrano sui grandi apparecchi domestici, mentre gli apparecchi commerciali ed industriali non sono presi in considerazione perché richiedono una pianificazione dell acquisto molto più accurata e considerazioni sull efficienza energetica e la protezione dell ambiente specifiche caso per caso. Anche i piccoli elettrodomestici non sono considerati. Le caratteristiche tecniche e prestazionali dei principali apparecchi domestici sono inizialmente definite; sono quindi descritte le più importanti etichette europee e nazionali per questi apparecchi e i relativi criteri; infine sono brevemente presentati i requisiti minimi di eco-progettazione definiti nelle misure di implementazione sviluppate nell ambito della direttiva Ecodesign (2005/32/CE). Per supportare le procedure di acquisto di questi prodotti sono state messe a punto Schede Tecniche di Prestazione e Strumenti di Calcolo che mostrano come criteri di eco-efficienza possono essere integrati nelle procedure di appalto, basandosi per la maggior parte sulle caratteristiche dell etichettatura energetica e del marchio di qualità ecologica europea. Le Schede Tecniche e gli Strumenti di Calcolo possono essere scaricati dal sito del progetto Buy Smart: dove potrete trovare anche queste Linee Guida. 2. Gruppi di prodotti e criteri di eco-efficienza 2.1 Prodotti Apparecchi per la refrigerazione e il congelamento I cosiddetti apparecchi del freddo (frigoriferi, congelatori e loro combinazioni) devono rispondere ai requisiti dell etichettatura energetica comunitaria dal L etichetta indica fra l altro la classe di efficienza energetica dello specifico modello - che dipende dal consumo di energia, dal volume e dagli scomparti presenti - e il rumore. Il consumo energetico è misurato per 24 ore in condizioni standard in laboratorio, poiché questo apparecchio è sempre in funzione. 4

5 Il consumo effettivo in ambito domestico può essere diverso dal valore indicato dall etichetta energetica perché dipende da fattori locali quali la posizione in cui l apparecchio è installato, la temperatura e la quantità degli alimenti introdotti, il numero di aperture delle porte e la temperature ambiente Lavastoviglie L etichettatura delle lavastoviglie è obbligatoria dal Oltre ai consumi energetici vengono considerati anche altri criteri prestazionali quali l efficienza di lavaggio e di asciugatura, la capacità di carico (in coperti standard), il consumo di acqua e il rumore. I consumi reali di energia e di acqua dipendono essenzialmente dal tipo di programma di lavaggio scelto, cioè dalla temperatura e dalla sua intensità Forni elettrici I forni elettrici sono etichettati secondo l etichettatura energetica comunitaria dal gennaio I valori riportati dall etichetta dipendono dal volume dell apparecchio i forni sono classificati in tre categorie: piccoli, medi, grandi. Il parametro principale considerato è il consumo di energetico. I forni a gas e i microonde non rientrano al momento in nessuna politica di tipo energetico o ambientale in ambito UE Lavatrici L etichettatura energetica per le lavatrici è in vigore dal Oltre al consumo di energia sono indicate anche le prestazioni funzionali: efficienza di lavaggio e di centrifugazione, il consumo di acqua e il rumore. I parametri dichiarati sono riferiti al programma di lavaggio a 60 C per il cotone. Va ricordato che un apparecchio con una elevata capacità di centrifugazione, che risulta in un minore contenuto di umidità nei panni, può portare ad un risparmio energetico significativo solo se i panni centrifugati sono poi asciugati in una asciugatrice; se ciò non avviene la maggiore velocità di centrifuga può al contrario determinare un aumento ingiustificato del consumo energetico della lavatrice Asciugatrici Sempre dal 1998 anche le asciugatrici elettriche sono coperte dall etichettatura energetica comunitaria. Sull etichetta sono indicati la classe di efficienza energetica, il consumo per ciclo di asciugatura, la capacità di carico e il rumore. I valori dichiarati si riferiscono al programma di asciugatura cotone asciutto. Attualmente sul mercato sono presenti asciugatrici a condensazione, ad estrazione, a gas, a pompa di calore e gli armadi asciuganti. Le asciugatrici a gas non sono considerate dall etichettatura energetica comunitaria. - Le asciugatrici ad estrazione eliminano nell ambiente circostante l aria satura di umidità estratta dal carico. Questi apparecchi sono meno efficienti e costituiscono il basso di gamma di questa tipologia di prodotto; - nelle asciugatrici a condensazione l acqua viene condensata all interno dell apparecchio stesso in uno specifico contenitore. Questi apparecchi possono raggiungere solo la classe di efficienza energetica C, ma non liberano umidità nell ambiente circostante. Nel 2005 è stata descritta una asciugatrice a condensazione che raggiunge la classe B e che utilizza acqua fredda per condensare il vapore contenuto nell aria calda utilizzata per asciugare i panni; 5

6 - asciugatrici a pompa di calore: sono simili agli apparecchi a condensazione in cui il sistema di riscaldamento elettrico è sostituito da uno scambiatore di calore. Il calore utilizzato per asciugare i panni bagnati che normalmente è disperso nell ambiente viene invece recuperato mediante un evaporatore e un condensatore, che permettono un significativo risparmio di energia (circa il 50%) ma aumentano considerevolmente il prezzo dell apparecchio. Al momento la vita media di questo tipo di asciugatrici non è nota Lavasciugatrici L etichettatura energetica per le lavasciugatrici è obbligatoria dal L etichetta deve riportare il consumo di energia e la relativa classe efficienza energetica per il programma di lavaggio per il cotone e 60 C e oltre al consumo di acqua, all efficienza di lavaggio e della centrifuga e al rumore. 2.2 Criteri energetici ed ambientali I principali criteri energetici ed ambientali da considerare per l acquisto di apparecchi domestici eco-efficienti sono presentati di seguito. I criteri descritti permettono il confronto fra i differenti apparecchi e la valutazione del loro impatto ambientale. a) Consumo di energia: data la lunga vita degli elettrodomestici il loro consumo energetico è di vitale importanza per la valutazione dell impatto ambientale. Un maggiore prezzo di acquisto per i modelli più efficienti può essere ammortizzato dopo pochi anni dai minori costi operativi. b) Consumo di acqua: anche il consumo di acqua costituisce un notevole impatto ambientale. Un prezzo d acquisto maggiore per un modello con bassi consumi di acqua può essere ammortizzato grazie a costi operativi inferiori. Bisogna comunque verificare che il ridotto consumo di acqua non causi una scarsa prestazione di lavaggio e/o di risciacquo. c) Durata: la durata di vita degli apparecchi è una questione controversa, che deve essere presa in considerazione durante la valutazione complessiva di un offerta. Da un lato infatti la fabbricazione di qualsiasi apparecchio richiede energia e produce degli scarti, mentre a fine vita l apparecchio deve essere smaltito o riciclato; da questo punto di vista la possibilità di riparare o di aggiornare il prodotto rende minore l impatto della fase di produzione e di smaltimento finale. Tuttavia la scelta di prodotti con una durata maggiore può essere controproducente se modelli più efficienti vengono immessi sul mercato prima del loro fine vita, in quanto il consumo di energia nella fase d uso costituisce ancora l 80% dell impatto totale degli apparecchi domestici. d) Produzione e Materiali: i prodotti dovrebbe essere realizzati in modo tale da essere facilmente riutilizzabili o riciclabili. I materiali pericolosi, se presenti, dovrebbero essere eliminati o risultare di facile separazione al momento dello smaltimento. Le sostanze pericolose dovrebbero essere eliminate in presenza di alternative affidabili, che garantiscano il rispetto delle prestazioni e dei requisiti dei prodotti senza creare rischi per la sicurezza, la salute o danni all'ambiente. Questo è lo scopo della direttiva comunitaria RoHs 1. e) Imballaggio: è preferibile che l imballaggio sia riutilizzabile o fatto con materiale riciclabile. f) Rumore: le emissioni sonore degli apparecchi domestici sono importanti per il comfort domestico. È tuttavia importante sottolineare come per alcuni apparecchi alla riduzione del rumore può corrispondere a un aumento del consumo di energia. Per esempio, per i frigoriferi i modelli con 1 Direttiva 2002/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 gennaio 2003 sulla restrizione dell uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. 6

7 tecnologia ad assorbimento sono praticamente silenziosi, ma la loro efficienza energetica è molto inferiore rispetto ai modelli con tecnologia a compressione; per le lavatrici una centrifuga molto veloce comporta un minor contenuto di umidità del bucato centrifuga, ma un maggiore rumore. g) Informazioni per i consumatori: per gli apparecchi coperti dall etichettatura energetica comunitaria il consumo di energia e di altre risorse sono indicati in etichetta, insieme alle più importanti prestazioni funzionali come l efficienza di lavaggio, di asciugatura e di centrifugazione. I punti c), d) ed e) si riferiscono ai criteri di assegnazione dell Ecolabel europeo e possono essere integrati, se ritenuto opportuno, nelle procedure di acquisto. 3. Le principali etichette europee Nell Unione Europea sono presenti un certo numero di etichette comunitarie o nazionali relative agli aspetti energetici e ambientali degli elettrodomestici. Alcune non hanno praticamente alcun impatto sul mercato in quanto il numero dei modelli conformi è molto limitato o inesistente: in molti casi i criteri ambientali sono troppo restrittivi o onerosi per i produttori (per esempio a causa della procedura di certificazione e dei costi di concessione). Va infine ricordato che spesso i criteri dei marchi nazionali sono in parte molto simili se non uguali a quelli delle etichette a marchi europei. Le etichette comunitarie più importanti sono descritte in dettaglio in queste Linee Guida: l Etichettatura Energetica e il marchio Europeo di Qualità Ecologica (Ecolabel). Per altri marchi quali l Energy Saving Trust britannico e il Nordic Environmental Label si rimanda al sito nazionale specifico. 3.1 L Etichettatura Energetica comunitaria Lo schema di etichettatura energetica comunitaria per gli apparecchi domestici trova la sua base legale nella direttiva quadro 92/75/CEE, che richiede ai fornitori degli apparecchi (fabbricanti ed importatori) di predisporre, e ai distributori di esporre, una etichetta che riporti informazioni circa l efficienza energetica ed il consumo di risorse degli apparecchi. Direttive specifiche per ciascun tipo di apparecchio definiscono le modalità di applicazione e le informazioni da riportare sull etichetta, fra cui l efficienza energetica e in alcuni casi le prestazioni funzionali. I dati dichiarati sono misurati secondo gli standard europei. Scopo: scopo dell etichetta è di offrire informazioni accurate, appropriate e confrontabili sul consumo di energia degli apparecchi domestici; di influenzare la scelta dei consumatori a favore di modelli che presentano un minor consumo di energia per indurre i fabbricanti a prendere misure volte a ridurre il consumo degli apparecchi da loro prodotti; e di incoraggiare indirettamente l uso efficiente di questi apparecchi da parte degli utilizzatori finali. L etichettatura energetica è in generale basata su un indice di efficienza energetica calcolato confrontando l apparecchio in esame con il modello medio europeo al momento della definizione dello schema (per esempio per i frigoriferi e congelatori i modelli medi esistenti nel 1993), che viene utilizzato come soglia fra le classi di efficienza D ed E. L etichetta rappresenta l efficienza energetica relativa dei prodotti attraverso una scala cromatica, frecce e le lettere dell alfabeto. Una scala graduata classifica i modelli dal migliore, A (A+ e A++), al peggiore, G, che sono anche identificati con i colori verde più 7

8 efficiente e rosso meno efficiente con una similitudine semaforica. Una freccia nera indica la classe di efficienza energetica dello specifico prodotto. Con la direttiva 2003/66/CE sono state stabilite, solo per i frigoriferi, congelatori e loro combinazioni, due nuove classi di efficienza energetica al di sopra della classe A: la classe A+ e la classe A++. Gli apparecchi di classe A+ consumano il 10% in meno di energia rispetto a quelli di classe A. La classificazione A-G viene anche utilizzata per gli indicatori delle prestazioni funzionali: per e- sempio l efficienza di lavaggio e di centrifugazione per le lavatrici. Sito web: Prodotti/servizi: direttive di implementazione sono state implementate a partire dal 1994 per nove prodotti: - frigoriferi, congelatori e loro combinazioni (direttive 94/2/CE e 2003/66/CE) - lavatrici (direttive 95/12/CE e 96/89/CE) - asciugatrici (direttiva 95/13/CE) - lavasciugatrici (direttiva 96/60/CE) - lavastoviglie (direttive 97/17/CE e 1999/9/CE) - forni elettrici (direttiva 2002/40/CE) - condizionatori (direttiva 2002/31/CE) - sorgenti luminose (direttiva 98/11/CE). Organismo competente & criteri: nel UE le misure obbligatorie relative alle merci inclusa l etichettatura energetica degli elettrodomestici, i requisiti minimi di ecodesign e gli Accordi Volontari sono implementate a livello comunitario. Le campagne informative, le azioni di approvvigionamento, i programmi di incentivazione economica e gli schemi per l efficienza energetica di altri apparecchi sono realizzati dai 27 Stati Membri e dalle Autorità nazionali. I Paesi Candidati e altri paesi europei (Norvegia, Svizzera e Turchia) hanno adottato politiche di efficienza energetica per gli elettrodomestici completamente o largamente coerenti con quelle dell UE. L Autorità che gestisce il programma di etichettatura è definita nella direttiva quadro, che istituisce uno specifico Comitato Regolamentatore (Art. 9 e 10), meglio noto come Comitato EELEP o Committee on the "Ecodesign and Energy Labelling of Energy-using Products". All interno di questo Comitato i rappresentanti degli Stati Membri discutono le direttive applicative proposte dalla Commissione Europea per nuovi apparecchi e la revisione di quelle già esistenti. L approvazione delle direttive di implementazione richiede un voto formale con maggioranza qualificata, secondo le regole del Trattato. Una volta che le direttive sono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee devono essere adottate nella legislazione nazionale, dopo l adozione l etichetta diviene obbligatoria nel paese. L etichetta è apposta sui modelli di apparecchi esposti nei negozi. Ulteriori informazioni sono indicate nella scheda tecnica, una tabella informativa standardizzata relativa all'apparecchio in questione. L etichetta e la scheda sono predisposte dal fornitore ma devono essere esposte a cura del dettagliante. Meccanismo di controllo: secondo l Art 7 della direttiva quadro il controllo è lasciato alle Autorità nazionali degli Stati Membri. Ciascuno stato deve: ii) provvedere che tutti i fornitori e i distributori stabiliti sul proprio territorio adempiano ai rispettivi obblighi derivanti dalla direttiva; ii) proibire l apposizione di etichette, marchi, simboli o iscrizioni concernenti il consumo di energia non conformi ai requisiti della direttiva che possano indurre in errore o ingenerare confusione (con l esclusione dei marchi ecologici comunitari o nazionali; iii) accompagnare l'introduzione del sistema di etichette e schede sul consumo di energia con campagne di informazione destinate ad 8

9 incentivare un uso più responsabile dell'energia da parte dei consumatori. Oneri: l etichettatura energetica non prevede tasse di concessione o quote annuali. Rilevanza sul mercato: l etichetta energetica permette di comunicare ai consumatori, ai dettaglianti e agli stessi costruttori informazioni sull efficienza energetica degli apparecchi domestici, permettendo il confronto dei diversi modelli sul mercato. L etichetta contiene anche informazioni sulle prestazioni funzionali dei prodotti per evitare che il miglioramento dell efficienza energetica sia ottenuto a scapito del buon funzionamento dei prodotti stessi. Ulteriori informazioni sono contenute nella scheda tecnica disponibile sempre presso il punto vendita, nei cataloghi e nel libretto istruzioni. L etichetta energetica è particolarmente efficace nel fornire al consumatore informazioni semplici ma efficaci sul rapporto fra l efficienza energetica e le prestazioni funzionali dei modelli etichettati. Indirettamente essa agisce sui fornitori spingendoli a mettere sul mercato apparecchi in linea con le aspettative degli utenti finali. Tuttavia, per quanto efficace questa misura è soprattutto adatta a mercati e prodotti maturi con un alto livello di sviluppo tecnologico. L effetto dell etichetta energetica sul mercato europeo è stato valutato nel tempo sia a livello comunitario che dei singoli Stati Membri. I due principali studi sono stati realizzati nel 2001 e nel Per esempio, per i frigoriferi e congelatori la percentuale di modelli in classe A è passata dal 3,2% nel 1994 and 65% nell ottobre 2008; i modelli nelle classi A+/A++ erano circa il 25% nello stesso anno. I risultati relativi alla corretta implementazione dell etichettatura energetica sono simili per frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie e variano dal 73% al 76%; mentre per i forni elettrici e i condizionatori le percentuali diminuiscono al 59% e al 39% rispettivamente, mentre aumenta il numero dei modelli esposti nei punti vendita privi di etichetta (20% per i forni elettrici e il 50% per i condizionatori). C è quindi una significativa differenza nel livello di corretta implementazione dell etichettatura fra gli elettrodomestici etichettati oltre 10 anni fa e i forni elettrici/condizionatori per i quali l etichettatura energetica è stata adottata nel 2002 ed è entrata in vigore nel Revisione della Direttiva quadro: la revisione della direttiva quadro, per allinearla ai contenuti della direttiva ecodesign è stata completa. La nuova direttiva quadro 2010/30/UE è stata pubblicata nel maggio include alcune importanti novità: - l estensione dello scopo agli apparecchi non-domestici e ai prodotti relative all energia, cioè a quei prodotti che nella fase d suo hanno un impatto diretto o indiretto sul consumo di energia - una semplificazione procedurale: le misure di implementazione saranno Regolamenti delegati, immediatamente applicabili a livello nazionale senza bisogno di trasposizione - nella nuova etichetta la scala da A a G esistente si amplierà con tre nuove classi: A+, A++ e A+++, oltre alla classe A. La nuova etichetta energetica non potrà in principio indicare più di sette classi energetiche, a meno che più classi siano ancora popolate e necessarie a qualificare lo specifico prodotto, con tre possibili scenari: se un nuovo prodotto che utilizza meno energia di quelli esistenti è classificato A+ la classe énergetica meno efficiente sarà la F ; se un nuovo prodotto che utilizza meno energia di quelli esistenti è classificato A++ la classe energetica meno efficiente sarà la E ; se un nuovo prodotto che utilizza meno energia di quelli e- sistenti è classificato A+++, la classe energetica meno efficiente sarà la D - le pubblicità contenenti delle informazioni o prezzi legati all energia dovranno includere un riferimento alla classe di efficienza energetica del prodotto, permettendo così ai consumatori di valutare anche i costi di utilizzo dei prodotti già al momento dell acquisto 9

10 - Il sistema dei colori, dal verde scuro per i prodotti più efficienti energeticamente al rosso per quelli che consumano di più, verrà definito conseguentemente in modo che la classe di efficienza energetica più elevata sia sempre verde scuro e la più bassa rossa. Il 28 settembre 2010 la Commissione Europea ha adottato i primi Regolamenti delegati che implementano il nuovo schema di etichettatura energetica per televisori, frigoriferi e congelatori, lavatrici e lavastoviglie, che dopo l approvazione del Parlamento Europeo e del Consiglio, sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea L 314 il 30 novembre 2010: Regolamento delegato (UE) N. 1062/2010 della Commissione del 28 settembre 2010 che integra la direttiva 2010/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l etichettatura indicante il consumo d energia dei televisori Regolamento delegato (UE) N. 1061/2010 della Commissione del 28 settembre 2010 che integra la direttiva 2010/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l etichettatura indicante il consumo d energia delle lavatrici per uso domestico Regolamento delegato (UE) N. 1060/2010 della Commissione del 28 settembre 2010 che integra la direttiva 2010/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l etichettatura indicante il consumo d energia degli apparecchi di refrigerazione per uso domestico Regolamento delegato (UE) N. 1059/2010 della Commissione del 28 settembre 2010 che integra la direttiva 2010/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l etichettatura indicante il consumo d energia delle lavastoviglie per uso domestico. I quattro Regolamenti contengono le nuove etichette per questi prodotti, che sono state disegnate applicando i criteri generali della direttiva quadro, e stabiliscono che la nuova etichetta venga applicata a partire da 12 mesi dopo la loro entrata in vigore. Tuttavia in ogni Regolamento - ad esclusione di quello sui televisori - uno specifico Articolo relativo alle Disposizioni transitorie chiarisce che gli apparecchi conformi alle disposizioni del Regolamento stesso e immessi sul mercato a partire da 12 mesi prima della sua entrata in vigore sono comunque considerati conformi Il Marchio di Qualità Ecologica Ecolabel Il marchio europeo di qualità ecologica Ecolabel è stato istituito nel Il logo viene concesso ai prodotti o servizi che rispettano una serie di requisiti energetici e ambientali. Produttori, distributori e dettaglianti possono richiedere la concessione del marchio su base volontaria. I criteri di Ecolabel sono stabiliti con una Decisione della Commissione per ogni tipologia di prodotto. Scopo: lo scopo di marchio è quello di indurre i produttori a usare materiali eco-compatibili per ridurre le emissioni inquinanti e immettere sul mercato prodotti più efficienti e con maggiori prestazioni. Sito Web: e (lista dei prodotti). Gruppi di prodotti/servizi: attualmente sono considerati 26 gruppi di prodotti e sono state rilasciate oltre 850 licenze che coprono alcune centinaia di prodotti: l accoglienza turistica rappresenta il 34% del totale delle licenze, seguita dai detergenti multiuso e sanitari (12%), tessuti, vernici e pitture per interno ed esterno (10% ). Il marchio viene concesso ai singoli modelli di un prodotto, ciò significa che un produttore può fabbricare contemporaneamente prodotti che rispondono o meno ai criteri del marchio ecologico. 10

11 Organismi competenti & criteri: il marchio Ecolabel è amministrato dal Comitato Europeo Ecolabel o European Ecolabelling Board (EUEB) con il supporto della Commissione Europea, degli Stati Membri e dell Agenzia Europea per l Ambiente (EEA). I criteri per la concessione del marchio sono basati sulla valutazione dell impatto ambientale dei prodotti durante il loro ciclo di vita, inclusi criteri relativi all adeguatezza all uso, l estrazione delle materie prime per la produzione, lo smaltimento, riuso o riciclo a fine vita. Sono inoltre considerati l energia utilizzata per produrre l apparecchio e il suo impatto sulla salute del consumatore. La definizione dei criteri di Ecolabel è basata sull Analisi del Ciclo di Vita, sviluppata dai centri di ricerca europei secondo l approccio dalla culla alla tomba cioè dalla produzione allo smaltimento finale, e considera i seguenti aspetti: uso di energia e di altre risorse naturali emissioni in aria, acqua e suolo produzione di rifiuti e loro smaltimento rumore impatto sugli ecosistemi. I criteri sono generalmente validi per un periodo di tre anni, per tenere conto dell eventuale evoluzione tecnologica. I requisiti relativi all efficienza energetica fanno talvolta riferimento alle classi dell etichettatura energetica comunitaria. I criteri di efficienza energetica necessari per la concessione dell Ecolabel ai principali apparecchi domestici sono: - Lavastoviglie: classe di efficienza energetica A, B o C a seconda del numero dei coperti; - Lavatrici: consumi energetici 0,17 kwh/kg di carico (cioè superiore alla classe A); efficienza di asciugatura A o B - Frigoriferi: classe di efficienza energetica A+/A++. Ulteriori criteri ambientali sono poi applicati ai singoli prodotti, come specificato nelle relative Decisioni. I criteri per gli apparecchi domestici sono in fase di revisione, si prevede vengano definiti entro il 2009 o l inizio del A luglio 2008 la Commissione Europea ha presentato una proposta per la revisione dell Ecolabel Europeo, che si prevede venga adottata entro il Le principali innovazioni che verranno introdotte sono: nuovi gruppi di prodotto da etichettare procedure di definizione dei criteri più veloci e criteri sviluppati dalla Commissione per alcuni gruppi di prodotto riduzione delle quote annuali semplificazione delle procedure di assegnazione maggiore considerazione dei principali impatti ambientali dei prodotti, mantenendo alti livelli di attenzione. Anche i criteri per i frigoriferi e per le lavatrici sono in revisione e si prevede che siamo definiti entro la fine del Meccanismo di controllo: tutti i prodotti con marchio Ecolabel sono testati da organismi indipendenti responsabili per la conformità ai criteri di assegnazione. Il logo Ecolabel indica che il modello specifico è stato verificato in maniera indipendente ed è risultato conforme ai criteri ambientali che coprono tutte le fasi del suo ciclo di vita. 11

12 Oneri: la tassa di concessione e la quota annuale devono essere pagate agli Organismi Competenti nazionali. La quota di iscrizione copre i costi di valutazione della domanda e varia da un minimo di 300 Euro ad un massimo di Euro. La tassa annuale per l'utilizzo del marchio è pari allo 0,15% del fatturato delle vendite annuali del prodotto nel mercato comunitario e varia da un minimo di 500 Euro ad un massimo di Euro per gruppo di prodotto e per richiedente. È prevista una riduzione del 25% per le PMI e per i paesi in via di sviluppo, del 15% per le società certificate E- MAS o ISO 14001, così come altre riduzioni a discrezione dell Organismo Competente nazionale. Rilevanza sul mercato: all'inizio del 2009 più di 750 aziende hanno esposto il marchio Ecolabel sui propri prodotti. Italia e Francia hanno il maggior numero di licenze, rispettivamente più di 240 e più di 140, seguite da Danimarca e Germania, che hanno ottenuto più di 50 licenze. Nel 2008 il marchio Ecolabel è stato assegnato a circa 3000 prodotti e servizi, che vanno dai servizi di ricettività turistica agli elettrodomestici, materiali di pulizia, e materassi, apparecchiature per ufficio, giardinaggio e i "prodotti fai da te". La rilevanza degli elettrodomestici è del tutto marginale. In fatti il marchio di qualità ecologica si applica a: Lavastoviglie : nessun modello/produttore Lavatrici: nessun modello/produttore frigoriferi: nessun modello/produttore lampadine: un produttore in Austria (3 modelli), Ungheria (2 modelli), Irlanda (6 modelli), Cina (2 modelli) e Hong Kong (con marchi diversi). 3.3 Altre Etichette Ulteriori etichette energetiche e/o ambientali a valenza nazionale o locale, quali: Nome Etichetta Sito web Nordic Environmental Label Energy Saving Trust (EST) sono descritte nelle linee guida europee al green procurement consultabili sul sito web del progetto Buy Smart: o sui siti specifici indicati nella Tabella. 4. La Direttiva Ecodesign le misure di implementazione La Direttiva 2005/32/CE 2 sui requisiti di eco-progettazione dei prodotti che consumano energia offre un quadro comunitario coerente di regole e definisce le condizioni per fissare le caratteristi- 2 Direttiva 2005/32/EC del 6 luglio 2005 relativa all'istituzione di un quadro per l'elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia e recante modifica della direttiva 92/42/CEE del Consiglio e delle direttive 96/57/CE e 2000/55/CE del Parlamento europeo e del Consiglio 12

13 che ambientali minime dei prodotti attraverso specifiche misure di implementazione. Questa misura politica dovrebbe completare e rendere più efficaci le politiche relative agli aspetti ambientali dei prodotto che sono già in vigore nell UE. La produzione, la distribuzione, l uso e la gestione del fine vita dei prodotti determinano una serie di effetti sull ambiente, essenzialmente dovuti al consumo di energia e di altri materiali/risorse, alla produzione di rifiuti e alle emissioni di sostanze nocive nell ambiente. La direttiva ecodesign è finalizzata al miglioramento delle caratteristiche ambientali dei prodotti durante l intero ciclo di vita attraverso la sistematica integrazione di considerazioni ambientali sino dalle prime fasi della progettazione. I prodotti che hanno ottenuto il marchio Ecolabel sono considerati conformi agli specifici requisiti per la progettazione ecocompatibile nella misura in cui tali requisiti sono rispettati dal marchio di qualità ecologica. Il testo della direttiva 2005/32/CE, adottata dal Parlamento e dal Consiglio nel luglio 2005 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee (L ) è disponibile sul sito web: La revisione della direttiva si è conclusa nell ottobre con la pubblicazione della nuova direttiva 2009/125/CE (GUCE L 285, ) che prevede fra l altro l allargamento dello scopo a tutti I prodotti relativi all energia. Dopo l adozione della Direttiva quadro, la Commissione assistita dal Comitato Regolamentatore ha approvato una serie di Regolamenti per specifici prodotti: - Circolatori (Regolamento 641/2009/CE, 22 luglio 2009) - Motori elettrici (Regolamento 640/2009/CE, 22 luglio 2009) - Frigoriferi e congelatori (Regolamento 643/2009/CE, 22 luglio2009) - Televisioni (Regolamento 642/2009/EC, 22 luglio 2009) - Caricabatteria esterni (Regolamento 278/2009/CE, 6 aprile 2009) - Illuminazione pubblica e nel settore terziario (Regolamenti 244/2009/CE e 245/2009/CE, 18 marzo 2009) - Decoder semplici (Regolamento 107/2009/CE, 4 febbraio 2009) - Consumo in modalità stand-by e spento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche domestiche e da ufficio (Regolamento 1275/2008/CE, 17 dicembre 2008). Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web: Per quanto riguarda gli apparecchi domestici, il Regolamento 643/2009 relativo ai frigoriferi e congelatori stabilisce fra l altro che a partire dal 1 luglio 2010 non possano essere immessi sul mercato comunitario modelli basati sulla tecnologia a compressione con Indice di Efficienza Energetica (IEE) uguale o superiore a 55 (cioè inferiore alla classe A di efficienza energetica). Per gli apparecchi con tecnologia ad assorbimento o altre tecnologie l IEE non dovrà essere uguale o superiore a 150. Questi requisiti minimi sono poi resi più severi negli anni successivi. 5. Istruzioni per l acquisto e l uso degli apparecchi domestici L acquisto di qualsiasi prodotto dovrebbe sempre essere preceduto dalla valutazione dell opportunità, dell economicità, della tipologia di utilizzo previsto, del consumo energetico, 13

14 ecc. del bene da acquistare. In questa parte delle Linee Guida sono raccolte istruzioni pratiche e suggerimenti per meglio chiarire questi aspetti. 5.1 Istruzioni pratiche per l acquisto a) Acquistate solo apparecchi che rispondono ad un reale bisogno Prima di acquistare apparecchi domestici bisognerebbe sempre realizzare una analisi della reale necessità di questi prodotti. Sulla base delle informazioni disponibili sulle condizioni future di utilizzo e sulle necessità dell utente finale dovrebbe essere valutato il tipo di apparecchio, le sue dimensioni/volume e il numero di unità da acquistare. Se queste caratteristiche sono sovrastimate il prezzo di acquisto ma anche il consumo di energia e/o di acqua saranno maggiori, ma anche una stima per difetto può portare a costi operativi più elevati, dovuti per esempio ad un maggiore utilizzo di una lavatrice nel caso la sua capacità si insufficiente rispetto alle reali necessità di lavaggio dell utente. b) Efficienza energetica degli apparecchi La classe di efficienza energetica A è attualmente disponibile per la maggior parte degli elettrodomestici, per cui è necessario confrontare anche i reali consumi energetici e le caratteristiche tecniche dei modelli per valutare il loro livello di sviluppo tecnologico; questo vale soprattutto per i frigoriferi e i congelatori dove anche i volumi e la composizione degli scomparti variano da modello a modello. Per poter tener conto dello sviluppo tecnologico che ha portato l efficienza energetica di alcuni prodotti oltre la classe A sono state poi create per alcuni prodotti le classi A+/A++/A+++ c) Consumo di energia nelle modalità a basso consumo Gli apparecchi per la refrigerazione consumano energia 24 ore al giorno perché sono sempre in modo attivo. In altri casi gli apparecchi possono rimanere per lunghi periodi in modalità di funzionamento diverse, per esempio nei modi spento o left-on in cui il consumo di energia é minore. E importante considerare attentamente il consumo in queste modalità di funzionamento, che se non controllato può aumentare significativamente l energia totale consumata durante la vita dell apparecchio. Un certo consumo di energia è sempre presente quando un apparecchio è collegato alla fonte di energia anche se non sta svolgendo la sua funzione principale, questo consumo dovrebbe essere il più basso possibile. Il consumo nel modo spento (o off ) e standby è stato recentemente regolato a livello comunitario dal Regolamento (CE) 1275/2008 della Commissione del 17 dicembre 2008 recante misure di esecuzione della direttiva 2005/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specifiche di progettazione ecocompatibile relative al consumo di energia elettrica nei modi stand-by e spento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche domestiche e da ufficio. La definizione del modo standby e del modo spento è: modo(i) standby = la condizione in cui l apparecchiatura è collegata alla fonte di alimentazione principale, dipende dall energia proveniente dalla fonte di alimentazione principale per funzionare come previsto e fornisce esclusivamente le seguenti funzioni che possono continuare per un lasso di tempo indefinito: funzione di riattivazione o funzione di riattivazione con un indicazione della funzione di riattivazione attivata e/o visualizzazione informazioni o dello stato; 14

15 modo spento (off-mode) = la condizione in cui l apparecchiatura è collegata alla fonte di alimentazione principale ma non esegue alcuna funzione; si considerano inoltre come modo spento: le condizioni che forniscono soltanto un indicazione della condizione modo spento le condizioni che forniscono esclusivamente le funzionalità intese a garantire la funzionalità elettromagnetica (direttiva 2004/108/CE). La Tabella 1 riassume i requisiti relativi al consumo di energia nei modi standby e spento. Tabella 1: Requisiti di ecodesign per il consumo nel modo standby e spento Modo Consumo massimo Consumo massimo dal 7 gennaio 2010 dal 7 gennaio 2013 modo spento 1,00 W 0,50 W modo standby senza visualizzazione 1,00 W 0,50 W modo standby con visualizzazione 2,00 W 1,00 W Il Regolamento prevede inoltre che a partire dal gennaio 2010 le apparecchiature debbano essere munite di un modo spento e/o stand-by, e/o di un altra condizione che non superi i limiti applicabili di consumo di energia previsti per i modi spento e/o stand-by quando l apparecchiatura è collegata alla fonte di alimentazione principale. Infine, a partire dal gennaio 2013 le apparecchiature dovranno essere dotate di una funzione di gestione dell energia, o di una funzione analoga, che dopo un lasso di tempio il più breve possibile faccia passare automaticamente quest ultima in modo stand-by. La funzione di gestione dell energia deve essere attivata prima della consegna dell apparecchiatura. E possibile dichiarare l inappropriatezza dei requisiti richiesti per l uso cui è destinata l apparecchiatura purché una valida giustificazione tecnica sia inclusa nella documentazione tecnica che accompagna il prodotto. L onere di dimostrare che una funzione non è appropriata per l uso cui è destinato il prodotto ricade sul produttore, che è il soggetto più appropriato per valutare le caratteristiche funzionali dei propri apparecchi. Per gli elettrodomestici del lavaggio (lavatrici e lavastoviglie) i modi spento e left-on sono stati recentemente definiti in modo parzialmente diverso dal Regolamento 1275/2008/CE: modo spento (off-mode) : condizione nella quale il prodotto viene spento utilizzando sistemo di controllo o pulsanti dell apparecchio, che sono accessibili e appropriati per l uso da parte dell utente finale durante il normale funzionamento dell apparecchio, per raggiungere il più basso livello di consumo che può persistere per un tempo indefinito quando collegato alla fonte di alimentazione principale e utilizzando secondo le istruzioni del produttore. Nel caso non sia presente alcun controllo la lavatrice viene lasciata liberamente raggiungere uno stato di consumo stabile modo left on : il più basso livello di consumo che può persistere per un tempo indefinito dopo il completamento del programma e lo scarico della macchina senza nessun ulteriore intervento dell utente. Poiché i nuovi requisiti minimi per il consumo nei modi spento e standby entreranno in vigore nel gennaio 2010, l opportunità di definire ulteriori requisiti minimi per l acquisto di specifici apparecchi va valutata attentamente. 15

16 Nel caso delle lavatrici dotate di protezioni di sicurezza (quali il sistema anti-allagamento) basate su sensori è possibile dichiarare l inappropriatezza dei requisiti richiesti per l uso cui è destinata l apparecchiatura, poiché i livelli di consumo previsti per le due modalità di funzionamento possono essere non compatibili con il funzionamento continuo dei sensori. In questo caso requisiti obbligatori o facoltativi potrebbero essere definiti nelle azioni di green procurement, tenendo sempre conto della compatibilità delle eventuali soglie massime di consumo con il corretto funzionamento della funzione di protezione. 5.2 Consigli per il corretto uso a) Gli apparecchi per la refrigerazione e la congelazione non dovrebbero essere posizionati vicino a fonti di calore, per esempio i termosifoni. Anche l esposizione diretta al sole può causare un aumento del consumo di energia, come le aperture frequenti e prolungate delle porte. Infine è importante assicurare una buona circolazione dell aria dietro l apparecchio. b) La lavastoviglie dovrebbe essere utilizzata per quanto possibile a pieno carico. Il programma di lavaggio va scelto tenendo conto del carico da lavare e di quanto sono sporchi i piatti, permettendo così di risparmiare energia e acqua utilizzando programmi meno intensivi o a minore temperatura; c) la macchina dovrebbe essere sempre spenta dopo il completamento del programma di lavaggio; d) le macchine dovrebbero essere accompagnate da libretti di istruzione che mettano in guardia il consumatore dagli effetti negativi dell uso eccessivo di detersivo. e) I punti da b) a d) si riferiscono sia alla lavastoviglie che alla lavatrice. f) Le lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie dovrebbero avere la possibilità di essere collegate direttamente all acqua calda. ATTENZIONE: questa opzione permette di risparmiare energia solo se l acqua calda è prodotta mediante energia proveniente da fonte rinnovabile o similare, in caso contrario il risultato sarà unicamente uno spreco di materiale. g) Lavatrici e lavasciugatrici dovrebbero avere una centrifuga ad elevata velocità solo se alla fine del ciclo di lavaggio i panni sono asciugati in una asciugatrice o con un ciclo di asciugatura nei Paesi della zona climatica Moderata o Fredda. 5.3 L approvvigionamento di apparecchi eco-efficienti L efficienza energetica, le prestazioni funzionali, la qualità ambientale e gli altri criteri verdi possono essere utilizzati nelle procedure di acquisto sia come criteri minimi che come criteri opzionali, a seconda della procedura scelta: i criteri minimi definiscono requisiti obbligatori che i prodotti offerti devono rispettare, pena l esclusione dalla procedura di gara; I criteri opzionali sono invece volontari, ma portano punti aggiuntivi al prodotto offerto nel caso si segua la procedura completa. I punti sono assegnati sulla base dell importanza dei diversi aspetti dei prodotti da acquistare. Il numero massimo dei punti è 100 e si raggiunge quando il prodotto offerto soddisfa tutti i criteri obbligatori ed opzionali. Le seguenti fasi dovrebbero essere seguite per realizzare degli acquisti verdi ottimali: scegliete la procedura Semplificata o quella Completa ; 16

17 spedite l invito alla gara e la relativa Scheda Tecnica di Prestazione ai fornitori selezionati. Indicate che i prodotti offerti devono soddisfare tutti i requisiti minimi, pena l esclusione dalla gara. Assicuratevi che la procedura e tutti i documenti rispettino la legislazione comunitaria e locale; selezionate le offerte ricevute che soddisfano i requisiti minimi obbligatori e rispondono ai requisiti legali degli appalti; utilizzate lo Strumento di Calcolo per selezionare l offerta economicamente più vantaggiosa: inserite le informazioni sull uso del prodotto (le celle evidenziate in azzurro nel foglio e- lettronico Costo del Ciclo di Vita devono essere compilate). Inserite le informazioni fornite nelle Schede Tecniche di Prestazione nel foglio elettronico Valutazione Economica Offerte. Lo strumento calcolerà l offerta economicamente più vantaggiosa, cioè il fornitore che ha vinto a gara. 5.4 Procedure di acquisto: la procedura Semplificata e quella Completa Sono possibili due procedure per l approvvigionamento degli apparecchi domestici: la Procedura Semplificata (Alternativa A) e la Procedura Completa (Alternativa B). Nella Procedura Semplificata vengono definiti solo requisiti minimi obbligatori per i prodotti. La valutazione finale delle offerte valide pervenute può essere effettuata confrontando il prezzo proposto per l acquisto o il Costo del Ciclo di Vita degli apparecchi, valutato mediante lo Strumento di Calcolo, tenendo conto anche dell estensione gratuita del periodo di garanzia. Nella Procedura Completa sono invece definiti criteri minimi obbligatori e criteri opzionali facoltativi a cui sono assegnati dei punti. La gara viene assegnata dopo la valutazione degli aspetti economici ed ambientali dei prodotti offerti. Alter nativa A p rocedura Semplificata Alternativa B procedura Completa Procedu ra d i gara Rispondenza ai requis iti minimi obbligatori Rispondenza ai requisiti minimi obbligatori Analisi dei costi ( Costo del Ciclo di Vita) Analisi dei costi (Costo del Ciclo di Vita) Rispondenza ai requisiti opzionali volontari Selezione dell offerta più economic amente vantaggiosa Valutazione degli aspetti economici ed ambientali Selezione dell offerta più economicamente vantaggiosa 17

18 5.5 Gli strumenti di supporto all acquisto Schede Tecniche di Prestazione Come detto precedentemente, nelle Schede Tecniche di Prestazione i criteri obbligatori costituiscono dei requisiti minimi che devono essere soddisfatti dal prodotto pena l esclusione dell offerta dalla procedura di gara. Invece la valutazione dei criteri facoltativi di tipo volontario avviene attraverso l assegnazione di uno specifico punteggio per ogni criterio, per un massimo di 100 punti, che rappresenta un prodotto rispondente a tutti i requisiti obbligatori e volontari. Nelle Schede Tecniche di Prestazione descritte in queste linee guida sono proposti sia criteri obbligatori che criteri facoltativi con i relativi punteggi, che possono essere modificati dall acquirente a seconda delle proprie specifiche necessità e valutazioni. Le Schede sono divise in sezioni: Specifiche tecniche di prodotto: in questa sezione il fornitore deve specificare le caratteristiche del prodotto offerto, in particolare sono richiesti parametri tecnici quali il volume o la capacità di carico. Consumo di energia: in questa sezione devono essere indicate la classe di efficienza energetica e il consumo di energia misurati in condizioni standard (per es. un ciclo di lavaggio standard), il consumo annuale di energia e la potenza nelle varie modalità operative. Altri parametri possono essere aggiunti se necessario. Nelle Schede Tecniche di Prestazione proposte la classe di efficienza energetica A costituisce di solito un requisito minimo obbligatorio, ad eccezione delle asciugatrici per le quali la classe C è invece richiesta come livello minimo di efficienza. Durabilità: in questa sezione devono essere indicati elementi quali la garanzia, la durata del servizio di assistenza gratuito e la disponibilità minima sia dei pezzi di ricambio che del servizio di assistenza. I valori proposti per questi parametri sono stati definiti tenendo conto dei requisiti dell etichetta ambientale comunitaria Ecolabel. La rispondenza a questi criteri di durata può influenzare significativamente la vita utile del prodotto di cui si tiene conto nel calcolo del Costo del Ciclo vi Vita. Rumore: nell etichettatura energetica comunitaria il rumore viene dichiarato sia nell etichetta che nella documentazione tecnica, ma senza che sia definita una soglia massima. I valori proposti in questa sezione sono stati definiti tenendo conto dei requisiti dell etichetta ambientale comunitaria Ecolabel. Consumo di acqua: anche il consumo di acqua è dichiarato per l etichettatura energetica comunitaria di lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, ma non è stata definita alcuna scala di efficienza d uso dell acqua. Sia i criteri minimi obbligatori che quelli facoltativi proposti in questa sezione sono stati definiti tenendo conto dei requisiti dell etichetta ambientale comunitaria Ecolabel. Criteri prestazionali: in questa sezione sono indicati i parametri prestazionali dei prodotti quali l efficienza di lavaggio e di asciugatura, che sono importanti per la soddisfazione del consumatore. I criteri minimi proposti sono basati sulle classi di efficienza dell etichettatura energetica comunitaria. Criteri ambientali: in questa sezione sono indicati parametri quali la presenza di programmi a risparmio energetico, tipo di fluidi frigorigeni ed espandenti, materiale da imballo riciclabile 18

19 derivati dall etichetta ambientale comunitaria Ecolabel. I requisiti più severi sono proposti come criteri facoltativi. Le Schede Tecniche di Prestazione per i principali apparecchi domestici descritti in queste Linee Guida possono essere scaricate dal sito web del progetto: Strumenti di Calcolo Lo Strumento di Calcolo è un file excel con due fogli di calcolo: il foglio LCC_prodotto (Costo del Ciclo di Vita) e il foglio Valutazione_economica_offerte. Calcolo del Costo del Ciclo di Vita L economicità di un offerta non dipende solo dal costo di acquisto ma anche dai costi operativi: Il costo dell acquisto generalmente include: - Il prezzo di acquisto per apparecchio - Il costo di installazione per apparecchio inclusi gli accessori - le spese di consegna - le cosiddette visible fee secondo la direttiva RAEE (relative allo smaltimento degli apparecchi a fine vita). I costi operativi annuali includono: - Il costo annuale di manutenzione e servizio - Il costo dell energia consumata - Il costo dell acqua consumata - Il costo del detersivo consumato. Tutti questi elementi dovrebbero essere considerati nel calcolo del Costo del Ciclo di Vita (LCC). Per valutare l LCC di un prodotto è necessario definire alcuni ulteriori parametri quali: - la vita media dell apparecchio - il tasso di sconto. La vita media per la maggior parte degli apparecchi domestici è stimata in 15 anni e il tasso di sconto al 5%. Questi due valori sono medie indicative e possono essere modificate dall utilizzatore sulla base di specifiche condizioni locali o delle politiche aziendali. Questi due parametri, se applicati in modo uguale a tutte le offerte, non influenzano la selezione finale dell offerta economicamente più vantaggiosa, tuttavia essi permettono di calcolare il reale costo di vita del prodotto che si vuole acquistare. Nella valutazione delle offerte è anche possibile considerare il periodo gratuito di assistenza dichiarato da ciascun fornitore. Valutazione dell Offerta Economicamente Vantaggiosa L offerta economicamente più vantaggiosa viene valutata dal rapporto fra il punteggio totale (cioè il numero dei punti totalizzati nella Scheda Tecnica di Prestazione) e il Costo del Ciclo di Vita che considera la eventuale durata del periodo gratuito di garanzia. 19

20 Gli Strumenti di Calcolo per i principali apparecchi domestici descritti in queste Linee Guida possono essere scaricati dal sito web del progetto: Uso degli strumenti di supporto nella Procedura Semplificata (Alternativa A) Per l Alternativa A si suggerisce di utilizzare la seguente procedura: Le Schede Tecniche di Prestazione includono solo i criteri minimi obbligatori. Inviate le Schede Tecniche di Prestazione ai potenziali fornitori quale componente integrale della procedura di gara e indicate che: ciascun fornitore deve obbligatoriamente completare la Scheda per il prodotto offerto i prodotti che non rispondono ai criteri minimi obbligatori sono esclusi dalla gara. La valutazione finale delle offerte che rispondono ai criteri minimi può essere effettuata sia confrontando il prezzo di acquisto che sulla base del Costo del Ciclo di Vita, determinato mediante lo Strumento di Calcolo, tenendo conto del periodo gratuito di assistenza dichiarato da ciascun fornitore Uso degli strumenti di supporto nella Procedura Completa (Alternativa B) Nell Alternativa B si suggerisce di utilizzare la seguente procedura: Le Schede Tecniche di Prestazione includono sia i criteri minimi obbligatori che quelli opzionali volontari. Inviate le Schede Tecniche di Prestazione ai potenziali fornitori quale componente integraledella procedura di gara e indicate che: ciascun fornitore deve obbligatoriamente completare la Scheda per il prodotto offerto i prodotti che non rispondono ai criteri minimi obbligatori sono esclusi dalla gara. Decidete il peso dei criteri opzionali (inclusi nelle Schede Tecniche di Prestazione) e del Costo del Ciclo di Vita e indicateli nella documentazione della gara. In particolare: Il peso relativo dei criteri opzionali per le caratteristiche ambientali può essere modificato a seconda delle specifiche necessità del soggetto appaltatore, tuttavia si raccomanda un peso del 30%, che comunque non deve superare il 45%. L'intervallo 30-45% viene considerato accettabile dalla giurisprudenza comunitaria (per evitare eventuali ricorsi degli offerenti, si veda la sentenza Wienstrom Rs.C-448/01, ) In ogni caso, il peso del costo del Ciclo di Vita dovrebbe essere superiore al 50% in modo che l aspetto economico rimanga il criterio di assegnazione più importante. La valutazione finale delle offerte valide pervenute viene effettuata attraverso lo Strumento di Calcolo che valuta l offerta economicamente più vantaggiosa rispetto ai costi totali Calcolo della convenienza economica dell Alternativa B I costi operativi hanno la stessa importanza dei costi di investimento, poiché per gli apparecchi 20

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