L'innovazione come DNA Aziendale. L'utilizzo della tecnologia RFId come facilitatore dello sviluppo.

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1 L'innovazione come DNA Aziendale. L'utilizzo della tecnologia RFId come facilitatore dello sviluppo. Alessandro Rosi Firenze 29 Aprile 2011

2 Mission del progetto 1- Innovare le modalità di gestione della filiera al fine di migliorarne l efficienza operativa interna ed esterna 2- Stimolare l acquisto dei clienti grazie ad un esperienza di più coinvolgente e dinamica Maggio

3 Applicabilità e pervasività nella SC Applicazione della tecnologia RFId nei processi interni - Fonte: Osservatorio RFId Funzionalità di prodotto Tracciabilità Anticontraffazione Reverse logistics Il grado di pervasività nella catena del valore delle applicazioni su oggetti - Fonte: Osservatorio RFId LCM Supporto alle operations 40% 30% 20% 10% 0% Asset management Controllo avanzamento produzione Trasporti Gestione dei punti vendità Logistica inbound Inventario Antitaccheggio Interazione con il consumatore 3

4 Agenda 1. Il progetto FII-RFId 2. FII-RFId: Struttura, obiettivi e pianificazione 3. Gli attori coinvolti 4. AS IS vs TO BE 5. Risultati attesi 6. Criticità riscontrate 7. Evoluzione FII- RFId nel lungo periodo 2

5 Il progetto FII-RFId Filiera Integrata Intelligente attraverso l utilizzo di tecnologie a RF FII RFId Controllo produzione Inbound Ubicazione Tracking spedizioni Outsourcing magazzino Operations shop Intelligence shop Gestione dei resi Grey market Supply Chain Monnalisa 1 STEP applicare la tecnologia RF a quei processi che: 1. necessitavano di una maggiore innovazione 2. dare un ritorno dell investimento nel minor tempo possibile 5

6 FII-RFId: Struttura, obiettivi e (1) FII RIFD I Operations II Retail 1. Garantire l originalità del capo e la tracciabilità di prodotto 2. Controllare quantità in ingresso 3. L incrementare l efficienza delle attività operative per: La gestione delle 2 scelte e capi non prodotti dichiarati lato ERP la messa a dimora delle ROC 4. Delegare fase stampa etichette 6

7 FII-RFId: Struttura, obiettivi e (2) FII RIFD I Operations II Retail 1. Incrementare l efficienza delle attività operative di negozio: a. Inbound b. Replenishment e ottimizzazione degli stock tra i punti vendita c. Lettura multipla alla cassa 2. Utilizzare le smart labels come dispositivi antitaccheggio (EAS) 3. Aumentare: la visibilità tra le aree logiche del punto vendita l esperienza di acquisto (utilizzo device intelligenti) i sell out (cross-selling e integrazione e-commerce) 7

8 FII-RFId: pianificazione (3) FII RIFD Operations Retail Autenticità e tracciabilità Stampa SM c/o façon Presa in carico merce Messa a dimora ROC Operations shop Antitaccheggio Shop experience GANTT di progetto Fasi giu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 nov-10 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11 gen-12 feb-12 Definizione e analisi Programmazione Sviluppo e testing Piltota 1 Definizione e analisi Programmazione Sviluppo e testing Piltota 2 Oggi 8

9 Gli attori coinvolti Oltre al Responsabile di progetto e ICT Manager Tag e BPR Pilota 1 Operations Supply Chain Manager Responsabile logistica Responsabile Outsourcing Responsabile della programmazione Smart labels Pilota 2 - Retail Supply Chain Manager Retail &E-Commerce Manager Marketing&Comunication Manager BPR e Gap Analysis Middleware Hardware 9

10 AS IS (1) Rapporti di fornitura e sub fornitura Centralizzato le attività strategiche Outsourcing: produzione Prodotti finiti Fornitori Materie prime Monnalisa SpA PJ Jafin Babalai Penta Service Monnalisa&Co Materie prime, istruzioni, etichette Façon Clienti 10

11 AS IS (2) Monnalisa Façon 11

12 TO BE (1) BPR Pilota capi => 10% produzione stagionale 60% capi stesi 40% appesi RFID Processo snello ed efficiente 4 Façonisti uno dei quali stampa in autonomia le smart labels

13 TO BE (2) 2 tipologie di smart labels con ID univoco QR code + ID Posizionamento tag UH432 Codice ID smart label 13

14 TO BE (3) Strumentazione RF

15 TO BE (4) Monnalisa Façon 15

16 Risultati attesi (I) TANGIBILI 1) Affidabilità di lettura in ingresso tra 98% e il 100% 2) Incremento efficienza operativa del 40% per la gestione 2 scelte e CNP 3) Riduzione del 60% tempo di messa a dimora per commessa 4) Esternalizzazione dell attività di stampa delle smart labels c/o façon INTANGIBILI 1) Reputazione del Brand Maggior trasparenza nei confronti del consumatore finale (originalitàtracciabilità) 2) Aumento soddisfazione dei punti vendita : Miglioramento dell affidabilità della filiera a valle (riduzione capi mancanti) 3) Miglioramento del flusso informativo del work in progress 16

17 Criticità 1) Lentezza della fase di stampa 2) % tag non conformi non trascurabile 3) Performance di lettura all interno del varco tra il 96-98% 4) Difficoltà nella creazione delle zone di rispetto in un contesto di magazzino già ben definito 17

18 Evoluzione del progetto nel lungo periodo 1) Tag sul capo 2) Integrazione con operatore logistico per la presa in carico merce e il tracking delle spedizioni 3) Gestione del Grey Market 4) Gestione del processo di reso merce dai negozi 18

19 Grazie per l attenzione 19