5 SALONE DELLE GIUSTIZIA GLI INGEGNERI E L AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA

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1 5 SALONE DELLE GIUSTIZIA Salone delle Fontane - Roma EUR aprile 2015 GLI INGEGNERI E L AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA (... perché il CNI al Salone della Giustizia?) aprile 2014

2 Presidente Vice Presidente Vicario Vice Presidente Segretario Tesoriere ing. Armando Zambrano ing. Fabio Bonfà ing. Gianni Massa ing. Riccardo Pellegatta ing. Michele Lapenna ing. Giovanni Cardinale ing. Gaetano Fede ing. Andrea Gianasso ing. Hansjörg Letzner ing. iunior Ania Lopez ing. Massimo Mariani ing. Angelo Masi ing. Nicola Monda ing. Raffaele Solustri ing. Angelo Valsecchi 1

3 ... perché il CNI al Salone della Giustizia? La partecipazione al Salone della Giustizia da parte del Consiglio è una tradizione molto sentita, perché i Consigli Nazionali sono per legge organi giurisdizionali stabiliti presso il Ministero e, quindi, fanno parte a pieno titolo della struttura della Giustizia. In occasione del Salone, tuttavia, il CNI ritiene che vi sia un altro aspetto che deve essere evidenziato e sottolineato e, cioè, l importante e continua attività che gli iscritti all Ordine degli ingegneri svolgono nel settore giudiziario come periti e consulenti tecnici dei giudici e dei P.M.. L ingegneria, rispetto ad altre professioni, ricopre un ruolo particolare, non soltanto perché riguarda una estesissima e variegata gamma di settori produttivi ed economici ma anche, e soprattutto, per la stessa impostazione mentale degli ingegneri, tipica di una categoria professionale che, per sua natura, è portata a verificare sempre ogni aspetto di ogni situazione, controllare le conseguenze di ogni scelta e valutare con equilibrio e prudenza i vantaggi e gli svantaggi di ogni decisione. Tutto ciò ha portato l ingegnere ad assumere un ruolo preminente nell attività di ausiliario del giudice, tanto che la sua figura oggi viene comunemente definita con il termine di ingegnere forense. Chi esercita tale attività deve saper associare alle proprie competenze tecniche una conoscenza specifica delle procedure in ambito giudiziario, sia in campo penale che in campo civile: in tal modo, diventa per il giudicante un supporto insostituibile per unire correttamente tecnica e diritto e, quindi, per valutare ogni questione e argomentazione dal punto di vista giuridico ma senza errori di valutazione dal punto di vista tecnico/scientifico, e viceversa. 2

4 Non è possibile indicare in dettaglio tutti i settori di intervento tipici degli ingegneri. Con elenco certamente non esaustivo e completo si possono citare, fra le tante, le consulenze sui seguenti argomenti: l edilizia civile e industriale le costruzioni in genere e i contratti di appalto l esecuzione di opere pubbliche le strutture la geotecnica, l idraulica i trasporti di ogni genere i crolli, gli smottamenti e simili, con riferimento alle cause e ai danni gli impianti (termici, elettrici, idrici) gli impianti industriali le macchine l automazione e la robotica la sicurezza sul lavoro gli impianti speciali l infortunistica stradale la prevenzione incendi le procedure espropriative le stime (immobiliari, societarie e di altro genere) la topografia le problematiche catastali l urbanistica le grandi opere l acustica la balistica l automazione le problematiche ambientali 3

5 Ultimamente si sono aggiunti ulteriori importantissimi settori, quali ad esempio: l ingegneria biomedica e clinica l ingegneria informatica il settore ICT (Information and Communication Technology) l ingegneria gestionale Per questi ultimi settori esistono problematiche specifiche legate al fatto che si tratta di rami dell ingegneria innovativi, per i quali manca una chiara regolamentazione. Ad esempio, è stato sottolineato il problema, particolarmente sentito, delle consulenze tecniche in campo informatico, per le quali si impone in primo luogo la necessità di limitare il conferimento di incarichi a ingegneri laureati e abilitati, ossia a tecnici veramente competenti ed esperti in tale materia (tenendo conto che attualmente, di fatto, chiunque può essere accreditato come esperto informatico, ad esempio con tre anni di iscrizione alla Camera di Commercio). La sede del Salone della Giustizia si configura quindi come una occasione di primaria importanza per sottolineare la specificità della figura dell ingegnere forense, per la quale gli Ordini territoriali e il CNI hanno posto in atto una continua e attenta attività legata all informazione, alla formazione e alla certificazione. L azione di informazione, svolta dai singoli Ordini territoriali e coordinata dal CNI, è da sempre capillare e tempestiva, con emanazione continua di circolari, news letter e comunicazioni di ogni genere. La formazione in campo giudiziario, che ora rientra a pieno titolo nella formazione continua obbligatoria, è svolta principalmente con corsi di formazione gestiti dai vari Ordini, spesso tramite fondazioni o associazioni a ciò specificatamente destinate, corsi che esaminano sotto ogni aspetto le procedure, le responsabilità e le problematiche particolari che si possono presentare. 4

6 Per quanto riguarda la certificazione, oltre ai master accademici già esistenti che portano al titolo di ingegnere forense, il CNI ha di recente dato il via alla procedura CERTING, procedura a carattere esclusivamente volontario che permetterà ai professionisti di certificare le proprie competenze in ambiti particolari. Tale procedura sarà posta alla base dell individuazione di ingegneri riconosciuti esperti del settore, per i quali la definizione di ingegnere forense non sarà quindi più soltanto una definizione correlata ad uno stato di fatto ma una competenza specificamente certificata e autenticata da un organismo terzo con metodi mutuati dalle procedure di qualità. Le procedure di certificazione, inoltre, potranno permettere la compilazione di elenchi di tecnici ausiliari del giudice suddivisi per competenze anziché per nominativi, fornendo ai magistrati un valido strumento per scegliere il proprio consulente con cognizione di causa e applicando la giusta rotazione degli incarichi. In prospettiva, potrà essere predisposto un elenco di questo genere a livello nazionale, sia come strumento di trasparenza, sia per creare una rete di comunicazione tra i CTU al fine di trovare un ausilio per la soluzione di problemi specifici. Con la partecipazione al Salone della Giustizia gli ingegneri intendono quindi sottolineare alla Magistratura e al Governo la loro disponibilità, interesse e predisposizione a svolgere l importante incarico di ausiliario del giudice, incarico che spesso porta a consulenze tecniche che assumono inevitabilmente le connotazioni di vere e proprie sentenze in ambito tecnico. Sottolineano, a conferma di tale interesse, l attività svolta nell ultimo periodo in relazione al Processi Civile Telematico, per i quali il CNI si è fatto carico di mettere a disposizione di tutti gli iscritti gli strumenti per poter accedere con semplicità al Registro Generale degli Indirizzi Elettronici gestito dal Ministero 5

7 della Giustizia (ReGIndE) e operare per l accesso ai registri di cancelleria, la gestione dei fascicoli e la trasmissione di atti e documenti. Per questo, chiedono che sia riconosciuta l importanza delle mansioni loro affidate e che, di conseguenza: siano aggiornate, come previsto dalla legge, le tariffe giudiziarie, ferme ormai da tredici anni, con conseguente urgente necessità di aggiornamento; le modalità di liquidazione dei compensi siano uniformi per tutte le sedi dei Tribunali; le incongruenze esistenti nella tariffa siano eliminate, con particolare riferimento all indegno compenso previsto per i compensi a vacazione; il testo del DM del maggio 2002 sia aggiornato negli importi e nella sua formulazione, tenendo conto dei cambiamenti avvenuti nel tempo per quanto concerne la professione di ingegnere; nella determinazione dei compensi si tenga conto di eventuali quesiti multipli; le liquidazioni siano tempestive e corrette. Infine, il CNI ritiene indispensabile evidenziare l importanza di quanto detto sulla preparazione, formazione e certificazione degli ingegneri forensi non solo nei confronti delle strutture della Giustizia ma anche nei confronti dei cittadini e dell avvocatura, posto che i consulenti tecnici non operano soltanto come ausiliari dei magistrati ma operano, ancora più spesso, come consulenti di parte. L attività di consulente di parte è difficile e di grande responsabilità in quanto, oltre a richiedere la stessa formazione e competenza del consulente tecnico d ufficio, deve essere svolta con una sensibilità particolare dovendosi confrontare con il legale da un lato e, dall altro lato, con le esigenze delle parti in prima persona. 6

8 Il CNI auspica e confida che le istituzioni rappresentate in questo importante Salone e il Ministero in particolare siano sensibili alle problematiche evidenziate e si attivino con tempestività per quanto necessario affinché i tecnici che operano nel campo giudiziario possano svolgere con fiducia e serenità, anche nel presente momento di difficoltà conseguente alla crisi economica, gli importanti compiti loro affidati nell interesse della Giustizia. 7

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