Bambini a Torino: aggiornamento

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1 Bambini a Torino: aggiornamento 211- Il numero di soggetti sottoposti a valutazione dello stato di salute e di efficienza fisica abbinata al rilascio di idoneità alla pratica sportiva non agonistica ed agonistica, che viene effettuata presso l'istituto di Medicina dello Sport FMSI di Torino, per accordo con l Assessorato allo Sport e Tempo Libero del Comune di Torino e le Direzioni Scolastiche, in coloro che frequentano il primo anno della scuola secondaria di 1 grado di Torino, è risultato nell anno scolastico 211- in tendenziale aumento rispetto agli anni precedenti (v. graf. 1) e pari a 6873 ( 36 maschi e 3263 femmine) La visita medico-sportiva non è obbligatoria. Le famiglie vengono coinvolte con la compilazione dell anamnesi medica e la firma del consenso, ma per qualsiasi motivo potrebbero non desiderare che il figlio sia sottoposto alla visita medica. Per evitarla senza una dichiarazione esplicita è sufficiente non mandare a scuola il giorno per cui la visita è organizzata. Infatti i controlli medicosportivi sono organizzati trasferendo collettivamente la classe dalla scuola all Istituto in autobus. Gli assenti possono fare il controllo medico-sportivo successivamente in un giorno di loro scelta, ma per proprio conto accompagnati dai genitori. Questo avviene in un numero limitato di casi. Le defezioni risultano leggermente maggiori nelle femmine che risultano il 47,5 dei soggetti valutati (contro il 48,6 dei soggetti di questa età) ma rimangono costanti nel tempo (47,6 il rilievo 26-7). 1

2 L incremento del numero di visite appare legato all aumento di bambini di origine non italiana, (circa il 2) anche se la maggior parte risulta nata in Italia (13,5 del totale dei soggetti visitati). I soggetti che si dedicano alla pratica dello sport sono in aumento percentualmente e in valore assoluto (v. graf. 2) con lieve prevalenza dei maschi. Rimane invece un divario rilevante per quanto riguarda la pratica agonistica tra i due sessi (48 degli sportivi rispetto al 34 delle sportive), pur considerando agonistica la danza quando si accompagna a prestazioni impegnative. Gli sport più praticati continuano ad essere gli sport tradizionali: nei maschi soprattutto il calcio, nelle femmine si contendono la palma dello sport più frequentato danza e nuoto seguiti dalla pallavolo (v. tabelle II e III). maschi femmine ore/sett ore/sett sportivi 7,5 2,5 62,5 2,2 agonisti 34,1 4,8 17,1 5 Tab. I: Pratica sportiva in funzione del sesso 2

3 SPORT PRINCIPALE MASCHI (2545) PRATICATO Calcio 4,35 Nuoto 15,99 Pallacanestro,61 Tennis 4,83 Karate 4,1 Judo 3,61 Arti marziali 3,3 Sci 2,36 Danza 2,24 Pallavolo 2,16 Rugby 1,49 Atletica 1,3 Canottaggio 1,6 Hitball,75 Scherma,75 Pallanuoto,47 Equitazione,43 Ginnastica,43 Pattinaggio su ghiaccio,43 Hockey su ghiaccio,39 Tuffi,39 Tab. II: Sport praticati come sport principale nei maschi SPORT PRINCIPALE FEMMINE(24) PRATICATO Danza 27,1 Nuoto 22,4 Pallavolo 13,24 Pattinaggio su ghiaccio 5, Ginnastica artistica 4,46 Tennis 4,22 Pallacanestro 2,99 Equitazione 2,84 Sci 2,6 Karate 2,45 Ginnastica ritmica 1,76 Atletica 1,67 Arti marziali 1,47 Ginnastica 1,23 Calcio 1,18 Judo 1,13 Nuoto sincronizzato,78 Scherma,69 Arrampicata,49 Tuffi,49 Tab. III: Sport praticati come sport principale nelle femmine Circa il 15 dei maschi e delle femmine pratica un secondo sport che nella maggior parte dei casi sono nuoto, sci e nelle femmine anche la danza. Tenendo conto di questo lo sci sale al 5 posto negli sport praticati (7,7 dei maschi e 8,9 delle femmine). Possiamo considerare l andamento 3

4 degli sport più diffusi dal 2 considerando la somma dello sport principale e secondario (v. graf. 3 e 4) constatando nei maschi una tendenza all aumento dei praticanti calcio e sci, con riduzione nella palla canestro. Nelle femmine incrementano sci e pattinaggio su ghiaccio con una riduzione nella pallavolo e ginnastica. Graf. 3: Sport praticati dai maschi Calcio Nuoto Pallacanestro Arti marziali Sci *Arti marziali comprende tutti i tipi di lotta orientale. 3 Graf. 4: Sport praticati dalle femmine Danza Nuoto Pallavolo Pattinaggio su ghiaccio Ginnastica Sci *Ginnastica comprende tutti i tipi Il 54 delle femmine e il 5 dei maschi dichiarano di desiderare praticare uno sport specifico. I desideri non modificano sostanzialmente la graduatoria degli sport praticati che pare quindi legata all esempio degli adulti, a quanto si vede alla televisione, alla tradizione. 4

5 La maggior parte di coloro che non fanno sport si dichiarano desiderosi di farlo. Circa il 5 non fa attività per problemi in qualche modo organizzativi. A questa età la pratica sportiva coinvolge per lo più anche i genitori che devono accompagnare i figli sovente lontano da casa. Graf. 5: Soggetti capaci di eseguire le attività indicate nuoto M nuoto F sci M sci F bici M bici F anno scolastico Questo maggior interesse verso lo sport e l attività motoria appare in contrasto con la tendenza alla riduzione di diverse abilità motorie come la capacità di andare in bicicletta, di nuotare e di sciare (graf. 5). Questa riduzione, seppur modesta, potrebbe essere correlata a motivi economici sia della famiglia che delle strutture sportive pubbliche e private. Complessivamente i soggetti esaminati risultano in buono stato di salute frutto di una prevenzione sempre più mirata e di buone condizioni di vita. Infatti l incidenza delle malattie infettive appare legato all uso delle vaccinazioni, mentre si può rilevare una riduzione drastica dei casi di morbillo quelli di varicella evidenziano un aumento progressivo dai primi anni 8 (v. graf. 6). Mentre il vaccino contro il morbillo pur non essendo obbligatorio viene ampiamente raccomandato dagli operatori sanitari nei primi anni di vita quello della varicella viene consigliato 5

6 solo per adolescenti ed adulti in situazioni di rischio. Risultano in aumento le allergie, che globalmente presentano una prevalenza di 19,7 nei maschi e 18,3 nelle femmine. Queste percentuali risentono indubbiamente delle modalità di raccolta del dato attraverso il questionario anamnestico compilato dai genitori, che si ritiene tendano a riferire il fenomeni allergici con maggiore evidenza di quanto messo in rilievo dai test specifici. I soggetti in terapia farmacologica antiallergica risultano stazionari (1,2 in media) come pure le intolleranze alimentari riportati mediamente nel,5 dei casi. Quindi i dati riferiti sulla prevalenza risentono indubbiamente dell attenzione posto dai genitori sul problema. In ogni caso fra i fattori responsabile dell aumento dei fenomeni allergici vanno ricordati le condizioni ambientali, l inquinamento atmosferico, il consumo di additivi e conservanti presenti nei cibi. Fra le malattie più rare è da segnala re la costante riduzione della malattia reumatica in rapporto alla riduzione di diffusione del batterio ma anche all uso precoce di antibiotici e l aumento di casi di morbo celiaco (,36 nei maschi e,4 nelle femmine) in relazione ai test diagnostici attualmente disponibili e alla loro prescrizione da parte dei pediatri. Graf. 6: Incidenza delle malattie infettive indicate nella globalità dei soggetti morbillo varicella Sono anche in progressiva e netta riduzione gli interventi chirurgici come si può osservare dal grafico 6 per quanto attiene alle tonsillectomie ed appendicectomie. Anche se risulta ancora elevato il numero di bambini che, nei primi anni di vita, è già stato sottoposto ad almeno un 6

7 intervento chirurgico la nostra osservazione indica una continua e significativa tendenza alla scelta dell intervento solo quando ritenuto strettamente necessario, ma anche ad una riduzione della gravità delle affezioni. 25 Graf. 7: Prevalenza degli interventi chirurgici indicati nella globalità dei soggetti tonsillectomia appendicectomia Dal confronto con i dati precedenti si evidenzia riduzione delle fratture in genere e quelle degli arti superiori in particolare (v. graf. 8). A questo si correla un minore prescrizione di esami radiologici, con riduzione di esposizione a radiazioni. Questo dato, tenuto conto che il 5 delle fratture avvengono in aree di gioco, potrebbero dipendere da una migliore supervisione da parte degli adulti, dall'uso di calzature appropriate e di mezzi di protezione adeguati a indicare una maggiore sensibilità alla prevenzione in aderenza anche ai principi richiamati da specifiche direttive comunitarie. 7

8 16 Graf. 8: Incidenza delle fratture ossee in funzione del sesso anno scolastico 2 maschi femmine Osservando i dati antropometrici possiamo rilevare un incremento della statura dei ragazzi con un'età media di 11,5 anni sia nei maschi che nelle femmine ed un incremento ancora più rilevante del peso, in accordo con il trend secolare di aumento dei parametri antropometrici ma anche con l'aumento del sovrappeso. Non abbiamo rilevato differenze significative dello sviluppo puberale con gli stadi di Tanner, sia nei maschi che nelle femmine rispetto agli anni precedenti, che potrebbero spiegare questi incrementi. Graf. 9: Valori medi della statura cm maschi femmine anni scolastici 8

9 Graf. : valori medi del peso corporeo kg 4 38 maschi femmine anni scolasstici In anni recenti sono stati stabiliti a livello internazionale dei valori limite per sovrappeso ed obesità del BMI (indice di massa corporea) in funzione dell età e del sesso. Secondo questi criteri possiamo osservare che risultano obesi il dei maschi e il 8,5 delle femmine con tendenza all aumento rispetto agli anni precedenti (v. graf. 11). Comportamento analogo è evidente anche relativamente alle percentuali di soggetti in sovrappeso 27 dei maschi e 26 delle femmine (v. graf. ). Per cui complessivamente presenta un eccesso significativo di peso corporeo il 39 dei maschi e il 34 delle femmine (v. graf. 13). L uso del BMI consente confronti attendibili con dati su altre popolazioni sia nazionali che internazionali. I valori sono comparabili con altri ottenuti nella popolazione italiana e risultano superiori a quelli di popolazioni anglo-sassoni europee. Le cause dell obesità sono in parte ben conosciute innanzi tutto le caratteristiche genetiche e poi l influenza dell ambiente. L aumento nel tempo nella stessa popolazione fa pensare ad un incidenza sempre più rilevante dell ambiente e delle abitudini di vita. Generalmente nei casi di obesità si parla di una generica predisposizione genetica in quanto sovente in famiglia ci sono altri casi di obesità ma la condizione necessaria perché si venga a determinare un'obesità è sempre quella dell'instaurarsi di uno squilibrio individuale tra apporto calorico da una parte e dispendio energetico dall'altra, per aumento del primo e/o per riduzione del secondo. Diversi studi hanno evidenziato i fattori legati alle abitudini alimentari e di attività fisica. Predispongono all obesità diete contenenti cibi pronti ad elevato contenuto calorico, cibi elaborati industrialmente contenenti quantità rilevanti di carboidrati e zuccheri anche sotto forma di bevande, diminuzione del consumo di fibre e di alimenti a bassa densità di sostanze energetiche, le tecniche di marketing di prodotti industriali pronti. 9

10 Graf. 11: Soggetti obesi in percentuale Anni scolastici M F Graf. : Soggetti in sovrappeso in percentuale Anno scoalstico maschi femmine Graf. 13: Totale soggetti in eccesso di peso in percentuale Anno scolastico maschi femmine

11 E stato ad esempio osservato che i macronutrienti, come grassi e carboidrati, possono avere un ruolo importante sull adiposità indipendentemente dal livello di spesa energetica globale, sesso, efficienza fisica e massa corporea dei familiari. Inoltre hanno influssi favorenti sull obesità le abitudini di vita sedentarie e la diminuzione di attività ginnico-sportive strutturata. La ridotta attività motoria contribuisce d'altra parte a rendere più difficile il controllo metabolico. Attività motoria che non significa solo attività sportiva ma più in generale attività quotidiana, quindi tipo di giochi, intensità e durata dei movimenti. Televisione e computer occupano una rilevante parte del tempo libero. E stato osservato che la prevalenza dell obesità è in rapporto con le ore passate davanti alla televisione. Inoltre per i problemi del tempo e del traffico il bambino viene trasportato a scuola dall auto dei genitori, si tende ad usare l ascensore invece delle scale, i giochi all esterno sono per lo più considerati pericolosi per l assenza di spazi riservati. Tutto questo significa meno movimento e minor dispendio energetico. A questa età la pratica dello sport si associa ad un miglior controllo del peso corporeo. Possiamo notare infatti che sia per i maschi che per le femmine tra coloro che fanno sport vi è un numero significativamente più alto di soggetti in normopeso e significativamente più basso di obesi. Fra i soggetti che fanno sport agonistico in entrambi i sessi vi è un numero maggiore di normopesi ed un numeri minore di soggetti in sovrappeso ed obesi rispetto ai soggetti che fanno sport a livello ludico. E necessario nell interpretare questi dati tenere conto del fatto che gli obesi possono avere più difficoltà a fare sport specie a livello agonistico e che quindi si autoescludano da questa pratica riducendo quindi la prevalenza dell'obesità negli sportivi. D altra parte a questa età anche l agonismo è giustamente affrontato con spirito ludico ed il controllo del peso corporeo non è ritenuto fondamentale per il successo come in età successive in molti sport. Ma lo squilibrio energetico fra le calorie apportate con gli alimenti e quelle spese con l attività fisica non può essere compensato solo dalla pratica dello sport organizzato. Lo sport da questo punto di vista è un correttivo che va tenuto in considerazione, ma non è sufficiente da solo a risolvere il problema. E necessario aumentare l attività motoria anche in altra parte del tempo libero sostituendo giochi e passatempi sedentari. E stato infatti affermato che per uno sviluppo ottimale del bambini somatico e funzionale sono necessari 9 minuti al giorno di attività fisica in particolare per prevenire la resistenza all insulina, che sembra avere un ruolo centrale per i fattori di rischio delle malattie cardiocircolatorie. La riduzione dell attività motoria e il sovrappeso hanno effetti negativi sull efficienza fisica. Il parametro più significativo per la valutazione dell'efficienza fisica è rappresentato dalla massima 11

12 potenza aerobica, misurata mediante la determinazione del VO2max con metodo diretto o indiretto. Questo valore è in relazione alle dimensioni del corpo e quindi per i confronti è più interessante utilizzare il valore di consumo massimo di O2 riferito a un kg di peso corporeo. Se osserviamo il comportamento di questo parametro negli anni constatiamo una progressiva e lenta riduzione dei valori medi nella nostra popolazione (v. graf. ). 45 Graf. 14: Andamento del Vo2max negli anni in maschi e femmine di 1a media maschi femmine ml/kgmin anno scolastico Questa riduzione è legata in parte all aumento del peso corporeo in parte alla riduzione dell attività fisica quotidiana. La minor modificazione nelle femmine può essere legata al fatto che in media le bambine tradizionalmente hanno sempre preferito giochi con minori movimenti attivi rispetto ai maschi e risentono quindi maggiormente delle abitudini di vita più sedentaria. Le differenze fra maschi e femmine di 11 anni nei valori di potenza aerobica da noi rilevate sono risultate simili a quelle riportate in letteratura invece nostri valori assoluti confrontati con la letteratura sembrano indicare d altra parte una condizione di ridotta efficienza aerobica della nostra popolazione rispetto a varie popolazioni europee. I valori variano in funzione dell attività svolta infatti i dati sia nei maschi che nelle femmine i soggetti che fanno sport agonistico presentano valori significativamente superiori.

13 Graf. 15: Valori dell'indice di forza per kg di peso corporeo N/kg maschi femmine La forza muscolare presenta un andamento negli anni simile alla potenza aerobica nei maschi, mentre le femmine evidenziano un tendenziale aumento negli ultimi anni con conseguente attenuazione della differenza rispetto ai maschi, forse in relazione all incremento della pratica sportiva (v. graf. 15). A questa età l eccesso di carico che i soggetti in sovrappeso devono trasportare con il loro corpo, determina in parte un effetto allenante. Infatti il massimo consumo di O2 in valore assoluto risulta superiore nei soggetti in sovrappeso e obesi rispetto ai normali. Il compenso metabolico e circolatorio non è però completo infatti i valori di massima potenza aerobica espressi per kg di peso corporeo risultano superiori nei soggetti in normopeso nei maschi del 18 rispetto ai soggetti in sovrappeso e del 46 rispetto agli obesi, nelle femmine rispettivamente del 2 e 44. (v. tab IV). MASCHI FEMMINE parametro normali sovrappeso obesi normali sovrappeso obese VO2max /peso m 42,7 36,1 29,2 41,1 34,3 28,6 ml/(kg min) DS 6,2 5,1 4,6 4,9 4,7 4,3 forza est. tronco m 14, 11,3 9,4 11,7 9,6 7,9 N/kg DS 3,6 2,7 2,1 2,8 2,2 2,3 Tab. IV: Valori medi e deviazione standard del massimo consumo di ossigeno e della forza rispetto al peso corporeo in funzione del sesso e del sovrappeso 13

14 Anche per quanto riguarda l'apparato muscolare sono stati riscontrati risultati analoghi. I soggetti in eccedenza ponderale hanno valori assoluti superiori ai soggetti in normopeso sia nei maschi che nelle femmine ma se valutiamo la forza in rapporto al peso corporeo i valori nei soggetti in normopeso sono superiori, ad esempio per i muscoli del tronco nei maschi in media del 24 rispetto ai soggetti in sovrappeso e del 49 rispetto agli obesi e nelle femmine rispettivamente del 22 e 48. L aspetto più appariscente dell analisi dei dati relativi alla attuale popolazione di Torino di 11 anni è il trend secolare della riduzione dell efficienza fisica, che sembra uno degli elementi caratterizzanti i paesi industriali in concomitanza con l incremento del sovrappeso. Questo aspetto richiede attenzione non solo per i riflessi sulle capacità atletiche sportive ma soprattutto per l aumento del rischio cardiovascolare nell età adulta. E quindi necessario cambiare le abitudini motorie. Ulteriori sforzi debbono però essere fatti per aumentare l attività fisica dei bambini a scuola ma anche nel tempo libero coinvolgendo maggiormente tutta la famiglia. La disponibilità di alcuni apparecchi elettronici per il monitoraggio dei movimenti e del dispendio energetico (accelerometri e cardiofrequenzimetri) potrebbero essere di aiuto ai soggetti che, per caratteristiche metaboliche geneticamente dipendenti, presentano una predisposizione ad accumulare grasso in eccesso per avere un riscontro immediato della quantità di attività e del raggiungimento dell obiettivo prescritto. La promozione della salute deve essere fatta anche con un alimentazione più equilibrata. Un alimentazione normale in genere fornisce una quantità di calorie superiore a quelle necessarie per l equilibrio metabolico, che fortunatamente nella maggior parte dei soggetti non vengono immagazzinate dall organismo ma che in ogni caso rappresentano uno spreco di risorse. Questa attenzione nei confronti dell equilibrio energetico, energia spesa in rapporto a quella ingerita con gli alimenti, nei bambini dovrebbe essere posta in atto il più precocemente possibile. 14

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