L analisi delle cause degli incidenti stradali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L analisi delle cause degli incidenti stradali"

Transcript

1 Seminario L importanza dei dati per la sicurezza stradale Firenze, 14 novembre 2012 L analisi delle cause degli incidenti stradali Prof. Ing. Alfonso Montella Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Ingegneria dei Trasporti Luigi Tocchetti alfonso.montella@unina.it

2 Sommario 1) I fattori contributivi degli incidenti 2) L analisi dei dati di incidente 3) L ispezione del sito 4) Caso studio A. Montella, Sicurezza stradale, a.a. 2012/2013 2

3 Parte 1 I fattori contributivi degli incidenti A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 3

4 I fattori contributivi degli incidenti Le principali disfunzioni del sistema utente ambiente strada traffico che hanno causato l incidente A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 4

5 L individuazione dei fattori contributivi La domanda Perchè gli utenti stradali hanno sbagliato ad interagire con l ambiente circostante? La difficoltà Ogni incidente è il risultato di un unica catena di eventi e non è sempre possibile individuare tutti gli elementi ed i loro collegamenti A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 5

6 La classificazione dei fattori I fattori contributivi principali Il contributo agli incidenti è ritenuto molto probabile ed essenziale I fattori contributivi secondari Il contributo agli incidenti è ritenuto possibile e minore A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 6

7 Le fasi di analisi Analisi dei dati di incidente Identificare le caratteristiche peculiari della distribuzione degli incidenti Ispezione dei siti Verificare se le caratteristiche degli incidenti sono legate a condizioni di rischio dei siti A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 7

8 Fonte dei dati Macro dati ISTAT/Centri di monitoraggio Analisi aggregate a livello di area geografica estesa Micro dati ISTAT/Centri di monitoraggio Analisi aggregate a livello di strada o area geografica limitata Rapporti di incidente delle forze dell ordine Analisi diasaggregate a livello di specifico sito e specifico incidente A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 8

9 I dati criticità Macro dati ISTAT/Centri di monitoraggio I centri di monitoraggio non sono diffusi su tutto il territorio nazionale I macro dati ISTAT consentono solo analisi aggregate a livello di area geografica estesa A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 9

10 I dati criticità Micro dati ISTAT Molte informazioni essenziali non sono accessibili agli esperti di sicurezza Non sono presenti gli incidenti con danni materiali I feriti non sono classificati in lievi e gravi Non è riportato il numero di occupanti di tutte le unità di traffico Non è classificata la gravità delle ferite per tutti gli utenti della strada coinvolti (anche i non feriti) A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 10

11 I dati criticità Micro dati ISTAT La localizzazione è insufficiente per una analisi dei fattori contributivi Fino al 2010 la localizzazione è riferita al km Incidenti , area extraurbana Tipo di strada Incidenti localizzati Incidenti % localizzati Altra strada ,2% Strada comunale extraurbana ,8% Strada provinciale extraurbana ,2% Strada regionale extraurbana ,9% Strada statale extraurbana ,1% Autostrada ,1% Totale complessivo ,2% A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 11

12 I dati criticità Micro dati ISTAT Non è presente la descrizione della dinamica dell incidente Non è presente lo schizzo planimetrico dell incidente Non sono presenti foto dell incidente (veicoli e strada) A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 12

13 I dati criticità Micro dati ISTAT La classificazione è basata solo sul tipo di collisione La classificazione non considera che Un incidente è un evento multi-fattoriale Ogni incidente è caratterizzato da una catena di eventi che hanno condotto alla collisione e ai seguenti danni e/o ferite A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 13

14 I dati criticità Micro dati ISTAT Non sono presenti informazioni sui cantieri stradali Le informazioni non consentono di indicare sia caratteristiche planimetriche che altimetriche p.e., le curve in salita, in piano o in discesa hanno caratteristiche diverse Lo stesso avviene per altre caratteristiche che sono considerate indipendenti mentre è invece necessario considerare la combinazione di più caratteristiche A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 14

15 I dati criticità Micro dati ISTAT Non sono presenti informazioni su tutti gli oggetti colpiti in carreggiata Non sono presenti informazioni su tutti gli oggetti colpiti fuori della carreggiata Non sono indicate tutte le violazioni al codice (campi rigidi che non consentono l inserimento di tutte le informazioni) Non sono presenti dati affidabili su tasso alcolemico e utilizzo dei dispositivi di sicurezza A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 15

16 I dati criticità Dati delle forze dell ordine I dati dei diversi organi di rilievo non sono uniformi La qualità dei dati è fortemente variabile I dati sono acquisiti anche da personale non specilizzato (gli ausiliari) La standardizzazione dei dati non è sufficiente A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 16

17 Parte 2 Analisi dei dati di incidente A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 17

18 Analisi dei dati di incidente Metodi di analisi Matrice dei fattori a) Si definiscono le caratteristiche principali di ogni incidente nel sito di studio b) Si confrontano le caratteristiche del sito di studio con quelle dei siti di controllo c) Si identificano Ie caratteristiche dominanti, ossia le caratteristiche sovrarappresentate nel sito di studio d) Si effettua un test statistico per verificare il livello di significatività della differenza tra le caratteristiche nel sito di studio e le caratteristiche nei siti di controllo A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 18

19 Analisi dei dati di incidente Metodi di analisi Diagrammi di condizione a) Rappresentazione schematica delle condizioni del sito Geometria Sezione trasversale Segnaletica Ostacoli alla visibilità Ostacoli sul margine b) Consente una valutazione preliminare delle condizioni del sito che possono aver influenzato gli incidenti A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 19

20 Analisi dei dati di incidente Metodi di analisi Diagrammi di collisione a) Simbolo grafico che indica per ogni incidente La localizzazione dell incidente Le manovre dei veicoli Data e l ora dell incidente Caratteristiche del fondo stradale Veicoli coinvolti Conseguenze dell incidente b) Analisi di insieme delle caratteristiche degli incidenti A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 20

21 Le matrici dei fattori Fonte: UK Highway Agency, Design Manual for Roads and Bridges. HD 19/03 Road Safety Audit, Annex G. A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 21

22 Matrice dei fattori Le caratteristiche dell incidentalità nel sito in esame sono confrontate con le stesse caratteristiche in siti di riferimento assimilabili Analisi statistica dei dati Test binomiale A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 22

23 a Il test binomiale La probabilità che la proporzione di un particolare tipo di incidente è maggiore di una soglia di riferimento è x 1 i n i 1- P (X x -1, n, p)=1- B (x -1, n, p)=1- p (1 p) dove a = probabilità x = numero di incidenti nel sito di studio con la caratteristica in esame n = numero totale di incidenti nel sito di studio p = probabilità di riferimento i 0 n! ( n i)! i! A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 23

24 Esempio 1 Dati Nel sito di studio si sono verificati 6 incidenti su strada bagnata 3 incidenti su strada asciutta Nei siti di controllo si sono verificati Domande 38 incidenti su strada bagnata 100 incidenti su strada asciutta 1. Qual è la caratteristica di incidente sovrarappresentata nel sito di studio? 2. Qual è la probabilità di errore nell affermare che una caratteristica di incidente è sovrarappresentata nel sito di studio? A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 24

25 Esempio 1 Analisi preliminare dei dati Preparazione di una tabella di contingenza per l elaborazione dei dati Sito Controllo Totale Bagnato Asciutto Totale A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 25

26 Esempio 1 Risposta 1 Nel sito di studio % incidenti su strada bagnata = 6/(6+3) = 66.7% % incidenti su strada asciutta = 3/(6+3) = 33.3% Nei siti di controllo % incidenti su strada bagnata = 38/(38+100) = 27.5% % incidenti su strada asciutta = 100/(38+100) = 72.5% La caratteristica sovrarappresentata è Incidente su strada bagnata (66.7% vs. 27.5%) A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 26

27 Esempio 1 Risposta 2 Applicazione del test binomiale a 1-P (X x -1, n, p)=1- Distrib.Binom (x -1, n, p) dove: x = numero di incidenti su strada bagnata nel sito di studio = 6 n = numero di incidenti totali nel sito di studio = = 9 p = proporzione di incidenti su strada bagnata nel sito di controllo = (27.5%) a 1-P (X 6-1, 9, 0.275) =1- Distrib.Binom.(6-1, 9, 0.275) = Nel sito di studio l incidente su strada bagnata è sovrarappresentato (66.7% vs. 27.5%) con una probabilità di errore a pari a A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 27

28 Il diagramma di condizione Rappresentazione schematica del sito per fornire uno schema grafico collegato ai risultati del diagramma di collisione A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 28

29 Il diagramma di collisione Le caratteristiche dell incidentalità possono diventare evidenti con il diagramma di collisione rappresentazione schematica di tutti gli incidenti che hanno luogo in uno specifico sito in un dato periodo di tempo A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 29

30 Il diagramma di collisione Ogni incidente è rappresentato da una serie di frecce, una per ogni veicolo o pedone coinvolto, che indicano l esatta localizzazione, la direzione di marcia e la manovra A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 30

31 Il diagramma di collisione Le frecce possono essere etichettate con codici che contengono (p.e.) la data l ora Il giorno Il numero identificativo la gravità dell incidente il tipo di incidente i veicoli coinvolti lo stato della pavimentazione le condizioni atmosferiche le condizioni di illuminazione A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 31

32 Il diagramma di collisione Fonte: AASHTO, Highway Safety Manual, First Edition. A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 32

33 Il diagramma di collisione Fonte: AASHTO, Highway Safety Manual, First Edition. A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 33

34 Il diagramma di collisione Fonte: UK Highway Agency, HD 19/03 Road Safety Audit, Annex G. A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 34

35 Parte 3 Le ispezioni del sito A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 35

36 I fattori contributivi Le esperienze di studi precedenti hanno evidenziato che in molti casi esiste una associazione tra Caratteristiche dominanti degli incidenti (p.e., incidenti su strada bagnata) Fattori contributivi (p.e., inadeguata aderenza della pavimentazione) In relazione alle caratteristiche dominanti degli incidenti Ipotesi preliminari sui fattori contributivi Verifica in sito dell esistenza dei fattori contributivi A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 36

37 Caratteristiche e fattori contributivi Fonte: PIARC, Road Safety Manual. Appendix 6-2. Fonte: AASHTO, Highway Safety Manual, First Edition. A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 37

38 L ispezione dei siti Obiettivi Investigare come l ambiente stradale è stato percepito ed utilizzato dai differenti utenti della strada coinvolti nell incidente Indagare i possibili aspetti che possono aver influenzato l incidente Verificare se le ipotesi elaborate in fase di analisi dei dati trovano riscontro nel sito A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 38

39 L ispezione dei siti Gli ispettori Gruppo di 2-4 esperti di sicurezza, che assicura scambio di idee tra differenti esperti approfondimento di più punti di vista maggiore obiettività nel processo A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 39

40 L ispezione dei siti Il momento di ispezione Diurno la strada e l ambiente stradale sono facilmente percepiti Notturno la strada e l ambiente stradale sono percepiti diversamente di notte A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 40

41 L ispezione dei siti Le attrezzature abbigliamento protettivo ad elevata visibilità fotocamera videocamera per registrare il comportamento degli utenti ruota di misura o distanziometro laser per misurare le distanze di visibilità, la larghezza della sezione e altre grandezze rilevanti inclinometro per misurare la pendenza trasversale (eventuale) misuratori di velocità (eventuali) contatori di traffico (eventuali) cronometro (eventuale) A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 41

42 L ispezione dei siti La documentazione Copia dei rapporti di incidente (o documentazione di sintesi) Tabelle di sintesi dei dati di incidente Risultati delle analisi statistiche Diagrammi di condizione Diagrammi di collisione Planimetrie Conteggi di traffico Rilievi di velocità A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 42

43 L ispezione dei siti Le modalità ispettive La strada viene percorsa in modo da simulare tutte le tipologie di utenti coinvolti nell incidente conducenti di veicoli commerciali automobilisti motociclisti ciclisti pedoni A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 43

44 L ispezione dei siti Le modalità ispettive Analisi dettagliata del sito interazione con l ambiente circostante pavimentazione barriere di sicurezza ostacoli sui margini impianti di illuminazione segnaletica orizzontale segnaletica verticale delineazione percorsi pedonali A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 44

45 L ispezione dei siti Le modalità ispettive Analisi dettagliata del sito distanze di visibilità disponibili (misurabili con una ruota di misura o un distanziometro laser) larghezza delle corsie e delle banchine presenza di tracce di incidenti (barriere danneggiate, vetri sulla pavimentazione, tracce di frenata, ecc.) A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 45

46 L ispezione dei siti Le modalità ispettive Analisi dettagliata del comportamento degli utenti rispetto delle regole di precedenza traiettorie dei veicoli velocità code frenate improvvise sorpassi pericolosi invasione delle corsie opposte volume e composizione del traffico A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 46

47 Parte 4 Un caso studio A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 47

48 Un esempio nel comune di Napoli Montella A., Identifying crash contributory factors at urban roundabouts and using association rules to explore their relationships to different crash types. Accident Analysis and Prevention, Vol. 43(4), pp , doi: /j.aap A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 48

49 Un esempio nel comune di Napoli Montella A., Identifying crash contributory factors at urban roundabouts and using association rules to explore their relationships to different crash types. Accident Analysis and Prevention, Vol. 43(4), pp , doi: /j.aap A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 49

50 R15, Leg3, 6 Crashes Too large radius of deflection ( ) Negative deviation angle (-73.9 ) Eccentricity (27.3 m) R4, Leg1, 6 Crashes Too large radius of deflection ( m) Too small deviation angle (7.7 ) R4, Leg3, 4 Crashes Too large radius of deflection ( m) R10, Leg1, 4 Crashes Too large entry width (6.4 m) A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 50

51 Le tecniche di data mining Le tecniche di data mining consentono di individuare relazioni e interdipendenze nell ambito di grandi moli di dati e grandi quantità di informazioni A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 51

52 Gli alberi di classificazione Um Node 0 F = 1,853 (3.3%) I = 54,161 (96.7%) Total = 56,014 (100.0%) Road type Ot I = 97.7% Node 1 Total = 88.8% F =11.5% Total =11.2% Node 2 Pedestrian age Lighting >65 65 Nt Dy F=4.4% Total= 31.1% Node 3 I= 98.9 Total=57.7% Node 4 F= 17.6% Total= 4.3% Node 5 F= 7.8% Total= 7.0% Node 6 Pedestrian age > Lighting Pedestrian age >45 45 Node 7 F= 6.0% Total=14.4% Node 8 I= 97.0% Total= 16.7% Node 9 I= 98.0% Total= 17.4% Node 10 I= 99.2 % Total= 40.2% F= 10.7% Node 11 Total= 4.1% Node 12 F= 3.8% Total= 2.9% Lighting Involved vehicle Nt Dy Truck Ot Pedestrian age Involved vehicle Ot Road type Rp, Rn, Mw Node 13 F= 9.9% Node 14 F= 5.0% Node 15 F= 7.0 % Node 16 I = 97.3% Node 17 I= 97.6% Node 18 I= 99.0 % Node 19 I = 97.3% Node 20 I= 99.4% Node 22 I= 98.0% Node 23 F= 8.4% A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 52

53 Le regole associative Montella A., Aria M., D Ambrosio A., Mauriello F., Analysis of powered two-wheeler crashes in Italy by classification trees and rules discovery. Accident Analysis and Prevention, in press, doi: /j.aap A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 53

54 Grazie per l attenzione! A. Montella, L'analisi delle cause degli incidenti stradali 54

Parte I. Prof. Ing. Francesco Canestrari Università Politecnica delle Marche

Parte I. Prof. Ing. Francesco Canestrari Università Politecnica delle Marche Parte I Università Politecnica delle Marche Introduzione 1. I segnali orizzontali, tracciati sulla strada, servono per regolare la circolazione, per guidare gli utenti e per fornire prescrizioni od utili

Dettagli

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell aderenza e l equazione generale del moto

Dettagli

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO VIII Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE Roma, 5 novembre 2003 PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO Massimo Capobianco, Giorgio Zamboni

Dettagli

LE PROCEDURE DI ANALISI DI SICUREZZA SULLA VIABILITA ESISTENTE

LE PROCEDURE DI ANALISI DI SICUREZZA SULLA VIABILITA ESISTENTE Provincia Regionale di Catania Unione Europea DICA Università degli Studi di Catania PROJECT TREN-03-ST-S07.31286 Identification of Hazard Location and Ranking of Measures to Improve Safety on Local Rural

Dettagli

PROVINCIA DI VENEZIA - MONITORAGGIO TRAFFICO 2000-2005

PROVINCIA DI VENEZIA - MONITORAGGIO TRAFFICO 2000-2005 204 APPENDICE A 205 L utilizzabilità dei provenienti dalle apparecchiature di rilevazione deve essere verificata attraverso la presenza di eventuali anomalie che possano rendere in tutto o in parte inutilizzabili

Dettagli

Sistema di diagnosi CAR TEST

Sistema di diagnosi CAR TEST Data: 30/09/09 1 di 7 Sistema di diagnosi CAR TEST Il sistema di diagnosi CAR TEST venne convenientemente utilizzato per: - verificare che la scocca di un veicolo sia dimensionalmente conforme ai disegni

Dettagli

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Milano

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Milano I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia L incidentalità sulle strade della provincia di Milano Novembre 2014 Per accedere al data-base dell incidentalità stradale

Dettagli

Tavola 1 Incidenti stradali, morti e feriti

Tavola 1 Incidenti stradali, morti e feriti PRINCIPALI EVIDENZE DELL INCIDENTALITÀ STRADALE IN ITALIA I numeri dell incidentalità stradale italiana Nel 2011, in Italia si sono registrati 205.638 incidenti stradali, che hanno causato 3.860 morti

Dettagli

REGOLE DEL CODICE DELLA STRADA PER LA CIRCOLAZIONE DELLE BICICLETTE

REGOLE DEL CODICE DELLA STRADA PER LA CIRCOLAZIONE DELLE BICICLETTE REGOLE DEL CODICE DELLA STRADA PER LA CIRCOLAZIONE DELLE BICICLETTE La circolazione dei velocipedi è regolata dall art. 182 del D.Lgs. n. 285/1992 e successive modificazioni ed integrazioni (Codice della

Dettagli

MIGLIORARE LA SICUREZZA STRADALE DEI PEDONI: DAGLI SCENARI DI INCIDENTE ALLE CONTROMISURE

MIGLIORARE LA SICUREZZA STRADALE DEI PEDONI: DAGLI SCENARI DI INCIDENTE ALLE CONTROMISURE III CONVEGNO LA SICUREZZA SULLE STRADE DELLA CITTA CAMMINARE IN PERIFERIA Lucca, 21 febbraio 2008 MIGLIORARE LA SICUREZZA STRADALE DEI PEDONI: DAGLI SCENARI DI INCIDENTE ALLE CONTROMISURE Dott. Ing. Francesca

Dettagli

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Mantova

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Mantova I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia L incidentalità sulle strade della provincia di Mantova Novembre 2014 Per accedere al data-base dell incidentalità stradale

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Brescia

I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia. L incidentalità sulle strade della provincia di Brescia I dossier del Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia L incidentalità sulle strade della provincia di Brescia Novembre 2014 Per accedere al data-base dell incidentalità stradale

Dettagli

B.4 ANALISI DI SICUREZZA DI UNA STRADA ESISTENTE IN

B.4 ANALISI DI SICUREZZA DI UNA STRADA ESISTENTE IN B.4 ANALISI DI SICUREZZA DI UNA STRADA ESISTENTE IN AMBITO EXTRAURBANO B.4.1 INTRODUZIONE 1. Questo rapporto descrive un analisi di sicurezza di fase 5 condotta su una strada in esercizio (SS xx Km 78-90).

Dettagli

L incidentalità stradale in Piemonte al 2013- Rapporto 2014 Regione Piemonte, Piazza Castello, 165, Torino, 27 ottobre 2014

L incidentalità stradale in Piemonte al 2013- Rapporto 2014 Regione Piemonte, Piazza Castello, 165, Torino, 27 ottobre 2014 Premessa : LA RILEVAZIONE STATISTICA DEGLI INCIDENTI STRADALI IN PIEMONTE Nel 2008 la Regione Piemonte, tramite l Ufficio di Statistica e la Direzione Trasporti, ha aderito al Protocollo d Intesa a livello

Dettagli

Progetti strategici per il Territorio Snodo di Jesi Messa in sicurezza e riqualificazione SS76

Progetti strategici per il Territorio Snodo di Jesi Messa in sicurezza e riqualificazione SS76 Progetti strategici per il Territorio Snodo di Jesi Enrico Pastori TAVOLO TECNICO ALLARGATO Jesi, 19 novembre 2009 Indice della presentazione Stato di fatto Obiettivi del progetto Descrizione del progetto

Dettagli

OBIETTIVI DESTINATARI DEL CORSO

OBIETTIVI DESTINATARI DEL CORSO PROPOSTA PER PERCORSO FORMATIVO: Corso di formazione per operatori e preposti addetti alle pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgano

Dettagli

Appendice III. Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi

Appendice III. Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi Appendice III (articolo 5, comma 1 e art. 22 commi 5 e 7) Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi 1. Tecniche di modellizzazione 1.1 Introduzione. In generale,

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA

LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA ALLEGATO 4 LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA I dati sui quali si basa la presente elaborazione statistica fanno riferimento al numero di partecipazioni

Dettagli

PRONTUARIO PER IL RILEVAMENTO DI INCIDENTE STRADALE CON SOLI DANNI A COSE

PRONTUARIO PER IL RILEVAMENTO DI INCIDENTE STRADALE CON SOLI DANNI A COSE (Timbro lineare dell ufficio) Prot. N. PRONTUARIO PER IL RILEVAMENTO DI INCIDENTE STRADALE CON SOLI DANNI A COSE Operatori: (qualifica, cognome e nome) DATA: LOCALITÀ: ORARIO: incidente intervento OPERAZIONI

Dettagli

IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO

IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO STRABUS Aspetti generali (1) Il servizio STRABUS permette di analizzare e valutare lo stato

Dettagli

IL CAMPIONAMENTO NELLA REVISIONE CONTABILE

IL CAMPIONAMENTO NELLA REVISIONE CONTABILE Università RomaTre. Facoltà di Economia Federico Caffè Prof. Ugo Marinelli Anno Accademico 07-08 1 PREMESSA RACCOLTA SUFFICIENTI ED APPROPRIATI ELEMENTI PROBATIVI LA È SVOLTA IN BASE A VERIFICHE DI CAMPIONI

Dettagli

La Nabla Quadro s.r.l.

La Nabla Quadro s.r.l. La Nabla Quadro s.r.l. Nasce dall iniziativa di ingegneri con esperienza decennale nell ambito dello studio e controllo delle ricadute ambientali dovute alla costruzione e all esercizio di infrastrutture

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione SORVEGLIANZA E PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI

REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione SORVEGLIANZA E PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione SORVEGLIANZA E PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI 1 Premessa Il determinismo degli incidenti stradali risulta in una particolare

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Valutazione dei rischi

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Valutazione dei rischi 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Lo scopo di questa procedura è di descrivere i criteri, le modalità operative e le responsabilità per: effettuare la valutazione

Dettagli

Progetto DAVID Insieme per la sicurezza

Progetto DAVID Insieme per la sicurezza Incontri di sensibilizzazione alla sicurezza stradale rivolti agli studenti delle scuole superiori Il progetto è un programma di incontri nelle scuole superiori, organizzati dalla Polizia Municipale in

Dettagli

Settori di attività economica

Settori di attività economica ELABORAZIONE DEI DATI QUALITATIVI Chiara Lamuraglia 1. Premessa Al fine di ottenere informazioni di carattere qualitativo che consentissero di interpretare e leggere in modo più approfondito i dati statistici,

Dettagli

Procedura concordata tra Regione e Province per l attuazione del 3 Programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale

Procedura concordata tra Regione e Province per l attuazione del 3 Programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale Procedura concordata tra Regione e Province per l attuazione del 3 Programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale DOCUMENTO DI SINTESI Sommario: 1.Campo d intervento... 2.Obiettivi...

Dettagli

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono

Dettagli

PROVINCIA DI LIVORNO Osservatorio trasporti PROGETTO SIRSS

PROVINCIA DI LIVORNO Osservatorio trasporti PROGETTO SIRSS PROVINCIA DI LIVORNO Osservatorio trasporti PROGETTO SIRSS Analisi multivariata degli incidenti su tutte le strade della Provincia di Livorno nell anno 2008, sulla base dei dati pervenuti al 16/11/2009.

Dettagli

«VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DI UN PANNELLO A MESSAGGIO VARIABILE LOCALIZZATO NELLA PIANA DI LUCCA»

«VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DI UN PANNELLO A MESSAGGIO VARIABILE LOCALIZZATO NELLA PIANA DI LUCCA» «VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DI UN PANNELLO A MESSAGGIO VARIABILE LOCALIZZATO NELLA PIANA DI LUCCA» SISTEMI DI INFORMAZIONE I sistemi di informazione sono apparati costituiti da strumentazione connessa

Dettagli

Lezione PONTI E GRANDI STRUTTURE. Prof. Pier Paolo Rossi Università degli Studi di Catania

Lezione PONTI E GRANDI STRUTTURE. Prof. Pier Paolo Rossi Università degli Studi di Catania Lezione PONTI E GRANDI STRUTTURE Prof. Pier Paolo Rossi Università degli Studi di Catania Azioni variabili da traffico Azioni sugli impalcati Azioni variabili da traffico I carichi variabili da traffico

Dettagli

LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA. Fondazione per la Sicurezza Stradale

LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA. Fondazione per la Sicurezza Stradale LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA Fondazione per la Sicurezza Stradale LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

Direzione Regionale Lazio «Analisi delle dinamiche incidentali e identificazione delle cause: la metodologia Infor.MO e l applicativo gestionale»

Direzione Regionale Lazio «Analisi delle dinamiche incidentali e identificazione delle cause: la metodologia Infor.MO e l applicativo gestionale» Direzione Regionale Lazio «Analisi delle dinamiche incidentali e identificazione delle cause: la metodologia Infor.MO e l applicativo gestionale» Diego De Merich, DMEILA INAIL Direzione Regionale Lazio

Dettagli

Applicazione e valutazione della tecnica di ispezione presso le imprese alimentari. Marco Luvisi 16-17_Luglio_2013

Applicazione e valutazione della tecnica di ispezione presso le imprese alimentari. Marco Luvisi 16-17_Luglio_2013 Applicazione e valutazione della tecnica di ispezione presso le imprese alimentari Marco Luvisi 16-17_Luglio_2013 1 Indice Contesto di riferimento; Descrizione della sessione di addestramento; Elementi

Dettagli

Safety Tutor UN SISTEMA PER LA SICUREZZA STADALE. Principi opera+vi, pun+ di forza ed efficacia del sistema

Safety Tutor UN SISTEMA PER LA SICUREZZA STADALE. Principi opera+vi, pun+ di forza ed efficacia del sistema 1 Safety Tutor UN SISTEMA PER LA SICUREZZA STADALE Principi opera+vi, pun+ di forza ed efficacia del sistema SafetyTutor Idea di base Il sistema nasce in stretta collaborazione con la Polizia Stradale

Dettagli

La manutenzione delle strade: problemi ed esperienze di soluzioni applicate in Provincia e nel panorama europeo

La manutenzione delle strade: problemi ed esperienze di soluzioni applicate in Provincia e nel panorama europeo Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli Convegno 10.000 ore della nostra vita perse nel traffico : gli Ingegneri avanzano proposte 17 novembre 2008 La manutenzione delle strade: problemi ed esperienze

Dettagli

La definizione di procedure organizzative, manutentive e comportamentali in ambienti a rischio di esplosione. Ing. Marzio Marigo

La definizione di procedure organizzative, manutentive e comportamentali in ambienti a rischio di esplosione. Ing. Marzio Marigo La definizione di procedure organizzative, manutentive e comportamentali in ambienti a rischio di esplosione Ing. Marzio Marigo Rimini, 7 settembre 2012 Art. 290, comma 1 D.Lgs. 81/08 ( ) il DDL valuta

Dettagli

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO L indagine si è svolta nel periodo dal 26 agosto al 16 settembre 2014 con l obiettivo di conoscere l opinione dei residenti

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

LE DIMENSIONI QUANTITATIVE DEL PROBLEMA

LE DIMENSIONI QUANTITATIVE DEL PROBLEMA LE DIMENSIONI QUANTITATIVE DEL PROBLEMA In Italia, nel 2008, gli incidenti stradali sono stati 218.963. Hanno determinato 4.731 morti e 310.739 feriti, per un costo sociale di circa 30 miliardi di Euro

Dettagli

Rilievo morfologico del manto stradale

Rilievo morfologico del manto stradale Rilievo morfologico del manto stradale Federico Ferrari L utilizzo del Laser Scanner D Cyrax System nel campo dell incidentistica stradale per perizie legali è collocabile all interno dei programmi di

Dettagli

Fondamenti di Trasporti Cenni di teoria del deflusso

Fondamenti di Trasporti Cenni di teoria del deflusso Corso di: Lezione: Fondamenti di Trasporti Cenni di teoria del deflusso Corso di Laurea Ingegneria Civile AA 0910 Giuseppe Inturri Università di Catania Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale IL

Dettagli

IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI NELLA SICUREZZA STRADALE IL PROGETTO I.A.S.P. DELLA PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA

IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI NELLA SICUREZZA STRADALE IL PROGETTO I.A.S.P. DELLA PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA Provincia Regionale di Catania Unione Europea DICA Università degli Studi di Catania IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI NELLA SICUREZZA STRADALE IL PROGETTO I.A.S.P. DELLA PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA 29 Settembre

Dettagli

Incidenti stradali in Italia nel 2014

Incidenti stradali in Italia nel 2014 Incidenti stradali in Italia nel 2014 Roberta Crialesi, Silvia Bruzzone Istat 4 Roma, 3 novembre 2015 ACI - Automobile Club d Italia Sala Assemblea Gli incidenti stradali I principali risultati per l anno

Dettagli

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico La formazione riferita a questo modulo formativo intende far acquisire le nozioni relative alla normativa e ai processi operativi che governano

Dettagli

Produzione edilizia e sicurezza a.a. 2009-2010. Lo schema. TITOLO II Luoghi di lavoro

Produzione edilizia e sicurezza a.a. 2009-2010. Lo schema. TITOLO II Luoghi di lavoro Scienza dell Architettura e dell Ingegneria Edile TITOLO IV D.LGS. 81/08 POS Produzione edilizia e sicurezza a.a. 2009-2010 Lo schema TITOLO I CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI CAPO II SISTEMA ISTITUZIONALE

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX)

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) T. Pezzo *, D. Vannucci *, G. Uguccioni + * D Appolonia SpA, Genova + D Appolonia SpA, San Donato

Dettagli

La valutazione dei rischi. La valutazione dei rischi -- Programma LEONARDO

La valutazione dei rischi. La valutazione dei rischi -- Programma LEONARDO La valutazione dei rischi La valutazione del rischio è lo strumento fondamentale che permette di individuare le misure di prevenzione e pianificarne l attuazione, il miglioramento ed il controllo al fine

Dettagli

Tabella completa dei punteggi previsti dall art.126-bis Articolo Violazione commessa Punti

Tabella completa dei punteggi previsti dall art.126-bis Articolo Violazione commessa Punti Tabella completa dei punteggi previsti dall art.6-bis Articolo Violazione commessa Punti Velocità non commisurata alle situazioni ambientali, di sicurezza (intersezioni, centri abitati ecc.) e di visibilità

Dettagli

CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con.

CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con. CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH Rapporto Attività di Ricerca Prove ad impatto su laminati compositi con Ball Drop Tester Prof. L. Torre Fase 1: Terni 18/6/214 METODI Sono stati effettuati test

Dettagli

METODOLOGIE DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E SANITARIO IN SEGUITO AD INTERVENTI SULLA VIABILITA. Epidemiologia Ambientale - ARPA Emilia-Romagna

METODOLOGIE DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E SANITARIO IN SEGUITO AD INTERVENTI SULLA VIABILITA. Epidemiologia Ambientale - ARPA Emilia-Romagna METODOLOGIE DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E SANITARIO IN SEGUITO AD INTERVENTI SULLA VIABILITA Epidemiologia Ambientale - ARPA Emilia-Romagna VALUTAZIONE INTEGRATA DI IMPATTO AMBIENTALE E SANITARIO

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei

Dettagli

GESTIONE INDUSTRIALE DELLA QUALITÀ A

GESTIONE INDUSTRIALE DELLA QUALITÀ A GESTIONE INDUSTRIALE DELLA QUALITÀ A Lezione 10 CAMPIONAMENTO (pag. 62-64) L indagine campionaria all interno di una popolazione consiste nell estrazione di un numero limitato e definito di elementi che

Dettagli

La gestione degli aspetti di H&S nei contratti d appalto e d opera nei processi di acquisizione di beni e servizi

La gestione degli aspetti di H&S nei contratti d appalto e d opera nei processi di acquisizione di beni e servizi La gestione degli aspetti di H&S nei contratti d appalto e d opera nei processi di acquisizione di beni e servizi Direzione Safety, Security & Facilities Safety Department Milano, 15 dicembre 2008 Evoluzione

Dettagli

STUDIO DEL COMPORTAMENTO DINAMICO SU STRADA DELLA VETTURA ASTURA

STUDIO DEL COMPORTAMENTO DINAMICO SU STRADA DELLA VETTURA ASTURA ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA DI BOLOGNA FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE, NUCLERI, AERONAUTICHE E DI METALLURGIA

Dettagli

PIANO DI LAVORO. Prof. BRACCINI MARUSCA DISCIPLINA: MARKETING. Classe 5 Sezione CLM

PIANO DI LAVORO. Prof. BRACCINI MARUSCA DISCIPLINA: MARKETING. Classe 5 Sezione CLM PIANO DI LAVORO Prof. BRACCINI MARUSCA DISCIPLINA: MARKETING Classe 5 Sezione CLM MODULI DURATA (IN ORE) L ambiente economico competitivo dell impresa 25 Il marketing operativo 30 Il piano di marketing

Dettagli

BS OHSAS 18001: 2007. Occupational. Health. Safety. Assesments. Series

BS OHSAS 18001: 2007. Occupational. Health. Safety. Assesments. Series BS OHSAS 18001: 2007 Occupational Health Safety Assesments Series Prefazione La Norma è stata sviluppata per essere compatibile con le Norme: ISO 9001:2000 (Qualità) ISO 14001:2004 (Ambiente) Dr.ssa Carlotta

Dettagli

Ipertesti e Internet. Ipertesto. Ipertesto. Prof.ssa E. Gentile. a.a. 2011-2012

Ipertesti e Internet. Ipertesto. Ipertesto. Prof.ssa E. Gentile. a.a. 2011-2012 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale Ipertesti e Internet Prof.ssa E. Gentile a.a. 2011-2012 Ipertesto Qualsiasi forma di testualità parole, immagini,

Dettagli

Indici Istat del costo di costruzione di un fabbricato residenziale

Indici Istat del costo di costruzione di un fabbricato residenziale Direzione Affari Economici e Centro Studi Nota Metodologica Indici Istat del costo di costruzione di un fabbricato residenziale L indice del costo di costruzione di un fabbricato residenziale misura le

Dettagli

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo

Dettagli

Dalle esigenze e l esperienza dell ARPAT una proposta per un catasto acustico nazionale

Dalle esigenze e l esperienza dell ARPAT una proposta per un catasto acustico nazionale Dalle esigenze e l esperienza dell una proposta per un catasto acustico nazionale Andrea Poggi Perché oggi i catasti Solo oggi cominciamo ad avere reti di monitoraggio acustico Che fa una rete? Descrizione

Dettagli

Corso di Automazione Industriale 1. Capitolo 4

Corso di Automazione Industriale 1. Capitolo 4 Simona Sacone - DIST 1 Corso di Automazione Corso Industriale di 1 Automazione Industriale 1 Capitolo 4 Analisi delle prestazioni tramite l approccio simulativo Aspetti statistici della simulazione: analisi

Dettagli

Esperienze di sicurezza stradale

Esperienze di sicurezza stradale Esperienze di sicurezza stradale Progetto Incidenti stradali Liceo Classico Umberto I di Napoli Classe 5 L Tutor: Maria Marino, Istat Napoli, 22 ottobre 2014 Tema Osservazione dei fenomeni dell incidentalità

Dettagli

TECNICHE DI SIMULAZIONE

TECNICHE DI SIMULAZIONE TECNICHE DI SIMULAZIONE INTRODUZIONE Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Introduzione alla simulazione Una simulazione è l imitazione

Dettagli

Elaborazione di una scheda di budget

Elaborazione di una scheda di budget LAUREA MAGISTRALE PREVENZIONE A.A 2005-2006 Elaborazione di una scheda di budget Maria Patrizia Becheroni Università degli Studi di Firenze Facoltà di Medicina e chirurgia Dipartimento di sanità Pubblica

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE

REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE 1.Premessa Gli interventi finalizzati alla gestione delle emergenze che interessano il sistema viario autostradale

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano

Dettagli

PROGRAMMA DEL CORSO COD. 1.1

PROGRAMMA DEL CORSO COD. 1.1 PROGRAMMA DEL CORSO COD. 1.1 (D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 art. 73 Allegato VI Accordo Stato Regioni del 22/02/2012) Durata del corso Date e orari del corso Sede del corso parte teorica Sede del corso parte

Dettagli

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.

Dettagli

Statistica. Lezione 6

Statistica. Lezione 6 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante

Dettagli

AGENZIA NAZIONALE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L ENERGIA E LO SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE

AGENZIA NAZIONALE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L ENERGIA E LO SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE AGENZIA NAZIONALE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L ENERGIA E LO SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE Impostazione della diagnosi energeticadelle attivita di Trasporto Generalità Secondo la norma UNI CEI EN16247-4,

Dettagli

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 12 Salone della qualità e sicurezza sul lavoro IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLA GESTIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Ing. Davide Musiani STUDIO TECNICO PROF. NERI S.r.l. Bologna, 12 Giugno 2009

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

Il montante flessibile garantisce un immagine curata della città abbassa spese e costi di manutenzione riduce il rischio di incidenti

Il montante flessibile garantisce un immagine curata della città abbassa spese e costi di manutenzione riduce il rischio di incidenti TECHNICAL SO LUTIONS L innovazione nell ingegneria stradale Il montante flessibile garantisce un immagine curata della città abbassa spese e costi di manutenzione riduce il rischio di incidenti NON CERTO

Dettagli

La gestione della qualità nelle aziende aerospaziali

La gestione della qualità nelle aziende aerospaziali M Premessa La AS 9100 è una norma ampiamente adottata in campo aeronautico ed aerospaziale dalle maggiori aziende mondiali del settore, per la definizione, l utilizzo ed il controllo dei sistemi di gestione

Dettagli

2.3 Offerta di sosta ZONA A ZONA B

2.3 Offerta di sosta ZONA A ZONA B 2.3 Offerta di sosta L analisi dell offerta e della domanda di sosta rappresenta un aspetto fondamentale per la valutazione degli interventi da attuare nell area. Al fine di operare l analisi dell offerta

Dettagli

Report Monitoraggio Traffico

Report Monitoraggio Traffico 2012 Campagna di Monitoraggio presso il Comune di Berlingo nel periodo da 26/06/2012 al 28/06/2012 Redatta Giovanni Santoro Verificata e Approvata Prof. Ing. Maurizio Tira Sommario Premessa... 3 Obiettivo

Dettagli

Il software impiegato su un computer si distingue in: Sistema Operativo Compilatori per produrre programmi

Il software impiegato su un computer si distingue in: Sistema Operativo Compilatori per produrre programmi Il Software Il software impiegato su un computer si distingue in: Software di sistema Sistema Operativo Compilatori per produrre programmi Software applicativo Elaborazione testi Fogli elettronici Basi

Dettagli

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Criteri di selezione del collettivo e definizioni Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione

Dettagli

LE SEZIONI TRASVERSALI

LE SEZIONI TRASVERSALI LE SEZIONI TRASVERSALI Rappresentano l intersezione del corpo stradale e del terreno con un piano verticale e normale all asse stradale. Vengono eseguite in corrispondenza di ciascun picchetto d asse.

Dettagli

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione

Dettagli

ANALISI DEI QUESTIONARI PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEGLI STUDENTI SUI SINGOLI INSEGNAMENTI

ANALISI DEI QUESTIONARI PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEGLI STUDENTI SUI SINGOLI INSEGNAMENTI ANALISI DEI QUESTIONARI PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEGLI STUDENTI SUI SINGOLI INSEGNAMENTI Anno Accademico 008/009 Rapporto statistico riassuntivo Scuola di specializzazione per gli insegnanti della

Dettagli

La sicurezza nelle infrastrutture della Provincia. Il Progetto Pilota sulla sicurezza sulla S.P. n. 3 Reggio E. - Bagnolo- Novellara.

La sicurezza nelle infrastrutture della Provincia. Il Progetto Pilota sulla sicurezza sulla S.P. n. 3 Reggio E. - Bagnolo- Novellara. La sicurezza nelle infrastrutture della Provincia Il Progetto Pilota sulla sicurezza sulla S.P. n. 3 Reggio E. - Bagnolo- Novellara. 12/1/2010 Francesco Capuano 1 Articolazione strutturale dei Servizi

Dettagli

Il Piano Urbano dei Servizi del Sottosuolo. Fase Conoscitiva

Il Piano Urbano dei Servizi del Sottosuolo. Fase Conoscitiva Il Piano Urbano dei Servizi del Sottosuolo Fase Conoscitiva Quali fattori vanno analizzati La fase conoscitiva analizza: Realtà geoterritoriale (quadro strutturale) Quadro Urbano (infrastrutture, edificato,

Dettagli

IL TALENTO DELLE IDEE, edizione 2009-2010

IL TALENTO DELLE IDEE, edizione 2009-2010 UniCredit Group - Territorial Relations Department 18 dicembre 2009 Giovani Imprenditori di Confindustria PREMESSE GENERALI PROPOSTA PROGETTUALE E MODELLO DI RATING TIMELINE 2 PREMESSE GENERALI L OCSE

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO VIA A. MANZONI, 1 PREGANZIOL (TV)

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO VIA A. MANZONI, 1 PREGANZIOL (TV) Progettazione antincendio Energia - Consulenze in campo ingegneristico Tel 348-8409562 mauro.bardelle@ingpec.eu ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA

Dettagli

Alto livello igienico

Alto livello igienico La separazione fra aree che necessitano livelli igienici diversi viene definita zoning. Lo studio del zoning diventa molto importante nella prevenzione contro l entrata di potenziali contaminanti in specifiche

Dettagli

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata

Dettagli

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Osservatorio Regionale sui Trasporti, la logistica e le infrastrutture in Molise Progetto promosso e finanziato dalla Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Rapporto finale Gennaio 2008

Dettagli

NASAR No Accident Sites in ARezzo

NASAR No Accident Sites in ARezzo Provincia di Arezzo Servizio Trasporti Ufficio Mobilità Sostenibile Ing. Paolo Vadi Provincia di Arezzo - Osservatorio della Mobilità di AREZZO Dott. Massimo Tavanti - Dott. Vincenzo Lisi - Dott.ssa Valentina

Dettagli