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1 soluzioni per l isolamento termico e il risparmio energetico

2 IL DECRETO LEGISLATIVO 311/06 Decreto Legislativo 29 Dicembre, n. 311 Disposizioni correttive ed integrative al Decreto Legislativo 19 Agosto 2005 n. 192 recante attuazione della Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico in edilizia (GU n. 26 del Suppl. Ordinario n.26) Sintesi, non esaustiva, del Decreto in vigore dal 2 Febbraio FINALITÀ Il decreto stabilisce i criteri, le condizioni e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici disciplinandone la metodologia per il calcolo ed i criteri generali per la certificazione energetica. DEFINIZIONI L edificio di nuova costruzione è un edificio per il quale la richiesta di permesso di costruire o denuncia di inizio attività sia stata presentata successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto. La prestazione energetica è la quantità annua di energia effettivamente consumata o che si prevede possa essere necessaria per soddisfare i vari bisogni connessi ad un uso standard dell'edificio. L attestato di certificazione energetica dell'edificio è il documento attestante la prestazione energetica ed eventualmente alcuni parametri energetici caratteristici dell'edificio. AMBITO DI INTERVENTO Il decreto si applica alla progettazione e realizzazione di edifici di nuova costruzione oltre che alla certificazione energetica degli edifici. Nel caso di ristrutturazione di edifici esistenti è prevista un'applicazione graduale: un applicazione integrale a tutto l'edificio nel caso di: ristrutturazione integrale degli elementi edilizi costituenti l'involucro di edifici esistenti di superficie utile superiore a m 2 ; demolizione e ricostruzione in manutenzione straordinaria di edifici esistenti di superficie utile superiore a m 2 ; un applicazione integrale ma limitata al solo ampliamento dell'edificio nel caso che lo stesso ampliamento risulti volumetricamente superiore al 20% dell'intero edificio esistente. CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto, gli edifici di nuova costruzione e quelli di ristrutturazione di edifici esistenti sono dotati, al termine della costruzione medesima ed a cura del costruttore, di un attestato di certificazione energetica con la seguente gradualità temporale e con onere a carico del venditore o del locatore: a decorrere dal 1 luglio 2007: agli edifici di superficie utile superiore a m 2, nel caso di trasferimento a titolo oneroso dell intero immobile; a decorrere dal 1 luglio 2008: agli edifici di superficie utile fino a m 2, nel caso di trasferimento a titolo oneroso dell intero immobile con l esclusione delle singole unità immobiliari; a decorrere dal 1 luglio 2009: alle singole unità immobiliari, nel caso di trasferimento a titolo oneroso. A decorrere dal 1 gennaio 2007, l attestato di certificazione energetica dell edificio o dell unità immobiliare interessata è necessario per accedere agli incentivi ed alle agevolazioni di qualsiasi natura, sia come sgravi fiscali o contributi a carico di fondi pubblici. L'attestato relativo alla certificazione energetica ha una validità temporale massima di dieci anni a partire dal suo rilascio, ed è aggiornato ad ogni intervento di ristrutturazione che modifica la prestazione energetica dell'edificio o dell'impianto. L'attestato di certificazione energetica comprende i dati relativi all'efficienza energetica propri dell'edificio che consentono di valutare e confrontare la prestazione energetica dell'edificio. ACCERTAMENTI La conformità delle opere realizzate rispetto al progetto e alle sue eventuali varianti, alla relazione tecnica nonché l attestato di qualificazione energetica dell edificio come realizzato, devono essere asseverati dal direttore dei lavori e presentati al Comune di competenza contestualmente alla dichiarazione di fine lavori. CALCOLO DELLA PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Per tutte le categorie di edifici di nuova costruzione e nei casi di ristrutturazione di quelli esistenti, il calcolo della prestazione energetica potrà avvenire: Calcolo dell indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale (EPi) ed alla verifica che lo stesso risulti inferiore ai valori limite in relazione alla tipologia di edificio ed alla zona climatica (allegato C punto 1 del Decreto). In aggiunta calcolo e verifica del valore della trasmittanza termica U delle strutture di separazione tra edifici o unità immobiliari confinanti che dovrà essere inferiore a 0,8 W/m 2 K nel caso di pareti divisorie verticali ed orizzontali. Tale limite deve essere rispettato per tutte le categorie di edifici ad eccezione della E.8 situati in zona climatica C- D-E-F, ed è esteso anche alle strutture opache verticali ed orizzontali che delimitano verso l ambiente esterno gli ambienti non dotati di impianto di riscaldamento. Calcolo e verifica dei valori limite di trasmittanza termica U delle strutture orizzontali e verticali, in alternativa al calcolo dell EPi, nel rispetto dei limiti imposti sui singoli componenti dell involucro edilizio: Divisori orizzontali e verticali delimitanti il volume riscaldato verso l esterno (allegato C tabelle 2 e 3 del Decreto); Divisori interni orizzontali e verticali tra unità immobiliari o edifici confinanti, per tutte le categorie ad eccezione della E8 e situati in zona climatica C-D-E-F, siano inferiori a 0,8 W/m 2 K. Per tutte le categorie di edifici ad eccezione della categoria E.8, si dovrà verificare l assenza di condensazioni superficiali. Nel caso di ristrutturazione o manutenzione straordinaria (rifacimento pareti e/o intonaci esterni, impermeabilizzazione del tetto, etc.), la trasmittanza termica U per le strutture opache orizzontali e verticali dovranno soddisfare i valori limite (allegato C tabelle 2 e 3 del Decreto). LEGGE FINANZIARIA 2008 E DECRETO ATTUATIVO La Legge 24/12/07 n 244 (Legge Finanziaria 2008) proroga gli incentivi già previsti dalla Finanziaria 2007 sino a tutto il 2010 in materia di riqualificazione energetica degli edifici e loro componenti. Il Decreto 11/03/08 dettaglia le modalità operative attraverso le quali è possibile accedere alle detrazioni fiscali; in particolare nell allegato B sono riportati i nuovi valori limite di Trasmittanza termica U da rispettare per conseguire le agevolazioni.

3 CATEGORIE DI EDIFICI A CUI SI APPLICA IL DECRETO E.1 (1) Edifici residenziali con occupazione continuativa (abitazioni civili e rurali, collegi, conventi, caserme) E.1 (2) Edifici residenziali con occupazione saltuaria (case per vacanza) E.1 (3) Edifici adibiti ad albergo, pensione ed attività similari E.2 Edifici adibiti ad uffici ed assimilabili, pubblici o privati E.3 Edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili E.4 Edifici adibiti ad attività ricreative, associative o di culto e assimilabili (cinema, teatri, musei, biblioteche, luoghi di culto, bar, ristoranti) E.5 Edifici adibiti ad attività commerciali e assimilabili (negozi, supermercati, esposizioni) E.6 Edifici adibiti ad attività sportive (piscine, palestre) E.7 Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli ed assimilabili E.8 Edifici industriali ed artigianali riscaldati per il comfort degli occupanti TRASMITTANZE TERMICHE (U) LIMITE TABELLA 2.1 STRUTTURE OPACHE VERTICALI Valori limite della trasmittanza termica U delle strutture opache verticali espressa in W/m 2 K Muri e strutture verticali TABELLA 3.1 STRUTTURE OPACHE ORIZZONTALI DI COPERTURA Valori limite della trasmittanza termica U delle strutture opache orizzontali di copertura espressa in W/m 2 K (esclusa categoria E8) Coperture piane, inclinate e terrazze TABELLA 3.2 STRUTTURE OPACHE ORIZZONTALI DI PAVIMENTO Valori limite della trasmittanza termica U delle strutture opache orizzontali di pavimento espressa in W/m 2 K (esclusa categoria E8) Pavimenti controterra, pavimenti su locali non riscaldati e di locali interrati riscaldati ALLEGATO I comma 7 DIVISORI ORIZZONTALI E VERTICALI TRA UNITÀ ABITATIVE Valori limite della trasmittanza termica U dei divisori orizzontali interpiano e verticali delimitanti il volume riscaldato verso unità immobiliari confinanti espressa in W/m 2 K (esclusa categoria E8) Zona climatica A B C D E F D.Lgs 311/06 Da 1/01/06 Da 1/01/08 Zona D.Lgs 311/06 climatica Da 1/01/06 Da 1/01/08 A B C D E F Zona climatica A B C D E F Zona climatica C D E F 0,85 0,64 0,57 0,50 0,46 0,44 0,80 0,60 0,55 0,46 0,43 0,41 0,72 0,54 0,46 0,40 0,37 0,35 Da 1/01/10 0,62 0,48 0,40 0,36 0,34 0,33 Da 1/01/10 Dal 2 Febbraio 2007 U (W/m 2 K) 0,80 Legge Finanziaria 2008 Fino 31/12/09 Da 1/01/10 0,62 0,48 0,40 0,36 0,34 0,33 0,56 0,43 0,36 0,30 0,28 0,27 Legge Finanziaria 2008 Fino 31/12/09 Da 1/01/10 D.Lgs 311/06 Legge Finanziaria 2008 Da 1/01/06 Da 1/01/08 Da 1/01/10 Fino 31/12/09 Da 1/01/10 0,80 0,60 0,55 0,46 0,43 0,41 0,42 0,42 0,42 0,35 0,32 0,31 0,74 0,55 0,49 0,41 0,36 0,32 0,30 0,29 0,65 0,49 0,42 0,36 0,33 0,32 0,32 0,30 0,29 0,65 0,49 0,42 0,36 0,33 0,32 0,34 0,34 0,34 0,28 0,24 0,23 0,59 0,44 0,30 0,27 0,26

4 Schema indicativo delle zone climatiche italiane secondo il DPR 412/93

5 L argilla espansa Leca Da oltre 40 anni l'argilla espansa Leca, prodotta da Laterlite azienda partner CasaClima, è l'inerte leggero ed isolante per eccellenza e sinonimo di qualità costruttiva. Leca è caratterizzato da una struttura interna cellulare compresa all interno di una scorza dura e resistente. È un inerte naturale ed ecologico, non contiene materiali organici e mantiene inalterate le proprie caratteristiche e prestazioni nel tempo senza degradarsi neanche sottoposto al gelo. L'argilla espansa Leca e i premiscelati leggeri ed isolanti sono certificati ANAB - ICEA per la Bioarchitettura. Le soluzioni in Leca per il risparmio energetico Leca e i premiscelati leggeri e isolanti Vi propongono una serie di soluzioni, sia classiche che innovative, che soddisfano pienamente i requisiti di prestazione termica richiesti dal nuovo decreto legislativo n. 311 per il risparmio energetico unitamente a quelli di isolamento acustico al calpestio in ottemperanza alla Legge n Scegliendo tra i vari prodotti ed ottimizzando gli spessori è possibile realizzare sistemi costruttivi in Leca per divisori interpiano, pavimenti contro terra, coperture e strutture verticali validi per tutte le zone climatiche italiane nel rispetto delle varie scadenze annuali prescritte dal decreto. Di seguito si presentano solamente alcune delle molteplici soluzioni in Leca per soddisfare i tanti campi di applicazione del D.Lgs 311; per approfondire una specifica esigenza e trovare la migliore soluzione scrivi a calcolo311@leca.it (soluzioni orizzontali per divisori interpiano, pavimenti e coperture) e calcolo311@lecablocco.it (soluzioni per divisori verticali interni, muri e pareti), visita il sito internet leca.it sezione Progetta il tuo Sottofondo o contatta l'assistenza Tecnica Laterlite allo Buona lettura!

6 MONOPARETE IN LECABLOCCO BIOCLIMA ZERO30 Parete in Lecablocco Bioclima ZERO30 (spessore cm 38, altezza cm 20, lunghezza cm 25), posato con malta tradizionale e giunto orizzontale isolato, con intonaci tradizionali. Lecablocco Bioclima ZERO30 è il nuovo blocco multistrato (tecnologia di produzione scandinava) per realizzare monopareti, anche portanti in zona sismica, ad elevato isolamento termico e acustico, già a norma con i limiti del Dlgs 311 in vigore dal ρ= kg/m 2 U 0,30 W/m 2 K R W = 56 db Spessore della parete cm 41 oppure portante anche in zona sismica 38 U 0,30 MONOPARETE IN LECABLOCCO BIOCLIMA ZERO30 SISTEMA COSTRUTTIVO IN MURATURA ARMATA CON LECABLOCCO BIOCLIMA ZERO30 Muratura portante armata per edifici in zona sismica in Lecablocco Bioclima ZERO30 (spessore cm 38, altezza cm 20, lunghezza cm 25), con pezzi speciali isolati per i getti di irrigidimento. ρ= kg/m 3 U 0,30 W/m 2 K R W = 56 db Spessore della parete cm 41 muratura portante armata in zona sismica 38 U 0,30 Striscia isolante SISTEMA COSTRUTTIVO IN MURATURA ARMATA CON LECABLOCCO BIOCLIMA ZERO30

7 MONOPARETE IN LECABLOCCO BIOCLIMA 38 CON INTONACO TRADIZIONALE Parete in Lecablocco Bioclima 38x20x25, posato con malta termica Bioclima, con intonaco tradizionale. ρ= 850 kg/m 3 U= 0,40 W/m 2 K oppure portante in zona non sismica R W = 55 db Spessore della parete cm U= 0,40 MONOPARETE IN LECABLOCCO BIOCLIMA 38 CON INTONACO TRADIZIONALE PARETE IN LECABLOCCO BIOCLIMA 30 CON INTONACO TERMICO Parete in Lecablocco Bioclima 30x20x25, posato con malta termica Bioclima, con intonaco termico (λ = 0,075 W/mK) di spessore 5 cm sul lato esterno. ρ= 850 kg/m 3 U= 0,39 W/m 2 K R W = 51 db Spessore della parete cm 36,5 oppure portante in zona non sismica 30 5 U= 0,39 PARETE IN LECABLOCCO BIOCLIMA 30 CON INTONACO TERMICO

8 PARETE IN LECABLOCCO FONOISOLANTE 25 CON ISOLANTE A CAPPOTTO Parete in Lecablocco Fonoisolante 25x20x25, posato con malta tradizionale, con isolante leggero a cappotto (λ =0,035 W/mK) di spessore 8 cm. ρ= kg/m 3 U= 0,29 W/m 2 K R W = 56 db Spessore della parete cm 34,5 oppure portante anche in zona sismica U= 0,29 PARETE IN LECABLOCCO FONOISOLANTE 25 CON ISOLANTE A CAPPOTTO PARETE A CASSETTA IN BIOCLIMA 25 CON CONTROFODERA IN LECALITE T8 Parete in Lecablocco Bioclima 25x20x25, posato con malta tradizionale, con isolante leggero (λ =0,035 W/mK) di spessore 6 cm e parete interna in Lecablocco Tramezza Lecalite T8x27x55 pieno. ρ= 800 kg/m 3 (Lecalite T8) ρ= kg/m 3 (Bioclima 25) U= 0,30 W/m 2 K Spessore della parete cm 42 oppure portante anche in zona sismica R W 54 db U= 0,30 PARETE A CASSETTA IN BIOCLIMA 25 CON CONTROFODERA IN LECALITE T8

9 DOPPIA PARETE FACCIAVISTA IN FONOISOLANTE 25 CON RIVESTIMENTO ESTERNO IN SPLITTATO 12 Parete in Lecablocco Fonoisolante 25x20x25, posato con malta tradizionale, con isolante leggero (λ =0,035 W/mK) di spessore 6 cm e rivestimento in Blocco Architettonico Splittato 12x20x50 ρ= kg/m 3 (Blocco Splittato12) ρ= kg/m 3 (Fonoisolante25) U= 0,33 W/m 2 K Spessore della parete cm 44,5 oppure portante anche in zona sismica R W 56 db U= 0,33 DOPPIA PARETE FACCIAVISTA IN FONOISOLANTE 25 CON RIVESTIMENTO ESTERNO IN SPLITTATO 12 DOPPIA PARETE FACCIAVISTA IN BIOCLIMA 20 CON RIVESTIMENTO ESTERNO IN MATTONLECA 12 Parete in Lecablocco Bioclima 20x20x25, posato con malta tradizionale, con isolante leggero (λ =0,035 W/mK) di spessore 7 cm e rivestimento in MattonLeca 12x12x25 ρ= kg/m 3 (MattonLeca12) ρ= kg/m 3 (Bioclima 20) U= 0,30 W/m 2 K Spessore della parete cm 40,5 R W 52 db U= 0,30 DOPPIA PARETE FACCIAVISTA IN BIOCLIMA 20 CON RIVESTIMENTO ESTERNO IN MATTONLECA 12

10 DOPPIA PARETE FACCIAVISTA IN LECABLOCCO ARCHITETTONICO 25 E ARCHITETTONICO 8 Parete in Lecablocco Architettonico Facciavista 25x20x50 4 pareti, con isolante leggero (λ =0,035 W/mK) di spessore 7 cm e parete interna in Lecablocco Architettonico Facciavista 8x20x50 ρ= kg/m 3 U= 0,33 W/m 2 K Spessore della parete cm 40 in edilizia terziaria e industriale R W 50 db U= 0,33 DOPPIA PARETE FACCIAVISTA IN LECABLOCCO ARCHITETTONICO 25 E ARCHITETTONICO 8 DOPPIA PARETE DIVISORIA TRA UNITÀ ABITATIVE IN LECALITE T8 E T10 Doppia parete divisoria interna in Lecablocco Tramezza Lecalite T8x28x55 e T10x28x55 pieno con 5 cm di camera d aria e due intonaci esterni ρ= 800 kg/m 3 U= 0,73 W/m 2 K divisoria tra appartamenti R W = 56 db Spessore della parete cm DOPPIA PARETE DIVISORIA TRA UNITÀ ABITATIVE IN LECABLOCCO TRAMEZZA T8 E T10

11 MONOPARETE DIVISORIA TRA UNITÀ ABITATIVE IN LECABLOCCO FONOISOLANTE 25 Parete divisoria interna in Lecablocco Fonoisolante 25x20x25, posato con malta tradizionale, con intonaco per interni R w = 53,4 db (in opera) R w = 51,4 db (in opera) ρ= kg/m 3 U 0,8 W/m 2 K R W = 56 db Spessore della parete cm 28 parete divisoria tra appartamenti di tamponamento o portante anche in zona sismica 25 R w = 51,0 db (in opera) R w = 5 db (in opera) MONOPARETE DIVISORIA TRA UNITÀ ABITATIVE IN LECABLOCCO FONOISOLANTE 25 MONOPARETE DIVISORIA TRA UNITÀ ABITATIVE IN LECABLOCCCO FONOISOLANTE 30 Parete divisoria interna in Lecablocco Fonoisolante 30x20x25, posato con malta tradizionale, con intonaco per interni R w = 53,3 db (in opera) R w = 53,8 db (in opera) ρ= kg/m 3 U 0,8 W/m 2 K R W = 56,9 db Spessore della parete cm 33 parete divisoria tra appartamenti di tamponamento o portante anche in zona sismica 30 MONOPARETE DIVISORIA TRA UNITÀ ABITATIVE IN LECABLOCCCO FONOISOLANTE 30

12 ESEMPI DI APPLICAZIONE DEL DLGS 311 Nelle pagine precedenti sono stati illustrati i requisiti termici previsti dal Dlgs 192/05 così come corretto ed integrato dal Dlgs 311/06. Per comprendere le modalità di applicazione dei requisiti termici per le pareti verticali opache si riportano due esempi, ed in particolare: ESEMPIO 1: piano terra di tre villette a schiera. ESEMPIO 2: piano tipo di una palazzina composta da cinque appartamenti per piano; Si considerano i valori limite di trasmittanza termica U in vigore dall 1/1/2010 per la zona climatica E. Oltre ai requisiti termici, sono riportati i requisiti di isolamento acustico così come previsti dal DPCM 5/12/97. In particolare si riportano i seguenti valori di legge: isolamento acustico standardizzato di facciata D 2m,nT,W per le pareti perimetrali; potere fonoisolante apparente R' W per le pareti divisorie tra diverse unità abitative. Esempio 1: Piano terra di tre villette a schiera Categoria edificio: residenza Località dell'intervento: Bologna Zona climatica: E Valori di trasmittanza U dall'1/1/2010 Irradianza sul piano orizz. I m 290 W/m 2 (UNI 10349) LEGENDA (U IN VIGORE DAL 1/1/2010) Pareti delimitanti ambienti riscaldati verso l'ambiente esterno U 0,34 W/m 2 K; M S 230 kg/m 2 ; D 2m,nT,W 40dB Esempio 2: Piano tipo di palazzina Categoria edificio: residenza Località dell'intervento: Venezia Zona climatica: E Valori di trasmittanza U dall'1/1/2010 Irradianza sul piano orizz. I m 290 W/m 2 (UNI 10349) Pareti delimitanti ambienti riscaldati verso ambienti non riscaldati facenti parte della stessa unità immobiliare U 0,34 W/m 2 K; R' W nessun requisito specifico Pareti divisorie tra ambienti riscaldati non facenti parte della stessa unità immobiliare U 0,80 W/m 2 K; R' W 50 db Pareti delimitanti ambienti riscaldati verso ambienti non riscaldati non facenti parte della stessa unità immobiliare U 0,34 W/m 2 K; R' W 50 db Pareti delimitanti ambienti non riscaldati verso l'ambiente esterno U 0,80 W/m 2 K; D 2m,nT,W nessuna prescrizione specifica

13 Modalità di calcolo Trasmittanza termica U Le soluzioni proposte sono conformi ai dati ed alle modalità di calcolo prescritte dal D.Lgs 311 e dalle normative in vigore in tema di isolamento termico. Per pareti la formula generale per il calcolo della trasmittanza termica U è: 1 U = R +1/α Direzione del flusso di calore Resistenza superficiale esterna Resistenza superficiale interna Orizzontale 0,04 0,13 dove: 1/α = somma delle resistenze termiche superficiali, in m 2 K/W (UNI EN ISO 6946); ΣR = somma delle resistenze termiche degli strati che compongono la struttura. Isolamento acustico R W I valori dell'indice di valutazione di potere fonoisolante R W a 500 Hz riportati sono ricavati da: - prove di laboratorio realizzate da ANPEL; - legge di massa specifica per pareti in Lecablocco. I valori riportati sono cautelativi. Massa superficiale M S I valori di massa superficiale M S riportati sono esclusi gli intonaci e compresa la malta di allettamento dei blocchi. Densità netta ϕ La densità netta ϕ rappresenta la massa volumica del calcestruzzo di argilla espansa con cui è realizzato il blocco. La densità è indicativa delle caratteristiche tecniche di isolamento termico, acustico e di resistenza a compressione della parete.

14 ASSISTENZA AL CALCOLO L Assistenza Tecnica ANPEL è a tua completa disposizione per chiarimenti ed approfondimenti sulle migliori soluzioni per il risparmio energetico e l isolamento acustico con Lecablocco. Scrivi a calcolo311@lecablocco.it (soluzioni per divisori verticali interni, muri e pareti) e calcolo311@leca.it (soluzioni orizzontali per divisori interpiano, pavimenti, coperture) o contattaci via fax allo ; vogliamo essere sempre al tuo fianco in tutto il processo progettuale e realizzativo.

15 by ANPEL - Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata se non autorizzata. Aprile 2008 PER COSTRUIRE MEGLIO Associazione Nazionale Produttori Elementi Leca Via Correggio, Milano Tel Fax infoanpel@lecablocco.it calcolo311@lecablocco.it

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