STRUMENTI FINANZIARI INNOVATIVI A SOSTEGNO DELLE PMI: L AREA DEI SERVIZI DI INVESTMENT BANKING

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "STRUMENTI FINANZIARI INNOVATIVI A SOSTEGNO DELLE PMI: L AREA DEI SERVIZI DI INVESTMENT BANKING"

Transcript

1 STRUMENTI FINANZIARI INNOVATIVI A SOSTEGNO DELLE PMI: L AREA DEI SERVIZI DI INVESTMENT BANKING Prof. Vincenzo Capizzi, Ph.D. Professore Associato di Economia degli Intermediari Finanziari, Università degli Studi del Piemonte Orientale, Novara SDA Bocconi School of Management, Milano Bolzano, 30 novembre 2005

2 SOMMARIO Obiettivi dell intervento Le aree d affari del corporate e investment banking Capital markets Corporate finance Merchant banking Structured finance Asset management Risk management Riforma del Diritto Societario e strumenti finanziari innovativi La nuova finanza sul debito La nuova finanza sull equity La nuova Riforma e l investment banking

3 Obiettivi dell intervento Individuare i prodotti e i servizi finanziari di natura non creditizia più idonei a risolvere esigenze finanziarie complese e non ordinarie delle imprese Evidenziare il ruolo giocato da banche e intermediari ai fini della realizzazione delle operazioni di investment banking Analizzare l impatto della riforma del diritto societario sulla fattibilità per le PMI di alcune operazioni di investment banking (in particolare, levereged buy-out e interventi di private equity) Esaminare la gamma di strumenti finanziari attualmente a disposizione delle imprese alla luce dell entrata in vigore della riforma del diritto societario, con particolare riferimento agli strumenti partecipativi e alle nuove categorie di azioni.

4 Le aree d affari del corporate e investment banking CORPORATE E INVESTMENT BANKING Finanza mobiliare Corporate Finance Merchant Banking Finanza strutturata Asset Management Risk Management

5 Finanza Mobiliare Mercato primario Mercato secondario IPOs Blue Chips Seasoned Offerings Small caps Azionario Privatizzazioni. Azionario Azioni estere. Reddito fisso Titoli governativi Reddito fisso Titoli governativi Derivati Futures Opzioni Corporate Bonds Derivati Futures Opzioni Corporate Bonds Investment Grade High Yield

6 I diversi segmenti del mercato azionario Italiano La BORSA MTA Mercato Telematico Azionario Nuovo Mercato Mercato EXPANDI Blue Chips STAR Segmento di Borsa ordinario TECHSTAR Adatto per le imprese di media dimensione, dati i requisiti stabiliti da Borsa Italiana S.p.A.

7 Quotazione (IPO) La quotazione è utile se l azienda vuole Aumentare la liquidità Aumentare il numero di azionisti Ottenere una maggiore visibilità nel mercato Approfittare di maggiori possibilità di finanziamento ed uscita Utilizzare le azioni quale moneta di scambio per acquisizioni Introdurre dei sistemi di incentivi per il management Ma, implica Costi e tempo Pressione del mercato in merito ai risultati finanziari Necessità di trasparenza finanziaria e minore flessibilità per il management Sconto del mercato finanziario Perdita di controllo (se più del 50% della azioni e collocato) Rischi di offerte pubbliche d acquisto ostili Quotarsi è relativamente facile, restarci sostenendo il valore azionario è molto difficile

8 Corporate Finance Finanza straordinaria Ristrutturazioni M&A Riassetti societari Joint Ventures Asset Restructuring Debt Restructuring Cessioni di aziende/rami d azienda/partecipazioni Fusioni Scissioni Scorpori/conferimenti Equity carve-out Scambi di partecipazioni... Consulenza finanziaria Valutazioni di aziende e progetti di investimento Tax Planning Ottimizzazione della struttura del passivo

9 La cessione (di azienda o partecipazioni) Obiettivi: perseguimento di una strategia di crescita esterna da parte dell'acquirente e uno speculare ritiro da definite combinazioni prodotto/mercato da parte del cedente. Schema dell operazione Alfa (seller) Attivi/passivi Partecipazioni Cassa Beta (buyer)

10 La cessione (di azienda o partecipazioni) Disciplina civilistica: 1. forma scritta del contratto di trasferimento della proprietà dell azienda nel rispetto delle norme particolari dettate per talune tipologie di beni (es. immobili il cui trasferimento deve essere supportato da atto pubblico) (art.2556); 2. divieto di concorrenza da parte del cedente per un periodo di cinque anni dalla cessione (art.2557); 3. subentro da parte dell acquirente nei contratti in corso all atto della cessione (art.2558). Nelle società di capitali, si tratta di una decisione che non richiede la delibera di assemblea straordinaria (decisione del CdA)

11 La cessione (di azienda o partecipazioni) Il contenuto dell attività di advisory svolta dagli intermediari finanziari è simile nel caso della maggior parte delle operazioni di M&A (RINVIO) Nel caso della cessione, tuttavia, la rilevanza delle competenze specifiche di natura giuridica, fiscale e contabile è inferiore. L elemento centrale del processo di acquisizione è rappresentato dalla definizione di un prezzo condiviso dalle parti (a meno che non si tratti di un takeover ostile) e dalla valutazione delle sinergie generate dall operazione. Valutazione del capitale economico delle aziende (DCF ANALYSIS)

12 Valore, prezzo (migliaia di Euro) Limite massimo 35% 40% Area di variabilità del prezzo ( ) % Limite minimo Sinergia 1 Sinergia 2 Sinergia 3 Sinergie possibili

13 La fusione Obiettivi: 1. crescita esterna dei gruppi di imprese (se posta in essere tra aziende appartenenti al gruppo e realtà ad esso esterne) 2. benefici diversi derivanti dall aggregazione di realtà di gruppo prima separate (economie di scala o di scopo, riduzione di costi delle strutture centrali, aumento del peso commerciale della società risultante dalla fusione ecc.). Disciplina civilistica La fusione è civilisticamente disciplinata negli articoli da 2501 a sexies. E previsto un iter preciso e articolato. Di qui la lunghezza della procedura che caratterizza la piena formalizzazione dell operazione.

14 La fusione L iter previsto: 1. Redazione del progetto di fusione; 2. Redazione situazione patrimoniale aggiornata; 3. Relazione degli amministratori e degli esperti nominati dal tribunale; 4. Deposito degli atti almeno 30 giorni prima della convocazione delle assemblee; 5. Deliberazione delle assemblee straordinarie; 6. Deposito delle delibere 7. Atto di fusione (non prima di due mesi da lasciare ai creditori per l opposizione).

15 La fusione Le tipologie di fusione 1. Fusione per incorporazione (un azienda sopravvive; le altre si estinguono) Alfa (incorporante) Azioni ai soci beta Attività/passività Beta (incorporata) 2. Fusione per unione (tutte le partecipanti si estinguono e nasce una nuova azienda)

16 Un esempio di fusione per incorporazione Numero di azioni dell incorporata da ritirare a fronte dell assegnazione di un azione dell incorporante (dati in migliaia di euro) Società X (incorporante) Società Y (incorporata) Val. contabile Attività Val. contabile Passività Patrimonio netto contabile n azioni Val. Nominale (euro) 1 0,5 Capitale sociale Riserve Valore di capitale economico concordato Valore economico unitario (w) 3 3 Rapporto di cambio: w x /w y n. Az. Y / n. Az. X 1

17 Un esempio di fusione per incorporazione Incorporante X Attivi Passivi 500 P.N Incorporata Y Attivi Passivi 750 P.N 750 X post fusione Attivi Passivi Disavanzo da concambio 250 P.N 2.500

18 Prima dell operazione Dopo l operazione Alfa S.p.A. Alfa S.p.A. (holding) Ramo X Ramo Y Ramo Z 60% 100% Beta S.p.A. Ramo X Beta S.p.A. (conferitaria) Ramo X Finalfa S.p.A. (subholding) 100% Azionista Gamma 40% Azionista Gamma 100% 100% Y S.p.A. Z S.p.A. (newco) (newco) Esempio di conferimento (spin-off multiplo)

19 Socio A (70%) Socio B (30%) Delta S.p.A. (scissa) Ramo X Ramo Y 100% azioni Beta S.p.A. 100% azioni Gamma S.p.A. Beta S.p.A. (beneficiaria) Ramo X Gamma S.p.A. (beneficiaria) Ramo Y Esempio di scissione (split-off)

20 Merchant Banking Venture Capital Private Equity Seed Start-Up Expansion Replacement Turnaround

21 Principali attori del Merchant Banking Banche Merchant Banks Operatori industriali e finanziarie di matrice industriale Operatori pubblici Società finanziarie regionali Operatori emanazione di società cooperative Operatori privati (business angels) Fondi chiusi di diritto italiano Fondi chiusi di diritto estero

22 IL FONDO MOBILIARE CHIUSO I Fondi d investimento mobiliari chiusi, istituiti con la legge n 344 del 14 agosto 1993,, sono strumenti finanziari che raccolgono capitali presso investitori istituzionali e presso privati, per investirli in imprese non quotate ad alto potenziale di sviluppo. Tali Fondi sono detti chiusi in quanto, a differenza dei fondi d investimento mobiliari aperti,, non prevedono la libera possibilità per i partecipanti di sottoscrivere o cedere quote in qualsiasi momento.

23 Management Company Advisor Company Funzionamento e struttura di un fondo chiuso Closed-End Investment Fund 1 Closed-End Investment Fund n Firm a Firm b Firm j Banks Individual Investors Industrial Investors Financial Companies Insurance Companies Pension Funds. Financial resources Non-Financial resources Fees and commissions

24 SOCIETÀ DI GESTIONE E ADVISORY COMPANY La società di gestione (o management company) ) è lo strumento che si interessa del procedimento di investimento-gestione gestione-disinvestimento delle partecipazioni, avente propria autonomia patrimoniale rispetto al fondo chiuso. L advisory company è la struttura che, laddove previsto, riceve una delega dalla società di gestione relativamente a specifiche attività quali: individuazione e acquisizione delle aziende obiettivo; monitoraggio delle stesse; dismissione delle partecipazioni del Fondo.

25 Finanza strutturata Project Finance Leasing Securitization Sindacazioni Leveraged Buy-Out

26 LA FINANZA STRUTTURATA Nelle operazioni di finanza strutturata il finanziamento si basa su un oggetto ben identificato e separato dai soggetti che pongono in essere l operazione (SPV o NEWCO), capace di ripagare autonomamente capitale e interessi. Si realizza dunque una separazione tra l oggetto del finanziamento e i soggetti che si rendono promotori dell iniziativa (sponsor) Per la stessa ragione, la finanza strutturata si concretizza, spesso, nella realizzazione di operazioni ad alto leverage.

27 Le leveraged acquisitions: profili definitori e obiettivi Le leveraged acquisitions qualificano una famiglia particolare di operazioni di finanza straordinaria, le quali similmente a cessioni, fusioni, scorpori e scissioni, producono delle modificazioni permanenti e profonde sugli assetti societari delle imprese target MA, a differenza di queste ultime, presentano le seguenti peculiarità: prevedono sempre la costituzione di una società veicolo (Newco) per la realizzazione del passaggio di proprietà; L acquisizione avviene fuori bilancio per gli acquirenti prevedono sempre un utilizzo molto spinto dell indebitamento (la leva finanziaria); L operazione è strutturalmente più rischiosa delle precedenti Basano il rimborso del debito sulla capacità di generazione di cash flow prospettici dell impresa target La scelta della società target deve essere ben ponderata

28 Le leveraged acquisitions: profili definitori e obiettivi Obiettivi tipici delle leveraged acquisitions Limitare la responsabilità patrimoniale dei promotori al capitale azionario sottoscritto nella Newco. Favorire l acquisizione di un azienda da parte di un team di manager privi delle disponibilità finanziarie sufficienti per condurre autonomamente la transazione. Razionalizzare l assetto societario di una PMI familiare, favorendone la ricompattazione attorno ad un sottogruppo della famiglia proprietaria. Gestire problemi di successione generazionale nella Target, mantenendo al contempo l autonomia alla medesima. Risolvere conflitti esistenti tra gli azionisti della società Target, tali da non consentire l implementazione di una disegno strategico unitario e condiviso (senza per questo dover svuotare la società attraverso una scissione). Incrementare lo standing della Target attraverso il coinvolgimento nella compagine sociale di diverse tipologie di intermediari finanziari (banche, merchant bank, finanziarie di partecipazione, fondi chiusi di investimento, società di venture capital ).

29 Soggetto proponente Investitori finanziari Quota di minoranza Quota di maggioranza Fase 1: Capitale di rischio NewCo Fase 2: Capitale di debito (bridge loans) Finanziatori Fase 3: Acquisto di azioni della Target $$ Azioni Fase 4: Fusione tra NewCo e Target Azionisti Target Target Fase 5: Stipulazione di contratti di finanziamento intestati all unica società rimasta in vita LBO: tecnica KKR (o cash merger)

30 LBOs: caratteristiche ideali delle società Target Basso grado di sfruttamento della leva finanziaria. Capacità di produrre flussi di cassa costantemente positivi. Presenza di asset idonei a essere impiegati come garanzia. Presenza di rami d azienda autonomamente cedibili. Management di ottima qualità. Settore al termine della sua fase di crescita (inizio maturità). Efficienza del mercato delle transazioni societarie.

31 L IMPATTO DELLA RIFORMA DEL DIRITTO SOCIETARIO SULLE STRATEGIE E POLITICHE FINANZIARIE DELLE IMPRESE

32 IL NUOVO CONTESTO OPERATIVO Certamente, una delle principali conseguenze della riforma del diritto societario è di aver ampliato le opportunità per le aziende in termini di strumenti utilizzabili per diversificare le fonti di finanziamento. Il problema, a questo punto, consiste nel comprendere: a) quali sono le opzioni disponibili in capo agli imprenditori; b) qual è la capacità delle imprese di percepire la portata innovativa della riforma e di trarne vantaggio; c) qual è la capacità degli intermediari finanziari di: arricchire il proprio portafoglio prodotti; offrire servizi consulenziali alle imprese; ridurre la rischiosità dell proprie esposizioni creditizie.

33 OPZIONI DISCHIUSE DALLA RIFORMA: UNA PANORAMICA Nuove categorie di azioni con peculiari profili di rischio/rendimento. Migliori opportunità di riequilibrio del rapporto fonti-impieghi. Nuove configurazioni della relazione tradizionale conferimento quota di equity sottoscritta diritti sociali acquisiti. Nuove possibilità di ampliamento della base azionaria. Nuove possibilità in termini di corporate governance. Nuove modalità di regolamentazione del rapporto impresa-creditori. Nuove opportunità in tema di operazioni di finanza straordinaria. Nuovi meccanismi di gestione del trasferimento intergenerazionale dei pacchetti azionari. Nuove modalità di miglioramento dello standing creditizio dell impresa.

34 IL FINANZIAMENTO ATTRAVERSO L EQUITY ELEMENTI DI NOVITA (1/4) DIFFERENZIAZIONE DEI TITOLI AZIONARI Si tratta della vera innovazione e dell elemento in grado di attirare le attenzioni degli investitori per ciò che riguarda le S.p.A., in quanto esiste la possibilità di costruire degli strumenti finanziari in grado di soddisfare appieno le esigenze di soggetti dai profili di rischio e dalle aspettative di rendimento quanto mai differenziate. In tal modo, come si vedrà, è possibile anche soddisfare le esigenze di quei finanziatori che hanno la necessità di incidere solo per ciò che riguarda alcuni aspetti della vita dell impresa o all avverarsi di alcune condizioni particolari.

35 IL FINANZIAMENTO ATTRAVERSO L EQUITY ELEMENTI DI NOVITA (2/4) RIMOZIONE DELLA PROPORZIONALITA CONFERIMENTO-QUOTA AZIONARIA- DIRITTI POSSEDUTI I finanziatori, di fronte ad un investimento di minoranza possono ottenere anche un ruolo di primo piano nelle decisioni aziendali. Specularmente,i finanziatori che non hanno interessi di carattere gestionale possono assumere il ruolo di meri investitori in capitale di rischio, a prescindere dall entità della quota azionaria detenuta. Inoltre, sopportando alcune condizioni, esiste anche la possibilità di conferire prestazioni d opera e di servizi.

36 IL FINANZIAMENTO ATTRAVERSO L EQUITY ELEMENTI DI NOVITA (3/4) CREAZIONE DI POSIZIONI AZIONARIE ASIMMETRICHE I finanziatori che non hanno interessi di carattere gestionale possono assumere il ruolo di meri finanziatori in capitale di rischio e concentrarsi solo sugli aspetti economici. Il principio di parità di trattamento di tutti i soci è definitivamente accantonato, a favore di una maggiore diversificazione delle possibilità di raccolta di capitale di rischio.

37 IL FINANZIAMENTO ATTRAVERSO L EQUITY ELEMENTI DI NOVITA (4/4) RIFORMA DEI PATTI PARASOCIALI I finanziatori dell impresa che sono interessati anche alla gestione possono partecipare direttamente attraverso l accordo con altri soci, ovvero stabilendo un periodo in cui svolgono autonomamente l attività di amministrazione. Maggiori possibilità di definire in maniera chiara il ruolo dell intervento e le finalità (ad esempio, anche le clausole di recesso o le motivazioni di uscita anticipata).

38 LE CATEGORIE DI AZIONI NELLE NUOVE SOCIETÀ DI CAPITALI (1/4) La riforma del diritto societario ha lasciato invariato il principio generale secondo cui le azioni devono essere di uguale valore e conferiscono ai loro possessori uguali diritti (art c.c., comma1). A fronte di ciò, l art c.c., comma 3 dispone che tutte le azioni appartenenti ad una medesima categoria conferiscono uguali diritti. Non può sussistere disuguaglianza di diritti tra azioni appartenenti ad una medesima categoria, ma può sussistere disuguaglianza di diritti tra categorie di azioni

39 LE CATEGORIE DI AZIONI NELLE NUOVE SOCIETÀ DI CAPITALI (2/4) Le aziende possono dunque emettere diverse categorie di azioni, così da diversificare il profilo dei conferenti equity e incrementare le loro possibilità di ricapitalizzazione Sulla base di un fondamentale principio di autonomia statutaria, le società possono liberamente determinare il contenuto delle azioni delle varie categorie. Tale principio di autonomia statutaria deve però tenere conto: del divieto del patto leonino ; del divieto di emettere azioni a voto plurimo ; del divieto di privare l azionista dei suoi diritti inderogabili (il diritto di impugnativa delle delibere assembleari, il diritto di denuncia al collegio sindacale, il diritto di denuncia al tribunale ex art cc.).

40 LE CATEGORIE DI AZIONI NELLE NUOVE SOCIETÀ DI CAPITALI (3/4) Sempre con riferimento alla possibilità di creazione di azioni di categoria speciale, prima della riforma si riteneva che alla privazione del diritto di voto (possibile peraltro solo nell assemblea ordinaria) dovesse sempre associarsi a titolo compensativo un privilegio nella ripartizione degli utili e nel rimborso del capitale allo scioglimento della società. La riforma, invece: consente la possibilità di creare azioni senza diritti di voto, con diritti di voto limitato a particolari argomenti, con diritto di voto subordinato al verificarsi di particolari condizioni (art cc., primo comma); non richiede più che vi sia una necessaria correlazione tra privazione del diritto di voto e riconoscimento di un privilegio patrimoniale le; lascia inoltre spazio a categorie speciali di azioni basate sulla differenziazione nell attribuzione del diritto di recesso (le cause di recesso pattizie ); prevede la possibilità di emettere categorie di azioni caratterizzate dalla limitazione o esclusione del diritto di opzione.

41 LE CATEGORIE DI AZIONI NELLE NUOVE SOCIETÀ DI CAPITALI (4/4) Le categorie di azioni nelle nuove S.p.A. Le azioni postergate nelle perdite Le azioni privilegiate Le azioni a voto limitato o escluso Le azioni correlate Le azioni a favore dei prestatori di lavoro Le azioni di godimento Le azioni riscattabili

42 LE AZIONI POSTERGATE NELLE PERDITE Il fenomeno della postergazione delle perdite implica che le azioni appartenenti a tale categoria subiscono le perdite solo dopo che esse abbiano colpito le altre azioni. Ciò significa che: in caso di riduzione del capitale sociale per perdite, tali azioni ne subiscono gli effetti solo dopo che siano state integralmente annullate le azioni ordinarie; in caso di liquidazione, tali azioni sono rimborsate prima delle azioni ordinarie. La riduzione del capitale sociale non potrà che avvenire mediante proporzionale annullamento delle azioni in circolazione, con preferenza nelle azioni ordinarie rispetto a quelle postergate, e non mediante riduzione del valore nominale delle stesse Peraltro, in caso di riduzione del capitale sociale per perdite, la postergazione va coordinata con il principio di uguaglianza del valore nominale delle azioni. La postergazione, che può essere totale o parziale, non implica violazione del divieto del patto leonino: non produce infatti un esclusione dei titolari delle azioni postergate da qualsiasi partecipazione alle perdite, ma comporta che tali soggetti rimangano esposti alle perdite con un grado di rischio minore.

43 LE AZIONI PRIVILEGIATE Prima della riforma la categoria in esame non si distingueva da quella delle azioni a voto limitato se non per il fatto che questa era una sottospecie della prima, stante l obbligo di attribuire un privilegio patrimoniale laddove vi fosse compressione del diritto di voto. La riforma ha invece evidenziato la distinzione concettuale tra azione a voto limitato e azione privilegiata. Nella determinazione del contenuto del privilegio, la riforma non ha apportato rilevanti innovazioni. In particolare, il privilegio può riguardare: la ripartizione degli utili; il rimborso del capitale: azioni privilegiate nel rimborso del solo valore nominale; azioni privilegiate nel rimborso delle plusvalenze patrimoniali; azioni privilegiate nel rimborso dell intero patrimonio netto di liquidazione. privilegi patrimoniali di natura diversa (diritto ad assistere gratuitamente a spettacoli organizzati dalla società, diritti ad ottenere sconti su prodotti o servizi forniti dalla società, ).

44 LE AZIONI A VOTO LIMITATO O ESCLUSO Tale categoria di azioni, il cui valore non può complessivamente superare la metà del capitale sociale (art c.c., primo comma), comprende le seguenti fattispecie: azioni prive del diritto di voto: si tratta di azioni assimilabili alle azioni di risparmio (che nel sistema previgente potevano emettere le sole società quotate), le quali, tuttavia, non prevedono obbligatoriamente la presenza di privilegi patrimoniali e, viceversa, prevedono il venir meno di alcuni diritti amministrativi in capo agli azionisti; azioni a voto limitato per argomento: si tratta di azioni che prevedono una limitazione del diritto di voto su specifici argomenti, i quali, peraltro, non devono necessariamente essere di competenza dell assemblea straordinaria; azioni con voto sottoposto a condizione: il diritto di voto è subordinato al verificarsi di particolari condizioni, le quali possono riferirsi all azione, alla persona del socio portatore dell azione, alla società, alle situazioni del mercato finanziario; azioni con diritto di voto a scalare: si tratta di azioni per le quali, con riferimento alla posizione del singolo azionista, il diritto di voto è limitato ad una misura massima della quota di capitale sociale posseduta ed è escluso per la quota eccedente. Eventualmente lo statuto può anche prevedere meccanismi di scaglionamento in funzione di fasce specifiche di quote possedute.

45 LE AZIONI CORRELATE (1/2) L art c.c., commi 2 e 3, prevede che la società possa emettere azioni fornite di diritti patrimoniali correlati ai risultati dell attività sociale in un determinato settore. Lo statuto stabilisce i criteri di individuazione dei costi e ricavi imputabili al settore, le modalità di rendicontazione, i diritti attribuiti a tali azioni, nonché eventuali condizioni e modalità di conversione in azioni di altra categoria. Non possono essere pagati dividendi ai possessori di tali azioni se non nei limiti degli utili risultanti dal bilancio della società. Tali azioni, note anche come tracking stocks o targeted stocks, dovrebbero consentire all emittente di raccogliere nuovi capitali in modo flessibile, sfruttando le peculiari prospettive di crescita di una certa divisione o area di business o società acquisita, senza dover perderne il controllo.

46 LE AZIONI CORRELATE (2/2) I diritti patrimoniali afferenti alle azioni correlate L assegnazione degli utili del settore agli azionisti di categoria speciale e dei residui utili agli azionisti ordinari. L assegnazione di tutti o parte degli utili del settore agli azionisti di categoria speciale e dei residui utili a tutti gli azionisti. La previsione della circostanza che, ove eventuali perdite impediscano la distribuzione degli utili prodotti dal settore correlato, la successiva produzione di utili dell azienda liberi nella corrispondente misura la distribuzione agli azionisti di categoria speciale degli utili in precedenza prodotti dal settore correlato. La previsione della postergazione nelle perdite del settore per gli azionisti ordinari, nel senso che se dette perdite dessero luogo a riduzione del capitale, i primi ad essere colpiti sarebbero gli azionisti speciali.

47 LE AZIONI A FAVORE DEI PRESTATORI DI LAVORO La disciplina delle azioni a favore dei prestatori di lavoro (art c.c.) presenta alcune novità formali rispetto al passato: innanzitutto, la competenza a deliberare è dell assemblea straordinaria, alla quale spetta anche la decisione di utilizzare gli utili ai fini dell emissione di azioni da assegnare gratuitamente ai dipendenti; in secondo luogo, va precisato come la possibilità di cui sopra di deliberare l assegnazione di utili ai prestatori di lavoro debba essere espressamente prevista dallo statuto; tali azioni, inoltre, possono essere assegnate, oltre che ai dipendenti della società emittente, anche ai dipendenti di società controllate. Si prevede una più ampia diffusione di tale istituto, soprattutto se si tiene presente che la riforma prevede la possibilità che un azienda emetta, tra le altre, azioni prive del diritto di voto senza che ciò implichi necessariamente l attribuzione di speciali diritti patrimoniali.

48 LE AZIONI DI GODIMENTO La disciplina delle azioni di godimento (art c.c.) è rimasta praticamente immutata rispetto al passato. Tali azioni vengono assegnate in caso di riduzione reale del capitale sociale mediante sorteggio e annullamento di azioni con rimborso del solo valore nominale. I soci sorteggiati, infatti, senza l assegnazione di azioni di godimento, potrebbero subire un pregiudizio rispetto a coloro che non vengono rimborsati, laddove il valore effettivo delle azioni sia superiore al valore nominale delle stesse. Per espressa disposizione normativa, salvo diversa disposizione dello statuto, le azioni di godimento non danno diritto di voto nell assemblea.

49 LE AZIONI RISCATTABILI Le azioni riscattabili (art sexies c.c.), per le quali cioè lo statuto può prevedere un potere di riscatto da parte delle società o dei soci, rappresentano una delle novità principali della riforma. Il riscatto, peraltro, non deve necessariamente essere ancorato a situazioni specifiche, oggettive e predeterminate, ma può essere anche attribuito in modo arbitrario e insindacabile. Nulla vieta, comunque, che lo statuto circoscriva il riscatto a specifiche circostanze, tra le quali, a titolo esemplificativo, si possono prefigurare le seguenti: le clausole che facciano dipendere il riscatto dal venir meno in capo ai soci di determinati requisiti soggettivi; le clausole che connettano il riscatto a determinati comportamenti del socio ritenuti lesivi degli interessi della società (ad es., lo svolgimento di attività concorrente); le clausole che connettano il riscatto al superamento di determinate soglie di partecipazione al capitale sociale, al fine di ridurre la partecipazione alla soglia prevista; le clausole che fanno scattare il riscatto a determinate scadenze temporali al fine di utilizzare la partecipazione azionaria relativa come mezzo di finanziamento della società.

50 CONFERIMENTI, QUOTE DI PARTECIPAZIONE E DIRITTI SOCIALI (1/5) Nel sistema previgente alla riforma del diritto societario doveva sempre sussistere una stretta e necessaria proporzionalità tra: 1. valore del conferimento del socio; 2. entità della partecipazione del socio al capitale sociale; 3. diritti spettanti ai soci nella vita societaria. L ampia autonomia statutaria concessa dalla riforma al mondo delle le società di capitali è tale da rendere ora possibile il disancoramento da questa relazione proporzionale. Il principio ispiratore di una simile possibilità è quello di consentire ai soci di regolare l incidenza delle rispettive partecipazioni sociali sulla base di scelte contrattuali.

51 CONFERIMENTI, QUOTE DI PARTECIPAZIONE E DIRITTI SOCIALI (2/5) La possibilità di assegnare le azioni in maniera non proporzionale al conferimento non deve comunque portare ad una violazione di quanto disposto dall art c.c., comma 5, secondo cui in nessun caso il valore dei conferimenti può essere complessivamente inferiore all ammontare globale del capitale sociale. Una volta assicurato il rispetto della norma di cui sopra, nulla vieta che la ripartizione del capitale sociale tra i soci possa essere liberamente determinata tra i medesimi, anche se ciò può portare ad una deroga al principio di parità di trattamento tra i soci (fermi restando i limiti inderogabili dell ordinamento). D altro canto, la disparità di trattamento è legittima se avviene con il consenso di colui che subisce il relativo pregiudizio.

52 CONFERIMENTI, QUOTE DI PARTECIPAZIONE E DIRITTI SOCIALI (3/5) Attraverso i dettami della nuova normativa, è possibile istituire una nuova azienda anche senza apportare integralmente l equivalente monetario del capitale sociale Rossi Rossi conferisce conferisce : : ½ in in contanti contanti ½ in in immobili immobili Capitale sociale Bianchi Bianchi conferisce conferisce il il proprio proprio impegno impegno a a lavorare lavorare in in azienda, azienda, valutato valutato Il Il capitale costitutivo dell azienda è pari pari a ,, ma, ma, effettivamente, nelle nelle casse casse entrano solo solo ,, rappresentati dal dal conferimento in in denaro denarodi di Rossi. Rossi. Solo Solo se se Bianchi Bianchi non non onorerà il il proprio proprio impegno a prestare l opera, l opera, in in azienda entreranno altri altri per per effetto effetto delle delle garanzie fornite fornite a favore favore dello dello stesso, stesso, altrimenti l operatività non non è minimamente messa messa in in discussione.

LE AREE D AFFARI DEL CORPORATE & INVESTMENT BANKING

LE AREE D AFFARI DEL CORPORATE & INVESTMENT BANKING LE AREE D AFFARI DEL CORPORATE & INVESTMENT BANKING Giuseppe G. Santorsola Università Parthenope - Napoli 1 SOMMARIO La finanza mobiliare Il corporate finance Il merchant banking La finanza strutturata

Dettagli

Gestione Finanziaria delle Imprese. private equity e venture capital

Gestione Finanziaria delle Imprese. private equity e venture capital GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE Private Equity e Venture Capital Il private equity e il venture capital Anni 80 Con venture capital si definiva l apporto di capitale azionario, da parte di operatori

Dettagli

I titoli azionari. Giuseppe G. Santorsola EIF 1

I titoli azionari. Giuseppe G. Santorsola EIF 1 I titoli azionari Giuseppe G. Santorsola EIF 1 Definizione I titoli azionari rappresentano quote di partecipazione nella società, sottoscrivendo i quali l investitore acquisisce lo status di socio dell

Dettagli

Quale tipo di società scegliere per il proprio business

Quale tipo di società scegliere per il proprio business Quale tipo di società scegliere per il proprio business È possibile scegliere la forma giuridica più conveniente all interno di queste quattro categorie: 1) Impresa individuale 2) Società di persone 3)

Dettagli

mod. 9 SEG BANCA CARIGE

mod. 9 SEG BANCA CARIGE Relazione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea in sede straordinaria convocata per il giorno 13 febbraio 2012 in merito all eliminazione dell indicazione del valore nominale delle azioni della

Dettagli

26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari

26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari 1. Pianificazione finanziaria: fabbisogno e fonti di finanziam. Processi di finanziamento 4. Rimborso dei finanziamenti I processi di finanziamento Processi economici di produzione 2. Acquisizione dei

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

Nota integrativa nel bilancio abbreviato

Nota integrativa nel bilancio abbreviato Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 120 23.04.2014 Nota integrativa nel bilancio abbreviato Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie La redazione del bilancio in forma

Dettagli

Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria

Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Delibere inerenti e conseguenti. 863 Relazione del Consiglio di Gestione sul punto

Dettagli

INDICE DELLE OBBLIGAZIONI

INDICE DELLE OBBLIGAZIONI DELLE OBBLIGAZIONI Art. 2410 c.c. Emissione... 1 1. Premessa... 1 2. Competenza... 3 2.1. Competenza dell organo amministrativo... 3 2.2. Competenza di altri organi sociali... 4 2.3. I compiti del collegio

Dettagli

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato

Dettagli

L EMISSIONE DI OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI

L EMISSIONE DI OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI L EMISSIONE DI OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI di Emanuele Rossi e Andrea Sergiacomo 1. Premessa Sia le S.P.A. che le S.A.P.A. ed in particolari casi anche le cooperative 1, hanno la facoltà di emettere prestiti

Dettagli

Il mercato mobiliare

Il mercato mobiliare Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente

Dettagli

LE MODALITÀ DI CREAZIONE DEI GRUPPI AZIENDALI

LE MODALITÀ DI CREAZIONE DEI GRUPPI AZIENDALI LE MODALITÀ DI CREAZIONE DEI GRUPPI AZIENDALI INDICE Le tipologie di processo Le modalità concrete di costituzione Acquisizione di partecipazioni di controllo in altre società Filiazione (costituzione

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

Assemblea degli Azionisti di Cembre S.p.A.

Assemblea degli Azionisti di Cembre S.p.A. Assemblea degli Azionisti di Cembre S.p.A. (28 aprile 2009, I conv. 30 aprile 2009, II conv.) Relazione del Consiglio di Amministrazione ai sensi degli artt. 73 e 93 del Regolamento Consob 11971/99 e successive

Dettagli

Slides per il corso di ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI

Slides per il corso di ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI Slides per il corso di ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI Nicola Meccheri (meccheri@ec.unipi.it) Facoltà di Economia Università di Pisa A.A. 2011/2012 ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI: ASPETTI INTRODUTTIVI

Dettagli

Testo vigente. Testo proposto Articolo 5 Capitale sociale. Articolo 5

Testo vigente. Testo proposto Articolo 5 Capitale sociale. Articolo 5 1. Proposta di eliminazione del valore nominale espresso delle azioni ordinarie e di risparmio in circolazione. Conseguenti modifiche dello statuto sociale. Deliberazioni inerenti e conseguenti. Signori

Dettagli

INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE

INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE INDICE SOMMARIO XIII PREMESSA INTRODUZIONE 1 1. Gli strumenti di finanziamento dell impresa: le ragioni della riforma CAPITOLO 1 QUESTIONI LEGATE ALLA IDENTIFICAZIONE DELLA FATTISPECIE OBBLIGAZIONARIA

Dettagli

1. Motivazioni per le quali è richiesta l autorizzazione per l acquisto e la disposizione di azioni proprie

1. Motivazioni per le quali è richiesta l autorizzazione per l acquisto e la disposizione di azioni proprie Assemblea ordinaria 8 maggio 2012 Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione Punto 8 all ordine del giorno Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie; delibere inerenti

Dettagli

Lezione 10. Il conferimento: definizione, tipologie, iter procedurale

Lezione 10. Il conferimento: definizione, tipologie, iter procedurale Lezione 10 Il conferimento: definizione, tipologie, iter procedurale Conferimento È un operazione mediante la quale un soggetto (denominato conferente) trasferisce un azienda oppure un ramo aziendale (vicolo

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI SUL RAGGRUPPAMENTO DELLE AZIONI DELLA SOCIETÀ

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI SUL RAGGRUPPAMENTO DELLE AZIONI DELLA SOCIETÀ RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI SUL RAGGRUPPAMENTO DELLE AZIONI DELLA SOCIETÀ predisposta ai sensi dell art. 72 e secondo lo schema n. 3 dell Allegato 3A del Regolamento adottato con Delibera

Dettagli

AZIONI SVILUPPO. infografica by 1

AZIONI SVILUPPO. infografica by 1 AZIONI SVILUPPO Ottobre 2007 infografica by 1 IL MOTIVO DELLE AZIONI SVILUPPO infografica by 2 IL MOTIVO 1 2 Dove siamo? Sistema Italia Tessuto industriale ricco di imprese a BMC (Bassa e Media Capitalizzazione,

Dettagli

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Corso di Principi Contabili e Informativa Finanziaria Prof.ssa Sabrina Pucci Facoltà di Economia Università degli Studi Roma Tre a.a. 2004-2005 prof.ssa Sabrina

Dettagli

REGOLAMENTO RISTORNO COOPERATIVO. Premesso che

REGOLAMENTO RISTORNO COOPERATIVO. Premesso che REGOLAMENTO RISTORNO COOPERATIVO L Assemblea della Banca di Credito Cooperativo di Barlassina Premesso che La BCC ispira la propria attività ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione

Dettagli

Azioni Sviluppo. Milano, 22 luglio 2014. Avv. Silvia Romanelli Prof. Avv. Stefano Cacchi Pessani. www.beplex.com

Azioni Sviluppo. Milano, 22 luglio 2014. Avv. Silvia Romanelli Prof. Avv. Stefano Cacchi Pessani. www.beplex.com Azioni Sviluppo Milano, 22 luglio 2014 Avv. Silvia Romanelli Prof. Avv. Stefano Cacchi Pessani www.beplex.com L origine Nascono nel 2007 dalla collaborazione tra Assolombarda, Borsa Italiana, BEP e Mediobanca

Dettagli

Procedure AIM ITALIA per le Operazioni sul capitale

Procedure AIM ITALIA per le Operazioni sul capitale Procedure AIM ITALIA per le Operazioni sul capitale Le seguenti procedure sono costituite dal Principio Generale e dalle Linee Guida e Tabelle, che formano parte integrante delle Procedure stesse. Le seguenti

Dettagli

I processi di finanziamento

I processi di finanziamento I processi di finanziamento 1. pianificazione finanziaria: fabbisogno e fonti di finanziamento 2. acquisizione del finanziamento tutte quelle attività volte a reperire, gestire e rimborsare i finanziamenti

Dettagli

IL SISTEMA FINANZIARIO. Giuseppe G. Santorsola 1

IL SISTEMA FINANZIARIO. Giuseppe G. Santorsola 1 IL SISTEMA FINANZIARIO 1 Premessa Lo studio del sistema finanziario si fonda sull analisi dei suoi elementi costitutivi. La struttura finanziaria dell economia individua l insieme dei circuiti di risorse

Dettagli

Il modello dell impresa del futuro I nuovi strumenti finanziari 1 2 N O V E M B R E 2 0 1 0

Il modello dell impresa del futuro I nuovi strumenti finanziari 1 2 N O V E M B R E 2 0 1 0 Il modello dell impresa del futuro I nuovi strumenti 1 2 N O V E M B R E 2 0 1 0 Indice Necessità di cambiamento nella gestione delle imprese Pag. 3 Gli strumenti e i titoli di debito Le fonti normative

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli articoli 2357 e 2357 ter del codice civile. ASSEMBLEA DEGLI

Dettagli

Approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2013

Approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2013 Relazione Illustrativa del Consiglio di Amministrazione in merito alla proposta di acquisto e alienazione di azioni proprie sottoposta all Assemblea straordinaria convocata il giorno 29 aprile 2013 e,

Dettagli

La comunicazione economico-finanziaria

La comunicazione economico-finanziaria La comunicazione economico-finanziaria Università di Urbino La comunicazione economico-finanziaria E il complesso delle comunicazioni effettuate attraverso qualsiasi canale di diffusione dalla direzione

Dettagli

Le azioni e le obbligazioni

Le azioni e le obbligazioni Nome e Cognome... Classe... Data... autore MARIA RITA CATTANI materia Diritto commerciale destinazione Classe 4 a ITC SCELTA MULTIPLA Scegli la risposta corretta tra quelle che ti vengono proposte. 1.

Dettagli

IL SISTEMA FINANZIARIO

IL SISTEMA FINANZIARIO IL SISTEMA FINANZIARIO 1 Premessa Lo studio del sistema finanziario si fonda sull analisi dei suoi elementi costitutivi. La struttura finanziaria dell economia individua l insieme dei circuiti di risorse

Dettagli

1. Motivazioni per le quali è richiesta l autorizzazione al compimento di operazioni su azioni proprie

1. Motivazioni per le quali è richiesta l autorizzazione al compimento di operazioni su azioni proprie 3. Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni ordinarie proprie ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile e dell art. 132 del D.Lgs. 58/1998 e relative

Dettagli

AZIONI E OBBLIGAZIONI: CARATTERISTICHE E STIME DEL VALORE. Docente: Prof. Massimo Mariani

AZIONI E OBBLIGAZIONI: CARATTERISTICHE E STIME DEL VALORE. Docente: Prof. Massimo Mariani AZIONI E OBBLIGAZIONI: CARATTERISTICHE E STIME DEL VALORE Docente: Prof. Massimo Mariani 1 SOMMARIO Le obbligazioni: definizioni e caratteristiche Particolari tipologie di obbligazioni La valutazione delle

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943 BANCA DI CESENA CREDITO COOPERATIVO DI CESENA E RONTA SOCIETA COOPERATIVA CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO BANCA DI CESENA 01/06/07-01/06/10 - TF

Dettagli

Proposta di autorizzazione all acquisto ed all alienazione di azioni proprie; deliberazioni inerenti e conseguenti.

Proposta di autorizzazione all acquisto ed all alienazione di azioni proprie; deliberazioni inerenti e conseguenti. Proposta di autorizzazione all acquisto ed all alienazione di azioni proprie; deliberazioni inerenti e conseguenti. Signori Azionisti, l ultima autorizzazione all acquisto di azioni proprie, deliberata

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

I contributi pubblici nello IAS 20

I contributi pubblici nello IAS 20 I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,

Dettagli

La destinazione e la distribuzione dell utile. Acconti su dividendi.

La destinazione e la distribuzione dell utile. Acconti su dividendi. La destinazione e la distribuzione dell utile. Acconti su dividendi. 1) La destinazione dell utile: a) aspetti normativi L art. 2364, comma 2, c.c. dispone che L assemblea ordinaria deve essere convocata

Dettagli

Signori Azionisti, siete stati convocati in assemblea ordinaria per deliberare in merito al seguente ordine del giorno: * * * * *

Signori Azionisti, siete stati convocati in assemblea ordinaria per deliberare in merito al seguente ordine del giorno: * * * * * Relazione del Consiglio di Amministrazione all assemblea ordinaria di TXT e-solutions s.p.a. del giorno 22 aprile 2010 (prima convocazione o del giorno 23 aprile 2010 (seconda convocazione) Signori Azionisti,

Dettagli

Le operazioni sul capitale nelle società di capitali. Gli aumenti

Le operazioni sul capitale nelle società di capitali. Gli aumenti Le operazioni sul capitale nelle società di capitali. Gli aumenti 1 Le operazioni sul capitale Il capitale può subire, nel corso della gestione aziendale, variazioni di due tipi: Aumenti di capitale Riduzioni

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA PROPOSTA

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA PROPOSTA RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA PROPOSTA RELATIVA ALL AUTORIZZAZIONE, AI SENSI DEGLI ARTICOLI 2357 E 2357-TER COD. CIV., POSTA ALL ORDINE DEL GIORNO DELL ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

Dettagli

L avvio di un attività

L avvio di un attività Le forme societarie e le Condizioni di Equilibrio Economico/Finanziario Le Forme Societarie L avvio di un attività Avviare un attività d impresa è un sogno di tante persone che, per proprie attitudini,

Dettagli

AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale. Procedure per le Operazioni sul capitale

AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale. Procedure per le Operazioni sul capitale AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale Procedure per le Operazioni sul capitale 6 ottobre 2014 3 marzo 2014 Procedure per le Operazioni sul capitale Le seguenti procedure sono costituite dal Principio

Dettagli

Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione di Impregilo S.p.A. sul quarto punto all ordine del giorno dell Assemblea straordinaria,

Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione di Impregilo S.p.A. sul quarto punto all ordine del giorno dell Assemblea straordinaria, Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione di Impregilo S.p.A. sul quarto punto all ordine del giorno dell Assemblea straordinaria, recante: Modifica dell art. 33 dello Statuto sociale, al

Dettagli

MIFID Markets in Financial Instruments Directive

MIFID Markets in Financial Instruments Directive MIFID Markets in Financial Instruments Directive Il 1 1 Novembre 2007 è stata recepita anche in Italia, attraverso il Decreto Legislativo del 17 Settembre 2007 n.164n.164,, la Direttiva Comunitaria denominata

Dettagli

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita

Dettagli

Proposte per l Assemblea ordinaria degli Azionisti

Proposte per l Assemblea ordinaria degli Azionisti Proposte per l Assemblea ordinaria degli Azionisti Assemblea ordinaria di Fiera Milano SpA convocata in Rho (MI), presso l Auditorium del Centro Servizi del nuovo Quartiere Fieristico, Strada Statale del

Dettagli

In caso di adesioni all OPSC per quantitativi di azioni superiori alle azioni oggetto dell Offerta, si farà luogo al riparto secondo il metodo

In caso di adesioni all OPSC per quantitativi di azioni superiori alle azioni oggetto dell Offerta, si farà luogo al riparto secondo il metodo Proposta di autorizzazione all acquisto di azioni ordinarie proprie, ai sensi dell art. 2357 del codice civile, dell art. 132 del D.Lgs. 58/1998 e relative disposizioni di attuazione, con la modalità di

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio

Dettagli

Titoli obbligazionari

Titoli obbligazionari 1 Titoli obbligazionari Emissione Se la legge o lo statuto non dispongono diversamente, l'emissione di obbligazioni è deliberata dagli amministratori. In ogni caso la deliberazione di emissione deve risultare

Dettagli

MONTEFIBRE S.p.A. RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI SULLE MODIFICHE DELLO STATUTO. Provvedimenti ai sensi dell art. 2446 del Codice Civile.

MONTEFIBRE S.p.A. RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI SULLE MODIFICHE DELLO STATUTO. Provvedimenti ai sensi dell art. 2446 del Codice Civile. MONTEFIBRE S.p.A. RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI SULLE MODIFICHE DELLO STATUTO Provvedimenti ai sensi dell art. 2446 del Codice Civile. Signori Azionisti, come illustrato nella Relazione sulla

Dettagli

ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI IFI S.p.A.

ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI IFI S.p.A. ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI IFI S.p.A. Relazioni illustrative sulle proposte concernenti le materie all ordine del giorno dell Assemblea Ordinaria degli Azionisti 1 ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI

Dettagli

APPUNTI DI RAGIONERIA

APPUNTI DI RAGIONERIA Università La Sapienza sede di Latina Facoltà di Economia Cattedra di RAGIONERIA a.a. 2013-2014 APPUNTI DI RAGIONERIA Dispensa n. 12: I Debiti Il presente materiale è di ausilio alla didattica frontale

Dettagli

Confindustria Genova

Confindustria Genova Confindustria Genova La levadel Private Equity nelleacquisizionie nelle cessioni: minoranze e maggioranze Genova, 14 maggio 2015 Raffaele de Courten 1 ARGOMENTI TRATTATI Cosa fanno gli operatori di Private

Dettagli

CALTAGIRONE S.p.A. Sede legale in Roma - Via Barberini n. 28. Registro Imprese di Roma e codice fiscale n. 00433670585, R.E.A. n.

CALTAGIRONE S.p.A. Sede legale in Roma - Via Barberini n. 28. Registro Imprese di Roma e codice fiscale n. 00433670585, R.E.A. n. CALTAGIRONE S.p.A. Sede legale in Roma - Via Barberini n. 28 Registro Imprese di Roma e codice fiscale n. 00433670585, R.E.A. n. 365 Capitale Sociale di Euro 109.200.000 i.v. RELAZIONE DEL RAPPRESENTANTE

Dettagli

ESERCITAZIONE N. 4 - SPA

ESERCITAZIONE N. 4 - SPA ESERCITAZIONE N. 4 VARIAZIONI CAPITALE SOCIALE Pagina 1 di 11 TIPOLOGIE DI AUMENTI DEL CAPITALE SOCIALE L aumento del Capitale Sociale può essere: - SENZA VARIAZIONE del P.N. (Virtuale o Gratuito) - CON

Dettagli

Esercitazioni del corso di Ragioneria generale ed applicata Corso 50-99

Esercitazioni del corso di Ragioneria generale ed applicata Corso 50-99 Esercitazioni del corso di Ragioneria generale ed applicata Corso 50-99 ESERCITAZIONE N 2 ARGOMENTI CONSIDERATI: Fase di diritto e fase di fatto delle registrazioni contabili Registrazione dei finanziamenti

Dettagli

capitale sociale e per emettere obbligazioni, ai sensi degli artt. 2443 e 2420-ter del codice civile, delega che non è stata esercitata dall organo

capitale sociale e per emettere obbligazioni, ai sensi degli artt. 2443 e 2420-ter del codice civile, delega che non è stata esercitata dall organo Relazione Illustrativa - Parte Straordinaria 1. Attribuzione al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell articolo 2443 del codice civile, della facoltà (i) di aumentare in una o più volte, a pagamento

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO. PER L'OFFERTA DEL PRESTITO OBBLlGAZlONARlO BANCO DI LUCCA E DEL TIRRENO S.P.A. 20/05/2015 20/05/2021 TASSO FISSO 2.

DOCUMENTO INFORMATIVO. PER L'OFFERTA DEL PRESTITO OBBLlGAZlONARlO BANCO DI LUCCA E DEL TIRRENO S.P.A. 20/05/2015 20/05/2021 TASSO FISSO 2. DOCUMENTO INFORMATIVO PER L'OFFERTA DEL PRESTITO OBBLlGAZlONARlO BANCO DI LUCCA E DEL TIRRENO S.P.A. 20/05/2015 20/05/2021 TASSO FISSO 2.00% EMISSIONE N. 27/2015 CODICE lsln IT0005108672 Il presente documento

Dettagli

ANALISI QUALITATIVA DEL CAPITALE I FINANZIAMENTI

ANALISI QUALITATIVA DEL CAPITALE I FINANZIAMENTI CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA INTERNAZIONALE DEL TURISMO ECONOMIA AZIENDALE e RAGIONERIA APPLICATA ALLE IMPRESE TURISTICHE Anno Accademico 2011 2012 Lezione 6 ANALISI QUALITATIVA DEL CAPITALE I FINANZIAMENTI

Dettagli

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio 1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa

Dettagli

La fiscalità degli strumenti di capitalizzazione e di finanziamento dell impresa

La fiscalità degli strumenti di capitalizzazione e di finanziamento dell impresa La fiscalità degli strumenti di capitalizzazione e di Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano SAF Scuola di Alta Formazione Luigi Martino Convegno del 16 gennaio 2012 Relatore:

Dettagli

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI Redatta ai sensi dell art. 73 del Regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive

Dettagli

Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013

Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013 Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013 Relazione illustrativa degli Amministratori sulla proposta di autorizzazione all acquisto e all alienazione di azioni proprie ai sensi dell

Dettagli

GROUPAMA ASSET MANAGEMENT SGR SpA appartenente al gruppo Groupama

GROUPAMA ASSET MANAGEMENT SGR SpA appartenente al gruppo Groupama GROUPAMA ASSET MANAGEMENT SGR SpA appartenente al gruppo Groupama SUPPLEMENTO AL PROSPETTO D OFFERTA AL PUBBLICO DI QUOTE DEL FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO MOBILIARE GROUPAMA FLEX APERTO DI DIRITTO ITALIANO

Dettagli

Aumenti reali del capitale sociale

Aumenti reali del capitale sociale Aumenti reali del capitale sociale Gli aumenti del capitale sociale possono essere: virtuali con gli aumenti virtuali non aumentano i mezzi a disposizione della azienda e il suo patrimonio netto, che si

Dettagli

FUSIONI E ACQUISIZIONI

FUSIONI E ACQUISIZIONI FUSIONI E ACQUISIZIONI 1. Fusioni e acquisizioni: concetti introduttivi 2. Il valore del controllo di un impresa 3. La redditività di un acquisizione 4. Alcuni tipi particolari di acquisizioni: LBO, MBO

Dettagli

Camfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013. Acquisto e disposizione di azioni proprie

Camfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013. Acquisto e disposizione di azioni proprie Camfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013 Acquisto e disposizione di azioni proprie Relazione illustrativa degli Amministratori e proposte di deliberazione CAMFIN Società per Azioni Sede

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

CONTABILITA GENERALE

CONTABILITA GENERALE CONTABILITA GENERALE 7 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI 20 novembre 2010 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1 F. Scritture relative all

Dettagli

ANALISI PER FLUSSI. Dott. Fabio CIGNA

ANALISI PER FLUSSI. Dott. Fabio CIGNA ANALISI PER FLUSSI Dott. Fabio CIGNA IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA 2 ANALISI PER FLUSSI IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA L azienda deve operare

Dettagli

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento

Dettagli

Fiscal News N. 103. La rilevazione del finanziamento soci. La circolare di aggiornamento professionale 24.03.2015. Premessa

Fiscal News N. 103. La rilevazione del finanziamento soci. La circolare di aggiornamento professionale 24.03.2015. Premessa Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 103 24.03.2015 La rilevazione del finanziamento soci Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie Sotto il profilo giuridico l ordinamento

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

Ministero delle Attività Produttive

Ministero delle Attività Produttive Ministero delle Attività Produttive DIREZIONE GENERALE PER IL COORDINAMENTO DEGLI INCENTIVI ALLE IMPRESE COMMISSIONE PER LA DETERMINAZIONE DELLA DIMENSIONE AZIENDALE AI FINI DELLA CONCESSIONE DI AIUTI

Dettagli

Approvazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.

Approvazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Approvazione CDA del 25 giugno 2009 Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Regolamento U n i p o l G r u p p o F i n a n z i a r i o S. p. A. Sede

Dettagli

Copertura delle perdite

Copertura delle perdite Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 107 09.04.2014 Copertura delle perdite Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie Le assemblee delle società di capitali che, nelle

Dettagli

LE OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO

LE OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO Capitolo 10 LE OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO a cura di Giuseppe Pogliani 10.1 GLI AUMENTI DI CAPITALE Le imprese, allo scopo di migliorare qualitativamente e rafforzare quantitativamente la loro struttura

Dettagli

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali CORSO DI CONTABILITA E BILANCIO 2 La valutazione delle immobilizzazioni immateriali Seconda lezione 1 DEFINIZIONE condizioni produttive controllate dall impresa, utili per l esercizio della sua gestione

Dettagli

LA SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA

LA SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA LA SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA INTRODUZIONE 1) Generalità Limitazione della responsabilità dei soci; Cenni storici: codice del 1942 (piccola s.p.a., rinvio alle norme); riforma 2003 (soc. di persone,

Dettagli

Collocamento delle Azioni Tercas. 21 e. domande risposte

Collocamento delle Azioni Tercas. 21 e. domande risposte Collocamento delle Azioni Tercas 21 e domande risposte Prima dell adesione leggere attentamente il prospetto informativo Il 21.08.2006 ha inizio il collocamento del 15% delle Azioni Tercas. 21 e domande

Dettagli

ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI. 1^ convocazione 24 aprile 2015 - ore 10,30. 2^ convocazione - 27 aprile 2015 - ore 10,30

ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI. 1^ convocazione 24 aprile 2015 - ore 10,30. 2^ convocazione - 27 aprile 2015 - ore 10,30 ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI 1^ convocazione 24 aprile 2015 - ore 10,30 2^ convocazione - 27 aprile 2015 - ore 10,30 CENTRO CONGRESSI PALAZZO DELLE STELLINE CORSO MAGENTA 61 - MILANO * * * Relazione

Dettagli

IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa

IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa SCHEMA DI SINTESI DEL PRINCIPIO CONTABILE SINTESI ILLUSTRAZIONE DEL PRINCIPIO CONTABILE 1 FINALITA' LIABILITY

Dettagli

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...

Dettagli

ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI I

ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI I ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI I Si propongono nel presente file alcuni esempi di domande estrapolate dagli esami assegnati negli anni accademici precedenti. Lo scopo di tali esemplificazioni non

Dettagli

2) il trasferimento della sede legale con relative modifiche statutarie;

2) il trasferimento della sede legale con relative modifiche statutarie; Relazione dei Liquidatori sul valore di liquidazione delle azioni per l esercizio del diritto di recesso predisposta ai sensi e per gli effetti dell art. 2437 e dell art. 2437-ter del c.c. Signori Azionisti,

Dettagli

Sulla base dei valori di riferimento indicati sono assegnati alle imprese i seguenti punteggi: A 100% 3 75% < A < 100% 2 0 < A 75% 1

Sulla base dei valori di riferimento indicati sono assegnati alle imprese i seguenti punteggi: A 100% 3 75% < A < 100% 2 0 < A 75% 1 A. Procedura Ordinaria - Modello di valutazione per le imprese in contabilità ordinaria operanti nei settori: industria manifatturiera, edilizia, alberghi (società alberghiere proprietarie dell immobile),

Dettagli

LA GESTIONE AZIENDALE

LA GESTIONE AZIENDALE LA GESTIONE AZIENDALE GESTIONE = insieme delle operazioni che l impresa effettua, durante la sua esistenza, per realizzare gli obiettivi perseguiti dal soggetto economico. ESERCIZIO = parte di gestione

Dettagli

IL FONDO OGGI E DOMANI

IL FONDO OGGI E DOMANI IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi

Dettagli

Risparmio e Investimento

Risparmio e Investimento Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide

Dettagli

Relazione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea Ordinaria di Banca

Relazione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea Ordinaria di Banca Relazione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea Ordinaria di Banca IMI del 24 aprile ore 10,30 in prima convocazione e 27 aprile ore 9,00 in seconda convocazione - Punto [4] all Ordine del Giorno

Dettagli

MINI BOND: PROFILI LEGALI E REGOLAMENTARI

MINI BOND: PROFILI LEGALI E REGOLAMENTARI S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO INTERMEDIARI E IMPRESA-UNA NUOVA FORMA DI FINANZIAMENTO: IL «MINI BOND» MINI BOND: PROFILI LEGALI E REGOLAMENTARI NUNZIA MELACCIO Commissione Banche e Intermediari

Dettagli

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA Procedura aperta per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio per l'istituzione e la gestione di un fondo di investimento, immobiliare, chiuso per il patrimonio

Dettagli