Matteo Bracalini, Perla Terreni, Riziero Tiberi, Tiziana Panzavolta, Francesco Croci

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1 Matteo Bracalini, Perla Terreni, Riziero Tiberi, Tiziana Panzavolta, Francesco Croci DIBA, Università degli Studi di Firenze

2 Insetti fitofagi di Pinus pinea Leptoglossus occidentalis è una specie di origine americana che si va ad inserire nel nutrito gruppo dei fitofagi che si sviluppano a spese del pino domestico: questi si distinguono in quelli associati alle parti verdi e lignificate e quelli, invece, associati alla fruttificazione.

3 Insetti fitofagi associati a Pinus pinea Danni alla pianta Cinara acutirostris Leucaspis pusillla Thaumetopoea pityocampa Rhyacionia buoliana Dioryctria sylvestrella Pissodes castaneus Ips sexdentatus Tomicus destruens Indigeni Dioryctria mendacella Dioryctria pinaea Danni alla fruttificazione Pissodes validirostris Esotici Ernobius impressitorax Leptoglossus occidentalis

4 Cause delle perdite di produzione di pinoli BIOTICI Insetti Funghi Microfauna Attaccano la fruttificazione anche piccoli vertebrati (come sciuridi e gliridi) e patogeni fungini, tra cui Diplodia pinea.

5 Pissodes validirostris Tra gli spermocarpofagi si ricordano i Paleartici, i cui segni sugli strobili sono facilmente riconoscibili: - Dioryctria spp. rosura grossolana con formazione dei tipici coni di resina - Pissodes validirostris deformazioni, uncinature dello strobilo - Ernobius impressithorax rosura fine e, su strobili di 3 anni, piccoli fori di sfarfallamento circolari Dioryctria mendacella Inoltre per quanto riguarda i patogeni fungini: - Diplodia pinea dissecca gli strobili, (dimensioni e peso ridotti: pigne pagliose o gallerone), presenza di fruttificazioni fungine sulla superficie esterna Ernobius impressithorax Diplodia pinea

6 Pissodes validirostris Dioryctria mendacella Ernobius impressithorax Diplodia pinea

7 Leptoglossus occidentalis Ben diversa la situazione per quanto riguarda la sintomatologia dei danni di L. occidentalis. Attacca gemme, aghi, infiorescenze e coni di molte conifere ma essenziali nella sua dieta sono i semi, senza i quali non completa lo sviluppo.

8 Necessario sarebbe poter distinguere i sintomi più riconducibili all attività trofica della cimice. Da un analisi visiva esterna, la presenza di piccole gocce di resina, presenti soprattutto sui giovani coni di un anno, potrebbero corrispondere alla reazione della pianta in seguito a punture di alimentazione. Sulle pigne di 2 e 3 anni le eventuali resinazioni risultano spesso diffuse su superfici maggiori e quindi di ancora più difficile determinazione.

9 Possibili manifestazioni della cimice (esterne)

10 Le altre tipologie di alterazione che si possono osservare all interno degli strobili variano a seconda della loro età: necrosi dei tessuti interni su strobili giovani e, in quelli di tre anni, pinoli completamente o parzialmente svuotati dove in essi può rimanere l endosperma avvizzito oppure deformato in relazione alla gravità dell attacco.

11 Possibili manifestazioni della cimice (interne)

12 Indagini diagnostiche in America Da Bates et al., 2000 Allo scopo di identificare il danno e determinare l impatto sulla produzione di pinoli, negli USA (su varie conifere) sono stati effettuati studi già dagli anni 60. Dalle prime analisi radiografiche si poteva vedere lo stato dell endosperma all interno del pinolo, ma rimaneva il dubbio sulle cause di quelli completamente svuotati. Prove con un colorante in grado di legarsi ai tessuti degradati dagli enzimi salivari della cimice hanno consentito di evidenziare le punture sui coni di Douglasia, senza informazioni però sullo stato del seme. Più recentemente sono state messe a punte metodologie immunologiche che, tramite test per specifici antigeni, permettevano di stabilire con certezza l agente di danno anche sul seme.

13 Indagini diagnostiche in America Prove con Rutenio Da Bates et al., 2000 Biosaggi immunologici

14 Necessità di tecniche efficaci anche su P. pinea Su pino domestico la colorazione al rutenio trova forti limitazioni a causa della morfologia degli strobili, dove non si riesce ad evidenziare il foro praticato dall insetto. A differenza delle indagini immunologiche americane, sono in corso in Italia prove di biologia molecolare, al fine di evidenziare eventuali tracce molecolari lasciate dalle cimici all interno e all esterno del cono: questo potrebbe rivelarsi un efficace metodo di attribuzione delle cause di necrosi all interno della pigna. Analisi Molecolare in Italia

15 Censimento danni nel Parco I nostri studi si sono svolti nel biennio ne comprensorio del Parco Regionale della Maremma. Sono state osservate e conteggiate tutte le pigne presenti di 1, 2 e 3 anni sulle piante prese in esame. Sono state a questo proposito individuate 5 categorie di danno: resinazione puntiforme, resinazione diffusa, danno da Dioryctria spp., danno da Ernobius sp., e infine pigne affette da danni di altra natura o secche (ma mai attaccate da P. validirostris)

16 Censimento danni nel Parco 5 categorie di danno resinazioni puntiformi resinazioni diffuse danno da Dioryctria danno da Ernobius altri danni, pigne secche

17 Il 75% degli strobili di (1 e 2) anni esaminati presentava alterazioni esterne, di cui: Tipologia di danno percentuale Resinazione puntiforme 65,0 % Resinazione diffusa 15,1 % Dioryctria 1,9 % Ernobius 20,1 % Altre cause 12,7 % Le due categorie di danno più ricorrenti sono state la resinazione puntiforme, la manifestazione considerata più ricollegabile all attacco da L. occidentalis, e a seguire il danno da anobide. Il totale supera il 100% per la occasionale concomitanza di varie tipologie di danno sullo stesso strobilo

18 Biologia e comportamento & Caratterizzazione dei danni Monitoraggio Difesa Ancora non si hanno sufficienti notizie su biologia, comportamento e natura dei danni determinati da L. occidentalis anche se i primi dati sulla biologia in natura del coreide sono stati raccolti in pinete toscane nel Importante è la caratterizzazione dei danni della cimice, in modo da poterli distinguere da quelli attribuibili ad altre entità spermocarpofaghe già note nel nostro paese. Bisogna approfondire gli studi per individuare affidabili tecniche di monitoraggio per la specie in natura e quindi stabilire quando e come intervenire.

19 Grazie per l attenzione