Progetto: Orientare gli adolescenti oggi: uno strumento contro la dispersione
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- Emma Marchetti
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1 Progetto: Orientare gli adolescenti oggi: uno strumento contro la dispersione Aspetti generali Le attività di orientamento svolte dalle scuole secondarie di primo e di secondo grado si caratterizzano per lo più come attività di orientamento alle scelte che, in occasione delle transizioni dalla secondaria di primo grado alla secondaria di secondo grado e da quest ultima all università o al lavoro, gli adolescenti sono tenuti a compiere. Esse, pur molto importanti, presentano il limite di un intervento fatto alla fine di un percorso e non durante il percorso medesimo, oltre al fatto che spesso si tratta di attività di natura prevalentemente informativa. Non sarebbero altrimenti spiegabili gli alti tassi di dispersione che si verificano nel primo anno della secondaria di II grado (giugno 2006, Milano e provincia 24,3% in media) nonostante l impegno profuso nelle attività di orientamento in ingresso e in quelle di riorientamento, cui si dà vita, di solito, a partire dal secondo quadrimestre di questo stesso anno. Queste ultime, svolte dalle scuole e da Enti diversi, sono di solito rivolte alle fasce di studenti più marginali, in un ottica di cura piuttosto che di prevenzione, e non a modificare il modo in cui si lavora a scuola. Permettere a tutti gli studenti di mettersi alla prova qui ed ora, di verificare le proprie capacità nello svolgimento di compiti di realtà e di vivere così un esperienza emotivamente, socialmente ed intellettualmente gratificante, è quanto s ha da fare per invertire la rotta, per contrastare la noia, la scarsa motivazione, la disaffezione degli studenti rispetto all impegno scolastico. Se infatti è preoccupante la dispersione, lo sono altrettanto gli scarsi livelli di rendimento e quel 52% di studenti promossi alla seconda con debiti formativi. Le normali attività didattiche basate sulla lezione del docente e sulla ripetizione dei concetti da questi esposti sembrano non bastare più, a meno che non ci si accontenti di considerare normali gli attuali tassi di dispersione e di scarso rendimento, e non ci si adatti a vedere gli studenti solo per quello che non (sanno, sono, capiscono, si impegnano, collaborano, studiano etc.) senza aver provato a mobilitare quello che già sanno o sanno fare. Bisogna invece sfruttare le modalità normalmente prescelte dagli adolescenti quando devono affrontare compiti di apprendimento: approccio esperienziale per prova ed errore, ragionamento di tipo associativo piuttosto che logico-sequenziale, linguaggi iconici, uso delle ICT. Non per fermarsi a questo, ma per arrivare alla teoria dai fatti. Ed anche per mobilitare le risorse degli studenti, cosa non di secondaria importanza, facendo emergere le diverse caratteristiche individuali e per dar loro il piacere dell impegno in una attività che sentono propria. Per la prima volta mi sono sentito importante dice uno studente di terza media. Un altro afferma: E stato divertente ma davvero stancante e con lui diversi altri sottolineano il piacere e la fatica incontrati con la didattica laboratoriale e le attività di auto-orientamento, che sono state l ossatura del progetto. La fatica, si sa, è normalmente una sorta di tabù per i nostri adolescenti, almeno in campo scolastico, ma non solo in quello ed è un successo averli messi in condizione di faticare. Se il modo in cui si fa scuola è una delle cause del grave e diffuso fenomeno della dispersione, la via seguita dal progetto sembra essere un modo efficace per ottenere incoraggianti risultati relativamente alla motivazione e all autostima degli studenti, ma anche sullo sviluppo di conoscenze, competenze disciplinari e competenze trasversali, cosa non di secondaria importanza. 1
2 Relazione finale, parte prima : i risultati del progetto Introduzione alla lettura dei risultati I risultati che presentiamo sono stati ottenuti in tre classi terze di tre scuole medie e in tre classi prime di tre ITIS di Milano e provincia che hanno realizzato il progetto USP-USR Orientare gli adolescenti oggi: uno strumento contro la dispersione. La didattica laboratoriale e le attività di auto orientamento sono state lo specifico del progetto; il suo obiettivo la riduzione della dispersione. Per didattica laboratoriale si intende una situazione di apprendimento in cui gli studenti sono chiamati ad affrontare un problema disciplinare o multidisciplinare rispetto al quale posseggono solo alcune conoscenze generali. Queste verranno utilizzate per affrontare e risolvere un problema nuovo, il che richiede la raccolta di informazioni, l utilizzo di strumenti, l organizzazione del gruppo di lavoro con la definizione dei ruoli di ognuno ed infine una relazione sui risultati ottenuti. Per attività di auto-orientamento si intendono le attività svolte a conclusione delle singole attività laboratoriali nel corso delle quali gli studenti sono invitati a ricostruire e a riflettere, grazie all aiuto di strumenti stimolo come questionari, domande poste dal docente o dai compagni etc, su cosa e come si è appreso e su quali sono stati i punti di forza e di debolezza dei singoli e dei gruppi. Va sottolineato il fatto che le sei scuole impegnate nella realizzazione delle attività sono quel che resta di 14 scuole che nel avevano attivamente partecipato alla definizione del progetto, ma sono risultate non disponibili a sperimentarlo, nonostante la approvazione dello stesso progetto da parte dei Collegi docenti. E infatti accaduto che non si sia riusciti ad individuare il Consiglio di classe che lo avrebbe dovuto realizzare. La non adesione di cui s è detto si è verificata nonostante il progetto non modifichi in alcun modo ordinamenti, contenuti disciplinari e orari dei docenti, ma si limiti ad innovare metodologie e relazioni tra docenti e studenti, e tra studenti e studenti. In ogni classe delle sei scuole si sono realizzati otto moduli laboratoriali e di autoorientamento con cadenza mensile (ottobre - maggio). Il carattere di continuità di questo impianto è probabilmente uno dei punti di forza del progetto; l altro è rappresentato dal fatto che, in ogni classe, i docenti impegnati nella realizzazione dei moduli fossero due, ognuno dei quali responsabile di quattro moduli, cosa che ha reso possibile un continuo confronto tra loro, sia nella fase di realizzazione delle attività sia nella fase di verifica e valutazione dei risultati, ed ha costituito un nucleo innovativo all interno del Consiglio di classe in grado di presentare via via agli altri docenti gli sviluppi dell esperienza. Modalità di verifica delle attività laboratoriali La verifica dei risultati di apprendimento di conoscenze, di sviluppo di competenze disciplinari e trasversali è stata effettuata alla fine di ogni modulo laboratoriale. Per la verifica delle conoscenze si sono utilizzate prove strutturate, semistrutturate e aperte. Per le competenze disciplinari, ovviamente diverse da modulo a modulo e da disciplina a disciplina, si è chiesto agli studenti di costruire tabelle, grafici, istogrammi e di definire, sintetizzare, esporre alcuni aspetti dell attività svolta. Le competenze trasversali sono state valutate attraverso l osservazione - effettuata con l ausilio di grigle di osservazione - da parte dei docenti dei comportamenti degli studenti durante le attività laboratoriali. Il modello di verifica finale dei risultati (ALL. 1) chiedeva di 2
3 indicare le tre competenze trasversali che l attività laboratoriale aveva sviluppato maggiormente, per cui per ogni classe non si ha un repertorio completo di tutte le competenze trasversali indicate nel documento della Commissione del MPI Indicazioni sulle modalità dell innalzamento dell obbligo di Istruzione, che è stato il punto di riferimento adottato. Modalità di verifica delle attività di auto-orientamento Le attività di auto-orientamento sono state coordinate e monitorate dai docenti, che si sono avvalsi di questionari, diari, relazioni degli studenti per valutarle. Il modello di verifica finale elencava una serie di aspetti da indicare come presenti o assenti nelle attività di autoorientamento. Tutti gli aspetti indicati sono state considerati presenti dai docenti. Valutazione dei risultati Presentiamo i risultati distinguendo quelli ottenuti nelle classi di secondaria di primo grado da quelli delle classi di secondaria di secondo grado. Verifica e valutazione hanno riguardato le conoscenze, le competenze trasversali, le competenze disciplinari e le competenze di auto-orientamento. Secondaria di I grado: CONOSCENZE In primo luogo analizzeremo i risultati relativi all apprendimento di conoscenze con la didattica laboratoriale confrontandole con i risultati ottenuti con la didattica tradizionale nella stessa classe nel periodo aprile-maggio. ISTITUTO Cornaredo, (lettere) Cornaredo, (scienze) Rozzano (scienze) Rozzano (geografia) Vermezzo ((matematica) Vermezzo (lettere) % SUFFICIENTI-OTTIMI DIDATTICA TRADIZIONALE % SUFFICIENTI-OTTIMI DIDATTICA LABORATORIALE 81% 100% 42% 68% 65% 90% 61% 89% 55% 86% 64% 77% In questo caso i risultati sembrano molto significativi, anche considerando il fatto che a valutare sono sempre i medesimi insegnanti, che potrebbero aver introdotto elementi innovativi anche nella didattica tradizionale. Lo scarto (*) tra le valutazioni nei due contesti di apprendimento è del 30,8%. Questo significa che circa 1/3 degli studenti in più è riuscito ad ottenere risultati positivi grazie alla didattica laboratoriale. Inoltre l andamento coerente dei risultati nelle tre scuole e con i sei diversi insegnanti fa ritenere che questi non dipendano da particolari caratteristiche dei docenti, ma dal tipo di lavoro svolto. (*) media tra le diverse scuole dei sufficienti-ottimi nelle attività laboratoriali = 85%; media tra le diverse scuole dei sufficienti-ottimi nelle attività tradizionali = 54,2% 3
4 Secondaria di II grado: CONOSCENZE ISTITUTO % SUFFICIENTI- OTTIMI DIDATTICA TRADIZIONALE % SUFFICIENTI- OTTIMI DIDATTICA LABORATORIALE Itis Cannizzaro, Rho 67% 67%(**) (fisica) Itis Cannizzaro, Rho (scienze) 74% 90%(***) Itis Conti, Milano 44% 61% IIS Spinelli, Sesto S.G. (chimica) 35% 55% (**) I risultati con la didattica laboratoriale sono più alti nel 52% dei casi (***) Vi è un sensibile miglioramento in 23 studenti su 31, pari al 74,2% Le conoscenze sviluppate con la didattica laboratoriale ad un livello dal 6 al 10 riguardano il 70,6& degli studenti; con la didattica tradizionale il 58,6% degli studenti. Lo scarto è pari al 12% ed è decisamente inferiore a quello registrato nelle medie. Probabilmente ciò deriva dalla natura più specialistica degli insegnamenti disciplinari nelle superiori, che risentono meno del metodo utilizzato. Secondaria di I grado: COMPETENZE TRASVERSALI ISTITUTO COMPETENZA % PADRONANZA SUFFICIENTE-OTTIMO Cornaredo, (lettere) Cornaredo, (scienze) Rozzano (scienze) Rozzano (geografia) Vermezzo ((matematica) Vermezzo (lettere) Saper raccogliere le informazioni da diverse tipologie di fonti 100% Saper fare un accurata selezione delle informazioni 79%-85% Saper sintetizzare l argomento da trattare 100% Sviluppare strategie di apprendimento efficaci 89%-95% Saper utilizzare gli strumenti 89%-100% Saper fare una relazione sull attività svolta 95% Imparare a imparare (rispetto tempi,metodo, materiali) 72% Collaborare e partecipare 72% Capacità di tranfert 80% Le competenze trasversali presentate sono quelle che la didattica laboratoriale ha sviluppato maggiormente, come richiesto dal format di verifica dei risultati. Probabilmente per questo motivo le percentuali sono così elevate, pur con qualche differenza tra scuola e scuola. Saper raccogliere le informazioni, saper fare sintesi e relazioni sulle attività svolte sono le competenze trasversali più sviluppate, seguite da capacità di utilizzare gli strumenti. E probabile che il contesto laboratoriale di apprendimento abbia dato un senso a queste competenze, richieste anche dalle attività didattiche ordinarie. In questo caso non si trattava di fare un compito a casa, ma di salvare l onore del proprio gruppo e render conto agli altri gruppi: un po di spirito di squadra che ha avuto effetti positivi. Vedremo i commenti degli studenti su questa esperienza: in tutti emerge che si è trattato di un esperienza di cui hanno capito ed apprezzato il senso. 4
5 Secondaria di II grado: COMPETENZE TRASVERSALI ISTITUTO COMPETENZA % PADRONANZA SUFFICIENTE-OTTIMO Itis Cannizzaro, Rho Sa stendere una relazione 90% (fisica) Sa trattare l argomento a livello teorico 84% Itis Cannizzaro, Rho Sa realizzare l esperienza 94% (scienze) Sa descrivere un grafico (****) 100% Sa realizzare un lavoro multimediale (****) 100% Itis Conti, Milano (fisica) (lab. Fisica) Sa esporre il proprio lavoro (****) 100% Sa collaborare 80% Sa individuare collegamenti e relazioni 50% Problem solving 65% IIS Spinelli, Sesto S.G. (chimica) Sa usare il metodo sperimentale 85% Sa collaborare con gli altri 95% Sa risolvere problemi 75% (****) I dati presentati riportano le diverse occorrenze dei voti da 6 a 10 Le competenze trasversali indicate rientrano nelle seguenti competenze indicate nel documento del MPI citato: 1. Comunicare 2. Progettare 3. Risolvere problemi 4. Collaborare Si tratta di competenze importanti che, con una situazione di apprendimento di tipo laboratoriale, è possibile sviluppare negli studenti messi in condizione di fare per imparare. Con la didattica tradizionale si possono sviluppare altre competenze trasversali, quali Individuare collegamenti e relazioni, o Acquisire ed interpretare l informazione, ma solo se vi è una sufficiente motivazione degli studenti ad apprendere, che nel nostro caso è sviluppata dall esperienza laboratoriale. Senza l intersse e la motivazione ad apprendere degli studenti non si spiegherebbero altrimenti risultati così positivi. Secondaria di I grado: COMPETENZE DISCIPLINARI ISTITUTO COMPETENZA % PADRONANZA SUFFICIENTE-OTTIMO Cornaredo, (lettere) Sa esporre Sa interpretare testi e film 100% 100% Sa leggere opere di tipo diverso 85% Cornaredo, (matematicascienze) Sa esporre 68% Sa costruire e leggere grafici 58% Sa usare gli strumenti di laboratorio 100% 5
6 Rozzano (scienze) Rozzano (geografia) Vermezzo ((matematica) Vermezzo (lettere) Sa rielaborare grafici dei risultati 90% Sa utilizzare riviste scientifiche 77% Sa formulare ipotesi e strategie di verifica 89% Sa utilizzare gli strumenti della disciplina 100% Sa utilizzare testi, filmati, esperienze come fonte 95% Comprende le relazioni tra ambiente, cultura, economia, politica e società in un contesto geografico 83% Sa usare il liguaggio grafico 91% Sa usare il liguaggio informatico 91% Sa individuare relazioni 69% Sa comprendere e interpretare diverse 77% tipologie testuali Sa esporre per iscritto le esperienze fatte 83% Sa leggere e interpretare dati statistici 86% Come la tabella mostra, il lavoro ha permesso un notevole sviluppo, oltre che di conoscenze, di competenze disciplinari, che corrispondono alla capacità di applicare le conoscenze apprese. Il solo fatto che si sia messa a fuoco la differenza tra conoscenze e competenze disciplinari e si sia lavorato per svilupparle ed osservarle è da considerare un risultato positivo. Secondaria di II grado: COMPETENZE DISCIPLINARI ISTITUTO COMPETENZA % PADRONANZA SUFFICIENTE-OTTIMO Itis Cannizzaro, Rho (fisica) Saper utilizzare strumenti di misura Saper procurare il materiale per realizzare 90% l esperienza 87% Saper assemblare il materiale per realizzare l esperienza 77% Itis Cannizzaro, Rho (scienze) Itis Conti, Milano Itis Conti, Milano Saper preparare e osservare al microscopio (****) 100% un vetrino Saper descrivere i microrganismi (****) 100% osservati Saper ricercare notizie sugli organismi (****) 100% da osservare Lettura? Interpretazione lingua? IIS Spinelli, Sesto S.G. (chimica) Saper usare tecniche ed apparecchiature 85% Saper rilevare e elaborare dati 95% Sa applicare le norme di sicurezza 95% (****) I dati presentati riportano le diverse occorrenze dei voti da 6 a 10 Nel caso della secondaria di II grado risulta evidente la natura strettamente disciplinare delle competenze che riguardano l uso di tecniche e di apparecchiature proprie delle diverse discipline, con un accentuazione degli aspetti applicativi. Da notare il livello molto elevato di padronanza di queste competenze correlabile allo svolgimento di attività laboratoriali: nel 91,1% dei casi in media le competenze disciplinari sono possedute ad un livello che va dal 6 al 6
7 10. Emerge anche con chiarezza una sensibile differenza rispetto alle conoscenze disciplinari. Evidentemente il fare per imparare risulta più congeniale per gli studenti. TABELLE RIASSUNTIVE Percentuali di valutazioni positive e molto positive ottenute con i due metodi didattici nell apprendimento di nuove conoscenze TABELLA 7 Didattica tradizionale Didattica laboratoriale Medie Inferiori 61% 85% Medie Superiori 58% 70% Livelli di padronanza positivi e molto positivi delle competenze trasversali e disciplinari ottenuti con la didattica laboratoriale TABELLA 8 Didattica laboratoriale Competenze trasversali Medie Inferiori 87% Medie Superiori 84% Competenze disciplinari Medie Inferiori 86% Medie Superiori 89% Secondaria di I e di II grado: COMPETENZE DI AUTO-ORIENTAMENTO I docenti ritengono che gli studenti della secondaria di I e di II grado, grazie al lavoro svolto, abbiano sviluppato consapevolezza di: come ci si relaziona con i compagni e con il docente; come si lavora in gruppo, cooperando e rispettando i ruoli; come sia importante definire tempi e strategie adeguate agli seguenti aspetti obiettivi di apprendimento; come si organizza il proprio metodo di studio e di lavoro; come si monitora l andamento del proprio apprendimento; come alcune aree disciplinari possano essere interessanti; come sia importante impegno e coinvolgimento. 7
8 Le competenze di auto-orientamento sono ben descritte nelle osservazioni degli studenti che seguono. Cosa dicono gli studenti Riportiamo alcuni giudizi espressi dagli studenti a proposito dell esperienza che li ha visti partecipi e protagonisti. Anche in questo caso distinguiamo tra secondaria di I grado e secondaria di II grado. Secondaria di I grado E stata una bellissima esperienza che ci ha insegnato la teoria mettendola in pratica. E stato anche un ottimo modo per fare gioco di squadra. Ogni componente ha dato una mano per realizzare un lavoro completo ed esauriente. Esperienza fantastica che ci ha coinvolti. Per la prima volta mi sono sentita importante. Cornaredo E stato divertente ma davvero stancante. Così si impara di più e meglio. Non credevo che sarei riuscito a fare questo lavoro, ma anche i miei compagni avevano difficoltà e siamo riusciti insieme a trovare il sistema giusto. Se ci sono riuscito in geografia, posso riuscirci anche in storia., Rozzano E stato un altro modo di fare lezione, più coinvolgente. Mi sembrava di navigare nel sapere. Ho scoperto la difficoltà di mettere d accordo persone con idee diverse e di farsi rispettare. Non mi sono vergognato di chiedere aiuto ai compagni Ho provato soddisfazione ad aiutare qualche compagno in difficoltà Secondaria di II grado SM Rodari, Vermezzo Tutte le esperienze che abbiamo fatto in laboratorio, sono riuscito a rifarle a casa ai miei genitori e mi sono sentito importante Gli esperimenti fatti su argomenti, che poi dovevo studiare, mi hanno fatto capire meglio l argomento e mi hanno reso piacevole l attività. Posso dire che mi sono proprio divertito e non mi è pesato imparare queste cose. Le attività di didattica laboratoriale mi sono piaciute perchè sono riuscito a svolgerle con facilità e finalmente ho capito le proprietà dell acqua. Un ottimo modo per metter a frutto la teoria studiata. Mi diverto e intanto imparo qualcosa di utile Ci sono tante cose che funzionano diversamente da come pensavo. Rimangono più impresse le cose. ITIS Canonizzare, Rho ITIS Spinelli, Sesto S.G. Ho imparato a organizzare meglio il lavoro Ho imparato a comunicare meglio i risultati agli altri. 8 ITIS Conti, Milano
9 In conclusione ci piace citare il commento di alcuni studenti della SM Curiel-Muratori di Cornaredo, che, nell ambito di due moduli di scienze dedicati alla genetica ed alla riproduzione, hanno fatto l esperienza della messa in un incubatrice, costruita dagli studenti dell ITIS Conti, di alcune uova di quaglia. E stato loro affidato il controllo quotidiano, compresa la domenica, dei parametri di calore ed umidità necessari alla schiusa delle uova. Alla fine si sono espressi così: Io mi sono sentito onorato di avere in custodia la vita di un essere vivente E stato quasi come diventare papà Secondo me questo progetto è stato molto istruttivo, ma soprattutto ci ha permesso di assumere delle responsabilità, perché la vita di queste uova era quasi completamente affidata a noi Milano, 15 giugno 2007 Paola Tieri 9
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