In buona parte distrutta al termine della II guerra mondiale dopo essere stata una dei centri più importanti per
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- Salvatore Angeli
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1 Michele Stavagna STADTUMBAU BERLIN Rigenerazione urbana tra riqualificazione edilizia e memoria identitaria In buona parte distrutta al termine della II guerra mondiale dopo essere stata una dei centri più importanti per la formazione del concetto stesso di modernità in architettura e una delle prime metropoli europee, Berlino è rimasta divisa politicamente e in seguito anche fisicamente tramite il Muro per circa 45 anni. Fino alla Riunificazione avvenuta nel 1989 le due città che si sono fronteggiate hanno vissuto due esperienze, dal punto di vista dello sviluppo e dell ordinamento del suolo urbano, assai diverse, essendo però entrambe terreno di sperimentazione di proposte urbanistiche e architettoniche che erano lo specchio o il derivato di prospettive politiche ed economiche contrastanti. L avvenuta Riunificazione e la conseguente ritrovata posizione di capitale di un grande stato tedesco al centro dell Europa hanno posto in misura per certi aspetti drammatica il problema della gestione di un sistema urbano complesso e policentrico e insieme della ricostruzione di un identità comune che non fosse solo espressione di una grande realtà urbana, ma in qualche modo riflettesse l idea stessa della nazione riunificata. Tutto questo ha avuto la sua ricaduta fisica più evidente e spettacolare nel complesso di interventi che hanno completamente ricostruito l immagine e l aspetto del centro della metropoli berlinese. Si è trattato di un piano di interventi che è stato oggetto del dibattito architettonico e urbanistico internazionale per circa un decennio, continuando in parte tuttora, con un bilancio in parte positivo e in parte negativo. Sarebbe però un errore ritenere che la ricostruzione di un identità comune e anche il necessario e naturale processo di rinnovamento urbano si sia orientato e sia in atto esclusivamente all interno del centro storico più consolidato di Berlino, cioè di quella parte di città che fu già la Berlino di pietra descritta da Werner Hegemann negli anni Venti e che in sostanza è racchiusa nel grande anello della ferrovia urbana. Berlino è anche un complesso sistema di quartieri periferici e parti di tessuto urbano realizzati secondo criteri e modelli diversi da quello della città storica compatta costituita da isolati chiusi. Questo tessuto prevalentemente residenziale, già molto esteso nella prima metà del Novecento è particolarmente cresciuto nel corso del secondo dopoguerra in entrambe le due Berlino, sia pure con modalità
2 distinte e con un diverso grado di controllo da parte del potere pubblico. Ancora oggi gran parte di questo patrimonio si trova in regime proprietario a carattere semipubblico, gestito attraverso un sistema di cooperative erede di quello storico creato negli anni tra le due guerre mondiali e gli alloggi sono inseriti nel mercato degli affitti, essendo in parte utilizzati attraverso il sistema del welfare pubblico o Sozialhilfe soprattutto per la parte esistente nella ex Berlino Est Interventi nella ex Berlino Ovest: Siedlung Schlierbacherweg (Neukölln) e Boßstrasse (Lankwitz) 2. Interventi nella ex Berlino Est: Ahrensfelder Terrassen e Mehrower Allee (Marzahn) Questi quartieri, sia nella parte ovest che est della città sono stati e sono direttamente interessati dal processo di rinnovamento che ha coinvolto la città, ponendo nuovi problemi circa le più corrette e adeguate metodologie di intervento, tali da garantire una rigenerazione urbana non più procrastinabile ma senza perdere il capitale di memoria storica che queste parti di città rappresentano. Le problematiche di intervento sono quindi diverse
3 nelle due aree urbane in cui Berlino fu divisa, ma le soluzioni più avanzate, si sono significativamente rivolte verso metodologie di intervento che presentano, nella concetti guida, diverse analogie. Il patrimonio edilizio residenziale da risanare nella ex Berlino Ovest è costituito per lo più da Siedlungen realizzate a partire dagli anni Cinquanta del 900, per ospitare gli sfollati del centro urbano allora quasi completamente distrutto. Costruiti utilizzando in parte materiali di recupero con tecniche costruttive tradizionali e impiegando un linguaggio architettonico semplificato e privo di accenti particolari il termine utilizzato all epoca era Schlichtbauweise - questi insediamenti presentano notevoli problemi di adeguamento funzionale e impiantistico, in parte tamponati nel corso dei decenni con interventi successivi non coordinati. Il caso della Siedlung Schlierbacherweg a Berlin-Neukölln intervento di recupero completato nel 1994 è divenuto un modello per interventi successivi sia per la soluzione adottata che per il processo stesso che ha determinato il risultato finale. L insediamento originale era appunto una di queste Siedlung per gli sfollati indigenti costruita tra il 1952 e 1953: un semplice sistema di edifici in linea di soli due piani fuori terra orientati perpendicolarmente ai lati del lotto trapezio cercando di rispettare comunque un orientamento secondo l asse eliotermico, al centro del lotto erano posti edifici più bassi di uso comune e lavatoi. La densità complessiva del quartiere dunque rimaneva molto bassa consentendo in cambio un mantenimento di grandi superfici a verde e per orti privati degli affittuari ed esprimeva quello che all epoca era considerato il concetto di unità di vicinato. Siedlung Schlierbacherweg (Berlin-Neukölln), planimetria generale e vedute prima e dopo l intervento
4 Dopo che nel corso degli anni Sessanta erano state già eseguite modifiche e restauri, negli anni Ottanta, a seguito anche della vendita della Siedlung ad una nuova società sono cominciati i dibattiti sulla possibilità di un recupero funzionale o di una sostituzione completa dell insediamento. Sulla base di una serie di studi che in un primo tempo sembravano privilegiare come più economica la demolizione venne bandito un concorso a inviti sulla base di un programma che prevedeva la costruzione di 80 unità residenziali previste per la vendita e 24 per il riaffitto. Una successiva serie di studi più particolareggiati sulla condizione reale degli alloggi e dell impatto sociale di una completa demolizione e ricostruzione, nonché delle richieste degli abitanti, portarono alla fine degli anni Ottanta alla formulazione di diversi progetti alternativi alla demolizione, con l approvazione finale e infine la realizzazione di quello proposto da un associazione temporanea di professionisti tra cui lo studio più noto a livello nazionale era quello dei Baufrösche Architekten di Kassel. Il progetto prevede il mantenimento della struttura attuale del quartiere, rafforzandone la percezione con un piano del colore per le facciate degli edifici. Tutte le stecche vengono risanate inserendo alcuni elementi architettonici prima non esistenti a con la sopraelevazione di un piano. Ciò consente da un lato di ammodernare gli alloggi esistenti accorpando unità più piccole per riportarle agli standard abitativi oggi previsti e la realizzazione di alloggi completamente nuovi, utilizzando nuove tecnologie per il risparmio energetico. Siedlung Schlierbacherweg (Berlin-Neukölln), piante degli alloggi originali e risanati e vedute degli edifici comuni dopo l intervento
5 In tal modo la perdita di unità abitative dovuta all ammodernamento delle parti esistenti viene quasi completamente compensata passando dalle originali 172 a 160, di cui 112 nelle parti risanate e 48 nuove. Si è ottenuta così una remuneratività dell intervento vantaggiosa rispetto alla demolizione completa, con il mantenimento della densità originale dell insediamento e di conseguenza di gran parte degli abitanti originari. Gli elementi architettonici inseriti hanno rafforzato l immagine unitaria dell insediamento pur esaltandone la struttura discreta e hanno permesso il mantenimento del verde presente e degli edifici di servizio adeguati a un utilizzo più moderno per manifestazioni collettive degli abitanti. Il successo del progetto ha determinato un immediato reincarico agli stessi architetti che hanno potuto riproporre lo stesso programma base per la modernizzazione di un altra Siedlung molto simile, posta però in un quartiere più a ovest, Berlin-Lankwitz, dove sono stati in più sperimentati per l intero complesso sistemi ecologici di recupero passivo dell energia e delle acque piovane. Diversa è invece la situazione nei quartieri periferici di Berlino Est, caratterizzati da insediamenti di Großsiedlung, cioè ad uso intensivo del suolo, attuato tramite tipi edilizi prefabbricati ad alta densità, detti Plattenbau, normalmente alti 11 piani, che sono diventati il vero e proprio simbolo negativo della città socialista e versano oggi in genere in stato di forte degrado, dovuta alla tecnologia costruttiva originale e alle dotazione di servizio degli appartamenti, entrambe ormai obsolete. Il caso più famoso è costituito dalla circoscrizione di Marzahn-Hellersdorf, costituito a partire dagli anni Settanta riunificando amministrativamente alcuni paesi limitrofi a Berlino e accorpandoli alla città. Questi nuovi quartieri dopo la riunificazione si sono lentamente svuotati della popolazione a causa della crisi economica in cui versava tutto il territorio della ex Repubblica Democratica Tedesca, incluso il territorio della Berlino riunificata. Mentre nelle città medio-piccole dei nuovi Land il risanamento si è dimostrato per ora economicamente insostenibile portando a una politica di rinaturalizzazione cioè di demolizione completa del patrimonio abbandonato senza una successiva ricostruzione, nel caso di Berlino si è cercato di programmare un piano generale di rigenerazione urbana lo Stadtumbau West e Ost per entrambe le due parti della città il cui scopo è arrivare a un risanamento e consolidamento del patrimonio edificato esistente mediante interventi di riqualificazione puntuali e mirati oltre che con una finanziamento più generale per la manutenzione degli edifici. Per la parte est uno degli obiettivi
6 primari degli interventi è quello di arrivare alla formazione di un paesaggio urbano variato che modifichi l immagine compatta della Großsiedlung attraverso la demolizione e modifica dell edificato esistente sia per quanto riguarda gli edifici residenziali che per quelli di uso pubblico non più utilizzati. Il quartiere Marzahn Nord-Ovest è uno dei più recenti comparti abitativi di Marzahn, realizzato a partire dal 1980 lungo il margine urbano nordorientali di questa circoscrizione. A causa della sua posizione, di un importante asse di traffico che porta all anello autostradale esterno che circonda la capitale, nonché di un sistema di verde che lo separa dalla restante parte di Marzahn, risulta relativamente isolato. A nord e a est si apre la campagna attorno a Berlino con villaggi di tipo tradizionale e a bassa densità abitativa, come Ahrensfelde e Mehrow. In questo comparto la perdita di abitanti nel corso dei primi 15 anni dopo la caduta del Muro e la successiva riunificazione di Berlino è stata molto più alta rispetto ad altre parti della Großsiedlung orientale della capitale, ammontando a circa il 27% della popolazione residenziale, con un passaggio in termini assoluti da abitanti nel 1989 a nel Ahrensfelder Terrassen (Berlin-Marzahn), prospettive dello stato di fatto e di progetto, veduta aerea dell intervento realizzato Nell ambito del programma di riqualificazione urbana Stadtumbau-Ost, per questa parte della città sono stati elaborati diversi piani di intervento e realizzati progetti localizzati per la stabilizzazione della popolazione e la riqualificazione degli standard residenziali. Più in generale l obiettivo è stato il miglioramento delle qualità ambientali sia con il miglioramento della dotazione di servizi del quartiere che tramite la realizzazione di una migliore riconoscibilità e caratterizzazione degli edifici esistenti risanati. Una prima parte degli interventi negli anni Novanta è consistita nel consolidamento morfologico tramite l inserimento di nuovi edifici. Questi, opportunamente localizzati lungo le direttrici principali di collegamento del quartiere, hanno aggiunto elementi qualitativi tipici della città consolidata, come il rapporto diretto strada/edifico e l uso misto residenziale/commerciale, introducendo anche
7 elementi più tipici del centro storico berlinese, come i passage commerciali, naturalmente con una scala ridotta e cercando di mantenere anche un tipo di occupazione del lotto coordinato con quello del tessuto residenziale originario. Questo tipo di intervento additivo è di fatto solo propedeutico a un risanamento dell esistente soprattutto dal punto di vista ambientale. Proprio a questo elemento come fattore determinante nel processo di rigenerazione urbana si è rivolto il progetto delle Ahrensfelder Terrassen, nato come progetto pilota per il risanamento delle Großsiedlungen di Berlino e che ha interessato il limite nord del quartiere lungo la Havemannstrasse. Progettato nel 2002 dallo studio di progettazione urbanistica STADT-AKZENT GmbH in collaborazione con Schüttauf + Persike Architekten e realizzato tra il dicembre del 2003 e l estate del 2005, l intervento si basa su un operazione di decostruzione nel senso proprio di smantellamento (Rückbau) e risanamento di 26 edifici prefabbricati in linea, abbassandoli da 11 piani a un altezza variabile dai 3 ai 6 piani con terrazzamenti e tetti-giardino. Ahrensfelder Terrassen (Berlin-Marzahn), l intervento in tre diverse fasi di realizzazione ( ) Le unità abitative sono state ridotte dalle originarie 1840 (per complessivi m²) alle attuali 409 (per m²) degli immobili risanati, con una riduzione pari al 75%. Le taglie degli alloggi sono state modificate concentrandole nel campo da due a tre stanze e mezza, sulla base dei nuovi standard e dei requisiti richiesti da parte di potenziali utenti durante la fase realizzativa, potendo quindi contare su una serie di contratti di prelazione per 250 alloggi già nel corso della realizzazione. A un anno dal completamento della ristrutturazione risultavano venduti anche i 38 appartamenti previsti per la cessione in proprietà, come ulteriore misura di stabilizzazione della proprietà. I tipi di alloggio realizzati presentano 30 varianti planimetriche dovute all adattamento delle strutture esistenti, all interno dei 4 tagli principali da 2 a 4 stanze, con un gruppo di 27 alloggi di tipo protetto realizzati specificatamente per anziani o disabili. Il costo dell intervento è ammontato a 23,6 milioni di Euro di cui 10 finanziati dal Land di Berlino, per un costo unitario complessivo di 847 /m², di cui 68 /m² per la demolizione. La quota
8 unitaria di affitto risultante, pari a 4,80 /m² corrisponde agli attuali livelli di affitto per appartamenti di nuova costruzione di livello medio-alto. Anche senza svolgere un analisi architettonica dettagliata, si può rilevare che i progettisti hanno scelto molto chiaramente di riferirsi linguisticamente, sia nelle nuove articolazioni dei volumi che nell uso del colore, alla tradizione moderna delle Siedlungen berlinesi degli anni Venti, in particolare a quelle di Bruno Taut. Va comunque sottolineato che l inserimento degli elementi accessori richiesti dall adeguamento degli alloggi, come i balconi, ha tenuto conto anche architettonicamente degli elementi costruttivi preesistenti, basati sulla modularità e la standardizzazione, apportando solo le opportune variazioni per articolare il sistema a livello di immagine urbana e per enfatizzare i punti emergenti. Questi sono diventati così dei chiari riferimenti per l orientamento all interno del quartiere. Tutto ciò non pregiudica la riconoscibilità formale del sistema preesistente, formata dal ritmo delle partizioni di facciata, preservandone così anche in questo caso la memoria storica all interno del vissuto degli abitanti. Al momento è stato lanciato un programma di monitoraggio dell evoluzione dello sviluppo del quartiere risanato dal punto di vista sociale, infrastrutturale ed economico, come premessa per ulteriori interventi correttivi o per l applicazione ad altri comparti di interventi delle stesse dimensioni. Il sistema della decostruzione parziale viene comunque già utilizzato per interventi di ristrutturazione più puntuale all interno di altre parti del quartiere, avendo dimostrato la propria sostenibilità economica e la anche la duttilità del suo impiego nella progettazione.
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