LA RELAZIONE OPERATORE PAZIENTE-FAMIGLIA

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1 MODELLO PER DEFINIZIONE PROGRAMMA DEL CORSO Rev. 7 del 13/04/06 Pagina 1 di 6 LA RELAZIONE OPERATORE PAZIENTE-FAMIGLIA NELLE CURE PALLIATIVE Dicembre 2005 Dicembre 2006 N ID CORSO: 5505 organizzato da: ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' Ufficio Relazioni Esterne IL PRESENTE EVENTO POTRA SUBIRE VARIAZIONI PER CONFORMARSI AI REQUISITI CHE VERRANNO INDICATI DAL PROGETTO ECM NAZIONALE PER L ACCREDITAMENTO DEGLI EVENTI FAD ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA V.LE REGINA ELENA, 299 ROMA

2 MODELLO PER DEFINIZIONE PROGRAMMA DEL CORSO Rev. 7 del 13/04/06 Pagina 2 di 6 DESCRIZIONE In Italia muoiono ogni anno circa 160 mila persone per malattie neoplastiche (ISTAT 1998), il 90% delle quali necessita di un piano personalizzato di cura e assistenza in grado di garantire la migliore qualità di vita durante gli ultimi mesi disponibili. Durante il periodo detto terminale o di fine vita si assiste ad una progressiva perdita di autonomia e ad una manifestazione di sintomi fisici e psichici di difficile e complesso trattamento. Tale fase, non esclusivamente riconducibile alla malattia oncologica, comporta l intervento di strutture dedicate e di diverse figure professionali che devono confrontarsi con problematiche sempre più complesse e con dinamiche sociali legate alla morte che richiedono competenze specifiche. Sebbene il tema della comunicazione con il paziente terminale e con i suoi familiari ha recentemente assunto un importanza e un attenzione notevole, esso rimane tuttora un problema aperto per molti operatori. Comunicare con il paziente e con i familiari del paziente in fase terminale costituisce un compito complesso e difficile che richiede una preparazione specifica. A tale proposito si rende necessario dotare gli operatori di competenze specifiche perfezionando le loro abilità relazioni nell ambito della comunicazione. OBIETTIVI GENERALI DEL MODULO Gli obiettivi del modulo sono relativi all obiettivo nazionale: (Gruppo1) Al termine del modulo, i partecipanti saranno in grado di acquisire competenze su: 1. aspetti generali della comunicazione 2. comunicazione con il paziente, la famiglia, l equipe 3. definizioni, principi e finalità delle cure palliative 4. aspetti etici 5. terminalità, lutto e cordoglio OBIETTIVI SPECIFICI Al termine dell unità 1, i partecipanti saranno in grado di: 1. individuare barriere e ostacoli comunicativi 2. descrivere i principi della comunicazione efficace 3. applicare i principi della comunicazione verbale e non verbale Al termine dell unità 2, i partecipanti saranno in grado di: 1. applicare le tecniche del counselling alla relazione con il malato e la famiglia 2. identificare i cambiamenti provocati nella famiglia dalla presenza di un malato terminale e individuare i principali interventi di aiuto

3 MODELLO PER DEFINIZIONE PROGRAMMA DEL CORSO Rev. 7 del 13/04/06 Pagina 3 di 6 3. individuare le problematiche presenti in un equipe e le modalità comunicative appropriate Al termine dell unità 3, i partecipanti saranno in grado di: 1. individuare la terminologia in uso nelle cure palliative 2. definire le cure palliative 3. illustrare l assistenza domiciliare 4. illustrare l assistenza in hospice Al termine dell unità 4, i partecipanti saranno in grado di: 1. identificare i principi di bioetica nelle cure palliative 2. individuare le principali problematiche deontologiche 3. definire i concetti di accanimento terapeutico ed eutanasia 4. definire il concetto di consenso informato Al termine dell unità 5, i partecipanti saranno in grado di: 1. individuare le situazioni critiche nella relazione con il morente e con la famiglia e definire le fasi dell accettazione della terminalità 2. definire le problematiche del lutto e individuare i principali interventi di aiuto per la famiglia METODO DIDATTICO L'approccio didattico privilegia una lettura integrata dei diversi contenuti di cultura scientifica, medica, antropologica, sociologica ed economica per fornire all'operatore di sanità pubblica strumenti di interpretazione più adatti ad analizzare un contesto operativo e professionale in rapida trasformazione normativa e disciplinare e la capacità di intervenire con un approccio multisettoriale per il miglioramento della sanità pubblica. La metodologia didattica adottata utilizza i principi dell'apprendimento per problemi e si propone di stimolare le abilità utili a risolvere i problemi attraverso la loro reale contestualizzazione, al fine di consentire lo sviluppo di un'attitudine creativa nella ricerca e proposta di nuove soluzioni. L erogazione del corso consente, attraverso modalità MISTA (AULA Formazione a distanza AULA), la fruizione dei contenuti nella tempistica più adatta alle esigenze di servizio e di apprendimento del singolo e, attraverso modalità specifiche, lo scambio di esperienze tra i partecipanti. Il modulo prevede un test di auto-valutazione delle conoscenze, da effettuare all'inizio e alla fine per poter auto-valutare il livello di conoscenza raggiunto.

4 MODELLO PER DEFINIZIONE PROGRAMMA DEL CORSO Rev. 7 del 13/04/06 Pagina 4 di 6 L'unità è costituita da: obiettivi specifici, che hanno la funzione di guidare il partecipante attraverso i contenuti forniti un problema, che rappresenta uno spunto di studio ed approfondimento ed eventuale tema di confronto e discussione con i colleghi nel forum una cartella denominata "Materiali di lettura" contenente una serie di letture selezionate e finalizzate a fornire al partecipante gli elementi conoscitivi che consentano di dare una risposta al problema una cartella denominata "Materiali di supporto" contenente materiale finalizzato alla soluzione del problema I materiali presentati nelle varie unità didattiche, oltre agli articoli ed al materiale bibliografico tradizionale, privilegiano documenti elaborati da attori ufficiali del Sistema Sanitario Nazionale, nei suoi vari livelli operativi (Ministero della Salute, Regioni, Aziende, Enti e Istituti di ricerca e assistenza), al fine di rendere l'attività didattica quanto più vicina alla realtà operativa. A ciascun partecipante verrà fornito l indirizzo di posta elettronica del referente didattico che potrà essere contattato per commenti e chiarimenti. Sarà possibile un forum di discussione tra i partecipanti, al fine di stimolare il processo di apprendimento e di facilitare lo scambio di esperienze. Il programma comprende: -Attività di formazione residenziale in aula che potranno essere fruite anche con tecnologia a distanza (4 ore) -Erogazione del Modulo a distanza -Attività di formazione residenziale in aula che potranno essere fruite anche con tecnologia a distanza (4 ore) Test di verifica finale CREDITI ECM IL PRESENTE EVENTO POTRA SUBIRE VARIAZIONI PER CONFORMARSI AI REQUISITI CHE VERRANNO INDICATI DAL PROGETTO ECM NAZIONALE PER L ACCREDITAMENTO DEGLI EVENTI FAD

5 MODELLO PER DEFINIZIONE PROGRAMMA DEL CORSO Rev. 7 del 13/04/06 Pagina 5 di 6 IMPEGNO DI STUDIO STIMATO Ore: 60 DOCENTI E TUTORS A. DE SANTI URE M. GALLUCCI Scuola Italiana di Medicina di Cure Palliative Milano C. CARTONI Oncologia, Policlinico Umberto I Roma G. CASALE ANTEA Hospice Roma G. CORBELLI Associazione Ryder Italia ONLUS-Roma S. NOVIELLO CNESPS L. DE VITA CNESPS M. BONCIANI URE DIRETTORE DEL CORSO R. GUERRA Capo dell Ufficio per le Relazioni Esterne SEGRETERIA SCIENTIFICA Manila Bonciani, Luana Penna Ufficio Relazioni Esterne Tel. 06/ , 06/ m.bonciani@iss.it ;pennal@iss.it

6 MODELLO PER DEFINIZIONE PROGRAMMA DEL CORSO Rev. 7 del 13/04/06 Pagina 6 di 6 SEGRETERIA TECNICA Manila Bonciani Ufficio per le Relazioni Esterne V.le Regina Elena 299, Roma Tel. 06/ Fax 06/ m.bonciani@iss.it DESTINATARI Operatori impegnati nell organizzazione dell assistenza e nella cura dei malati terminali. PER OGNI INFORMAZIONE ATTINENTE AI CONTENUTI DEL CORSO SI PREGA DI CONTATTARE LA SEGRETERIA SCIENTIFICA PER OGNI INFORMAZIONE ATTINENTE AGLI ASPETTI ORGANIZZATIVI DEL CORSO SI PREGA DI CONTATTARE L UFFICIO RELAZIONI ESTERNE: orario: Lun.-Ven. h tel: infocorsi@iss.it

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