PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO DI MESSA IN SICUREZZA DI EMERGENZA - PRIMO LOTTO - - ex stabilimento METALCHIMICA - RELAZIONE GENERALE

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1 Regione Piemonte Comune di Caselle T.se PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO DI MESSA IN SICUREZZA DI EMERGENZA - PRIMO LOTTO - - ex stabilimento METALCHIMICA - RELAZIONE GENERALE Comune di CASELLE TORINESE Via Cravero, CASELLE T.SE (TO)

2 SOMMARIO SOMMARIO PREMESSA INQUADRAMENTO DEL SITO CONTAMINAZIONE PRESENTE IN SITO PREMESSA CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO QUANTITATIVI DI MATERIALE CONTENENTE AMIANTO DA ASPORTARE CARATTERIZZAZIONE DELLE MORCHIE OLEOSE RIMOZIONE DEI MATERIALI PREMESSA RIMOZIONE DELLE MORCHIE OLEOSE CRITERI DI PROTEZIONE DEI LAVORATORI E DELLA POPOLAZIONE CRONOPROGRAMMA PIANO DI CAMPIONAMENTO STIMA DEI COSTI COMPUTO METRICO ESTIMATIVO QUADRO ECONOMICO DI SPESA

3 1 PREMESSA La presente relazione, redatta per conto del Comune di Caselle, costituisce il progetto definitivo/esecutivo di messa in sicurezza relativo al sito dell ex stabilimento Metalchimica, ubicato nel territorio comunale. Gli scriventi hanno ricevuto l incarico dal Comune di Caselle (Determine n. 127 del e n. 42 del ) al fine della redazione di un progetto di messa in sicurezza dell area di cui sopra: tale progetto è stato presentato nel dicembre 2010 ( Progetto preliminare di bonifica da rifiuti, Geostudio, dicembre 2010) e, successivamente, è stato approvato dalla Conferenza dei Servizi ( ), tenutasi presso gli Uffici del Comune. Poiché nel tempo sono mutate le disponibilità economiche dell amministrazione comunale, era stato redatto un ulteriore progetto preliminare di messa in sicurezza dell area, che costituiva un primo stralcio operativo del progetto di cui sopra, ed il cui obiettivo era la rimozione del materiale contenente amianto presente presso un area del sito e la rimozione delle morchie oleose. Tale progetto è stato approvato dall Amministrazione Comunale con D.G.C. n. 124 del La presente relazione costituisce pertanto il progetto esecutivo da porre a base di gara per l assegnazione dei lavori di rimozione dei materiali pericolosi presenti presso il sito. 2

4 2 INQUADRAMENTO DEL SITO L area interessata dal progetto è ubicata in Comune di Caselle (TO), località Grangiotti, nel settore nord-occidentale dell abitato comunale. Nello specifico, il sito in parola è rappresentato dall area occupata dall ex stabilimento Metalchimica, ubicato in via Grangiotti n. 64, Caselle (TO). L area in oggetto è individuabile, in base alla Carta Tecnica Regionale, edita in scala 1: dal Servizio Cartografico della Regione Piemonte, sulla Sezione n riportata in seguito. 3

5 Estratto della Sezione n della Carta Tecnica Regionale - scala 1: con evidenziata l ubicazione dell area in esame 4

6 3 CONTAMINAZIONE PRESENTE IN SITO 3.1 Premessa A seguito delle indagini effettuate è emersa una contaminazione del sito apportata dal materiale in cumulo ubicato all interno dell area. Il sito non è accessibile al pubblico, pertanto si ritengono validi i risultati relativi alla caratterizzazione del materiale presente presso l area, effettuata dalla Golder s.r.l.. In particolare, le sostanze contaminanti individuate ed analizzate sono le seguenti: - materiali contenenti amianto (MCA), sottoforma di coibentazioni in lana minerale, tessuto con amianto in matrice friabile, guarnizioni ad anello in cartone-amianto, scarponi rivestiti da strati coibentati; - morchie oleose (rifiuti contenenti idrocarburi). Ai fini della conduzione dell indagine di caratterizzazione dei rifiuti costituiti da materiale contenente amianto, l area è stata suddivisa in più settori identificati con le lettere A,, L; mentre, per ciò che concerne l analisi sulle morchie oleose, sono state individuate sei zone contaminate (Z1,, Z6). La figura alla pagina seguente riporta la planimetria dell area con evidenziate le zone descritte precedentemente e l individuazione dei settori o dei punti campionati in corrispondenza dei quali è stata rilevata la presenza di amianto e/o morchie oleose. 5

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8 3.2 Caratterizzazione dei materiali contenenti amianto Dai risultati dell indagine effettuata presso il sito (1), necessaria per la caratterizzazione del materiale presente, è emersa una contaminazione diffusa su diversi cumuli di materiale. Nella figura alla pagina seguente (planimetria estratta dallo studio di caratterizzazione effettuato dalla Golder Associates (2) ) sono riportati i punti in cui sono stati effettuati i campionamenti, con evidenziati (in rosso) i campioni in corrispondenza dei quali è stata individuata la presenza di amianto. Le aree contaminate da amianto risultano essere principalmente le zone A ed H. Nella zona A, che è la zona maggiormente caratterizzata dalla presenza di amianto, tutti i campioni prelevati (C09, C10, C12, C13, C14, C15) sono risultati contaminati. Nello specifico, in tale area è emersa la presenza di: lastre integre accatastate e lastre in frammenti per un volume pari a circa m 3 ; guarnizioni (C11, C14), pannelli (C13), mastice (C10), scarponi coibentati con amianto (C15), di cui solo i detriti di dimensioni maggiori di cm sono costituiti da inerti, mentre il resto si può considerare contaminato da amianto. Nella zona H, caratterizzata da una vasta eterogeneità per ciò che concerne i materiali contenenti amianto in essa presenti, i campioni risultati contaminati da amianto sono quattro (C03, C04, C05, C06). Nello specifico, nei campioni C03, C05 e C06 è stata rilevata la presenza di amianto friabile, nel campione C04 invece l amianto è presente in forma compatta (frammenti di coperture). Il volume stimato di materiale in cumulo in quest area risulta pari a circa 40 m 3, di cui circa 30 m 3 costituiti da inerti e 10 m 3 contaminati. Nelle zone B, E, D, non sono stati prelevati campioni, ma dall indagine visiva emergeva la presenza di frammenti di coperture in amianto della stessa tipologia di materiale rinvenuta nella zona A, per un volume pari a circa 10 m 3. Nelle zone C ed L, i campioni prelevati non hanno evidenziato la presenza di amianto. Nelle zone F, G ed I, sono stati rilevati materiali inerti (mattoni e materiali in cls.). (1) Si veda a tal proposito il Progetto preliminare di bonifica da rifiuti Geostudio, dicembre 2010 (2) Valutazione della presenza di manufatti contenenti amianto e morchie oleose presso l ex insediamento Metalchimica di Caselle, Golder Associates

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10 3.3 Quantitativi di materiale contenente amianto da asportare Si riporta nel seguito una sintesi delle volumetrie di rifiuto contenente amianto, da asportare dal sito e da smaltire presso impianti autorizzati. Da quanto emerso dallo studio effettuato dalla Società Golder Associates (3), la quantità di tale tipologia di rifiuto varia da 100 a 290 m 3, in relazione alla possibilità o meno di selezionare il materiale in funzione delle caratteristiche granulometriche. In particolare risulta: nella zona A - locali F9, F13, F16 - (campioni C09, C10, C11, C12, C13, C14, C15), si hanno circa 200 m 3 di macerie, di cui circa m 3 sono costituite da materiale contenente amianto (lastre parzialmente integre o di dimensioni variabili da 20 a 50 cm o macerie contenenti amianto); nella zona H - locale F10 - (campioni C05, C06, C04), sono presenti circa 40 m 3 di macerie (costituite prevalentemente da cemento armato, cls. e mattoni), di cui 10 m 3 sono costituiti da materiale contaminato da amianto, i restanti 30 m 3 sono inerti; nelle zona B, zona E, zona D - locali V1, F12, F14, F20 - si hanno frammenti di copertura e lastre in cemento amianto, per un totale di 10 m 3, che possono arrivare a 50 m 3 nel caso in cui non fosse possibile la selezione dei detriti non contaminati. Vista la natura dei rifiuti risulta impossibile effettuare una selezione, che permetta di separare il materiale inerte da quello costituito da amianto. Pertanto, tutte le macerie contenenti amianto dovranno essere trattate come rifiuti speciali. Dalla relazione redatta dall Arpa - Polo Amianto, era inoltre emersa la presenza di lastre in fibrocemento presso il locale F15 ( n 6 bancali di lastre in fibrocemento provenienti dalla precedente rimozione di copertura del capannone F13 ); mentre presso il locale F2 era stata individuata la presenza di amianto sotto forma di tratto di tubazione coibentata con corda/treccia di natura fibrosa rotoli di corde, tessuto, guarnizioni e gomma di vario genere, anch essi di natura fibrosa. (3) Valutazione della presenza di manufatti contenenti amianto e morchie oleose presso l ex insediamento Metalchimica di Caselle, Golder Associates

11 3.4 Caratterizzazione delle morchie oleose In sito sono stati individuati, oltre a materiali contenenti amianto, anche rifiuti caratterizzati dalla presenza di morchie oleose. In particolare, dalle analisi effettuate sui campioni di rifiuti prelevati è emersa la presenza di idrocarburi, oltre che di metalli pesanti (antimonio, arsenico, cadmio, cobalto, cromo totale, nichel, piombo, rame, stagno, vanadio e zinco). Come indicato precedentemente, le aree in cui è stata individuata la presenza di materiale contaminato sono sei: - zona Z2 campione C1, in cui è stata rilevata la presenza di morchia su terreno, per un volume da smaltire pari a circa 10 m 3 ; - zona Z1 campione C2, in cui è stata rilevata la presenza di morchia su terreno e sul battuto di cemento presente in quest area; il campione C2 non è risultato contaminato, in via cautelativa tuttavia si stima il volume di rifiuti presenti in quest area pari a circa 10 m 3 ; - zona Z3 campione C4, in cui è presente morchia oleosa su battuto di cemento, per un totale di rifiuto da smaltire pari a circa 25 m 3 ; - zona Z4 campione C5, in cui si ha la presenza di morchia oleosa su terreno; - zona Z5 campione C7, in cui è stata rilevata la presenza di morchia su terra, per un volume da smaltire pari a circa 10 m 3 ; - zona Z6 campione C8, in cui si ha la presenza di morchia su macerie, oltre che la presenza di materiale contenente amianto e rifiuti di natura differente mescolati tra loro, per un volume di circa 10 m 3 da smaltire. Sono state, inoltre, individuate contaminazioni puntuali in corrispondenza dei campioni C3, C6, C9, C10, per un volume complessivo pari a circa 10 m 3. Nel dettaglio, in corrispondenza dei campioni C3, C6 e C9 si hanno macerie derivanti dalle demolizioni avvenute in passato: si ha quindi la presenza di differenti tipologie di rifiuti miscelate tra loro; mentre il campione C10 è costituito da terreno in cumulo. A seguito delle analisi effettuate in sito e dei successivi risultati delle analisi di laboratorio, i rifiuti sono stati classificati con i seguenti codici CER: CER * terre e rocce contenenti sostanze pericolose, per quanto riguarda i campioni di rifiuto C3, C5, C6, C7, C8, C9, C10; CER * rifiuti contenenti altre sostanze pericolose, per quanto riguarda il campione di rifiuto C4. Si riporta di seguito una planimetria (estratta dallo studio effettuato dalla Golder Associates (4) ) dell area sulla quale sono individuate le zone in corrispondenza delle quali è emersa la presenza di materiali costituiti da morchie oleose. (4) Valutazione della presenza di manufatti contenenti amianto e morchie oleose presso l ex insediamento Metalchimica di Caselle, Golder Associates

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13 4 RIMOZIONE DEI MATERIALI 4.1 Premessa Come già riportato nella premessa della presente relazione, la rimozione del materiale contenente amianto avverrà per fasi successive. Il presente stralcio progettuale prevede la rimozione del materiale contenente amianto solo relativamente alla zona A, che rappresenta l area in cui è presente la maggiore quantità di materiale contaminante. La zona A è quella localizzata più ad ovest dello stabilimento e costituisce l area in cui si ha una contaminazione maggiormente estesa. In essa sono infatti presenti circa 200 m 3 di macerie, di cui circa m 3 sono costituiti da lastre e macerie contenenti amianto. Data la natura del materiale, non si ritiene possibile la separazione dell amianto dalle macerie, pertanto il quantitativo di materiale contenente amianto da smaltire risulta pari a circa 260 tonn. In tale aree, in base alla ricostruzione effettuata dalla Golder Associates, sono presenti lastre in amianto accatastate, estese lungo tutta l area. Oltre a tali lastre, sono presenti altresì differenti tipologie di materiale contenente amianto, quali ad esempio guarnizioni, pannelli in cartoneamianto, mastice su frammenti di finestre, scarponi coibentati in amianto. Individuazione zona A: la linea arancione indica il confine del cumulo di macerie, i campioni in rosso indicano i punti in cui si ha presenza di materiale contenente amianto 12

14 4.2 Rimozione delle morchie oleose È stata stimata una quantità complessiva di macerie contenenti morchie oleose, e quindi da smaltire come rifiuto pericoloso (codice CER * e ), pari a m 3. Si evidenzia che la zona Z5 e la zona Z6, all interno delle quali è stato individuato un quantitativo di terreno contaminato da morchie pari a circa 20 m 3, sono localizzate all interno di aree in cui è stata individuata la presenza di amianto ( zona B e zona A ). Pertanto, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori, la messa in sicurezza da morchie di tale settore avverrà contemporaneamente alle operazioni di asportazione del materiale contenente amianto. Nelle aree in cui non è stata rilevata la presenza di amianto, si procederà alla rimozione delle morchie solo al termine della messa in sicurezza della zona A. Il materiale in uscita dall area verrà inviato al polo di smaltimento che risulta essere idoneo sulla base delle analisi di laboratorio eseguite. Nel computo metrico si considerano cautelativamente da smaltire i quantitativi massimi indicati. 13

15 4.3 Criteri di protezione dei lavoratori e della popolazione L intervento di bonifica da amianto andrà eseguito secondo quanto previsto dal D.Lgs. 257/2006. L amianto friabile è la tipologia più pericolosa, in quanto è quella che rilascia il maggior numero di polveri, fonte di contaminazione primaria. La rimozione di tale materiale dovrà avvenire ad umido, bagnando il materiale contenente amianto, tramite un getto diffuso di soluzioni imbibenti, fino ad ottenere la saturazione dello stesso. Di seguito sarà necessario immettere l amianto all interno di sacchi sigillati, prima che le soluzioni utilizzate per l imbibizione evaporino rendendo il materiale secco, quindi in grado di liberare fibre nell aria. Al termine delle operazioni di rimozione tutte le superfici dovranno essere trattate con un prodotto sigillante, al fine di ripulirle da eventuali residui di fibre. Il materiale contenente amianto rimosso dall area, utilizzando tutti gli accorgimenti previsti dalla legge per la tutela dei lavoratori, dovrà essere poi smaltito presso gli impianti autorizzati al ricevimento di rifiuti pericolosi. L impresa incaricata per lo smaltimento del materiale contenente amianto dovrà essere iscritta all Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, categoria 10 A e B. Per garantire la massima sicurezza ambientale e dei lavoratori si dovrà innanzitutto provvedere alla recinzione dell area e all installazione della segnaletica prevista per legge. Le aree di intervento dovranno essere inoltre accessibili esclusivamente ai lavoratori addetti alle operazioni di bonifica. La Normativa prevede che in tutti i casi di interventi di rimozione e/o demolizione, anche parziale di materiali contenenti amianto, l impresa che realizza le operazioni di bonifica deve presentare un Piano di lavoro alla ASL competente, in cui saranno descritte le varie fasi di lavoro e tutte le misure di prevenzione a tutela della sicurezza degli operatori e delle persone in genere, nonché le informazioni relative al trasportatore ed all impianto di ricezione del materiale contenente amianto. In particolare, verrà trasmesso un Piano di lavoro specifico affinché tutti gli interventi siano condotti con modalità operative tali da minimizzare il rischio di dispersione di fibre di amianto nell ambiente attraverso l aria, per preservare la salute dei lavoratori impegnati e della popolazione presente nell ambiente circostante. Tale documento dovrà essere trasmesso all organo di vigilanza almeno trenta giorni prima dell inizio dei lavori (ex art. 59, c. 5 D.Lgs. 257/2006). A tal fine dovrà essere predisposto un sistema di monitoraggio dell aria costituito da centraline di rilievo di fibre aerodisperse, durante tutta la durata dei lavori. Gli addetti ai lavori dovranno utilizzare i D.P.I. specifici in materia antinfortunistica (scarpe, casco se necessario) ed in materia di amianto (tuta in Tayvek, guanti, occhiali, maschera FFP3, calzari). Gli indumenti protettivi utilizzati devono essere sostituiti con altri incontaminati ogniqualvolta i lavoratori interrompano le attività, previa decontaminazione personale da eseguirsi all interno dell unità di decontaminazione, installata presso il cantiere. 14

16 5 CRONOPROGRAMMA Di seguito si allega il cronoprogramma dei lavori, secondo cui saranno necessari 40 giorni lavorativi (corrispondenti a 54 giorni naturali consecutivi) per la realizzazione del primo stralcio operativo per la messa in sicurezza dell area. 15

17 1 SETTIMANA 2 SETTIMANA 3 SETTIMANA 4 SETTIMANA ALLESTIMENTO CANTIERE 4. PULITURA ZONA A DA AMIANTO 6. PULITURA ZONA Z4 7. DEMOLIZIONE BATTUTO IN CEMENTO Z3, Z1 8. PULITURA ZONA Z3 9. PULITURA ZONA Z1 10. PULITURA ZONA Z5 11. PULITURA DA MORCHIE - PUNTI DI CAMPIONAMENTO C3, C6, C9, C10) 12. VERIFICA ASSENZA DI CONTAMINAZIONE 5 SETTIMANA 6 SETTIMANA 7 SETTIMANA 8 SETTIMANA ALLESTIMENTO CANTIERE 4. PULITURA ZONA A DA AMIANTO 6. PULITURA ZONA Z4 7. DEMOLIZIONE BATTUTO IN CEMENTO Z3 8. PULITURA ZONA Z3 9. DEMOLIZIONE BATTUTO IN CEMENTO E PULIZIA Z1 10. PULITURA ZONA Z5 11. PULITURA DA MORCHIE - PUNTI DI CAMPIONAMENTO C3, C6, C9, C10) 12. VERIFICA ASSENZA DI CONTAMINAZIONE 16

18 6 PIANO DI CAMPIONAMENTO Al termine delle operazioni di rimozione dei materiali contaminati dovranno essere effettuati dei campionamenti sul terreno, al fine di verificare l eventuale presenza di elementi inquinanti che potrebbero provocare la contaminazione della matrice ambientale suolo con la quale sono in contatto. Nello specifico, sarà effettuata innanzitutto una verifica visiva, al termine della quale si procederà al campionamento in corrispondenza dei punti presso i quali si rileva la presenza di contaminazione. Saranno altresì effettuati due campionamenti in corrispondenza della zona A ed un campionamento per ogni area di asportazione delle morchie, laddove il cumulo poggi sul terreno privo di alcuna impermeabilizzazione. Gli elementi chimici da ricercare saranno quelli ricercati in fase di caratterizzazione del materiale: - Metalli (As, Be, Cd, Co, Cr tot., Cr VI, Cu, Hg, Mo, Ni, Pb, Sb, Se, Sn, Tl, V, Zn); - Amianto; - Composti aromatici; - Composti organici; - Composti organoalogenati; - Idrocarburi; - Idrocarburi policiclici aromatici; - Cloruri; - Solfati; - Fluoruri; - Cianuri. 17

19 7 STIMA DEI COSTI 7.1 Computo metrico estimativo Per quanto riguarda la rimozione dei materiali contenenti amianto, si stima un costo medio per la rimozione e lo smaltimento dello stesso pari a circa 0,87 /kg (5). Data la tipologia di materiale, risulta difficile effettuare una separazione dell amianto dagli inerti, pertanto la quantità di materiale contenente amianto deve essere considerata pari a circa 200 m 3. Si è stimato un peso specifico per le macerie pari a circa 1,3 t/m 3, pertanto il costo medio per la bonifica del sito da tale materiale risulta pari a circa Sommando ai costi relativi alla rimozione anche i costi relativi alle operazioni di installazione del cantiere, i costi di smaltimento delle morchie oleose ed i costi necessari per le verifiche di contaminazioni da effettuare al termine delle operazioni di rimozione, l importo complessivo delle opere ammonta a circa (5) Fonte: prezziario Regione Campania

20 7.2 Quadro economico di spesa Si riporta di seguito il Quadro Economico di Spesa con indicato l importo totale necessario per l intervento. IMPORTO TOTALE OPERE a Importo opere da computo metrico estimativo ,71 b Oneri speciali per la sicurezza IMPORTO TOTALE ,71 SPESE TECNICHE c Progettazione preliminare, definitiva, esecutiva e Direzione Lavori ,20 Coordinamento in fase di progettazione, d Coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione 6.195,92 f Oneri previdenziali su spese tecniche 842,64 IMPORTO TOTALE SPESE TECNICHE ,76 g Imprevisti 9.010,72 h IVA su opere ,71 i IVA su spese tecniche 4.600,84 J IVA su imprevisti 1.892,25 IMPORTO TOTALE DEL FINANZIAMENTO ,00 Torino, 28 settembre 2012 dott. ing. Giuseppe ACCATTINO (n Ordine Ingegneri Provincia di Torino) dott. ing. Giuseppina FERRANTE (n Ordine Ingegneri Provincia di Torino) 19

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