I.I.S. L. Nobili di Reggio Emilia

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1 BOZZA I.I.S. L. Nobili di Reggio Emilia Regolamento d Istituto e di disciplina degli studenti Approvato dal Collegio dei Docenti in data e dal Consiglio D Istituto in data 1

2 INDICE PREMESSA PAG. 3 ART. 1 DIRITTI DEGLI STUDENTI PAG. 4 ART. 2 DOVERI DEGLI STUDENTI E COMPORTAMENTI IN CLASSE PAG 4 ART. 3 DIVIETI PER TUTTA LA COMUNITA SCOLASTICA PAG. 5 ART. 4 USO DEL CELLULARE PAG. 5 ART. 5 RISPETTO NEI CONFRONTI DELLE PERSONE PAG. 6 ART. 6 RISPETTO DEGLI AMBIENTI, ARREDI E SUPPELLETTILI PAG. 6 ART. 7 RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA PAG. 6 ART. 8 LIBERTA DI ESPRESSIONE, DIRITTO DI RIUNIONE ED ASEMBLEE PAG. 7 ART. 9 REGOLAMENTAZIONE DELLE ENTRATE DELLE USCITA E DELLE ASSENZE PAG. 7 ART. 10 DISCIPLINA PAG. 9 ART. 11 LABORATORI, BIBLIOTECA, PALESTRA PAG. 10 ART ATTIVITA INTEGRATIVE PAG. 10 ART RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA PAG. 10 ART PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA PAG. 11 TABELLA INFRAZIONI DISCIPLINARI PAG. 13 2

3 PREMESSA Il presente Regolamento recepisce i principi e le norme dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, emanato con il D.P.R n. 249, al quale è demandata ogni altra regolamentazione, del Regolamento dell Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R , n. 275, e del D.P.R , n. 567 e del DPR n.235, e sue modifiche e integrazioni, nonché del DPR 235/2007 e relativo regolamento attuativo. È coerente e funzionale al Piano dell Offerta Formativa adottato dall Istituto. L Istituto favorisce e promuove la formazione della persona e assicura il diritto allo studio garantito a tutti dalla Costituzione. L indirizzo culturale della scuola si fonda sui principi della Costituzione italiana, della dichiarazione universale dei diritti dell uomo e della convenzione internazionale dei diritti dell infanzia, al fine di realizzare una scuola democratica, dinamica, aperta al rinnovamento didattico-metodologico e ad iniziative di sperimentazione che tengano conto delle esigenze degli studenti nel pieno rispetto della libertà di insegnamento e della legislazione vigente. La scuola è aperta ai contributi creativi responsabilmente espressi dalle sue componenti: i docenti, gli studenti, i genitori e il personale ATA. Il Dirigente e gli organi collegiali competenti potranno, inoltre, prendere in considerazione altri apporti che dovessero pervenire dalle forze sociali e culturali organizzate esterne alla scuola. Sono considerati assolutamente incompatibili con i criteri sopra enunciati, e quindi in ogni modo vietati, atti di intimidazione lesivi della libera e democratica espressione o partecipazione delle varie componenti alla vita della scuola, manifestazioni di intolleranza, qualsiasi forma di violenza e discriminazione. L affissione di manifesti o altro materiale, non anonimo, è consentito ai vari organismi sociali democratici di tutte le componenti scolastiche, purché avvenga nelle apposite bacheche, in accordo con quanto stabilito in merito dal Consiglio di Istituto. Il materiale da esporre deve essere preventivamente sottoposto all esame del Dirigente, che può sospenderne l affissione qualora risulti offensivo nei confronti di persone o organismi. La scuola si propone come luogo di educazione in senso ampio, dove il processo di apprendimento, l acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica degli studenti vengono favoriti e garantiti dal contratto formativo (documento attestante le finalità, gli obiettivi, i contenuti, le modalità di svolgimento delle lezioni, il metodo di studio e il comportamento che ogni insegnante concorda con gli allievi all inizio di ogni anno scolastico); attraverso di esso si realizzano gli obiettivi del miglioramento della qualità, della trasparenza, della flessibilità, della collegialità e della partecipazione attiva, nonché ai contenuti del Piano dell Offerta Formativa dell Istituto. (P.O.F. - offerta formativa globale che propone la scuola sulla base dei Programmi Ministeriali). Nell ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, l istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, del Piano dell Offerta Formativa, del Regolamento di Istituto e del Patto Educativo di Corresponsabilità. Nello spirito del patto ogni componente si impegna ad osservare e a far osservare il presente regolamento che, adottato dal Consiglio d Istituto ai sensi del D.Lgs. 297/1994, ha pertanto carattere vincolante. È uno strumento avente valore formativo che definisce le corrette norme relazionali e procedurali alle quali fare riferimento e il cui rispetto diviene indice di consapevolezza e senso di responsabilità. Tutte le persone appartenenti a tutte le componenti della comunità scolastica hanno diritto a vedere rispettata in ogni situazione la loro dignità personale. I rapporti interni alla comunità scolastica si informano al principio di solidarietà. 3

4 Art. 1 Diritti degli studenti. Lo studente ha diritto: a) alla riservatezza della propria vita personale e scolastica, fatto salvo l obbligo di mantenere costante e proficuo il rapporto con le famiglie, nel rispetto del D. Lgs. 196/2003 (sulla privacy). Al compimento del diciottesimo anno d età deve essere informato sui diritti e sulle responsabilità che gli derivano dall acquisizione della capacità di agire e in particolare del predetto D. Lgs. 196/2003; il trattamento dei suoi dati e il passaggio di informazioni inerenti la sua carriera scolastica potrà avvenire, da allora in poi, solo con il suo consenso scritto. b) al rispetto della vita culturale e religiosa della Comunità cui appartengono ed in tal senso è dovuta attenzione alle loro specifiche esigenze. La scuola promuove iniziative atte a favorire il superamento di eventuali svantaggi linguistici, ricorrendo anche, ove necessario, a servizi offerti dagli enti territoriali. La scuola promuove nell ambito degli scambi culturali iniziative di accoglienza e attività varie finalizzate allo scambio fra le diverse culture. c) alla formazione culturale e professionale qualificata, attenta ai bisogni formativi, che rispetti e valorizzi, anche attraverso attività di orientamento, l identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. d) ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento; a tale riguardo i docenti si impegnano a comunicare contestualmente gli esiti delle prove orali mentre, per le verifiche scritte, gli elaborati dovranno essere riconsegnati non oltre i quindici giorni. Il Dirigente, i singoli docenti, i consigli di classe e gli organi scolastici individuano le forme opportune di comunicazione della valutazione per garantire la correttezza e favorire l efficacia dell informazione data. La scuola garantisce l attivazione di iniziative finalizzate al recupero delle situazioni di ritardo e di svantaggio. e) ad essere informati in maniera efficace e tempestiva sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola; in particolare sulle scelte relative all organizzazione, alla programmazione didattica, ai criteri di valutazione, ai libri di testo e al materiale didattico e, in generale, su tutto ciò che può avere conseguenze dirette sulla loro carriera scolastica. Il Dirigente informa periodicamente le famiglie sui principali problemi dell Istituto tramite comunicazioni scritte (note informative) o riunioni di genitori. I genitori hanno diritto di avere informazioni sul comportamento e sul profitto dei propri figli direttamente dagli insegnanti. f) a partecipare attivamente ed in maniera responsabile alla vita della scuola. g) ad utilizzare le dotazioni scolastiche, secondo i relativi regolamenti. Gli studenti portatori di handicap hanno il diritto all integrazione secondo le leggi vigenti: l Istituto favorisce iniziative di accoglienza. Art. 2- Doveri degli studenti e comportamento in classe. Ogni componente la comunità scolastica (docenti, studenti, personale ATA) si assume le responsabilità e gli oneri connessi al proprio ruolo; mentre questi sono giuridicamente definiti per il personale docente e non docente dal contratto nazionale di lavoro, per quanto riguarda gli studenti vengono sanciti dal presente regolamento, nel rispetto di tutta la normativa vigente. Il processo formativo si ottiene attraverso una collaborazione fra docenti e studenti; questi ultimi dovranno assolvere il proprio dovere con serietà ed impegno nello studio, assiduità alle lezioni e in armonia con gli altri compagni di classe. Gli studenti sono tenuti a: a) stare attenti alle lezioni 4

5 b) restare in aula durante il cambio d ora (salvo che per gli spostamenti aula-laboratoriaula) c) uscire dall aula solo con l autorizzazione del docente d) assentarsi solo brevemente una volta usciti dall aula e) non sottrarsi delibetaramente ai momenti di verifica, alle attività educative- integrative programmate, agli impegni scolastici domestici assunti f) presentarsi con un abbigliamento adeguato (si può fare un elenco degli indumenti e calzature non consone) g) avere cura della propria igiene personale h) non comportarsi in modo turbolenti e maleducato i) frequentare regolarmente i corsi, assolvere assiduamente agli impegni di studio, mantenere un comportamento corretto e collaborativo; i) ad avere nei confronti del Capo d Istituto, di tutti i Docenti e del Personale non docente e dei compagni il massimo rispetto; l) ad osservare le disposizioni organizzative, di difesa della salute e di sicurezza previste, in particolare non fumando nei locali della scuola, non sostando lungo le scale antincendio ed eseguendo all occasione con assoluta tempestività le azioni indicate nel piano di evacuazione dell edificio scolastico; m) ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici, comportandosi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.; n) a deporre i rifiuti, differenziandoli, negli appositi contenitori e ad avere la massima cura nell uso degli arredi, condividendo la responsabilità di rendere accogliente l ambiente scolastico Art. 3 Divieti per tutta la comunità scolastica Per tutte le componenti della comunità scolastica è fatto divieto di fumare nei locali della scuola ai sensi delle vigenti disposizione di legge. Tutti sono tenuti a collaborare alla conservazione e tutela di un ambiente scolastico sano e salubre. E inoltre vietato parcheggiare le auto all interno dell area cortiliva fatte salve eventuali autorizzazioni concesse dal Dirigente per comprovati e gravi motivi: si raccomanda di transitare nel cortile a bassa velocità: qualsiasi incidente provocato per l inosservanza delle norme comporta responsabilità individuali per i maggiorenni e dei genitori per i minorenni. La scuola non assume alcuna responsabilità in merito alla custodia dei veicoli presenti nel cortile. Art. 4 Uso del cellulare a) Durante le attività didattiche in classe, nei laboratori, nelle aule speciali e in qualunque altro spazio scolastico è vietato agli alunni l uso di telefoni cellulari che dovranno essere spenti. La trasgressione da parte di uno studente sarà sanzionata con nota disciplinare sul registro di classe: inoltre il docente potrà farsi consegnare il telefono che sarà depositato e conservato in Presidenza e restituito ad un genitore; nel caso l episodio si ripeta verrà restituito al genitore dell alunno al termine dell anno scolastico. b) E altresì vietato in un qualunque momento della permanenza a scuola acquisire mediante telefoni cellulari o altri dispositivi elettronici immagini di compagni, docenti o altro personale dell Istituto, effettuare filmati e registrazioni e renderli di dominio pubblico attraverso la rete. La scuola si riserva di agire in tutte le opportune sedi per la tutela delle proprie ragioni qualora ritenga che detti comportamenti possano arrecare danno al proprio buon nome e alla propria immagine o abbiano violato diritti dell Istituto od altrui. Si ricorda che la raccolta e la diffusione d'immagini altrui costituiscono sempre e comunque trattamento dati. Qualora ciò si verifichi senza il preventivo consenso degli interessati in violazione del Codice di tutela della Privacy l autore del trattamento 5

6 potrà essere chiamato a rispondere di ciò sia in sede civile, anche per il risarcimento dei danni, sia in sede penale e sarà comunque passibile di sanzioni amministrative pecuniarie che saranno applicate dal Garante sulla Privacy. Art. 5 Rispetto nei confronti delle persone "Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei collaboratori, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto anche formale che chiedono per se stessi" (dal DPR n.235/2007) a) Non sono ammessi comportamenti, gesti, azioni ed espressioni che ledano il rispetto della dignità, delle opinioni, del credo religioso, del ceto sociale, del sesso, dell etnia delle persone, nonché della posizione d'autorità che tutto il personale scolastico deve avere nei confronti degli studenti. In particolare sono da evitare: insulti a compagni ed al personale della scuola, espressioni scurrili, bestemmie, sputi. b) Non sono ammessi atteggiamenti di bullismo verso singoli studenti o intere classi né diretto (atti di violenza fisica o verbale di qualsiasi tipo, soprusi e manifestazioni di prepotenza, minacce) né indiretto (comportamenti che possano essere fonte d'emarginazione, diffusione di calunnie e pettegolezzi, aggressività intenzionale manifestata anche tramite forme elettroniche). c) E' dovere di tutta la comunità scolastica segnalare le situazioni di bullismo di cui si venga a conoscenza. Art. 6 Rispetto degli ambienti, arredi e suppellettili Il patrimonio della scuola è un bene comune e come tale deve essere curato e salvaguardato con l assunzione di un comportamento tale da non arrecare danni ad esso. Il rispetto dell ambiente in cui viviamo è anche rispetto delle persone nel momento in cui esse si trovano a condividerlo. Non è pertanto consentito: a) Sporcare le aule e gli ambienti scolastici con rifiuti di qualsiasi natura. b) Degradare le superfici interne ed esterne della struttura scolastica con scritte, incisioni, impronte, adesivi, versamenti di liquidi, ecc c) Degradare l arredo con scritte, incisioni ed utilizzi impropri. d) Esercitare atti di vandalismo su qualsiasi tipo di struttura ed attrezzatura di cui la scuola dispone. e). Mangiare e bere nelle aule. Gli studenti hanno il dovere di rispettare le aule loro assegnate di volta in volta. Al momento dell'ingresso in aula o in laboratorio ogni studente è tenuto a comunicare al docente presente lo stato di sporcizia o i danneggiamenti eventualmente rilevati. Anche per gli spazi comuni (atri, corridoi, bagni, ) valgono le stesse norme. Specifici regolamenti sono previsti per l utilizzo dei laboratori, delle aule speciali, delle palestre e della biblioteca. Art. 7 Rispetto delle norme di sicurezza La normativa vigente in materia di norme di sicurezza prevede che siano attivate le procedure per la prevenzione dei rischi connessi alle attività che sono svolte quotidianamente nell istituto stesso. Tutto il personale scolastico è tenuto a collaborare nel rispetto delle norme e a creare la consapevolezza che alcuni comportamenti possono mettere a repentaglio l incolumità propria ed altrui. 6

7 In riferimento al Regolamento d Istituto relativo alle norme di sicurezza, gli studenti sono tenuti a adottare comportamenti che non mettano a repentaglio l incolumità propria, dei propri compagni e di tutto il personale scolastico. In particolare non è consentito: a) Utilizzare le vie di fuga (scale di sicurezza) per entrare ed uscire dall edificio scolastico e/o sostare nei pianerottoli delle scale antincendio. b) Disattendere le norme relative all utilizzo dei laboratori e delle strumentazioni in essi contenuti. c) Lanciare oggetti dalle finestre. d) Manomettere i sistemi antincendio N.B. Qualora siano previste sanzioni civili o penali relative alle infrazioni in materia di sicurezza, si potrà procedere alla denuncia presso le autorità competenti ed alla comunicazione alla famiglia. Art. 8 - Libertà di espressione, diritto di riunione e assemblee. Tutte le componenti della comunità scolastica hanno diritto di esprimere la propria opinione. Gli studenti possono pronunciarsi, anche su loro richiesta, riguardo a tutte le decisioni importanti sull organizzazione della scuola. Devono quindi essere posti nelle condizioni di poter discutere collettivamente e consapevolmente delle proposte formulate dalle altre componenti, di poterne formulare a loro volta e di concorrere alle decisioni finali (secondo le modalità previste dal Regolamento del Comitato studentesco, dal Piano dell Offerta Formativa e dalle normative vigenti). Ciascuna componente ha il diritto di diffondere le sue idee mediante l uso di documenti distribuiti alle singole persone oppure pubblicizzati secondo le modalità definite dal Consiglio di Istituto. Ogni componente può riunirsi nelle assemblee previste dai Decreti Delegati e successive modifiche o integrazioni; le assemblee degli studenti sono considerate strumento utile alla loro formazione educativa. Le assemblee di classe, per le quali è disponibile un ora al mese, sono concesse dal docente vicario solo se presentate con congruo anticipo (almeno tre giorni); se vengono interrotte dal docente di turno perché mal gestite, la volta successiva potranno avvenire soltanto con la presenza costante del docente in servizio nell ora corrispondente. Le assemblee di Istituto, per le quali sono disponibili una volta ogni tre mesi le ore di una mattinata di lezione, potranno avvenire anche separatamente per gruppi di classi, senza recare pregiudizio a chi nel frattempo svolge regolarmente lezione. I rappresentanti degli studenti, oltre a rispettare l ordinario preavviso, dovranno presentare un ordine del giorno con argomenti rilevanti e di interesse generale e i conduttori dell assemblea dovranno attenervisi. Qualora l andamento dell assemblea degeneri, il Capo d Istituto ha facoltà di sospenderla e di far riprendere le lezioni come da calendario. Gli studenti hanno il diritto-dovere di partecipare in modo attivo e responsabile alla vita della scuola; pertanto, possono associarsi liberamente all interno della scuola, depositando agli atti lo statuto della medesima associazione (come da D.P.R. 567/96) e possono utilizzare gli spazi della scuola per svolgere iniziative culturali, in forma singola o associata, secondo le modalità previste dagli specifici regolamenti e convenzioni. Art. 9 - Regolamentazione delle entrate, delle uscite e delle assenze. La puntualità deve caratterizzare il comportamento di tutti i componenti della comunità IIS, studenti, docenti, personale ATA. ENTRATE a) Lo studente eccezionalmente in ritardo è ammesso entro i primi cinque minuti dal docente della prima ora di lezione e per i minuti successivi dal Dirigente o un suo collaboratore. 7

8 b) Con l inizio della seconda ora non sono più ammessi studenti in ritardo se non accompagnati dai genitori o per motivi di evidente gravità.agli studenti che abitano fuori del comune di Reggio Emilia possono essere concessi, a richiesta, permessi annuali di entrata ritardata o di uscita anticipata per non più di dieci minuti, se sussistono effettivi motivi legati ai mezzi di trasporto. Motivazioni serie e documentate possono consentire a studenti maggiorenni la uscita anticipata di un ora. USCITE a) Gli studenti minorenni possono uscire anticipatamente dall Istituto solo se accompagnati personalmente dai genitori o da chi ne fa le veci (non sono ammesse richieste telefoniche). b) Non si autorizzano uscite anticipate oltre l ultima ora di lezione, salvo l alunno venga prelevato da un genitore o, se maggiorenne, venga presentata atta documentazione. Il libretto delle giustificazioni, in caso di smarrimento dovrà esserne richiesto alla segreteria come duplicato entro un tempo massimo di quindici giorni, dietro pagamento di 8 euro. e) È vietata l uscita non autorizzata dall edificio scolastico durante l orario delle lezioni e durante le assemblee, se non diversamente disposto dal decreto che le autorizza. La presenza degli allievi alle lezioni è obbligatoria, salvo deroghe previste dalla legge. ASSENZE a) I minori che sono stati assenti devono esibire la giustificazione con la firma di un genitore/tutore conforme a quella depositata presso la segreteria dell Istituto; le assenze vanno giustificate il giorno stesso del rientro, eccezionalmente è consentita l ammissione senza giustificazione purché il giorno successivo venga prodotta; l alunno sprovvisto di giustificazione anche il giorno successivo verrà ammesso in classe previa telefonata alla famiglia. Anche la frequenza ai corsi di recupero o ad attività pomeridiane integrative costituisce un preciso obbligo scolastico e pertanto le assenze vanno giustificate; b) Qualora le assenze assumessero carattere collettivo, la giustificazione è sempre individuale e agli alunni presenti viene sempre garantito il servizio; il docente in servizio può contattare le famiglie per verificare la conoscenza dell assenza. Le assenza per malattia oltre i 5 giorni saranno documentate da certificato medico; tale certificato non è richiesto per assenze non dovute a malattia superiori ai 5 giorni, in tal caso la segreteria deve essere preventivamente informata. Il docente coordinatore di classe verifica una volta al mese, sulla base del tabulato consegnatogli dalla didattica, se vi sono situazioni eccessive di assenze, ritardi, uscite anticipate e in tal caso provvede a chiamare la famiglia per una verifica. Se lo ritiene opportuno, il Dirigente può richiedere che, dopo un certo numero di assenze, lo studente sia ammesso a scuola solo se accompagnato dal genitore, onde verificare la fondatezza delle motivazioni. c) Ai cambi d ora gli alunni devono trovarsi in classe quando entra l insegnante; i permessi di uscita dalle aule devono riguardare un solo alunno per volta e possono essere autorizzati per un tempo molto breve. d) Durante l'intervallo è affidata la sorveglianza degli alunni ai docenti in servizio alla terza ora, limitatamente agli spazi interni alla scuola che vengano loro assegnati dal piano di sorveglianza predisposto dalla Presidenza all'inizio dell'anno scolastico. Gli alunni possono accedere alle aree cortilive esterne con l obbligo di conservarlo nelle condizioni di ordinaria civiltà; qualora ciò non avvenisse il Dirigente potrà incaricare alcuni alunni della pulizia o in situazioni gravi sospendere l uscita all esterno. N.B. si ricorda che non sono ammesse uscite dall aula durante la 2^ e 4^ ora, salvo comprovate esigenze. 8

9 Art Disciplina. 1 compito preminente della scuola è istruire e educare. La successione delle sanzioni non è automatica. I provvedimenti disciplinari sono finalizzati al recupero educativo per il rispetto delle regole e della convivenza civile, al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all interno della comunità scolastica. 2 la responsabilità disciplinare è personale e può essere attribuita non soltanto al principale esecutore di un gesto riprovevole, ma anche a chi vi concorre a vario titolo, generando la fattispecie della complicità; alla complicità appartiene anche l atteggiamento reticente. 3. le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all infrazione disciplinare e per quanto possibile ispirate al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. 4. tra le diverse componenti della scuola vi deve essere il reciproco rispetto nella diversità dei ruoli: gli studenti rispondono del loro comportamento oltre che alla Presidenza e agli insegnanti delle proprie e delle altrui classi, anche al personale non docente il quale ha il diritto-dovere di richiamarli e di segnalare le eventuali mancanze disciplinari di cui viene a conoscenza in qualunque luogo e momento. Le mancanze disciplinari sono individuate nelle tabelle A e B allegate. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare relativa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto, ma influirà sulla valutazione della condotta ai sensi della normativa più recente che prevede in caso di valutazione insufficiente, l eventuale bocciatura. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. Le sanzioni disciplinari sono sempre proporzionate alla infrazione commessa e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno, nonché commutabili quando non siano di natura pecuniaria - in attività a favore della comunità scolastica o socialmente utili. La sanzione deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno rea necessaria l irrogazione della stessa. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestate e non lesive dell altrui personalità. Ove il fatto costituente violazione disciplinare sia anche qualificabile come reato in base all ordinamento penale, si ricorda che il Dirigente scolastico sarà tenuto alla presentazione di denuncia all autorità giudiziaria penale in applicazione dell art. 361 c.p.. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo inferiore ai 15 giorni sono sempre adottati dal Consiglio di Classe. Le sanzioni che comportano allontanamento superiore ai quindici giorni e quelle che implicano l esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all esame di Stato conclusivo del corso dei studi sono sempre adottate dal Consiglio d Istituto. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento alla famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l autorità giudiziaria, la scuola, promuove un percorso di recupero educativo che miri all inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 9

10 Contro le sanzioni disciplinari diverse dalle sospensioni è ammesso ricorso da parte degli studenti o dei genitori, da presentare entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all Organo di Garanzia interno alla scuola, così composto: un genitore, uno studente, un docente, il Dirigente o un suo delegato che lo presiede ed è individuato nella Giunta esecutiva. L organo di garanzia deve essere perfetto e dovrà esprimersi nei successivi 10 giorni. Qualora l organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata. Art Laboratori, biblioteca, palestra. L utilizzo dei laboratori tecnologici, delle aule speciali, della palestra e della biblioteca deve avvenire in modo corretto, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. I nostri laboratori, comprendendovi anche le officine, numerosi e modernamente attrezzati, sono gestiti da Assistenti tecnici con la supervisione di un docente responsabile. In quanto di fondamentale supporto alla didattica, sono strutturati in modo da consentire la loro frequenza a tutte le classi interessate. Il loro utilizzo avviene di regola al mattino o di sera per i corsi serali; a richiesta possono essere aperti di pomeriggio. Analoghe considerazioni valgono per la biblioteca, gestita da una docente bibliotecaria, e per la palestra, dove di pomeriggio i docenti di Educazione Fisica organizzano le attività del gruppo sportivo. Ciascuno di tali ambienti può essere dotato di un proprio regolamento che deve essere rispettato da chiunque ne usufruisca. Art Attività integrative. La scuola organizza attività integrative alle quali lo studente può partecipare liberamente. La partecipazione può dare esito, secondo le modalità previste, a credito scolastico; la mancata partecipazione a tali attività non influisce negativamente sul profitto. Le iniziative complementari concorrono al raggiungimento degli obiettivi formativi generali e a quelli specifici degli indirizzi di studio. La partecipazione alle relative attività può essere tenuta presente dal Consiglio di Classe ai fini della valutazione complessiva dello studente. Le attività integrative e quelle complementari sono disciplinate dal D.P.R. 567/96 e sue modifiche e integrazioni; il Comitato studentesco può esprimere parere sulla loro organizzazione. Art. 13 Rapporti scuola famiglia. 1) I genitori hanno un diritto proprio, e un conseguente dovere, di partecipazione all attivitàdell Istituto nell ambito delle norme vigenti in materia di tutela dei minori, di partecipazione agli organi collegiali e alle iniziative a qualsiasi titolo promosse dall Istituto per i genitori. Tale diritto/dovere è riconosciuto dalla legge anche nel caso di figli maggiorenni: - come diritto/dovere a partecipare alle elezioni scolastiche col loro voto - come diritto/dovere di firmare le pagelle e le schede informative - come diritto/dovere ad essere informati sulla frequenza scolastica dei figli 2) I genitori hanno il diritto di prendere visione dei documenti inerenti la programmazione didattica e educativa, delle prove di verifica e delle relative valutazioni, secondo la normativa vigente. Possono altresì chiedere copia di atti e documenti relativi alla carriera degli studenti, compresi elaborati scritti ed estratti dal registro dell insegnante, dai verbali dei consigli di classe, dai registri di classe, a norma delle vigenti disposizioni sulla trasparenza dell azione amministrativa e sull'accesso agli atti. Tale diritto si esercita da una richiesta motivata scritta dei genitori. 10

11 3) I genitori hanno il diritto/dovere di partecipare agli incontri periodici con i docenti, nonché ai ricevimenti generali indetti in corso d'anno, secondo i modi indicati nel POF. Le informazioni richieste per telefono possono riguardare unicamente la frequenza; non saranno invece date informazioni telefoniche sull andamento didattico e disciplinare che vanno richieste mediante un colloquio con i docenti. Eventuali colloqui possono essere sollecitati dal tutor per informare direttamente i genitori dei problemi riguardanti il profitto e la condotta. Anche i singoli docenti, mediante annotazioni sul diario, possono inviare comunicazione informale alle famiglie. Il rapporto con le famiglie si esplica attraverso i colloqui settimanali, i ricevimenti generali ed, eventualmente, mediante appuntamento. I colloqui settimanali si svolgono al mattino, i ricevimenti generali, in numero non inferiore a due, si svolgono in orario pomeridiano. I genitori che, per giustificati motivi, non possono partecipare né ai colloqui settimanali né ai ricevimenti generali o che desiderano prendere contatto con i docenti, possono chiedere, tramite il DS e i suoi collaboratori, di essere ricevuti per appuntamento. 4) Qualora gli studenti siano affetti da patologie che necessitano di particolari cautele, i genitori devono informare la Presidenza che, in via riservata, avvertirà i docenti della classe interessata. In caso di improvvisa indisposizione o di grave infortunio occorso a scuola, oltre ad informare immediatamente la famiglia, la Presidenza si riserva di richiedere l'intervento dei servizi sanitari. In caso di impossibilità a sostituire docenti assenti con altri docenti disponibili, possono essere decise dall'istituto uscite anticipate o entrate in ritardo rispetto al normale orario delle lezioni. Le famiglie saranno informate mediante provvedimenti trascritti sul registro di classe e comunicati agli alunni. 5) Le comunicazioni tra scuola e famiglia avvengono per lettera trasmessa tramite gli alunni o per lettura in classe. La comunicazione ufficiale del profitto e dei voti avviene per mezzo della Pagella Scolastica consegnata ai genitori nei giorni immediatamente successivi gli scrutini. Art Patto educativo di corresponsabilità. Contestualmente all iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. L obiettivo, in sostanza, è quello di impegnare le famiglie, fin dal momento dell iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell azione educativa. Approvato dal Consiglio d Istituto 11

12 A - INFRAZIONI DISCIPLINARI DOVERI (art.2 dello Statuto) FREQUENZA COSTRUTTIVA tenere comportamenti individuali collaborativi che non compromettano, ma favoriscano il regolare svolgimento delle attività didattiche ESEMPI DI COMPORTAMENTI che si caratterizzano come infrazione ai doveri. - elevato numero di assenze - assenze ingiustificate - assenze strategiche - ritardi e uscite anticipate frequenti o ingiustificati - ritardi al rientro intervallo o al cambio d ora - mancata esecuzione dei compiti assegnati - passività, rifiuto di collaborare - allontanamento non autorizzato dal luogo di studio o di esercitazione -uso del cellulare durante la lezione RISPETTO DEGLI ALTRI Tenere comportamenti individuali che non offendono la morale altrui, che garantiscono l armonioso svolgimento delle lezioni, che favoriscono le relazioni sociali - insulti, termini volgari o offensivi tra studenti - interventi inopportuni durante le lezioni - interruzioni continue del ritmo delle lezioni - non rispetto del materiale altrui - atti o parole tendenti ad emarginare altri studenti - dichiarazioni non rispondenti a verità o reticenza RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E CHE TUTELANO LA SALUTE Tenere comportamenti individuali che non mettono a repentaglio la sicurezza propria e altrui RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE - danneggiamenti di attrezzature dei laborato- ri, ecc. - violazioni involontarie dei regolamenti di laboratorio o degli spazi attrezzati - lanci di oggetti non contundenti - fumare all interno della scuola - danneggiamenti di strutture o attrezzature - aule e spazi lasciati in condizioni di disordine o di sporcizia tali da pregiudicarne l utilizzo per le attività immediatamente successive, o mancanza di mantenimento della pulizia dell ambiente - scritte o incisioni su muri, porte, banchi, sedie 12

13 B - INFRAZIONI DISCIPLINARI GRAVI - recidiva in merito a quanto indicato in tabella A, specialmente se già sanzionato - propaganda e teorizzazione della discriminazione nei confronti di altre persone - mancanza di rispetto, uso di insulti, termini volgari o offensivi - utilizzo di termini gravemente offensivi e lesivi della dignità altrui - ricorso alla violenza - sopraffazione o impedimento all esercizio dei diritti altrui (bullismo) - grave turbativa del regolare andamento della lezione o atteggiamento ostruzionistico verso la medesima - lancio di oggetti contundenti - atti che mettono in pericolo l incolumità delle persone - furto - violazione intenzionale delle norme di sicurezza e dei regolamenti degli spazi attrezzati - non ottemperanza alle indicazioni fornite da docenti e personale ATA nell esercizio delle loro funzioni - introduzione nella scuola di alcolici o droghe - danneggiamento volontario di attrezzature o strutture (vetri, pannelli, strumenti di laboratorio, suppellettili in corridoi, aule o palestra) - video ripresa di momenti di lezione. C SANZIONI A) sanzioni che non comportano allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica si tratta di sanzioni per infrazioni disciplinari non gravi che vogliono essere un segnale per evitare il ripetersi e i conseguenti provvedimenti più gravi. Sono adottati dal consiglio di classe e solo come esempio si propone: sospensione di un giorno con obbligo di frequenza, una mattinata in biblioteca o in Presidenza con lavori assegnati da parte dei docenti, una mattinata di lavoro socialmente utile a favore della scuola o dei ragazzi diversamente abili, ecc. B) sanzioni che comportano l allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo non superiore ai 15 giorni tale sanzione è adottata dal Consiglio di classe soltanto in casi di gravi e/o reiterate infrazioni disciplinari derivanti dalla violazione dei comportamenti di cui alle tabelle A e B. Durante il suddetto periodo è previsto un rapporto con lo studente e la famiglia al fine di preparare il rientro. Tale periodo potrebbe essere trasformato in lavori socialmente utili all esterno dell istituto presso enti o associazioni di assistenza o volontariato. C) sanzioni che comportano l allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai 15 giorni si tratta di sanzioni adottate dal Consiglio di Istituto, se ricorrono due condizioni, entrambe necessarie: 1) il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite dell allontanamento fino a 15 giorni previsto dallo statuto degli studenti. 2) devono essere reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale, ), oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo per l incolumità delle persone. 13

14 L iniziativa disciplinare può essere assunta in presenza di fatti tali da configurare un reato riconducibile a reati previsti dalla normativa penale. Nei periodi di allontanamento la scuola promuove, in coordinamento con la famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l autorità giudiziaria, un percorso di recupero educativo mirato all inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. D) sanzioni che comportano l allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica fine al termine dell anno scolastico si tratta di sanzioni adottate dal Consiglio di Istituto, se ricorrono due condizioni, entrambe necessarie: 1) devono ricorrere situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto della persona oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale; 2) non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità scolastica durante l anno scolastico E) sanzioni che comportano l esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all esame di stato conclusivo del corso di studi Nei casi più gravi di quelli già indicati al punto D il Consiglio di Istituto disponel esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all esame di stato. La sanzione deve specificare in modo chiaro le motivazioni nonché esplicitare i motivi per cui non siano esperibili interventi per il reinserimento. Le sanzioni disciplinari, al pari delle altre informazioni relative alla carriera dello studente, vanno inserite nel suo fascicolo personale e, seguono lo studente in occasione di trasferimento in altro istituto. Il cambiamento di scuola non pone fine al procedimento disciplinare iniziato, ma esso segue il suo iter sino alla conclusione. 14

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